è essenziale alla mente; ma dopo, dopo dico almeno d' | ordine | logico, essa può pensare il modo relativo, comparando piú |
Teosofia Vol.I -
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de' giovani che procedan fedeli secondo quell' | ordine | naturale e soave, e sì di rado s' odano dalle cattedre i |
Principio supremo della metodica -
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innanzi e quali dopo; e con ciò avremo trovato anco l' | ordine | naturale e necessario dei pensieri che noi cerchiamo. Se io |
Principio supremo della metodica -
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classificare ci fa tuttavia strada a vedere in generale l' | ordine | che segue la mente nelle altre sue operazioni, il qual |
Principio supremo della metodica -
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che segue la mente nelle altre sue operazioni, il qual | ordine | noi non possiamo discoprire con maggiore sicurezza che |
Principio supremo della metodica -
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disposizione locale degli oggetti classificati. Quest' | ordine | negli oggetti de' pensieri è necessario, ad esso |
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lo intende, tosto che gli si proponga. Ecco un | ordine | di pensieri rispetto alla distribuzione locale degli |
Principio supremo della metodica -
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la necessità, sarebbe ciò nonostante sempre vero che l' | ordine | de' pensieri venuti nella sua mente doveva essere ed era il |
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le piante acconciamente, secondo le classi. Nel qual | ordine | si scorge la legge toccata nel capitolo antecedente, cioè |
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a grado a grado, e che quelle riflessioni hanno un | ordine | fra loro, sicchè le une s' aggruppano alle altre, le une |
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di accogliere in mente cose male ordinate e rimutar loro l' | ordine | per poter intendere, non solo rende i loro studi |
Principio supremo della metodica -
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del classificare e del distribuire localmente con qualche | ordine | le cose; vedremo la stessa necessità che certe idee |
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di questo metodo non istà in altro che nel giusto | ordine | nel quale vengono collocate le varie proposizioni, delle |
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si compone. E perchè non si potrebbe osservare il medesimo | ordine | rigoroso anche nell' insegnamento di ogni altra scienza? |
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uomo già vecchio trovi nella sua memoria accumulate senz' | ordine | molte proposizioni che apprese da giovinetto, e che, |
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Ma egli è tempo che riassumiamo quanto abbiamo detto sull' | ordine | naturale delle operazioni della mente e de' loro oggetti. |
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cose secondo le loro somiglianze, il distribuirle con cert' | ordine | locale, finalmente l' astratto ragionamento. Nella prima |
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veduto che se la mente non si fa andare innanzi secondo l' | ordine | suo naturale, ella fa bensì qualcosa, ma questo far |
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mente, limitata com' ella è, si fa andare innanzi contro l' | ordine | naturale, ella fa ben qualcosa ancora, ma qualcosa di |
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di operazioni la mente non può del tutto andare contro l' | ordine | naturale, e il cacciarnela sarebbe indarno; chè s' |
Principio supremo della metodica -
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la gioventù senza quel vero metodo che mantiene l' | ordine | progressivo delle idee e di cui noi andiamo cercando i |
Principio supremo della metodica -
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Or quando attentamente si consideri in che consista quest' | ordine | naturale e necessario degli oggetti mentali che noi abbiamo |
Principio supremo della metodica -
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analizzati più sopra, si trova facilmente potersi quest' | ordine | così dichiarare. « Un pensiero è quello che serve di |
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ha somministrata la materia di cui bisogna. Ora da qui l' | ordine | naturale e necessario di tutti i pensieri umani si |
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diversi secondo la legge indicata, i quali ordini sono: 1 | Ordine | di pensieri: pensieri che non prendono la loro materia da |
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prendono la loro materia da pensieri anteriori ad essi. 2 | Ordine | di pensieri: pensieri che prendono la loro materia da |
Principio supremo della metodica -
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pensieri che prendono la loro materia da pensieri del 1 | ordine | e non da altri. 3 Ordine di pensieri: pensieri che prendono |
Principio supremo della metodica -
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la loro materia da pensieri del 1 ordine e non da altri. 3 | Ordine | di pensieri: pensieri che prendono la loro materia da |
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che prendono la loro materia da pensieri del 2 ordine. 4 | Ordine | di pensieri: pensieri che prendono la loro materia da |
Principio supremo della metodica -
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che prendono la loro materia da pensieri del 3 ordine. 5 | Ordine | di pensieri ecc.. - Allo stesso modo si enumerino |
Principio supremo della metodica -
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dal prendere che egli fa la sua materia da pensieri dell' | ordine | immediatamente precedente. Or questa serie di ordini non ha |
Principio supremo della metodica -
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stata data la materia, l' oggetto. Che quest' | ordine | sia necessario e immutabile si vede per la ragione stessa; |
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che, un oggetto da pensare, da intendere. Scoperto così l' | ordine | immutabile delle intellezioni umane, noi abbiamo scoperto |
Principio supremo della metodica -
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uomo) primieramente gli oggetti che appartengono al primo | ordine | d' intellezioni; di poi gli oggetti che appartengono al |
Principio supremo della metodica -
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di poi gli oggetti che appartengono al second' | ordine | d' intellezioni; poi quelli del terzo e così |
Principio supremo della metodica -
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condurre il fanciullo a fare un' intellezione di second' | ordine | senz' essersi prima assicurati che la sua mente fece le |
Principio supremo della metodica -
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nostro: i nessi del discorso significano intellezioni d' un | ordine | più elevato delle semplici sentenze che quelli insieme |
Principio supremo della metodica -
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relazioni che passano tra queste cose, e perciò sono d' un | ordine | anteriore. Ma avanti all' ordine delle sentenze non vi è |
Principio supremo della metodica -
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cose, e perciò sono d' un ordine anteriore. Ma avanti all' | ordine | delle sentenze non vi è qualche altro ordine d' |
Principio supremo della metodica -
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Ma avanti all' ordine delle sentenze non vi è qualche altro | ordine | d' intellezioni pel giovanetto? Sì certamente: vi ha quello |
Principio supremo della metodica -
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se non l' intendere una voce alla volta appartengono ad un | ordine | anteriore a quelle intellezioni che mirano a far intendere |
Principio supremo della metodica -
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affine di poter bene determinare qual sia il primo | ordine | delle umane intellezioni. Questo esame presenta tre |
Principio supremo della metodica -
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bisogni che la mossero. Ma per non confondere anche qui l' | ordine | del senso coll' ordine dell' intelligenza, conviene |
Principio supremo della metodica -
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Ma per non confondere anche qui l' ordine del senso coll' | ordine | dell' intelligenza, conviene osservare ciò che fa l' |
Principio supremo della metodica -
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de' corpi esteriori adunque, che costituiscono il primo | ordine | d' intellezioni, si compiono mediante le seguenti |
Principio supremo della metodica -
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non costituiscono diversi ordini d' intellezioni, ma un | ordine | solo, il primo: è sempre la percezione stessa che lo |
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(1). Ma lo spirito rimanendosi dentro la sfera del primo | ordine | d' intellezioni fa ancora diversi altri lavori. E veramente |
Principio supremo della metodica -
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sensazioni avute, non si può dire che appartenga a un altro | ordine | d' intellezioni, perchè non varia l' oggetto, il termine, |
Principio supremo della metodica -
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di percezioni, è un lavoro, che non eccede il primo | ordine | d' intellezioni, quando trattasi d' una associazione di |
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operazioni, che non eccedono ancora i confini del primo | ordine | d' intellezioni, del primo stadio, in cui si trova l' umana |
Principio supremo della metodica -
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possibile. Riassumendo adunque, alle intellezioni del primo | ordine | appartengono le percezioni, le memorie delle percezioni (le |
Principio supremo della metodica -
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(benchè un somigliante principio si trovi poi anche nell' | ordine | dell' intelligenza) si è quello dell' imitazione. Noi |
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abitudine . La natura fisica è piena di ordine, ma quest' | ordine | stesso subisce alcune modificazioni in conseguenza delle |
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quelle attività del fanciullo, che appartengono all' | ordine | dell' animalità, esse sono le seguenti: 1 l' istinto |
Principio supremo della metodica -
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, cioè riceve il principio d' una vita morale d' un | ordine | superiore o sia soprannaturale; 4 La Chiesa Cattolica, |
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egli è vero che la forza unitiva domina non meno nell' | ordine | del senso che in quello dell' intelligenza; anzi ella di |
Principio supremo della metodica -
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ed unite. La ragione di questa differenza si è che l' | ordine | animale non si riferisce ad alcun oggetto, e quando le |
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le operazioni sono unificate, tutto è unificato. Ma l' | ordine | intellettivo non consiste in mere operazioni, ma nel |
Principio supremo della metodica -
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fanciullo nella sua seconda età, e che corrisponde al primo | ordine | delle sue intellezioni. Ma prima di trattare di questa così |
Principio supremo della metodica -
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istruzione che può darsi al fanciullo rispondente al primo | ordine | d' intellezioni, non intendo d' affermare, col proporre un |
Principio supremo della metodica -
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in quel breve periodo, nel quale le intellezioni di primo | ordine | da se stesse si sviluppano. Intendo solo di stabilire qual |
Principio supremo della metodica -
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pure avvertire degli ordini superiori. L' istruzione di un | ordine | qualsiasi è sempre opportuna nelle età superiori ed è solo |
Principio supremo della metodica -
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età inferiori. Dico dunque che alle intellezioni di primo | ordine | sconnesse risponde l' osservazione sensibile7esteriore |
Principio supremo della metodica -
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senza alcuna giunta di ragionamento. L' istruzione di primo | ordine | consiste adunque nel fare osservare al fanciullo co' suoi |
Principio supremo della metodica -
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oggetto, della vivezza di queste sensazioni, del loro | ordine | e della loro associazione, e sopra tutto dell' attenzione, |
Principio supremo della metodica -
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mio intendimento di determinar qui quale potrebbe esser l' | ordine | , nel quale venissero posti sotto i sensi al fanciullo gli |
Principio supremo della metodica -
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studiarsi un ordine, e che da un ordine, e più ancora da un | ordine | buono posto dalla sapienza dell' educatore nelle percezioni |
Principio supremo della metodica -
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vantaggio morale, conformandosi insensibilmente all' | ordine | ed educandosi al bello. L' intelligenza del fanciullo si |
Principio supremo della metodica -
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compiere nella seconda età, si fu quella, quanto all' | ordine | sensibile, di mettere in armonia le sensazioni del tatto |
Principio supremo della metodica -
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sensazioni del tatto con quelle della vista, e quanto all' | ordine | intelligibile di dare il primo movimento all' intendimento, |
Principio supremo della metodica -
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avvertito che, come l' istruzione che appartiene al primo | ordine | non dee cessare collo spirare della seconda età, ma |
Principio supremo della metodica -
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fanciullo si volge a contemplare le intellezioni del primo | ordine | ch' egli s' è già procacciate mediante lo sviluppo della |
Principio supremo della metodica -
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intellezioni di second' ordine. Le intellezioni del second' | ordine | sono i rapporti che passano tra le intellezioni del primo |
Principio supremo della metodica -
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e quant' è chiaro perciò, che le intellezioni di second' | ordine | non possano in nessuna maniera aver luogo nel fanciullo, |
