Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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è essenziale alla mente; ma dopo, dopo dico almeno d'  ordine  logico, essa può pensare il modo relativo, comparando piú
de' giovani che procedan fedeli secondo quell'  ordine  naturale e soave, e sì di rado s' odano dalle cattedre i
innanzi e quali dopo; e con ciò avremo trovato anco l'  ordine  naturale e necessario dei pensieri che noi cerchiamo. Se io
classificare ci fa tuttavia strada a vedere in generale l'  ordine  che segue la mente nelle altre sue operazioni, il qual
che segue la mente nelle altre sue operazioni, il qual  ordine  noi non possiamo discoprire con maggiore sicurezza che
disposizione locale degli oggetti classificati. Quest'  ordine  negli oggetti de' pensieri è necessario, ad esso
lo intende, tosto che gli si proponga. Ecco un  ordine  di pensieri rispetto alla distribuzione locale degli
la necessità, sarebbe ciò nonostante sempre vero che l'  ordine  de' pensieri venuti nella sua mente doveva essere ed era il
le piante acconciamente, secondo le classi. Nel qual  ordine  si scorge la legge toccata nel capitolo antecedente, cioè
a grado a grado, e che quelle riflessioni hanno un  ordine  fra loro, sicchè le une s' aggruppano alle altre, le une
di accogliere in mente cose male ordinate e rimutar loro l'  ordine  per poter intendere, non solo rende i loro studi
del classificare e del distribuire localmente con qualche  ordine  le cose; vedremo la stessa necessità che certe idee
di questo metodo non istà in altro che nel giusto  ordine  nel quale vengono collocate le varie proposizioni, delle
si compone. E perchè non si potrebbe osservare il medesimo  ordine  rigoroso anche nell' insegnamento di ogni altra scienza?
uomo già vecchio trovi nella sua memoria accumulate senz'  ordine  molte proposizioni che apprese da giovinetto, e che,
Ma egli è tempo che riassumiamo quanto abbiamo detto sull'  ordine  naturale delle operazioni della mente e de' loro oggetti.
cose secondo le loro somiglianze, il distribuirle con cert'  ordine  locale, finalmente l' astratto ragionamento. Nella prima
veduto che se la mente non si fa andare innanzi secondo l'  ordine  suo naturale, ella fa bensì qualcosa, ma questo far
mente, limitata com' ella è, si fa andare innanzi contro l'  ordine  naturale, ella fa ben qualcosa ancora, ma qualcosa di
di operazioni la mente non può del tutto andare contro l'  ordine  naturale, e il cacciarnela sarebbe indarno; chè s'
la gioventù senza quel vero metodo che mantiene l'  ordine  progressivo delle idee e di cui noi andiamo cercando i
Or quando attentamente si consideri in che consista quest'  ordine  naturale e necessario degli oggetti mentali che noi abbiamo
analizzati più sopra, si trova facilmente potersi quest'  ordine  così dichiarare. « Un pensiero è quello che serve di
ha somministrata la materia di cui bisogna. Ora da qui l'  ordine  naturale e necessario di tutti i pensieri umani si
diversi secondo la legge indicata, i quali ordini sono: 1  Ordine  di pensieri: pensieri che non prendono la loro materia da
prendono la loro materia da pensieri anteriori ad essi. 2  Ordine  di pensieri: pensieri che prendono la loro materia da
pensieri che prendono la loro materia da pensieri del 1  ordine  e non da altri. 3 Ordine di pensieri: pensieri che prendono
la loro materia da pensieri del 1 ordine e non da altri. 3  Ordine  di pensieri: pensieri che prendono la loro materia da
che prendono la loro materia da pensieri del 2 ordine. 4  Ordine  di pensieri: pensieri che prendono la loro materia da
che prendono la loro materia da pensieri del 3 ordine. 5  Ordine  di pensieri ecc.. - Allo stesso modo si enumerino
dal prendere che egli fa la sua materia da pensieri dell'  ordine  immediatamente precedente. Or questa serie di ordini non ha
stata data la materia, l' oggetto. Che quest'  ordine  sia necessario e immutabile si vede per la ragione stessa;
che, un oggetto da pensare, da intendere. Scoperto così l'  ordine  immutabile delle intellezioni umane, noi abbiamo scoperto
uomo) primieramente gli oggetti che appartengono al primo  ordine  d' intellezioni; di poi gli oggetti che appartengono al
di poi gli oggetti che appartengono al second'  ordine  d' intellezioni; poi quelli del terzo e così
condurre il fanciullo a fare un' intellezione di second'  ordine  senz' essersi prima assicurati che la sua mente fece le
nostro: i nessi del discorso significano intellezioni d' un  ordine  più elevato delle semplici sentenze che quelli insieme
relazioni che passano tra queste cose, e perciò sono d' un  ordine  anteriore. Ma avanti all' ordine delle sentenze non vi è
cose, e perciò sono d' un ordine anteriore. Ma avanti all'  ordine  delle sentenze non vi è qualche altro ordine d'
Ma avanti all' ordine delle sentenze non vi è qualche altro  ordine  d' intellezioni pel giovanetto? Sì certamente: vi ha quello
se non l' intendere una voce alla volta appartengono ad un  ordine  anteriore a quelle intellezioni che mirano a far intendere
affine di poter bene determinare qual sia il primo  ordine  delle umane intellezioni. Questo esame presenta tre
bisogni che la mossero. Ma per non confondere anche qui l'  ordine  del senso coll' ordine dell' intelligenza, conviene
Ma per non confondere anche qui l' ordine del senso coll'  ordine  dell' intelligenza, conviene osservare ciò che fa l'
de' corpi esteriori adunque, che costituiscono il primo  ordine  d' intellezioni, si compiono mediante le seguenti
non costituiscono diversi ordini d' intellezioni, ma un  ordine  solo, il primo: è sempre la percezione stessa che lo
(1). Ma lo spirito rimanendosi dentro la sfera del primo  ordine  d' intellezioni fa ancora diversi altri lavori. E veramente
sensazioni avute, non si può dire che appartenga a un altro  ordine  d' intellezioni, perchè non varia l' oggetto, il termine,
di percezioni, è un lavoro, che non eccede il primo  ordine  d' intellezioni, quando trattasi d' una associazione di
operazioni, che non eccedono ancora i confini del primo  ordine  d' intellezioni, del primo stadio, in cui si trova l' umana
possibile. Riassumendo adunque, alle intellezioni del primo  ordine  appartengono le percezioni, le memorie delle percezioni (le
(benchè un somigliante principio si trovi poi anche nell'  ordine  dell' intelligenza) si è quello dell' imitazione. Noi
abitudine . La natura fisica è piena di ordine, ma quest'  ordine  stesso subisce alcune modificazioni in conseguenza delle
quelle attività del fanciullo, che appartengono all'  ordine  dell' animalità, esse sono le seguenti: 1 l' istinto
, cioè riceve il principio d' una vita morale d' un  ordine  superiore o sia soprannaturale; 4 La Chiesa Cattolica,
egli è vero che la forza unitiva domina non meno nell'  ordine  del senso che in quello dell' intelligenza; anzi ella di
ed unite. La ragione di questa differenza si è che l'  ordine  animale non si riferisce ad alcun oggetto, e quando le
le operazioni sono unificate, tutto è unificato. Ma l'  ordine  intellettivo non consiste in mere operazioni, ma nel
fanciullo nella sua seconda età, e che corrisponde al primo  ordine  delle sue intellezioni. Ma prima di trattare di questa così
istruzione che può darsi al fanciullo rispondente al primo  ordine  d' intellezioni, non intendo d' affermare, col proporre un
in quel breve periodo, nel quale le intellezioni di primo  ordine  da se stesse si sviluppano. Intendo solo di stabilire qual
pure avvertire degli ordini superiori. L' istruzione di un  ordine  qualsiasi è sempre opportuna nelle età superiori ed è solo
età inferiori. Dico dunque che alle intellezioni di primo  ordine  sconnesse risponde l' osservazione sensibile7esteriore
senza alcuna giunta di ragionamento. L' istruzione di primo  ordine  consiste adunque nel fare osservare al fanciullo co' suoi
oggetto, della vivezza di queste sensazioni, del loro  ordine  e della loro associazione, e sopra tutto dell' attenzione,
mio intendimento di determinar qui quale potrebbe esser l'  ordine  , nel quale venissero posti sotto i sensi al fanciullo gli
studiarsi un ordine, e che da un ordine, e più ancora da un  ordine  buono posto dalla sapienza dell' educatore nelle percezioni
vantaggio morale, conformandosi insensibilmente all'  ordine  ed educandosi al bello. L' intelligenza del fanciullo si
compiere nella seconda età, si fu quella, quanto all'  ordine  sensibile, di mettere in armonia le sensazioni del tatto
sensazioni del tatto con quelle della vista, e quanto all'  ordine  intelligibile di dare il primo movimento all' intendimento,
avvertito che, come l' istruzione che appartiene al primo  ordine  non dee cessare collo spirare della seconda età, ma
fanciullo si volge a contemplare le intellezioni del primo  ordine  ch' egli s' è già procacciate mediante lo sviluppo della
intellezioni di second' ordine. Le intellezioni del second'  ordine  sono i rapporti che passano tra le intellezioni del primo
e quant' è chiaro perciò, che le intellezioni di second'  ordine  non possano in nessuna maniera aver luogo nel fanciullo,
e sono quelli che rendono possibili in ciascun  ordine  quelle intellezioni, di cui il fanciullo ha già la materia.
l' intendimento umano passasse dalle intellezioni di primo  ordine  a quelle di second' ordine, non basta mica ch' egli torni a
tra esse; i quali rapporti non poteva scorgerli nel primo  ordine  d' intellezioni. Ora il linguaggio, che il fanciullo ode
può in lor soccorso, e può far più di prima. Anco nell'  ordine  unicamente animale, per la forza sintetica (1), l' uomo
le diverse maniere di queste intellezioni di second'  ordine  dobbiamo analizzare l' operazione che fa il fanciullo
di quelle riflessioni, le quali costituiscono un  ordine  nuovo d' intellezioni, ma solo di quelle colle quali l'
hanno per oggetto i rapporti delle intellezioni di primo  ordine  ». Ma si deve osservare che il vocabolo può richiamarci l'
fondamento; e che però appartiene alle intellezioni di un  ordine  più elevato del secondo, al quale appartengono le
fa un' operazione posteriore, che appartiene ad un  ordine  di intellezioni più elevato di quello delle astrazioni
qualche cosa che s' assomiglia al classificare. Al second'  ordine  d' intellezioni appartiene ancora la cognizione dell'
cognizione dell' esistenza di Dio. Iddio però, con quest'  ordine  d' intellezioni, non si conosce che come compimento
cioè le si propone da fare delle intellezioni d' un  ordine  superiore a quello, al quale è pervenuta; nel qual caso le
l' istruzione da darsi al fanciullo rispondente al secondo  ordine  d' intellezioni. Ma prima osserviamo, che in quest' età la
presentare le cose da percepire ed intendere. Tuttavia tal  ordine  produce un effetto buono, quantunque difficile ad
insieme e vi producono un effetto unico, che tiene dell'  ordine  della sua causa. Sebbene adunque il fanciullo non conosca
lingua, cioè la grammatica, esige delle intellezioni d' un  ordine  molto superiore al secondo. Ma quanto alla materia,
E qui cade in acconcio tornare a dire alcuna cosa sull'  ordine  delle astrazioni, per le quali si dee condurre la mente del
diverse, devono essere tali, che non pur non trapassino l'  ordine  delle intellezioni, al quale trovasi a gioco la mente del
età dell' infanzia. Già abbiamo veduto, che fino dal primo  ordine  delle sue intellezioni il bambino percepisce l' essere
del bene, che il fanciullo si forma già fino dal secondo  ordine  delle sue intellezioni, questa regola del suo operare è
regola presentatagli dalla natura stessa durante il primo  ordine  delle sue intellezioni; ma nel fondo è la medesima. Era il
presenta il bello ed il buono. Questa forma emigra in ogni  ordine  d' intellezioni. Ma come, oltre quel progresso, che
all' altra, avvi un progresso, che si fa entro ciascun  ordine  d' intellezioni, il qual secondo progresso esige pure non
della volontà conserva la forza propria d' un dato  ordine  d' intellezioni, si amplifica e si perfeziona. Il seguire
e si perfeziona. Il seguire queste mutazioni di forma d' un  ordine  all' altro, come pure i gradi di perfezione entro l' ordine
ordine all' altro, come pure i gradi di perfezione entro l'  ordine  stesso, è l' arduo lavoro proposto alla meditazione degli
osservazioni e profonde meditazioni. Giunti noi al second'  ordine  d' intellezioni del bambino, abbiamo anco indicato qual
un bambino, il quale non eccede nel suo sviluppo il second'  ordine  d' intellezioni? L' astrazione, che ha esercitata questo
esser noto al bambino non arrivato più in là del second'  ordine  delle sue intellezioni? Se queste intellezioni non han per
giunge col suo intendimento alle intellezioni di second'  ordine  potrebbe guastare la sua moralità in due modi: 1 Formandosi
la disposizione della tranquillità, della chiarezza, dell'  ordine  che gli è indispensabile per avanzarsi nella sua via.
un' altra questione, se il bambino pervenuto al second'  ordine  d' intellezioni seguita sempre le regole del bene e del
origina nel senso animale, ma che passa prontamente nell'  ordine  dell' intendimento, si è l' avversione che in odio si
che lo circondano. Indi è che le mutazioni d' oggetti o di  ordine  nella loro vita riescono talora al bambino grandemente
poi affermata dal giudizio che è una terza potenza. Nell'  ordine  intellettivo adunque l' intelletto dà allo spirito nostro
così dire, quasi tempio augusto nell' animo dell' uomo. L'  ordine  delle intellezioni segna un' epoca fissa della mente: colla
fissa della mente: colla prima intellezione d' un dato  ordine  che faccia il fanciullo, egli entra in un nuovo stato
un confine, quando anche egli fosse limitato a quell'  ordine  a cui è arrivato, e non gli fosse dato di ascendere ad uno
determinare il tempo preciso in cui la mente passa da un  ordine  all' altro, allora s' incontra un' estrema difficoltà.
facilmente ci sfuggirebbe, sia perchè quel primo atto d' un  ordine  superiore verrebbe fatto dal fanciullo in un modo
età. Non avvenendo in tutti i fanciulli il passaggio d' un  ordine  all' altro d' intellezioni nello stesso momento, noi
fanno i fanciulli, e che indubitatamente appartiene ad un  ordine  d' intellezioni. Così a segnare il principio della seconda
e il parlare è un atto che appartiene certamente al second'  ordine  d' intellezioni. Ora medesimamente prenderemo la fine del
indubitatamente un atto intellettivo appartenente al terz'  ordine  d' intellezioni. Da questa maniera che noi usiamo nel
ordine; ma cominciamo al terz' anno a parlare di quest'  ordine  d' intellezioni, perchè cominciano allora queste
passasse il terzo anno senza ascendere ad un nuovo  ordine  d' intellezioni, non continuerebbesi men tuttavia lo
a non muoversi fuori del confine segnatole dal second'  ordine  d' intellezioni. In ciascuno degli ordini precedenti: 1 si
della perfezione delle intellezioni avvengono entro ciascun  ordine  delle medesime, e non si debbono perdere giammai di veduta
di forza e di qualità. Come le intellezioni di second'  ordine  sono quelle che hanno per loro oggetto i rapporti delle
per loro oggetto i rapporti delle intellezioni del primo  ordine  tra loro, o coi sentimenti che l' uomo ha anteriormente al
o coi sentimenti che l' uomo ha anteriormente al second'  ordine  (1); così parimenti le intellezioni del terz' ordine sono
ordine (1); così parimenti le intellezioni del terz'  ordine  sono quelle che hanno per loro oggetto i rapporti che hanno
oggetto i rapporti che hanno le intellezioni di second'  ordine  tra loro, o tutto ciò che v' ha nell' uomo di pensiero e di
precedentemente a loro. Le intellezioni dunque del second'  ordine  si dividono in due classi: I Classe delle intellezioni del
hanno per oggetto i rapporti delle intellezioni di primo  ordine  tra loro. II Classe delle intellezioni del second' ordine;
hanno per oggetto i rapporti delle intellezioni di primo  ordine  coi sentimenti che sono nell' uomo. Le intellezioni del
sentimenti che sono nell' uomo. Le intellezioni del terzo  ordine  essendo quelle che fa lo spirito mediante una riflessione
oggetto i rapporti (1) delle intellezioni (2) di second'  ordine  tra loro. A. - Rapporti della prima classe delle
- Rapporti della prima classe delle intellezioni di second'  ordine  tra loro. B. - Rapporti della seconda classe delle
Rapporti della seconda classe delle intellezioni di second'  ordine  fra loro. C. - Rapporti tra le intellezioni della prima
hanno per oggetto i rapporti delle intellezioni di second'  ordine  colle intellezioni di prim' ordine. A. - Rapporti della
A. - Rapporti della prima classe d' intellezioni di secondo  ordine  colle intellezioni del primo ordine. B. - Rapporti della
della seconda classe delle intellezioni del secondo  ordine  colle intellezioni di prim' ordine. III Classe d'
hanno per oggetto i rapporti delle intellezioni di second'  ordine  coi sentimenti ad esse precedenti. A. - Rapporti della
- Rapporti della prima classe d' intellezioni del secondo  ordine  coi sentimenti antecedenti. B. - Rapporti della seconda
- Rapporti della seconda classe d' intellezioni del second'  ordine  coi sentimenti antecedenti. Questo specchio dimostra che
dimostra che tutte le classi delle intellezioni di terz'  ordine  già crescono al numero di sette; il che non è piccola prova
sensazioni mi formo di essa la percezione intellettiva (1  ordine  d' intellezioni). Ora, se dopo di ciò di notte sentomi
rosa: e che perciò appartiene alle intellezioni di second'  ordine  (2 classe). Ora poi se io continuo a riflettere su questa
di terz' ordine, e tra le intellezioni di terz'  ordine  una di quelle dell' ultima classe, perchè congiungo
tener dietro a tutte le classi in cui si divide il terz'  ordine  d' intellezioni, e più ancora gli ordini successivi,
divisare diligentemente le varie classi nelle quali quell'  ordine  si parte, affine di presentare agli occhi del lettore una
una cotal tavola, dove rilevi e l' estensione di quell'  ordine  ed i confini e la varia complicatezza di ciascuna delle
spirito colle quali si formano le intellezioni di quell'  ordine  di cui si tratta: di poi parleremo degli oggetti di quelle
de' lettori il metodo che noi terremo trattando di ciascun  ordine  d' intellezioni, e giova non poco averlo presente, quasi
sintetico a priori è l' operazione corrispondente al prim'  ordine  d' intellezioni. Ma tostochè lo spirito ha percepite le
Condillac. Tal è l' operazione che corrisponde al second'  ordine  d' intellezioni. Vedesi da ciò che con tale operazione
da ciò che con tale operazione appartenente al second'  ordine  la mente umana acquista de' nuovi predicati . Da principio
predicato in un soggetto. Appartiene adunque al terzo  ordine  d' intellezioni la seconda fila de' giudizi sintetici. E
ed è, che sebbene l' analisi appartenga al second'  ordine  d' intellezioni, tuttavia certi suoi prodotti sono proprŒ
potrebbero avere, e lo stesso può ripetersi d' ogni altro  ordine  d' intellezioni superiore, di maniera che ad ogni ordine
ordine d' intellezioni superiore, di maniera che ad ogni  ordine  intellettivo l' analisi contribuisce qualche cosa del
può fare dei raziocinŒ catatetici, e così salire al terz'  ordine  d' intellezioni; egli non potrebbe però ancora concepirne
tra loro e trovarne il rapporto dovrebbe salire ad un  ordine  più elevato d' intellezioni, come vedremo nelle sezioni
può il fanciullo giungere a tanto se non arrivato al terz'  ordine  d' intellezioni. E infatti la qualità astratta appartiene
tre. Questo dimostra che ciascun numero appartiene ad un  ordine  d' intellezioni superiore (1); di guisa che la mente è
il fanciullo per avanzarsi nella scala numerica, e a qual  ordine  appartenga: ecco ciò che a me ne pare. Ritorniamo alla
nel fanciullo, se non quando questi è giunto al terz'  ordine  delle sue intellezioni. E veramente nel primo ordine d'
terz' ordine delle sue intellezioni. E veramente nel primo  ordine  d' intellezioni non ci sono che percezioni e idee
regola, quando anzi esse sono il loro effetto. Il second'  ordine  poi somministra delle idee astratte, ma non fa più che
alla mente, e preparargliele per le operazioni del terz'  ordine  d' intellezioni. E veramente, quando la mente applica a
delle cose quelle idee ch' ella si procacciò nel second'  ordine  d' intellezioni, allora ella fa appunto di quelle
perocchè le idee astratte e semi7astratte, che il second'  ordine  somministra, hanno tutte una limitazione, non abbracciano
abbiamo veduto che appariscono nel bambino fino dal second'  ordine  delle sue intellezioni. Queste regole primissime si
natura morale del fanciullo, quando questi giunge al terz'  ordine  d' intellezioni? Cessano esse? Perdono esse di forza? Se ne
ne insorgono delle altre nell' animo umano. Ogni età, ogni  ordine  di intellezione ha le sue regole; il fine, l' essenza loro
che nella mente dell' uomo s' ingenerano ad ogni nuovo  ordine  d' intellezioni; ed è questo che noi vogliamo ora fare nel
sono dunque le regole morali del bambino giunto al terz'  ordine  d' intellezioni? Nel secondo l' ammirazione e la
queste volizioni, effetti delle regole primitive, al terz'  ordine  si cangiano esse stesse in regole morali. Le regole morali
Le regole morali adunque pel nostro bambino al terz'  ordine  d' intellezioni sono le seguenti: Ciò che è conforme alla
appreziative . Nella seconda età, in conseguenza del primo  ordine  d' intellezioni, già cominciano nel fanciullo tanto le
le apprezzative. Nella terza età in conseguenza del second'  ordine  d' intellezioni cominciano nel fanciullo le volizioni
non solo a numerare due oggetti, ciò che si fa nel terz'  ordine  d' intellezioni, ma ben anco a raffrontarli tra loro, e
benevolenza e dell' ammirazione del fanciullo. Al primo  ordine  d' intellezioni egli non possedeva ancora, nè ubbidiva; ma
e l' istinto d' imitazione, che si manifestano nell'  ordine  dell' animalità, sono comuni anche all' ordine dell'
nell' ordine dell' animalità, sono comuni anche all'  ordine  dell' intelligenza; di maniera che vi ha anche una simpatia
aggiunta che dal dovere, dalla legge morale. Se nel primo  ordine  d' intellezioni il bambino percepisce il bello, nel
e colla imitazione animale intellettiva. Ma col second'  ordine  d' intellezioni imparando il linguaggio, egli acquista un
fa col linguaggio, che comincia ad apprendere col second'  ordine  delle sue intellezioni e continua cogli altri. Giunto
intellezioni e continua cogli altri. Giunto dunque al terz'  ordine  già in possesso del linguaggio, di questa chiave dell'
all' istruzione e all' educazione morale, che risponde all'  ordine  d' intellezioni fin qui esposto. Già il lettore ha inteso
che cosa noi intendiamo per « istruzione rispondente a un  ordine  d' intellezioni ». Nondimeno mi si permetta il metterlo
proponiamo. L' istruzione adunque rispondente ad un dato  ordine  d' intellezioni abbraccia tre parti bene distinte, le quali
che serve per far passare la mente del discepolo dall'  ordine  d' intellezioni in cui si trova, a quello che gli è
perfezionare il discepolo nella dottrina appartenente all'  ordine  nel quale la sua mente ha già posto il piede. La
che istruiscono il fanciulletto, dee variare ad ogni  ordine  di sue intellezioni. Perocchè nella lingua e nelle varie
ella si compone, cade ben sovente il bisogno di usare un  ordine  di intellezioni assai grande; onde non tutti i vocaboli d'
le intellezioni degli ordini anteriori, o tra quelle dell'  ordine  prossimo a cui può salire col primo passo della sua mente,
passo della sua mente, o tra quelle di questo medesimo  ordine  a cui è già salito, sono vocaboli del tutto perduti,
sono alla sua portata. Noi abbiamo veduto che al second'  ordine  d' intellezioni il bambino può intendere i nomi (1), al
nome ma esprimente azione. Chi dunque è arrivato al terz'  ordine  non potrà intendere se non quei vocaboli e quelle forme, le
e quelle forme, le quali non suppongono che un solo  ordine  di più, quello a cui la mente dee sollevarsi, e nel caso
alimentata quella, e non altra, che è proporzionata all'  ordine  delle sue intellezioni; e il difficile consiste appunto nel
alla regolarità, si dee introdurre in essa due ordini: 1 L'  ordine  tra una specie e l' altra, che subordina e fa servire l'
non meno che l' attività intellettiva alla morale. 2 L'  ordine  entro ciascuna specie, in modo che in ciascuna attività si
pronuncia de' suoni vocali e articolati della favella. L'  ordine  nel quale si devono far pronunciare al fanciullo nostro i
da ciò che per noi fu detto innanzi, che ogni numero è un  ordine  nuovo d' intellezioni. Ma la ragione di questa speditezza
intellettivamente se stesso, se non pervenuto a un  ordine  più elevato d' intellezioni: questo è quello che noi
che facciamo osservare, che tutte le intellezioni di quest'  ordine  si possono ridurre a due ampie classi. I Classe. Quelle che
hanno per oggetto i rapporti delle intellezioni di terz'  ordine  tra loro. II Classe. Quelle che hanno per oggetto i
hanno per oggetto i rapporti delle intellezioni di terz'  ordine  colle intellezioni degli ordini precedenti. Ognuno intende
suddividere queste due gran classi (1). E pure il quart'  ordine  delle riflessioni non è ancora nulla verso a quegli ordini
mente stessa giunta a possedere le intellezioni di terz'  ordine  si è l' analisi giusta la legge da noi stabilita che « di
la differenza che passa tra i giudizi analitici al secondo  ordine  e i giudizi analitici al quart' ordine. I giudizi analitici
analitici al quart' ordine. I giudizi analitici al second'  ordine  sono delle pure astrazioni ; ma i giudizi analitici al
delle pure astrazioni ; ma i giudizi analitici al quart'  ordine  sono delle scomposizioni elementari . La differenza tra
un lume sfolgorantissimo) non può cominciare che al quart'  ordine  d' intellezioni (1). Il paragone non si può eseguire se non
eseguire se non a questo tempo, anche perchè solo al terz'  ordine  l' uomo conosce la dualità. Nè solo mediante il paragone ,
la dualità. Nè solo mediante il paragone , al quart'  ordine  si distingue la sostanza e l' accidente , l' ente ed il
ma i modi, i predicabili stessi dell' ente. Come nell'  ordine  antecedente delle intellezioni continuò l' operazione dell'
l' operazione dell' analisi, così egli è evidente che nell'  ordine  presente vi ha luogo alla sintesi: giacchè questa trova la
da quella. Uno dei prodotti dell' analisi del terz'  ordine  si fu quello dei concetti astratti delle azioni: le azioni
ed il condizionato (1), analisi però che prima del quart'  ordine  sicuramente non può eseguirsi. Imperocchè deve la mente: 1
Questo primo modo è semplicissimo, ed appartiene al secondo  ordine  d' intellezioni, perocchè non consiste in altro se non in
di quest' ordine, giacchè la mente del fanciullo nell'  ordine  precedente è pervenuta a conoscere distintamente il due.
