svoltando nel corridoio principale, vidi la schiena del gigantesco prete della sera avanti, che rientrava nella sua cabina, e un passo più in là, per lo
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capiva che essa doveva fare a pezzi con delicata ferocia qualcuno o parecchi della compagnia. Un vivo lampo d'invidia che le passò sugli occhi mi
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dovette ancora a lei un soffio d'ilarità che passò per i crocchi sbadiglianti sul cassero, durante l'ora grave della chilificazione. Correva di bocca in
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momento, ch'era ancora caldo dell'apologia di sua moglie. Ma la signora passò ridendo, senz'avvedersene. Quasi nello stesso tempo rimasi stupito vedergli
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occhi che dicevano continuamente: - Sono io! pronuncia di maniera, passo da conte d'Almaviva, vestito dei fratelli Bocconi. Egli guardava l'orizzonte
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visitar la prua, in compagnia del Secondo, un giovialone color di rosa, alto due metri, col quale pareva già in domestichezza. Passò, sfringuellando, e
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villaggio, un luogo di passo, comodo ai crocchi e al pettegolezzo. Qui, nell'angolo a sinistra, vicino al palco di comando, c'era conversazione e chiasso
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commentando. Da un leggiero rossore che passò sul viso della signorina di Mestre, capii che doveva aver partorito la contadina del suo paese. - È nato
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risatacce di tutti, quelli gli misero le mani addosso, e stavano per conciarlo male, quando passò di là per caso il garibaldino, e lo liberò, che aveva già
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Liberato lo scrivanello, il garibaldino salì sul castello centrale, di dove l'avevo visto, e mi passò accanto. Avrei voluto chiedergli dei
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bastato un battaglione di gobbi. Giusto, il mio buon scrignuto passò mentre parlavamo di lui, con una boccetta d'olio in una mano, e seguendo forse un
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suoi congegni: - Tu sei immenso, ma sei un bruto; io son piccolo, ma sono un genio; tu separi i mondi, ma io li lego, tu mi circondi, ma io passo, tu sei
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d'una mano che frugasse violentemente dentro a una valigia, e mi passò pel capo che egli cercasse una rivoltella. Ma lei continuava a tacere. Quel
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uomo triste, intento a una musica che gli rammenti dei tempi felici, ma non gli ridesti più alcuna illusione. Gli altri passeggiavano, col passo vivo
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sua. A un tratto passò sul cassero uno spruzzo violento, e s'intese un: Nom de Dieu! - e poi una risata forzata. II marsigliese era stato scappellato
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sortita. Aggrappandomi qua e là, e premeditando bene ogni passo, riuscii a trascinarmi fino al crocicchio dei corridoi. Che spettacolo! Per le porte
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mostrato poco innanzi i segni visibilissimi del terrore. Alcuni mutavan qualche passo da un tavolino all'altro, facendo ostentazione di piede marino, e
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comandante, tutto rosso, sudato e sbuffante, che ci passò accanto senza vederci. E picchiando spallate e fiancate dalle due parti del passaggio
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Mi riscosse dalla meditazione il comandante, che mi passò accanto fregandosi le mani, - cosa insolita, - come se dentro alla sua testa irta d'orso
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cominciarono ad affrettare il passo, a sfilare quasi correndo. Le famiglie passavano unite, il padre primo, le donne dopo, coi bimbi in collo e i ragazzi per
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sua bocca da cui pareva che non uscisse più alito, errava ancora quel suo sorriso leggerissimo, d'una mestizia e d'una dolcezza infinita. Quando passò
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In quel momento ci passò davanti un passeggiere, il genovese che a tavola sedeva alla destra del Comandante, un onesto bofficione di cinquant'anni
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Mentre egli diceva questo, s'avvicinava il garibaldino, che veniva da prua. Quando mi passò accanto, mi scappò di domandargli: - È stato fra gli