Principio supremo della metodica -
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e sono quelli che rendono possibili in ciascun | ordine | quelle intellezioni, di cui il fanciullo ha già la materia. |
Principio supremo della metodica -
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l' intendimento umano passasse dalle intellezioni di primo | ordine | a quelle di second' ordine, non basta mica ch' egli torni a |
Principio supremo della metodica -
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tra esse; i quali rapporti non poteva scorgerli nel primo | ordine | d' intellezioni. Ora il linguaggio, che il fanciullo ode |
Principio supremo della metodica -
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può in lor soccorso, e può far più di prima. Anco nell' | ordine | unicamente animale, per la forza sintetica (1), l' uomo |
Principio supremo della metodica -
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le diverse maniere di queste intellezioni di second' | ordine | dobbiamo analizzare l' operazione che fa il fanciullo |
Principio supremo della metodica -
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di quelle riflessioni, le quali costituiscono un | ordine | nuovo d' intellezioni, ma solo di quelle colle quali l' |
Principio supremo della metodica -
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hanno per oggetto i rapporti delle intellezioni di primo | ordine | ». Ma si deve osservare che il vocabolo può richiamarci l' |
Principio supremo della metodica -
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fondamento; e che però appartiene alle intellezioni di un | ordine | più elevato del secondo, al quale appartengono le |
Principio supremo della metodica -
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fa un' operazione posteriore, che appartiene ad un | ordine | di intellezioni più elevato di quello delle astrazioni |
Principio supremo della metodica -
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qualche cosa che s' assomiglia al classificare. Al second' | ordine | d' intellezioni appartiene ancora la cognizione dell' |
Principio supremo della metodica -
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cognizione dell' esistenza di Dio. Iddio però, con quest' | ordine | d' intellezioni, non si conosce che come compimento |
Principio supremo della metodica -
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cioè le si propone da fare delle intellezioni d' un | ordine | superiore a quello, al quale è pervenuta; nel qual caso le |
Principio supremo della metodica -
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l' istruzione da darsi al fanciullo rispondente al secondo | ordine | d' intellezioni. Ma prima osserviamo, che in quest' età la |
Principio supremo della metodica -
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presentare le cose da percepire ed intendere. Tuttavia tal | ordine | produce un effetto buono, quantunque difficile ad |
Principio supremo della metodica -
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insieme e vi producono un effetto unico, che tiene dell' | ordine | della sua causa. Sebbene adunque il fanciullo non conosca |
Principio supremo della metodica -
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lingua, cioè la grammatica, esige delle intellezioni d' un | ordine | molto superiore al secondo. Ma quanto alla materia, |
Principio supremo della metodica -
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E qui cade in acconcio tornare a dire alcuna cosa sull' | ordine | delle astrazioni, per le quali si dee condurre la mente del |
Principio supremo della metodica -
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diverse, devono essere tali, che non pur non trapassino l' | ordine | delle intellezioni, al quale trovasi a gioco la mente del |
Principio supremo della metodica -
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età dell' infanzia. Già abbiamo veduto, che fino dal primo | ordine | delle sue intellezioni il bambino percepisce l' essere |
Principio supremo della metodica -
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del bene, che il fanciullo si forma già fino dal secondo | ordine | delle sue intellezioni, questa regola del suo operare è |
Principio supremo della metodica -
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regola presentatagli dalla natura stessa durante il primo | ordine | delle sue intellezioni; ma nel fondo è la medesima. Era il |
Principio supremo della metodica -
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presenta il bello ed il buono. Questa forma emigra in ogni | ordine | d' intellezioni. Ma come, oltre quel progresso, che |
Principio supremo della metodica -
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all' altra, avvi un progresso, che si fa entro ciascun | ordine | d' intellezioni, il qual secondo progresso esige pure non |
Principio supremo della metodica -
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della volontà conserva la forza propria d' un dato | ordine | d' intellezioni, si amplifica e si perfeziona. Il seguire |
Principio supremo della metodica -
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e si perfeziona. Il seguire queste mutazioni di forma d' un | ordine | all' altro, come pure i gradi di perfezione entro l' ordine |
Principio supremo della metodica -
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ordine all' altro, come pure i gradi di perfezione entro l' | ordine | stesso, è l' arduo lavoro proposto alla meditazione degli |
Principio supremo della metodica -
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osservazioni e profonde meditazioni. Giunti noi al second' | ordine | d' intellezioni del bambino, abbiamo anco indicato qual |
Principio supremo della metodica -
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un bambino, il quale non eccede nel suo sviluppo il second' | ordine | d' intellezioni? L' astrazione, che ha esercitata questo |
Principio supremo della metodica -
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esser noto al bambino non arrivato più in là del second' | ordine | delle sue intellezioni? Se queste intellezioni non han per |
Principio supremo della metodica -
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giunge col suo intendimento alle intellezioni di second' | ordine | potrebbe guastare la sua moralità in due modi: 1 Formandosi |
Principio supremo della metodica -
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la disposizione della tranquillità, della chiarezza, dell' | ordine | che gli è indispensabile per avanzarsi nella sua via. |
Principio supremo della metodica -
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un' altra questione, se il bambino pervenuto al second' | ordine | d' intellezioni seguita sempre le regole del bene e del |
Principio supremo della metodica -
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origina nel senso animale, ma che passa prontamente nell' | ordine | dell' intendimento, si è l' avversione che in odio si |
Principio supremo della metodica -
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che lo circondano. Indi è che le mutazioni d' oggetti o di | ordine | nella loro vita riescono talora al bambino grandemente |
Principio supremo della metodica -
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poi affermata dal giudizio che è una terza potenza. Nell' | ordine | intellettivo adunque l' intelletto dà allo spirito nostro |
Principio supremo della metodica -
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così dire, quasi tempio augusto nell' animo dell' uomo. L' | ordine | delle intellezioni segna un' epoca fissa della mente: colla |
Principio supremo della metodica -
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fissa della mente: colla prima intellezione d' un dato | ordine | che faccia il fanciullo, egli entra in un nuovo stato |
Principio supremo della metodica -
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un confine, quando anche egli fosse limitato a quell' | ordine | a cui è arrivato, e non gli fosse dato di ascendere ad uno |
Principio supremo della metodica -
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determinare il tempo preciso in cui la mente passa da un | ordine | all' altro, allora s' incontra un' estrema difficoltà. |
Principio supremo della metodica -
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facilmente ci sfuggirebbe, sia perchè quel primo atto d' un | ordine | superiore verrebbe fatto dal fanciullo in un modo |
Principio supremo della metodica -
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età. Non avvenendo in tutti i fanciulli il passaggio d' un | ordine | all' altro d' intellezioni nello stesso momento, noi |
Principio supremo della metodica -
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fanno i fanciulli, e che indubitatamente appartiene ad un | ordine | d' intellezioni. Così a segnare il principio della seconda |
Principio supremo della metodica -
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e il parlare è un atto che appartiene certamente al second' | ordine | d' intellezioni. Ora medesimamente prenderemo la fine del |
Principio supremo della metodica -
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indubitatamente un atto intellettivo appartenente al terz' | ordine | d' intellezioni. Da questa maniera che noi usiamo nel |
Principio supremo della metodica -
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ordine; ma cominciamo al terz' anno a parlare di quest' | ordine | d' intellezioni, perchè cominciano allora queste |
Principio supremo della metodica -
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passasse il terzo anno senza ascendere ad un nuovo | ordine | d' intellezioni, non continuerebbesi men tuttavia lo |
Principio supremo della metodica -
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a non muoversi fuori del confine segnatole dal second' | ordine | d' intellezioni. In ciascuno degli ordini precedenti: 1 si |
Principio supremo della metodica -
|
della perfezione delle intellezioni avvengono entro ciascun | ordine | delle medesime, e non si debbono perdere giammai di veduta |
Principio supremo della metodica -
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di forza e di qualità. Come le intellezioni di second' | ordine | sono quelle che hanno per loro oggetto i rapporti delle |
Principio supremo della metodica -
|
per loro oggetto i rapporti delle intellezioni del primo | ordine | tra loro, o coi sentimenti che l' uomo ha anteriormente al |
Principio supremo della metodica -
|
o coi sentimenti che l' uomo ha anteriormente al second' | ordine | (1); così parimenti le intellezioni del terz' ordine sono |
Principio supremo della metodica -
|
ordine (1); così parimenti le intellezioni del terz' | ordine | sono quelle che hanno per loro oggetto i rapporti che hanno |
Principio supremo della metodica -
|
oggetto i rapporti che hanno le intellezioni di second' | ordine | tra loro, o tutto ciò che v' ha nell' uomo di pensiero e di |
Principio supremo della metodica -
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precedentemente a loro. Le intellezioni dunque del second' | ordine | si dividono in due classi: I Classe delle intellezioni del |
Principio supremo della metodica -
|
hanno per oggetto i rapporti delle intellezioni di primo | ordine | tra loro. II Classe delle intellezioni del second' ordine; |
Principio supremo della metodica -
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hanno per oggetto i rapporti delle intellezioni di primo | ordine | coi sentimenti che sono nell' uomo. Le intellezioni del |
Principio supremo della metodica -
|
sentimenti che sono nell' uomo. Le intellezioni del terzo | ordine | essendo quelle che fa lo spirito mediante una riflessione |
Principio supremo della metodica -
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oggetto i rapporti (1) delle intellezioni (2) di second' | ordine | tra loro. A. - Rapporti della prima classe delle |
Principio supremo della metodica -
|
- Rapporti della prima classe delle intellezioni di second' | ordine | tra loro. B. - Rapporti della seconda classe delle |
Principio supremo della metodica -
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Rapporti della seconda classe delle intellezioni di second' | ordine | fra loro. C. - Rapporti tra le intellezioni della prima |
Principio supremo della metodica -
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hanno per oggetto i rapporti delle intellezioni di second' | ordine | colle intellezioni di prim' ordine. A. - Rapporti della |
Principio supremo della metodica -
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A. - Rapporti della prima classe d' intellezioni di secondo | ordine | colle intellezioni del primo ordine. B. - Rapporti della |
Principio supremo della metodica -
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della seconda classe delle intellezioni del secondo | ordine | colle intellezioni di prim' ordine. III Classe d' |
Principio supremo della metodica -
|
hanno per oggetto i rapporti delle intellezioni di second' | ordine | coi sentimenti ad esse precedenti. A. - Rapporti della |
Principio supremo della metodica -
|
- Rapporti della prima classe d' intellezioni del secondo | ordine | coi sentimenti antecedenti. B. - Rapporti della seconda |
Principio supremo della metodica -
|
- Rapporti della seconda classe d' intellezioni del second' | ordine | coi sentimenti antecedenti. Questo specchio dimostra che |
Principio supremo della metodica -
|
dimostra che tutte le classi delle intellezioni di terz' | ordine | già crescono al numero di sette; il che non è piccola prova |
Principio supremo della metodica -
|
sensazioni mi formo di essa la percezione intellettiva (1 | ordine | d' intellezioni). Ora, se dopo di ciò di notte sentomi |
Principio supremo della metodica -
|
rosa: e che perciò appartiene alle intellezioni di second' | ordine | (2 classe). Ora poi se io continuo a riflettere su questa |
Principio supremo della metodica -
|
di terz' ordine, e tra le intellezioni di terz' | ordine | una di quelle dell' ultima classe, perchè congiungo |
Principio supremo della metodica -
|
tener dietro a tutte le classi in cui si divide il terz' | ordine | d' intellezioni, e più ancora gli ordini successivi, |
Principio supremo della metodica -
|
divisare diligentemente le varie classi nelle quali quell' | ordine | si parte, affine di presentare agli occhi del lettore una |
Principio supremo della metodica -
|
una cotal tavola, dove rilevi e l' estensione di quell' | ordine | ed i confini e la varia complicatezza di ciascuna delle |
Principio supremo della metodica -
|
spirito colle quali si formano le intellezioni di quell' | ordine | di cui si tratta: di poi parleremo degli oggetti di quelle |
