Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: prima

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l'apice indica che si tratta di  prima  approssimazione). Integrando tra 0 e t si hanno i valori di
approssimazione). Integrando tra 0 e t si hanno i valori di  prima  approssimazione delle
noti che per calcolare (in  prima  approssimazione) gli autovalori perturbati non è stato
e si può fare a meno di occuparsene. Volendole conoscere in  prima  approssimazione bisogna ricavare dalla (174) che,
i termini del secondo ordine, e indicando con la  prima  approssimazione di , dà
a, piccole del primo ordine, la seconda sommatoria sarà, in  prima  approssimazione, trascurabile, e resterà (introducendo per
trascurabile, e resterà (introducendo per le e i valori di  prima  approssimazione che chiameremo
 prima  di queste dà
è la  prima  delle (94').
in  prima  approssimazione, utilizzando la (206)
 prima  delle (205) ha un integrale generale del tipo
questa espressione di nella derivata della  prima  delle (42)
ancora colla  prima  delle formule di Frenet, si ricava:
alla  prima  l'o. l. , alla seconda , si ottiene rispettivamente
la  prima  volta per righe, la seconda per colonne.
la  prima  delle (36) si può scrivere, in questo caso,
la  prima  e la terza si ritrova manifestamente la (34).
sostituiti nella (221), ci danno lo stato perturbato in  prima  approssimazione.
del moto vibratorio smorzato sarà la  prima  delle (41) cioè la
noti  prima  di tutto che in un generico spostamento virtuale del
trovano applicazione, essendo per lo più sufficienti la  prima  o la seconda approssimazione per gli autovalori, e la prima
prima o la seconda approssimazione per gli autovalori, e la  prima  per le autofunzioni.
ricordando la (4) e scrivendo, per evitare equivoci,  prima  il fattore con l'asterisco
cui, moltiplicando la  prima  per A e la seconda per B e sommando,
in base alla Ψ = - Φ A e alla  prima  delle (2*), (3*) che
Campi di forza. -  Prima  di proceder oltre, conviene aggiungere alcune
questa espressione si osservi che, per la (190) e la  prima  delle (182),
tenendo conto della  prima  e della quinta di queste, la (22) si potrà scrivere
sostituendovi ad i -1 e i - 2 i valori ricavati dalla  prima  delle (13),
conclude che il moto è ritardato per cioè  prima  dell’istante (in cui, annullandosi la velocità sì ha un
si hanno due fasi, separate dall’istante di arresto: la  prima  ritardata, la seconda accelerata.
misura della  prima  rispetto alla seconda, assunta per unità, si trova così
del moto armonico è data (n. 5 dalla  prima  delle (38) del n. prec.
posizionali le seguenti combinazioni, simmetrica la  prima  e antisimmetrica la seconda:
Dalle (20') si ha ancora, moltiplicando la  prima  per sinγ, la seconda per cosγ e sottraendo,
questa la  prima  delle preannunziate relazioni tra le derivate dei versori
essendo la  prima  sommatoria si riduce al solo termine in cui r = k, cosicchè
poiché v è ortogonale a v 1 ', v 2', si ha per la  prima  parte della dimostrazione
per gli stati imperturbati si scriverà (indicando come  prima  con l'operatore hamiltoniano imperturbato):
 prima  approssimazione, la perturbazione del valore dell'energia
risoluzione dell'equazione secolare (186), si hanno, in  prima  approssimazione, le perturbazioni degli autovalori del
g 0 la gravità all’equatore (dove λ = γ = 0), si ha dalla  prima  delle formule scritte
agli estremi si annullano tanto yn che , la  prima  parte è nulla: siccome poi si è supposto , resta
costanti. Poichè alla corrisponde in  prima  approssimazione l'autovalore e a l'autovalore Ea, esse
sistematicamente, la derivata K-esima di u), si ha, con una  prima  derivazione della (276),
della esistenza, constatata sperimentalmente, degli urti di  prima  specie.
da calcolare la tensione. A tale scopo, riprendiamo la  prima  delle equazioni indefinite (27) scrivendola sotto la forma
ciò si può esprimere dicendo che tanto vale calcolar  prima  le componenti della velocità vettoriale rispetto ad Oxyz e
di coordinate che fa passare ad Ωξηζ, quanto eseguir  prima  questa trasformazione e poi calcolare le componenti della
moltiplicando scalarmente la  prima  per , a destra, la seconda per a sinistra e sottraendo
fermarsi un momento su questo importante risultato e  prima  ancora sulla grandezza scalare che abbiamo indicato con T.

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