sua morte, noi non possiamo pronunciare ancora senza un sospiro di rimpianto, come se a noi stessi fosse stata rapita innanzi tempo la consolazione
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non manchi al muscolo la materia per contrarsi, è provato dal fatto che una gamba di rana, quando l'abbiamo affaticata con un lungo lavoro, possiamo
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reumatico. Quando per una causa qualunque il muscolo sternocleidomastoideo entra in contrazione persistente, non possiamo più tener bene dritto il collo. Il
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fatto delle ricerche sull'uomo. Coll'ergografo possiamo ora studiare facilmente su di noi quanto erasi osservato sulle rane. Comincierò col dare un
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miosina. Noi possiamo ritenere ora come dimostrato, che la massa principale dei corpi albuminosi e quindi anche della sostanza contrattile dei nostri
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fatica, noi giriamo avanti la vite V dell' ergografo, possiamo far sì che il dito lavorando, prenda il peso ad altezze successivamente minori
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seconda è la fatica come sensazione interna. Abbiamo cioè un fatto fisico che possiamo misurare e paragonare, ed uno psichico che sfugge alle misure ed
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possiamo bruciarlo e distruggerlo rapidamente, e con altrettanta rapidità, ripristinare le condizioni della sua energia. Questi supposti nervi
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, di un sentimento occorre una trasformazione dell'energia, ma la prova palpabile non possiamo ancora darla. Il principio di causalità è l'espressione di
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sabbia o di ghiaia o di roccie, secco od acquitrinoso, brullo per intero o con dei pascoli, e in una parola possiamo congiungere l'idea del deserto
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uscire dai limiti del campo visivo. Così che non possiamo ad esempio rappresentarci contemporaneamente un uomo visto di faccia, e visto di dietro. Questi
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prima che possiamo orientarci. Si dovrebbe studiare l'acutezza dei sensi nelle varie ore della giornata, la percezione, il discernimento, l
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degli ingegni di una fecondità meravigliosa: ma se guardiamo più da vicino questi ingegni, e li studiamo nella natura loro, possiamo persuaderci che
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stancarlo mai. Per regolarci nella fatica intellettuale, non dobbiamo guardare cosa fanno gli altri, ma cosa possiamo fare noi. Dentro i limiti
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composizione chimica. Quest'eccitamento meccanico che possiamo paragonare alla trasmissione del suono a traverso le molecole di un corpo solido, arrivando
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conservazione della materia: ciò vuol dire che nelle trasformazioni chimiche non vi è perdita nè produzione di materia. I corpi possiamo tormentarli nei
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molto più intensa nel cervello che nei muscoli, possiamo dimostrare con vari esperimenti; per darne uno facile racconterò ciò che succede nell' anemia
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i muscoli che funzionano, perchè noi possiamo impugnare la mano. Peggio poi se si vuol ripetere una lunga serie di contrazioni: in questo caso i
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il nostro libero arbitrio ci rende responsabili delle nostre azioni; ma nei lavori della mente la fortuna prevale sulla virtù, e noi non possiamo
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dal valore della lode. Noi non possiamo compiacerci di un'azione indifferente e facile, mentre siamo trascinati senza volerlo a bere sino in fondo il
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delle nostre fatiche coll'avere. L'affetto fisiologico però non viene soddisfatto che quando abbiamo il diritto di possedere, e possiamo, in faccia a
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caratteristici, non vi hanno segni specifici per questi piaceri. Quando possiamo esprimere la prima idea di possesso, allora la gioia riesce canna e quasi
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, ma non possiamo amarlo finchè non ci ha commosso e finchè la sensazione non ha tratto in simpatia d'azione qualche facoltà superiore dell'intelletto
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fredda, o resa appena tiepida dal contatto di un corpo vivo. Nei pochi casi nei quali possiamo agire moralmente sopra un animale inferiore, non è che con
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. Alcuni grandi artisti fermarono nel marmo o sulle tele lo sguardo celestiale del martirio, e tutti possiamo ricordare d'aver veduto in qualche galleria