Principio supremo della metodica -
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de' lettori il metodo che noi terremo trattando di ciascun | ordine | d' intellezioni, e giova non poco averlo presente, quasi |
Principio supremo della metodica -
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sintetico a priori è l' operazione corrispondente al prim' | ordine | d' intellezioni. Ma tostochè lo spirito ha percepite le |
Principio supremo della metodica -
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Condillac. Tal è l' operazione che corrisponde al second' | ordine | d' intellezioni. Vedesi da ciò che con tale operazione |
Principio supremo della metodica -
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da ciò che con tale operazione appartenente al second' | ordine | la mente umana acquista de' nuovi predicati . Da principio |
Principio supremo della metodica -
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predicato in un soggetto. Appartiene adunque al terzo | ordine | d' intellezioni la seconda fila de' giudizi sintetici. E |
Principio supremo della metodica -
|
ed è, che sebbene l' analisi appartenga al second' | ordine | d' intellezioni, tuttavia certi suoi prodotti sono proprŒ |
Principio supremo della metodica -
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potrebbero avere, e lo stesso può ripetersi d' ogni altro | ordine | d' intellezioni superiore, di maniera che ad ogni ordine |
Principio supremo della metodica -
|
ordine d' intellezioni superiore, di maniera che ad ogni | ordine | intellettivo l' analisi contribuisce qualche cosa del |
Principio supremo della metodica -
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può fare dei raziocinŒ catatetici, e così salire al terz' | ordine | d' intellezioni; egli non potrebbe però ancora concepirne |
Principio supremo della metodica -
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tra loro e trovarne il rapporto dovrebbe salire ad un | ordine | più elevato d' intellezioni, come vedremo nelle sezioni |
Principio supremo della metodica -
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può il fanciullo giungere a tanto se non arrivato al terz' | ordine | d' intellezioni. E infatti la qualità astratta appartiene |
Principio supremo della metodica -
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tre. Questo dimostra che ciascun numero appartiene ad un | ordine | d' intellezioni superiore (1); di guisa che la mente è |
Principio supremo della metodica -
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il fanciullo per avanzarsi nella scala numerica, e a qual | ordine | appartenga: ecco ciò che a me ne pare. Ritorniamo alla |
Principio supremo della metodica -
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nel fanciullo, se non quando questi è giunto al terz' | ordine | delle sue intellezioni. E veramente nel primo ordine d' |
Principio supremo della metodica -
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terz' ordine delle sue intellezioni. E veramente nel primo | ordine | d' intellezioni non ci sono che percezioni e idee |
Principio supremo della metodica -
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regola, quando anzi esse sono il loro effetto. Il second' | ordine | poi somministra delle idee astratte, ma non fa più che |
Principio supremo della metodica -
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alla mente, e preparargliele per le operazioni del terz' | ordine | d' intellezioni. E veramente, quando la mente applica a |
Principio supremo della metodica -
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delle cose quelle idee ch' ella si procacciò nel second' | ordine | d' intellezioni, allora ella fa appunto di quelle |
Principio supremo della metodica -
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perocchè le idee astratte e semi7astratte, che il second' | ordine | somministra, hanno tutte una limitazione, non abbracciano |
Principio supremo della metodica -
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abbiamo veduto che appariscono nel bambino fino dal second' | ordine | delle sue intellezioni. Queste regole primissime si |
Principio supremo della metodica -
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natura morale del fanciullo, quando questi giunge al terz' | ordine | d' intellezioni? Cessano esse? Perdono esse di forza? Se ne |
Principio supremo della metodica -
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ne insorgono delle altre nell' animo umano. Ogni età, ogni | ordine | di intellezione ha le sue regole; il fine, l' essenza loro |
Principio supremo della metodica -
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che nella mente dell' uomo s' ingenerano ad ogni nuovo | ordine | d' intellezioni; ed è questo che noi vogliamo ora fare nel |
Principio supremo della metodica -
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sono dunque le regole morali del bambino giunto al terz' | ordine | d' intellezioni? Nel secondo l' ammirazione e la |
Principio supremo della metodica -
|
queste volizioni, effetti delle regole primitive, al terz' | ordine | si cangiano esse stesse in regole morali. Le regole morali |
Principio supremo della metodica -
|
Le regole morali adunque pel nostro bambino al terz' | ordine | d' intellezioni sono le seguenti: Ciò che è conforme alla |
Principio supremo della metodica -
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appreziative . Nella seconda età, in conseguenza del primo | ordine | d' intellezioni, già cominciano nel fanciullo tanto le |
Principio supremo della metodica -
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le apprezzative. Nella terza età in conseguenza del second' | ordine | d' intellezioni cominciano nel fanciullo le volizioni |
Principio supremo della metodica -
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non solo a numerare due oggetti, ciò che si fa nel terz' | ordine | d' intellezioni, ma ben anco a raffrontarli tra loro, e |
Principio supremo della metodica -
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benevolenza e dell' ammirazione del fanciullo. Al primo | ordine | d' intellezioni egli non possedeva ancora, nè ubbidiva; ma |
Principio supremo della metodica -
|
e l' istinto d' imitazione, che si manifestano nell' | ordine | dell' animalità, sono comuni anche all' ordine dell' |
Principio supremo della metodica -
|
nell' ordine dell' animalità, sono comuni anche all' | ordine | dell' intelligenza; di maniera che vi ha anche una simpatia |
Principio supremo della metodica -
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aggiunta che dal dovere, dalla legge morale. Se nel primo | ordine | d' intellezioni il bambino percepisce il bello, nel |
Principio supremo della metodica -
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e colla imitazione animale intellettiva. Ma col second' | ordine | d' intellezioni imparando il linguaggio, egli acquista un |
Principio supremo della metodica -
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fa col linguaggio, che comincia ad apprendere col second' | ordine | delle sue intellezioni e continua cogli altri. Giunto |
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intellezioni e continua cogli altri. Giunto dunque al terz' | ordine | già in possesso del linguaggio, di questa chiave dell' |
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all' istruzione e all' educazione morale, che risponde all' | ordine | d' intellezioni fin qui esposto. Già il lettore ha inteso |
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che cosa noi intendiamo per « istruzione rispondente a un | ordine | d' intellezioni ». Nondimeno mi si permetta il metterlo |
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proponiamo. L' istruzione adunque rispondente ad un dato | ordine | d' intellezioni abbraccia tre parti bene distinte, le quali |
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che serve per far passare la mente del discepolo dall' | ordine | d' intellezioni in cui si trova, a quello che gli è |
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perfezionare il discepolo nella dottrina appartenente all' | ordine | nel quale la sua mente ha già posto il piede. La |
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che istruiscono il fanciulletto, dee variare ad ogni | ordine | di sue intellezioni. Perocchè nella lingua e nelle varie |
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ella si compone, cade ben sovente il bisogno di usare un | ordine | di intellezioni assai grande; onde non tutti i vocaboli d' |
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le intellezioni degli ordini anteriori, o tra quelle dell' | ordine | prossimo a cui può salire col primo passo della sua mente, |
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passo della sua mente, o tra quelle di questo medesimo | ordine | a cui è già salito, sono vocaboli del tutto perduti, |
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sono alla sua portata. Noi abbiamo veduto che al second' | ordine | d' intellezioni il bambino può intendere i nomi (1), al |
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nome ma esprimente azione. Chi dunque è arrivato al terz' | ordine | non potrà intendere se non quei vocaboli e quelle forme, le |
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e quelle forme, le quali non suppongono che un solo | ordine | di più, quello a cui la mente dee sollevarsi, e nel caso |
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alimentata quella, e non altra, che è proporzionata all' | ordine | delle sue intellezioni; e il difficile consiste appunto nel |
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alla regolarità, si dee introdurre in essa due ordini: 1 L' | ordine | tra una specie e l' altra, che subordina e fa servire l' |
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non meno che l' attività intellettiva alla morale. 2 L' | ordine | entro ciascuna specie, in modo che in ciascuna attività si |
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pronuncia de' suoni vocali e articolati della favella. L' | ordine | nel quale si devono far pronunciare al fanciullo nostro i |
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da ciò che per noi fu detto innanzi, che ogni numero è un | ordine | nuovo d' intellezioni. Ma la ragione di questa speditezza |
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intellettivamente se stesso, se non pervenuto a un | ordine | più elevato d' intellezioni: questo è quello che noi |
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che facciamo osservare, che tutte le intellezioni di quest' | ordine | si possono ridurre a due ampie classi. I Classe. Quelle che |
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hanno per oggetto i rapporti delle intellezioni di terz' | ordine | tra loro. II Classe. Quelle che hanno per oggetto i |
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hanno per oggetto i rapporti delle intellezioni di terz' | ordine | colle intellezioni degli ordini precedenti. Ognuno intende |
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suddividere queste due gran classi (1). E pure il quart' | ordine | delle riflessioni non è ancora nulla verso a quegli ordini |
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mente stessa giunta a possedere le intellezioni di terz' | ordine | si è l' analisi giusta la legge da noi stabilita che « di |
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la differenza che passa tra i giudizi analitici al secondo | ordine | e i giudizi analitici al quart' ordine. I giudizi analitici |
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analitici al quart' ordine. I giudizi analitici al second' | ordine | sono delle pure astrazioni ; ma i giudizi analitici al |
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delle pure astrazioni ; ma i giudizi analitici al quart' | ordine | sono delle scomposizioni elementari . La differenza tra |
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un lume sfolgorantissimo) non può cominciare che al quart' | ordine | d' intellezioni (1). Il paragone non si può eseguire se non |
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eseguire se non a questo tempo, anche perchè solo al terz' | ordine | l' uomo conosce la dualità. Nè solo mediante il paragone , |
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la dualità. Nè solo mediante il paragone , al quart' | ordine | si distingue la sostanza e l' accidente , l' ente ed il |
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ma i modi, i predicabili stessi dell' ente. Come nell' | ordine | antecedente delle intellezioni continuò l' operazione dell' |
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l' operazione dell' analisi, così egli è evidente che nell' | ordine | presente vi ha luogo alla sintesi: giacchè questa trova la |
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da quella. Uno dei prodotti dell' analisi del terz' | ordine | si fu quello dei concetti astratti delle azioni: le azioni |
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ed il condizionato (1), analisi però che prima del quart' | ordine | sicuramente non può eseguirsi. Imperocchè deve la mente: 1 |
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Questo primo modo è semplicissimo, ed appartiene al secondo | ordine | d' intellezioni, perocchè non consiste in altro se non in |
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di quest' ordine, giacchè la mente del fanciullo nell' | ordine | precedente è pervenuta a conoscere distintamente il due. |
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far ciò egli dee fare delle riflessioni appartenenti ad un | ordine | superiore. I filosofi non hanno mai esaminata accuratamente |
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monosillabo IO prima di essere giunto al quarto o al quint' | ordine | d' intellezioni. Di più l' osservazione dà un altro |
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tutte le parti del discorso. Vedemmo già che al second' | ordine | d' intellezioni egli non apprende che i nomi sostantivi, e |
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e per meglio dire sostantivati; e che solo nel terz' | ordine | egli giunge a formarsi l' idea astratta delle azioni delle |
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astratta delle azioni delle cose. Solo adunque al terz' | ordine | egli può nominare le proprie azioni; ma queste nulla più |
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osservare fra gli enti quello che è egli stesso. Nel quart' | ordine | d' intellezioni, e non prima certamente, ma forse di poi, |