far ciò egli dee fare delle riflessioni appartenenti ad un  ordine  superiore. I filosofi non hanno mai esaminata accuratamente
monosillabo IO prima di essere giunto al quarto o al quint'  ordine  d' intellezioni. Di più l' osservazione dà un altro
tutte le parti del discorso. Vedemmo già che al second'  ordine  d' intellezioni egli non apprende che i nomi sostantivi, e
e per meglio dire sostantivati; e che solo nel terz'  ordine  egli giunge a formarsi l' idea astratta delle azioni delle
astratta delle azioni delle cose. Solo adunque al terz'  ordine  egli può nominare le proprie azioni; ma queste nulla più
osservare fra gli enti quello che è egli stesso. Nel quart'  ordine  d' intellezioni, e non prima certamente, ma forse di poi,
essere attribuito se non dall' uomo giunto almeno al quint'  ordine  d' intellezioni. Tanti e così difficili elementi racchiusi
col futuro. A tanto può arrivare il fanciullo al quart'  ordine  delle sue intellezioni. Al terz' ordine egli ha un' idea
fanciullo al quart' ordine delle sue intellezioni. Al terz'  ordine  egli ha un' idea accurata del numero due, al quarto può
e tre i tempi raffrontandoli tra loro prima del quint'  ordine  è assolutamente impossibile. Di più si noti, che non
e il ridurla all' applicazione è affatto appartenente a un  ordine  d' intellezioni prossimamente superiore a quel dell' idea.
superiore a quel dell' idea. Laonde nel quart'  ordine  d' intellezioni si cangiano in principŒ le idee avute al
al terz' ordine. Ora vedemmo che fra le idee del terz'  ordine  vi hanno quelle che appartengono alle azioni. I principŒ di
di più rilevanza adunque, che il bambino acquista al quart'  ordine  delle sue intellezioni, consistono in quelli che egli si
nozione della stabilità delle sostanze. Vedendo il costante  ordine  della natura, non dubita di giudicarlo perenne, facendo
di amore e di servigi (1). Questo è ciò che nasce al terz'  ordine  d' intellezioni. Di poi avviene, che egli talora ritrovi la
e deformità, egli non avea da far altro che da metterle in  ordine  nelle affezioni del suo cuore: quali in alto e quali in
della natura, i diversi esseri che la compongono tengono un  ordine  fisso tra loro, ma non si saprebbe come allogarvi in mezzo
trova posto ad un duro cimento, sente che o dee posporre l'  ordine  soggettivo7oggettivo degli enti della natura (1), o
una madre. [...OMISSIS...] La moralità dunque del quarto  ordine  si manifesta colla coscienza; ma sarebbe un errore il
avere operato male e non più. Le formole adunque del quart'  ordine  d' intellezioni (non che quest' ordine abbia ancor formole
adunque del quart' ordine d' intellezioni (non che quest'  ordine  abbia ancor formole ma ha il contenuto delle formole, che
per l' elemento del sacrifizio , che s' introduce nell'  ordine  morale; e della virtù della fortezza necessaria a compirlo.
essere assoluto vien conosciuto necessario già al second'  ordine  d' intellezioni. Al battezzato secondo le dottrine profonde
trovare nella quinta età del fanciullo, o sia al quart'  ordine  della sua intelligenza a cui siamo pervenuti. Appena il
io abbia percepito o sentito di più di prima. Al secondo  ordine  d' intellezioni il bambino apprende a parlare: al terzo
d' intellezioni il bambino apprende a parlare: al terzo  ordine  il nome di Dio che gli suona all' orecchio lo rende già
egli viene aiutato da una religiosa istituzione. Al terz'  ordine  egli apprende del pari che la madre ha una volontà; e al
volontà propria a quella di Dio. [...OMISSIS...] Al quarto  ordine  d' intellezioni adunque l' idea di Dio può essere divenuta
operazione, per la quale egli viene sollevato all'  ordine  soprannaturale, vien posto in comunicazione con Dio. L'
intelligenza. Dallo sviluppo intellettivo del quart'  ordine  passiamo a quello dell' attività umana, che gli risponde.
uno più o meno dell' altro. Ora vedemmo, che solo al quart'  ordine  comincia il paragone; dunque al quart' ordine solamente può
al quart' ordine comincia il paragone; dunque al quart'  ordine  solamente può farsi quell' atto della volontà che SCEGLIE
della volontà che SCEGLIE tra due cose paragonate. Ad un  ordine  precedente cioè al terzo si può bensì apprezzare , il che
antecedentemente paragone. Se si considera, che al second'  ordine  si formano gli astratti e però nasce l' amore ad essi, e
scelta conseguente cade sopra cose, che appartengono all'  ordine  materiale o anco a cose semplicemente intellettuali, vi può
a manifestarsi la prima volta che l' uomo dee paragonare l'  ordine  morale agli altri ordini inferiori; la prima volta che dee
(1). Ma questa prima volta viene appunto al quart'  ordine  delle intellezioni. La collisione tra le cose attraenti per
a descrivere qual sia l' istruzione conveniente al quart'  ordine  d' intellezioni, non ripeterò quelle cose, che ho dette in
pedagogici, che debbono essere ricordati in ciascun  ordine  de' vegnenti. I quali, in questo di cui trattiamo,
alle lingue stesse perite (1). Dee continuarsi nel quart'  ordine  e ne' susseguenti l' esercizio dell' attività esterna,
quella che non esprima mai formole morali superiori all'  ordine  d' intellezioni, a cui egli è arrivato; o tutt' al più ad
intellezioni, a cui egli è arrivato; o tutt' al più ad un  ordine  immediamente maggiore. Un libro che raccogliesse queste
abbia raccolti in un libro molti pensieri proprŒ di ciascun  ordine  d' intellezioni; e in pari tempo la maniera di vestirli
graduatamente da' pensieri e dalla lingua propria d' un  ordine  inferiore a' pensieri ed alla lingua propria d' un ordine
ordine inferiore a' pensieri ed alla lingua propria d' un  ordine  d' intellezione superiore. Dico non solo da' pensieri, ma
variamente e in un modo sempre acconcio; ma proprio d' un  ordine  d' intellezione e non d' un altro. Vi sono delle
e perchè mai sono difficili? Perchè appartengono ad un  ordine  d' idee superiore al loro. Si dovrebbero adunque dall' uom
delle parole (1). La scrittura adunque appartiene all'  ordine  d' intellezioni prossimamente superiore a quel del
della lettura fino ch' egli sarà bene avanzato nel quart'  ordine  intellettivo, che solitamente risponde alla seconda metà
due studi. L' uno e l' altro infatti appartiene allo stesso  ordine  d' intellezioni, perocchè chi scrive non fa che aggiungere
Noi abbiamo veduto, a ragione d' esempio, che al quart'  ordine  d' intellezioni, a cui siam pervenuti, il fanciullo può
età, si dee oggimai pensare ad introdurre anche un bell'  ordine  nelle sue cognizioni. Questo studio di ordinare le
cappŒ in cui le idee s' annodano. E però, se al terz'  ordine  d' intellezioni questi principŒ incominciano, al quarto si
e le idee, che comunemente si hanno sulla maniera di dar  ordine  alle cognizioni infantili, sogliono essere troppo
onde crediamo pregio dell' opera il dichiarare qual sia l'  ordine  che si dee cercar d' introdur nella mente dei fanciulli e
pensieri non sia arbitraria, ma fondata nella verità, nell'  ordine  universale delle cose, perocchè egli è questo che dà all'
Esse sogliono confondersi insieme, e talun crede che il dar  ordine  all' umana mente tutto consista unicamente in far nascere
a cui si devono legare, creando così nelle menti un cotale  ordine  più fattizio che vero, più rappresentante le opinioni
idee, ma non da qualsivoglia associazione d' idee viene l'  ordine  delle idee stesse; che anzi l' associazione che si forma
(uomo). Mediante questa forza unitiva umana l'  ordine  dell' intelligenza va di consenso coll' ordine dell'
umana l' ordine dell' intelligenza va di consenso coll'  ordine  dell' animalità: un movimento in questo difficilmente si fa
isolato e solo, senza che nascano de' movimenti anche nell'  ordine  intellettuale, e così viceversa; difficilmente l' uomo
atto egli non sollevi de' tasti, per così dire, anche nell'  ordine  animale (2). La terza ragione è l' incatenamento, che hanno
solo che qui vi sarebbe il passaggio contrario dall'  ordine  dell' intelletto a quello del senso, mentre nel primo caso
inchiudono, e non si assomigliano; ma anzi l' una sta nell'  ordine  delle cose reali, l' altra in quello delle ideali: sono
chiamano i pensieri. E` un lavoro che accade tutto nell'  ordine  dell' intelligenza. E il lavoro potrebbe pure avvenire
intelligenza. E il lavoro potrebbe pure avvenire nell'  ordine  dell' intelligenza, quand' anco la materia del lavoro fosse
dell' animale e dalla forza unitiva dell' uomo, ma è un dar  ordine  a queste stesse, un sommetterle alla ragione, il far sì che
possa a suo vantaggio liberamente disporre. E nel vero l'  ordine  delle idee e dei pensieri aiutano moltissimo anche la
fantastica; ma se quelli rendono un sentimento, l'  ordine  delle idee rende tosto assai più facile quella operazione
idee, e per ciò anche quella del loro ordine, perocchè l'  ordine  delle idee è formato da altre idee di connessione, le quali
e così i segni sensibili possono risvegliar nella mente l'  ordine  che si desidera. Ma questo stesso effetto non si ottiene
ordinati giovan benissimo o a comunicare altrui lo stesso  ordine  d' idee, o a richiamare in mente a se medesimo le idee
intendimento. Per altro, l' associazione che si fonda nell'  ordine  delle idee è la sola che possa servire alla moralità.
in altro se non nella ricognizione volontaria dell'  ordine  oggettivo (1). Ma l' ordine oggettivo dee essere
ricognizione volontaria dell' ordine oggettivo (1). Ma l'  ordine  oggettivo dee essere riconosciuto compiutamente dalla
« « Si conduca l' uomo ad assimilare il suo spirito all'  ordine  delle cose fuori di lui, e non si voglia conformare le cose
rispondere al cuore. Se la mente dunque si conforma all'  ordine  oggettivo delle cose, se si ha in esso il tranquillo lume
in ciascuna età, voglio dire a riconoscere tutto l'  ordine  oggettivo di cui è capace; al che fare è necessario che i
età in cui il fanciullo si trova. Nel primo e second'  ordine  d' intellezioni egli concepisce Iddio come complemento
dell' idea di Dio quasi assorbente tutte le altre. Al terz'  ordine  rimane la stessa idea di Dio, ma non assorbe più le altre;
ciò che è contingente all' Essere supremo. Al quart'  ordine  si manifesta Iddio come volontà. Cioè dopo essersi distinto
fra tutte le altre cose e l' Essere supremo. Al quint'  ordine  si cominciano a conoscere alcuni dei divini precetti, e l'
sotto l' unità suprema del Creatore, e di porre così l'  ordine  principalissimo e naturalissimo nella mente, nel cuore e
essere, come queste sono tre, così tre sono i principŒ d'  ordine  e di unificazione. Cominciamo dall' idealità . L' essere
Nell' esporre l' educazione che risponde al quart'  ordine  d' intellezione, seguiremo il metodo tenuto fin qui, di dar
della benevolenza serve di fondamento e quasi di traccia l'  ordine  de' pensieri che abbiamo raccomandato introdursi nella
di mano in mano ch' egli se ne rende capace. Ora quest'  ordine  bellissimo de' pensieri non è che la VERITA` nella sua
La mente del fanciullo si mantiene retta procacciando l'  ordine  universale delle idee (1): il cuore si mantiene del pari
ordinate e ragionevoli, rispondenti a quel perfettissimo  ordine  de' pensieri e delle affezioni. Il fare che il fanciullo
di malevolenza. Viene il tempo, ed è quello del terz'  ordine  d' intellezioni, che il fanciullo pel linguaggio apprende
alcun principio di coscienza morale. E` venuto al quart'  ordine  delle sue intellezioni, che avendo già conosciuta una
educatori, regola della moralità del fanciullo nel quart'  ordine  d' intellezioni, può esser bona; 2 in qual maniera può
è propria di questa età, si manifesta cioè al quart'  ordine  d' intellezioni. Ora egli è chiaro, che circa il comandare
fare una classificazione delle intellezioni di quint'  ordine  potrà farla agevolmente, partendo dal principio che « le
partendo dal principio che « le intellezioni di un dato  ordine  sono i rapporti, che trova la mente fra le intellezioni
a questo, prima d' istituire il ragionamento sopra un dato  ordine  d' intellezioni conviene aver presente che le intellezioni
conviene aver presente che le intellezioni di un dato  ordine  non sono egualmente facili a formarsi, nè si formano tutte
che nel tempo stesso che la mente lavora intorno ad un dato  ordine  d' intellezioni, non istà ella oziosa rispetto alle
anche sullo sviluppo, che fa la mente di sè col quint'  ordine  d' intellezioni, ordine che suole apparire già assai
che fa la mente di sè col quint' ordine d' intellezioni,  ordine  che suole apparire già assai marcato nel quart' anno del
quart' anno del fanciullo. L' operazione propria del quint'  ordine  è la terza specie di sintesi. La prima specie si fu la
preparata dall' analisi precedente. L' analisi del quart'  ordine  noi l' abbiamo fatta consistere nella scomposizione
specie, che è l' operazione propria dello spirito al quint'  ordine  d' intellezioni. Verificato coll' analisi del quart'
due cose diverse, che ne formano una sola; viene nel quint'  ordine  la sintesi a discoprire i rapporti, che hanno tra di loro
precedenti cioè dalle sintesi, che si fanno al quart'  ordine  o prima. Questo s' intenderà facilmente, quando si ritiene,
s' intenderà facilmente, quando si ritiene, che in ogni  ordine  oltre l' operazione propria di esso, si continuano a
Ma egli è evidente, che lo spirito giunto al terz'  ordine  non può predicare una cosa di un' altra se non a condizione
Laonde questa operazione non può aver luogo al terz'  ordine  ogni qualvolta a quello stadio il predicato non è ancor
sieno ritardate d' un ordine: di maniera che al terz'  ordine  si hanno le azioni astrattamente prese; solo al quarto si
è più stimabile l' azione ». Questo passo lo farò all'  ordine  seguente: nel sesto comincerà dunque nella mente del
alla formazione d' una sì grande idea il cammino. Al quint'  ordine  sembra pure potersi attribuire l' operazione del sillogismo
l' altra (1). Ma noi abbiamo veduto che solo al quint'  ordine  lo spirito umano giunge a distinguere due cose in un solo
specie di sintesi. Laonde egli pare, che prima del quint'  ordine  l' intendimento umano non possa in modo alcuno concepire la
due membri appartengono agli ordini susseguenti. In quest'  ordine  può il fanciullo acquistare distinta idea del numero
un predicato. Ciò che ho detto parlando del numero tre all'  ordine  precedente, parmi sufficiente a fare intendere tutto ciò
già a formarsi delle collezioni di cose; e nel quint'  ordine  procede innanzi nella formazione di tali collezioni: quelle
il fanciullo, e questa si è di distribuire le cose in cert'  ordine  secondo un loro valore vero o supposto, assoluto o
loro valore vero o supposto, assoluto o relativo. Al quart'  ordine  egli cominciò a notare colla sua mente le differenze delle
adunque, e dopo l' età delle differenze, segue l' età dell'  ordine  nel quale pone più collezioni fra loro, ovvero gl'
fatto comincia ad essere distintamente conosciuta al quart'  ordine  d' intellezioni; la conseguenza che se ne trae a vantaggio
dell' altra, non si ha se non al quint' ordine. Col quint'  ordine  d' intellezioni il fanciullo può giugnere a distinguere i
intendersi dal fanciullo, se egli non sia giunto al quint'  ordine  almeno del suo sviluppo intellettivo. Al prim' ordine egli
ordine almeno del suo sviluppo intellettivo. Al prim'  ordine  egli non percepisce che degli oggetti esterni. Supponiamo
ad un certo grado d' intellettuale sviluppo. Nel quart'  ordine  solamente, ordine in cui comincia l' intendimento a notare
d' intellettuale sviluppo. Nel quart' ordine solamente,  ordine  in cui comincia l' intendimento a notare distintamente le
percezione, egli è vero, e come tale apparterrebbe al prim'  ordine  d' intellezioni; ma non si fa a quel tempo, come dicemmo,
e però non prima del quint' ordine. Non basta: al quint'  ordine  d' un altro grado s' accresce nell' uomo la cognizione di
attribuendogli delle azioni, ed avendo altresì col quart'  ordine  stesso concepite le azioni in due tempi, nel passato e nel
o anco nel presente e nel futuro; egli giunge al quint'  ordine  ad osservare che il principio agente sentito e percepito è
lui si scopre benevola, e il volere di essa. Già al quart'  ordine  d' intellezioni egli pone tanta stima ed affetto, e intende
ad osservarsi, ed egli segna l' apparizione del quint'  ordine  d' intellezioni nel fanciullo. Perocchè il quarto è quello
è venuto al quint' ordine. Tuttavia il rimorso al quint'  ordine  non ha del tutto la stessa natura del rimorso quale si
le norme o principŒ morali, che si formano nell' anima all'  ordine  quinto d' intellezioni. Il rimorso, prima di concepire una
ordine. Per altro, il rimorso che si manifesta al quint'  ordine  è così diverso dal rimorso che si manifesta negli ordini
dell' opera mala da lui commessa. E nel vero, al quint'  ordine  il fanciullo non ha ancora finito di concepire chiaramente
fra le azioni fatte a sè, che le ha fatte, nel quint'  ordine  la sente in generale, ma ancora non ne conosce la qualità,
ma ancora non ne conosce la qualità, il che dee fare all'  ordine  seguente; al quale perciò si spetta la imputazione
personalità; e questo è il rimorso che sorge al quint'  ordine  d' intellezioni. Questo rimorso appartiene al senso morale
; ma quando l' uomo giunge nel suo sviluppo intellettivo un  ordine  più su, incontanente egli, errando, soggiace a un rimorso,
cedendo alla tentazione. All' incontro il rimorso al sest'  ordine  acquista un nuovo elemento, quello dell' imputazione. Al
un nuovo elemento, quello dell' imputazione. Al sest'  ordine  l' uomo conosce l' IO, come un sentimento sostanziale
il gran principio morale: « segui la coscienza »al quint'  ordine  d' intellezioni non è ancor formato nell' uomo: egli segue
della moralità al quart' ordine. Noi vedemmo che al quart'  ordine  la moralità si manifestò all' uomo come un dovere « di
in cima a tutte le cose nella morale propria del quart'  ordine  d' intellezioni. Nel quinto cominciano le collisioni de'
esser forti. Tuttavia giova assegnare a questo quint'  ordine  anco questo precetto, che comanda « la morale fortezza ».
