stati realizzati. L’arte è strettamente connessa anche al concetto di durata: anzi, uno dei suoi moventi più profondi è proprio l’ambizione a realizzare
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attività che popolano ogni singola scena, così come cambiano, più o meno vistosamente, le condizioni meteorologiche e quelle relative alla vita
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ben presto, tanto da esser conteso dai più illustri committenti di tutta l’Italia centro-settentrionale: lo troviamo a lavorare per un Malatesta a
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conclusione della pala nel suo margine inferiore, di norma scompartito in vari riquadri, in cui sono quasi rappresentate figure di santi o, più
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dei casi più clamorosi di talento precocissimo, capace di compiere una vera e propria rivoluzione linguistica pur avendo avuto in sorte solo una
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antagonismo: il più anziano Masolino, con le sue figure e le sue scene ancora impregnate di aggraziate reminiscenze tardogotiche, contrapposto al più giovane e
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fino all’epoca tardo-antica e all’inizio del Medioevo, quando fu progressivamente abbandonata in favore di un’ambientazione spaziale più indefinita e di
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Quel che più ci interessa in questo contesto, però, è l’espediente prospettico di cui Melozzo si è servito per rendere più magniloquente la propria
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’architettura, ma soprattutto nel campo della scenografia teatrale. Fra i più noti esempi di trompe-l’œil architettonico merita di essere ricordato la Galleria
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nella villa romana di Agostino Chigi, la cosiddetta Farnesina (fig. 119). Definito dal sultano turco «il più gran mercante della cristianità», il senese
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Nella sala più ampia del piano nobile della Farnesina, Peruzzi ha dipinto un finto portico, scandito da filari di colonne marmoree, oltre il quale si
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Non molto distante da Mantova, a Parma, più o meno negli stessi anni in cui Giulio Romano eseguiva il suo capolavoro in Palazzo Te, Correggio
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Nel Seicento, Roma fu il principale laboratorio e centro d’irradiazione in tutta Europa della grande decorazione barocca, caratterizzata dai più
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, attraverso tutti gli strumenti della propaganda religiosa e della diffusione del Vangelo. Nell’armamentario ideologico dei Gesuiti e, più in generale
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Battista Tiepolo, del quale ci limiteremo ad illustrare uno dei più grandiosi esempi di «sfondato»: quello che deflagra nella volta dello scalone
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alla cornice mistilinea e polilobata prescritta dal concorso. Ghiberti, benché coetaneo di Brunelleschi, appare artista più maturo sul piano delle
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Possiamo vedere il modello più completo di camera ottica settecentesca in una tavola illustrativa dell’Encyclopédie di Diderot e d’Alembert. Come si
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, ma più spesso artigiani di buon livello, che traducevano in questa tecnica disegni e invenzioni altrui. La tarsia lignea consiste nell’accostare ad
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Ignoriamo se l’aneddoto sia vero, ma è sicuramente verosimile. Ad ogni modo ciò che è interessante nell’affermazione di Donatello (o, più
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principesco. Di norma tale facciata era scandita da colonnati su più ordini, ornata da statue disposte entro nicchie e aveva da tre a cinque porte
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più ampia e rigorosa applicazione delle leggi prospettiche. Leggi che, come abbiamo già precisato, dopo la prima fase dell’«invenzione della prospettiva
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Gl’ingegni elevati, talor che manco lavorano, più adoperano, cercando con la mente l’invenzioni e formandosi quelle perfette idee, che poi esprimono
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In generale, l’architettura effimera presenta caratteri più sperimentali ed eccentrici di quella permanente. Spesso la realizzazione di scenografie
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Un aspetto interessante della scenografia teatrale, e più in generale degli apparati effimeri allestiti in occasioni di feste e ricorrenze dinastiche
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Uno dei dipinti più celebri di Piero, in cui la composizione è basata sulla sezione aurea, è la Flagellazione di Cristo (fig. 165), una tavoletta
