disordinate dei pianeti riconducendone il moto a regole geometrico-matematiche (non usò mai la parola “legge”, che è di noi moderni). Queste regole
Pagina 110
una forza magnetica regolasse il moto dei pianeti. Alfonso Borelli (1608-1679) segue le intuizioni di Keplero ma fa un passo oltre, sostenendo che le
Pagina 118
. Tre duchi e tre conti portarono in spalla la bara. Il monumento tombale lo raffigura semisdraiato, con accanto due putti che pesano i pianeti e
Pagina 124
. Keplero sta elaborando le sue “leggi” del moto dei pianeti usando i dati di Tycho Brahe, processo che richiederà un quindicennio; mancano ancora sette anni
Pagina 126
Questo modello riusciva a descrivere abbastanza bene i moti dei pianeti e del Sole, e in mancanza di prove definitive poteva essere considerato
Pagina 134
Tra il 1805 e il 1817, Hershel affrontò l’ultima sfida: stabilire dove va il Sole trascinando con sé la Terra e il corteo degli altri pianeti.
Pagina 152
, alla Luna e ai pianeti si attribuivano doti divine, e di conseguenza si riteneva che influissero sulle sorti umane. Superstizioni. Nonostante ciò, i
Pagina 16
Eppure, nonostante gli sforzi di tante intelligenze, la previsione esatta del moto dei pianeti rimaneva un problema, specialmente per Mercurio, il
Pagina 180
disponibili, raccolti da altri astronomi. La sua attenzione si concentrò presto su due pianeti che nel loro movimento si scostavano dalle previsioni
Pagina 180
latinizzato in Titius) nel 1772 aveva trovato una curiosa relazione matematica tra le distanze dei pianeti dal Sole. All’incirca, ogni pianeta dista dal
Pagina 182
Sappiamo dalle leggi di Keplero che in prima approssimazione i pianeti seguono orbite ellittiche con il Sole in uno dei fuochi. In assenza di
Pagina 189
La teoria generale del moto dei pianeti e delle loro reciproche perturbazioni gravitazionali nel 1859 riportò Le Verrier a un interesse di vent’anni
Pagina 189
Scrutatori di pianeti
Pagina 195
Tra i pianeti fu soprattutto Marte a tentare i “guardoni”. Dopo Fontana, Cassini e Huygens lo scrutarono Maraldi, Hershel, ancora i banchieri Beer e
Pagina 196
dall’antichità al Rinascimento. Per rappresentare fedelmente (o quasi) il moto del Sole, della Luna, dei pianeti e delle stelle rispetto a una Terra
Pagina 22
Le prime immagini in alta definizione dei fenomeni solari e dei pianeti sono frutto dell’eccezionale nitidezza atmosferica del sito di Pic du Midi
Pagina 222
’Osservatorio di un telegrafo. Nel 1904 fa installare uno spettrometro al fuoco del rifrattore da 33 centimetri per analizzare le atmosfere dei pianeti
Pagina 225
Terra attiri l’ascensore e il Sole i pianeti. Newton ci ha detto che mele, ascensori e pianeti cadono per via di questa attrazione, ma i pianeti
Pagina 243
. Non è più un pianeta, da allora è collocato nella nuova categoria dei “pianeti nani”.
Pagina 259
la stella Delta dei Gemelli. Il nome fu scelto per coerenza mitologica con gli altri pianeti, ma anche perché le due prime lettere sono le iniziali
Pagina 260
Nel ratificare il declassamento di Plutone, e insieme la sua elevazione a prototipo della categoria dei “pianeti nani”, la International Astronomical
Pagina 262
dall’uomo, battendo sul tempo lo Sputnik messo in orbita dai sovietici nel 1957. Propose di spostare i pianeti da un’orbita all’altra per creare un
Pagina 272
Ricapitolando, i pianeti esterni in prossimità dell’opposizione (quando, nell’ordine, si trovano allineati il Sole, la Terra e il pianeta considerato
Pagina 28
escogitato per descrivere il vagabondaggio dei pianeti. Che testardamente continuavano a manifestare moti non uniformi.
