Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: parola

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Legge Costituzionale 10 novembre 1971, n. 1 - Modificazioni e integrazioni dello statuto speciale per il Trentino-Alto Adige.

59634
Stato 2 occorrenze
  • 1971
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soppressa la parola: « particolarmente ».

la parola « provinciale » sono inserite le parole « di Trento ».

Legge 22 maggio 1971, n. 342 - Approvazione, ai sensi dell'articolo 123, comma secondo, della Costituzione, dello Statuto della Regione Emilia-Romagna.

64777
Stato 1 occorrenze
  • 1971
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Tutti i consiglieri possono partecipare con diritto di parola, di proposte e di emendamento al lavoro delle Commissioni permanenti.

Legge 22 maggio 1971, n. 343 - Approvazione, ai sensi dell'articolo 123, comma secondo, della Costituzione, dello Statuto della Regione Toscana.

65108
Stato 2 occorrenze
  • 1971
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Ogni Consigliere ha diritto di far parte di almeno una Commissione e può partecipare ai lavori di tutte le Commissioni con diritto di parola.

Il Presidente e i componenti la Giunta hanno il diritto e, se richiesti, l'obbligo di intervenire, con diritto di parola, alle sedute delle

Legge 22 maggio 1971, n. 346 - Approvazione, ai sensi dell'articolo 123, comma secondo, della Costituzione, dello Statuto della Regione Lazio.

66073
Stato 1 occorrenze
  • 1971
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Tutti i consiglieri possono partecipare con diritto di parola, di proposta e di emendamento al lavoro delle Commissioni permanenti.

Legge 28 luglio 1971, n. 519 - Approvazione, ai sensi dell'articolo 123, comma secondo, della Costituzione, dello Statuto della Regione Calabria.

67942
Stato 1 occorrenze
  • 1971
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Il Presidente della Giunta, gli assessori e ciascun consigliere possono partecipare con diritto di parola e di proposte, ai lavori delle Commissioni

Camera dei Deputati. Regolamento

80203
Stato 15 occorrenze
  • 1971
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3. Iniziata la votazione, non è più concessa la parola fino alla proclamazione del voto.

2. Trascorso il termine, il Presidente, richiamato due volte l'oratore a concludere, gli toglie la parola.

3. Il Presidente può, a suo insindacabile giudizio, interdire la parola ad un oratore che, richiamato due volte alla questione, sèguiti a

2. In questo caso, se una o più mozioni siano ritirate, uno dei loro firmatari ha la parola subito dopo il proponente della mozione su cui si apre la

hanno diritto di ottenere la parola al termine della discussione.

2. Ciascun deputato che sia richiamato all'ordine, qualora intenda dare spiegazioni del suo atto o delle sue espressioni, può avere la parola, alla

3. Sul processo verbale non è concessa la parola se non a chi intenda proporvi una rettifica, o a chi intenda chiarire il proprio pensiero espresso

2. In applicazione delle norme del regolamento, il Presidente dà la parola, dirige e modera la discussione, mantiene l'ordine, pone le questioni

, di dare la parola ad un oratore per ciascun gruppo, oltre gli interventi che il Presidente stesso può eccezionalmente consentire.

chiede la parola deve indicare in che consiste il fatto personale; il Presidente decide; se il deputato insiste, decide l'assemblea o la commissione senza

luogo un dibattito limitato. In tal caso possono prendere la parola un deputato per gruppo nonché i deputati che intendano esporre posizioni

4. In caso di concorso di più questioni pregiudiziali ha luogo un'unica discussione, nella quale può prendere la parola soltanto un deputato per

che abbia preso la parola su questioni pregiudiziali o sospensive proposte prima dell'inizio della discussione stessa.

dall'inizio della discussione stessa. I deputati hanno la parola nell'ordine della iscrizione, alternativamente contro e a favore.

emendamenti. Ciascun deputato può prendere la parola una sola volta sugli emendamenti salvo che nel corso della discussione siano presentati

Senato della Repubblica. Regolamento

81289
Stato 18 occorrenze
  • 1971
  • LLI - Lingua legislativa Italiana
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2. Se l'oratore non ottempera all'invito del Presidente, questi, dopo un secondo invito, gli toglie la parola.

