l’unità plastica del monumento esige una veduta unitaria secondo giuste prospettive, un paesaggio architettonico, in cui ci si muove, deve avere
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La scena del Juvarra è insieme architettura e paesaggio: quand’è paesaggio forma atrii, arcate, corridoi; quand’è architettura, ha colonne come
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sorprendente ricchezza d’argomenti, che spiegano perfettamente il carattere della pittura di paesaggio della seconda metà del secolo e le ragioni della sua
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veramente un pittore «di storia»: Reynolds risolve il problema nel ritratto, Turner nel paesaggio, lo stesso Bonington, che pure opera in un clima
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Intervento (artistico) nel paesaggio, sul paesaggio: ossia immissione entro la natura d’un elemento estraneo; oppure: azione sulla natura, sopra un
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E anche: azione nel e sul paesaggio senza nessun apporto estraneo, ma tale da togliere al paesaggio la sua «naturalità».
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corpo, alle riprese di azioni sul paesaggio (tipiche della cosiddetta land art); tutti aspetti per cui questo mezzo è tra i pochi, e forse l’unico, dove
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territorio o sul paesaggio e architettonici; ecc.
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dipinte separano ciascun mese dall’altro, ma dietro di esse il paesaggio è concepito in modo programmaticamente unitario. Cambiano i personaggi e le
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’accento è posto sulla beata armonia di un luminoso paesaggio mediterraneo, quello di Saint-Tropez, dove lavoro e tempo libero s’intrecciano
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Questo tessuto così fitto e a vari strati riceve poi una brillante conferma nel paesaggio: anche il paesaggio è spartito in due, come due sono le
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formidabile novità e l’incredibile genialità del paesaggio che si trova sotto la grande scena sacra rappresentata nel quadro: un vero prodigio, che porta la
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Di grande efficacia è lo scorcio del cavallo scalpitante in fuga, che serve a raccordare la scena col paesaggio sullo sfondo. Caravaggio, nella sua
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, alla macabra descrizione degli avanzi del pasto del drago l’artista contrappone un paesaggio fiabesco sullo sfondo; nel secondo dà sfogo ad una nota di
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L’atmosfera è distesa con una bella descrizione del paesaggio immerso nella luce dell’alba; nel volto di Giuditta riusciamo a leggere un’espressione
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Il tema del paesaggio si sviluppa in epoca romana, dove nelle varie composizioni funge da semplice sfondo oppure diventa soggetto principale, come
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La tendenza è quella di idealizzare la natura, con un paesaggio che si allontana sempre di più dalla realtà, una sorta di giardino delle delizie in
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Nei secoli successivi alla caduta dell’impero romano, il paesaggio come soggetto autonomo scompare quasi del tutto, per poi riaffiorare tra la fine
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Nel XV e nel XVI secolo la natura serve spesso a sostanziare una allegoria morale, determinando il modello di “paesaggio moralizzato”. In questo caso
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Leonardo inaugura un nuovo genere di paesaggio, reso nei suoi aspetti fenomenici, dove la luce ha un ruolo determinante, quello che possiamo indicare
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paesaggio all’alba o al tramonto. Se confrontiamo la luce del dipinto di Lorrain con la luce dei dipinti di Giorgione o Tiziano possiamo subito
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il tema del paesaggio fantastico disseminato di rovine classiche, indicato col termine di “Capriccio”, dove nella stessa composizione vengono
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122). Il paesaggio di Turner anticipa quello dei pittori impressionisti, dove la natura è colta nell’apparenza legata all’attimo della percezione
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Ben diversa è la concezione del “paesaggio surrealista”, fatto sostanzialmente di immagini ipnagogiche, cioè di immagini che potrebbero essere
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Il “paesaggio simbolista”, quale quello rappresentato da Gustave Moreau e Odilon Redon, è animato da una natura misteriosa, a volte aspra e rocciosa
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Possiamo concludere questa breve dissertazione sul paesaggio ricordando il “paesaggio classico”, che ha ispirato una miriade di artisti, compreso il
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Il “paesaggio cubista” nasce dall'esigenza di cogliere l’aspetto strutturale esprimendo la natura in una sintesi forma-colore, che richiama il famoso
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Un esempio ci può essere offerto dal Paesaggio con fuga in Egitto, di Annibale Carracci, conservato nella Galleria Doria Pamphili, a Roma: • i due
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Giuseppe; il paesaggio, che non corrisponde a quello del racconto evangelico, mostra un corso d’acqua con un barcaiolo, un pastore con il suo gregge e
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Il paesaggio è caratterizzato da declivi erbosi ed è costellato da tronchi di alberi recisi; questi tronchi simboleggiano i martiri ed in particolare
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Il paesaggio è duro e ostile, con un albero sulla destra, su cui è appollaiato un avvoltoio, un chiaro simbolismo collegato alla morte del Redentore
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Sullo sfondo un “paesaggio moralizzato” presenta due diversi aspetti: brullo e roccioso, per simboleggiare la virtù; ricco di vegetazione, per
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Se, dapprima, chiuso nelle sue torri, l’artista rappresentò se stesso e il suo stupore e il paesaggio lo vide attraverso i vetri, e, poi, disceso dai
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, come quando il paesaggista dipinge lo sfondo di un quadro di storia o il figurista le macchiette in un quadro di paesaggio, etc. L' arte è concepita
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il sentimento si effonda e dilegui nella natura, nel paesaggio lontano.
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indicativa; già si aprono («Paesaggio» 1910) nelle superstiti visioni naturali dell’artista, elementi che non esistono nella realtà visiva, già si
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dolcezza...», e accennava con la mano bianca, le dita aperte l’azzurro del paesaggio.
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Il paesaggio fu trattato con larghezza e regolarità analoga, e, persa la convinzione lapidea, si distanziò verso il lontano, entro poche linee
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sinistra si apre in un paesaggio trattato sommariamente, dove, scenetta di macchia rapidissima, una famiglia si denutre col latte di una capra, ha
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Il quale si rivela, del resto, anche nella scelta del fondo scenografico. Che dire, infatti, del paesaggio filaccioso e verdastro, questa piatta
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avere per il plein air di paese, se spesso ci parla di quadri suoi ove intervengono «paesaggi e acque», «bellissimo paesaggio et bellissima marina».
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di ogni opera di Moretto. Anche nella cappella di San Giovanni Evangelista, il paesaggio dell'Elia sebbene studiato troppo analiticamente, trova una
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È a traverso queste ricerche delle direzioni essenziali della materia che si giunge a quella Elasticità (cavallo, cavaliere e paesaggio), ch'è, sia
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di destra e del paesaggio di sinistra.
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cielo e di abbassare il paesaggio che nelle poche macchie tozze degli alberi è il contrario del senso grettamente panoramico dei fiamminghi. Essi
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dell'opericciola di Piero è maggiore che nel piccolo riquadro di Bellini; le toppe marrone del paesaggio torrefatto dal sole, il giallore liquido e pulsante
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Anche nel San Giorgio, paesaggio riformato, con poche masse di terreno assolato, tronchi d'alberi esili ma lambiti appena contro il cielo per valore
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sale grandi. La bell’acqua di due marine del Tidemand, il bellissimo paesaggio del Munthe, triste, col cielo bruno, e sul terreno pozzanghere
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Lo stesso accade in un ampio Bosco verde e fresco di Giuseppe Palizzi, che lascia freddi. E già nel paesaggio i Napoletani non sono, questa volta
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non mi interessa... ma piuttosto il volto o il corpo che ha sofferto come un paesaggio da cui traspare l’erosione del tempo. Rappresentando questo
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