volontà limitate nella bontà. In secondo luogo, al quint'  ordine  non solo egli cominciò a distinguere le differenze delle
le differenze delle cose, ma a collocare in un certo  ordine  di dignità più cose tra loro, almeno due. Quest' ordine fra
ordine di dignità più cose tra loro, almeno due. Quest'  ordine  fra gli oggetti da lui contemplati non esisteva in lui
e perciò prima egli nè pur poteva collocare nel debito  ordine  le volontà intellettive che gli si rappresentavano come
spontanea, che per una preferenza razionale. Ma nel quint'  ordine  oggimai può farlo. Come dunque lo farà egli? Egli è
s' attacca nè a questo, nè a quell' essere reale; ma all'  ordine  mostratogli nell' idea: sicchè quest' idea viene ascoltata
ne' quali l' essere sussiste. Il fanciullo dunque al quint'  ordine  d' intellezioni tocca si può dire tutta la morale; perocchè
della notizia di Dio nella mente fanciullesca, in quest'  ordine  d' intellezioni può manifestarsi Iddio al fanciullo come
allo sviluppo intellettivo del fanciullo al quint'  ordine  saranno inserite in questo capitolo per la stretta
quarto anno (1), al quale tempo suol appartenere il quint'  ordine  d' intellezioni. Questo fatto del subito slancio che prende
nelle speciali condizioni dello spirito pervenuto al quint'  ordine  d' intellezioni. Fino dai primi istanti della vita del
è appunto quello, che risponde al quinto e al sest'  ordine  d' intellezioni. Da principio l' operar della natura per
infanzia al terzo e quart' anno, cioè al quinto e sesto  ordine  d' intellezioni, vedesi del pari nella vita dell' umanità.
così dire l' essere, più essere che egli possa, i gradi, l'  ordine  intimo, le forme di quest' essere, che sono appunto l'
spiriti, ecco la prima dote del savio educatore. Al quint'  ordine  ancora si manifesta l' apatia o noia morale, malattia
malattia pericolosissima ne' fanciulli. Vedemmo, che all'  ordine  antecedente, cioè al quarto, si sveglia nel fanciullo la
questione di Educazione. Si tratta non stabilire un nuovo  ordine  di cose colla violenza ;un ordine di cose stabilito colla
non stabilire un nuovo ordine di cose colla violenza ;un  ordine  di cose stabilito colla violenza è sempre tirannico
sposa, figli, siano per voi come rami collocati in  ordine  diverso sulla stessa pianta. Santificate la Famiglia
generale mio proposito è quello d'investigare fino a qual  ordine  d'idee possano pervenire le facultà mentali considerate
li oggetti che destano in noi le idee, facendo parte d'un  ordine  naturale, tendono a far sistema in noi, perché fanno già
onori e di quei barbari poteri, concepisce già l'idea d'un  ordine  di cui sente d'esser principio in seno alla sua tribù; ed
principio in seno alla sua tribù; ed attribuisce un simile  ordine  anche alle volontà che crede regnanti in seno alla natura.
viete, a consuetudini stupide e servili. Epperò un medesimo  ordine  d'idee he dapprima fu progresso ivien poscia decadimento.
qualche essere reale ben ordinato, senza che quell'  ordine  che in se dimostra non sia preso per vestigio d'
sentimento, come dicevo; ma poscia ve lo trasportano nell'  ordine  intellettivo, lo trasmutano in idea: questi sono i veri
da lui conosciuto per intuizione; in qual modo si avveri l'  ordine  dell' essere stesso, giacchè nell' essere intuito lo
al percepimento delle cose. Questi, non uscendo mai dall'  ordine  naturale, sono (almeno i più risaltanti) gli organi
assegnati al reale a noi sensibile e percettibile nell'  ordine  di natura? I caratteri direttamente opposti a que' primi: e
Gioberti esclude affatto questa ritirata, sostenendo che l'  ordine  che hanno le cose nella mente è quello stesso nè più nè
E qui notate, o cari signori, che questo principio che l'  ordine  delle cose nella mente sia quello stesso dell' ordine delle
l' ordine delle cose nella mente sia quello stesso dell'  ordine  delle cose fuori della mente, fu sempre graditissimo ai
La prima si è, che l' idealità si dichiara separabile nell'  ordine  delle cose contingenti. Dunque almeno in quest' ordine può
ordine delle cose contingenti. Dunque almeno in quest'  ordine  può essere la idealità senza la realtà, e però non è
separazione. Si dee dunque conchiudere che almeno in quest'  ordine  l' ideale, benchè separato dal reale, non è più il nulla,
filosofica. Dipoi, egli è assai strano l' immaginare un  ordine  contingente di cose, in cui l' ideale stia separato dal
in cui l' ideale stia separato dal reale; giacchè in un  ordine  contingente di cose non si sa come possa avervi l' ideale;
necessità, dell' eternità ecc.: dunque non appartiene all'  ordine  contingente, ma all' ordine necessario, a Dio stesso, di
dunque non appartiene all' ordine contingente, ma all'  ordine  necessario, a Dio stesso, di cui è un' attinenza. Se si
si fa una cosa sola. Il dire dunque che l' ideale nell'  ordine  contingente di cose è separabile dalla realità, è in ogni
dee fare meraviglia, o signori, se il Gioberti ponga nell'  ordine  delle cose contingenti qualche specie d' ideale . Poichè
aver distinto, come egli fece, l' ideale dal reale nell'  ordine  contingente, ed all' aver dichiarato che le idee astratte,
il Gioberti introduce, nel passo più sopra recatovi, fra l'  ordine  assoluto e l' ordine contingente, nel suo sistema non possa
nel passo più sopra recatovi, fra l' ordine assoluto e l'  ordine  contingente, nel suo sistema non possa aver luogo; e questo
che « « l' idealità non è separabile dalla realità nell'  ordine  assoluto, oggetto dell' intuito » »; ma dice ancora e lo
che nell' oggetto dell' intuito si contiene, onde anche l'  ordine  contingente di cose non può essere escluso dall' oggetto
produce in separandolo. Se dunque si dà distinzione tra l'  ordine  assoluto e l' ordine contingente, non può mica essere che
Se dunque si dà distinzione tra l' ordine assoluto e l'  ordine  contingente, non può mica essere che il primo ordine sia
e l' ordine contingente, non può mica essere che il primo  ordine  sia oggetto dell' intuito e non il secondo, come viene a
più debbon essere due oggetti distinti del conoscere l'  ordine  contingente di cose e l' ordine assoluto, e quindi il primo
distinti del conoscere l' ordine contingente di cose e l'  ordine  assoluto, e quindi il primo non può essere in modo alcuno
più, se « « l' idealità non è separabile dalla realtà nell'  ordine  assoluto, oggetto dell' intuito, ma solo nell' ordine
nell' ordine assoluto, oggetto dell' intuito, ma solo nell'  ordine  contingente » », come si conosce quest' ordine contingente?
solo nell' ordine contingente » », come si conosce quest'  ordine  contingente? O si conosce coll' idea, o senza di essa: se
idea per il signor Gioberti è reale ed è Dio stesso, l'  ordine  contingente non è più diviso dall' ordine assoluto, e
è Dio stesso, l' ordine contingente non è più diviso dall'  ordine  assoluto, e supponendolo diviso si suppone ciò che nel suo
contradittorio ed assurdo. Se si conosce senza l' idea, l'  ordine  contingente è dunque fuori dell' idea, è conoscibile per sè
nell' oggetto dell' intuito. Finalmente dicendo che nell'  ordine  contingente l' idealità è separabile dalla realtà, pare che
l' idealità è separabile dalla realtà, pare che l'  ordine  contingente si componga di idealità e di realità. Ma nell'
la realità, perocchè altrimenti sarebbe nulla. Dunque l'  ordine  contingente, secondo lui, si compone d' idealità che è
si compone di una idealità e di due realità. Ma nell'  ordine  assoluto non v' ha che una idealità e una realità
Dunque, giusta il ragionare giobertiano, vi ha più nell'  ordine  contingente che nell' ordine assoluto: perocchè in questo
giobertiano, vi ha più nell' ordine contingente che nell'  ordine  assoluto: perocchè in questo vi è una idealità con una sola
il giobertiano sistema. Secondo queste parole dunque, l'  ordine  assoluto è l' oggetto dell' intuito; e in quest' oggetto l'
dell' uomo. Or che cosa contrappone il Gioberti all'  ordine  assoluto oggetto dell' intuito? Egli contrappone l' ordine
ordine assoluto oggetto dell' intuito? Egli contrappone l'  ordine  contingente di cose, il quale è l' effetto libero del
di cose, il quale è l' effetto libero del primo. Dunque l'  ordine  contingente, l' ordine delle cose create ch' egli chiama
effetto libero del primo. Dunque l' ordine contingente, l'  ordine  delle cose create ch' egli chiama effetto libero, quest'
delle cose create ch' egli chiama effetto libero, quest'  ordine  non è l' oggetto dell' intuito. Ma d' altra parte ella è
è compreso nell' oggetto dell' intuito, e che fuor dell'  ordine  dell' intuito non v' ha altro ordine di sapere, se non
e che fuor dell' ordine dell' intuito non v' ha altro  ordine  di sapere, se non quello della riflessione e dell'
alla sintesi raziocinativa ed all' analisi appartiene l'  ordine  contingente delle cose, le quali cose, per dirlo di nuovo,
. - Ma non avete anche detto che all' intuito appartiene l'  ordine  assoluto nel quale l' idealità è inseparabile dalla realtà?
ho detto. - Non avete anche detto che il contrapposto dell'  ordine  assoluto è l' ordine di cose contingenti? G. L' ho detto. -
anche detto che il contrapposto dell' ordine assoluto è l'  ordine  di cose contingenti? G. L' ho detto. - E che l' ordine
è l' ordine di cose contingenti? G. L' ho detto. - E che l'  ordine  delle cose contingenti è l' effetto libero dell' ordine
l' ordine delle cose contingenti è l' effetto libero dell'  ordine  assoluto, oggetto dell' intuito? G. L' ho detto parimente,
perchè [...OMISSIS...] . - Voi dunque per Ente intendete l'  ordine  assoluto? G. Appunto. - E per esistenze, ossia cose
la sintesi raziocinativa e l' analisi trovano nell'  ordine  assoluto, che è il vostro Ente, veduto proprio in sè,
e le dividono con successione di tempo, onde quest'  ordine  in fatto diviene in tal modo un ordine soggetto al tempo,
tempo, onde quest' ordine in fatto diviene in tal modo un  ordine  soggetto al tempo, alla moltiplicità ed alla contingenza?
ed alla contingenza? G. Appunto. - Egli diviene altresì  ordine  soggettivo, perchè in tal modo l' ordine assoluto acquista
diviene altresì ordine soggettivo, perchè in tal modo l'  ordine  assoluto acquista una forma soggettiva? G. Così nè più nè
acquista una forma soggettiva? G. Così nè più nè meno. - L'  ordine  adunque delle cose contingenti è formato dalla riflessione,
è formato dalla riflessione, che scompone e ricompone l'  ordine  assoluto, ossia l' Ente oggetto dell' intuito. G.
che voi chiamate principio di creazione, pel quale l'  ordine  delle cose contingenti, è un effetto libero dell' ordine
l' ordine delle cose contingenti, è un effetto libero dell'  ordine  assoluto che è l' oggetto dell' intuito. L' ordine delle
dell' ordine assoluto che è l' oggetto dell' intuito. L'  ordine  delle cose contingenti dove si dà separazione dell' ideale
dell' ideale dal reale non differisce sostanzialmente dall'  ordine  assoluto, ossia dall' Ente, da Dio, oggetto dell' intuito,
modale, come dite, [...OMISSIS...] . G. Dite di più: l'  ordine  contingente che abbraccia le creature non differisce dall'
contingente che abbraccia le creature non differisce dall'  ordine  assoluto, cioè da Dio, nella sostanza; ma differisce nella
nella sostanza; ma differisce nella forma, perchè in quell'  ordine  delle cose contingenti vi è lo stesso che nel primo,
non mi pare che possa essere più chiara, o signori: l'  ordine  delle cose contingenti non differisce, secondo il nostro
differisce, secondo il nostro Filosofo, di sostanza dall'  ordine  assoluto, ossia dall' Ente, che è il Dio del Gioberti. La
ad un tempo che si contiene realmente, non differendo l'  ordine  dell' idee da quello delle cose. Ma il dir questo è
abusare della vostra indulgenza. Noi abbiamo veduto che l'  ordine  delle cose è identico a quello delle idee, e che ogni cosa
stessa di Dio in esse trapassata. Ma perocchè l'  ordine  degli intelligibili è identico perfettamente all' ordine
l' ordine degli intelligibili è identico perfettamente all'  ordine  della realtà, conviene che trapassando l' intelligibilità
Filosofo in tante identificazioni. Identico è per lui l'  ordine  delle cose e l' ordine delle idee, come vedemmo, identico
Identico è per lui l' ordine delle cose e l'  ordine  delle idee, come vedemmo, identico l' ideale ed il reale,
alla mente, e il particolare al senso; ma solamente nell'  ordine  della riflessione, che è l' ordine delle cose contingenti:
ma solamente nell' ordine della riflessione, che è l'  ordine  delle cose contingenti: in quest' ordine il generale è già
che è l' ordine delle cose contingenti: in quest'  ordine  il generale è già individuato, reso soggettivo,
congerie, questa sintesi, come la chiama il Gioberti, è l'  ordine  assoluto, cioè Dio stesso. [...OMISSIS...] (voi ben sapete
quello che era oggettivo, produce, come abbiamo veduto, l'  ordine  contingente colla scomposizione dell' ordine assoluto
veduto, l' ordine contingente colla scomposizione dell'  ordine  assoluto oggetto dell' intuito. L' oggetto dell' intuito è
raziocinio, ma di semplice intuito, che ha per oggetto l'  ordine  assoluto: ce ne assicura il signor Gioberti, e guai a
dee esser l' intuito che tutto contiene: e questo è l'  ordine  del vero assoluto, mentre quello della riflessione è un
del vero assoluto, mentre quello della riflessione è un  ordine  soggettivo. Combatte dunque il panteismo, dimostrando che
e conchiude: [...OMISSIS...] , confondendo così insieme l'  ordine  naturale col soprannaturale, come appunto confuse le
senza accennar nulla che si riversi al di fuori dell'  ordine  de' sentimenti e dell' intelligenza, appariscono le potenze
formale, cioè di un ragionamento che non esce dall'  ordine  delle idee, ed è perciò che nell' essere ideale, oggetto
del ragionare, perchè i principj appartengono tutti all'  ordine  delle idee; nego se si tratta di cognizione materiata,
sentimenti e persuasioni . La concezione appartiene all'  ordine  ideale, il sentimento al reale, e la persuasione al
dire perchè queste sono indivisibili da quelle altre di un  ordine  superiore che eccedono al tutto le forze dello spirito
si restano le medesime e non fanno per questo che un  ordine  soprannaturale di cose sia in mezzo dell' umano genere
naturale. Per veder questo, che cosa è, io domando, l'  ordine  naturale? che cosa è un' operazione dell' uomo naturale? -
e i loro effetti, è ciò che forma quello che si chiama l'  ordine  naturale . Se dunque una cosa estranea a quest' ordine, una
comincia in noi uno stato nuovo, noi siamo entrati nell'  ordine  soprannaturale, in quell' ordine che nella lingua della
noi siamo entrati nell' ordine soprannaturale, in quell'  ordine  che nella lingua della cristiana teologia si appella l'
che nella lingua della cristiana teologia si appella l'  ordine  della grazia : allora la nostra azione, sebben nostra, ma
religione è l' essere reale: la Teologia appartiene all'  ordine  delle cognizioni, la Religione all' ordine delle azioni. La
appartiene all' ordine delle cognizioni, la Religione all'  ordine  delle azioni. La Teologia naturale è composta di cognizioni
le potenze sono la sede delle virtù e dei vizii. Ma nell'  ordine  soprannaturale la grazia per sè considerata non è già una
suo: la virtù consiste nell' adesione della volontà [all']  ordine  dell' essere. Chi non vive secondo quest' ordine, chi non
chi non dà a tutti il suo, è vizioso e ingiusto. Ora quest'  ordine  richiede che noi stimiamo e amiamo Iddio per quello che
e come quello è debile o forte, nobile o vile, d' un  ordine  superiore o d' un ordine inferiore. Or ciò posto, ed
o forte, nobile o vile, d' un ordine superiore o d' un  ordine  inferiore. Or ciò posto, ed essendo il sentimento
cioè soprannaturale. L' Apostolo mette per base di tutto l'  ordine  soprannaturale la Fede in quelle parole: « Senza la fede è
non agli occhi degli uomini, ma a quelli di Dio, secondo l'  ordine  soprannaturale, non può esistere, gli manca onde essere e
ottimamente si enumerano gli atti cristiani in quell'  ordine  in che li pose S. Paolo: Fede, Speranza e Carità; nel quale
e degno di ogni attenzione il riscontro che vi ha fra l'  ordine  naturale e l' ordine soprannaturale dell' uomo, fra il
il riscontro che vi ha fra l' ordine naturale e l'  ordine  soprannaturale dell' uomo, fra il sentimento che
sè stesso: qui non c' è ancor riflessione, appartiene all'  ordine  della cognizione diretta, ma è più che semplice cognizione
spiana, a mio parere, ove si schierino qui nel loro giusto  ordine  tutti i passi dello spirito che precedono, che
e che susseguono altresì l' atto della fede. Ecco qual è l'  ordine  loro: 1. Cognizione rivelata di Dio ex auditu (operazione
lume, ed essa risponde a ciò che è la ragione pratica nell'  ordine  naturale. Il lume della ragione è l' essere ideale (3), il
luce cammina il cristiano nella vita presente per un alto  ordine  della divina Provvidenza, acciocchè cioè colle tenebre
deiforme, anche nella mente umana, sebben posta nell'  ordine  naturale, una tale operazione si rinverrebbe. Perocchè
cieco di Alessandria Didimo aveva egregiamente distinto l'  ordine  ideale, a cui appartengono le scienze, dall' ordine reale,
l' ordine ideale, a cui appartengono le scienze, dall'  ordine  reale, a cui appartiene lo Spirito Santo; e mostrato quanto
poi della fede essere la stessa divina sostanza. Quindi l'  ordine  naturale esser costituito dall' essere ideale ; l' ordine
ordine naturale esser costituito dall' essere ideale ; l'  ordine  poi soprannaturale esser costituito dalla partecipazione
dalla partecipazione dell' essere reale : e quest'  ordine  essere un compimento e perfezionamento di quello, come l'
dell' essere ideale . Che Iddio operi nell' anima, nell'  ordine  della grazia, come causa efficiente , è fuori di
informata di qualche specie ; 3. e che tenga in sè qualche  ordine  , cioè che sia ordinata a qualche fine (2). Di che
le nomina altresì con questi tre nomi di modo, specie e  ordine  : e dall' entrare necessariamente somiglianti elementi in
ideale . Veniamo al terzo elemento di S. Agostino, l'  ordine  che hanno le cose a un fine. L' ordine delle cose non ha
di S. Agostino, l' ordine che hanno le cose a un fine. L'  ordine  delle cose non ha prezzo alcuno se non a una condizione,
fatta la obiezione:« che se la intelligenza apprezza l'  ordine  o la perfezione delle cose, conviene che quest' ordine
l' ordine o la perfezione delle cose, conviene che quest'  ordine  abbia un prezzo antecedentemente all' atto della
che lo apprezza«. - Ma ho dimostrato che, sebbene l'  ordine  e la perfezione della cosa si concepisca da sè, anche
essenziale con una intelligenza possibile. E veramente l'  ordine  di cui parliamo, suppone un rapporto di fine e di mezzo, e
esseri intelligenti e, completamente, in Dio solo (2). L'  ordine  completo adunque non si dà se non nelle intelligenze, nelle
parte attiva della intelligenza. Dunque il compimento dell'  ordine  esige delle volontà ordinate, cioè consenzienti alla
delle volontà ordinate, cioè consenzienti alla verità. L'  ordine  morale adunque è ciò a cui tende ogni ordine, e senza il
è ciò a cui tende ogni ordine, e senza il quale nessun  ordine  ha merito, ma riuscirebbe una sconciatura, un disordine. L'
ha merito, ma riuscirebbe una sconciatura, un disordine. L'  ordine  adunque di S. Agostino completamente si esprime nella
quello che noi abbiamo più sopra detto: e invece di dire l'  ordine  , sostituisce la perifrasi, « ciò che è degno di
« », espressione che è sommamente propria dell'  ordine  morale. Non sarà inutile che io rechi tutto insieme il
egli ha bisogno di ricorrere ad una espressione tolta dall'  ordine  morale, cioè all' amore, per esprimere il suo pensiero).