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non possiamo difenderci, il piacere cessa e la sensazione, diventando insopportabile, ci induce a difenderci colla fuga o con vie di fatto da chi abusa
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, ma posa il piede nelle regioni misteriose del bello, del vero, del buono. Se non possiamo consolarci col pensiero di poter ricambiare i nostri
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cui non possiamo privarci con sufficiente prestezza del calore che continuamente si forma nel nostro corpo, o che riceviamo dall'esterno, proviamo un
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indivisibile e noi non possiamo averlo davanti alla nostra coscienza che come il guizzar di un lampo. Nello studio della nostra mente, si sarebbe fatto
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riflessione, per cui, in ogni caso, non essendo eguale il grado del lavoro mentale, riesce pur diverso il piacere. Possiamo figurarci di ricevere un
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quali possiamo comunicarci reciprocamente le nostre idee. La funzione del linguaggio contribuisce in piccola parte a formare il piacere complessivo del
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che divora di continuo il futuro, noi siamo rinchiusi nel ristrettissimo spazio del presente, dove appena possiamo muoverci e prender fiato. Avidi di
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affetti e per tutte le forze intellettuali. Anche le gioie dei sensi possono riflettersi nella nostra coscienza, e leggendo possiamo spesso vedere, udire e
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nell'esprimerlo. Un povero diavolo può essere così malconcio dalla natura, la quale ne ha voluto fare un mostro, che noi non possiamo difenderci dal
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torrenti. Altre volte l'intelletto ci procura indirettamente dolore, quando nella nostra opera riusciamo difficilmente allo scopo, o non possiamo
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scoraggiarsi: noi possiamo colla mente uscire dai limiti del nostro orizzonte materiale, ma non possiamo pretendere di abbracciare il cosmo in un unica
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generale la sensazione che ha il carattere specifico che noi possiamo esprimere con una formula, ma che non possiamo definire. Essa non esprime alcun
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possiamo leggere sul volto dei nostri fratelli, e anche degli animali, il piacere che essi provano. I segni sensibili, coi quali si esprime il
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piacere di cui sono suscettibili; ma noi non possiamo leggere la gioia che in quelli la cui fisonomia più si avvicina alla nostra. Nei pesci e nei
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in infiniti altri modi, fissandolo sulla tela o sul marmo. Noi possiamo in tal guisa aver comunanza di sensi con un artista che dorme da secoli nel
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dell'eccesso di sensazione che non possiamo sopportare, e, contemplando la gioia che si sviluppa negli altri, la riceviamo ancora in noi per riflesso. In
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fotografia intellettuale di noi stessi, sicchè non possiamo confrontare esattamente due momenti della nostra coscienza. Quando noi, godendo oggi per
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dell'occhio ed altre forme di fisonomia, possono rappresentare le passioni più diverse, e allontanandoci soltanto di pochi passi dall'uomo, non possiamo più
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l'orecchio presenta quasi la stessa struttura di quello dell'uomo, noi non possiamo dire se il semplice esercizio di questo senso possa essere piacevole
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complessità riesce già molto più sensibile, e il sentimento cammina di pari passo colla sensazione, per cui non possiamo separarli che facendo violenza
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i piaceri della vista è la mimica attiva e misteriosa dell'occhio, che noi non possiamo definire, ma che scorgiamo benissimo. Osservando attentamente
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. Noi non possiamo tollerarle a lungo che quando perdiamo nel sonno la coscienza delle nostre sensazioni, o quando ci troviamo in condizioni morbose. In
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veder sorpresa la natura in un suo atto rapido e passeggero, per cui noi possiamo avere ad ogni istante sottocchio una scena che occorre in occasioni rare
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dell'ebbrezza, noi possiamo assistere allo spettacolo di un eccitamento di tutte le nostre facoltà; ma, più tardi, l'esaltazione disordinata ed eccessiva di
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possiamo trovarci nella calma più beata e senza un desiderio al mondo; ma se ad un tratto ci si presenta un magnifico fiore, o ci arriva all'orecchio il
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