venuta la notte, e Orlando non fiatava più; forse dormiva. La Giulia cominciò a fantasticare su' casi suoi: perchè non aveva mai potuto avere un'ora
Pagina 100
- E tu sei uno di questi? - domandò la bambola. - Ero - rispose Orlando malinconicamente. - Ora i tempi sono mutati; de' cavalieri erranti non ce n'è
Pagina 102
spazzaturaio, quando la Giulia, da una mano ignota, fu buttata tra le braccia di cartone, che figuravano coperte di ferro, del burattino Orlando, un
Pagina 105
cartone argentato che corazzava Orlando.) L'uomo, con un sorriso stupido, sollevò il burattino insieme alla bambola, per mostrarli alla donna. - Gente
Pagina 106
Ma l'ottava s'arrestava a mezzo: Orlando non avea più voglia di proseguire; la Giulia appena appena avea voglia d'ascoltarlo: erano tutti e due in un
Pagina 109
da vedersi, e tra poco. Anche Orlando, dal canto suo, non pareva aver goduto alcuna quiete nel vagabondare di qua e di là per il mondo, non ostante
Pagina 109
velluto del suo antico palazzo di Roma. Non era passato neanche un mese da quando ella e Orlando eran capitati là su, che tutti e due già s'erano abituati
Pagina 114
che mettevano in cuore un gran benessere. Una sera, dopo cena, la massaia, volse intorno lo sguardo, e nel veder Orlando e la Giulia accosto uno
Pagina 117
, davvero, aveva fatto tutto quello di cui si vantava? Certo, il visino ferito della Giulia doveva esprimere l'animo suo, perchè Orlando soggiunse:
Pagina 92
il suo proprio stato per commiserar quello del povero Orlando, e lo guardava con una gentilezza commossa, con una pietà quasi fraterna, che non si
Pagina 95
Camilla, la manìa speculatrice della Rachele, la crudeltà d'Attilio; e quand'ebbe finito, piangeva. - Coraggio, coraggio! - esclamò Orlando - la morte ci
Pagina 97
, d'un uomo di cuore e d'onore, anche se fa un po' di paura... - Con questa grinta! - interruppe Orlando. - ... a quella di que' frustini che non sanno
Pagina 97
venuta la notte, e Orlando non fiatava più; forse dormiva. La Giulia cominciò a fantasticare su' casi suoi: perchè non aveva mai potuto avere un'ora
Pagina 100
- E tu sei uno di questi? - domandò la bambola. - Ero - rispose Orlando malinconicamente. - Ora i tempi sono mutati; de' cavalieri erranti non ce n'è
Pagina 102
spazzaturaio, quando la Giulia, da una mano ignota, fu buttata tra le braccia di cartone, che figuravano coperte di ferro, del burattino Orlando, un
Pagina 105
cartone argentato che corazzava Orlando.) L'uomo, con un sorriso stupido, sollevò il burattino insieme alla bambola, per mostrarli alla donna. - Gente
Pagina 106
Ma l'ottava s'arrestava a mezzo: Orlando non avea più voglia di proseguire; la Giulia appena appena avea voglia d'ascoltarlo: erano tutti e due in un
Pagina 109
da vedersi, e tra poco. Anche Orlando, dal canto suo, non pareva aver goduto alcuna quiete nel vagabondare di qua e di là per il mondo, non ostante
Pagina 109
velluto del suo antico palazzo di Roma. Non era passato neanche un mese da quando ella e Orlando eran capitati là su, che tutti e due già s'erano abituati
Pagina 114
che mettevano in cuore un gran benessere. Una sera, dopo cena, la massaia, volse intorno lo sguardo, e nel veder Orlando e la Giulia accosto uno
Pagina 117
, davvero, aveva fatto tutto quello di cui si vantava? Certo, il visino ferito della Giulia doveva esprimere l'animo suo, perchè Orlando soggiunse:
Pagina 92
il suo proprio stato per commiserar quello del povero Orlando, e lo guardava con una gentilezza commossa, con una pietà quasi fraterna, che non si
Pagina 95
Camilla, la manìa speculatrice della Rachele, la crudeltà d'Attilio; e quand'ebbe finito, piangeva. - Coraggio, coraggio! - esclamò Orlando - la morte ci
Pagina 97
, d'un uomo di cuore e d'onore, anche se fa un po' di paura... - Con questa grinta! - interruppe Orlando. - ... a quella di que' frustini che non sanno
Pagina 97