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essere attribuito se non dall' uomo giunto almeno al quint' | ordine | d' intellezioni. Tanti e così difficili elementi racchiusi |
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col futuro. A tanto può arrivare il fanciullo al quart' | ordine | delle sue intellezioni. Al terz' ordine egli ha un' idea |
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fanciullo al quart' ordine delle sue intellezioni. Al terz' | ordine | egli ha un' idea accurata del numero due, al quarto può |
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e tre i tempi raffrontandoli tra loro prima del quint' | ordine | è assolutamente impossibile. Di più si noti, che non |
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e il ridurla all' applicazione è affatto appartenente a un | ordine | d' intellezioni prossimamente superiore a quel dell' idea. |
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superiore a quel dell' idea. Laonde nel quart' | ordine | d' intellezioni si cangiano in principŒ le idee avute al |
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al terz' ordine. Ora vedemmo che fra le idee del terz' | ordine | vi hanno quelle che appartengono alle azioni. I principŒ di |
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di più rilevanza adunque, che il bambino acquista al quart' | ordine | delle sue intellezioni, consistono in quelli che egli si |
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nozione della stabilità delle sostanze. Vedendo il costante | ordine | della natura, non dubita di giudicarlo perenne, facendo |
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di amore e di servigi (1). Questo è ciò che nasce al terz' | ordine | d' intellezioni. Di poi avviene, che egli talora ritrovi la |
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e deformità, egli non avea da far altro che da metterle in | ordine | nelle affezioni del suo cuore: quali in alto e quali in |
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della natura, i diversi esseri che la compongono tengono un | ordine | fisso tra loro, ma non si saprebbe come allogarvi in mezzo |
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trova posto ad un duro cimento, sente che o dee posporre l' | ordine | soggettivo7oggettivo degli enti della natura (1), o |
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una madre. [...OMISSIS...] La moralità dunque del quarto | ordine | si manifesta colla coscienza; ma sarebbe un errore il |
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avere operato male e non più. Le formole adunque del quart' | ordine | d' intellezioni (non che quest' ordine abbia ancor formole |
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adunque del quart' ordine d' intellezioni (non che quest' | ordine | abbia ancor formole ma ha il contenuto delle formole, che |
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per l' elemento del sacrifizio , che s' introduce nell' | ordine | morale; e della virtù della fortezza necessaria a compirlo. |
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essere assoluto vien conosciuto necessario già al second' | ordine | d' intellezioni. Al battezzato secondo le dottrine profonde |
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trovare nella quinta età del fanciullo, o sia al quart' | ordine | della sua intelligenza a cui siamo pervenuti. Appena il |
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io abbia percepito o sentito di più di prima. Al secondo | ordine | d' intellezioni il bambino apprende a parlare: al terzo |
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d' intellezioni il bambino apprende a parlare: al terzo | ordine | il nome di Dio che gli suona all' orecchio lo rende già |
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egli viene aiutato da una religiosa istituzione. Al terz' | ordine | egli apprende del pari che la madre ha una volontà; e al |
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volontà propria a quella di Dio. [...OMISSIS...] Al quarto | ordine | d' intellezioni adunque l' idea di Dio può essere divenuta |
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operazione, per la quale egli viene sollevato all' | ordine | soprannaturale, vien posto in comunicazione con Dio. L' |
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intelligenza. Dallo sviluppo intellettivo del quart' | ordine | passiamo a quello dell' attività umana, che gli risponde. |
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uno più o meno dell' altro. Ora vedemmo, che solo al quart' | ordine | comincia il paragone; dunque al quart' ordine solamente può |
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al quart' ordine comincia il paragone; dunque al quart' | ordine | solamente può farsi quell' atto della volontà che SCEGLIE |
Principio supremo della metodica -
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della volontà che SCEGLIE tra due cose paragonate. Ad un | ordine | precedente cioè al terzo si può bensì apprezzare , il che |
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antecedentemente paragone. Se si considera, che al second' | ordine | si formano gli astratti e però nasce l' amore ad essi, e |
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scelta conseguente cade sopra cose, che appartengono all' | ordine | materiale o anco a cose semplicemente intellettuali, vi può |
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a manifestarsi la prima volta che l' uomo dee paragonare l' | ordine | morale agli altri ordini inferiori; la prima volta che dee |
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(1). Ma questa prima volta viene appunto al quart' | ordine | delle intellezioni. La collisione tra le cose attraenti per |
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a descrivere qual sia l' istruzione conveniente al quart' | ordine | d' intellezioni, non ripeterò quelle cose, che ho dette in |
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pedagogici, che debbono essere ricordati in ciascun | ordine | de' vegnenti. I quali, in questo di cui trattiamo, |
Principio supremo della metodica -
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alle lingue stesse perite (1). Dee continuarsi nel quart' | ordine | e ne' susseguenti l' esercizio dell' attività esterna, |
Principio supremo della metodica -
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quella che non esprima mai formole morali superiori all' | ordine | d' intellezioni, a cui egli è arrivato; o tutt' al più ad |
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intellezioni, a cui egli è arrivato; o tutt' al più ad un | ordine | immediamente maggiore. Un libro che raccogliesse queste |
Principio supremo della metodica -
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abbia raccolti in un libro molti pensieri proprŒ di ciascun | ordine | d' intellezioni; e in pari tempo la maniera di vestirli |
Principio supremo della metodica -
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graduatamente da' pensieri e dalla lingua propria d' un | ordine | inferiore a' pensieri ed alla lingua propria d' un ordine |
Principio supremo della metodica -
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ordine inferiore a' pensieri ed alla lingua propria d' un | ordine | d' intellezione superiore. Dico non solo da' pensieri, ma |
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variamente e in un modo sempre acconcio; ma proprio d' un | ordine | d' intellezione e non d' un altro. Vi sono delle |
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e perchè mai sono difficili? Perchè appartengono ad un | ordine | d' idee superiore al loro. Si dovrebbero adunque dall' uom |
Principio supremo della metodica -
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delle parole (1). La scrittura adunque appartiene all' | ordine | d' intellezioni prossimamente superiore a quel del |
Principio supremo della metodica -
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della lettura fino ch' egli sarà bene avanzato nel quart' | ordine | intellettivo, che solitamente risponde alla seconda metà |
Principio supremo della metodica -
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due studi. L' uno e l' altro infatti appartiene allo stesso | ordine | d' intellezioni, perocchè chi scrive non fa che aggiungere |
Principio supremo della metodica -
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Noi abbiamo veduto, a ragione d' esempio, che al quart' | ordine | d' intellezioni, a cui siam pervenuti, il fanciullo può |
Principio supremo della metodica -
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età, si dee oggimai pensare ad introdurre anche un bell' | ordine | nelle sue cognizioni. Questo studio di ordinare le |
Principio supremo della metodica -
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cappŒ in cui le idee s' annodano. E però, se al terz' | ordine | d' intellezioni questi principŒ incominciano, al quarto si |
Principio supremo della metodica -
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e le idee, che comunemente si hanno sulla maniera di dar | ordine | alle cognizioni infantili, sogliono essere troppo |
Principio supremo della metodica -
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onde crediamo pregio dell' opera il dichiarare qual sia l' | ordine | che si dee cercar d' introdur nella mente dei fanciulli e |
Principio supremo della metodica -
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pensieri non sia arbitraria, ma fondata nella verità, nell' | ordine | universale delle cose, perocchè egli è questo che dà all' |
Principio supremo della metodica -
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Esse sogliono confondersi insieme, e talun crede che il dar | ordine | all' umana mente tutto consista unicamente in far nascere |
Principio supremo della metodica -
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a cui si devono legare, creando così nelle menti un cotale | ordine | più fattizio che vero, più rappresentante le opinioni |
Principio supremo della metodica -
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idee, ma non da qualsivoglia associazione d' idee viene l' | ordine | delle idee stesse; che anzi l' associazione che si forma |
Principio supremo della metodica -
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(uomo). Mediante questa forza unitiva umana l' | ordine | dell' intelligenza va di consenso coll' ordine dell' |
Principio supremo della metodica -
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umana l' ordine dell' intelligenza va di consenso coll' | ordine | dell' animalità: un movimento in questo difficilmente si fa |
Principio supremo della metodica -
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isolato e solo, senza che nascano de' movimenti anche nell' | ordine | intellettuale, e così viceversa; difficilmente l' uomo |
Principio supremo della metodica -
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atto egli non sollevi de' tasti, per così dire, anche nell' | ordine | animale (2). La terza ragione è l' incatenamento, che hanno |
Principio supremo della metodica -
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solo che qui vi sarebbe il passaggio contrario dall' | ordine | dell' intelletto a quello del senso, mentre nel primo caso |
Principio supremo della metodica -
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inchiudono, e non si assomigliano; ma anzi l' una sta nell' | ordine | delle cose reali, l' altra in quello delle ideali: sono |
Principio supremo della metodica -
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chiamano i pensieri. E` un lavoro che accade tutto nell' | ordine | dell' intelligenza. E il lavoro potrebbe pure avvenire |
Principio supremo della metodica -
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intelligenza. E il lavoro potrebbe pure avvenire nell' | ordine | dell' intelligenza, quand' anco la materia del lavoro fosse |
Principio supremo della metodica -
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dell' animale e dalla forza unitiva dell' uomo, ma è un dar | ordine | a queste stesse, un sommetterle alla ragione, il far sì che |
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possa a suo vantaggio liberamente disporre. E nel vero l' | ordine | delle idee e dei pensieri aiutano moltissimo anche la |
Principio supremo della metodica -
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fantastica; ma se quelli rendono un sentimento, l' | ordine | delle idee rende tosto assai più facile quella operazione |
Principio supremo della metodica -
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idee, e per ciò anche quella del loro ordine, perocchè l' | ordine | delle idee è formato da altre idee di connessione, le quali |
Principio supremo della metodica -
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e così i segni sensibili possono risvegliar nella mente l' | ordine | che si desidera. Ma questo stesso effetto non si ottiene |
Principio supremo della metodica -
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ordinati giovan benissimo o a comunicare altrui lo stesso | ordine | d' idee, o a richiamare in mente a se medesimo le idee |
Principio supremo della metodica -
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intendimento. Per altro, l' associazione che si fonda nell' | ordine | delle idee è la sola che possa servire alla moralità. |
Principio supremo della metodica -
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in altro se non nella ricognizione volontaria dell' | ordine | oggettivo (1). Ma l' ordine oggettivo dee essere |
Principio supremo della metodica -
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ricognizione volontaria dell' ordine oggettivo (1). Ma l' | ordine | oggettivo dee essere riconosciuto compiutamente dalla |
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« « Si conduca l' uomo ad assimilare il suo spirito all' | ordine | delle cose fuori di lui, e non si voglia conformare le cose |
Principio supremo della metodica -
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rispondere al cuore. Se la mente dunque si conforma all' | ordine | oggettivo delle cose, se si ha in esso il tranquillo lume |
Principio supremo della metodica -
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in ciascuna età, voglio dire a riconoscere tutto l' | ordine | oggettivo di cui è capace; al che fare è necessario che i |
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età in cui il fanciullo si trova. Nel primo e second' | ordine | d' intellezioni egli concepisce Iddio come complemento |
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dell' idea di Dio quasi assorbente tutte le altre. Al terz' | ordine | rimane la stessa idea di Dio, ma non assorbe più le altre; |