e tre, sebbene ciascuna di esse in diverso modo, cioè nell'  ordine  in cui procede: onde avviene che la operazione creante si
sono Dio, nè Dio è formalmente unito alle creature nell'  ordine  naturale. L' operazione della grazia all' incontro abbiamo
uomo (3): e quindi l' operazione deiforme appartiene all'  ordine  soprannaturale. La sostanza divina si unisce formalmente
quale noi sentiamo la natura divina comunicarsi a noi nell'  ordine  della grazia? E anzi nè pur si può dire che l' operazione
occasione delle sue operazioni dai sensi; così anche nell'  ordine  sopra natura la divina Sapienza ha così provveduto, e di
Ecco com' egli descrive a' suoi nazionali quest'  ordine  della divina sapienza: [...OMISSIS...] . Dalle quali parole
con queste sole, perchè queste non appartengono che all'  ordine  ideale, e le verità teologiche possono essere sapute e
questo modo del procedere dello spirito umano nell'  ordine  naturale all' ordine sopra natura, s' applichi questa legge
procedere dello spirito umano nell' ordine naturale all'  ordine  sopra natura, s' applichi questa legge alla cognizione del
de' Padri, che un essere la natura umana sollevata sopra l'  ordine  della natura e messa nell' ordine soprannaturale per una
umana sollevata sopra l' ordine della natura e messa nell'  ordine  soprannaturale per una reale congiunzione con Dio che è il
per una reale congiunzione con Dio che è il principio dell'  ordine  soprannaturale, come la natura umana è il principio dell'
soprannaturale, come la natura umana è il principio dell'  ordine  naturale. Ma basti fin qui, dovendo noi farci ancora su
su questa materia più sotto dove ci cadrà di parlare dell'  ordine  nel quale le divine persone operano e si manifestano nelle
anche dopo perduta la grazia coi peccati, appartiene a un  ordine  di cose ben diverso da quello della santità. Ove non si
causa delle sensazioni, è anteriore alle sensazioni, nell'  ordine  delle realtà; ma nell' ordine delle idee, o percezioni
alle sensazioni, nell' ordine delle realtà; ma nell'  ordine  delle idee, o percezioni nostre, la sensazione precede la
e segretamente all' anima dell' uomo sollevato all'  ordine  soprannaturale e vi diffonde un sentimento nuovo,
quella nuova natura che ha ricevuto l' uomo passando dall'  ordine  naturale al soprannaturale (2): e il non saper leggere
anima e la collustrano. Al filosofo, cioè all' uomo nell'  ordine  naturale, non [è data] la percezione interiore di Dio: non
della morale naturale è la legge . La legge è nell'  ordine  delle idee, la grazia nell' ordine de' sentimenti; quella
legge . La legge è nell' ordine delle idee, la grazia nell'  ordine  de' sentimenti; quella mostra teoreticamente alla mente ciò
e smodata«. Non è però maraviglia che popoli staccati dall'  ordine  religioso, di cui hanno sentito lungamente l' influenza,
si faccia lo scrutinio e che esca la sentenza. Tiene quest'  ordine  ragionevole e savio il nostro professore razionale? E`
causa prima, ammettano delle cause subordinate; tuttavia l'  ordine  di queste cause, per la concorrenza di Dio, nol fanno
imperfetto, cioè a dire l' uomo fino che non oltrepassa l'  ordine  della natura, non vede l' essere che imperfettamente,
prende un nuovo stato allorchè l' uomo vien sollevato dall'  ordine  naturale all' ordine soprannaturale: quest' essere opera
allorchè l' uomo vien sollevato dall' ordine naturale all'  ordine  soprannaturale: quest' essere opera nell' uomo non più in
e a determinare, per così dire, il problema di trovare l'  ordine  intrinseco dell' essere, nel qual ordine tutte le divine
di trovare l' ordine intrinseco dell' essere, nel qual  ordine  tutte le divine verità e tutte le cose, come parti di esso
di sè stesse, coll' aiuto delle quali noi interpretiamo l'  ordine  e la natura dell' essere in noi rispondente (1). Fissata
questa immutabilità e eternità si ravvisa egualmente nell'  ordine  delle idee e nell' ordine delle cose appartenenti alla
si ravvisa egualmente nell' ordine delle idee e nell'  ordine  delle cose appartenenti alla divinità: il che costituisce
apparisce manifestamente che l' uomo costituito nell'  ordine  puramente naturale sarebbe stato imperfetto, perchè non
alla divina bontà che l' uomo fosse da Dio costituito in un  ordine  soprannaturale (3). E che in tal modo fosse costituito da
cioè: [...OMISSIS...] . E veramente questo è secondo l'  ordine  di un sapiente operare, e tale costantemente apparisce in
in che si doveva poscia sviluppare l' umana natura nell'  ordine  soprannaturale (2). E tutte queste cose dànno aiuto, perchè
Niente adunque di più confacevole alla natura dell'  ordine  soprannaturale alla natura congiunto; il quale non è poi
gli atti della sua volontà. Allo sviluppo dell'  ordine  naturale dell' intelligenza e dell' amore corrispondevano,
quale solo veramente era stata creata. La differenza fra l'  ordine  della santità e della grazia corrispondente nell' uomo
e della grazia corrispondente nell' uomo innocente, e l'  ordine  della santità e della grazia nell' uomo redento, è il
in questo stato: e tuttavia privo di ciò che spetta a un  ordine  di cose divino o soprannaturale. Quale adunque sarebbe
il maggiore, e il più perfettivo della sua natura, così in  ordine  allo sviluppamento di sue potenze, e sì in ordine al grado
così in ordine allo sviluppamento di sue potenze, e sì in  ordine  al grado del suo godimento. Ciò è quanto dire che doveva
quali parole espressamente parla il Santo Dottore di un  ordine  di cose secondo la natura , ciò che corrisponde al caso,
perchè, come abbiamo veduto, la grazia appartiene all'  ordine  dei sentimenti reali , dai quali la libera volontà trae le
necessità della grazia, perchè sia conservato nell' uomo l'  ordine  delle potenze, cioè la ragione dominante e il senso
la grazia saldava e rinforzava, anzi pur completava l'  ordine  , in cui debbono tenersi questi principii, sia di
questo aiuto presente e continuo di Dio, il quale sta nell'  ordine  naturale, la grazia stessa pur col passare dalla potenza al
dalla potenza al suo atto non è che Dio operante in un  ordine  soprannaturale; perocchè la grazia non si può muovere, nè
grazia di Gesù Cristo. Perciò la volontà del bene, nell'  ordine  della grazia del Redentore, S. Agostino l' attribuisce
naturalmente al bene morale, cioè inclinato secondo l'  ordine  del bene oggettivo. E questa inclinazione era il principio
infetta da disordine, perchè non interamente secondo l'  ordine  oggettivo (1). Nell' arbitrio adunque dell' uomo infetto
atti buoni, raddrizzandolo e piegandolo debitamente all'  ordine  oggettivo del bene: e quindi è che dal Santo Dottore
uomo, come Dio la fece a principio, era retta sì nell'  ordine  naturale, di tutta quella rettitudine che può avere la
rettitudine che può avere la natura umana, e sì nell'  ordine  soprannaturale, di quel rinforzo che riceve la volontà
appunto un legame che stringe questi a quello ed è il vero  ordine  intrinseco alla natura umana. Or questa prevalenza del
di andare l' uomo considerato entro i limiti dell'  ordine  naturale. Ben è vero che la grazia il fornisce di un mezzo
che tutte le potenze dell' uomo fossero indirizzate a un  ordine  soprannaturale, standone queste soggette senz' alcuna
1. il loro numero, 2. la potenza di ciascuno, e 3. il loro  ordine  o scambievole armonia. In quanto al numero abbiamo già
abbiamo già detto che la natura umana costituita nell'  ordine  naturale ne ha due, l' istinto e la volontà: e che
ne ha due, l' istinto e la volontà: e che costituita nell'  ordine  soprannaturale ne riceve un terzo, che è la volontà stessa
abbiamo trattato più lungamente altrove (2). Ora qual è l'  ordine  che devono avere fra loro la perfezione della persona e
qui nè voglion conoscere alcun altro bene dell' uomo di  ordine  a questi superiore; tutti costoro, dico, procacciano una
natura, sono i cattivi. Trasportiamo questa teoria nell'  ordine  soprannaturale, vestiamola col linguaggio della religione:
cessare, de' malvagi e de' buoni (3). Veduto quale sia l'  ordine  della perfezione della persona e della perfezione della
naturalmente ci porta a dimandare a noi stessi: in che  ordine  gli oggetti si sarebbero offerti all' attenzione umana e le
perfezionamento personale, si può egli considerare o nell'  ordine  della sola natura, o anco nell' ordine della grazia. Nell'
considerare o nell' ordine della sola natura, o anco nell'  ordine  della grazia. Nell' ordine della natura questo
della sola natura, o anco nell' ordine della grazia. Nell'  ordine  della natura questo perfezionamento personale io lo tengo
amor di Dio e degli uomini. Ma la cognizione di Dio nell'  ordine  naturale può sempre mai crescere indefinitamente, non solo
di meriti e crescere in perfezione di virtù. In quanto all'  ordine  soprannaturale noi ragioneremo nell' articolo seguente. La
contemplare e dell' amare, ed ella stessa il sollevi in un  ordine  soprannaturale e il faccia crescere di più e più lume e
morale, una deformità morale che deturpa e disgrega quell'  ordine  e bellezza di giustizia, di cui l' anima doveva altramente
il peccato si abbatta nella natura e che dichiariamo l'  ordine  della umana corruzione. Per natura umana intendiamo il
in un solo soggetto. Ora perchè il peccato appartiene all'  ordine  razionale, conviene che esaminiamo l' uomo principalmente
fu un tempo anteriore, nel quale egli fosse posto nel solo  ordine  di natura e non anco in quel della grazia. Quindi nel primo
atto in quanto determinano la costituzione del soggetto, l'  ordine  intrinseco del medesimo e di quelle abitudini di cui questo
difettosa nel suo operare. Riassumendo adunque, l'  ordine  del guasto originale nella natura umana è il seguente. Il
la grazia, l' uomo non ebbe più questo potere. E in  ordine  appunto alla virtù soprannaturale si devono intendere molti
L' uomo non potè più operare cosa alcuna di buono in quell'  ordine  dal quale era decaduto e nel quale non era in conseguenza
alla sua natura gratuitamente da Dio (4). Nello stesso  ordine  di cose soprannaturali si devono principalmente intendere
e pei pensieri (6). E ciò perchè sebbene l' uomo nell'  ordine  naturale possa fare qualche cosa colle forze della natura,
salute degli uomini, del bene completo spettante all'  ordine  soprannaturale. Che cosa poi sia quest' ordine di cose
all' ordine soprannaturale. Che cosa poi sia quest'  ordine  di cose superiore alla umana natura, appare manifestamente
qui conviene avvertire che l' uomo, il quale si trova nell'  ordine  della natura, e a cui perciò è impossibile l' operare nulla
natura, e a cui perciò è impossibile l' operare nulla nell'  ordine  soprannaturale, poichè in ciò fare non ha nè meno la
le cose impossibili. Chè se l' uomo, che si trova nell'  ordine  della natura, fosse obbligato ad eseguire i precetti
operazione nostra ha conseguita la perfezione anche nell'  ordine  soprannaturale. Ciò che mi persuade questa dottrina è non
personale sussistenza (3). Egli pare dunque certo che nell'  ordine  della natura l' uomo, il quale opera pel motivo della
obbligato con ciò stesso a praticare la virtù anche nell'  ordine  soprannaturale. Or l' uomo si rese impotente a ciò col
E ciò basta a poter affermare che ogni uomo anche nell'  ordine  della virtù naturale è infermo e aggravato d' ingiustizia.
che l' uomo venne a principio costituito non solo in un  ordine  naturale, ma ben anco in un ordine soprannaturale. Perocchè
non solo in un ordine naturale, ma ben anco in un  ordine  soprannaturale. Perocchè tutte le nature, in quanto sono
in quanto sono create, costituiscono ciò che si chiama l'  ordine  della natura. Ma la sostanza del Creatore è essenzialmente
della sostanza del Creatore è ciò che costituisce l'  ordine  soprannaturale. Or l' ente universale in quanto non è
e realità di quest' essere sono costituiti in un  ordine  soprannaturale. E tale fu Adamo, come abbiamo provato. All'
della divina sussistenza, cioè la grazia; e, morto all'  ordine  soprannaturale, non gli rimase che la natura. Egli fu da
questo monosillabo NOI: al corpo non appartiene l'  ordine  morale, e però solo nell' anima si trova giustizia o
del peccato. Perocchè una tale unione è vera nell'  ordine  delle idee e non nell' ordine delle realità: e il peccato
una tale unione è vera nell' ordine delle idee e non nell'  ordine  delle realità: e il peccato all' incontro appartiene a
cui sicuramente si custodivano e venendo a galla secondo l'  ordine  della divina Provvidenza, sono donate agli uomini da quel
altra disposizione che quella che consiste in un cotal  ordine  delle sue particelle materiali, ed ogni altro atto che
della cognizione della verità e della giustizia, dell'  ordine  e del bene, che la dichiararono di stirpe divina e
, egli deve in producendosi nell' infante tenere lo stesso  ordine  e processo che tiene l' infante stesso in generandosi e
per così dire, cioè a dire un fatto che si lega con un  ordine  di cose soprannaturali e con una primitiva e immediata
da questa natura delle cose ben conosciuta, di modo che l'  ordine  stesso delle cose naturali diverrebbe un assurdo, non che
un assurdo, non che un enigma inesplicabile, quando quell'  ordine  di verità soprannaturali non fosse. Insomma, come ho detto
appariva in tal modo peccante per eccesso in magnificare l'  ordine  soprannaturale a distruzione dell' ordine naturale. Ma il
in magnificare l' ordine soprannaturale a distruzione dell'  ordine  naturale. Ma il vero spirito del protestantismo era altra
rivelazione, della grazia, e, in una parola, di tutto l'  ordine  soprannaturale. Poichè egli è questo, come dicevamo, lo
tutti i fonti della rivelata verità, e con ciò abolire l'  ordine  delle soprannaturali credenze. Potrà anche in altro modo
eretici credere quel che vogliono, possono credere ad un  ordine  soprannaturale, possono celebrarlo fino a distruggere
seguirsi; ora per opposto dichiari legislatrice unica nell'  ordine  morale la ragione; ed avendo incominciato col negare il
distruzione del Cristianesimo, all' abolizione di tutto l'  ordine  soprannaturale, allo stabilimento del perfetto
quanto ell' è dovuta alla natura umana secondo il primitivo  ordine  di Dio, e della quale essa natura riman privata per la
che incominciano « Demissas preces » a tutti i Frati dell'  ordine  de' predicatori, scrivea confortandoli, [...OMISSIS...] .
ricevuto, e ciò perchè mal morale e mal fisico, secondo l'  ordine  delle idee dell' eterna giustizia, debbono sempre trovarsi
l' errore, che Iddio non avesse potuto creare l' uomo nell'  ordine  meramente naturale, come ho altrove mostrato.
quanto è avversione da Dio, cioè in quanto è alieno dall'  ordine  morale costituisce il formale del peccato originale; e qui
l' uomo col primo peccato sia decaduto solo rispetto all'  ordine  soprannaturale in cui fu costituito, ma rispetto all'
soprannaturale in cui fu costituito, ma rispetto all'  ordine  naturale? E` ella dunque cosa conforme alla natura dell'
fa intendere, quanto l' uomo sia rimasto degradato sotto l'  ordine  naturale; non essendo cosa, che più intacchi e guasti LA
dell' uomo siccome guasto e corrotto anche rispetto all'  ordine  naturale, tuttavia non sarà inutile che aggiungiamo due
soprannaturale la natura umana, non può già fare, che l'  ordine  soprannaturale diventi perciò una parte della natura umana;
o natural vita e perfezione necessaria; perocchè quell'  ordine  e quel proposito divino non muta la natura delle cose, non
soprannaturale dell' anima , ma l' anima innocente nell'  ordine  naturale, come sarebbe quella del bambino che nasce, se
morì l' uomo Dio, non è in fine, che la mera mancanza dell'  ordine  soprannaturale, essendo l' umana natura senza difetto
fatica e molestia a queste seconde, come esige il buon  ordine  dell' umana natura, e S. Tommaso, che ha una testa alquanto
che ha il peccato, unicamente perchè le manca l'  ordine  soprannaturale, che ella dovrebbe avere; quindi definiamo
in somma, che quella necessaria limitazione, che esclude l'  ordine  soprannaturale! Deh, come crederà sinceramente di portare
ha la carne generante produce una carne che sconcerta l'  ordine  morale dell' anima del generato, e così mette in essere il
mortale, concupiscibile; il che forma nel presente  ordine  di cose la pena, l' effetto, e il materiale del peccato; ma
la pena, l' effetto, e il materiale del peccato; ma nell'  ordine  ipotetico in cui Iddio l' avesse creato tale, sarebbe un
della pugna: non è un dire che l' uomo creato da Dio nell'  ordine  naturale potesse avere quella stessa terribil lotta che ha
uomo creato da Dio senza peccato e lasciato da lui all'  ordine  della natura? Di presente l' uomo che non può resistere
peccato, all' incontro nell' uomo creato da Dio senz'  ordine  soprannaturale non pone mai il santo Dottore alcun
a differenza di quell' uomo, che Iddio potesse creare nell'  ordine  naturale; il quale sarebbe sì limitato , ma non guasto . E
la volontà viene incitata ad amare qualche cosa contro l'  ordine  morale, [...OMISSIS...] . 3 necessità, di consentire alla
E però si può opinare che Iddio potesse crear l' uomo nell'  ordine  della natura con questa necessità di sentire, se si tiene
anche naturalmente, supposta la natura sua perfetta nell'  ordine  naturale, dovesse avere un libero arbitrio così signore
prime tendenze attive verso il bene sensibile, opposte all'  ordine  morale, o a prevenire l' atto stesso del senso. Aggiungerò
E se la natura fosse rimasa senza difetto e sol priva dell'  ordine  soprannaturale, come potea dire S. Gregorio di Nazianzo:
. Anzi dovea dire: « non son caduto che dall'  ordine  soprannaturale: del resto ho tutto il mio: sto ancor bene:
se tutto non fosse perito? se fosse perito solo quanto all'  ordine  soprannaturale, v' avea una parte nell' uomo, che non avea
esprimere con parole traslate il guasto intimo, che nell'  ordine  naturale recò all' uomo il primo peccato: lo dichiarano
umana senza alcun vizio contratto, ma sol privata dell'  ordine  soprannaturale, sarà ella d' indole così maligna, da dover
umana natura, di maniera che creata da Dio priva dell'  ordine  soprannaturale, ella dovesse seco portarlo; già s'
morale; e 2 Altro è il domandare, se, posto il presente  ordine  di cose e la caduta adamitica, Iddio permetta di fatto, che
al male morale fosse ricevuta in Cielo; dove tutto è  ordine  e bene; nulla vi può esser di disordine e di male. Onde
è certo che trae seco, per se stessa considerata, nell'  ordine  eterno delle cose, la beatitudine; e Iddio non ha bisogno
o ne dia di minori, così esigendo il bene maggiore e l'  ordine  della sua infinita sapienza (4). IX E` certo del pari, che
consiste solamente nel restituire alla natura buona l'  ordine  migliore della grazia [...OMISSIS...] questa è la sentenza
che l' innalzare semplicemente la natura umana all'  ordine  soprannaturale, non è lo stesso che assolverla dal peccato;
teologi dicono all' opposto, che innalzare la natura all'  ordine  soprannaturale, è lo stesso che rimetterle il peccato
e sono sollevati dalla condizione della natura guasta, all'  ordine  delle cose soprannaturali, e al regno di Dio favorisce
originale in generale è riposta da S. Tommaso nell'  ordine  delle umane potenze, pel quale le inferiori ubbidiscono
supponendo l' uomo creato senza la grazia santificante l'  ordine  delle sue potenze non sarebbe mancato in un essere opera di
della volontà , che non si lascia distorre dall'  ordine  di ragione, per niuna lusinga di bene sensibile o
in quel lume di ragione, dal quale essa dee prendere l'  ordine  dell' operare e la misura del godere (2). Laonde la ragione
prossima di questa deviazione abituale della volontà dall'  ordine  di ragione, è attribuita all' animalità che agisce con
alla piaga della difficoltà) e così sia st“lta dall'  ordine  di ragione e però da Dio, non rimanendole più forze
costantemente in tutti gli atti suoi ad un tempo quell'  ordine  di ragione, come quella la cui attività è perduta in parte
; e il conseguente languore dell' anima rimasta debole all'  ordine  di ragione, e priva della cognizione soprannaturale di Dio,
veduto, consiste nel non esser più la volontà aderente all'  ordine  di ragione. Di che conclude l' Angelico: [...OMISSIS...] .
