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del pianeta più vicino al Sole, pianeta che si chiama Mercurio; il secondo circolo, che è concentrico al primo ed inoltre lo abbraccia, è quello
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Tutte queste lune descrivono, intorno al rispettivo pianeta, orbite quasi circolari, situate in piani poco diversi dal piano dell'orbita del pianeta
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di quella dei pianeti superiori, con velocità minore di quella dei pianeti inferiori. Ciò che dalla Terra vedesi in cielo del movimento di un pianeta
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119. Ne segue che il pianeta non sarà ben visibile se non lungo le direzioni delle tangenti TC, TD, quando esso trovasi nei punti C, D della sua
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125. Mercurio, il pianeta più vicino al Sole, gira intorno ad esso ad una distanza media di circa 58 milioni di chilometri. Il suo anno è meno che un
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La permanenza di forma e di reciproca disposizione dimostra che queste macchie oscure appartengono alla superficie o al suolo del pianeta, che esse
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atmosfera del pianeta, ed a condensazioni transitorie in essa producentisi, analoghe per natura
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Sono fatti questi che e uno e altro appena si possono spiegare per mezzo di rifrazioni della luce solare prodotte da una densa atmosfera del pianeta.
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Solo nelle regione più australi del pianeta occorrono talvolta macchie meglio definite, ma anche di queste poco finora si è con certezza veduto.
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asse press'a poco coincidente colla perpendicolare al piano dell'orbita del pianeta, e che probabilmente si compie in giorni 224,7 cioè un periodo
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, impedisce vedere, anche verso il mezzo del disco, il nucleo solido del pianeta.
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A. Lowell, indagando il controverso problema per vie nuove, nulla trovò che favorisca il concetto di una rapida rotazione del pianeta quale sarebbe
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139. Non è difficile rendersi ragione di quello che deve succedere di un pianeta superiore veduto dalla Terra; basta considerare le vicina figura,
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proseguito per 15 anni, e da macchie polari del pianeta da lui vedute dedurrebbe per Venere una durata di rotazione prossima a 24 ore.
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Fra i punti della propria orbita che ogni pianeta esteriore può occupare, alcuni meritano una considerazione speciale.
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nella quale si suppone che circolo più grande rappresenti l’orbita un pianeta esteriore, per esempio di Marte.
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Se il pianeta si trova in B, si trova cioè dietro del Sole rispetto allo spettatore che si suppone in T, questi non lo vedrà perchè esso sarà od
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In altri punti dell'orbita, come in C e in D, solo una porzione della parte illuminata del pianeta diventa visibile dalla Terra, ed disco suo in
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reso invisibile dallo splendore di questo; dicesi in questo caso che il pianeta è in congiunzione col Sole.
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Se il pianeta passa da B in A, la Terra rimanendo per ipotesi sempre in T, esso non solo sarà visibile di notte, ma giungerà anche al massimo del suo
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I due disegni (fig. 32 e 33) rappresentano la macchia bianca del polo australe di Marte in due posizioni diverse del pianeta.
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i dettagli ben noti della superficie del pianeta, quasi fossero un velo; si sciolgono, scompaiono e i dettagli superficiali riappaiono.
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liquide sulla superficie del pianeta, senza vapori da queste generati e successivamente condensatisi; e poiché infine osservazioni, delle quali qui
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regolato dal periodo delle stagioni di Marte, e avviene principalmente un po' dopo l’equinozio di primavera del pianeta e un po' prima dell'equinozio di
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GLI ASTEROIDI O PICCOLI PIANETI. IL PICCOLO PIANETA EROS.
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146. Fino agli ultimi tempi si è creduto che Marte, come Mercurio e Venere, fosse privo di satelliti. Ma nell'agosto del 1877, essendosi il pianeta
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Notevole fra tutti è il piccolo pianeta Eros, contrassegnato dal numero (433). Scoperto nell'agosto del 1898 dall'astronomo tedesco G. Witt, fu in
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Alla superficie di Giove, i corpi, a motivo della enorme massa del pianeta Massa che è 317 volte circa quella della Terra., debbono pesare poco meno
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pianeta. Ai lati di essa due altre fascie di color grigio-scuro quasi plumbeo, d’ampiezze press'a poco uguali, cingono di qua e di là dall'equatore e
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di superficie, talune anzi bruscamente terminate, quasi rotte. A misura che dall'equatore uno si avvicina ai poli la tinta generale del pianeta
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fiumane grandi e nere spingonsi talora violentemente nella grande zona equatoriale del pianeta, fig. 34 a, e la separano in molte e distinte regioni
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profondamente le striscie e le fascie a loro d'intorno, ed esse perdurano mesi ed anni partecipando solo al moto generale di rotazione del pianeta è famosa
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155. I satelliti galileiani percorrono tutti, eccetto il quarto, orbite assai poco inclinate sul piano dell’orbita del pianeta; ne segue che ogni
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proiettato nello spazio da Giove occultazione avviene quando esso passa semplicemente dietro il disco del pianeta.
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dietro cui deve passare, e ciò appunto perchè entra prima nell'ombra proiettata dal pianeta; quando tutto questo si avvera succede per l'appunto
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accadere allora che un satellite scompaia alla nostra vista prima di toccare il lembo del disco del pianeta
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159. Questo pianeta offre, osservato con un buon telescopio, il magnifico spettacolo di un globo diametro sensibile, circondato da dieci satelliti e
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La macchia del 1876 apparteneva alla zona equatoriale del pianeta, quella del 1903 alla zona che va da 30 a 45 gradi di latitudine boreale.
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Una macchia osservata su Saturno nel 1876 diede un periodo di rotazione del pianeta uguale a 10h 14m 23s 8: un'altra macchia osservata nel 1903 diede
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periodo di rotazione del pianeta uguale a 10h 14m 23s 8: un'altra macchia osservata nel 1903 diede per esso periodo valore 10h 39m. 21s, 1.La macchia
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contraddistingua questo pianeta.
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durata della rivoluzione del pianeta) su Saturno è sette volte circa più grande che non sulla Terra.
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IL più vicino al pianeta è poco distante dal lembo esterno dell'anello, e gira intorno a Saturno in meno di un giorno. Il più lontano dista da
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1906. Ordinati secondo le loro distanze crescenti dal pianeta, prendono in astronomia, i nomi seguenti:
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Col maggiore o minore schiacciamento della forma del pianeta è intimamente collegata la maggiore o minore velocità della sua rotazione.
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ed è che il loro moto di rivoluzione si effettua in un piano quasi perpendicolare a quello dell'orbita del pianeta, mentre tutti gli altri satelliti
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Finora non si conosce di Nettuno che un solo satellite, il quale compie intorno al pianeta il suo giro nel periodo di poco meno che 6 giorni (5g 21h
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all'esistenza di un pianeta trans-nettuniano.
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Verrier rappresenta perfettamente i movimenti di Urano e di Nettuno; che l'ipotesi di un unico pianeta trans-nettuniano è inammissibile; che a
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185. Da ultimo ho tentato di dimostrarvi come dalla posizione dell'asse di rotazione di ciascun pianeta dipendano le vicende delle stagioni, le quali
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