Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: paese

Numero di risultati: 74 in 2 pagine

  • Pagina 1 di 2

Sempronio e Sempronella

214815
Ambrosini, Luigi 6 occorrenze
  • 1922
  • G. B. Paravia e C.
  • Torino - Milano - Padova - Firenze - Roma - Napoli - Palermo
  • Paraletteratura - Ragazzi
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paesello. L'acqua gorgogliando dalla cannella pareva cantare una canzone di riconoscenza al modesto benefattore, di cui in paese si sarebbe sempre

libri negli scaffali: tutto il paese è fuori per le strade. Quest'oggi non è giorno di lavoro, ma di riposo e di festa.

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IL CONTADINO E LA SCUOLA C'era una volta, in un paese lontano lontano, un povero contadino che aveva tre figli. Il maggiore si chiamava Rustico, il

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capanna sul monte. Sicuro! Hanno aperto la strada nuova, la strada carrozzabile, che dal paese dov'è la scuola, conduce al paese più piccolo vicino

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lontano paese, e d'estate le carozze recheranno a frotte i villeggianti, che prima andavano su rari rari in groppa ai somarelli. Quando i nostro due

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BABBO, MAMMA! I nostri due viaggiatori stavano per giungere al paese. Si scorgeva, tra gli alberi fronzuti, la vetta del campanile: le campane che

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Manon

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Adami, Giuseppe 1 occorrenze
  • 1922
  • Edizioni Alpes
  • Milano
  • teatro - commedia
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e di lauro - Nel centro si apre un cancelletto di ferro dorato - Nel fondo la strada e le ultime case del paese - È una notte di maggio tutta

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Rivoluzione e ricostruzione

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Sturzo, Luigi 32 occorrenze
  • 1922
  • Opera omnia. Seconda serie (Saggi, discorsi, articoli), vol. iii. Il partito popolare italiano: Dall’idea al fatto (1919), Riforma statale e indirizzi politici (1920-1922), 2a ed. Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2003, pp. 264-308.
  • Politica
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delle sue vaste e complesse forme organizzative, qualunque sia la struttura e l'indirizzo della vita pubblica del paese.

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uno svolgimento tale da potere essere individuati e valutati; ma è un interesse pratico e di vita vissuta, perché ogni forza viva del paese

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il paese, quasi sempre con propri uomini, con brevi e limitati appoggi di altre correnti, e da ultimo dei popolari. Di fronte alla sistematica

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consenso regio, contro la proposta di stato d'assedio, al governo di Mussolini, e l'aspettativa del paese per generali riforme, delle quali si sente la

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non han creato nel paese stati d'animo degni di essere rilevati. Il la degli avvenimenti è sempre venuto da altre fonti del nostro pensiero politico

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avuto in questo periodo il nostro paese; il principale e stato Francesco Crispi con tutti i suoi difetti; e il trasformismo iniziato da Depretis è stato

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benessere del paese dopo le crisi dell'ultimo ventennio del secolo scorso, determina la degenerazione della stessa burocrazia da organo tecnico di

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le sue competenze nel campo amministrativo ed economico per potere avere la maggiore ingerenza nella vita del paese. La qual cosa faceva divenire più

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nazionale; era necessario ridare la libertà di espressione e la forza di coesione al paese nella nuova coscienza elettorale a suffragio universale con la

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ʼ22 sono maturate nel paese fuori della camera dei deputati; e che le due crisi Bonomi del febbraio e Facta del luglio scorso appartengono al rango

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la unificazione spirituale ed economica non avviene prima nel paese; e quando questa si è ottenuta, la camera ne avrà la naturale ripercussione

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senato, espressione in maggioranza dei gruppi organici del paese a sistema elettorale periodico di secondo grado, e con la partecipazione di senatori

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psicologiche del nostro paese.

