Einaudi Ragazzi Altri titoli disponibili Aleksandr N. Afanasjev, I due Ivan e altre antiche fiabe russe Franco Antonicelli, Le parole turchine
, Versi e storie di parole 50 lela Mari, Il tondo e Il riccio di mare 51 Francesco Altan, Piccole storie 52 Gianni Rodari, I viaggi di Giovannino
cosí disse: — Amici, le parole di offesa non servono a nulla. Ora che abbiamo la prova e che abbiamo individuato il nostro nemico, dobbiamo trovare il
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! — Chiudi la porta! — Prendilo, è lì! A quelle parole, Cipí saltò sulla cassetta della legna e via sotto la stufa! — È lí, è lì, dài che lo acciuffiamo
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volare... per prenderci deve venire molto vicino... A quelle parole soltanto alcuni passeri e una passeretta restarono accanto a Cipí, gli altri
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nido, insomma! Uffa, non capisci? A queste parole la passeretta non rispose: si avvicinò a Cipí e con la punta del becco lo baciò sulla testolina
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, gridò la sua felicità: — Tre! — diceva. — Tre! Sono tre! Non gli uscivano altre parole, ma gli uccelli capivano cos'era accaduto. Fatto il giro del
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è? — Dice che lui è al mondo per proteggere noi poveri uccelli; la mia povera mamma ci andava spesso da lui e lui le diceva buone parole che
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felicità, e non tornano più... Mi ha detto tante parole belle per farmi coraggio, ma il mio cuore è a pezzi e non so darmi pace. «In cerca della
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tremando tutta, — quelle non sono due stelline... quelli sono occhi parlanti... non vedi che dietro a loro c'è un'ombra nera? È lui! A quelle parole
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sono andati, ingannati dalle false parole di un mostro che li invita nel paese della felicità e poi li uccide... — Come puoi dir questo? — interruppe
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parole invitavano gli uccelli nel paese della felicità. Io chiamai Passeri e lei, appena si affacciò, si accorse che dietro a quelle luci colorate, c'era
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famiglia è grande ed uno non basterebbe a consolare le povere madri disperate! Cipí si arrabbiò, ma poi, ricordando le parole di Passeri. (bisogna
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e il corpo persi dietro una donna, trascorrere piú ore alla cantonata a veder se passava, guardarla passare, fare che ripassasse, dirle parole, piú
serenità: ma si affollavano e premevano confuse. Immagini, parole, sensazioni del viaggio recente, di Costantinopoli, della fastosa cerimonia, della
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Sakumat le preferiva raccontate dalle parole. Madurer parlò dunque delle montagne e delle valli, delle colline coperte di frutteti, dei boschi fitti e
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pugnali dalle impugnature rosse e azzurre. All'arrivo dell'uomo vestito di nero, senza bisogno di parole o cenni, i due guardiani si allontanarono e
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cominciato a pronunciare parole compromettenti per il Sultano, quella lama gli sarebbe entrata silenziosamente nel cervello, convincendolo a tacere per
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ripetendo le parole di lei. Poi avanzò e le sedette accanto, e alzò lo sguardo al quadro, mestamente. — Non addolorarti troppo per me, luminoso signo- re
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abbraccio dolente fra le ginocchia. Impietrito nella sua assenza, Gentile ascoltava le parole dell'Imperatore, e vagava con gli occhi sulle pareti
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sorriso senza farne spreco. Parlava a voce lenta, ornando le parole di pensiero. Ammirava l'arte di Filippo, avendone visto esempi: ma aveva anche sentito
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, ricercando la calma. Ma le sacre parole uscivano senza pensiero, come liquido da una rottura. Prese, senza volere, a spostare le dita sulle guance
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nemmeno i sapienti teologi, o i filosofi, abbiano avuto parole per parlarne compiutamente... — Io, invece, ne sono certo, Diamante, — disse il pittore
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dal tono ardente piú che dalle arcane parole. — E la bocca, sorella mia, come insegnano i maestri piú antichi dell'arte, è in generale, e ancor piú
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, il tuo sarà un lavoro ammirevole. Disse le parole con una specie di soprassalto gioioso. Poi tacque sorridendo, e aggiunse: — Spesso, in silenzio, io
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saputo, della bellezza in generale e della sua, piú cose di quante avesse appreso in tutti gli anni della vita. Le parole di Filippo le tornavano alla
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la vedeva: confidava che lo sguardo avrebbe completato le parole, e valso molto di piú. Ma ora non si accontentava di quella speranza: non perché al
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voglia: ma le parole di un padre non sono le piú adatte per parlare del figlio. Sentendole, tu non potresti fare a meno di pensare quanto è grande
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dava consigli e faceva domande. Raramente Sakumat rispondeva a parole. I pirati del Tigrez, in verità, non erano trenta, ma ventinove. In coperta se
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che una vincerà, ma è ancora presto per sapere quale. — Non vuoi parlarmi di queste immagini, Madurer? Forse, con le parole, sarà piú facile decidere
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che non mi ha permesso di diventare sordo mentre pronunciavano le parole, che ora non mi lascia impazzire per il tormento, sta abbandonando la sua
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appoggiando la testa ansimava lentamente per la fatica delle parole. — Sono la stessa cosa? — chiese il burban. — Sí, padre. La stessa.
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. Molte parole pronunziò il burban perché Sakumat accettasse ricchezze e doni, ma inutilmente. Dopo qualche giorno, su un fresco cavallo bianco, il
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persona. Gentile tacque, un poco riflettendo sulle parole del veneziano, un poco abbandonandosi, come gli capitava spesso dall'inizio di quel viaggio
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che una sola di quelle sonanti parole avrebbe potuto essere taciuta. Tutti, ad un cenno breve del Sultano, si alzarono e passarono a salutare l'ospite
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momento: come se lassú ci fosse, svelabile allo sguardo, il modo giusto per dire le parole.
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, dopo una pausa. — Una scelta, io intendo, mi sarà concessa: perché fermare dunque adesso le tue parole? Come potrei mostrarmi cosí pauroso o prudente
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