forzata, che rinsaldasse le nostre pendici appenniniche e i nostri burroni, se mi è lecito dire, nembrodici. La legge del 1877 fu il salvacondotto di
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Nella notte del 31 accennò anche ad un attacco efficace contro le nostre posizioni sulle pendici del Rombon, limitandosi però a dirigere su di esse
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Nella conca di Plezzo i nostri assalirono e fugarono drappelli nemici appostati sulle pendici del Monte Rombon e penetrati nei loro ricoveri vi
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pendici del Mrzli Vrh Monte Nero. Benché la nebbia e l’oscurità favorissero l’attacco, questo venne completamente respinto, con gravi perdite per l
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Piccoli combattimenti nella giornata del 26 ebbero luogo a Dosso Casina; sulle pendici settentrionali dell’Altissimo Monte Baldo, a Malga Secondo
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Sulle pendici settentrionali di Monte Cimone (Valle dell’Astico) nostri nuclei assalirono di sorpresa gli approcci del nemico e li distrussero con
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Sulle pendici settentrionali del Cauriol, i nostri alpini impegnarono ieri l’avversario in brillante combattimento, infliggendogli gravi perdite
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Nella zona della Tofana con attacco di sorpresa, favorito dalla nebbia, i nostri alpini espugnarono un forte trinceramento nemico sulle pendici della
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Furono anche compiuti progressi sul terreno a nord della vetta, del Pasubio e nell’Alto Posina, sulle pendici meridionali di Corno del Coston.
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In piccoli scontri sul Lagazuoi (Vallone di Travenanzes), sulle pendici di Cima Bocche, (Valle Travignolo) e sullo Sleme (Monte Nero), ricacciammo l
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Piccole azioni di fanterie sulle pendici di Monte Zebio (Altopiano di Asiago) dove respingemmo un tentativo di attacco, e nel Vallone di Travenanzes
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Settore di Salonìcco: Sulle pendici meridionali dei M. Belas, rilevanti forze bulgare appoggiate da intenso fuoco di artiglieria attaccarono i nostri
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. Nel pomeriggio del giorno 19 respingemmo un tentativo di attacco nemico sulle pendici settentrionali del Colbricon.
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San Giovanni (Testata Vanoi), lungo le pendici settentrionali del Colbricon (Valle Travignolo) e sul Costone del Vrsic (Monte Nero).
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Lotta assai vivace sulle pendici nord del Monte San Gabriele e ad oriente di Gorizia dove il nemico, con ripetuti e violenti contrattacchi, tentò
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Bainsizza, sulle pendici nord di Monte San Gabriele, e a nord‒ovest di Tivoli (est di Gorizia).
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e sulle pendici occidentali del monte degradanti verso Salcano, le attaccò da est e da sud.
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Nella notte sul 29 e nella giornata successiva, nuovi tentativi nemici di ributtarci dalle posizioni occupate fra la Sella di Dol e le pendici
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Ieri, con improvviso scatto pienamente riuscito le nostre truppe rettificarono la linea di occupazione fra la sella di Dol e le pendici
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attaccato dai nostri, dovette ripiegare dopo aver subito perdite rilevanti. Sulla Zugna Torta, in Vallarsa e sulle pendici nord del Monfenera, i nostri
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Nostri nuclei esploranti impegnarono vivaci lotte con posti avanzati nemici sulle pendici del Nozzolo (Giudicarie) e a sud–est di Mori (Val Lagarina
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Sulle pendici settent. del Monfenera una nostra pattuglia piombata di sorpresa su un nucleo avversario, lo fugò e gli prese qualche prigioniero.
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Una piccola guardia nemica venne annientata sulle pendici nord del Monte Tomba. Catturammo qualche prigioniero.
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Nelle Giudicarie una nostra pattuglia fugò a colpi di bombe a mano nuclei nemici in ricognizione sulle pendici del Monte Nozzolo.
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occupata: Monte di Bucin, Vrbjani, Malo. Il nemico oppose tenace resistenza sulle pendici orientali dei Monti Dragjsec e Baba, ma fu attaccato con grande
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