rimedio. Il Reuccio ringiovaniva. Compì i diciassette, | poi | i sedici, poi i quindici anni. Prese a decrescere di giorno |
LA DANZA DEGLI GNOMI E ALTRE FIABE -
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Il Reuccio ringiovaniva. Compì i diciassette, poi i sedici, | poi | i quindici anni. Prese a decrescere di giorno in giorno, |
LA DANZA DEGLI GNOMI E ALTRE FIABE -
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nozze di Biancabella di Pameria erano state contramandate, | poi | rotte del tutto. Il Re di Pameria aveva ritirato la mano |
LA DANZA DEGLI GNOMI E ALTRE FIABE -
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Biancabella? Fra qualche anno sarete un marito bambino, | poi | un marito lattante, poi nascerete; cioè morirete... |
LA DANZA DEGLI GNOMI E ALTRE FIABE -
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anno sarete un marito bambino, poi un marito lattante, | poi | nascerete; cioè morirete... scomparirete nel nulla... |
LA DANZA DEGLI GNOMI E ALTRE FIABE -
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Ministro e Detti. | Poi | il Reuccio Rapa, la Reginotta Mela e le Cameriere. |
LE ULTIME FIABE -
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e | poi | si siede): Buon appetito, Maestà! (Un usciere è ritto, |
LE ULTIME FIABE -
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la rimetto nell'acqua. (Esegue. Si sente un piccolo tonfo e | poi | la parola: Grazie!) |
LE ULTIME FIABE -
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fino al rosseggiare dell'aurora; intanto si odono risa, | poi | canti dolcissimi |
LE ULTIME FIABE -
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Regina! (Il Reuccio e la Reginotta fanno una spallucciata, | poi | si accostano, chini, cautamente alla proda del ruscello. Il |
LE ULTIME FIABE -
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i soldati delle guardie austriache si lasciarono disarmare. | Poi | si svegliarono le autorità e si richiesero loro pochi |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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mercè le cure della contessa Laura Visconti Ciceri, ebbe | poi | tale sviluppo da meritare a questa dama l'onore di |
MILANO IN PERCORSA IN OMNIBUS COMPILATA DA GAETANO BRIGOLA ED ILLUSTRATA DA NOTIZIE STORICHE ED ARTISTICHE DA FELICE VENOSTA -
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a questa dama l'onore di fondatrice. Il Pio Istituto andò | poi | sempre prosperando per continue beneficenze; onde si pensò |
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Centovite distribuisce tutto alle Dame, ai servitori. | Poi | s'inginocchia galantemente davanti alla Reginotta e dice:) |
LE ULTIME FIABE -
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ora, che è tutta strappucchiata e sudicia d'inchiostro. E | poi | comprerò anche un paio di razzi che manderò dalla terrazza |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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un bel portamonete di pelle di coccodrillo. Da casa mia | poi | mi hanno scritto di avermi preparato altre liete sorprese |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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dall'esservi stati fin dal 800 i Benedettini. Eretta | poi | in parrocchia, il diritto di nomina spettava ai monaci di |
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questo è certo: ma dove? Mi pare nel canale della doccia… | Poi | battei un fianco in terra... Forse le strisce del lenzuolo |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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so... Il fatto è che a un tratto vidi tutte le stelle... e | poi | buio pesto! Ah! rammento che quando riaprii gli occhi mi |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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perdono di essermi rotto la testa, ma non potevo parlare... | Poi | è venuto il dottore, mi ha fasciato ben bene, e alla mamma |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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tanto posava la pipa sull' armadio stesso, e fischiava; | poi | smetteva di fischiare e cominciava a cantare; ogni tanto |
Il sistema periodico -
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e andava anche qualche volta a sputare nella pattumiera e | poi | si strofinava la bocca col rovescio della mano. Faceva |
Il sistema periodico -
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uomo rispose: _ Perché non bisogna _. Maria ci pensò sopra, | poi | chiese ancora: _ Perché è così bianco? _ Anche l' uomo |
Il sistema periodico -
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un poco, come se la domanda gli sembrasse difficile, e | poi | disse con voce profonda: _ Perché è titanio. Maria si sentì |
Il sistema periodico -
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ed avrebbe voluto domandare perché si chiamava Felice, ma | poi | non osò, perché si ricordava che i bambini non devono mai |
