Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: passo

Numero di risultati: 55 in 2 pagine

  • Pagina 1 di 2

Otto giorni in una soffitta

204625
Giraud, H. 2 occorrenze
  • 1988
  • Salani
  • Firenze
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, che stava per salire lo scalino precedendo Leonia di qualche passo, manda un'esclamazione sorda, si china e raccatta.... il calzerotto che aveva

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Pagina 107

anche d' incominciare a giocare a nascondino nelle due soffitte. Ma devono smettere subito perchè il passo pesante di Leonia fa rintronare la scala

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Pagina 65

Il giovinetto campagnuolo II - Agricoltura

205768
Garelli, Felice 2 occorrenze
  • 1880
  • F. Casanova
  • Torino
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si tengono fresche, anche nelle ore più calde. Ma la rugiada, se fa ancora un passo, divien brina; non ha che a provare un freddo abbastanza vivo per

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pietrisco o rottami di sassi, o con fascine, od altre materie che diano passo all'acqua, come se formassero condotto. Poi si sovrappongono piote

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Pagina 68

Gemme - Corso completo di letture

206773
Grassini, G. B., Morini, Carla 1 occorrenze
  • 1905
  • Remo Sandron - Editore
  • Milano - Palermo - Napoli
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maestra del Giardino d'infanzia. Il buon ragazzo la salutò togliendosi il berretto e le cedette il passo. La buona signora gli ricambiò il saluto con un

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Pagina 3

Angiola Maria

207115
Carcano, Giulio 26 occorrenze
  • 1874
  • Paolo Carrara
  • Milano
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che la cerchi, a ogni passo puoi incontrarti con essa; la ritrovi ne' piccoli e ne' potenti; e più spesso forse nella casa che nel palazzo; perchè, se

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, fatto un passo, domandai di veder l'ammalato; e la fanciulla: - Oh gli è impossibile, disse trattenendomi; mio padre non vuoi vedere nessuno, nessuno fuor

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ondeggiava sollevata dalla gentile brezzolina d' ottobre; le ferrate sue zampe percotevano con violento passo sui grossi ciottoli di que' sentieri

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Pagina 129

impiegato che col lento usato passo s'incammina all'ufficio per la strada da vent'anni battuta, chiuso nel pastrano di panno turchino e col fido ombrello

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Pagina 140

la noia innanzi tempo sentita; la noia, questa dura fatica d' una vita che non è feconda. Arnoldo, nel rientrare in casa, passò lungo il corritelo su

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semplici costumi e d'animo incorrotto, i quali, in mezzo al mondo, seguono con passo sicuro una via negletta e taciturna, la via dell'onesta saggezza

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Pagina 154

ella vi corse quasi volando, e lasciata cadere la lettera nella cassetta della posta, tornò a casa, con più rapido passo e col cuore più tremante di

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Pagina 161

Passò quel giorno, e il di appresso e l' altro ancora. Maria non voleva abbandonare la sua solitaria cameretta; e una muta malinconia occupava il suo

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Pagina 161

fortemente conturbato che tutto s' accese d' involontario rossore: fece un passo innanzi, fissò gli occhi sul vecchio, e disse con voce ferma e lenta

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Pagina 171

braccia; ma egli, ritraendosi d'un passo, volse la testa e stese risoluto la destra, quasi per respingerla dal seno. Allora l' infelice si lasciò

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creatura, giovine e bella come Maria, fosse così tacita e mesta. Intanto il fratello suo passò que' pochi giorni visitando gli amici che gli restavano

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Pagina 183

, preso un lume dalla tavola, e accesolo, passò nella vicina stanza, come egli fosse in casa sua; l'altro intanto continuava a scrivere col muso duro

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Pagina 193

, affidate che potesse mai in quel mezzo ritornare don Carlo. Ma il posdomani passò, nè comparve persona, nè venne parola. Perduta quella poca speranza, che

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Pagina 197

assai, non viva per la domane. Se a ogni passo trovi chi bestemmia la povertà ne' giorni numerati sempre dagli stenti, i balzelli che non ristanno, il

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Pagina 214

soffitte di legno di noce a cassettoni dell' antica galleria. Benchè il passo della fanciulla fosse tremante, e più tremante il suo cuore, nell

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Pagina 225

, un'illusione?... No, no; l'anima sua era troppo in pace nel punto ch'egli passò, perchè quella vista fosse un inganno de' pensieri. Già il rivederlo aveva

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entrar nella sua porta, andava tronfio, a lento passo, con le mani intrecciate sotto la schiena; e, levando il grosso ventre e il naso bernoccoluto

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Pagina 259

momento, le percosse l'orecchio d' improvviso un quieto strisciar di pianelle, come il passo d'alcuno che s' accostasse alla porta. Sollevò al cielo il

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Pagina 266

del salotto. Ma n'andava di male gambe, chè tra il mòlto vino bevuto, e una cotal segreta paura, adombravasi, sostava a ogni: passo, quasichè alcuno

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leggiero e spedito passo, benchè il terreno fosse molle e manchevole per la neve recente, camminava pronta e sicura; poichè, portando ella povere vesti