vita animale la diletta, senza il riguardo debito a quell'  ordine  di ragione, che a lei essenzialmente intelligente sta pur
umana persona, che pure di natura sua dee conformarsi all'  ordine  di ragione, e sta pure il subbietto di ogni vero peccato.
essa nasce una infelice concupiscendi necessitas contro l'  ordine  di ragione (4). Poste le quali dottrine innegabili della
essere soggetti anche i giusti, non appartenendo esse all'  ordine  morale. Ma lasciando da parte questi mali della natura e
lasciando da parte questi mali della natura e venendo all'  ordine  morale la volontà allettata dal bene sensibile e soggettivo
possa non di meno essere ordinata a domandare nell'  ordine  della giustizia naturale aiuti morali da Dio naturalmente
», non si può operare il bene perfetto, appartenente all'  ordine  soprannaturale (2). E quantunque all' « auxilium quo » di
e dell' attuale (2). Restringendoci adunque entro all'  ordine  della volontà, e prescindendo dall' ordine della libertà
entro all' ordine della volontà, e prescindendo dall'  ordine  della libertà per un' astrazione, ovvero perchè si suppone
l' incredulità, che perturba poi, a suo tempo, l'  ordine  pubblico massime fra genti cristiane. Vero è ch' ella non
che nella cronologia delle nazioni primitive si seguano in  ordine  fisso le successive età del legno, della pietra, del rame,
e progressiva oscillano dunque perpetuamente tra un  ordine  ideale che rappresenta le leggi invariabili della natura e
rappresenta le leggi invariabili della natura e un altro  ordine  ideale che rappresenta, in dati tempi e luoghi e popoli, le
che al cospetto della psicologia è solamente un nuovo  ordine  d'analisi l quale penetra sempre più profondamente negli
essa è ancora preordinata e fatale, ma il suo  ordine  è l'ordine di Dio; il suo fato è la verità. Libertà verità!
liberi e occasionali da chi potesse apportarvi qualche  ordine  nuovo d'idee. Con questi corsi liberi e originali li
terra » », e il Vangelo di S. Giovanni che, risguardando l'  ordine  intrinseco delle idee, si deve collocare in testa delle
» » (quando fu generato il Verbo, fu ordinato il mondo; l'  ordine  al Verbo è essenziale, al mondo no), « « e dalle cose
tuttavia queste due possibilità non tengono lo stesso  ordine  nella mente umana, ma vi ha prima la conoscenza della loro
enti tendesse in tale unità; e questo modo consisteva nell'  ordine  col quale dovevano essere incatenati e connessi fra sè gli
difficoltà. Non essendovi nella sussistenza divina altro  ordine  che quello delle persone, nè altra moltiplicità, nè altra
quest' essere dovesse essere ordinato, perchè dove vi ha  ordine  vi ha più essere che dove non vi ha (1). Quindi la
divina: quindi di nuovo la necessità dell' ordine. L'  ordine  dunque, tanto nell' ambito della natura, quanto in quello
conveniva però che in questo risplendesse l' unità dell'  ordine  quanto più fosse possibile, acciocchè egli imitasse il più
1 che l' universo avesse unità nel suo fine; 2 che avesse  ordine  ed unità nella sua costituzione e congiunzione fra sè; 3
la sussistenza dell' essere finito nella sua unità, nel suo  ordine  che lo renda un tutto solo ordinatissimo, qual è l'
Di qui si può tracciare la linea di confine fra l'  ordine  naturale e l' ordine soprannaturale, fra la dottrina de'
tracciare la linea di confine fra l' ordine naturale e l'  ordine  soprannaturale, fra la dottrina de' filosofi e la
tradurrebbero « nei luoghi eccelsi », indicano appunto l'  ordine  soprannaturale del sapere, giacchè ottimamente ciò che è al
il principio del Verbo. Perocchè si risponde che altro è l'  ordine  della processione delle persone fra loro, altro è l' ordine
ordine della processione delle persone fra loro, altro è l'  ordine  con cui si manifestano nella mente umana. In questo il
gli uomini al Figlio (3), tuttavia questo traimento è nell'  ordine  dell' azione e non in quello della cognizione, e però resta
quest' operazione dello Spirito Santo rimane occulta, nell'  ordine  delle azioni e non delle cognizioni, fino a che gli uomini,
Ora, se noi passiamo a considerare la moltiplicità nell'  ordine  soprannaturale, si riconoscerà agevolmente ch' ella dipende
dipende appunto dalla moltiplicità dichiarata fin qui dell'  ordine  naturale dell' intelligenza e della moralità: perocchè la
colla sua risurrezione le profezie. Passando ora dall'  ordine  intellettuale all' ordine morale, si vedrà agevolmente che
le profezie. Passando ora dall' ordine intellettuale all'  ordine  morale, si vedrà agevolmente che vi si possono applicare le
che vi si possono applicare le stesse dottrine. L'  ordine  morale ha da una parte la legge, dall' altra l' adesione
fonte e causa di ogni essere. Allora quando quest'  ordine  dell' amore si attua in modo che l' uomo riferisca
una cotale percezione della divina realità, allora tutto l'  ordine  morale si sublima, e diviene soprannaturale, perchè l'
è per sè luce che illumina ogni uomo. Quest' è dunque l'  ordine  nel quale procedono le intelligenze, e nel quale dee
dee procedere chi le ammaestra. Non vale il dire che nell'  ordine  della generazione il Padre precede il Verbo, perocchè qui
il Padre precede il Verbo, perocchè qui non siamo nell'  ordine  della generazione, ma in quello dell' intelligenza e dell'
prima di tutto, e poi discorrere da questo al Padre, è l'  ordine  logico, pel quale deve procedere la scienza cristiana. E S.
a cui pure disse: « « Tu sei sacerdote in eterno secondo l'  ordine  di Melchisedecco » », e l' essere Sacerdote appartiene a
si possa realizzare, tuttavia non tutti insieme. L'  ordine  dell' essere è anch' esso essere, perocchè quest' ordine
L' ordine dell' essere è anch' esso essere, perocchè quest'  ordine  appartiene all' essenza dell' essere nella sua forma ideale
dell' essere, alla quale è ordinato l' essere fisico, e l'  ordine  o la connessione di lui. Dato dunque che Iddio amando tutto
sia un prima e un poi di tempo nella divinità, ma solo un  ordine  logico di relazioni. Poichè essendo il Verbo l' essere per
dal Verbo. In questo senso Cristo è il primogenito nell'  ordine  non delle cose naturali, ma delle soprannaturali, perchè è
« « Poichè, importando la parola principio un cert'  ordine  ad altre cose, egli è uopo che si rinvenga un principio in
un principio in tutte quelle cose, nelle quali vi è un  ordine  »(4) ». Quindi vi è un principio della quantità, come il
quest' appellazione nel modo più assoluto, tanto nell'  ordine  ideale quanto nell' ordine reale, tanto nell' ordine della
modo più assoluto, tanto nell' ordine ideale quanto nell'  ordine  reale, tanto nell' ordine della scienza quanto in quello
nell' ordine ideale quanto nell' ordine reale, tanto nell'  ordine  della scienza quanto in quello della produzione e della
della produzione e della durazione delle cose create. Nell'  ordine  della scienza gli conviene nel modo più assoluto, perchè
senza però ch' egli ancora mostri loro se stesso. Nell'  ordine  poi della scienza soprannaturale, questa ha due quasi parti
id est secundum ejus incarnationem (1) ». Venendo ora all'  ordine  della realità, cioè della produzione e della durata delle
Onde S. Paolo disse che fu rapito al terzo cielo, che è l'  ordine  delle cose spirituali ed insensibili (5), dove udì parole
senza che l' idea ancora le prescriva la forma, o l'  ordine  che dee avere. All' incontro, quando si tratta di
incontro, quando si tratta di determinare la forma e l'  ordine  della sussistenza, allora conviene ricorrere all' idea che
alla sussistenza. Nondimeno altro è il mutare la forma e l'  ordine  che già deve avere una materia preesistente, e questo non
creare; altro è il dare quelle prime forme e quel qualunque  ordine  alla sostanza, senza il quale nessuna materia, nessuna
eccetto la sussistenza, ogni ordine, determinazione od  ordine  della sussistenza, ha un modo ideale di essere, è nell'
immediatamente, come sussistente; creò poi la forma e l'  ordine  della sussistenza pel Verbo, come oggetto, che racchiude
delle cose come arte, cioè come oggetto che fa conoscere l'  ordine  dell' essere, ossia l' essere nel suo intrinseco ordine. In
generazione del Verbo la vita e la luce tengono un altro  ordine  da quello che hanno nella creazione e formazione dell'
e generante. Laonde nell' eterna generazione vi ha quest'  ordine  logico, secondo il nostro modo di vedere, che prima e
dell' uomo, questo riceve prima (sempre parlandosi d'  ordine  logico e non cronologico) la vita, e poi l' oggetto ossia
Dunque l' uomo non ha la vita in se stesso. Anche nell'  ordine  intellettuale vi ha un sentimento, e però una vita. Ma se
consideriamo la vita nell' uomo, preso semplicemente nell'  ordine  naturale, noi troviamo in lui tre specie di vita. Perocchè
atto intellettivo, e perciò si concepisce anteriormente in  ordine  logico alla generazione del Verbo, si concepisce come
perocchè l' oggetto7essere è verità essenziale, e l'  ordine  intrinseco di questo oggetto7essere è la bellezza
S. Tommaso dice: « « Si conserva nelle parole premesse un  ordine  conveniente. Perocchè nell' ordine naturale delle cose,
nelle parole premesse un ordine conveniente. Perocchè nell'  ordine  naturale delle cose, prima si trova l' essere (la mera
creatore, ma all' essenza considerata posteriormente (in  ordine  logico) al Verbo generato; che, essendo per sè oggetto, può
ma trattasi di spiegare come l' uomo venne costituito nell'  ordine  degli enti intellettuali e morali. 2 Che la creazione dell'
è da dire, che il primo uomo fu costituito non già nel solo  ordine  naturale, al quale nulla più si esige che l' essere come
intuire allo spirito; ma ben anco che fu costituito nell'  ordine  soprannaturale, al che si esige che l' essere come oggetto,
umana sua propria non ha alcun valore, alcuna virtù, in  ordine  alla vita eterna: ei non è chiamato a nulla se non alla
ex integra causa, malum ex quolibet defectu . » Tale è l'  ordine  morale, che egli è uno, semplice, tutto intero, e
. Il figliuolo adunque di Adamo è nullo nell'  ordine  morale, perchè non può colle sue sole forze ottenere il
sue sole forze ottenere il verace bene morale nè nell'  ordine  naturale, e molto meno nel soprannaturale. Il sentimento,
vestito altresì della grazia che lo trasportava nell'  ordine  soprannaturale: onde in lui era il sentimento vivissimo
perocchè il Cristianesimo, prima è pietà appartenente all'  ordine  attivo morale, e poscia è scienza appartenente all' ordine
ordine attivo morale, e poscia è scienza appartenente all'  ordine  astratto intellettuale. Dal sentimento di questa
intender per esso la sola vita animale, ma perchè nell'  ordine  naturale tutto l' uomo vive della vita animale, giacchè la
un effetto che fiorisce dal bene morale, di cui, secondo l'  ordine  ontologico, deve essere una cotale appendice e finimento, e
non vi ha l' essere, perchè l' essere è Dio; non vi ha l'  ordine  dell' essere, perchè appunto non vi ha l' essere, e l'
dell' essere, perchè appunto non vi ha l' essere, e l'  ordine  intrinseco e fondamentale dell' essere consiste nelle
nè pure la forma morale dell' essere, perchè non vi ha l'  ordine  dell' essere di cui la forma morale è parte completiva. Ora
e si costituisce, ed è ad essa contemporaneo, ma secondo l'  ordine  logico posteriore. Convien dunque dire che la volontà del
e non si pentirà: Tu sei Sacerdote in eterno secondo l'  ordine  di Melchisedecco. Il Signore è alla tua destra: Egli
morto, vivesse d' un' altra vita occulta, e fuori dell'  ordine  naturale, qual è l' eucaristica; in tal caso egli fu
che lo conferiscono, cioè nella Confermazione e nell'  Ordine  sacro; conviene ancora aver la grazia che ci rende membro
Sancta Sanctorum il nuovo ed eterno Pontefice secondo l'  ordine  di Melchisedecco, potevano e dovevano necessariamente
Signor Gesù Cristo, secondo quelle leggi che governano l'  ordine  morale. Di che avviene che quelli che non sono battezzati,
nell' ultima cena, ed era costituito sacerdote secondo l'  ordine  di Melchisedecco, che offerì pane e vino già prima della
ricevono quasi in essi incarnandosi; ma tutto ciò nell'  ordine  della mente e del sentimento in cui non giace la
anche l' altre cose che non reputavano beni se non in  ordine  a Cristo: [...OMISSIS...] E descrivendo questa unanimità e
natura, quindi la loro medesimezza appartiene al solo  ordine  ideale ed oggettivo, ond' essi, avendo il modo di essere
ma reale; onde il suo operare (in quanto trapassa l'  ordine  della natura e tende a perfezionarla compiendo le sue
questo può essere più o meno amato dal soggetto. Nell'  ordine  della vita soprannaturale, di cui parliamo, l' oggetto
lui fu data altresì quella perfettibilità progressiva nell'  ordine  delle cose naturali, che pur nol conduce al pieno suo
(1). Ora rimane a vedere come egli doveva essere l'  ordine  delle cognizioni che l' uomo veniva naturalmente
sensi. L' esser dunque queste cognizioni di tal natura e  ordine  che avessero attitudine a sollevare la mente dell' uomo al
devono convenire in tutte le proprietà, le condizioni e l'  ordine  intrinseco dell' essere stesso. Per ciò devono partecipare
delle analogie, appartiene il numero, e quindi anco ogni  ordine  che possono ricevere e formare i numeri. Da questo è
primitiva, possiamo conchiudere che e la natura umana e l'  ordine  stesso della divina Provvidenza vollero, che l' uomo
concausa. Nè tampoco è ufficio nostro l' indagare, per qual  ordine  di effetti la guarigione soprannaturale del corpo si
cosa alcuna nell' universo la quale appartenesse al solo  ordine  naturale, e non forse tutte le cose avvolgesse una energia
ma al Dio vivo e vero come autore del tutto, di cui l'  ordine  naturale è il principio, e l' ordine soprannaturale il
del tutto, di cui l' ordine naturale è il principio, e l'  ordine  soprannaturale il compimento. Perocchè quelle sensazioni
all' uomo che per rispetto a Dio. Col peccato perì l'  ordine  soprannaturale, e l' uomo rimase colle sole forze della
grazia, che è quanto dire di tutto ciò che apparteneva all'  ordine  soprannaturale, così pur la natura fu segregata da ogni
degli effetti naturali, e quella di significare un cotal  ordine  misterioso, di cui appena con delle idee negative rimaneva
che non aggiunga altri disordini al primo. Havvi dunque un  ordine  di giustizia eterno, immutabile e indipendente dallo stato
affetti ordinati, ciò non basterebbe ancora. Perocchè l'  ordine  della giustizia non sarebbe con questo solo ristabilito, il
giustizia non sarebbe con questo solo ristabilito, il qual  ordine  consiste in questo: 1. che sia dato a Dio tutto l' onore
il rapporto di Dio coll' uomo: 1. perchè fu violato l'  ordine  eterno della giustizia, di che ne venne un infinito debito
questo non poteva essere, se prima non si ristabilisce l'  ordine  della giustizia: il quale ordine è necessario, e Dio, che è
non si ristabilisce l' ordine della giustizia: il quale  ordine  è necessario, e Dio, che è la giustizia per l' essenza
. Ma era impossibile alla umanità ristabilire l'  ordine  della giustizia, come fu detto. Perocchè a ristabilire il
giustizia, come fu detto. Perocchè a ristabilire il detto  ordine  conveniva che l' uomo desse a Dio non pure tutto l' onore
poichè non aveva più in sè stessa onde ristabilire l'  ordine  dell' eterna giustizia da lei perturbato. Ora non potendosi
giustizia da lei perturbato. Ora non potendosi quest'  ordine  ristabilire dalla natura umana, dalla parte di Dio non
in esse; nè che riacquistasse la comunicazione coll'  ordine  soprannaturale e quelle facoltà o attitudini che ad esso
soprannaturale e quelle facoltà o attitudini che ad esso  ordine  di grazia si riferiscono. Il principio adunque della
negargli. Nè questo desiderio di Cristo cozzava coll'  ordine  della giustizia, perchè il Verbo incarnato aveva tal possa
dare a Dio un culto maggiore che non gli si spettava in  ordine  di giustizia. Perocchè la giustizia voleva che Cristo, come
in lui solo stava la possibilità che ristabilito fosse l'  ordine  turbato della giustizia. E la salvezza però di ciascuno è
è un dono del Redentore. Ristabilito pertanto quest'  ordine  della giustizia, non erano più posti confini alla
il riducesse ancora colla comunicazione della grazia nell'  ordine  di perfezione soprannaturale; e 2. che quindi sanasse e
infonda direttamente la grazia: ma come le sensazioni nell'  ordine  naturale aiutano e dispongono l' anima intellettiva a
l' anima intellettiva a formare le intellezioni, così nell'  ordine  soprannaturale l' elemento materiale, avvalorato dalla
noi veggiamo o richiamiamo il modo altrove indicato e l'  ordine  onde l' umanità per via di segni si ristora e ripristina
via di segni si ristora e ripristina alla salute. Il quale  ordine  procede così: che la grazia conferita per via del segno
delle membra o inferiori potenze. Conciossiacchè il debito  ordine  sarebbe che la natura ubbidisse alla persona, il qual
sarebbe che la natura ubbidisse alla persona, il qual  ordine  venne già espresso fin da principio nelle divine Scritture
peccatore, per modo che l' uomo intendesse in que' segni l'  ordine  sublime di detta grazia e di detta salvazione, e volendo
ancora gli elementi de' quali egli si componeva. Nell'  ordine  della divina giustizia e della divina bontà fu trovato che
fu abbandonata alla sua sorte naturale, cioè alla morte. L'  ordine  del divino consiglio nella redenzione dell' uomo era
uomo come una cotal punizione del peccato, ella in quest'  ordine  di giustizia è giusta vendetta del Nume ingiuriato. Ma la
anco fece la divina bontà; tuttavia non cessò però punto l'  ordine  primitivo, col quale Iddio aiutava lo sviluppo dell'
eterna salute e all' opera della grazia. Continuò dunque l'  ordine  dei segni primitivi (senonchè resi ad esser puramente
della salute. Conciossiacchè senza l' istituzione di quest'  ordine  di persone incaricate del ministero di conservare il sacro
Insomma cadono in quest' epoca tutti i segni, che l'  ordine  antico è oggimai finito e che non si fa che aspettare l'
antico è oggimai finito e che non si fa che aspettare l'  ordine  nuovo a cui preparare quell' antico era rivolto. Non
udita e l' idea; e anche per una analogia che passa fra l'  ordine  delle parole e quello delle idee, come prima fu detto (3).
