Giusti. Parla pochissimo di te, poco degli altri, molto delle cose. Mantegazza. E' solito che chi parla molto e bene, opera poco e male. Persichetti
Pagina 425
Agitate col mestolo, ed ultimate con la aggiunta di altri 50 gr. di burro ed un poco di parmigiano grattato.
Pagina 023
Dopo lasciatele raffreddare allargandole un poco e coprendole con una salvietta da bucato,
Pagina 071
, passatela per lo staccio in un catino, lavorandola con un mestolo; incorporatevi poco a poco da 5 a 600 grammi di farina fina, 6 uova, 150 gr. di burro
Pagina 077
Bisogna scegliere del pane soffice, bene elastico, poco bucato e freschissimo.
Pagina 089
Disponendo di sugo di umido potete metterne dentro un poco mentre il ripieno cuoce.
Pagina 097
Mettete un poco d'acqua in mezzo (o meglio del latte se ne avete) e con una mano riunite questi elementi, continuando man mano a mettere acqua
Pagina 104
La razza — o arzilla — come chiamasi in Roma è un pesce poco costoso e molto buono.
Pagina 117
alcuni minuti, poi lo bagnerete con poco di brodo della razza e lo farete bollire sempre mischiando per farne una salsa non troppo liquida
Pagina 118
Mangiatele calde con un poco di sugo di limone.
Pagina 124
Circondate l'arigusta con piccoli spicchi di cuori di cappuccina, e seminate sulla superfice un poco di piccoli capperi.
Pagina 129
Un pezzo di ventresca di Tonno sott'olio di 350 gr. o poco più, lavatelo in acqua tiepida. Preparate nel contempo un battuto finissimo composto di
Pagina 139
- Adoperare dell'eccellente olio di olivo, e preferibilmente di qualità poco grassa. Deve essere buono di gusto, perchè un olio poco buono renderebbe
Pagina 156
Dopo pestato bene aggiungete un poco di zucchero fino e stemperatate con un poco di aceto.
Pagina 167
Accadendo di non poter staccare perfettamente il fondo, agevolate l'operazione aggiungendo un poco di acqua.
Pagina 170
Condite con sale e pepe, un poco di prezzemolo trito e sugo di limone.
Pagina 191
Ciò costituisce una specie di marmellata, aggiungere un pochino di sale, ma poco.
Pagina 202
Poi triturate un piccolo pezzetto di aglio insieme ad un poco di prezzemolo e di maggiorana.
Pagina 208
Tritate uno spicchio d'aglio con un poco di prezzemolo, aggiungetevi quattro cucchiai di pane grattato, sale e pepe, mischiate tutto e cospargetelo
Pagina 211
in una casseruola con un poco di acqua che li ricopra di poco, poneteli sul fuoco, aggiungete un mazzetto guarnito, un poco di sale, e lasciate bollire
Pagina 224
Dopo rosolati un poco mettete del sugo di carne se ne avete, oppure un poco di sugo finto o estratto di pomodoro, fate bollire, sentite se sono cotte
Pagina 225
Si fa un trito di aglio, prezzemolo ed un poco di seme di finocchio, si mischia questo trito con un poco di pane grattato e si condisce con sale e
Pagina 245
Man mano getterete i pezzi mondati in una catina d'acqua acidulata con un poco di limone o di aceto.
Pagina 264
Se p. es. aveste del sugo di carne, ma senza pomodoro, potrete aggiungerne un poco.
Pagina 265
Fate un pisto di grasso di prosciutto e cipolla, fate soffrigere, poi uniteci un poco di conserva nera diluita e dopo aver fatto cuocere un poco
Pagina 266
ed alte più di mezzo centimetro, sempre sbuffando un poco di farina sul tavolo perchè non si attacchino; poi ungete una tiella. con un poco di burro o
Pagina 281
Scegliete due dozzine di bei funghi, tutti di eguale grandezza, togliete a ciascuno il gambo e, nel punto dove era questo,scavate un poco di polpa
Pagina 303
Scegliete le cappelle dei funghi un poco grandi, giovani, sode e ben convesse, puliteli e lavateli senza romperli.
Pagina 303
spessore di mezzo centimetro, togliete loro i semi e fateli marinare per circa mezz'ora in una scodella con un poco di liquore maraschino ed un poco di
Pagina 350
Ponete sul fuoco un litro di latte con 90 gr. di zucchero ed un pizzico di sale; quando incomincierà a bollire gettate in esso poco a poco 180 gr. di
Pagina 353
zucchero fino, un poco di sale, un poco di raschiatura di limone e tutto ciò s'impasta bene come si usa per la pasta da tagliatelle.
Pagina 365
Spalmate ciascun crostino con un poco di mele cotte, ma da una sola parte e disponeteli in corona.
Pagina 386
Essendoci la possibilità che in questo secondo modo lo zucchero troppo colorito possa riuscire un poco amarognolo al palato, bisogna perciò farlo
Pagina 417
Ecco un piatto dolce poco comune, facile a prepararsi e di poca spesa.
Pagina 418
Lavare le fragole col vino, poi aspergerle con altro poco di buon vino rosso, zucchero e limone
Pagina 419
Fate cuocere un pò di riso con latte e profumo sia di vainiglia od altro, prima di levarlo dal fuoco aggiungeteci un poco di zucchero. Insomma dovete
Pagina 423
Quando saranno ben spumosi, incorporategli 200 gr. di farina bene asciutta e passata al setaccio prima di pesarla, quindi, a poco a poco, le otto
Pagina 427
Appena la pizza sarà cotta, sformatela su un piatto, a poco per volta fatele assorbire tutto lo sciroppo.
Pagina 463
Unite in questa un poco di seme di finocchio detto finocchiella ed un piccolo pugno di pinoli.
Pagina 465
Se per caso la pasta riuscisse troppo molle, si può incorporargli ancora un poco di farina.
Pagina 468
Dopo circa 8 ore, cioè quando la pasta sarà ben lievitata si aggiungono 400 gr. di farina, 2 uova, 80 gr. d'olio, 100 gr. di zucchero fino, un poco
Pagina 471
A tal punto formate del composto tante palline grosse poco più di una ciliegia, arrotondatele sul tavolo spolverando su questo un poco di zucchero al
Pagina 477
impastare il burro collo zucchero ed aggiungendo poco a poco la farina e l'acqua.
Pagina 482
Lasciate riposare così i biscottini un paio d'ore e cuocete in forno poco caldo.
Pagina 483
Mentre pestate le mandorle, bagnatele un poco per volta con poco più di mezzo bicchiere di latte e riducetele più fine possibile.
Pagina 494
Condite la panna montata con zucchero al velo vainigliato e maraschino, mischiando poco e adagio perchè non si sciupi, e regolatevi — assaggiandola
Pagina 505
Bagnate quindi con poco sciroppo e spolverizzatele di cioccolata finemente grattata.
Pagina 538
Aggiungete un decilitro di maraschino e poco tempo che sono state così in condimento portatele in tavola
Pagina 540
duraci gialle, preferibilmente quelle di Marino, le quali han no molto profumo, ma bisogna sceglierle poco mature.
Pagina 541
b) Fare l'infusione in poco più di un quarto di
Pagina 548