Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: paesaggio

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Manuale Seicento-Settecento

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Argan, Giulio 21 occorrenze

, come quando il paesaggista dipinge lo sfondo di un quadro di storia o il figurista le macchiette in un quadro di paesaggio, etc. L' arte è concepita

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il rapporto di particolare e universale, di reale e ideale. Si isolano poi i diversi generi: il ritratto, la natura morta, il paesaggio, la scena di

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il sentimento si effonda e dilegui nella natura, nel paesaggio lontano.

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come «quadri riportati» con le loro cornici dorate. E il trionfo della pittura come «mimesi»: imita la natura (gli sfondi di paesaggio e di cielo), imita

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paesaggio di Annibale, la Fuga in Egitto: vi sono alberi, acque, monti, cielo, cioè tutti gli elementi che compongono lo scenario naturale; v’è la città

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. Nel Riposo in Egitto il Caravaggio riprende il motivo veneto della figurazione sacra nel paesaggio; vuole affermare che non v’è differenza tra il

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Riposo c’è un paesaggio stupendo, tutto fatto di delicate velature coloristiche; d’un tratto il paesaggio scompare dalle composizioni caravaggesche

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spazio della figurazione; gli altri si volgono, devotamente, verso l'immagine della Vergine. La natura (il paesaggio lontano) e la storia (l’arco

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dipinti, soprattutto su rame, in cui predomina, sulla storia, il paesaggio. Il rapporto con la prima cultura scientifica che si coagula, a Roma, attorno

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tendenza naturalistica si manifesta anche nell’intimo legame tra figure e paesaggio nelle composizioni sacre, e nel marcato interesse alla visione

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struttura formale, attendono, sulle nuvole, le palme del martirio ben evidenti nelle mani. Il fondo non è di paesaggio, ma di architettura: il

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: sulla tela, i colori sono più brillanti, ma non meno dosati di quelli dell’affresco, il paesaggio e di netta derivazione teatrale, con tanto di proscenio

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esistenti nello stesso paesaggio di cui si vedono soltanto, immanenti alle figure stesse, pochi i frammenti: un lembo di corteccia e una fronda d’albero

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fondamentali dell’urbanistica romana: il «monumento» o la storia e il paesaggio o la natura. Ma a Roma, nel Lazio la natura è storia e poesia, come

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quadri da cavalletto, di soggetto mitologico o biblico, il cui vero protagonista è il paesaggio. Nulla di più errato sarebbe vedere in una pittura il cui

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fiorire di un’ottima pittura di genere (natura morta, paesaggio, animali? spesso va molto al di là dei limiti «genere» stesso: come nei raffinatissimi

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suoi dipinti, per lo più di piccole dimensioni, il paesaggio ha quasi sempre una parte importante nello spazio chiaro, arioso, argenteo; la frase

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distanza quei tre punti essenziali del paesaggio urbano-lagunare. Naturalmente, secondo la tradizione veneziana, la cupola è a calotta senza nervature: non

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Po e la collina, che diventano elementi determinanti del paesaggio urbano. L’espansione è incoraggiata e controllata dal governo: si promulgano leggi

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fa che rendere più piccante il rapporto-contrasto tra il paesaggio e l'edificio, tra lo spazio esterno e l'interno tutto specchi e stucchi dorati. Mai

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Roma diventa una città alla moda, frequentata dal bel mondo di tutta l’Europa. Ha le rovine dell’antichità, il paesaggio «mitico» dei laghi, il

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