da potere poscia progredire anco intellettivamente. Quest'  ordine  col quale la divina Provvidenza guida innanzi la perfezione
minore al maggiore, ma è anche contro natura. Perocchè l'  ordine  della natura umana esige e chiede di tendere prima a ciò
errori puramente intellettivi. Conosciuto questo essere l'  ordine  proprio e legittimo del progresso della perfezione umana,
dell' anima, e dimostrava che il patto era nell'  ordine  delle cose non transitorie, ma che non passano, nell'
delle cose non transitorie, ma che non passano, nell'  ordine  che riguarda l' uomo nella sua parte immortale. E acciocchè
della carità. e ) La giustizia ideale non eccede l'  ordine  delle idee, ma la giustizia reale appartiene all' ordine
l' ordine delle idee, ma la giustizia reale appartiene all'  ordine  delle cose: questa tocca il sentimento, quella la sola
sanctorum v' avevano le tavole della legge o la scienza,  ordine  ideale: e la manna o cibo vitale, ordine reale. Questi due
o la scienza, ordine ideale: e la manna o cibo vitale,  ordine  reale. Questi due elementi sono della natura delle cose; e
da cui si toglie l' idea della giustizia è data nell'  ordine  della natura, come è pur dato il principio dell' astrazione
Ma le idee negative di Dio non hanno alcuna materia nell'  ordine  naturale; hanno solo delle analogie. Non si poteva dunque
pure un tratto di sua provvidenza e faceva parte del grande  ordine  secondo il quale Iddio con un solo pensiero governa tutte
E veramente riprendiamo in mano questi vantaggi nell'  ordine  in cui gli abbiamo registrati; cominciamo dalla percezione,
si può applicare a' tre Sacramenti della penitenza, dell'  ordine  e del matrimonio è la seguente: Il fine essenziale al
dell' assoluzione. Il fine essenziale al Sacramento dell'  Ordine  è di conferire una potestà sul corpo reale e mistico di
a ciò non poco giovavano. Se Cristo allora non era nell'  ordine  delle cose , poteva però essere nell' ordine delle idee ; e
non era nell' ordine delle cose , poteva però essere nell'  ordine  delle idee ; e come dopo Cristo gli uomini sono salvati
antichi e de' nuovi Sacramenti è la distinzione fra l'  ordine  ideale e l' ordine reale (5): gli antichi Sacramenti
nuovi Sacramenti è la distinzione fra l' ordine ideale e l'  ordine  reale (5): gli antichi Sacramenti appartenevano al primo di
de' Sacramenti antichi messi a paragone de' nuovi. Come l'  ordine  ideale non è che un primo elemento dell' ordine reale; così
Come l' ordine ideale non è che un primo elemento dell'  ordine  reale; così gli antichi non potevano essere che primi
li chiama S. Paolo (1). Per la ragione contraria, come l'  ordine  reale è il compimento e la perfezione dell' ordine ideale,
come l' ordine reale è il compimento e la perfezione dell'  ordine  ideale, così i nuovi Sacramenti sono il compimento e la
speranza del Redentore. Al quale ufficio è acconcissimo l'  ordine  ideale, che rappresenta la cosa futura all' intelletto,
a tanto, se Iddio stesso non solleva l' uomo a quest'  ordine  di perfezione. Perciò quando anco « Abramo fosse
il solo Dio sia in ultimo glorificato. Ora se questo è l'  ordine  dell' umano salvamento e perfezionamento; se questo non si
» ora «« obbedienza della fede« (5). » Ed egli pare che l'  ordine  della giustificazione e santificazione dell' uomo secondo
le riflessioni sono più o meno elevate (1). In ciascun  ordine  poi la riflessione è più o meno generale, ond' ha le tre
stesse divine operazioni. Di che è ragione questa, che l'  ordine  soprannaturale s' innesta su quello della natura, di cui è
su quello della natura, di cui è compimento. E poichè l'  ordine  della natura era guasto, però insieme colle facoltà umane
la misericordia di Dio ordinava altresì lo sviluppo dell'  ordine  soprannaturale, acciocchè le facoltà sviluppate potessero
suo dovere, nè avrebbe virtù in sè di elevarsi sopra all'  ordine  soprannaturale; laddove riconoscendo egli il Verbo in sè e
Battesimo ricevuto (2). Col carattere del Sacramento dell'  Ordine  poi l' uomo acquista una nuova potenza per la quale egli
validamente i Sacramenti altresì della Cresima e dell'  Ordine  stesso. La potenza per ciò che acquista l' uomo
della Confermazione. A quel modo appunto come nell'  ordine  naturale, il lume della ragione che sta nell' anima quando
essa riflessione renderlo a noi più luminoso. Così nell'  ordine  soprannaturale, il carattere battesimale è un primo lume, e
Ugualmente a niuna verità ripugna il credere che, coll'  ordine  sacerdotale, l' uomo che già pel Battesimo ha il Verbo in
o a produrre questi effetti in altrui. Come nell'  ordine  della natura l' intelligenza è data all' uomo pel dono
aggiungersi a noi la luce dell' essere è un crearci nell'  ordine  della natura, così l' aggiungere a noi pe' Sacramenti la
a noi pe' Sacramenti la luce del Verbo è un crearci nell'  ordine  della grazia. E come tutto ciò che fa Dio per via di
atti soprannaturali, e colla sua sostanza è veramente nell'  ordine  soprannaturale, cioè congiunta al Verbo che l' ordine
nell' ordine soprannaturale, cioè congiunta al Verbo che l'  ordine  soprannaturale constituisce. Si può dire che col carattere
riferisce alla grazia e alla santificazione dell' uomo. L'  ordine  in che stanno fra loro questi tre aspetti, in cui il
apparisce come potenza della grazia. Rispetto all'  ordine  in che stanno questo due potenze che procedono dal
i tre Sacramenti del Battesimo, della Confermazione e dell'  Ordine  che imprimono il carattere, come detto abbiamo, imprimendo
Sacramento; ma la ricevettero questa potestà e quest'  ordine  di battezzare il mondo, perchè ne facessero uso solo dopo
agli stati diversi del corpo di Cristo quanto all'  ordine  della grazia nella vita presente: ora tocchiamo la
relativamente all' uomo che viene perfezionato e all'  ordine  di idee, prima viene il toglimento del peccato, e poscia il
uomo la vista del Verbo, appunto a quel modo come nell'  ordine  della natura la meditazione e la riflessione aggiunge luce,
il bene, confessando Cristo assai coraggiosamente; e nell'  Ordine  la potenza di esercitare pienamente il sacerdozio di
Considerisi l' invocazione od orazione che sta nell'  Ordine  Romano, dove si veggono espresse le tre parti di cui
e quattro le parti da noi toccate potremo trovarle nell'  Ordine  Romano ora citato o nel sacramentario di Gregorio il
unzione s' invocava lo Spirito Santo, e nell' antichissimo  Ordine  Romano la stessa forma della Confermazione comincia con una
è soprasostanziale nutrimento; e finalmente rispetto all'  ordine  stesso della santificazione umana. Il divino Autore di
nominano le particelle di cui questo è composto, se non in  ordine  alla identità di lui; di che avviene che non mi assicuro nè
certe stabili leggi, anche allorquando l' adopera in un  ordine  superiore alla natura. Ma oltrecciò, dove cadrebbe egli
si compiva la rivelazione dell' amabilità sua massima nell'  ordine  della fede. Questa amabilità poi del Verbo incarnato
fra' caratteri delle cose moralmente buone non solo l'  ordine  della ragione, ma anco le corrispondenti forze della
della volontà e della libertà, ed anzi l' elevasse all'  ordine  soprannaturale, e così concorresse a produrre il merito
ed indocile, o sia difficilmente arrendevole all'  ordine  della legge. All' incontro questi eretici opponevano la
lunghe trattazioni polemiche. 2. E per seguire qualche  ordine  nel riepilogo che ci proponiamo di fare, parleremo in primo
il nodo della questione. 15. Affine di procedere con lucido  ordine  e presentare colla maggior chiarezza possibile una dottrina
giace la sua essenza? « Il peccato » (parliamo sempre nell'  ordine  delle cose morali) «è una deviazione della volontà
potrebbe bensì costituire un male, un' imperfezione nell'  ordine  morale, ma non avrebbe la natura di peccato. E` per questo
legge eterna, la definisce così: [...OMISSIS...] . Il qual  ordine  consiste in anteporre le cose che vanno anteposte pel loro
peccato, cioè si può dare « deviazione della volontà dall'  ordine  del fine dell' umana vita« nel che, come abbiamo veduto, è
contraria alla colpa. Onde S. Tommaso divide il male nell'  ordine  delle cose volontarie in queste due specie appunto di: 1
al libero suo autore. Nel concetto dunque di peccato (nell'  ordine  morale) altro non si acchiude, secondo l' Aquinate, se non
secondo l' Aquinate, se non « una deviazione dall'  ordine  della ragione relativamente al fine comune della vita
possa cadere il peccato preso in questa generalità, cioè l'  ordine  della natura , l' ordine dell' arte , e l' ordine morale .
in questa generalità, cioè l' ordine della natura , l'  ordine  dell' arte , e l' ordine morale . Ora è chiaro che negli
cioè l' ordine della natura , l' ordine dell' arte , e l'  ordine  morale . Ora è chiaro che negli agenti naturali, o negli
Il peccato (e così dicasi di tutto ciò che riguarda l'  ordine  morale) è l' opera della volontà umana propria di ciascun
alla legge positiva civile, e non si può trasportare all'  ordine  naturale, se non come una vana metafora. Di poi, il tutore
fanno consistere questo peccato nella sola privazione dell'  ordine  soprannaturale, a cui il primo uomo era stato elevato per
uomo senza la grazia santificante e di conseguenza senza l'  ordine  soprannaturale: in tal caso gli sarebbe mancata la grazia
natura non diviene un' altra. Così nell' uomo creato nell'  ordine  naturale, e nel figliuolo generato da Adamo, la mancanza di
della medesima. Se Iddio avesse voluto creare l' uomo nell'  ordine  della natura, la mancanza della grazia santificante nè
dell' obbiezione pelagiana si riduce a sostenere che« l'  ordine  morale, a cui appartiene il peccato è opera così
come quella che si fondava sul falso supposto, che tutto l'  ordine  morale si assolvesse negli atti del libero arbitrio. E
ne' suoi accidenti, parte de' quali appartiene all'  ordine  morale, e che in quest' ordine possa scompaginarla e
de' quali appartiene all' ordine morale, e che in quest'  ordine  possa scompaginarla e guastarla il libero arbitrio dell'
di famiglie e d' uomini, uniti insieme al fine di dare un  ordine  pacifico alle loro reciproche relazioni, per così fatta
più come autore e vindice della giustizia, come fonte dell'  ordine  e del bene, come istitutore dell' umana natura e della
di uniformarsi e sottomettersi alle sue decisioni nel detto  ordine  morale, in tutta l' estensione di quest' ordine, sia per
dalla Chiesa in tutte quelle cose che riguardano l'  ordine  religioso e morale, e che si rende colpevole e macchia la
né costituire una potestà qualunque, che sia nel detto  ordine  indipendente della Chiesa Cattolica. Poiché questa
regolata di questi uomini, dei quali ciascuno dipende nell'  ordine  delle obbligazioni morali e di coscienza dalla Chiesa;
forza bruta. Per essa tutti questi, ricevendo la luce e l'  ordine  della giustizia, secondo una stessa legge, da un medesimo
Stato dalla Chiesa è ristretta alle cose morali, cioè all'  ordine  del giusto e dell' ingiusto, del lecito e dell' illecito.
le diede, un potere che s' estendesse a tutto l'  ordine  morale, a tutti i doveri dell' uomo, del padre o figlio di
vi parlano dell' Autonomia dello Stato in relazione a un  ordine  di cose più elevato, alla legge morale e alla Chiesa
la sua regola? Donde prenderà la moderazione, la misura, l'  ordine  delle sue disposizioni? Dalla legge naturale? No, perché l'
parte è dimandata sì dalla natura dei due poteri, sì dall'  ordine  e dalla chiarezza con cui devono entrambi procedere, e
Ora questo facilmente diventa un far servire le cose di un  ordine  superiore, come sono le religiose e le divine, ad un ordine
ordine superiore, come sono le religiose e le divine, ad un  ordine  inferiore; e questo è altamente riprovevole. Pure questo è
così facilmente alterare e guastare il bello e il perfetto  ordine  della natura. La natura de' due poteri, cioè la natura del
cioè alla Chiesa di Gesù Cristo, che abbisogna di pace e di  ordine  e che desidera la felice e fraterna convivenza degli
ad oggetti puramente temporali, la difesa personale, l'  ordine  pubblico, la tutela delle proprietà e cose simili. Questa
questi effetti, presi da se stessi, appartengano all'  ordine  temporale, tuttavia essi sono connessi indivisibilmente con
credenze ne sieno il fondamento: come anche in ogni altr'  ordine  di cose le interne opinioni e i sentimenti invisibili dell'
d' alcuna autorità, di non essere obbligato ad alcun  ordine  nel suo operare. E` consentaneo che coloro i quali in un
che coloro i quali in un dato stato vogliono distruggere l'  ordine  stabilito, s' approfittino di questa viziosa disposizione
esser addotti in controversia da quelli che ammettono l'  ordine  morale, né sono mai stati dubbiosi pel senso comune. Se
assiduamente a fabbricare la stessa casa. Legato l'  ordine  sociale all' ordine religioso non si poteva distruggere
a fabbricare la stessa casa. Legato l' ordine sociale all'  ordine  religioso non si poteva distruggere questo senza scavare i
ai confini della vita presente, nello scompiglio dell'  ordine  sociale non meno che dell' ordine familiare. Egli succede
nello scompiglio dell' ordine sociale non meno che dell'  ordine  familiare. Egli succede allora quel discioglimento
si fa sentire ai nostri tempi a pruove sì manifeste. L'  ordine  religioso è legato all' ordine sociale, ma non ai vizi
a pruove sì manifeste. L' ordine religioso è legato all'  ordine  sociale, ma non ai vizi della società. Ma come poche sono
nelle schiere inimiche, e combattessero contro l'  ordine  sociale ad un tempo e contro l' ordine religioso. Essi si
contro l' ordine sociale ad un tempo e contro l'  ordine  religioso. Essi si trovarono in sull' arme contro l' ordine
ordine religioso. Essi si trovarono in sull' arme contro l'  ordine  sociale credendo di combattere i suoi vizi; e contro la
del sapere. Così egli avviene che le dottrine acquistino  ordine  e legame fra loro, che è quanto dire che acquistino quello
spira per così dire l' anima nelle dottrine, v' infonde l'  ordine  , stringe le loro parti fra loro, ed ecco un altro modo
che comunicata e unita insieme per un certo temperamento e  ordine  nel quale ad un tempo tutto si muove, confluisce a quell'
savii veraci, cioè dei cristiani, sono sgradati in bell'  ordine  sopra le cose tutte, che tutte insieme le considerano, e
reputano, che quanto sta fuori di loro sia fornito di cert'  ordine  fisso, immutabile, dipendente dalla prima cagione e non dal
dalla prima cagione e non dal loro arbitrio: al quale  ordine  gli uomini sono tenuti di conformare la loro mente, se
SI CONDUCA L' UOMO AD ASSIMIGLIARE IL SUO SPIRITO ALL'  ORDINE  DELLE COSE FUORI DI LUI, E NON SI VOGLIANO CONFORMARE LE
che il farà misero. Ora qui sta a vedere quale sia l'  ordine  delle cose fuori di noi per aggiustare a quelle le menti e
non può concepire la grande unità e semplicità dell'  ordine  di tutte le cose; ma introduce in esse il disordine e lo
fede vedono colla mente loro tutte le cose composte in un  ordine  solo risplendente di mille pregi, ma accolti tutti in
di tutte le cose, alla ragione ultima, a Dio. In quest'  ordine  perfettissimo, perchè recato alla perfetta unità, noi
all' ordine, cioè come quelle che partecipano bensì l'  ordine  e in questo modo vengono ordinate, ma che non l' hanno in
nel nostro intelletto. Non si contenta di mostrarci in che  ordine  noi dobbiamo concepire disposte tutte le cose, se non ci
quale il nostro spirito può aggiustarsi compiutamente all'  ordine  risplendente nelle medesime. Conoscere Dio qual sommo
lasciando intatto il decreto della distruzione di tutto l'  ordine  primitivo, e lasciando che la terra si trasporti via come
divine ed eterne ragioni, in solido (3), e questo sì nell'  ordine  della natura costituito in Adamo, che nell' ordine della
sì nell' ordine della natura costituito in Adamo, che nell'  ordine  della grazia fondato in Gesù Cristo, e ci dice con
con sentenza, ove sta un abisso di lume, che come nell'  ordine  primitivo noi non potevamo conseguire la perfezione della
non per via della generazione naturale di Adamo, così nell'  ordine  succeduto a quello noi non possiamo conseguire la
DOPO LA SUA DISTRUZIONE: E OGNI ASSIMILAMENTO IN NOI DELL'  ORDINE  DELLE COSE, CIOE` OGNI NOSTRA PERFEZIONE, NON SI PUO` IN
NON SI PUO` IN NESSUN ALTRO MODO CONSEGUIRE, CHE NELL'  ORDINE  NUOVO DELLA GRAZIA, CIOE` INCORPORATI A GESU` CRISTO. Per
quale non contenta che l' uomo nel suo spirito accolga l'  ordine  perfetto delle cose, e nel principio di quest' ordine si
l' ordine perfetto delle cose, e nel principio di quest'  ordine  si rallegri e si beatifichi, il persuade ad adoperarsi
[...OMISSIS...] . Il primo di questi precetti segna l'  ordine  che debbe tenere lo spirito dell' uomo rispetto al
lo spirito dell' uomo rispetto al Creatore, il secondo l'  ordine  che debbe tenere rispetto alle creature; e con ciò è dato
le stesse cognizioni; ma ben anche è richiesto, che quest'  ordine  morale che ricevono le cognizioni tutte dal supremo fine a
è semplice e riduce tutte le cose che si considerano in  ordine  a lui ad unità: la materia è composta, e considerata sola è
che quegli il quale attenderà maggiormente a porre l'  ordine  nelle cognizioni sarà più tardo ad accrescerne il numero, e
lo spirito della pietà, il quale primieramente ingiunge  ordine  alle cognizioni ponendo il principio di quest' ordine in
ordine alle cognizioni ponendo il principio di quest'  ordine  in Dio, viene ben presto a commendarne la moltiplicità, o
molte cose umane è tenuto indietro dallo studio di quell'  ordine  che a quelle ne viene coll' introdurvi la divinità: supplì
quella prima scienza della pietà. Ma lo stesso spirito di  ordine  e di deduzione dallo spirito della nostra Religione s'
l' Imaginazione, in fine l' Intelletto; poichè in quest'  ordine  si maturano le nostre facoltà. La Memoria riceverà la sua
cui vita si protende nel successo de' secoli, non è quell'  ordine  di dottrina, ove le verità si veggano rannodate e dedotte
si unirà altro libro sopra la Religione che la insegni in  ordine  naturale a' fanciulli, rivolto a loro appianare l'
cominciata in Adamo sino ai nostri tempi, e mostrato l'  ordine  stabilito da Dio che tutti gli avvenimenti servano alla
prossima alla perfezione, si potrà pensare a disporla in un  ordine  elegante e semplice, giacchè non si può mettere insieme un
riflessione degli individui, sviluppò, schiarì, e in lucido  ordine  espose. Ma bastino queste poche linee ond' ho procacciato
alcuna contradizione. La vita dunque debbe rendere quell'  ordine  stesso, e quella unità in tutta la sua disposizione che
e seco le trasporti a rendere gloria al suo Autore. L'  ordine  della vita laborioso e pieno, fedelmente custodito per
dal secolo scorso in qua sembri aver perduto nell'  ordine  speculativo, s' è diffuso però immensamente nell' ordine
ordine speculativo, s' è diffuso però immensamente nell'  ordine  pratico, ed è penetrato in tutte le relazioni della vita.
generalmente pregiudizio alla società? Specialmente nell'  ordine  più elevato, qual è quello della dottrina, della morale,
è « « la scienza perfetta e assoluta, che ne comprende l'  ordine  intero » »; quivi rinverrà messa a nudo, con sommo acume e
quasi come un astro uscito dalla sua orbita non perturbi l'  ordine  della giustizia. Le guarentigie dunque che si domandano non
e questo maestro? Solamente allora che egli riconosce l'  ordine  gerarchico della potestà istituita da Gesù Cristo nella sua
potestà istituita da Gesù Cristo nella sua Chiesa; quell'  ordine  gerarchico, che la « Rivista delle Università e dei Collegi
di rispetto verso le cose sacre, senza il quale lo stesso  ordine  pubblico si sovverte, e a conservarlo è poi uopo accampare
necessario; poichè in essi l' autore toglie a dire per  ordine  tutto ciò, che si deve sapere intorno alla cosa di cui si
secondo la quale si può disporre lo scibile umano nel suo  ordine  nativo, vero, necessario. Ove le umane cognizioni fossero
40 Il pieno possesso di Dio non si ha che nell'  ordine  soprannaturale, nel quale Iddio si comunica realmente e
e perfetto, esemplare sommo della vita regolata, v' ha un  Ordine  apposito per leggere, cioè il Lettorato, a cui però non è
di questo mio discorso, che vi delineassi la forma e l'  ordine  delle dottrine, che dovete fare alle fanciulle vostre. Ma
vostre. Ma poichè il pregio di questa forma e di quest'  ordine  consiste, come ho accennato, nel non rimuoversi dalle
dignità, una passeggiera e l' altra permanente. Quanto all'  ordine  passeggiero, novera S. Paolo i tre gradi di Apostoli,
veramente unico, e sacerdote « in eterno secondo l'  ordine  di Melchisedecco » (3). Mosè oltre di ciò aveva nelle sua
potere è fornita. Sono ordinari ministri quelli che o con  ordine  stabilito e continuo si succedono e permangono sinchè dura
questi corpi, l' altra al secondo, la prima costituisce l'  Ordine  sacro , l' altra la ecclesiastica Giurisdizione . Quanto
o per quelle queste posposte; essendo sconvolto l'  ordine  che d' anteporre comanda ciò che ha più pregio. Poichè,
solo per sua eccellenza sia il Sacerdote eterno giusta l'  ordine  di Melchisedecco, e solamente immolando sè stesso abbia
musica, e i lumi accesi, e gl' incensieri, e le are, e l'  ordine  de' Sacerdoti; e assaissime altre cerimonie conformi alle
trono del Pontefice, e nelle schiere de' ministri, e nell'  ordine  de' Sacerdoti, e nella turba de' cantori, e ne' suoni degli
un conversare cristianissimo e amabilissimo. Chi mira all'  ordine  delle preghiere, che la Chiesa usa, può acconciamente dire
presente Iddio che all' empio, anche considerato il solo  ordine  naturale; benchè nel solo ordine naturale non si dia al
anche considerato il solo ordine naturale; benchè nel solo  ordine  naturale non si dia al presente perfetta giustizia. Veniamo
e speculativa di amarlo; anzi dev' essere amato secondo l'  ordine  della carità, e però è necessario eccitare in sè la
per giovargli, e queste, come si dicea, secondo l'  ordine  della carità e dell' ubbidienza: anzi san Giovanni insegna
che non c' è già un' obbligazione di fissar sempre un  ordine  determinato tra le persone che raccomandiamo al Signore, e
perchè quando abbiamo lo spirito retto, Iddio mett' egli in  ordine  gli oggetti delle nostre preghiere, anche se non li
la fatica che l' uomo fa a raffrenarlo e a tenerlo nell'  ordine  e anche a sacrificarlo, almeno in parte, ad un amore e ad
collisione; e il diletto che in produrre e mantenere quell'  ordine  si trova, è buono, giusto e degno di lode. Ma qui conviene
come ho detto, c' è un sentimento soggettivo anche nell'  ordine  dell' intelligenza e in quello della moralità, benchè in
e disordinata lo esagera, e, invece di tenerlo in un  ordine  di ragione, lo asseconda come fosse una grandezza assoluta
sue operazioni, e questa è più o meno elevata, cioè di un  ordine  più o meno alto. Onde se la riflessione è superba, ci hanno
queste che quelle forme? Perchè le veste con quest'  ordine  di prima e poi? Perchè è distribuita così nello spazio?