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Il paese sarà chiamato, credo non molto tardi, a manifestare, nella forma legale che potrebbe avere la caratteristica di plebiscito,la sua volontà su

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camera che sia espressione del paese, che dia al governo autorità, e che torni a legiferare come è suo diritto. Quelli che pensano diversamente non

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corrente decisa. E non è stato bene compreso dalla coscienza politica del paese che i problemi economici e finanziari non possono essere valutati e

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nostro paese, per quella civiltà bimillenari, che sempre si rinnova, vi sono tante forze accumulate nel nostro spirito e nell'intimo della nostra razza

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nostro paese ne sforza la soluzione, una soluzione, qualsiasi soluzione, e quindi vi subordina, nel giudizio semplice e qualche volta semplicistico

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della posta, s'impone la necessità di valutare il rapporto fra le condizioni economiche del paese oggi e la prospettiva dello sviluppo di produzione

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Tutto ciò esige tempo: il dissesto di un paese come il nostro si può superare solo se tanto l'economia privata nazionale che l'economia privata

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politiche del paese.

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considerazione di solidarietà umana, si sopprimerebbe un capitale che frutta al paese. Né certe spese è possibile sopprimere, ma solo far meglio

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la nuova economia. È da augurare che agricoltori e lavoratori si diano la mano per il rifacimento del nostro paese, e si difendano insieme dal

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. Lo sforzo sarà quindi più arduo e più meritorio di fronte al paese, che aspetta di sentirsi salvato dalla crisi che preme da ogni parte.

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discusso, cioè che occorrono un governo e un istituto parlamentare che abbiano la fiducia del paese; però questa larga fiducia non può essere effettiva

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sviluppare i valori nazionali del nostro paese.

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politica non valgano a turbare), il paese ha tutto da avvantaggiarsene, specialmente attraverso la realizzazione della libertà scolastica, fin oggi

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italiano, che nei ceti medi ha trovato sempre largo consenso e lo spirito vivace della nuova gioventù studiosa — potrà dare al paese un notevole

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, che rilevano le correnti di educazione e di attività, sui quali si deve contare per l'avvenire del nostro paese; a questi ceti occorre dare una forza

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trasformazione politica del paese.

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bolscevizzante avrebbe soverchiato i governi e precipitato il paese nell'anarchia; se rinunziava nel 1921-22, la camera non avrebbe più potuto

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più alte e superiori direttive morali e nazionali, a far ritornare il paese nella legalità e nell'esercizio incontrastato delle libertà costituzionali

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Crisi e rinnovamento dello Stato

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Sturzo, Luigi 11 occorrenze
  • 1922
  • Opera omnia. Seconda serie (Saggi, discorsi, articoli), vol. iii. Il partito popolare italiano: Dall’idea al fatto (1919), Riforma statale e indirizzi politici (1920-1922), 2a ed. Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2003, pp. 232-263.
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preparazione diversa, è divenuta la vera detentrice del potere pubblico e delle forze del paese: parlo della classe burocratica.

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c'erano, che i partiti non c'erano; perché la classe che dirigeva, che aveva in mano il potere, era lontana dalla coscienza generale del paese, che solo può

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periodo più grave e più difficile, nel quale ai responsabili delle direttive del paese si deve poter domandare: custos, quid de nocte? E deve rispondere

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abbiamo ancora tutti gli elementi per una rielaborazione storica e morale; nessuno volle fare un torto al suo paese, però abbiamo elementi per poter

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, deve tendere a dare a tutto il popolo la maggiore partecipazione possibile alla vita organica del paese; e mentre il sistema maggioritario

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del paese, non più come corpi consultivi a tipo burocratico o burocratizzato, ma a tipo rappresentativo; questi consigli debbono poter dare leggi

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evoluzione sindacale nei suoi rapporti politici; e solo il parlamento italiano può non avere la sensibilità della necessaria ricostruzione sindacale del paese

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le spedizioni punitive fasciste del 1921 sono stati elementi di forte arresto alla ripresa economica del paese. La crisi si è aggravata con le leggi

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forze direttive e progressive del paese, superando, per quanto riguarda il lavoro, il periodo della irresponsabilità, e per l'agricoltura il periodo

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nell'interesse del proprio paese deve abbandonare il suo posto di combattimento, tanto più se questo paese si chiama Italia.

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dove è violenza, la libertà là dove è predominio, la giustizia là dove è egoismo, e se gli sforzi per una utile ripresa economica del nostro paese

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