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ciò che è contingente all' Essere supremo. Al quart' | ordine | si manifesta Iddio come volontà. Cioè dopo essersi distinto |
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fra tutte le altre cose e l' Essere supremo. Al quint' | ordine | si cominciano a conoscere alcuni dei divini precetti, e l' |
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sotto l' unità suprema del Creatore, e di porre così l' | ordine | principalissimo e naturalissimo nella mente, nel cuore e |
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essere, come queste sono tre, così tre sono i principŒ d' | ordine | e di unificazione. Cominciamo dall' idealità . L' essere |
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Nell' esporre l' educazione che risponde al quart' | ordine | d' intellezione, seguiremo il metodo tenuto fin qui, di dar |
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della benevolenza serve di fondamento e quasi di traccia l' | ordine | de' pensieri che abbiamo raccomandato introdursi nella |
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di mano in mano ch' egli se ne rende capace. Ora quest' | ordine | bellissimo de' pensieri non è che la VERITA` nella sua |
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La mente del fanciullo si mantiene retta procacciando l' | ordine | universale delle idee (1): il cuore si mantiene del pari |
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ordinate e ragionevoli, rispondenti a quel perfettissimo | ordine | de' pensieri e delle affezioni. Il fare che il fanciullo |
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di malevolenza. Viene il tempo, ed è quello del terz' | ordine | d' intellezioni, che il fanciullo pel linguaggio apprende |
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alcun principio di coscienza morale. E` venuto al quart' | ordine | delle sue intellezioni, che avendo già conosciuta una |
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educatori, regola della moralità del fanciullo nel quart' | ordine | d' intellezioni, può esser bona; 2 in qual maniera può |
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è propria di questa età, si manifesta cioè al quart' | ordine | d' intellezioni. Ora egli è chiaro, che circa il comandare |
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fare una classificazione delle intellezioni di quint' | ordine | potrà farla agevolmente, partendo dal principio che « le |
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partendo dal principio che « le intellezioni di un dato | ordine | sono i rapporti, che trova la mente fra le intellezioni |
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a questo, prima d' istituire il ragionamento sopra un dato | ordine | d' intellezioni conviene aver presente che le intellezioni |
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conviene aver presente che le intellezioni di un dato | ordine | non sono egualmente facili a formarsi, nè si formano tutte |
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che nel tempo stesso che la mente lavora intorno ad un dato | ordine | d' intellezioni, non istà ella oziosa rispetto alle |
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anche sullo sviluppo, che fa la mente di sè col quint' | ordine | d' intellezioni, ordine che suole apparire già assai |
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che fa la mente di sè col quint' ordine d' intellezioni, | ordine | che suole apparire già assai marcato nel quart' anno del |
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quart' anno del fanciullo. L' operazione propria del quint' | ordine | è la terza specie di sintesi. La prima specie si fu la |
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preparata dall' analisi precedente. L' analisi del quart' | ordine | noi l' abbiamo fatta consistere nella scomposizione |
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specie, che è l' operazione propria dello spirito al quint' | ordine | d' intellezioni. Verificato coll' analisi del quart' |
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due cose diverse, che ne formano una sola; viene nel quint' | ordine | la sintesi a discoprire i rapporti, che hanno tra di loro |
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precedenti cioè dalle sintesi, che si fanno al quart' | ordine | o prima. Questo s' intenderà facilmente, quando si ritiene, |
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s' intenderà facilmente, quando si ritiene, che in ogni | ordine | oltre l' operazione propria di esso, si continuano a |
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Ma egli è evidente, che lo spirito giunto al terz' | ordine | non può predicare una cosa di un' altra se non a condizione |
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Laonde questa operazione non può aver luogo al terz' | ordine | ogni qualvolta a quello stadio il predicato non è ancor |
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sieno ritardate d' un ordine: di maniera che al terz' | ordine | si hanno le azioni astrattamente prese; solo al quarto si |
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è più stimabile l' azione ». Questo passo lo farò all' | ordine | seguente: nel sesto comincerà dunque nella mente del |
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alla formazione d' una sì grande idea il cammino. Al quint' | ordine | sembra pure potersi attribuire l' operazione del sillogismo |
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l' altra (1). Ma noi abbiamo veduto che solo al quint' | ordine | lo spirito umano giunge a distinguere due cose in un solo |
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specie di sintesi. Laonde egli pare, che prima del quint' | ordine | l' intendimento umano non possa in modo alcuno concepire la |
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due membri appartengono agli ordini susseguenti. In quest' | ordine | può il fanciullo acquistare distinta idea del numero |
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un predicato. Ciò che ho detto parlando del numero tre all' | ordine | precedente, parmi sufficiente a fare intendere tutto ciò |
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già a formarsi delle collezioni di cose; e nel quint' | ordine | procede innanzi nella formazione di tali collezioni: quelle |
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il fanciullo, e questa si è di distribuire le cose in cert' | ordine | secondo un loro valore vero o supposto, assoluto o |
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loro valore vero o supposto, assoluto o relativo. Al quart' | ordine | egli cominciò a notare colla sua mente le differenze delle |
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adunque, e dopo l' età delle differenze, segue l' età dell' | ordine | nel quale pone più collezioni fra loro, ovvero gl' |
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fatto comincia ad essere distintamente conosciuta al quart' | ordine | d' intellezioni; la conseguenza che se ne trae a vantaggio |
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dell' altra, non si ha se non al quint' ordine. Col quint' | ordine | d' intellezioni il fanciullo può giugnere a distinguere i |
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intendersi dal fanciullo, se egli non sia giunto al quint' | ordine | almeno del suo sviluppo intellettivo. Al prim' ordine egli |
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ordine almeno del suo sviluppo intellettivo. Al prim' | ordine | egli non percepisce che degli oggetti esterni. Supponiamo |
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ad un certo grado d' intellettuale sviluppo. Nel quart' | ordine | solamente, ordine in cui comincia l' intendimento a notare |
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d' intellettuale sviluppo. Nel quart' ordine solamente, | ordine | in cui comincia l' intendimento a notare distintamente le |
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percezione, egli è vero, e come tale apparterrebbe al prim' | ordine | d' intellezioni; ma non si fa a quel tempo, come dicemmo, |
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e però non prima del quint' ordine. Non basta: al quint' | ordine | d' un altro grado s' accresce nell' uomo la cognizione di |
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attribuendogli delle azioni, ed avendo altresì col quart' | ordine | stesso concepite le azioni in due tempi, nel passato e nel |
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o anco nel presente e nel futuro; egli giunge al quint' | ordine | ad osservare che il principio agente sentito e percepito è |
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lui si scopre benevola, e il volere di essa. Già al quart' | ordine | d' intellezioni egli pone tanta stima ed affetto, e intende |
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ad osservarsi, ed egli segna l' apparizione del quint' | ordine | d' intellezioni nel fanciullo. Perocchè il quarto è quello |
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è venuto al quint' ordine. Tuttavia il rimorso al quint' | ordine | non ha del tutto la stessa natura del rimorso quale si |
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le norme o principŒ morali, che si formano nell' anima all' | ordine | quinto d' intellezioni. Il rimorso, prima di concepire una |
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ordine. Per altro, il rimorso che si manifesta al quint' | ordine | è così diverso dal rimorso che si manifesta negli ordini |
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dell' opera mala da lui commessa. E nel vero, al quint' | ordine | il fanciullo non ha ancora finito di concepire chiaramente |
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fra le azioni fatte a sè, che le ha fatte, nel quint' | ordine | la sente in generale, ma ancora non ne conosce la qualità, |
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ma ancora non ne conosce la qualità, il che dee fare all' | ordine | seguente; al quale perciò si spetta la imputazione |
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personalità; e questo è il rimorso che sorge al quint' | ordine | d' intellezioni. Questo rimorso appartiene al senso morale |
Principio supremo della metodica -
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; ma quando l' uomo giunge nel suo sviluppo intellettivo un | ordine | più su, incontanente egli, errando, soggiace a un rimorso, |
Principio supremo della metodica -
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cedendo alla tentazione. All' incontro il rimorso al sest' | ordine | acquista un nuovo elemento, quello dell' imputazione. Al |
Principio supremo della metodica -
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un nuovo elemento, quello dell' imputazione. Al sest' | ordine | l' uomo conosce l' IO, come un sentimento sostanziale |
Principio supremo della metodica -
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il gran principio morale: « segui la coscienza »al quint' | ordine | d' intellezioni non è ancor formato nell' uomo: egli segue |
Principio supremo della metodica -
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della moralità al quart' ordine. Noi vedemmo che al quart' | ordine | la moralità si manifestò all' uomo come un dovere « di |
Principio supremo della metodica -
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in cima a tutte le cose nella morale propria del quart' | ordine | d' intellezioni. Nel quinto cominciano le collisioni de' |
Principio supremo della metodica -
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esser forti. Tuttavia giova assegnare a questo quint' | ordine | anco questo precetto, che comanda « la morale fortezza ». |
Principio supremo della metodica -
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volontà limitate nella bontà. In secondo luogo, al quint' | ordine | non solo egli cominciò a distinguere le differenze delle |
Principio supremo della metodica -
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le differenze delle cose, ma a collocare in un certo | ordine | di dignità più cose tra loro, almeno due. Quest' ordine fra |
Principio supremo della metodica -
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ordine di dignità più cose tra loro, almeno due. Quest' | ordine | fra gli oggetti da lui contemplati non esisteva in lui |
Principio supremo della metodica -
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e perciò prima egli nè pur poteva collocare nel debito | ordine | le volontà intellettive che gli si rappresentavano come |
Principio supremo della metodica -
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spontanea, che per una preferenza razionale. Ma nel quint' | ordine | oggimai può farlo. Come dunque lo farà egli? Egli è |
Principio supremo della metodica -
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s' attacca nè a questo, nè a quell' essere reale; ma all' | ordine | mostratogli nell' idea: sicchè quest' idea viene ascoltata |
Principio supremo della metodica -
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ne' quali l' essere sussiste. Il fanciullo dunque al quint' | ordine | d' intellezioni tocca si può dire tutta la morale; perocchè |
Principio supremo della metodica -
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della notizia di Dio nella mente fanciullesca, in quest' | ordine | d' intellezioni può manifestarsi Iddio al fanciullo come |
Principio supremo della metodica -
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allo sviluppo intellettivo del fanciullo al quint' | ordine | saranno inserite in questo capitolo per la stretta |
Principio supremo della metodica -
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quarto anno (1), al quale tempo suol appartenere il quint' | ordine | d' intellezioni. Questo fatto del subito slancio che prende |
Principio supremo della metodica -
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nelle speciali condizioni dello spirito pervenuto al quint' | ordine | d' intellezioni. Fino dai primi istanti della vita del |
Principio supremo della metodica -
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è appunto quello, che risponde al quinto e al sest' | ordine | d' intellezioni. Da principio l' operar della natura per |
Principio supremo della metodica -
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infanzia al terzo e quart' anno, cioè al quinto e sesto | ordine | d' intellezioni, vedesi del pari nella vita dell' umanità. |
Principio supremo della metodica -