qual è la prima ragione che spieghi l' esistenza e l'  ordine  dell' universo? Solo rispondendo come fa Platone: una mente
intelligibili hanno più di atto delle sensibili, e nell'  ordine  delle intelligibili, ciò che vi ha di più attuale è l'
la sostanza della materia », vale ugualmente nell'  ordine  reale e nell' ordine ideale: e in quest' ultimo ordine è
della materia », vale ugualmente nell' ordine reale e nell'  ordine  ideale: e in quest' ultimo ordine è sparito affatto il
ordine reale e nell' ordine ideale: e in quest' ultimo  ordine  è sparito affatto il singolare; giacchè la materia dell'
Egli è vero che Aristotele dà a queste sostanze l'  ordine  stesso che hanno i movimenti degli astri da esse prodotti.
oltrechè in tale sistema manca la ragione sufficiente dell'  ordine  delle stelle medesime, la differenza tra le sostanze prime
ma veniente dal di fuori. Nondimeno udiamo ancora su quest'  ordine  Aristotele: « « Convien perscrutare anche questo, in che
delle cose, distinto da questa, e tuttavia sia ancora nell'  ordine  che risplende in questa università. Il qual ordine è così
nell' ordine che risplende in questa università. Il qual  ordine  è così descritto dal filosofo: [...OMISSIS...] . Nelle
uccelli e le piante [...OMISSIS...] , caduta immensa dall'  ordine  del tutto all' ordine di queste cose speciali, ben
, caduta immensa dall' ordine del tutto all'  ordine  di queste cose speciali, ben mostrando il suo solito modo
uno finale a cui sono ordinate le cose è rassomigliato all'  ordine  e al bene comune di una famiglia; «eis to koinon, eis to
delle cose; e lo stesso si può dire del concetto dell'  ordine  che non è certamente una sostanza individua , la quale è
di tutti gli enti sono le Categorie (3). Se si osserva l'  ordine  che hanno le categorie tra loro si trova che tale ordine
l' ordine che hanno le categorie tra loro si trova che tale  ordine  considera: 1 l' ente, e a questa considerazione
prime, motrici de' cieli e degli astri, entelechie di primo  ordine  . Bene vero, desiderabile, eleggibile. 2 Forme pure , prive
non rispetto agli accidenti, anime, entelechie di second'  ordine  . 3 Enti materiati , cioè enti aventi per subietto la
conoscibile (3), anche la sensazione dunque appartiene all'  ordine  delle cose che sono per sè conoscibili. Ma queste specie
che ha il suo bene nel suo capitano, ed anche nell'  ordine  delle schiere, benchè questo sia pel capitano, e non
sostanza e separabile, non potendo esserci senz' essa l'  ordine  nel mondo (1) e che questa sostanza sia l' essere e l' uno,
toccato, che Aristotele non vede atto puro se non nell'  ordine  intelligibile, e dentro a questo, nell' intellezione , di
nulla di sensitivo in sè, non può avere un atto nell'  ordine  sensitivo, non avendo una potenza che sia nella stessa
il divino: il divino non è, e non può essere che nell'  ordine  dell' intelligenza. Anche secondo Aristotele questa non ci
modo crediamo noi che Aristotele trovasse l' unità nell'  ordine  degl' intelligibili, distinguiamo queste tre cose, la mente
Converrà dunque spingerla al suo atto ma nell'  ordine  dell' intelligenza, non dovendosi più unire colla materia.
da tener fermo il principio aristotelico, che in ogni  ordine  di cose l' atto precede sempre alla potenza, e che questa
in atto, che operando in essa l' attuasse. Onde anche nell'  ordine  delle operazioni intellettive ci deve essere, secondo
ad una prima materia e ad una prima specie (2) e, in ogni  ordine  di cose, ad una prima causa. Convien dunque che ci sia una
stesso Aristotele, è potenza ed è atto, e ciò tanto nell'  ordine  sensibile, quanto nell' ordine intelligibile. L' essere
ed è atto, e ciò tanto nell' ordine sensibile, quanto nell'  ordine  intelligibile. L' essere potenza è chiamato materia da
dunque gl' intelligibili, secondo Aristotele, acquistano  ordine  ed unità: in una maniera subiettiva e in una maniera
Aristotele nell' anima qualche cosa di uno , tanto nell'  ordine  sensuale, quanto nell' ordine intellettuale: quest' uno che
cosa di uno , tanto nell' ordine sensuale, quanto nell'  ordine  intellettuale: quest' uno che è nell' anima può esistere in
è nell' anima può esistere in più modi, e questi modi nell'  ordine  del senso sono i varŒ sensibili, nell' ordine dell'
modi nell' ordine del senso sono i varŒ sensibili, nell'  ordine  dell' intendimento sono i varŒ intelligibili; e quest' uno
generi convien fermarsi ad un principio, anche nell'  ordine  delle specie (5). Laonde se non c' è un primo non c' è
ma vuole che inesista ancora nell' universo e ne formi l'  ordine  e la connessione, [...OMISSIS...] , come d' un' armata. In
indifferentemente gli esempŒ della sua teoria ora dall'  ordine  della generazione naturale, ora da quello delle produzioni
quante diversità di forme egli distingua ugualmente nell'  ordine  delle cose reali e delle ideali senza distinzione e tutte
passare all' atto della scienza che appartiene all'  ordine  della riflessione, se non fosse già prima in un atto
c' è una scienza sola di tutte le cause non meno nell'  ordine  della mente, cioè nell' ordine logico, che nell' ordine
le cause non meno nell' ordine della mente, cioè nell'  ordine  logico, che nell' ordine fisico cioè nell' ordine della
ordine della mente, cioè nell' ordine logico, che nell'  ordine  fisico cioè nell' ordine della natura (1). Non ho fatto
nell' ordine logico, che nell' ordine fisico cioè nell'  ordine  della natura (1). Non ho fatto menzione fin qui del
è la più eccellente e maggiore. Ciò posto, espone per  ordine  le diverse questioni intorno ai primi , alle quali si
e nello stesso tempo giustificare in qualche modo l'  ordine  seguito in esso, e i limiti ad esso prefissi. Se fin da
sarebbe tuttavia senza qualche suo scapito. Poichè il nuovo  ordine  caccerebbe quello che, sebbene meno appariscente, pure vi
si vedrà che noi procurammo tener dietro passo passo all'  ordine  d' Aristotele stesso; non all' ordine materiale de' libri,
passo passo all' ordine d' Aristotele stesso; non all'  ordine  materiale de' libri, e nè pure al metodo che il filosofo
il qual notabile vantaggio sarebbe perduto, qualunque altro  ordine  si prendesse, e qualunque altra distribuzione si
poichè l' uno e l' altro sistema annulla in sostanza l'  ordine  ideale (4): i nominalisti più schiettamente, dichiarando
di sussistenza . Non si trovano certamente costoro nell'  ordine  soprannaturale , ma vogliono prendere il soprannaturale d'
ma assurda. Ma se ci trasportiamo veramente in quell'  ordine  divino e soprannaturale che ci ha rivelato e apportato il
spiriti, cagionano tutte le altre. E tutte le altre dell'  ordine  morale furono indubbiamente scosse e guaste dal realismo
affini con cui associarsi. Queste parti integranti dell'  ordine  e dello stato morale della società sono: 1 la religione ; e
dimenticanza (pur comune ai filosofi) di tener separato l'  ordine  ideale dall' ordine reale (1). Ora il tutto ideale, e la
ai filosofi) di tener separato l' ordine ideale dall'  ordine  reale (1). Ora il tutto ideale, e la composizione ideale è
agli enti reali della natura, pretese, che anche in quest'  ordine  le sostanze singolari precedessero agli universali. Egli
e reali, si passa ad una conclusione che riguarda l'  ordine  delle cose ideali . C' è anche una petizione di principio,
conciliarlo seco medesimo. Circa l' anteriorità nell'  ordine  della cognizione, che dice essere un' anteriorità assoluta
Aristotele questi due vocaboli come equivalenti): l'  ordine  dunque della cognizione, «kata logon», è l' ordine dell'
l' ordine dunque della cognizione, «kata logon», è l'  ordine  dell' essere e della verità, che nella mente e non nel
mente e non nel senso si trova. Di nuovo dunque, nell'  ordine  dell' essere delle cose, l' universale è anteriore al
è ad un tempo il singolare e l' universale; ma con quest'  ordine  logico, che è prima la sensazione singolare che non è
passare all' atto. L' atto dunque deve precedere in ogni  ordine  di cose, tanto nelle cose fisiche, quanto nelle
anima dunque, secondo Aristotele, è una sostanza dell'  ordine  delle specie , che quantunque si può predicare del corpo
proprio e separato dalla materia, preceduto, almeno nell'  ordine  logico, la materia stessa e il composto. E quest' appunto
cose anteriori e più note a noi quelle che sono tali in  ordine  alla riflessione nostra, benchè i sommi universali devano
che l' essere sia la mente in atto d' Aristotele. Nell'  ordine  dunque delle cognizioni umane, secondo Aristotele, c' è: 1
ben vide, abbondandogli l' acume dell' ingegno, che nell'  ordine  delle cose intelligibili non c' erano solamente quelle
591) », con che non si dice altro, se non che c' è quest'  ordine  tra l' idea specifica piena, e i generi e le specie
si predicano, e che questi sono posteriori a quella nell'  ordine  del pensiero totale, e però quella deve preesistere. Si
». Dunque questo subietto è necessario che preesista nell'  ordine  logico alle idee, e che esista realmente insieme con
interno ed esterno, e questo fedele rilievo dell'  ordine  della natura delle cose, qualunque sia, purchè non involga
sia che si parli d' una copulazione che si consideri nell'  ordine  ideale o nell' ordine reale, ovvero di una copulazione che
copulazione che si consideri nell' ordine ideale o nell'  ordine  reale, ovvero di una copulazione che si consideri tra l'
reale, ovvero di una copulazione che si consideri tra l'  ordine  ideale e il reale. E in quanto a quest' ultima, dove sta il
Platone non dice mica, che tutto ciò che appartiene all'  ordine  reale sia apparente, e non ci sia di vero che l' ordine
ordine reale sia apparente, e non ci sia di vero che l'  ordine  ideale, come falsamente gli viene imputato, a cagione che
vent' anni le lezioni di Platone. Platone ammette un solo  ordine  d' essenze e queste incorruttibili, le quali sono in due
e molto più da Dio stesso che lo vide. Secondo l'  ordine  logico, l' ordine di eccellenza, e anche, secondo Platone,
più da Dio stesso che lo vide. Secondo l' ordine logico, l'  ordine  di eccellenza, e anche, secondo Platone, cronologico, l'
senza il corpo, tutto ciò che spetta all' armonia e all'  ordine  di più cose connesse insieme, come il numero, la
dell' anima separata. Descritto a questo modo l' interno  ordine  e costituzione dell' anima, niente vieta di concepire che
la costituzione dell' anima che dovea dar poi vita ed  ordine  alla macchina corporea dell' universo (1). Si fa adunque ad
ma dà un altro finimento alle cose tutte insieme, cioè un  ordine  sapiente, [...OMISSIS...] . Conviene dunque distinguere tre
quattro gradi di cognizione, due appartenenti all'  ordine  delle cose visibili, e due a quello delle cose invisibili.
della cosa: ma l' uno e l' altro fondamento non eccede l'  ordine  sensibile. Il raziocinio invece di cominciare dalla
raziocinio, e distribuisce sempre il sapere umano entro l'  ordine  della riflessione : manca del tutto nell' antichità la
[...OMISSIS...] , laddove il sensibile avea luogo nell'  ordine  delle percezioni, ed anche nel primo grado del raziocinio,
onta», e massimamente ad alcune più eccellenti ordinate con  ordine  immutabile, [...OMISSIS...] , le quali sono indubitatamente
per causa Iddio. Questo dunque ha il primo luogo nell'  ordine  de' beni: il secondo è occupato dal tutto insieme,
si compone, e anche tra questi Platone cerca qual sia l'  ordine  di preminenza. Avea già detto che questi elementi buoni
buoni sono primieramente due, l' uno appartenente all'  ordine  intelligibile, e l' altro all' ordine sensibile, e che
uno appartenente all' ordine intelligibile, e l' altro all'  ordine  sensibile, e che quello va di lunga mano preferito a
animale umano. E questa è quella mente che pone terza nell'  ordine  de' beni, perchè sola non è sufficiente all' animale,
inferiori cioè più prossime ai reali sensibili, e il loro  ordine  dalle superiori e finalmente dall' ultima, che è quella del
non si poteva spiegare senza la mente , che le desse l'  ordine  e il fine, e a questo la dirigesse. Nel sistema d'
ad una mente e ad un' arte precedente, perchè le forze e l'  ordine  loro esistono indipendenti dalla mente e dall' arte che si
per Aristotele materia e forma (subietto e predicato nell'  ordine  dialettico), quello che si dice dell' ultima materia e
alla specie piena possono corrispondere più individui nell'  ordine  della realità, e in ciascuno di essi essere la sostanza e
A questi poi risponde una specie sola astratta; onde nell'  ordine  dell' idealità l' atto dell' essere rimane uno e identico,
non è determinata da altro principio superiore se non dall'  ordine  intrinseco dello stesso essere. Noi abbiamo posto a
enti, diremo così: al fondamento sensibile risponde nell'  ordine  ideale la specie astratta, e quando a più fondamenti
una sola; nel qual caso la loro moltiplicazione si fa nell'  ordine  della realità e non in quello dell' idealità. Così gli
perchè non adduce prova alcuna di sue sentenze) che « l'  ordine  della cognizione dell' uomo risponde accuratamente all'
della cognizione dell' uomo risponde accuratamente all'  ordine  degli enti »; il che è nulla meno che trasformare l' uomo
ragionamento quel sistema, il quale insegna: Che l'  ordine  delle nostre concezioni è perfettamente eguale all' ordine
ordine delle nostre concezioni è perfettamente eguale all'  ordine  delle cose; il che non si avvera per le cose divine, e per
perfettamente conforme alla verità assoluta, sicchè l'  ordine  degli enti risponde a ciò che quest' ultimo ragionamento
leggi cosmologiche, cioè quelle che impone la natura e l'  ordine  del mondo al principio razionale, a due, cioè a quella
dall' essenza dell' anima razionale; esse appartengono all'  ordine  degli atti secondi, non costituiscono l' atto primo, l'
sono a noi pervenuti questi versi: [...OMISSIS...] . L'  ordine  è posto dalla divina sapienza nel mondo. Ma quell' ordine
ordine è posto dalla divina sapienza nel mondo. Ma quell'  ordine  non è nel mondo e pel mondo isolato dallo spirito; anzi è
non è nel mondo e pel mondo isolato dallo spirito; anzi è  ordine  nello spirito e per lo spirito, nel quale il mondo
sostanziale, pel quale da non ente diviene ente. L'  ordine  adunque nel mondo isolato dallo spirito non è ancora
tre, che insieme concorrono a produrre tale effetto: L'  ordine  naturale col quale ogni agente è costituito. La legge che
ciascuna a parte. Qualsivoglia ente semplice ha un  ordine  intrinseco, senza il quale non sarebbe ente. Di più, ogni
dalla sapienza del Creatore è compaginato ed organato con  ordine  ammirando. Ora, posciachè l' ordine è nella natura dell'
ed organato con ordine ammirando. Ora, posciachè l'  ordine  è nella natura dell' agente, esso deve pur essere altresì
ma è mestieri desumere la regolarità loro conveniente dall'  ordine  in cui l' agente è, secondo natura, costituito. Di che
o dell' ala sua pari. Per spiegare questo fatto dell'  ordine  e della regolarità perfetta dell' immagine, che comparisce
abitudine, gli rende necessario e spontaneo il porre un  ordine  fra tutte le minime immagini o parti d' immagini, che
tutti i punti assegnabili in una curva, cioè con quale  ordine  quei punti sono determinati ai loro luoghi l' uno
migliorarsi moralmente, amando egli di riprodurre in sè l'  ordine  che è avvezzo a contemplare colla mente. Il che egli deve
il principio razionale non manca del suo istinto; e l'  ordine  delle cognizioni, che sono nella mente umana, è principio
genere di quelle regole che distribuiscono gli enti in un  ordine  esteriore, secondo il luogo (simmetria) ed il numero
godimento, contemplato dalla mente, si rileva qualche  ordine  simile a quello della simmetria e della proporzione, non si
cose, che hanno simmetria e proporzione, godono di quest'  ordine  che hanno in sè stesse; ma ne gode colui che,
di ricorrere a calcoli anche complicatissimi? Ora, se vi è  ordine  nella materia e nei suoi movimenti, è chiaro che vi deve
materia e nei suoi movimenti, è chiaro che vi deve essere  ordine  altresì negli organi sensori, che sono di materia composti.
ordine. Ancora, è naturale che uno degli elementi di questo  ordine  sia la proporzione dei tempi, nei quali vengono fatti i
Il principio sensitivo non ama dunque questo  ordine  per sè, ma per avere agio a spiegare l' attività che egli
suoi atti ha bisogno di essere stimolato non a caso, ma con  ordine  e proporzione; ond' è che i movimenti troppo violenti e
che in essa si può ravvisare, è pure contemporanea per l'  ordine  che hanno più cose presenti, come la simmetria di cui
cose presenti, come la simmetria di cui abbiamo parlato, l'  ordine  che hanno le parti al tutto, le sensazioni armoniche, ecc.;
le sensazioni armoniche, ecc.; ovvero è successiva per l'  ordine  e la convenienza, che hanno i termini precedenti di una
indicate. Il principio razionale può considerare quest'  ordine  tanto in cosa diversa da sè, quanto nel proprio sentimento.
il bello stesso. All' incontro, se si parla dell'  ordine  nel proprio sentimento, oltre il piacere intellettivo della
coll' armonia sua propria, che deve prevalere perchè d' un  ordine  più sublime, modifica nell' uomo l' armonia animale e la
che all' anima piace, e variare a talento; onde nell'  ordine  extra7soggettivo possono comparire tutti quei movimenti
all' efficacia, che ha l' anima entro la sfera dell'  ordine  soggettivo, dalla quale non esce. Ora i fenomeni elettrici,
elettrici, magnetici, ecc., appartengono unicamente all'  ordine  extra7soggettivo. La questione adunque si rimarrebbe quella
legge di attrazione. La legge d' inerzia costituisce l'  ordine  meccanico, la legge di attrazione l' ordine fisico e
costituisce l' ordine meccanico, la legge di attrazione l'  ordine  fisico e chimico . Nell' ordine meccanico il contrasto e l'
la legge di attrazione l' ordine fisico e chimico . Nell'  ordine  meccanico il contrasto e l' opposizione fra la materia e le
via di moto diversa, e il moto stesso si continua. Nell'  ordine  fisico e chimico il contrasto giace in questo, che, mentre
sole a spiegare le affezioni, che si comunicano anche nell'  ordine  del sentimento; quando niuna comunicazione materiale, niuna
diverso affatto dall' esteso corporeo. Di più, nello stesso  ordine  dei movimenti la sola comunicazione materiale degli organi
la sua azione e il termine della medesima non eccede l'  ordine  soggettivo; al quale tengono dietro i movimenti relativi
sono cose diversissime, la prima appartenente all'  ordine  intellettivo, e il secondo all' ordine animale. Ora, chi sa
appartenente all' ordine intellettivo, e il secondo all'  ordine  animale. Ora, chi sa bene separare l' elemento
elemento mobile d' un dato anello sarebbe uopo notarsi l'  ordine  dei movimenti contemporanei, chè i diversi sistemi del
il medico dovesse restringere le sue vedute, e solamente in  ordine  ad esso determinare il medicamento, e se i medicamenti si
i processi morbosi), per quel misterioso vincolo che l'  ordine  soggettivo ha coll' ordine extrasoggettivo; i quali non
quel misterioso vincolo che l' ordine soggettivo ha coll'  ordine  extrasoggettivo; i quali non sempre riducono a migliore
entra nella sua individualità. Questa individualità, nell'  ordine  soggettivo, esige un sentimento unico, sede di tutti gli
della cui attività sono modi le sensioni, rispondano nell'  ordine  extrasoggettivo i moti cerebrali, cioè che allora egli
si contiene, permane, e cangia nello stesso IO , e dell'  ordine  in cui stanno fra di loro gli elementi che lo
tutto ciò che conoscevano direttamente e popolarmente nell'  ordine  della scienza, nel campo dell' individuale riflessione; la
materiale, ma da tutti insieme, e il porre in essi l'  ordine  e l' armonia, è già un passo di più che fa la riflessione.