Il sistema periodico -
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bianco, e disegnò sul pavimento un cerchio intorno a Maria. | Poi | disse: _ Non devi uscire di lì dentro _. Dopo di che |
Il sistema periodico -
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si vide che aveva i capelli come tutti gli altri uomini. | Poi | uscì dalla parte del balcone, e Maria lo udì tramestare e |
Il sistema periodico -
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Maria cominciò a chiamare _ Signore! _ dapprima sottovoce, | poi | più forte, ma non troppo, perché in fondo aveva paura che |
Il sistema periodico -
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un minuto in corridoio per abituare gli occhi alla luce, | poi | scese in strada, raggiunse l' auto e mise in moto. Il |
Vizio di forma -
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coda sempre più lunga, lunga tre rossi, lunga cinque rossi; | poi | un po' meglio, il traffico più fluido della periferia |
Vizio di forma -
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si udì la voce pacata di Maria dire "vengo", i suoi passi, | poi | la porta si aprì. Non si stupì di vedere accesa la |
Vizio di forma -
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la conversazione non diventava viva, guizzava un momento e | poi | si spegneva, come un fuoco di legna umida. La lampadina |
Vizio di forma -
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di coniugi che avesse già due figli. Luigi tacque a lungo, | poi | disse: _ Io ... io vado a prendere il cacciavite. _ No, _ |
Vizio di forma -
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_ lo sai che non si riesce, rimane sempre una traccia. E | poi | ... e se poi nascesse un bambino? Ne abbiamo già due, non |
Vizio di forma -
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non si riesce, rimane sempre una traccia. E poi ... e se | poi | nascesse un bambino? Ne abbiamo già due, non sai quanto ce |
Vizio di forma -
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è tutta un' altra cosa. _ Ma costa un occhio della testa, e | poi | il conto è lo stesso. _ Certo, ma non ti accorgi neppure di |
Vizio di forma -
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neppure di averlo indosso, e le pile durano un anno. | Poi | mi ha anche detto che in Parlamento c' è una |
Vizio di forma -
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elettrico, del tostapane e della serratura di sicurezza; | poi | scese in strada, entrò nell' auto, ed assistette all' |
Vizio di forma -
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il Reuccio Sansonetto vacillò, come preso da vertigini; | poi | cominciò a ridere, premendosi gli orecchi con le mani. I |
LA DANZA DEGLI GNOMI E ALTRE FIABE -
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Che cosa buffa!... La Corte lo credeva ammattito. Quando | poi | fece per muoversi e lo videro camminare a ritroso, tutti |
LA DANZA DEGLI GNOMI E ALTRE FIABE -
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innanzi, ed era costretto a retrocedere come un gambero. | Poi | riprendeva a premersi gli orecchi, a chiudere gli occhi, |
LA DANZA DEGLI GNOMI E ALTRE FIABE -
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tempi posteriori. Il coro fu innalzato nell'anno 1450, di | poi | ingrandito nel 1640. _ V' hanno in questo tempio pitture |
MILANO IN PERCORSA IN OMNIBUS COMPILATA DA GAETANO BRIGOLA ED ILLUSTRATA DA NOTIZIE STORICHE ED ARTISTICHE DA FELICE VENOSTA -
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di cassetta avvolta in un pezzo di seta rossa, d'avanzarsi, | poi | disse: - Qui dentro essere la pietra di Salagraman che fu |
ALLA CONQUISTA DI UN IMPERO -
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quasi sul naso dell'indiano l'ultima boccata di fumo, | poi | rispose: - Yes. - Vuoi dire? - Sì: avvertire subito Sua |
ALLA CONQUISTA DI UN IMPERO -
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a Yanez ed alla sua scorta una di quelle gallerie, | poi | aprì una porta tutta di bronzo dorato e sculturata e li |
ALLA CONQUISTA DI UN IMPERO -
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un gesto imperioso fece fermare i malesi presso la porta, | poi | prese per una mano Yanez, lo condusse verso il trono |
ALLA CONQUISTA DI UN IMPERO -
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dolci. Il principe e Yanez furono i primi serviti, | poi | i ministri, quindi i malesi della scorta. - Ed ora mylord, |
ALLA CONQUISTA DI UN IMPERO -
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Io odiare quei bricconi e quindi sparare subito carabina | poi | pistole e ucciderli tutti, poi gettare cadaveri nel fiume e |
ALLA CONQUISTA DI UN IMPERO -
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sparare subito carabina poi pistole e ucciderli tutti, | poi | gettare cadaveri nel fiume e coccodrilli tutto mangiare. - |
ALLA CONQUISTA DI UN IMPERO -
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- Ed il cofano? - Averlo trovato a terra. - E poi? - | Poi | io avere udito tuoi araldi, ed io portare qui conchiglia |