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così dire l' essere, più essere che egli possa, i gradi, l' | ordine | intimo, le forme di quest' essere, che sono appunto l' |
Principio supremo della metodica -
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spiriti, ecco la prima dote del savio educatore. Al quint' | ordine | ancora si manifesta l' apatia o noia morale, malattia |
Principio supremo della metodica -
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malattia pericolosissima ne' fanciulli. Vedemmo, che all' | ordine | antecedente, cioè al quarto, si sveglia nel fanciullo la |
Principio supremo della metodica -
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questione di Educazione. Si tratta non stabilire un nuovo | ordine | di cose colla violenza ;un ordine di cose stabilito colla |
Doveri dell'uomo -
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non stabilire un nuovo ordine di cose colla violenza ;un | ordine | di cose stabilito colla violenza è sempre tirannico |
Doveri dell'uomo -
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sposa, figli, siano per voi come rami collocati in | ordine | diverso sulla stessa pianta. Santificate la Famiglia |
Doveri dell'uomo -
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generale mio proposito è quello d'investigare fino a qual | ordine | d'idee possano pervenire le facultà mentali considerate |
Psicologia delle menti associate -
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li oggetti che destano in noi le idee, facendo parte d'un | ordine | naturale, tendono a far sistema in noi, perché fanno già |
Psicologia delle menti associate -
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onori e di quei barbari poteri, concepisce già l'idea d'un | ordine | di cui sente d'esser principio in seno alla sua tribù; ed |
Psicologia delle menti associate -
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principio in seno alla sua tribù; ed attribuisce un simile | ordine | anche alle volontà che crede regnanti in seno alla natura. |
Psicologia delle menti associate -
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viete, a consuetudini stupide e servili. Epperò un medesimo | ordine | d'idee he dapprima fu progresso ivien poscia decadimento. |
Psicologia delle menti associate -
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qualche essere reale ben ordinato, senza che quell' | ordine | che in se dimostra non sia preso per vestigio d' |
Gioberti e il panteismo -
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sentimento, come dicevo; ma poscia ve lo trasportano nell' | ordine | intellettivo, lo trasmutano in idea: questi sono i veri |
Gioberti e il panteismo -
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da lui conosciuto per intuizione; in qual modo si avveri l' | ordine | dell' essere stesso, giacchè nell' essere intuito lo |
Gioberti e il panteismo -
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al percepimento delle cose. Questi, non uscendo mai dall' | ordine | naturale, sono (almeno i più risaltanti) gli organi |
Gioberti e il panteismo -
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assegnati al reale a noi sensibile e percettibile nell' | ordine | di natura? I caratteri direttamente opposti a que' primi: e |
Gioberti e il panteismo -
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Gioberti esclude affatto questa ritirata, sostenendo che l' | ordine | che hanno le cose nella mente è quello stesso nè più nè |
Gioberti e il panteismo -
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E qui notate, o cari signori, che questo principio che l' | ordine | delle cose nella mente sia quello stesso dell' ordine delle |
Gioberti e il panteismo -
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l' ordine delle cose nella mente sia quello stesso dell' | ordine | delle cose fuori della mente, fu sempre graditissimo ai |
Gioberti e il panteismo -
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La prima si è, che l' idealità si dichiara separabile nell' | ordine | delle cose contingenti. Dunque almeno in quest' ordine può |
Gioberti e il panteismo -
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ordine delle cose contingenti. Dunque almeno in quest' | ordine | può essere la idealità senza la realtà, e però non è |
Gioberti e il panteismo -
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separazione. Si dee dunque conchiudere che almeno in quest' | ordine | l' ideale, benchè separato dal reale, non è più il nulla, |
Gioberti e il panteismo -
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filosofica. Dipoi, egli è assai strano l' immaginare un | ordine | contingente di cose, in cui l' ideale stia separato dal |
Gioberti e il panteismo -
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in cui l' ideale stia separato dal reale; giacchè in un | ordine | contingente di cose non si sa come possa avervi l' ideale; |
Gioberti e il panteismo -
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necessità, dell' eternità ecc.: dunque non appartiene all' | ordine | contingente, ma all' ordine necessario, a Dio stesso, di |
Gioberti e il panteismo -
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dunque non appartiene all' ordine contingente, ma all' | ordine | necessario, a Dio stesso, di cui è un' attinenza. Se si |
Gioberti e il panteismo -
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si fa una cosa sola. Il dire dunque che l' ideale nell' | ordine | contingente di cose è separabile dalla realità, è in ogni |
Gioberti e il panteismo -
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dee fare meraviglia, o signori, se il Gioberti ponga nell' | ordine | delle cose contingenti qualche specie d' ideale . Poichè |
Gioberti e il panteismo -
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aver distinto, come egli fece, l' ideale dal reale nell' | ordine | contingente, ed all' aver dichiarato che le idee astratte, |
Gioberti e il panteismo -
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il Gioberti introduce, nel passo più sopra recatovi, fra l' | ordine | assoluto e l' ordine contingente, nel suo sistema non possa |
Gioberti e il panteismo -
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nel passo più sopra recatovi, fra l' ordine assoluto e l' | ordine | contingente, nel suo sistema non possa aver luogo; e questo |
Gioberti e il panteismo -
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che « « l' idealità non è separabile dalla realità nell' | ordine | assoluto, oggetto dell' intuito » »; ma dice ancora e lo |
Gioberti e il panteismo -
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che nell' oggetto dell' intuito si contiene, onde anche l' | ordine | contingente di cose non può essere escluso dall' oggetto |
Gioberti e il panteismo -
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produce in separandolo. Se dunque si dà distinzione tra l' | ordine | assoluto e l' ordine contingente, non può mica essere che |
Gioberti e il panteismo -
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Se dunque si dà distinzione tra l' ordine assoluto e l' | ordine | contingente, non può mica essere che il primo ordine sia |
Gioberti e il panteismo -
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e l' ordine contingente, non può mica essere che il primo | ordine | sia oggetto dell' intuito e non il secondo, come viene a |
Gioberti e il panteismo -
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più debbon essere due oggetti distinti del conoscere l' | ordine | contingente di cose e l' ordine assoluto, e quindi il primo |
Gioberti e il panteismo -
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distinti del conoscere l' ordine contingente di cose e l' | ordine | assoluto, e quindi il primo non può essere in modo alcuno |
Gioberti e il panteismo -
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più, se « « l' idealità non è separabile dalla realtà nell' | ordine | assoluto, oggetto dell' intuito, ma solo nell' ordine |
Gioberti e il panteismo -
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nell' ordine assoluto, oggetto dell' intuito, ma solo nell' | ordine | contingente » », come si conosce quest' ordine contingente? |
Gioberti e il panteismo -
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solo nell' ordine contingente » », come si conosce quest' | ordine | contingente? O si conosce coll' idea, o senza di essa: se |
Gioberti e il panteismo -
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idea per il signor Gioberti è reale ed è Dio stesso, l' | ordine | contingente non è più diviso dall' ordine assoluto, e |
Gioberti e il panteismo -
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è Dio stesso, l' ordine contingente non è più diviso dall' | ordine | assoluto, e supponendolo diviso si suppone ciò che nel suo |
Gioberti e il panteismo -
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contradittorio ed assurdo. Se si conosce senza l' idea, l' | ordine | contingente è dunque fuori dell' idea, è conoscibile per sè |
Gioberti e il panteismo -
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nell' oggetto dell' intuito. Finalmente dicendo che nell' | ordine | contingente l' idealità è separabile dalla realtà, pare che |
Gioberti e il panteismo -
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l' idealità è separabile dalla realtà, pare che l' | ordine | contingente si componga di idealità e di realità. Ma nell' |
Gioberti e il panteismo -
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la realità, perocchè altrimenti sarebbe nulla. Dunque l' | ordine | contingente, secondo lui, si compone d' idealità che è |
Gioberti e il panteismo -
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si compone di una idealità e di due realità. Ma nell' | ordine | assoluto non v' ha che una idealità e una realità |
Gioberti e il panteismo -
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Dunque, giusta il ragionare giobertiano, vi ha più nell' | ordine | contingente che nell' ordine assoluto: perocchè in questo |
Gioberti e il panteismo -
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giobertiano, vi ha più nell' ordine contingente che nell' | ordine | assoluto: perocchè in questo vi è una idealità con una sola |
Gioberti e il panteismo -
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il giobertiano sistema. Secondo queste parole dunque, l' | ordine | assoluto è l' oggetto dell' intuito; e in quest' oggetto l' |
Gioberti e il panteismo -
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dell' uomo. Or che cosa contrappone il Gioberti all' | ordine | assoluto oggetto dell' intuito? Egli contrappone l' ordine |
Gioberti e il panteismo -
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ordine assoluto oggetto dell' intuito? Egli contrappone l' | ordine | contingente di cose, il quale è l' effetto libero del |
Gioberti e il panteismo -
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di cose, il quale è l' effetto libero del primo. Dunque l' | ordine | contingente, l' ordine delle cose create ch' egli chiama |
Gioberti e il panteismo -
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effetto libero del primo. Dunque l' ordine contingente, l' | ordine | delle cose create ch' egli chiama effetto libero, quest' |
Gioberti e il panteismo -
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delle cose create ch' egli chiama effetto libero, quest' | ordine | non è l' oggetto dell' intuito. Ma d' altra parte ella è |
Gioberti e il panteismo -
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è compreso nell' oggetto dell' intuito, e che fuor dell' | ordine | dell' intuito non v' ha altro ordine di sapere, se non |
Gioberti e il panteismo -
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e che fuor dell' ordine dell' intuito non v' ha altro | ordine | di sapere, se non quello della riflessione e dell' |
Gioberti e il panteismo -
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alla sintesi raziocinativa ed all' analisi appartiene l' | ordine | contingente delle cose, le quali cose, per dirlo di nuovo, |
Gioberti e il panteismo -
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. - Ma non avete anche detto che all' intuito appartiene l' | ordine | assoluto nel quale l' idealità è inseparabile dalla realtà? |
Gioberti e il panteismo -
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ho detto. - Non avete anche detto che il contrapposto dell' | ordine | assoluto è l' ordine di cose contingenti? G. L' ho detto. - |
Gioberti e il panteismo -
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anche detto che il contrapposto dell' ordine assoluto è l' | ordine | di cose contingenti? G. L' ho detto. - E che l' ordine |
Gioberti e il panteismo -
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è l' ordine di cose contingenti? G. L' ho detto. - E che l' | ordine | delle cose contingenti è l' effetto libero dell' ordine |
Gioberti e il panteismo -
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l' ordine delle cose contingenti è l' effetto libero dell' | ordine | assoluto, oggetto dell' intuito? G. L' ho detto parimente, |
Gioberti e il panteismo -
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perchè [...OMISSIS...] . - Voi dunque per Ente intendete l' | ordine | assoluto? G. Appunto. - E per esistenze, ossia cose |
Gioberti e il panteismo -
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la sintesi raziocinativa e l' analisi trovano nell' | ordine | assoluto, che è il vostro Ente, veduto proprio in sè, |
Gioberti e il panteismo -
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e le dividono con successione di tempo, onde quest' | ordine | in fatto diviene in tal modo un ordine soggetto al tempo, |
Gioberti e il panteismo -
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tempo, onde quest' ordine in fatto diviene in tal modo un | ordine | soggetto al tempo, alla moltiplicità ed alla contingenza? |
Gioberti e il panteismo -
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ed alla contingenza? G. Appunto. - Egli diviene altresì | ordine | soggettivo, perchè in tal modo l' ordine assoluto acquista |
Gioberti e il panteismo -
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diviene altresì ordine soggettivo, perchè in tal modo l' | ordine | assoluto acquista una forma soggettiva? G. Così nè più nè |
Gioberti e il panteismo -
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acquista una forma soggettiva? G. Così nè più nè meno. - L' | ordine | adunque delle cose contingenti è formato dalla riflessione, |
Gioberti e il panteismo -
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è formato dalla riflessione, che scompone e ricompone l' | ordine | assoluto, ossia l' Ente oggetto dell' intuito. G. |