ed è che nell' anima umana vi sono ingenite le leggi dell'  ordine  e dell' armonia, e tali leggi che fanno eco a quelle dell'
la conosco, e però posteriormente a quest' atto (nell'  ordine  logico). O conviene negare il principio di contraddizione e
avute, che rimangono in noi; si salta dunque dall'  ordine  del senso a quello dell' intelligenza, senza dare
analisi delle cognizioni umane, fatta da Aristotele, e l'  ordine  in cui egli le distribuisce, troviamo: 1) che le cognizioni
dell' arte, perchè l' arte è un abito di operare con  ordine  intorno ai particolari reali. Ma l' ordine, con cui opera
comune e di uno; onde fecero che l' uno appartenesse all'  ordine  della realità, e questi furono i Realisti . Ma tantosto si
patria, degli affetti particolari, e tuttavia conservato l'  ordine  della carità, mantenuti inviolabilmente i doveri verso di
possono essere e buone e necessarie, specialmente in un  ordine  religioso: ma intendo solo di aver accennato con questo lo
opere sante e caritative: estendiamoci e diamo il maggior  ordine  o sistema possibile a quest' opere sante e di carità: ma
dal loro Superiore totalmente , dal quale ricevono l'  ordine  della Carità . Non sono adunque stabiliti peculiari uffici
esercitare la carità del prossimo , alle richieste, con l'  ordine  della Carità . Questo tutto dipende dalla saviezza de'
cosa di tanto pericolo, quanto forse nessun' altra, per un  Ordine  religioso, nel quale è tanto facile ch' entri d' ogni lato
per loro scopo di starne privi e nascosti, che non ad un  Ordine  che per la sua natura ammettesse anche queste dignità. Ma
casi debbono con sapienza determinare tutto secondo l'  ordine  della Carità . Quest' ordine della Carità ammette
determinare tutto secondo l' ordine della Carità . Quest'  ordine  della Carità ammette principalmente tre riguardi; cioè: 1
sì che prendano in quella il loro posto, secondo il bell'  ordine  che va a compire l' intera e perfetta organizzazione della
Cristo, di regolarizzare tutte le cose umane e mettere un  ordine  perfetto nella umana società, e ciò sine observatione ,
stato detto nel piano de' Fratelli della Carità, che « l'  ordine  della Carità (per riguardo all' oggetto presente) ammette
uomini, ma ben ancora la perfezione stessa dell' opera in  ordine  a Dio, e con ciò anche in ordine allo spirito della
stessa dell' opera in ordine a Dio, e con ciò anche in  ordine  allo spirito della Congregazione, la quale si propone la
in parte, la prima di queste due difficoltà, giacchè l'  ordine  delle due vite dovrebbe consistere in questo, che la
un religioso instituto di sua natura, perchè egli nel suo  ordine  è infinitamente amabile, e il religioso tanto è più
quando lo ama più della Chiesa, ovvero non lo ama in  ordine  alla Chiesa. Ora questo disordine è facilissimo introdursi,
società e verso la Chiesa, e che tutti e due tengono quell'  ordine  che loro conviene. Il superiore della congregazione in tal
essi attendono pure agli esercizi di carità, nell'  ordine  della medesima; e perciò esercitano prima la carità
disprezzo de' beni umani; perchè questa via è tutta d' un  ordine  soprannaturale, a cui nulla valgono le forze naturali, ma
verità, che egli solo fa tutto in noi, quanto spetta all'  ordine  soprannaturale: riconosciamolo pienamente, tranquillamente,
dato quelle materie che mi sembravano più urgenti pel buon  ordine  e regolamento della Casa, come sarebbe: 1 dell' importanza
fretta. Nulla di meno io non m' arretro, e spero. E` nell'  ordine  della divina Provvidenza che io pongo molta fiducia ed in
e di acquistarci ciò che ci manca, sodezza, risoluzione,  ordine  fermo, interiore ed esteriore raccoglimento. Pur troppo il
oltre la forza delle meditazioni stesse date in quell'  ordine  concatenato che S. Ignazio ha indicato tanto utile massime
confortare le anime nostre, come per esercitare, secondo l'  ordine  della divina Provvidenza, la carità verso il prossimo;
di molestie e di pene. Ognuno consideri il bene e l'  ordine  di tutta la Casa come il bene proprio, e faccia tutto
impegno che ognuno prenderà per il bene spirituale e l'  ordine  di tutta la Casa, ci mostrerà veri seguaci del nostro
superbia di tutti. Tutto ciò che sta nella perfezione dell'  ordine  morale, Iddio l' ha riserbato a se solo; e, se usa degli
da loro: « non vos me elegistis »; sicchè l' uomo in quest'  ordine  soprannaturale di cose è sempre inutile per se stesso: «
ed io provo co' fatti che l' esser disposto secondo l'  ordine  delle idee spiana incredibilmente la via a' catechizzati ed
sezioni di membri, la prima delle quali costituisce un  Ordine  religioso legato con voti d' ubbidienza al Preposito
dice della sommissione di noi Fratelli della Carità all'  Ordine  gerarchico, ella è un punto capitale del nostro Istituto.
questa sommissione, obbedienza e religiosa servitù all'  ordine  gerarchico colla universalità dell' Istituto, colla
provincie ecc., divisione rispondente a quella dell'  Ordine  gerarchico a cui deve servire. Venendo ora al discorso de'
in tutti i principii, e che sono utili e necessarie nell'  ordine  della Provvidenza, acciocchè colla fiducia in Dio e colla
orazione domenicale e dell' Avemmaria , non meno che l'  ordine  col quale il Rosario è disposto, del quale è parlato in
Ier sera mi fu recata la veneratissima sua scrittami per  ordine  di N. S. il Santo Padre, colla quale mi dichiarava, che la
grazia, e in me sostituito al mio disordine umano il suo  ordine  divino. Laonde di questa stessa grazia del Signore nostro
parole dettemi dal Sommo Pontefice. Deve essere nel grand'  ordine  della divina sapienza anche questo un mezzo necessario a
aumentata sulle cose politiche con sì gran danno dell'  ordine  pubblico, come pur troppo veggiamo avvenire e dolorosamente
« Guida dell' educatore », profitteranno anche del nuovo  ordine  e della nuova perfezione ch' Ella aggiunse alle dottrine
» ». E mi sembra, che questo sia appunto quel più alto  ordine  di cose, ch' Ella m' accenna nella sua lettera « aver
delle importanti modificazioni, considerato in quell'  ordine  più sublime. Mi è non poco doluto che il mio celere
stabilito dal sacro Concilio di Trento. Fu provato che un  ordine  religioso universale è alla Chiesa utilissimo, assai più
gloria. Egli è adunque da preferirsi senza paragone un  ordine  universale, benchè involga qualche incomodo, a
Capo universale della Chiesa, condizione necessaria ad un  ordine  universale. E dico moderata indipendenza , perchè il
vincere le difficoltà e gl' incomodi che trae seco un  ordine  universale nelle sue relazioni coi reverendissimi Vescovi?
spirito dei suoi membri, senza disorganizzazione del suo  ordine  interno: nel qual modo soltanto ne possono trarre un grande
altrettanti fedeli che lo aiutano a dirigere con più  ordine  e sicurezza il corpo dei sacerdoti soggetti, e gli danno
della Teosofia, di muovere da ciò che è confuso nell'  ordine  della speculazione a ciò che è distinto, dall'
dire cercano di trovare una corrispondenza perfetta tra l'  ordine  ideale e il reale, a cui si riduce, come vedemmo, il
nulla, rimanendo ella nel sentimento, e non passando nell'  ordine  intellettivo. Solamente assai più tardi il pensatore la
è il quale , il secondo è il quanto . Il che rammenta l'  ordine  delle categorie d' Archita (se si dee credere a Dexippo,
ad essa la qualità ( «poion») (1). Ma Plotino preferisce l'  ordine  d' Archita e di Platone, che è consentaneo al pitagorico.
il primo nella formazione dell' universo (almeno secondo l'  ordine  logico) dal seno di Dio: [...OMISSIS...] . Ma se invece di
compiano; ma l' ente non è senza essi, costituendo essi l'  ordine  intrinseco di lui [...OMISSIS...] . Poichè il moto è lo
per farlo servire a base d' una ontologia. Poichè l'  ordine  logico è un ordine parziale e formale, che non abbraccia
a base d' una ontologia. Poichè l' ordine logico è un  ordine  parziale e formale, che non abbraccia tutto l' ordine dell'
è un ordine parziale e formale, che non abbraccia tutto l'  ordine  dell' essere. Laonde si sarebbe dovuto provare che ciò che
il nostro pensiero una diversità qualunque perchè in quest'  ordine  di cose si debba considerare come un' altra sostanza o
. Qui di nuovo si suppone conosciuto l' essere nel suo  ordine  intrinseco, e conosciuto tutto l' essere, e da questo
d' esser condotti, come si crede da molti, con un  ordine  rigorosamente scientifico. Anzi essi sottintendono sempre
sono tali che s' accomunano a concetti che non hanno alcun  ordine  o rispetto tra loro, altri a concetti che hanno qualche
o rispetto tra loro, altri a concetti che hanno qualche  ordine  o rispetto tra loro. A' primi lasciarono la denominazione
significati da quel nome hanno sempre tra loro qualche  ordine  o rispetto; e lo stesso esempio che arreca Aristotele de'
Quelli, la cui relazione comune esprime varie relazioni di  ordine  ad un fine od effetto [...OMISSIS...] . Così si dirà
uno in senso proprio, l' altro in senso traslato, hanno un  ordine  tra loro, come a ragion d' esempio nel vocabolo ente
oggetti, significati entrambi traslatamente, non hanno un  ordine  espresso dal vocabolo, ma hanno un ordine ad un terzo
non hanno un ordine espresso dal vocabolo, ma hanno un  ordine  ad un terzo oggetto a cui si riferiscono, come il vocabolo
le Categorie per conseguente appartengono ugualmente all'  ordine  delle cose possibili ed ideali, e all' ordine delle cose
all' ordine delle cose possibili ed ideali, e all'  ordine  delle cose sussistenti o reali. b) Essere od è , può
modo dallo spirito. Sorge quindi una riflessione d' altro  ordine  più elevato, la quale, esercitando l' azione sopra l'
ontologica, cioè uscente dalla natura stessa e dall'  ordine  intrinseco dell' ente; e però tale rapporto non è
tra loro, appartiene alla mente, appartiene cioè all'  ordine  che hanno le cose nella mente «(V. Antrop. , p. 276, 277)
di ogni entità. Oltre a ciò in esse non apparisce alcun  ordine  tra le varie classi, nè si trova perchè siano così
alla realità: all' incontro i predicati appartengono all'  ordine  delle idee, e però alla forma, trattandosi di cose
unità perfetta nell' identità dell' essere, dall' altra un  ordine  interiore, un organismo idoneo a spiegare come possa essere
nel sentimento che lo costituisce. Non v' ha dunque  ordine  in questa classificazione, nè ella abbraccia nè pure tutto
cosa assurda questa intuizione semplice; 3 Ch' essa nell'  ordine  logico precede ogni giudizio; 4 Che il giudizio non può
parola altro non significa che una relazione con ciò che in  ordine  alla scienza è mediato; e però suppone che vi sia il
di trinità, avendovi l' essere, la specie (o forma) e l'  ordine  (2): altrove trovò in ogni ente il modo, la specie e l'
(2): altrove trovò in ogni ente il modo, la specie e l'  ordine  (3); e S. Tommaso (4) riduce a questi tre il numero, il
la tirannide su tutti gli altri, se venisse turbato il loro  ordine  naturale, se i minori e men degni prevalessero ai maggiori
ed è impossibile che nella società, qualunque sia l'  ordine  che vi si stabilisca, non vi abbia finalmente un' autorità
di dirlo, quella dei politici materiali di poter trovare un  ordine  politico di cose che non abbia il suo ultimo sostegno nella
civile il dispotismo se non a condizione che si completi l'  ordine  dei Tribunali che amministrano a tutti la giustizia, coll'
all' intelligenza, nelle proporzioni del quale risplenda l'  ordine  e la bellezza, e che quand' anche non potesse giammai
e atta a dar loro una baldanza, che avrebbe alterato l'  ordine  delle loro famiglie. Qualcheduno dei più avveduti credette
società. Non è dunque utile tale società che sovverte l'  ordine  della natura, che sommette i ricchi come debitori ai poveri
questa immensa società dell' umano genere noi veggiamo un  ordine  di cose ben diverso da quello che è proprio della società
diverso da quello che è proprio della società civile. L'  ordine  della società universale abbraccia tutta intera la
società universale abbraccia tutta intera la moralità; l'  ordine  della società civile è ristretto nel suo scopo immediato a
egli non impedisce che la sua scienza in altro  ordine  di cose e in altra società diversa dalla mercantile sia
se non diritti personali non potevano formare che un  ordine  governato e non potevano entrare a prender le redini della
dei tre diritti che possedevano, e i cittadini del secondo  ordine  cioè del superiore, avevano voce amministrativa
nello stesso corso regolare alterando in tal modo l'  ordine  legittimo e naturale. A mal grado di tutto questo
» Essa ben conosceva che ciò che poteva turbare l'  ordine  sociale si era l' alterazione che poteva esser fatta nella
riferirò le osservazioni che li provano non secondo l'  ordine  di quelle proposizioni, ma secondo quello che la storia
che presto o tardi debbe svilupparsi, e sovvertire l'  ordine  sociale. Mettiamo adunque in luce questi cinque fatti,
sopranominato l' Ardito, oltre il clero e la nobiltà, l'  ordine  altresì dei liberi cittadini. Il terzo stato vi comparve
delle proprietà l' aveva finita; perchè aveva restituito l'  ordine  della natura, sebbene non l' ordine della giustizia: aveva
aveva restituito l' ordine della natura, sebbene non l'  ordine  della giustizia: aveva ritornata la Società regolare,
sempre come il mezzo dei sediziosi per conturbare l'  ordine  pubblico. Quest' era quanto vedere la relazione che la
passo mancava per arrivare a ciò? quello d' invertere l'  ordine  della proposizione: e dopo d' aver detto: non si può
degli Stati Uniti d' America. La Legge che mantiene l'  ordine  nello Stato di Società famigliare abbiamo detto consistere
la popolazione e la ricchezza . La Legge che mantiene l'  ordine  nello Stato di Società civile diciamo consistere nell'
stato e del reggitore. Se si fosse proceduto con quest'  ordine  logico si avrebbero risparmiate innumerevoli dispute e
un beneficio, giacchè amministrava la giustizia, metteva  ordine  colla sua autorità nel riparto dei terreni, e non venivano
sulle proprietà private, non custodiva più semplicemente l'  ordine  generale, non era più un semplice beneficio. La nazione
non si sarebbe aperta bocca; ma si faceva mostra dell'  ordine  senza occultare la corruttela: reclamavasi il diritto del
d' esser diretta nella guerra, così aveva bisogno di un  ordine  nella divisione delle terre: e questo era naturale, che lo
io propongo che come dal vostro capo ricevete l'  ordine  della battaglia, così pure riceviate la proprietà dei
che era bensì adattata in tempi di guerra, nei quali l'  ordine  pubblico era ad ogni momento in pericolo, diventava
alla ricchezza che sola potesse collocare un uomo nel primo  ordine  della Società, nè si voleva accordare la nobiltà come
ed è impossibile che nella società qualunque sia l'  ordine  che vi si stabilisca non v' abbia finalmente un' autorità
dirlo, quella dei politici materiali, di poter trovare un  ordine  politico di cose che non abbia il suo ultimo sostegno nella
la tirannide su tutti gli altri, se venisse turbato il loro  ordine  naturale, se i minori e men degni prevalessero ai maggiori
ed è impossibile che nella società, qualunque sia l'  ordine  che vi si stabilisca, non vi abbia finalmente un' autorità
di dirlo, quella dei politici materiali di poter trovare un  ordine  politico di cose che non abbia il suo ultimo sostegno nella
civile il dispotismo se non a condizione che si completi l'  ordine  dei Tribunali che amministrano a tutti la giustizia, coll'
all' intelligenza, nelle proporzioni del quale risplenda l'  ordine  e la bellezza, e che quand' anche non potesse giammai
e atta a dar loro una baldanza, che avrebbe alterato l'  ordine  delle loro famiglie. Qualcheduno dei più avveduti credette
società. Non è dunque utile tale società che sovverte l'  ordine  della natura, che sommette i ricchi come debitori ai poveri
questa immensa società dell' umano genere noi veggiamo un  ordine  di cose ben diverso da quello che è proprio della società
diverso da quello che è proprio della società civile. L'  ordine  della società universale abbraccia tutta intera la
società universale abbraccia tutta intera la moralità; l'  ordine  della società civile è ristretto nel suo scopo immediato a
egli non impedisce che la sua scienza in altro  ordine  di cose e in altra società diversa dalla mercantile sia
se non diritti personali non potevano formare che un  ordine  governato e non potevano entrare a prender le redini della
dei tre diritti che possedevano, e i cittadini del secondo  ordine  cioè del superiore, avevano voce amministrativa
nello stesso corso regolare alterando in tal modo l'  ordine  legittimo e naturale. A mal grado di tutto questo
» Essa ben conosceva che ciò che poteva turbare l'  ordine  sociale si era l' alterazione che poteva esser fatta nella
riferirò le osservazioni che li provano non secondo l'  ordine  di quelle proposizioni, ma secondo quello che la storia
che presto o tardi debbe svilupparsi, e sovvertire l'  ordine  sociale. Mettiamo adunque in luce questi cinque fatti,
sopranominato l' Ardito, oltre il clero e la nobiltà, l'  ordine  altresì dei liberi cittadini. Il terzo stato vi comparve
delle proprietà l' aveva finita; perchè aveva restituito l'  ordine  della natura, sebbene non l' ordine della giustizia: aveva
aveva restituito l' ordine della natura, sebbene non l'  ordine  della giustizia: aveva ritornata la Società regolare,
sempre come il mezzo dei sediziosi per conturbare l'  ordine  pubblico. Quest' era quanto vedere la relazione che la
passo mancava per arrivare a ciò? quello d' invertere l'  ordine  della proposizione: e dopo d' aver detto: non si può
degli Stati Uniti d' America. La Legge che mantiene l'  ordine  nello Stato di Società famigliare abbiamo detto consistere
la popolazione e la ricchezza . La Legge che mantiene l'  ordine  nello Stato di Società civile diciamo consistere nell'
stato e del reggitore. Se si fosse proceduto con quest'  ordine  logico si avrebbero risparmiate innumerevoli dispute e
un beneficio, giacchè amministrava la giustizia, metteva  ordine  colla sua autorità nel riparto dei terreni, e non venivano
sulle proprietà private, non custodiva più semplicemente l'  ordine  generale, non era più un semplice beneficio. La nazione
non si sarebbe aperta bocca; ma si faceva mostra dell'  ordine  senza occultare la corruttela: reclamavasi il diritto del
d' esser diretta nella guerra, così aveva bisogno di un  ordine  nella divisione delle terre: e questo era naturale, che lo
io propongo che come dal vostro capo ricevete l'  ordine  della battaglia, così pure riceviate la proprietà dei
che era bensì adattata in tempi di guerra, nei quali l'  ordine  pubblico era ad ogni momento in pericolo, diventava
alla ricchezza che sola potesse collocare un uomo nel primo  ordine  della Società, nè si voleva accordare la nobiltà come
ed è impossibile che nella società qualunque sia l'  ordine  che vi si stabilisca non v' abbia finalmente un' autorità
dirlo, quella dei politici materiali, di poter trovare un  ordine  politico di cose che non abbia il suo ultimo sostegno nella
[...OMISSIS...] [...OMISSIS...] 1.36 Don Luigi per vostro  ordine  mi annuncia la malattia del Giacomino Somaglia. Collo
Cristo e la Chiesa? è egli possibile che ritirandoci dall'  ordine  spirituale, noi ci restringiamo nell' ordine puramente
dall' ordine spirituale, noi ci restringiamo nell'  ordine  puramente temporale? Questa parola, a cui mi sono abbattuto
E che spera di ritrovare un Sacerdote di Gesù Cristo in un  ordine  puramente temporale? No, non sarà soddisfatto il suo cuore
l' orgoglio ancor più cieco del nostro ingegno. Come nell'  ordine  morale giace in noi stessi una infinita imperfezione
imperfezione (astraendo dalla grazia di Cristo); così nell'  ordine  intellettuale giace in noi stessi un' infinita ignoranza.
noi ci fermiamo a delle considerazioni umane e di altro  ordine  interamente diverso da quello delle virtù evangeliche. A
me stesso, di tutti i miei giudizii, e pospormi a tutti in  ordine  alla virtù. Se io fo un atto generoso e santo, sono certo
a non pregiare le cose e le cognizioni stesse, se non in  ordine  alla verità ed alla giustizia, e perciò a Dio ed alla santa
fatto un somigliante temerario ragionamento, se il nuovo  ordine  dato dal nuovo superiore vi fosse andato pienamente a
bisogna altresì di mettere lo studio in secondo luogo nell'  ordine  de' vostri affetti: nel primo luogo dee stare quella virtù
come sento, spiegare il Vangelo, non potrà osservare un  ordine  di connessione nelle materie. In tal caso ogni ragionamento