ALLA CONQUISTA DI UN IMPERO -
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- Yanez stette un momento silenzioso, fingendo di pensare, | poi | disse: - Tu nominare me tuo grande cacciatore, ed io |
ALLA CONQUISTA DI UN IMPERO -
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Quel giorno pranzarono insieme a Musocco. Dissipati | poi | tutti i dubbi della sora Ballanzini, l'amicizia continuò |
LE DUE MARIANNE - I CONIUGI SPAZZOLETTI -
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poesia e di affetto che Emilio solo possedeva. L'intreccio | poi | era una disperazione, una matassa arruffata donde non |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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perchè la gente non gli faccia colpa, di peccati non suoi; | poi | mi preme dir le ragioni per cui m'indussi ad una opera che |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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amorosa, o alle socchiuse foglie di un bottoncin di rosa. | Poi | da un angolo trasse una corda sottile, milionesima parte |
FIABE E LEGGENDE -
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L'attortigliò, la strinse, montò, l'avvinse al chiodo, e | poi | la smunta faccia, muto, cacciò nel nodo... Ma in |
FIABE E LEGGENDE -
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nel 1171 ad un acquidotto a trattenere le acque che da essa | poi | uscivano poco lungi dalla città. Sono due chiese riunite |
MILANO IN PERCORSA IN OMNIBUS COMPILATA DA GAETANO BRIGOLA ED ILLUSTRATA DA NOTIZIE STORICHE ED ARTISTICHE DA FELICE VENOSTA -
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al fiume. Da principio non venivano su che delle erbacce, | poi | ho preso due ghiozzi, che sono sguizzati un'altra volta |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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Caterina si è avvicinata al pianoforte per vedere, e | poi | via, con un balzo è corsa alla porta di casa urlando: - |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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sciocche, di buttare all'aria la casa per un'anguilla, che | poi | mangiano con tanto gusto, quando viene portata a tavola |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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come i dottori e come i preti quando confessano. Quanto | poi | alla difficoltà, era solo un traliccio a forma di torre, |
La chiave a stella 1978 -
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salire e non c' era neanche da legarsi. Alla fine sarebbe | poi | venuta la gru per tirarla su e metterla in piedi. A cosa |
La chiave a stella 1978 -
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e in tono fra stupito e stizzito mi ha detto: "Finirà | poi | col dirmelo, se non è un segreto, che commercio è il suo, e |
La chiave a stella 1978 -
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è il suo, e che cosa è venuto a fare da queste parti"; però | poi | ha continuato nel suo racconto. "Ma anche se non avevo la |
La chiave a stella 1978 -
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ordinato e preciso come nei disegni, in maniera che quando | poi | abbiamo montato le scalette fra piano e piano, che erano |
La chiave a stella 1978 -
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il traforo del Frejus, che ci hanno messo tredici anni, ma | poi | il buco francese e il buco italiano si sono incontrati con |
La chiave a stella 1978 -
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neanche di venti centimetri, tant' è vero che gli hanno | poi | fatto quel monumento tutto nero in piazza Statuto, con in |
La chiave a stella 1978 -
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sbagli non si arrabbiano tanto, e che quando sbagliano loro | poi | ci pensano su e ti chiedono scusa. Era uno delle nostre |
La chiave a stella 1978 -
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due col braccio a telescopio, che lo tirasse in piedi e | poi | lo calasse giù. Tutto bene, ha fatto il suo viaggio dal |
La chiave a stella 1978 -
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ho mai capito bene in che maniera tutto l' impianto dovesse | poi | funzionare. La più parte delle tubazioni erano di |
La chiave a stella 1978 -
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le insegnassero a scuola. Non cede, e se lei lo scalda, | poi | non è più tanto inossidabile. In conclusione, era un gran |
La chiave a stella 1978 -
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In conclusione, era un gran montare, tirare, limare e | poi | smontare di nuovo; e quando nessuno mi vedeva, andavo giù |
La chiave a stella 1978 -
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giungla di Tarzan e si faceva fatica a passarci in mezzo. | Poi | sono venuti i coibentatori a coibentare e i verniciatori a |
La chiave a stella 1978 -