Pagina 28
rispetto al quale o movimenti dei pianeti appaiono uniformi. Questo punto è disposto in modo tale che il centro della Terra, il centro del deferente (cioè
Pagina 28
svolte tra il luglio 1969 e il dicembre 1972, tutti i pianeti del Sistema Solare e i loro satelliti hanno ricevuto la visita di navicelle spaziali, siamo
Pagina 289
L’esplorazione spaziale ha trasformato lo studio di pianeti, satelliti naturali, asteroidi e comete in un capitolo della geografia e della geologia
Pagina 289
pianeti). Qui introduce l’idea che i pianeti siano incastonati in sfere cristalline invisibili corrispondenti agli epicicli e ai loro deferenti, con in
Pagina 29
Pianeti, pianeti, pianeti
Pagina 296
Alla fine del Settecento Kant e Laplace proposero l’ipotesi che stelle e pianeti nascessero insieme nel grembo di nebulose che collassano per gravità
Pagina 296
stella 51 Pegasi, lontana 48 anni luce. Da allora molte cose sono successe. Alla fine del 2011 i pianeti extra-solari noti erano più di 1000 e si
Pagina 296
Curiosa è l’anagrafe del migliaio di pianeti extrasolari schedati a fine 2011. Circa metà di essi sono giganti gassosi: massa enorme, niente
Pagina 297
esaminate dall’attrazione dei loro pianeti, se ne sono affiancati altri: quello dei transiti, che consiste nel misurare lievi diminuzioni di luminosità delle
Pagina 297
, rispettivamente a 12 e a 10,5 anni luce. Oggi è noto che intorno a Epsilon Eridani girano due pianeti: senza saperlo, Drake aveva scelto bene il bersaglio
Pagina 299
, Luna, pianeti e stelle.
Pagina 33
determinare la latitudine locale e l’obliquità dell’eclittica, in modo da ottenere dati più precisi sulla posizione delle stelle e dei pianeti. Nella Siria
Pagina 33
aveva solo 11 anni e a 12 calcolò le effemeridi di Sole, Luna e pianeti. Fu un ottimo osservatore. Con le sue misure inizia la revisione critica dell
Pagina 35
destino umano. Lo incuriosivano i moti di stelle e pianeti, tanto che progettò un apparecchio meccanico per riprodurli. In questa macchina possiamo
Pagina 38
passo del Codice Arundel accenna all’osservazione dei pianeti riflessi in uno specchio.
Pagina 39
fossero perfettamente circolari, i corpi celesti perfettamente lisci e sferici, i moti assolutamente uniformi e che Luna, pianeti e stelle fossero
Pagina 41
se stessa in un giorno dandole la Luna come satellite e disporre il pianeti nel giusto ordine di distanza dal Sole fu un grande passo avanti, che
Pagina 42
erano i pianeti veri e propri ma un punto intorno al quale i pianeti descrivevano un’altra piccola orbita circolare, detta epiciclo. Le sfere
Pagina 42
del sistema eliocentrico. Accanto alla scritta brilla un Sole d’oro circondato da sei pianeti tra i quali c’è anche la Terra, definitivamente spodestata
Pagina 48
Frate domenicano nato a Nola nel 1548, Giordano Bruno non fu il primo a immaginare altri pianeti simili alla Terra. Ci avevano già pensato filosofi
Pagina 58
9 ottobre avrebbe raggiunto Giove, pochi giorni dopo essersi allontanato da Saturno. Un triangolo di pianeti irresistibile.
Pagina 61
A sua volta Keplero collega i pianeti ai solidi platonici inserendoli l’uno nell’altro come scatole cinesi, e poiché il modello è quello eliocentrico
Pagina 66
orbite a forma di uovo, si accorge che non corrispondono alle osservazioni, e infine scopre che in realtà le orbite dei pianeti sono ellittiche
Pagina 68
al centro dell’universo. E poiché i pianeti accelerano in vicinanza del Sole e rallentano quando se ne allontanano (seconda legge, quella detta
Pagina 68
pitagorica armonia che permea di sé tutto il creato: i pianeti e le loro variabili velocità all’afelio e al perielio sono associati a intervalli musicali
Pagina 70
Ma neppure questa volta Galileo era destinato a lasciare il suo segno nell’onomastica astronomica. I “pianeti medicei” furono cancellati nell’uso
Pagina 90