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Pagina 289

d'un passo lento e grave dietro al mio, e l' eco d' una monotona cantilena, della quale non potevo ancora distinguere le parole, che aveva qualche cosa

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Pagina 326

le spalle sotto il peso d'un fardello appiccato alla cima d'un bastone, moveva con passo così alacre e spedito che in un momento m'avrebbe

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Pagina 331

, salutato e venerato dall'amore di tutti; chò senza lui ne pareva d' esser come pecore senza pastore. Passò anche quell' inverno, venne la primavera: e don

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Pagina 337

ritrosia, arrischiando un passo dall'ultimo scalino della sponda che le acque lambivano, la seguì nella barca. Allora Vittorina, dato di piglio

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Pagina 36

: le ore gli fuggivano in pace; e la sua mente serena gli si dipingeva sulla fronte calva, ma senza rughe. Un giorno, l'ora consueta passò; e come non

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era il mattino, ed Elisa, a passo cauto, leggiero, entrava nella camera del padre ammalato; il suo cuore batteva di speranza e di segreto timore

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Pagina 74

La giovinetta campagnuola

207805
Garelli, Felice 3 occorrenze
  • 1880
  • F. Casanova
  • Torino
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vizio brutto, e schifoso, che fa nell'anima una macchia più nera dell'inchiostro. La bugia è il primo passo al mal fare. Per ciò i bugiardi, e gli

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Pagina 16

poi via a passo di formica. «Trista quella cà, che mangia quanto ha». Con la virtù dell'economia, la miseria potrà far capolino all'uscio, ma non vi

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Pagina 90

..... e così si va dritti alla malora. Per ciò la buona massaia non fa il passo più lungo della gamba, e limita le spese secondo le entrate. Se poi la

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Pagina 95

Donnina forte

208662
Bisi Albini, Sofia 1 occorrenze
  • 1920
  • R. Bemporad & figlio
  • Firenze
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passò sulle labbra e mi alzai. - Sentite - dissi - vi racconterò una storiella, e se non vi convertite, peggio per voi! Ero dunque alla Scuola

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Quell'estate al castello

213739
Solinas Donghi, Beatrice 5 occorrenze
  • 1996
  • Edizioni EL - Einaudi Ragazzi
  • Trieste
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a piangere a cateratte. Insomma, proprio una bella scena. Andando avanti di questo passo il groppo che aveva sul cuore non ci avrebbe messo molto a

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dietro, un passo dopo l'altro, voltando le spalle al chiaro dell'entrata. I muri della galleria erano lustri per l'umidità; infatti anche qui c'era

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a mandarla giú e il resto del pranzo passò senza incidenti. Dopo mangiato Ippolita mi portò a prendere il fresco nel parco. Stavamo sotto gli abeti, o

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Pagina 15

andava di moda. L'occhio che si vedeva bene era scuro, lucente e un po' misterioso. - E molto bella, - dissi, - molto elegante. Nel dirlo mi passò per la

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Pagina 29

forte il passo.

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Pagina 48

I miei amici di Villa Castelli

214224
Ciarlantini, Franco 6 occorrenze
  • 1929
  • Fr. Bemporad & F.°- Editori
  • Firenze
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trombette intanto segnavano il passo e il ragazzo si sentì spinto ad accompagnare per un tratto di via quei giovani forti, ma ben presto dovette tornare

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Pagina 100

pietra, col solo riparo del vecchio cappello, stava facendo un pisolino. Passò intanto Gigione, l'uomo più svogliato del mondo, che, con aria

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Pagina 116

poca roba, èccoti comparire il Gigante Zucca. Che cos'era mai la siepe per lui? Con un passo la scavalca e subito corre con la bocca aperta verso il

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Pagina 119

tornar a casa la strada era lunga e il peso troppo grave, tanto che la povera donna ogni poco lasciava cadere il fascio. Passò vicino alla vecchia Sèrafo

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Pagina 35

. Il tacchino però è il vero padrone del cortile. Egli passeggia con gran superbia tra i polli che gli lasciano il passo e, tratto tratto, sfoggia la

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Pagina 71

Piccole Italiane, una sera passò sola davanti àl camposanto, perchè alcune sue compagne avevano detto che ci si vedevano i morti, e non ci sarebbero

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Pagina 92

Sempronio e Sempronella

214683
Ambrosini, Luigi 4 occorrenze
  • 1922
  • G. B. Paravia e C.
  • Torino - Milano - Padova - Firenze - Roma - Napoli - Palermo
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come non se ne era mai veduti. Un giorno che il pastorello disegnava, passò per quelle parti un pittore. Vide Giottino che con un sasso faceva niracoli

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Pagina 35

entra una ciliegia, non un'albicocca. Le mani e i piedi sono più piccoli dei miei. Essa ha il passo più leggero, la sua voce è più delicata della mia

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Pagina 40

cagnolo. E il paesano muto come un pesce. Ma ecco apparire in fondo alla strada il terribile ponte. Il forestiero rallentò il passo. - Ci siamo, amico

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Pagina 50

una gabbia: e lì dentro passò il tempo a zufolare e cantare. Ma se l'avessero ascoltato!

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Pagina 72