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dalle stelle". Io credevo che mi pigliasse in giro, ma | poi | siamo scesi, e lui mi ha fatto vedere con la lente che |
La chiave a stella 1978 -
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sovente di trovarsi in alto in dei posti come quelli, e ho | poi | visto che la polvere c' è sempre, e più anni passano, più |
La chiave a stella 1978 -
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le comete del presepio, uno le vede e pensa un desiderio, e | poi | cascano giù, si raffreddano, e diventano pallini di ferro |
La chiave a stella 1978 -
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e l' acqua dalla parte di sopra come vapore, e doveva | poi | condensarsi in uno scambiatore e finire non so dove; del |
La chiave a stella 1978 -
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saprei proprio dire, ma è stato un lavoro di due o tre ore: | poi | ho salutato, sono passato alla cassa a prendere i soldi, e |
La chiave a stella 1978 -
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immediatamente. Cosa vuole farci? L' ho contattato, che | poi | vuol dire che gli ho telefonato ma è più elegante, e ho |
La chiave a stella 1978 -
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parlava tricolore e non si capiva che cosa c' entrasse, e | poi | si è saputo che era un suo amico e faceva l' avvocato; ma |
La chiave a stella 1978 -
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minuti. Si sentiva come un ronzio leggero e tranquillo che | poi | man mano diventava più forte, irregolare, come una gran |
La chiave a stella 1978 -
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accendersi una sigaretta, ma andavano un po' più lontano; | poi | si sentiva come un colpo di grancassa, ma soffocato, come |
La chiave a stella 1978 -
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di risacca, voglio dire come di ghiaietta che crolli, | poi | più niente, si sentiva solo il ronzio di prima. Tutto |
La chiave a stella 1978 -
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al corpo prima cosa gli mette l' orecchio sulla schiena, e | poi | lo tambussa tutto e gli mette il termometro, e io e il |
La chiave a stella 1978 -
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da venti gradi e saliva in due o tre ore a ottanta, e | poi | un tratto tranquillo, bello piatto, per una ventina di ore. |
La chiave a stella 1978 -
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un tratto tranquillo, bello piatto, per una ventina di ore. | Poi | c' era come un brivido, fino fino che si vedeva appena, che |
La chiave a stella 1978 -
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a scaricare la ghiaia, che ronza, si alza, si alza, e | poi | tutto d' un colpo la ghiaia si lette a slittare e viene giù |
La chiave a stella 1978 -
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si lette a slittare e viene giù come una valanga. Alla fine | poi | questa mia idea l' ho detta sotto voce al progettista che |
La chiave a stella 1978 -
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fuori degli anelli. Scosto il flangione, tasto con un dito, | poi | con la mano, niente: poteva essere logico che gli anelli si |
La chiave a stella 1978 -
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tutta quella graniglia sarebbe venuta via in un momento, e | poi | avremmo messo dentro degli anelli nuovi d' inossidabile, a |
La chiave a stella 1978 -
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era messo al brutto e invece che autunno sembrava inverno. | Poi | si è subito visto che non era un lavoro cosi svelto: si |
La chiave a stella 1978 -
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tutta la pressione, per un po' non si è sentito niente, | poi | come un gran singhiozzo, e il materiale ha cominciato a |
La chiave a stella 1978 -
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erano nei tempi dei tempi, che erano alte come una casa e | poi | sono morte tutte chissà perché. Forse appunto di |
La chiave a stella 1978 -
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avevo incamminato questa storia in una maniera diversa, e | poi | mi sono lasciato andare. Avevo incominciato a dirle della |
La chiave a stella 1978 -
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pensavo già di andare due mesi in ferie con la ragazza; e | poi | lei deve sapere che farmi avanti quando tutti si fanno |
La chiave a stella 1978 -
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che stanno in saccoccia, e prima si meraviglia ma | poi | fa l' abitudine e gli sembra naturale; del resto, anche a |
La chiave a stella 1978 -
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faccia, se no si scotta e gli vien via tutta la pelle. Ma | poi | andava sempre peggio, mi sentivo come un peso qui alla |
La chiave a stella 1978 -
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di quello che l' avevano messo nella bara e sotterrato e | poi | non era morto e di notte nel camposanto batteva coi pugni |
La chiave a stella 1978 -
