Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: percipiente

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dei dividendi in base all'effettiva residenza del  percipiente 
sui dividendi, avendo riguardo alla posizione del socio  percipiente  e, dunque, afferma la possibilità di applicare le regole
l'ammontare delle retribuzioni corrisposte ad ogni singolo  percipiente  al lordo e al netto dei contributi a carico dei prestatori
e, quindi, ne esclude l'applicazione ove il soggetto  percipiente  sia risultato autosufficiente.
2 par., Conv. Italia-Svizzera (1976) alla condizione che il  percipiente  ne sia il beneficiario effettivo. La Corte ha ritenuto che
redditi di ricchezza mobile e sempreché siano indicati il  percipiente  e il suo domicilio; b) le imposte afferenti i redditi,
sia sè stesso, cioè come conosca l' identità del sè  percipiente  e del sè percepito. Certo che, se a conoscere questa
questa identità, facesse bisogno un confronto fra il sè  percipiente  e il sè percepito, come suppone l' obbiezione che ci vien
uomo conosca quell' identità per via di confronto fra il sè  percipiente  e il sè percepito. - Di nuovo adunque: come la conoscerà?
percepisce sè stessa, può ella conoscere l' identità di sè  percipiente  e di sè percepita, come voi avete pur detto ch' ella deve
della suità si comprende già quella dell' identità fra il  percipiente  ed il percepito. Il termine della percezione intellettiva è
ultimata e perfetta (1). Laonde l' identità dell' anima  percipiente  sè stessa e dell' anima percepita da sè stessa, è data all'
avete voi detto che, a fin di conoscere l' identità fra il  percipiente  e il percepito, fa bisogno una seconda riflessione,
seconda riflessione, mediante la quale l' uomo paragoni sè  percipiente  a sè percepito, e si ritrovi identico? - Dovete avvertire
sviluppato. Ora è certo che il filosofo che dice: « l' Io  percipiente  sono Io stesso percepito », fa una seconda riflessione (e
non è altro se non la possibilità generale « di un' anima  percipiente  e pronunciante sè stessa », come io percepisco e pronuncio
dicevo, nella relazione d' identità di sè percepito a sè  percipiente  e pronunciante. Ciò dunque, che noi conosciamo dell' anima
(2); ma solo in quanto è principio dell' attività  percipiente  il corpo; rimanendo coll' attività puramente intellettiva
se non solo al sentimento animale; poichè il principio  percipiente  non può percepire sè stesso se non più tardi, mediante la
che la percezione è una vera congiunzione fisica del  percipiente  e del percepito, dove vale quel che dicevano gli
ad espressione precisa, deve tradursi così: « ex  percipiente  et percepto fit unum ». Questo contatto delle due sostanze,
attuale, non immuti la natura del percepito, tuttavia dà al  percipiente  la forza di agire su di lui e di mutarlo. Così quand' io,
modificazioni che vengono tutte ricevute dal principio  percipiente  nella sua ricettività, e da lui informate, cioè ridotte a
voce generica d' intelligenza si ponesse un' intelligenza  percipiente  l' animalità , e se invece di corpo organico o di organi si
uscendone che l' uomo sarebbe « un' intelligenza  percipiente  per natura l' animalità, servita dalla stessa animalità ».
percezione si dà nesso fisico per sì fatto modo che ex  percipiente  et percepto fit unum . Ora, benchè l' unione fra il
et percepto fit unum . Ora, benchè l' unione fra il  percipiente  ed il percepito sia fisica, di guisa che ne risulta una
(benchè non una separazione), giacchè il percepito non è il  percipiente  e viceversa, Che il percepire razionalmente è un atto del
razionale sopra l' animalità; perocchè nell' unione fra il  percipiente  e il percepito, l' attivo è il percipiente. Il che
, e perciò più intimamente e perfettamente di quello che il  percipiente  sensitivo percepisca la materia, dalla quale in parte
due modi, cioè in sè stesso e nel percipiente. Se dunque il  percipiente  non altera la natura del sentimento animale col percepirlo,
non si avrebbe che un concetto solo. Perchè il soggetto  percipiente  è un solo, Egli non considera che avanti il molteplice deve
su di sè stesso e si percepisca di nuovo in due modi, come  percipiente  e come cognito; poscia, che da questa doppia percezione
l' anima intellettiva influisce sopra il corpo. - Virtù del  percipiente  sul percepito. 35 L' anima intellettiva informata dall'