Gioberti e il panteismo -
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che voi chiamate principio di creazione, pel quale l' | ordine | delle cose contingenti, è un effetto libero dell' ordine |
Gioberti e il panteismo -
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l' ordine delle cose contingenti, è un effetto libero dell' | ordine | assoluto che è l' oggetto dell' intuito. L' ordine delle |
Gioberti e il panteismo -
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dell' ordine assoluto che è l' oggetto dell' intuito. L' | ordine | delle cose contingenti dove si dà separazione dell' ideale |
Gioberti e il panteismo -
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dell' ideale dal reale non differisce sostanzialmente dall' | ordine | assoluto, ossia dall' Ente, da Dio, oggetto dell' intuito, |
Gioberti e il panteismo -
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modale, come dite, [...OMISSIS...] . G. Dite di più: l' | ordine | contingente che abbraccia le creature non differisce dall' |
Gioberti e il panteismo -
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contingente che abbraccia le creature non differisce dall' | ordine | assoluto, cioè da Dio, nella sostanza; ma differisce nella |
Gioberti e il panteismo -
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nella sostanza; ma differisce nella forma, perchè in quell' | ordine | delle cose contingenti vi è lo stesso che nel primo, |
Gioberti e il panteismo -
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non mi pare che possa essere più chiara, o signori: l' | ordine | delle cose contingenti non differisce, secondo il nostro |
Gioberti e il panteismo -
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differisce, secondo il nostro Filosofo, di sostanza dall' | ordine | assoluto, ossia dall' Ente, che è il Dio del Gioberti. La |
Gioberti e il panteismo -
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ad un tempo che si contiene realmente, non differendo l' | ordine | dell' idee da quello delle cose. Ma il dir questo è |
Gioberti e il panteismo -
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abusare della vostra indulgenza. Noi abbiamo veduto che l' | ordine | delle cose è identico a quello delle idee, e che ogni cosa |
Gioberti e il panteismo -
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stessa di Dio in esse trapassata. Ma perocchè l' | ordine | degli intelligibili è identico perfettamente all' ordine |
Gioberti e il panteismo -
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l' ordine degli intelligibili è identico perfettamente all' | ordine | della realtà, conviene che trapassando l' intelligibilità |
Gioberti e il panteismo -
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Filosofo in tante identificazioni. Identico è per lui l' | ordine | delle cose e l' ordine delle idee, come vedemmo, identico |
Gioberti e il panteismo -
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Identico è per lui l' ordine delle cose e l' | ordine | delle idee, come vedemmo, identico l' ideale ed il reale, |
Gioberti e il panteismo -
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alla mente, e il particolare al senso; ma solamente nell' | ordine | della riflessione, che è l' ordine delle cose contingenti: |
Gioberti e il panteismo -
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ma solamente nell' ordine della riflessione, che è l' | ordine | delle cose contingenti: in quest' ordine il generale è già |
Gioberti e il panteismo -
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che è l' ordine delle cose contingenti: in quest' | ordine | il generale è già individuato, reso soggettivo, |
Gioberti e il panteismo -
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congerie, questa sintesi, come la chiama il Gioberti, è l' | ordine | assoluto, cioè Dio stesso. [...OMISSIS...] (voi ben sapete |
Gioberti e il panteismo -
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quello che era oggettivo, produce, come abbiamo veduto, l' | ordine | contingente colla scomposizione dell' ordine assoluto |
Gioberti e il panteismo -
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veduto, l' ordine contingente colla scomposizione dell' | ordine | assoluto oggetto dell' intuito. L' oggetto dell' intuito è |
Gioberti e il panteismo -
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raziocinio, ma di semplice intuito, che ha per oggetto l' | ordine | assoluto: ce ne assicura il signor Gioberti, e guai a |
Gioberti e il panteismo -
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dee esser l' intuito che tutto contiene: e questo è l' | ordine | del vero assoluto, mentre quello della riflessione è un |
Gioberti e il panteismo -
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del vero assoluto, mentre quello della riflessione è un | ordine | soggettivo. Combatte dunque il panteismo, dimostrando che |
Gioberti e il panteismo -
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e conchiude: [...OMISSIS...] , confondendo così insieme l' | ordine | naturale col soprannaturale, come appunto confuse le |
Gioberti e il panteismo -
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senza accennar nulla che si riversi al di fuori dell' | ordine | de' sentimenti e dell' intelligenza, appariscono le potenze |
Gioberti e il panteismo -
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formale, cioè di un ragionamento che non esce dall' | ordine | delle idee, ed è perciò che nell' essere ideale, oggetto |
Gioberti e il panteismo -
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del ragionare, perchè i principj appartengono tutti all' | ordine | delle idee; nego se si tratta di cognizione materiata, |
Gioberti e il panteismo -
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sentimenti e persuasioni . La concezione appartiene all' | ordine | ideale, il sentimento al reale, e la persuasione al |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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dire perchè queste sono indivisibili da quelle altre di un | ordine | superiore che eccedono al tutto le forze dello spirito |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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si restano le medesime e non fanno per questo che un | ordine | soprannaturale di cose sia in mezzo dell' umano genere |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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naturale. Per veder questo, che cosa è, io domando, l' | ordine | naturale? che cosa è un' operazione dell' uomo naturale? - |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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e i loro effetti, è ciò che forma quello che si chiama l' | ordine | naturale . Se dunque una cosa estranea a quest' ordine, una |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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comincia in noi uno stato nuovo, noi siamo entrati nell' | ordine | soprannaturale, in quell' ordine che nella lingua della |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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noi siamo entrati nell' ordine soprannaturale, in quell' | ordine | che nella lingua della cristiana teologia si appella l' |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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che nella lingua della cristiana teologia si appella l' | ordine | della grazia : allora la nostra azione, sebben nostra, ma |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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religione è l' essere reale: la Teologia appartiene all' | ordine | delle cognizioni, la Religione all' ordine delle azioni. La |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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appartiene all' ordine delle cognizioni, la Religione all' | ordine | delle azioni. La Teologia naturale è composta di cognizioni |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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le potenze sono la sede delle virtù e dei vizii. Ma nell' | ordine | soprannaturale la grazia per sè considerata non è già una |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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suo: la virtù consiste nell' adesione della volontà [all'] | ordine | dell' essere. Chi non vive secondo quest' ordine, chi non |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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chi non dà a tutti il suo, è vizioso e ingiusto. Ora quest' | ordine | richiede che noi stimiamo e amiamo Iddio per quello che |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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e come quello è debile o forte, nobile o vile, d' un | ordine | superiore o d' un ordine inferiore. Or ciò posto, ed |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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o forte, nobile o vile, d' un ordine superiore o d' un | ordine | inferiore. Or ciò posto, ed essendo il sentimento |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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cioè soprannaturale. L' Apostolo mette per base di tutto l' | ordine | soprannaturale la Fede in quelle parole: « Senza la fede è |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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non agli occhi degli uomini, ma a quelli di Dio, secondo l' | ordine | soprannaturale, non può esistere, gli manca onde essere e |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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ottimamente si enumerano gli atti cristiani in quell' | ordine | in che li pose S. Paolo: Fede, Speranza e Carità; nel quale |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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e degno di ogni attenzione il riscontro che vi ha fra l' | ordine | naturale e l' ordine soprannaturale dell' uomo, fra il |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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il riscontro che vi ha fra l' ordine naturale e l' | ordine | soprannaturale dell' uomo, fra il sentimento che |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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sè stesso: qui non c' è ancor riflessione, appartiene all' | ordine | della cognizione diretta, ma è più che semplice cognizione |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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spiana, a mio parere, ove si schierino qui nel loro giusto | ordine | tutti i passi dello spirito che precedono, che |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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e che susseguono altresì l' atto della fede. Ecco qual è l' | ordine | loro: 1. Cognizione rivelata di Dio ex auditu (operazione |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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lume, ed essa risponde a ciò che è la ragione pratica nell' | ordine | naturale. Il lume della ragione è l' essere ideale (3), il |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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luce cammina il cristiano nella vita presente per un alto | ordine | della divina Provvidenza, acciocchè cioè colle tenebre |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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deiforme, anche nella mente umana, sebben posta nell' | ordine | naturale, una tale operazione si rinverrebbe. Perocchè |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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cieco di Alessandria Didimo aveva egregiamente distinto l' | ordine | ideale, a cui appartengono le scienze, dall' ordine reale, |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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l' ordine ideale, a cui appartengono le scienze, dall' | ordine | reale, a cui appartiene lo Spirito Santo; e mostrato quanto |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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poi della fede essere la stessa divina sostanza. Quindi l' | ordine | naturale esser costituito dall' essere ideale ; l' ordine |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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ordine naturale esser costituito dall' essere ideale ; l' | ordine | poi soprannaturale esser costituito dalla partecipazione |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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dalla partecipazione dell' essere reale : e quest' | ordine | essere un compimento e perfezionamento di quello, come l' |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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dell' essere ideale . Che Iddio operi nell' anima, nell' | ordine | della grazia, come causa efficiente , è fuori di |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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informata di qualche specie ; 3. e che tenga in sè qualche | ordine | , cioè che sia ordinata a qualche fine (2). Di che |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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le nomina altresì con questi tre nomi di modo, specie e | ordine | : e dall' entrare necessariamente somiglianti elementi in |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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ideale . Veniamo al terzo elemento di S. Agostino, l' | ordine | che hanno le cose a un fine. L' ordine delle cose non ha |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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di S. Agostino, l' ordine che hanno le cose a un fine. L' | ordine | delle cose non ha prezzo alcuno se non a una condizione, |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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fatta la obiezione:« che se la intelligenza apprezza l' | ordine | o la perfezione delle cose, conviene che quest' ordine |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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l' ordine o la perfezione delle cose, conviene che quest' | ordine | abbia un prezzo antecedentemente all' atto della |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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che lo apprezza«. - Ma ho dimostrato che, sebbene l' | ordine | e la perfezione della cosa si concepisca da sè, anche |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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essenziale con una intelligenza