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calmo; con un cenno del capo m'invitò a venirgli d'accanto. | Poi | indicandomi le prime stelle che spuntavano in fondo al |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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in cui m'imbattevo. Per gli uni e gli altri mi rincresceva | poi | d'averli distrutti, - ma ogni volta tornavo daccapo. La |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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si ritira in qualche angolo, passa qualche ora a pensare, - | poi | torna quel di prima, rassegnato, indulgente con tutti. |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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ordinò si convertisse il suo palazzo in casa di rifugio | poi | vecchi d' ambo i sessi nativi di Milano o domiciliativi da |
MILANO IN PERCORSA IN OMNIBUS COMPILATA DA GAETANO BRIGOLA ED ILLUSTRATA DA NOTIZIE STORICHE ED ARTISTICHE DA FELICE VENOSTA -
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di aprirmi. Un passo pesante risuonò sulla scala interna, | poi | la porta si aprì e comparve un uomo di bassa statura, molto |
I CORSARI DELLE BERMUDE -
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Pietra assaggiò prima il pessimo brandy del boia di Boston, | poi | chiese: - È vero che le corde degli impiccati portano |
I CORSARI DELLE BERMUDE -
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americani soggetti all'Inghilterra, empì i tre bicchieri, | poi | guardando fisso il bretone coi suoi occhi neri, che |
I CORSARI DELLE BERMUDE -
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graziosa visita. Il bretone stette un momento in silenzio, | poi | disse: - Doë. - Doë! - esclamò il carnefice, facendo un |
I CORSARI DELLE BERMUDE -
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che gli stava dinanzi, con una specie di folle rabbia, | poi | disse: - Forse sarebbe stato meglio. Non sarei diventato un |
I CORSARI DELLE BERMUDE -
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pipa, gettò in aria una nuvola di fumo acre, intensissimo, | poi | riprese: - Un destino avverso mi perseguitava. Devo essere |
I CORSARI DELLE BERMUDE -
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un gesto terribile, come se volesse abbattere qualcuno, | poi | scoppiò in un pianto dirotto. Testa di Pietra, assai |
I CORSARI DELLE BERMUDE -
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carnefice si asciugò le lacrime col rovescio delle maniche, | poi | guardò una vecchia pendola che faceva udire il suo monotono |
I CORSARI DELLE BERMUDE -
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suo monotono tic tac. - Le dieci - disse. - Abbiamo tempo. | Poi | fissando Testa di Pietra. gli chiese: - Vorreste lasciare |
I CORSARI DELLE BERMUDE -
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cominciò uno strano lavoro, che egli solo, marinaio prima e | poi | carnefice, avrebbe potuto eseguire. Quando i due marinai |
I CORSARI DELLE BERMUDE -
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al vostro comandante nemmeno un principio di asfissia. - E | poi | come lo salveremo? - Questo è un affare che riguarda voi. |
I CORSARI DELLE BERMUDE -
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Allunga! Il boia di Boston ebbe una lunga esitazione, | poi | stese, non senza un fremito la sua mano. - Doë - disse il |
I CORSARI DELLE BERMUDE -
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lagrima. Il boia bevve un ultimo bicchiere di brandy, | poi | disse: - Possiamo andare. Prese un biglietto coperto di un |
I CORSARI DELLE BERMUDE -
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L'albergatore spalancò più che poté i suoi occhi fenomenali | poi | allargò le braccia, e mandò un grido altissimo: - Voi, mio |
I CORSARI DELLE BERMUDE -
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feriti, anzi, pestati, ma niente di più. Chi sia stato | poi | a conciarli in quel modo non lo so davvero. - Chi? Eh, |
I CORSARI DELLE BERMUDE -
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boia di Boston? Hai torto, perché è un mio compatriota, e | poi | è un uomo che non schiaccerebbe una mosca senza l'ordine |
I CORSARI DELLE BERMUDE -
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crocetta dell'albero maestro tace per qualche istante, | poi | la sua voce piomba più imperiosa sulla ciurma: - Due vele |
I CORSARI DELLE BERMUDE -
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po' il lontano orizzonte. Trascorsero due o tre minuti, | poi | la voce del gabbiere scese ancora dall'alto: - Ci cacciano! |
I CORSARI DELLE BERMUDE -
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cosa cambia aspetto. È necessario avvertire il baronetto. | Poi | alzò la voce: - Testa di Pietra! - gridò. Un uomo di forme |
I CORSARI DELLE BERMUDE -
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i suoi piedi da elefante per annunciare la sua visita, | poi | spinse una porta. Un salottino elegantissimo, alle cui |
