del monte - perchè lo tenne appunto su un monte tra una gran moltitudine di popolo - richiamò a uno a uno quasi tutti i comandamenti della Legge di
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disagi; i suoi occhi pensosi: quanta nobiltà di espressione! Egli si rivolse soprattutto ai giovani ed al popolo, affinchè insorgessero, concordi in
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profonda impressione in tutta l'Italia, dimostrò che il popolo italiano poteva ancora essere, come era stato ai tempi dell'antica Roma, uno dei più
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popolo, che amava di sincero affetto. Il sogno di Carlo Alberto era quello di mettersi alla testa degl' Italiani per cacciare gli Austriaci. «La mia vita
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furono la gioia e la riconoscenza del suo popolo, e l'ammirazione degl'Italiani, che al generoso Re di Sardegna e al suo saldo e fedele esercito
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scoppiò in aperta rivolta. Il popolo di Venezia insorse nel marzo 1848: a capo della rivolta si posero Daniele Manin e Niccolò Tommaseo, due altre
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memorande delle Cinque Giornate di Milano, mostrarono all'Europa ammirata con quale gagliardia il popolo italiano fosse risoluto a continuare la lotta
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appena gli era giunta notizia della guerra: Giuseppe Garibaldi. Giuseppe Garibaldi, nato a Nizza nel 1807, era figlio del popolo. Ardito navigatore
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quell'umile figlio del popolo, come il soldato che obbedisce e non discute, si sacrificava alla Patria con semplice e mirabile eroismo! A Mantova, su gli
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con unanimi votazioni di tutto il popolo, dichiararono di volersi unire col regno di Vittorio Emanuele II. Il Cavour, con la sua finissima arte politica
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del popolo! Il 14 marzo 1861 fu solennemente proclamato il Regno d'Italia, e Vittorio Emanuele II assunse per sè e per i suoi successori il titolo di
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chiamato il «Re Buono», il «Padre del popolo». Egli fu sempre pronto a portare il conforto delle sue amorevoli parole, il prezioso concorso della sua opera
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la sventura colpisse il suo popolo: nel Veneto, dove i fiumi, rotti gli argini, avevano portato la desolazione e la morte; nell'Isola d'Ischia, dove
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; e nel settembre 1911 l'Italia dichiarò guerra alla Turchia tra l'entusiasmo indescrivibile di tutto il popolo.
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Benito Mussolini, il grande figlio del nostro popolo, che è oggi il Duce dell'Italia fascista, accendeva gli animi con la parola e con gli scritti
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L'intervento dell'Italia. Il nostro popolo aveva compreso ch'era giunta l'ora di strappare al giogo austriaco le terre irredente, e con vibrante
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Umberto I era adorato dal suo popolo; eppure alcuni scellerati levarono la mano assassina contro di lui! Per due volte scampò alla morte; ma pur
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nostra ultima guerra; in quella dura scuola di ardimento e di disciplina il nostro popolo si è mostrato degno degli antichi padri romani, dominatori del
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Enrico Toti. Autentico figlio del popolo, nato a Roma, era rimasto mutilato della gamba sinistra per una disgrazia toccatagli mentre lavorava come
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genio politico e dal suo cuore di Italiano; era convinto che la guerra avrebbe reso più forte il nostro popolo. Il 15 novembre 1914 egli fondò il suo
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Italiani i sacrifici sostenuti per raggiunger la vittoria. Essi volevano in tal modo eccitare il popolo all'odio ed alla rivolta. Il Governo di allora non si
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l'ufficiale nemico. Fu il segno della rivolta. Il popolo si armò, combattè con sassi, bastoni, armi di qualunque genere, e dopo cinque giorni (proprio come
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vecchio palazzo abitato da gente del popolo. All'ultimo piano viveva la famiglia Mussolini: il padre faceva il fabbro, la madre insegnava nella scuola ai
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c'era posto solo per un letto e una finestra. I Nani sollevarono Tit e lo trasportarono fino alla casina, seguiti da una lunga processione di popolo. In
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qualcuno di loro ruzzolava per terra. Di faccia, davanti la farmacia, chiusa anch'essa, parecchie donne del popolo, con mantelline e scialletti, quasi
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saranno carcerati e processati per soddisfazione del popolo... Chi volesse torcer loro un capello, sarà fucilato! Colui che brandiva la pistola, si
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spettacolo. Ed ebbe successo, tra il popolo. Tespi è morto da un pezzo; gli attori non circolano più sopra un carretto, ma il nome è rimasto.
