Quelli, allo zio, gli prolungano la vita. Eredità, addio! | Ottavio | ha in tasca il sonnifero con il quale progettava di |
C'era due volte il barone Lamberto -
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— A prendere un po' d'aria. — Buona idea, vengo con lei. | Ottavio | passeggia maledicendo il banditismo. Quello degli altri. — |
C'era due volte il barone Lamberto -
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bicchier d'acqua. — Ho giusto sete anch'io, andiamo pure. | Ottavio | è costretto a bere l'acqua, che non gli piace, per |
C'era due volte il barone Lamberto -
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guadagnare altro tempo. Anche Anselmo lo tiene d'occhio. Se | Ottavio | si dirige verso le scale, ci sono tutti e due, il bandito |
C'era due volte il barone Lamberto -
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ai punti in dodici riprese. Il barone è ai sette cieli. | Ottavio | è a terra. Poi succede il fatto dell'orecchio. Poi quello |
C'era due volte il barone Lamberto -
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succede il fatto dell'orecchio. Poi quello del dito. Ora | Ottavio | perfeziona il suo piano: farà morire il barone e darà la |
C'era due volte il barone Lamberto -
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butto gli scacchi nel lago. Anselmo è costretto a pregare | Ottavio | di portare la cena ai sei lavoratori. Lo fa con le lacrime |
C'era due volte il barone Lamberto -
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mal di stomaco. Ma al barone bisogna obbedire. Il giovane | Ottavio | deve supplicare le sue gambe di non tradire la contentezza, |
C'era due volte il barone Lamberto -
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che il Ruffo identifica con | Ottavio | Viviani è invece assai più probabilmente Viviano Codazzi. |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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18, che avrebbe rubato un biglietto da cinque lire a certo | Ottavio | Maffiolo, di Foglizzo. |
La Stampa -
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Cupilli | Ottavio | domanda l'emanazione di una legge, per la quale siano |
X legislatura – Tornata del 26 novembre 1868 -
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Altre istruzioni le saranno comunicate in seguito. | Ottavio | obbedisce. Si può discutere con un mitra? |
C'era due volte il barone Lamberto -
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Forza, Ottavio! Si va a fare un po' di vela. | Ottavio | si scusa, dice che il lago gli dà il mal di mare e intanto |
C'era due volte il barone Lamberto -
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minuti a piedi per le viuzze dell'isola di San Giulio, e | Ottavio | bussa al portone della villa baronale. Gli viene ad aprire |
C'era due volte il barone Lamberto -
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— precisa Anselmo. «La situazione è tragica, — pensa | Ottavio | sdraiato sul letto nella sua camera, mentre conta |
C'era due volte il barone Lamberto -
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Si scopron le tombe, si levano i morti. Terminato l'inno, | Ottavio | si alza senza far rumore, non s'infila nemmeno le ciabatte, |
C'era due volte il barone Lamberto -
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famiglia della nobiltà romana. Un suo fratello, il rag. | Ottavio | Simonetti, impiegato Fiat, residente a Torino via XX |
La Stampa -
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libero? Due giri del lago, ti do mezzo giro di vantaggio. | Ottavio | si scusa col dire che l'acqua del lago gli dà l'orticaria e |
C'era due volte il barone Lamberto -
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coda del pianoforte: — Lamberto, Lamberto, Lamberto... | Ottavio | non crede nei fantasmi e nei pianoforti parlanti, perciò |
C'era due volte il barone Lamberto -
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a finire il filo». Cammina e cammina, il filo e il nipote | Ottavio | finiscono in soffitta e lí c'è una bella ragazza con i |
C'era due volte il barone Lamberto -
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al suo posto e attacca: — Lamberto, Lamberto, Lamberto... | Ottavio | è molto incuriosito e vorrebbe saperne di piú. — Signorina, |
C'era due volte il barone Lamberto -
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a dormire. Sa, mi sono alzata presto per fare il mio turno. | Ottavio | vorrebbe trattenerla per tentare di saperne di piú. |
C'era due volte il barone Lamberto -
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arrugginiscono. — Parole sante, — approva Anselmo. | Ottavio | attraversa il braccio di lago che divide l'isola di San |
C'era due volte il barone Lamberto -
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non può nemmeno ripetere «Lamberto, Lamberto, Lamberto...» | Ottavio | la pensa cosí: «Mettiamoli a tacere, per prova, per vedere |
C'era due volte il barone Lamberto -
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I turisti gli gridano qualcosa in olandese, ridendo. | Ottavio | non si offende. Tanto piú che ben presto quella barca, dopo |
C'era due volte il barone Lamberto -
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ma non dica che non l'ho avvertito. Prima di toccare terra, | Ottavio | incontra ancora una |
C'era due volte il barone Lamberto -
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Francesco Ambrogio Domenico Ambrogio, Domenico Merlo e | Ottavio | Cristi. |
La Stampa -
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un autentico cacciatore. — Starne di passaggio, — inventa | Ottavio | tra i denti. — Per secondo, come vedono, filetto di bue ai |
C'era due volte il barone Lamberto -