I CORSARI DELLE BERMUDE -
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gli lanciò uno sguardo compassionevole e scosse la testa, | poi | disse: - È lui che mi ha mandato, sir William. - È |
I CORSARI DELLE BERMUDE -
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nel fondo come se cercasse di scorgervi qualche immagine, | poi | disse: - Sei ben sicuro che siano due? - Sapete che Piccolo |
I CORSARI DELLE BERMUDE -
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mi pare. - Rasoi? Volete segare le gole agl'inglesi? - | Poi | vi sono molte casse di vestiti da donna che abbiamo preso a |
I CORSARI DELLE BERMUDE -
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cipria, ne ho alcune scatole che metto a tua disposizione. | Poi | farai aprire tutte le casse che abbiamo preso all'inglese e |
I CORSARI DELLE BERMUDE -
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per portare il suo equipaggio sulla nostra corvetta, | poi | farai sfondare uno dei suoi fianchi e la lascerai colare a |
I CORSARI DELLE BERMUDE -
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chiarori dell'alba, il mio scherzo potrebbe finir male. E | poi | ci sono troppi baffi e troppe barbe da tagliare e otto ore |
I CORSARI DELLE BERMUDE -
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bretone rimase qualche istante immobile, come trasognato, | poi | se ne andò col suo passo che marcava, ora il rollio ed ora |
I CORSARI DELLE BERMUDE -
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se inebbriò me doveva anche inebbriare gli altri? È questo | poi | amore? È questo quel passatempo che i mortali succhiano |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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che i mortali succhiano come l’arancia e scaraventano | poi | nel letamaio? oppure è quell’amore celeste! sublime, che |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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troppo grande e mi son messo a saltare dalla contentezza e | poi | mi son rinchiuso qui in camera mia e ho voluto subito |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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zia Bettina mentre ero in prigione aspettando il babbo. | Poi | ho fatto vedere il mio lavoro al Collalto che ha detto: - |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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disegnarsi sulla bella bocca una frase certo tenerissima, | poi | le ciglia si chinavano imperiose, le labbra facevano l'atto |
L'ALTARE DEL PASSATO -
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sorpreso. - No, ma mi piace tanto di stare a Roma, e | poi | a far la cura elettrica con tutte quelle macchine deve |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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molto ordinata nelle sue cose e anche un po' meticolosa, e | poi | perché il dottor Collalto è specialista per le malattie del |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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al ricovero degli orfani d' ambo i sessi, la quale venne | poi | destinata a beneficio delle sole femmine. _ Le orfane si |
MILANO IN PERCORSA IN OMNIBUS COMPILATA DA GAETANO BRIGOLA ED ILLUSTRATA DA NOTIZIE STORICHE ED ARTISTICHE DA FELICE VENOSTA -
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dentro la gondola ci parve di entrare in un catafalco, e | poi | di trovarci in una berretta da prete. Prendemmo posto nella |
Un viaggio a Roma senza vedere il Papa -
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la moglie Giacomina! Ma quel mistero, quel silenzio, e | poi | quei bisbigli autentici o no mi hanno fatto proprio pensare |
Un viaggio a Roma senza vedere il Papa -
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Marco. Che bella conchiglia quella piazza! La traversammo e | poi | ci mettemmo a camminare sotto i portici che la dintornano. |
Un viaggio a Roma senza vedere il Papa -
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fanno degli effetti di onde, di applausi e di pioggia... | Poi | si uniscono in una catena, in un drago, in un solo mostro |
Un viaggio a Roma senza vedere il Papa -
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di San Marco - a nuvole orientali, a mezzelune moresche -; | poi | i palazzi che portano in testa un cornicione largo e |
Un viaggio a Roma senza vedere il Papa -
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color di stagno, in lotta con i raggi del sole; e | poi | le chiese, i palazzi, i quartieri di Venezia, che covano |
Un viaggio a Roma senza vedere il Papa -
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Serenissima: Calle del Doge - Salizzada Sant'Antonin, e | poi | certi nomi gentili come macelli: nomi che fanno venire il |
Un viaggio a Roma senza vedere il Papa -
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| poi | le leggende indiane, che dopo quel fatto, Visnù sdegnato |
ALLA CONQUISTA DI UN IMPERO -
