Nell’Alta Rienz l’avversario tentò ancora una volta l’attacco della nostra posizione di Monte Piana, ma fu respinto con gravi perdite.
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. Ovunque il nemico fu costretto a ripiegare con perdite. Sul costone di Redival venne anche distrutto un trinceramento. I nostri s’impadronirono di
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pendici del Mrzli Vrh Monte Nero. Benché la nebbia e l’oscurità favorissero l’attacco, questo venne completamente respinto, con gravi perdite per l
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con perdite.
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perdite.
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alcuni tratti a ricacciarlo con gravi perdite, prendendogli anche 60 prigionieri e 2 mitragliatrici.
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all’avversario perdite assai gravi.
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Sulle pendici settentrionali del Cauriol, i nostri alpini impegnarono ieri l’avversario in brillante combattimento, infliggendogli gravi perdite
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completamente distrutto dal nostro fuoco. I pochi superstiti presi prigionieri confermarono le gravi perdite subite dall’avversario nelle azioni dei passati
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, riuscendo ad irrompere in alcune nostre trincee. Un nostro vigoroso attacco le rioccupò in gran parte, infliggendo gravi perdite all’avversario e
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’avversario, infliggendogli perdite.
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Volzana e Cemponi (sud–ovest di Tolmino); fu ributtato con perdite.
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Alla testata del Rio Felizon (Boite) il nemico tentò un nuovo attacco contro le nostre posizioni di Punta del Forame, ma fu ricacciato con perdite.
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Nel combattimento del giorno 15, in Valle Sugana, tra i torrenti Coalba e Maora, infliggemmo al nemico perdite assai gravi.
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violenza. Fu ogni volta ributtato con gravissime perdite e lasciò nelle nostre mani circa 300 prigionieri.
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conquista dell’altura di Quota 694 a nord di Ghisi. L’avversario subì perdite e lasciò nelle nostre mani una trentina di prigionieri, dei quali 3 ufficiali.
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perdite.
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La violenza delle azioni, che costarono gravi perdite al nemico, attesta della importanza che esso annette al possesso delle due alture dai nostri
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, furono tutti valorosamente ributtati dai nostri con gravi perdite per l’avversario.
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Fu respinto con gravi perdite.
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A nord–est di Gorizia, il nemico sottoposto da più giorni a perdite ingenti oppone disperata resistenza alla nostra pressione che continua decisa.
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arrestati e volti in fuga con gravi perdite da un efficace tiro di sbarramento.
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allarme l’avversario producendogli perdite e recando danni alle sue opere di difesa.
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(Adamello) provocò vivace lotta finita con la cacciata dell’avversario che lasciò sul terreno numerose perdite.
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perdite e qualche prigioniero.
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attaccato dai nostri, dovette ripiegare dopo aver subito perdite rilevanti. Sulla Zugna Torta, in Vallarsa e sulle pendici nord del Monfenera, i nostri
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posizioni a sud del Monte Mantello. Vennero arrestate con gravi perdite dalle nostre artiglierie.
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colpo di mano nell’ansa di Gonfo. Allo Stelvio e sull’Altipiano d’Asiago nuclei avversari vennero respinti con sensibili perdite.
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in fuga il nemico infliggendogli sensibili perdite.
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Albani: Nelle giornate del 5 e del 6 aerei della Marina Italiana e velivoli britannici hanno con ripetute azioni di bombardamento, inflitto perdite e
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sensibili perdite.
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inseguirono l’avversario, infliggendogli perdite.
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Sull’Altipiano d’Asiago truppe britanniche eseguirono un riuscito colpo di mano, infliggendo in lotta corpo a corpo sensibili perdite al nemico e
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In Val Ornic e a Fener, sul Piave altri nuclei e pattuglie molestarono efficacemente l’avversario, infliggendogli perdite e togliendogli materiale.
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arrestati con gravi perdite prima che potessero raggiungere le nostre linee.
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Le perdite subite dall’avversario, dato il carattere locale dell’azione furono di gravità veramente eccezionale. Restarono nelle nostre mani 61
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In Val Lagarina, nella regione nord-orientale del Grappa, e sulla sinistra del Medio Piave nostri nuclei con arditi colpi di mano inflissero perdite
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’artiglieria, contro i nostri elementi alla testata di Val di Seren (nord del Grappa). Respinto e ripetutamente contrattaccato subì gravi perdite, senza
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Alla testata di Val Seren (nord del Grappa) il nemico tentò invano l’attacco contro nostri posti avanzati: venne respinto con perdite e lasciò nelle
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mitragliatrici. Il nemico, sorpreso e disorientato, aprì un violento fuoco di sbarramento sulle proprie prime linee, cagionando sensibili perdite ai
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a corpo, nella quale subì perdite gravissime.
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nemiche vi distrussero e danneggiarono sistemazioni difensive, inflissero gravi perdite al presidio in una vivace lotta corpo a corpo e riportarono nelle
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trincee avversarie di Cima Tre Pezzi, alla confluenza del torrente Assa col torrente Ghelpac. Inflitte gravissime perdite al presidio, in accanita
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