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pagnottisti, e ricevetti tra capo e collo una guardataccia a fendente, che mi fete allungare il passo. Vicino alla boccaporta del molinello, sonava un
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cuccetta: egli vi passò la mano su, per sentir se c'era sangue, e riprese a far passare i fogli: buste lacere, carte con cifre - forse gli ultimi conti
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compagna, più pallida, più esile che non l'avessi mai vista. S'avvicinò alla famiglia, domandò notizie alla ragazza, in veneziano, e passò la mano sulle
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fiore eletto; se inaspettato in questo e in quel passo si espandeva all’intorno un profumo delicato; se tra le piante dai frutti vacui o malsani si
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coraggio di avventurarsi a più franca maniera. Gli resta forse nulla più che un passo da fare, un passo solo, e non lo fa. Lo trattiene un’invincibile
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le tavole dello stesso Francia. Nel Crocifisso della pinacoteca c’è, a dir vero, qualche passo di più verso la rappresentazione della tristezza
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bolognese, si rianimò improvviso tra le mani del Francia, ad uno spiraglio per cui passò tepida quell’aura umbra, in cui esso riconobbe la prima
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Ad ogni modo, il primo periodo di Giacomo Francia è il più corretto. Protraendo la vita fino al 1557, egli passò noncurante, pigro, in mezzo ai
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E passo alla seconda obbiezione che ho creduto dover muovere al discorso della Corona…
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cappellino aguzzo pieno di campanelli, che le faceva comparire la testa quasi colossale. Sotto i trabalzi del suo passo pesante, il corpo di Giunone
imbarazzata, non osò cercare del Buffoletti o di qualche altro amico di suo marito. Passò invece dalla via del Mangano, dove abitava l'Elisa sarta, e salí
atti all'anno, e passò ad un altro numero. Milano si occupò invece per una settimana della sanguinosa tragedia del Ponte dei Fabbri. I giornali
. Palmira capí che il temporale era grosso: affrettò il passo, s'infuriò piú che poté, corse su per la scala, passando in mezzo al frastuono dei duecento
... ". E via sempre di questo passo a voltare e a rivoltare la questione. Ed ebbe la pazienza di continuare due o tre giorni in questa strana, maledetta
l'uguaglianza delle sue abitudini era tale, che il signor Pianelli serviva di orologio agli studenti e alle sartine, che affrettavano il passo quando
colonne romane, avanzo delle terme di Massimiliano Erculeo, mentre il Berretta gli diceva che stavano bene, ma che impedivano il passo. Due o tre volte
chiuso e conturbato ne' suoi pensieri per il difficile passo che stava per compiere, non sentí due o tre volte il braccio di Arabella guizzare sul suo e
averne, mandare in lusso la moglie, pigliarsi tutti i capricci, darsi le arie di principe, non ascoltar pareri da nessuno, fare il passo piú lungo
nel tornare dal cimitero passò davanti al caffè, lo scosse da queste mortali angoscie, si alzò, traversò la piazza, e come per forza di magía si trovò a
alzò. Di nuovo un gran silenzio. S'inchinò a destra, a sinistra, passò un momento il fazzoletto sugli occhi, e dando un'occhiata al suo pellicano
cavaliere, le fu indicata una scala e suonò a un uscio del primo piano. Dopo due minuti sentí un passo misurato accompagnato dallo scricchiolío delle
sentiva quasi attraverso alla grossezza del metallo la presenza del demonio che lo tentava, cominciò a soffrire d'inquietudine, mosse qualche passo per
Arabella. Aveva accettato di fare quel passo per il vantaggio de' suoi figliuoli: tutte le condizioni erano buone e favorevoli. Perché non avrebbe
Paolino delle Cascine da qualche tempo pensava di mettere il capo a partito e di prendere moglie una volta per sempre. Già, è un passo che bisogna
no, le andava dietro ogni passo, come un cagnolino, e si istupidiva a poco a poco in estasi a contemplarla, quasi che la vecchia Teresa, che ora
fazzoletto da naso. Passò senza parlare, ma neppure senza impazienza, nella stanza d'ufficio, dove aveva fabbricato i suoi magnifici sogni e fissò un
. Raccolse i lembi del velo, se lo aggiustò un poco nei capelli, alzando le braccia, e fece qualche passo per uscire. Ma si ricordò di essere venuta anche