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cigolìo d'una porta che s'apriva. Tutti si erano arrestati, | poi | i dayachi ed i malesi con una mossa fulminea rinserravano |
ALLA CONQUISTA DI UN IMPERO -
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qualche minuto, senza parlare, anzi quasi senza respirare, | poi | Yanez ruppe pel primo il silenzio. - Possiamo esserci |
ALLA CONQUISTA DI UN IMPERO -
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dei pupazzetti sul foglio, tanto per tenersi sveglio. | Poi | scrisse "Ettore", in corsivo inglese, e sotto in |
Lilit -
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la signora Di Pietro: noiosa sì, ma lavativa e rotta mai e | poi | mai; tuttavia era vero che l' avrebbe evitata volentieri. |
Lilit -
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fottuta tutto fa mora, che gli parve più appropriato. E | poi | ancora, Ad orbi, broda, di significato oscuro, |
Lilit -
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bene così. Quando uno passa i quaranta da scapolo, deve | poi | fare attenzione: magari non se ne accorge, ma certe sue |
Lilit -
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sole nero, irsuto di raggi mozzi, come un riccio di mare; | poi | il mare, e lui stesso dentro: ogni marito unico ci nuoti |
Lilit -
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trasporti urbani. Ettore scrisse ancora ero erto tre ore, | poi | cancellò: niente fanfaronate, al contrario, quella sera si |
Lilit -
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triste passare le serate così, solo come un cane; e perché | poi | come un cane? i cani non sono mai soli; annusano i cantoni, |
Lilit -
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dopo si alzò, si lavò e prese il rasoio elettrico, ma | poi | si toccò le guance e le trovò lisce. Si sentì gonfiare |
Lilit -
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sospeso a mezz'aria, fiammeggiava sul nostro capo. E | poi | c'era una fragranza così turca di sigarette di Salonicco; e |
IL FIASCO DEL MAESTRO Chieco (Racconti musicali) -
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c'era una fragranza così turca di sigarette di Salonicco; e | poi | donna Valentina era così africana, con quei capelli neri |
IL FIASCO DEL MAESTRO Chieco (Racconti musicali) -
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tutti e tre di donna Valentina, erano in ebollizione. A lei | poi | venivano delle idee nubiane. Si disputò se la musica possa |
IL FIASCO DEL MAESTRO Chieco (Racconti musicali) -
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la mia letteratura nell'anticamera, con il soprabito. E | poi | una traduzione in versi non s'improvvisa. Intanto i due |
IL FIASCO DEL MAESTRO Chieco (Racconti musicali) -
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poco l'ombra di un pollo, leggiera dapprima e trasparente, | poi | più densa e concreta, solida e dorata come un pollo |
LA DANZA DEGLI GNOMI E ALTRE FIABE -
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Prataiolo non osava toccarlo, temendo un malefizio. | Poi | si chinò, lo palpò, ne strappò un'ala, la portò alla bocca. |
LA DANZA DEGLI GNOMI E ALTRE FIABE -
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- Fuori l'armata! Ed ecco un fruscìo dal di dentro, | poi | aprirsi nel legno tante piccole finestre e da ogni finestra |
LA DANZA DEGLI GNOMI E ALTRE FIABE -
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ogni finestra uscir fuori un cosino minuscolo come un'ape; | poi | crescere in pochi secondi, crescere, formare all'intorno |
LA DANZA DEGLI GNOMI E ALTRE FIABE -
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gli cresceva una voglia irresistibile di muover le gambe; | poi | fu costretto da una forza ignorata a ballare con gli altri |
LA DANZA DEGLI GNOMI E ALTRE FIABE -
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cuore! Dacci del pane invece che costringerci a ballare! | Poi | rivolgendosi a Prataiolo che ballava con loro: - Vedete? |
LA DANZA DEGLI GNOMI E ALTRE FIABE -
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della Principessa, senza che i commensali se n'avvedessero, | poi | si rifugiò in un angolo e cominciò le prime note. Ed ecco |
LA DANZA DEGLI GNOMI E ALTRE FIABE -
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fra i commensali, un fremere di gambe e di ginocchia... | Poi | tutti s'alzano d'improvviso, scostano le sedie, cominciano |
LA DANZA DEGLI GNOMI E ALTRE FIABE -