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Zanzi, — per noi quel che fa il signor Anselmo è ben fatto. | Ottavio | li guarda mangiare, fregandosi mentalmente le mani. A metà |
C'era due volte il barone Lamberto -
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fai? — vorrebbe dire Lamberto. — È contro tutte le regole». | Ottavio | avanza, levando sempre piú in alto l'attrezzo. Il suo |
C'era due volte il barone Lamberto -
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impedendogli di respirare. — Facciamola finita, — dice | Ottavio | nel sogno, — basta con la camomilla! Anselmo non si vede. |
C'era due volte il barone Lamberto -
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Zacco — 11.a: Malattie della bocca e dei denti, dottor | Ottavio | Turina. |
La Stampa -
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in Nola in quella casa e in quella camera dove era morto | Ottavio | suo padre; ed altre simili inezie ammirava, che sentiamo |
Nuovo galateo -
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Peri, recandosi ad Ottajano, fu incontrato dal signor | Ottavio | Amendola, che chiedeva soccorsi per il fratello. Ma |
Il Corriere della Sera -
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anni dopo, nel dipinto Paolo III con i nipoti Alessandro e | Ottavio | Farnese di Tiziano (fig. 51), in cui, inoltre, l’azione |
Le tre vie della pittura -
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una gran sala con pitture di Giovanni da Monte e di | Ottavio | Semini, del quale ultimo è la medaglia della vôlta, Psiche |
MILANO IN PERCORSA IN OMNIBUS COMPILATA DA GAETANO BRIGOLA ED ILLUSTRATA DA NOTIZIE STORICHE ED ARTISTICHE DA FELICE VENOSTA -
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in 51. Tiziano, Paolo III con i nipoti Alessandro e | Ottavio | Farnese. Napoli, Museo e Gallerie Nazionali di Capodimonte. |
Le tre vie della pittura -
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figura però, se ci sentono. - E chi? Zia Augusta e zio | Ottavio | a quest'ora fanno il riposino e i domestici stanno in |
Quell'estate al castello -
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coi calzoncini nero-fumo, Claudione e Cataldo pedante, | Ottavio | elegantissimo e Trappolino nel più sciagurato disordine, |
Le Maschere -
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Però mi dispiace che mia sorella abbia voluto battezzare | Ottavio | il suo unico figlio. Ottavio comincia e finisce con la |
C'era due volte il barone Lamberto -
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abbia voluto battezzare Ottavio il suo unico figlio. | Ottavio | comincia e finisce con la stessa vocale. Le due «o» fanno |
C'era due volte il barone Lamberto -
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Dietro il barcone vengono due barchini. Su uno, il nipote | Ottavio | finge di piangere in un fazzoletto bianco bordato di nero; |
C'era due volte il barone Lamberto -
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non la perdonava a quell'asino calzato e vestito di don | Ottavio | Giglio, proprietario della Grotta dalle sette porte, il |
Racconti 2 -
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permetteva che nessuno andasse là a smuovere un sasso. Don | Ottavio | credeva anche lui che in quella grotta ci fosse un tesoro |
Racconti 2 -
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il Rutilio! - Questo: "E poi ci vuole il Rutilio!" don | Ottavio | lo diceva cosí solennemente che tagliava corto a ogni |
Racconti 2 -
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e sicura, malediva la propria sorte e quel porco di don | Ottavio | che non gli permetteva di scavare nella Grotta dalle sette |
Racconti 2 -
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chiave -. E non la seppero trovare né allora, né poi. Don | Ottavio | Giglio però, quantunque non avesse testimoni del fatto, |
Racconti 2 -
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costui. Don Tino gesticolava, si strappava i capelli, e don | Ottavio | approvava, serio serio. - Perché smisero di parlare, appena |
Racconti 2 -
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sanno, - disse Ippolita quando glielo domandai. - Anzi zio | Ottavio | ti ha simpatica, dice che sembri una ragazza giudiziosa. |
Quell'estate al castello -
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nello sfumato in cui immerge le sue leziose figure nude; | OTTAVIO | VANNINI (1585-1643) e CECCO BRAVO (1601-61) non escono da |
Manuale Seicento-Settecento -
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in campagna, è quasi la risorsa principale. (Era il conte | Ottavio | l'abbonato, ma lui faceva solo due o tre giochi |
Quell'estate al castello -
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da suo padre e cominciò a parlargli sotto voce. Il signor | Ottavio | scrollava la testa, passandosi il fazzoletto sulle labbra |
GIACINTA -
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che diede lucida fiamma quando essa, andata sposa del conte | Ottavio | Fenaroli, potè comparire nel mondo, e fare apprezzare le |
Il Plutarco femminile -
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e ci resti. Due a tenerlo d'occhio. Dov'è quell'altro? | Ottavio | è ancora a letto e dorme il sonno degli angeli. Quando lo |
C'era due volte il barone Lamberto -
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gesto della gran barba che ne aveva. In quel momento lo zio | Ottavio | mise fuori la testa dalla porta della biblioteca (d'ora |
Quell'estate al castello -
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Clelia MILANI IL PRIMOGENITO- Romanzo... L. 1 - | Ottavio | MIRBEAU SEBASTIANO ROCH - Romanzo.. » 2 - Mario MORETTI IL |
Parassiti. Commedia in tre atti -
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