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di Pilato: è abbastanza singolare, infatti, che Piero della Francesca abbia sentito il bisogno di firmare e datare, e per di più in lettere capitali
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delle quali parecchio fantasiose e prive di solidi indizi. Una delle interpretazioni più antiche vedeva in questo quadro un’allegoria politica
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che sarà tanto più precisa e definita quanto più lo sono le nostre già consolidate conoscenze sull’autore di quella determinata opera. Orientandoci
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Ma torniamo alle vele affrescate sotto la direzione di Beato Angelico, perché è questa limitata area della volta a proporci i quesiti più
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matura e vecchi, laici e monaci raffigurati con o senza copricapo e nei modi più vari: di fronte, di profilo, di tre quarti, taluni perfino da dietro
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Ci sono poi un buon numero di esagoni che inquadrano teste di qualità assai più elevata e che appartengono al più tipico repertorio figurativo della
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elevatissima qualità all’Angelico, cui attribuisce anche le testine più belle dipinte negli esagoni orvietani. Parlando recentemente con De Marchi, mi è parso
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sia, anche lui comincia a riflettere sul fatto che esistono soggetti più vantaggiosi per la poesia ed altri più vantaggiosi per le arti visive.
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preindustriale, scadeva al rango di attività produttiva sempre più marginale, di cui si poteva addirittura immaginare una possibile, futura estinzione. L’arte
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battaglia. Io invece voglio conferire a questa scena un che di più grave, di più meditato, di più religioso [...]. Voi l’avete fatto animato e deciso a
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quali sono, per masse vigorose: non si vedono più i bottoni, ma resta l’abito; si perde l’abito, ma resta il modello; non c’è più il modello, ma
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Dopo un lungo periodo di eclisse nel corso del Medioevo, interrotto solo dalla presenza di qualche ricettario che costituisce il più evidente
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sottovalutato. Di norma, infatti, ci si serve del materiale più vicino, comodo da trasportare e dunque più a buon mercato.
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. Anche le opere d’arte possono essere riprodotte, tanto più oggi con le straordinarie tecnologie digitali ed elettroniche di cui disponiamo. Ma anche la
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Nel Cinquecento, come abbiamo visto, si affermò l’immagine allegorica della Malinconia, di cui Dürer ha tracciato il tipo iconografico più
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Nel suo De pictura Leon Battista Alberti indica la pittura di «istorie» come il più elevato genere pittorico e istituisce un implicito paragone tra l
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, a quanto hanno immagazzinato nella propria memoria visiva non riguardi solo la sfera dell’iconografia, ma possa investire anche quella, più
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travagliata: viene restaurata, invecchia, si degrada; talvolta viene, più o meno radicalmente, modificata. Il restauro stesso, anche se talvolta
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alcune delle più comuni definizioni, quali Gotico, Manierismo, Barocco, Rococò, Impressionismo o Cubismo, che nate per esprimere riprovazione o addirittura
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, secolo del Barocco per eccellenza, esistono anche correnti più moderate, in cui la ribollente esuberanza barocca è temperata e arginata da una
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, predilige all’incendio cromatico di una tavolozza di impronta veneteggiante tinte più fredde e armonie più attentamente bilanciate, fa un uso moderato
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La pittura bizantina, com’è noto, discende dai modelli dell’arte classica, che però, col tempo, si erano andati riducendo a formule sempre più
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già rapporti con il mondo gotico transalpino: il suo Cristo non è più triumphans, bensì patients, vale a dire sofferente, con il capo reclinato, gli
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. Gli artisti cominciarono a firmare sempre più spesso le proprie opere, a competere tra loro e ad ispirarsi, ma anche a rivaleggiare, con l’arte del
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Uno degli esempi più noti e clamorosi di questa sofisticata eleganza tardogotica è questo disegno tratto da un taccuino di Pisanello (fig. 77), in
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