INDICE PREFAZIONE . . . . . . . . . . . . Pag.5 Definizione del galateo. . . . . . . . . . . . . » 9 Idee generali sulla civiltà
Veggonsi in essa non meno di 17 prominenze a modo di fiamme e nubi più o meno ramificate la cui descrizione è data nell’opera le Soleil, pag. 131
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riga C dell’idrogeno. Vedi gli studii dettagliati di questa stella a pag. 32 della memoria IV degli spettri prismatici dei corpi celesti, inserita
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Vedi gli studii dettagliati di questa stella a pag. 32 della memoria IV degli spettri prismatici dei corpi celesti, inserita negli Atti dell’Ac
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Ibid. pag. 318.
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N. Cim. L. cit. pag. 311.
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il quale è penetrato il raggio bianco che ha prodotto il rosso esistente nello spettro stellare». N. Cim. L. cit. pag. 311. Il Mossotti cavò dal
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’anno.(v. Cassini Elem. Astr. 1740 pag. 59.
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stelle minute di cui abbiamo già parlato (v. pag. 69). Essa è chiaramente forata: si è detta anulare, ma il centro non è nero, e gli orli interni sono
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tavola seguente tratta dall’opera di Struve, intitolata Stellarum fixarum in primis duplicium atque multiplicium positiones mediae ecc., pag. CLIII e
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Op. cit. pag. CLI.
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celeste in direzione a quel moto perpendicolare, sarebbe di 3",508 in 70 anni in Asc. R. e 0",800 in declin e di 3",597 nel circolo massimo Op. cit. pag
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pag. 185 nelle colonne 7, 8, 9 sotto le lettere q, q' e σ. Siccome però questo valore dipende dalla distanza supposta, ed essa è incerta, esso ha
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Powell. Astr. Soc. M. N. XVI, pag. 170.
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seguente esporremo la teoria di queste parallassi. Powell. Astr. Soc. M. N. XVI, pag. 170. , poichè questa ha una eccentricità di 0,96. Siccome la
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M. N. Astr. Soc. Jan. 187, pag. 97.
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Heis Atlas cœlestis Novus pag. XIII.
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argomenta che supponendo egualmente copiose quelle del resto dell’emisfero australe esse appena salgono a 6800 Heis Atlas cœlestis Novus pag. XIII
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secondo (v. Memoire de M. Dubois pag. 68).
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verità, perchè chi le ha escluse ha trovato risultati erronei. (v. Delambre Hist. de l’Astronomie au XVIII siècle. pag. 556).
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, provano la loro verità, perchè chi le ha escluse ha trovato risultati erronei. (v. Delambre Hist. de l’Astronomie au XVIII siècle. pag. 556). Hornsby 8
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V. in Jamin Petit traité de physique pag. 592 le figure di queste macchine.
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. in Jamin Petit traité de physique pag. 592 le figure di queste macchine. .
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elementi sono desunti dall’Annuario di Parigi, 1877, pag. 142.(v. qui appresso il Quadro delle Comete.
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V. sopra Capo II, § 1, pag. 53.
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Tal congettura è avvalorata dal fatto già indicato. V. sopra Capo II, § 1, pag. 53. che le stelle dei varii ordini di grandezza si succedono con tal
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delle grandezze fondandosi sui risultati già esposti al Capo III.° § I.° pag. 191, che diamo qui sotto in confronto con quella desunta dalla fotometria.
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κ Argo era brillantissima di prima grandezza, essa parea libera da nebbia I. Herschel Cape Observ. pag. 36-37. ; ma ora appare involta in essa essendo
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I. Herschel Cape Observ. pag. 36-37.
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(v. C. Rendus 1877, ed Astr. Nach. n.° 2129, pag. 263.
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Marsiglia (v. C. Rendus 1877, ed Astr. Nach. n.° 2129, pag. 263. , e probabilmente cresceranno in numero colle dimensioni degli strumenti; ma tutte
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Questo catalogo è estratto dall’opera del signor Chambers intitolata Descriptive Astronomy. Londra 3.a ediz. 1877 pag. 579 e seg. con qualche piccola
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. vol. VIII, pag. 116).
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In quanto al numero delle stelle di diverse grandezze contenute nelle varie costellazioni, riportiamo qui dal Catalogo di Heis (pag. 178) il seguente
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VediW.H. Smyth Sideral Chromatics, pag. 56 e seg.
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importanti e delle più studiate. VediW.H. Smyth Sideral Chromatics, pag. 56 e seg. Dalla loro raccolta numerosa risulta, che la prima e più grande delle
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Vedi anche la figura 5 ove sono indicate varie di queste coppie coi loro colori, a pag.32.
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Ptol. Almag. lib. VIII,descriz. della stella Sirio nel Catalogo pag. 73 dell’Ediz. di Halma, ove è detta ὑποκίρρος subrusa.
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. 6, pag 72 ediz. di Pomba) dice che Sirio era più rosso di Marte — Quum in caelo quoque non unus appareat color, verum sed acrior sit caniculae rubor
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, Altona 1823 pag. 40.. Se nonchè la debolezza delle luci era tanta che rendeva assai difficile l’osservazione.
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Vedi Astronomische Abhandlungen von Schumacher, Altona 1823 pag. 40.
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China 1871 pag. XXIII, e seg. ed anche Gaubil, et Biot Études d’Astronomie Indienne et Chinoise, Paris 1862..
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dato notizia all’Accademia di Parigi. Vedi Comptes Rendus tom. LV, pag. 576. Lo studio della spettroscopia solare e chimica era già tanto progredito che
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Vedi Comptes Rendus tom. LV, pag. 576.
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piedi e non li distolse di là prima di aver terminato la seconda narrazione delle sue sofferenze" (pag. 6@). 6). Il signor Van-Spengel è celibe. Non ha