2. Quando un senatore domanda la parola per fatto personale deve indicarlo. Se il Presidente ne ravvisa la sussistenza, concede la parola al

3. Il Presidente nel concedere la parola segue l'ordine delle domande, con facoltà di alternare gli oratori appartenenti a gruppi parlamentari

4. Nella discussione sulla questione pregiudiziale possono prendere la parola non più di un rappresentante per ogni gruppo parlamentare. Ciascun

1. Quando non ci siano altri senatori iscritti a parlare, il Presidente dichiara chiusa la discussione generale e concede la parola al relatore ed al

conclude, gli toglie la parola.

3. Sul processo verbale non è concessa la parola se non a chi intenda farvi inserire una rettifica, oppure parlare per fatto personale o per un

hanno diritto di ottenere la parola al termine della discussione.

4. Chiusa la discussione generale in applicazione del comma precedente, spetta la parola di diritto, prima degli interventi del relatore e del

Presidente ha tuttavia facoltà, valutata l'importanza della questione, di dare la parola ad un oratore per ciascun gruppo parlamentare.

2. Qualora il rappresentante del Governo, dopo l'intervento di cui al comma precedente, prenda nuovamente la parola sull'oggetto in esame per

tal caso hanno per primi la parola i presentatori delle interpellanze per lo svolgimento e, dopo le dichiarazioni del Governo, parlano nell'ordine, per

. Anche dopo la chiusura della discussione spetta la parola, per non più di dieci minuti ciascuno, ai proponenti degli emendamenti non ancora illustrati

Cominciata la votazione, questa non può essere interrotta e non è più concessa la parola fino alla proclamazione del voto, salvo che per un richiamo

economica, finanziaria e dell'amministrazione dello Stato. Dopo la chiusura della discussione prendono la parola il relatore ed il Presidente del Consiglio

chiusura anticipata della discussione stessa. Il Presidente, concessa, se v'è opposizione, la parola ad un oratore per ciascun gruppo e per non più di dieci

proponenti delle mozioni, e gli interroganti che non abbiano partecipato alla discussione possono prendere la parola, per la replica, nei limiti di cui

suoi componenti non può più essere concessa la parola. I senatori che dissentano dalle posizioni assunte dal gruppo di appartenenza sull'argomento in

«Tex Willer» 125 (1 Marzo 1971)

352144
Gianluigi Bonelli 8 occorrenze

PAROLA?

NON SONO STATO IO, MA’! PAROLA!

DA QUESTO ISTANTE, NON PIÙ UNA SOLA PAROLA!

SE ALLUDI ALLA VENDETTA, NE AVRAI A SAZIETÀ. PAROLA MIA!

LA PAROLA DI OTAMI CONTA ANCORA QUALCOSA FRA LA MIA GENTE.

UNA PAROLA!.. NON RICORDI CHE ERA RIDOTTO A UN GROSSO MUCCHIO DI MACERIE FUMANTI?

HO VISTO CHE HAI GIÀ PREPARATO TUTTO PER INTERROGARE LE PICCOLE OSSA, PERCIÒ LASCERÒ A LORO LA PAROLA.

PROPIZIA IO SARÒ BEN PREPARATO PER DARTI CIÒ CHE IL TUO NERO CUORE VUOLE. PAROLA DI YAMA!

Vizio di forma

681717
Levi, Primo 2 occorrenze

bene, parola d' onore, non sarò geloso, e vedrò io stesso che venga sistemato come si deve, nelle ultime villette costruite, che sono più spaziose ed

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quando si fa conversazione con gli olandesi che vengono al mare di luglio, che insomma non si capisce parola per parola, ma dai gesti e dall' intonazione

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