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La rivelazione del Decalogo Il Decalogo è la legge di Dio. Dio l'ha insegnata agli uomini. Dio aveva eletto Mosè a condottiero del popolo ebreo. Or
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far doni e promesse al popolo; e quando ebbe tanti uomini armati pronti a combattere in suo favore, mandò a dire a Davide, che era poi suo padre: - Re
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e timorati di Dio. Tobia era un uomo di Israele. Trasportato col suo popolo in schiavitù a Ninive, si conservava fedele all'adorazione del vero. Dio
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. Compleanno della Maestà il Re Imperatore. 11 novembre 1869. Tito Madia si rischiara. - Benedetto il Re! È un padre per il suo popolo. Giusto quindi che i
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loro indugio e tutto il popolo insorse. Anche voi avreste fatto così. I bimbi d'Italia son tutti Balilla... ossia tutti eroi, all'occorrenza. Nino è
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Parenti, che Gherardini o altri medaglioni il popolo non usa tali dittonghi, e per conseguenza non si debbono, nè parlando nè scrivendo, adoperare. - Ma
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avventura, nè anche se torneremo ad esser popolo libero, e sciolto da ogni predominio straniero Il buon maestro fu profeta. Ora siamo liberi, siamo
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: ma Corrado chiamò soccorso quanto ne aveva in gola, pregando che salvasse un innocente, che portava al Re la nuova della pace; ed il popolo corse a
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ora che fare? — E la Cecina, dal suo palazzo del pancione: — Datemi da mangiare! datemi da bere! — Il popolo intanto mormorava per le tasse; giacchè per
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popolo aspettava l' entrata della Regina, si fecero coraggio; e uno di loro gli disse: — Maestà, perdonate!... Ma questa qui è una granata! — Il Re montò
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con tutto il popolo, per far festa alla sua figliuola, che ritornava! Il Re e la Regina non osavano credere: dubitavano che quello sgorbio si facesse
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posto, davanti il popolo e la corte. Ma l'amore della figliuola gli fece dire di sì. Si rivoltò colle spalle al Nano e stette ad aspettare la pedata
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: Chicchirichì! chicchirichì! Rintronava gli orecchi. E il popolo imprecava a denti stretti: — Accidempoli al galletto e a chi lo fa allevare! — Un giorno Sua
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Allora gli tagliarono la cresta, e quella voglia non la ebbe più. E il popolo: — Staremo a vedere! Chi di gallina nasce convien che razzoli. - Dopo
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, più bella della luna e del sole. Non gli parea neppur vero! Intanto che cosa era accaduto? Era accaduto che i suoi ministri e il popolo ritenendolo
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felici! — Il popolo fece grandi feste. Dei Ministri bruciati nessuno si diè pensiero.
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ministri gli dicevano: — Maestà, il popolo desidera una Regina. — E lui rispondeva: — Prenderò moglie l' anno venturo. Passava l'anno, e i ministri
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ciaba. Ma il popolo, che è maligno, potrebbe chiamarla: la regina Ciabatta.... Maestà, non sta bene: rifletteteci meglio. — Il Re rispose: — La figliuola
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Al tempo dei tempi regnava in Sicilia il re Guglielmo II che era così virtuoso, onesto e pio, che il suo popolo gli aveva messo il soprannome di
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non vedi la miseria del tuo popolo? Non vedi quante madri coi figlioletti morenti si affollano ogni giorno intorno alla Reggia, chiedendo pane? Non
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angustie del mio popolo! - Questa volta il Re non cadde nel sonno dopo la fervida invocazione, ma desto udì la voce dolcissima che gli diceva
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la Principessa in sposa per il figlio. Giunge la sposa in Palermo e si fanno feste non mai vedute. Il popolo esultava, il Re e la Regina esultavano, il
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popolo un ricco patrimonio di leggende, coglie nella sua essenza l'arcano dell'isola, riportandoci a una realtà fiabesca che ha nutrito per secoli la
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Pagina Copertina illustrata