magnolia cantavano alcuni passeri. - Com' è allegra tutta questa gente! - disse tra sè il topino - vuol dir che nel mondo, anche senza che nessuno ci
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altrove —. E i due passeri risalirono sul tetto. — Amici, — spiegò Cipí. — Il boccone è un tranello, dobbiamo lasciarlo là. Andiamo via! E si slanciò
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. — Se c'è da lottare, eccomi pronto insieme a voi! — disse Cipí. — Promettiamolo! — gridò Passeri. — Alla fine tornerà Palla di fuoco e la nostra vita
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spiava. I passeri, guidati da Cipí, si allinearono sopra il muro del cortile. — Io dico che là dentro c'è del buono! - disse Beccodolce che non ne poteva
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vicino a Passeri. Anche gli altri passeri tremavano di paura e gridavano: — Scappiamo al bosco! Andiamo via da qui! — Restate qua! — gridava Cipí dalla
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Cipí e Passeri capirono che per convincere i passeri bisognava avere le prove e una notte supplicarono la luna: — O bella e gentile regina della
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passeri balzarono fuori dai loro buchi e lo salutarono: — Evviva il nostro salvatore! — e volarono incontro ai suoi caldi raggi. Il sole esclamò
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Che festa, quei giorni! I passeri si abbracciavano e si baciavano e per tutto il vicinato si sparse il chiasso dei festeggiamenti in onore di Cipí e
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sorrise e gli disse tristemente: — No, tu sei già grande, tu sai già volare. Poco dopo arrivarono i passeri del tetto per sentire dov'era stato e a
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. Prima andarono sull'alto susino dell'orto dove ogni sera prima di dormire i passeri del tetto si raccontavano i fatti della giornata. Per Cipí fu
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aveva gli artigli e lui, zaff!, mi saltò addosso e mi strappò la coda. In quel momento i passeri smisero di ascoltare, spiccarono un volo basso e
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, Cipí stette un pezzo a pensare, ad un tratto si fece coraggio e chiamò: — Passerí...! sai? Credo che sarei capace di fare un'altra cosa.., se vorrai
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accoppia! Qualche volta, a sera, ansanti s'accorgevano... di non aver mangiato. — Che importa? — gridava Cipí. — Mangeremo domani! — sospirava Passerí
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dentro! — gli raccomandò Passerí, — e stiamo quieti. Ma cosa fanno? — Litigano, non senti? — Ma perché? — Non lo so. Ora si udiva, confuso ai sibili
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Quando il nido fu pronto, liscio, soffice e rotondo, Passeri vi depose tre uova e le covò. Di giorno Cipí andava e tornava dal tetto ai campi in
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: — Quando si dice figli di Cipí e di Passerì s'è detto tutto! — esclamò. La terza fu Piumaleggera che portò in dono una spiga intera scovata chissà
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tutta la giornata si chiamarono, si radunarono e si prepararono alla grande avventura di ogni autunno. Salutarono gli amici passeri e il giorno
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si lanciarono in volo per acchiapparle. Ma i passeri anziani li ammonirono: — Fra poco, quando le farfalle avranno coperto la terra, non riderete più
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Beccodolce arrivò trafelata: — Cibo per tutti! Venite con me! — I passeri la seguirono. Essa puntò verso un cortile e planò su una pianta: — Sotto
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Passeri. gonfiavano le piume, avvicinavano i corpi freddi e si addormentavano sperando che la danza bianca una buona volta finisse. Una sera, stanca
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raggi erano cosí brillanti che Cipí ne fu abbagliato. — Passerì, vieni a vedere! — Nel buco nero ci sono due luci... ah, sono sparite! — brontolò Cipí
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andati a parlare con le stelline? — Sí, ma tu, come lo sai? Cipí non rispose: d'un balzo tornò sotto la sua tegola e disse alla sua compagna: — Sai Passerì
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rimasto senza fiato, sussurrò a Passeri: — Vieni a vedere, Passerì... due stelle del cielo sono calate sul tetto e parlano... La passeretta
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dalla mamma tua che ti vuole tanto bene! Il lamento si diffondeva tutt'intorno e svegliava tutti, anche i piú dormiglioni. I passeri sporgevano il capo
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parole invitavano gli uccelli nel paese della felicità. Io chiamai Passeri e lei, appena si affacciò, si accorse che dietro a quelle luci colorate, c'era
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Passerí disse: — Noi passeri del tetto abbiamo sempre avuto fiducia del signore della notte e ci sembra impossibile che sia un assassino. Io e te
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pettirossi sono i più abili cacciatori di insetti. Fanno anche bene la loro parte i passeri, i fringuelli, i rampichini, gli usignuoli, i reattini, ecc. A
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bosco sono miei amici. Anche i passeri e i lupi e i cani e gli usignoli. E anche gli scoiattoli. Tutto il bosco è mio amico. Su, che aspetti? Uccidimi
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sono passeri - brontola Luciana. Le compagne ridono. Avrebbe preferito farsi mancare di rispetto da un corvo?
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raggi, mentre i passeri picchiavano famigliarmente col becco all'imposta chiusa della finestra e i miei cari diavoletti non osavan rifiatare avvertendo
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Pagina Prefazione
le acacie erano spogli, venivano i passeri a beccare le briciole che Loredana spargeva sul davanzale. Ed erano così carini e numerosi quei passerotti
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capo e intorno a lei la ben nota tribù dei passeri! La voce e il riso di Loredana e di Alvise intenti a sarchiare le aiuole le giungevano, ora da vicino
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, salutato dalle strida gioconde delle rondini e dal dolce pigolo dei passeri, pronti a ritirarsi nei loro nidi alle prime ombre del crepuscolo. Per più di
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