neutralizzato e ridotto al silenzio da una politica ferroviaria tutta ministeriale, e delle cose concernenti le necessità e i servizi della guerra poco o
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cattiva, la politica fatta in quella questione è stata approvata dalla Camera, e la legge discussa è diventata legge dello Stato. E che quella non
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esteri, ed altro, e che ha fatto una politica più ministeriale che ferroviaria, militare e nazionale.
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politica estera, Ministero e Camera non avrebbero esitato ad approvarlo. Si è detto che per queste cose la responsabilità cade sul Ministero; io la penso
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s'ebbe ricorso al Governo italiano, come a quello che non aveva delineato la sua politica in favore sia dell'uno sia dell'altro dei contendenti.
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di cui sono forniti coloro che hanno l'onore di dirigere la politica del nostro paese. Dai primi dispacci si vede chiaramente però che le cose in quel
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4° Riforma della legge elettorale politica;
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«Il sottoscritto chiede d'interpellare l'onorevole presidente del Consiglio intorno all'indirizzo della nostra politica estera ed ai rapporti di
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Non è mia mente discorrere della nostra politica estera negli ultimi anni passati, ma richiamare l'attenzione della Camera e del Governo sulle
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La politica delle avventure, cattiva per ogni Stato per forte che sia, è pessima per l'Italia, giovane regno il quale deve consolidare la sua
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omogeneo per nazionalità. Ma questa politica che nei campi dell'idealità e del sentimento si appalesa come razionale e nobile, quando la considerate nella
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Per farlo esporrò tre principali sistemi di politica estera, e chiederò al Governo a quale di questi tre esso intende di informare la sua condotta.
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La prima politica sacrifica ad un folle scopo e ad armamenti colossali, la prosperità economica del paese e la floridezza della finanza; la seconda
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Viceversa, havvi una politica astrattamente ragionevole per lo scopo, ma arrischiata e funesta nella realtà, cioè davanti ai rapporti complessi degli
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Tocchiamo di un'altra forma della politica di avventure. La politica di espansione, che piglia anche nome di coloniale, può essere o non essere di
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Ma la politica delle colonie potrebbe diventare di ventura quando prendesse quella special forma
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In breve la direzione della politica estera non deve sfuggire dalle mani del Governo, dalle mani dei poteri costituiti, e deve essere l'espressione
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La politica dell'Italia irredenta potrebbe compromettere i rapporti dell'Italia redenta, non pure con uno degli Stati vicini, ma anche con gli altri
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Io spero che il Governo seguirà questa seconda politica; e credo che, quando si conosceranno per bene molti fatti, ignoti al pubblico, si vedrà che
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; l'altra, politica liberale, ma di nessuna transazione coi partiti illegali, e questa l'ho vista sempre riuscire a farli rientrare nell'orbita della
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Signori, la politica nazionale è stata in alcuni casi chiamata imprudente, quando tentava inopportunamente di costituire la patria; ma ora che la
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ventura la politica dell'Irredenta è sostenuta da una piccolissima minoranza; ma la sua agitazione è così pericolosa da richiedere da parte del
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L'Italia, non solamente non può pensare a fare una politica di avventure, ma per essa sarebbe politica di avventure anche la pretensione a voler fare
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L'Italia soccomberebbe prima di poter procedere in questa via. Onde noi dobbiamo aver la forza di dire a noi stessi che la nostra politica estera
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Che cos'è questa politica egemonica? Essa consiste nell'imporre una finalità al concerto europeo, nel dare la direzione e l'impulso ai movimento
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Marselli. Questa politica attribuita, come ho detto, da una stampa fantastica agli Italiani se potesse per un momento capire nelle nostre menti
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una politica di avventure. Gli domanderò piuttosto, e categoricamente, questo: 1° È il Governo risoluto ad impedire vigorosamente tutti quegli atti e
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Per ottenere l'intento, la scuola di cui io parlo parte dalla premessa che l'Italia debba fare una politica di neutralità a qualunque costo, una
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Bisogna distinguere la politica pacifica da quella della neutralità a qualunque costo, che io chiamerei politica di abdicazione. La prima esprime un
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consistere nello scambio dei servigi. Se non respingessimo una politica egoista e passiva, una politica di assoluto raccoglimento,
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Nel primo caso la politica della neutralità assoluta è possibile e può essere utile; nel secondo è assai difficile e quasi certamente dannosa.
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del seguire una politica di abdicazione.
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politica della neutralità a qualunque costo è stata possibile e utile quando, come ho detto dianzi, la guerra era lontana e locale, o quando, pur
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Marselli. Ho chiesto al Governo se intenda di opporsi vigorosamente con gli atti ad ogni arrischiato tentativo e se creda che la politica pacifica
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Leggerò a questo proposito alcune parole del Guizot sulla politica della Francia rispetto alla questione orientale, le quali mi pare che si possano
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Io per conseguenza domando al Governo se nei rapporti internazionali esso intenda di seguire una politica assolutamente inattiva, che si disinteressi
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politica verso l'estero.
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Non pure questi sentimenti, ma anche gl'interessi italiani prescrivono al Governo una politica pacifica, imperocchè il radicale perturbamento
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La politica veramente positiva consiste nella ordinata libertà all'interno, nell'attivo lavoro agricolo ed industriale, nella espansione economica
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Marselli. Mentre dura questa politica di vigilanza, noi dobbiamo imporre alla politica nostra uno scopo ancora più attivo e prossimo. Questo scopo è
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Il nostro ordinamento militare è stato concepito appunto per fare questa politica difensiva, modesta, pacifica, ma nel tempo stesso dignitosa. Però
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E la nostra libertà d'azione non dobbiamo alienarla, per alcun fine aggressivo, ma solo per evitare i pericoli derivanti da una politica di assoluta
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per seguire codesta politica difensiva sì, ma non passiva, modesta ma dignitosa, dovete risolvervi a oltrepassare il limite inferiore ed a
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Quindi formulerò un'altra interrogazione; intende il Governo di seguire appunto questa politica modesta, pacifica, ma non passiva? E per farla, è
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Per ora ci basti di stabilire fermamente il concetto che la politica dall'Italia voluta è pacifica, è difensiva, ma che per ottenere quest'intento è
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La politica nostra, in questo formarsi di gruppi e di alleanze, deve essere adunque risolutamente, schiettamente pacifica, ma vigile, operosa, e deve
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Questo fatto genera per noi l'obbligo di seguire una politica saggia, corretta, leale, e di avere quella forza che è necessaria per tutelare la
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Una politica simile può consentire la trasformazione dei tributi; ma ad un patto: che si proceda mediante sostituzioni; il Governo deve rammentare le
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Noi abbiamo detto che il programma della politica estera d'Italia deve essere la conservazione della pace. Or bene, havvi in Europa una potenza che
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6° Riforma della legge elettorale politica;
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