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sue parole) e pregandolo di venirmi subito a riprendere; ma | poi | la lettera non è stata più impostata e anzi mio cognato ha |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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ma invece ella mi ha guardato un poco con ammirazione e | poi | si è chinata su me, mi ha rialzato, mi ha abbracciato, mi |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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fremendo: - Canaglia, ti avevo proibito di venir qui!.. - | Poi | è entrato nella sala di consultazione, e io, ritornando |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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è guarito in pochi giorni!... - Qui ci è stata una pausa, e | poi | ho sentito il Collalto che diceva: - Già, già... infatti è |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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spada e di prendere in prestito dalle signore un orologio e | poi | pestarlo in un mortaio e farlo sparire... Oggi voglio |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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sparire... Oggi voglio esercitarmi ben bene in camera mia e | poi | quando son sicuro della riuscita voglio dare una |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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ci furono diverse altre cariche, singolarmente monotone, | poi | suonò il gong e l' entrata si concluse con un nulla di |
Lilit -
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destro e riuscì a tenersi largo per due o tre minuti, | poi | l' auto lo investì, in 1* marcia ma rudemente, e fu |
Lilit -
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vicino di Nicola era indignato, diceva che quel Blitz, che | poi | si chiamava Craveri, era un simulatore, che si faceva |
Lilit -
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nuovo aveva contro un' utilitaria, una Renault_4, gli fece | poi | notare che queste erano più temibili delle auto grandi e |
Lilit -
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aveva inventata un gladiatore che si chiamava Rodolfo: era | poi | diventato famoso, aveva fatto carriera politica e adesso |
Lilit -
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le forche intrecciate insieme come i cervi quando lottano; | poi | il verde si disimpegnò, fece una rapida marcia indietro, e |
Lilit -
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fiancata del rosso. Il rosso retrocedette a sua volta, ma | poi | invertì rapidamente la marcia e riuscì a infilare le forche |
Lilit -
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del verde. Le forche si sollevarono, il verde oscillò e | poi | crollò su un lato, mostrando sconciamente il differenziale |
Lilit -
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e il gladiatore si strinsero la mano fra gli applausi, e | poi | si incamminarono verso gli spogliatoi salutando, ma dopo |
Lilit -
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rispose il capitano. - Ah! La loro assenza non sarà lunga e | poi | devo sapere ... S'interruppe bruscamente, come si fosse |
I FIGLI DELL'ARIA -
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fosse pentito di essersi lasciato sfuggire quelle parole, | poi | cambiò discorso dicendo seccamente al macchinista che gli |
I FIGLI DELL'ARIA -
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fatto innanzi. Strinse silenziosamente la mano al capitano, | poi | s'avvicinò a Fedoro e a Rokoff e strinse le loro destre, |
I FIGLI DELL'ARIA -
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Il capitano lo guardò in silenzio per alcuni istanti, | poi | rispose: - Può essere anche un russo, signor Fedoro. Vi |
I FIGLI DELL'ARIA -
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il mostro appartenesse. La distanza era troppo grande, e | poi | esso si manteneva sotto l'acqua che, ancora cupa a causa |
ATTRAVERSO L'ATLANTICO IN PALLONE -
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sei perduto." Lo circondò con un braccio per sorreggerlo, | poi | guardò sotto di sé. Solo allora comprese che la paura |
ATTRAVERSO L'ATLANTICO IN PALLONE -
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abbandonò il negro, anzi lo strinse con suprema energia, | poi | con la mano sinistra, rimastagli libera, scaricò uno dopo |
ATTRAVERSO L'ATLANTICO IN PALLONE -
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"Lo credo." "L'avevo sospettato. Fate salire Simone, | poi | tireremo su voi." "Ma se è mezzo morto di paura! Temo anzi |
ATTRAVERSO L'ATLANTICO IN PALLONE -
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morto. Mandatemi una corda con cui legarlo per bene, e | poi | cercherò di risalire io." "Ma vi sono trecentocinquanta |
ATTRAVERSO L'ATLANTICO IN PALLONE -
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disse. Gli passò la corda sotto le ascelle più volte, | poi | attorno alle gambe, legandolo solidamente alla guide-rope. |
ATTRAVERSO L'ATLANTICO IN PALLONE -
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a quella del negro. Si riposò alcuni minuti sul primo nodo, | poi | raggiunse il secondo, che era lontano quindici metri, poi |
ATTRAVERSO L'ATLANTICO IN PALLONE -
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poi raggiunse il secondo, che era lontano quindici metri, | poi | il terzo, quindi gli altri, impiegando quasi un'ora. |
ATTRAVERSO L'ATLANTICO IN PALLONE -
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