Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

Un eroe del mondo galante

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Alberti, Luigi 2 occorrenze

Che razza di caricatura! Cinque ore allo specchio, e perché? per farsi deridere. Basta! non ho altri che lui, del quale possa fidarmi adesso, e

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Ah, Fulgenzio mio! da poche ore a questa parte, credetelo a me, non so più quello che mi faccia; cerco dominarmi, ma è un fatto che tutti debbono

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La Gioconda

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Boito, Arrigo 1 occorrenze

Le Ore del Mattino – del Giorno – della Sera – della Notte.

Il Corriere della Sera

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AA. VV. 1 occorrenze

Costantinopoli, 16 luglio. - I Turchi attaccarono le fortificazioni dei Serbi presso il piccolo Zwornik. Dopo nove ore di combattimento i Serbi

XII legislatura – Tornata del 21 giugno 1876

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Biancheri 5 occorrenze

La seduta è aperta alle ore 1:10 pomeridiane.

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Una voce. Sette ore.

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-Messina saranno poche ore di tempo che divideranno Palermo da Messina.

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distribuita oggi, non vi sarebbero le 24 ore stabilite per studiarla.

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dire regolamenti speciali per il proprio insegnamento e quindi per il numero e varietà di cattedre, di laboratori, di gabinetti, ore di lezioni

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XII legislatura – Tornata del 1 maggio 1876

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Biancheri 1 occorrenze

La seduta è aperta alle ore 2:20 pomeridiane.

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UGO. SCENE DEL SECOLO X - PARTE PRIMA

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Bazzero, Ambrogio 7 occorrenze

qualunque de' miei in due ore vi sono. - Dunque, messeri, - comandò il capo dell'impresa: - fra quattro ore a Rupemala. - Non ho cavalli grami! - incioccò i

donna sfogano nei cupidissimi baci e negli abbracci potenti la desolazione delle lunghe ore già deserte. - Lodato Pio e i santi! O Silverio! - Sono qui, o

Una sera (la quinta dal giorno della rotta) Ugo era nella sua cappella parata a lutto, da tre ore cogli occhi fitti nella croce, colle membra invase

non essere le regole delle castella, doversi procedere come l'uso fra onorati cavalieri comporta. Passate tre ore da questa dichiarazione, mandate pure

stamattina? - No. - No? - Ha domandato di me? - Sì: e ringrazia Iddio.... - Ringrazi messer Ugo. - A tutte l'ore! - Dannato sia! - imprecò Oberto. - Come

stringe sempre d'attorno la casetta: i nemici, i pugnali, il tradimento! O Dio Signore! Passerà la notte. Ma che non passi! Qui l'ore un giorno erano

trasportai nel suo letto, nel nostro talamo! E stetti al suo fianco, attendendo l'istante... Oh quelle tre ore!... Nacque il bambino: - sei tu! Entrò