Ma... adesso perché Pingo fa un buco? Tartalenta e Pelle non capiscono: «Perché lo fai?» chiede Pelle. «Poi vedrai» dice Pingo, «ma intanto, sciò
PERCHÈ NO?
NO, PERCHÈ?
Johann! Perché rubi del cibo?
HO PUFFATO LO SPECCHIO NEL BOSCO E AVREI VOLUTO RIENTRARCI, PERCHÈ SONO PUFFO DI ESSERE UN PUFFO RIFLESSO, MA INVECE L’HO ROTTO!
Già, perché la prosciopide... la boproscide... la proboscide degli elefanti è il loro naso, e lo usano un po’ per tutto. «Pronti? Insieme... via!»
non dice nemmeno una parola: ma di certo ha capito, perché il treno aumenta di velocità, e potete bene immaginare come ci resti, questo povero
riproviamo, dai! Issa! È fatta, ragazzi!... Oh, ma ecco perché non si sollevava: aveva messo le radici! Con tutto il tempo che c’è voluto per
«Attenti» dice Pelle, «non spingete dentro Jumbo, altrimenti ho i miei dubbi che rimarrà a galla!» «Perché?» fa Jumbo, «Non sono mica pesante, io
possono venire perché soffrono il mal di mare, ci salutano dalla spiaggia. Otario accende il motore, l’elica si mette a girare... Yuk! È stata una gran
toglierle, le radici: Pingo prende la sega e zac, ecco fatto. Bene, ora le radici non ci sono più, la nave è veramente finita... Ma perché tutti
rimangono segreti o sprecati, non solo per il dispendio di prove fallite, ma anche perché sottratti ad un ampio dibattito. Eccessive quote di spesa sono
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