dei dividendi in base all'effettiva residenza del | percipiente | |
Tassazione dei dividendi in base all'effettiva residenza del percipiente - abstract in versione elettronica -
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sui dividendi, avendo riguardo alla posizione del socio | percipiente | e, dunque, afferma la possibilità di applicare le regole |
Le disposizioni antielusive per i crediti di imposta sui dividendi - abstract in versione elettronica -
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l'ammontare delle retribuzioni corrisposte ad ogni singolo | percipiente | al lordo e al netto dei contributi a carico dei prestatori |
Decreto del Presidente della Repubblica 29 gennaio 1958, n. 645 - Approvazione del testo unico delle leggi sulle imposte dirette. -
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e, quindi, ne esclude l'applicazione ove il soggetto | percipiente | sia risultato autosufficiente. |
Cessazione dell'obbligo di mantenimento del figlio maggiorenne e ripetibilità delle somme erogate - abstract in versione elettronica -
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2 par., Conv. Italia-Svizzera (1976) alla condizione che il | percipiente | ne sia il beneficiario effettivo. La Corte ha ritenuto che |
Beneficario di "royalty", "holding company" e previsioni antiabuso nella Conv. Italia-Svizzera - abstract in versione elettronica -
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redditi di ricchezza mobile e sempreché siano indicati il | percipiente | e il suo domicilio; b) le imposte afferenti i redditi, |
Decreto del Presidente della Repubblica 29 gennaio 1958, n. 645 - Approvazione del testo unico delle leggi sulle imposte dirette. -
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sia sè stesso, cioè come conosca l' identità del sè | percipiente | e del sè percepito. Certo che, se a conoscere questa |
Psicologia Vol. I -
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questa identità, facesse bisogno un confronto fra il sè | percipiente | e il sè percepito, come suppone l' obbiezione che ci vien |
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uomo conosca quell' identità per via di confronto fra il sè | percipiente | e il sè percepito. - Di nuovo adunque: come la conoscerà? |
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percepisce sè stessa, può ella conoscere l' identità di sè | percipiente | e di sè percepita, come voi avete pur detto ch' ella deve |
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della suità si comprende già quella dell' identità fra il | percipiente | ed il percepito. Il termine della percezione intellettiva è |
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ultimata e perfetta (1). Laonde l' identità dell' anima | percipiente | sè stessa e dell' anima percepita da sè stessa, è data all' |
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avete voi detto che, a fin di conoscere l' identità fra il | percipiente | e il percepito, fa bisogno una seconda riflessione, |
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seconda riflessione, mediante la quale l' uomo paragoni sè | percipiente | a sè percepito, e si ritrovi identico? - Dovete avvertire |
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sviluppato. Ora è certo che il filosofo che dice: « l' Io | percipiente | sono Io stesso percepito », fa una seconda riflessione (e |
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non è altro se non la possibilità generale « di un' anima | percipiente | e pronunciante sè stessa », come io percepisco e pronuncio |
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dicevo, nella relazione d' identità di sè percepito a sè | percipiente | e pronunciante. Ciò dunque, che noi conosciamo dell' anima |
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(2); ma solo in quanto è principio dell' attività | percipiente | il corpo; rimanendo coll' attività puramente intellettiva |
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se non solo al sentimento animale; poichè il principio | percipiente | non può percepire sè stesso se non più tardi, mediante la |
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che la percezione è una vera congiunzione fisica del | percipiente | e del percepito, dove vale quel che dicevano gli |
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ad espressione precisa, deve tradursi così: « ex | percipiente | et percepto fit unum ». Questo contatto delle due sostanze, |
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attuale, non immuti la natura del percepito, tuttavia dà al | percipiente | la forza di agire su di lui e di mutarlo. Così quand' io, |
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modificazioni che vengono tutte ricevute dal principio | percipiente | nella sua ricettività, e da lui informate, cioè ridotte a |
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voce generica d' intelligenza si ponesse un' intelligenza | percipiente | l' animalità , e se invece di corpo organico o di organi si |
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uscendone che l' uomo sarebbe « un' intelligenza | percipiente | per natura l' animalità, servita dalla stessa animalità ». |
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percezione si dà nesso fisico per sì fatto modo che ex | percipiente | et percepto fit unum . Ora, benchè l' unione fra il |
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et percepto fit unum . Ora, benchè l' unione fra il | percipiente | ed il percepito sia fisica, di guisa che ne risulta una |
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(benchè non una separazione), giacchè il percepito non è il | percipiente | e viceversa, Che il percepire razionalmente è un atto del |
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razionale sopra l' animalità; perocchè nell' unione fra il | percipiente | e il percepito, l' attivo è il percipiente. Il che |
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, e perciò più intimamente e perfettamente di quello che il | percipiente | sensitivo percepisca la materia, dalla quale in parte |
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due modi, cioè in sè stesso e nel percipiente. Se dunque il | percipiente | non altera la natura del sentimento animale col percepirlo, |
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non si avrebbe che un concetto solo. Perchè il soggetto | percipiente | è un solo, Egli non considera che avanti il molteplice deve |
Sulle categorie e la dialettica -
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su di sè stesso e si percepisca di nuovo in due modi, come | percipiente | e come cognito; poscia, che da questa doppia percezione |
Sulle categorie e la dialettica -
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l' anima intellettiva influisce sopra il corpo. - Virtù del | percipiente | sul percepito. 35 L' anima intellettiva informata dall' |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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