possibile. E veramente l' | ordine | di cui parliamo, suppone un rapporto di fine e di mezzo, e |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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esseri intelligenti e, completamente, in Dio solo (2). L' | ordine | completo adunque non si dà se non nelle intelligenze, nelle |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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parte attiva della intelligenza. Dunque il compimento dell' | ordine | esige delle volontà ordinate, cioè consenzienti alla |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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delle volontà ordinate, cioè consenzienti alla verità. L' | ordine | morale adunque è ciò a cui tende ogni ordine, e senza il |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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è ciò a cui tende ogni ordine, e senza il quale nessun | ordine | ha merito, ma riuscirebbe una sconciatura, un disordine. L' |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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ha merito, ma riuscirebbe una sconciatura, un disordine. L' | ordine | adunque di S. Agostino completamente si esprime nella |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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quello che noi abbiamo più sopra detto: e invece di dire l' | ordine | , sostituisce la perifrasi, « ciò che è degno di |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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« », espressione che è sommamente propria dell' | ordine | morale. Non sarà inutile che io rechi tutto insieme il |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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egli ha bisogno di ricorrere ad una espressione tolta dall' | ordine | morale, cioè all' amore, per esprimere il suo pensiero). |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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e tre, sebbene ciascuna di esse in diverso modo, cioè nell' | ordine | in cui procede: onde avviene che la operazione creante si |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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sono Dio, nè Dio è formalmente unito alle creature nell' | ordine | naturale. L' operazione della grazia all' incontro abbiamo |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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uomo (3): e quindi l' operazione deiforme appartiene all' | ordine | soprannaturale. La sostanza divina si unisce formalmente |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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quale noi sentiamo la natura divina comunicarsi a noi nell' | ordine | della grazia? E anzi nè pur si può dire che l' operazione |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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occasione delle sue operazioni dai sensi; così anche nell' | ordine | sopra natura la divina Sapienza ha così provveduto, e di |
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Ecco com' egli descrive a' suoi nazionali quest' | ordine | della divina sapienza: [...OMISSIS...] . Dalle quali parole |
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con queste sole, perchè queste non appartengono che all' | ordine | ideale, e le verità teologiche possono essere sapute e |
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questo modo del procedere dello spirito umano nell' | ordine | naturale all' ordine sopra natura, s' applichi questa legge |
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procedere dello spirito umano nell' ordine naturale all' | ordine | sopra natura, s' applichi questa legge alla cognizione del |
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de' Padri, che un essere la natura umana sollevata sopra l' | ordine | della natura e messa nell' ordine soprannaturale per una |
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umana sollevata sopra l' ordine della natura e messa nell' | ordine | soprannaturale per una reale congiunzione con Dio che è il |
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per una reale congiunzione con Dio che è il principio dell' | ordine | soprannaturale, come la natura umana è il principio dell' |
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soprannaturale, come la natura umana è il principio dell' | ordine | naturale. Ma basti fin qui, dovendo noi farci ancora su |
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su questa materia più sotto dove ci cadrà di parlare dell' | ordine | nel quale le divine persone operano e si manifestano nelle |
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anche dopo perduta la grazia coi peccati, appartiene a un | ordine | di cose ben diverso da quello della santità. Ove non si |
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causa delle sensazioni, è anteriore alle sensazioni, nell' | ordine | delle realtà; ma nell' ordine delle idee, o percezioni |
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alle sensazioni, nell' ordine delle realtà; ma nell' | ordine | delle idee, o percezioni nostre, la sensazione precede la |
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e segretamente all' anima dell' uomo sollevato all' | ordine | soprannaturale e vi diffonde un sentimento nuovo, |
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quella nuova natura che ha ricevuto l' uomo passando dall' | ordine | naturale al soprannaturale (2): e il non saper leggere |
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anima e la collustrano. Al filosofo, cioè all' uomo nell' | ordine | naturale, non [è data] la percezione interiore di Dio: non |
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della morale naturale è la legge . La legge è nell' | ordine | delle idee, la grazia nell' ordine de' sentimenti; quella |
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legge . La legge è nell' ordine delle idee, la grazia nell' | ordine | de' sentimenti; quella mostra teoreticamente alla mente ciò |
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e smodata«. Non è però maraviglia che popoli staccati dall' | ordine | religioso, di cui hanno sentito lungamente l' influenza, |
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si faccia lo scrutinio e che esca la sentenza. Tiene quest' | ordine | ragionevole e savio il nostro professore razionale? E` |
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causa prima, ammettano delle cause subordinate; tuttavia l' | ordine | di queste cause, per la concorrenza di Dio, nol fanno |
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imperfetto, cioè a dire l' uomo fino che non oltrepassa l' | ordine | della natura, non vede l' essere che imperfettamente, |
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prende un nuovo stato allorchè l' uomo vien sollevato dall' | ordine | naturale all' ordine soprannaturale: quest' essere opera |
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allorchè l' uomo vien sollevato dall' ordine naturale all' | ordine | soprannaturale: quest' essere opera nell' uomo non più in |
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e a determinare, per così dire, il problema di trovare l' | ordine | intrinseco dell' essere, nel qual ordine tutte le divine |
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di trovare l' ordine intrinseco dell' essere, nel qual | ordine | tutte le divine verità e tutte le cose, come parti di esso |
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di sè stesse, coll' aiuto delle quali noi interpretiamo l' | ordine | e la natura dell' essere in noi rispondente (1). Fissata |
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questa immutabilità e eternità si ravvisa egualmente nell' | ordine | delle idee e nell' ordine delle cose appartenenti alla |
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si ravvisa egualmente nell' ordine delle idee e nell' | ordine | delle cose appartenenti alla divinità: il che costituisce |
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apparisce manifestamente che l' uomo costituito nell' | ordine | puramente naturale sarebbe stato imperfetto, perchè non |
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alla divina bontà che l' uomo fosse da Dio costituito in un | ordine | soprannaturale (3). E che in tal modo fosse costituito da |
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cioè: [...OMISSIS...] . E veramente questo è secondo l' | ordine | di un sapiente operare, e tale costantemente apparisce in |
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in che si doveva poscia sviluppare l' umana natura nell' | ordine | soprannaturale (2). E tutte queste cose dànno aiuto, perchè |
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Niente adunque di più confacevole alla natura dell' | ordine | soprannaturale alla natura congiunto; il quale non è poi |
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gli atti della sua volontà. Allo sviluppo dell' | ordine | naturale dell' intelligenza e dell' amore corrispondevano, |
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quale solo veramente era stata creata. La differenza fra l' | ordine | della santità e della grazia corrispondente nell' uomo |
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e della grazia corrispondente nell' uomo innocente, e l' | ordine | della santità e della grazia nell' uomo redento, è il |
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in questo stato: e tuttavia privo di ciò che spetta a un | ordine | di cose divino o soprannaturale. Quale adunque sarebbe |
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il maggiore, e il più perfettivo della sua natura, così in | ordine | allo sviluppamento di sue potenze, e sì in ordine al grado |
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così in ordine allo sviluppamento di sue potenze, e sì in | ordine | al grado del suo godimento. Ciò è quanto dire che doveva |
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quali parole espressamente parla il Santo Dottore di un | ordine | di cose secondo la natura , ciò che corrisponde al caso, |
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perchè, come abbiamo veduto, la grazia appartiene all' | ordine | dei sentimenti reali , dai quali la libera volontà trae le |
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necessità della grazia, perchè sia conservato nell' uomo l' | ordine | delle potenze, cioè la ragione dominante e il senso |
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la grazia saldava e rinforzava, anzi pur completava l' | ordine | , in cui debbono tenersi questi principii, sia di |
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questo aiuto presente e continuo di Dio, il quale sta nell' | ordine | naturale, la grazia stessa pur col passare dalla potenza al |
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dalla potenza al suo atto non è che Dio operante in un | ordine | soprannaturale; perocchè la grazia non si può muovere, nè |
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grazia di Gesù Cristo. Perciò la volontà del bene, nell' | ordine | della grazia del Redentore, S. Agostino l' attribuisce |
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naturalmente al bene morale, cioè inclinato secondo l' | ordine | del bene oggettivo. E questa inclinazione era il principio |
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infetta da disordine, perchè non interamente secondo l' | ordine | oggettivo (1). Nell' arbitrio adunque dell' uomo infetto |
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atti buoni, raddrizzandolo e piegandolo debitamente all' | ordine | oggettivo del bene: e quindi è che dal Santo Dottore |
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uomo, come Dio la fece a principio, era retta sì nell' | ordine | naturale, di tutta quella rettitudine che può avere la |
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rettitudine che può avere la natura umana, e sì nell' | ordine | soprannaturale, di quel rinforzo che riceve la volontà |
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appunto un legame che stringe questi a quello ed è il vero | ordine | intrinseco alla natura umana. Or questa prevalenza del |
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di andare l' uomo considerato entro i limiti dell' | ordine | naturale. Ben è vero che la grazia il fornisce di un mezzo |
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che tutte le potenze dell' uomo fossero indirizzate a un | ordine | soprannaturale, standone queste soggette senz' alcuna |
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1. il loro numero, 2. la potenza di ciascuno, e 3. il loro | ordine | o scambievole armonia. In quanto al numero abbiamo già |
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abbiamo già detto che la natura umana costituita nell' | ordine | naturale ne ha due, l' istinto e la volontà: e che |
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ne ha due, l' istinto e la volontà: e che costituita nell' | ordine | soprannaturale ne riceve un terzo, che è la volontà stessa |
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abbiamo trattato più lungamente altrove (2). Ora qual è l' | ordine | che devono avere fra loro la perfezione della persona e |
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qui nè voglion conoscere alcun altro bene dell' uomo di | ordine | a questi superiore; tutti costoro, dico, procacciano una |
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natura, sono i cattivi. Trasportiamo questa teoria nell' | ordine | soprannaturale, vestiamola col linguaggio della religione: |
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cessare, de' malvagi e de' buoni (3). Veduto quale sia l' | ordine | della perfezione della persona e della perfezione della |
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naturalmente ci porta a dimandare a noi stessi: in che | ordine | gli oggetti si sarebbero offerti all' attenzione umana e le |
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perfezionamento personale, si può egli considerare o nell' | ordine | della sola natura, o anco nell' ordine della grazia. Nell' |
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considerare o nell' ordine della sola natura, o anco nell' | ordine | della grazia. Nell' ordine della natura questo |
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della sola natura, o anco nell' ordine della grazia. Nell' | ordine | della natura questo perfezionamento personale io lo tengo |
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amor di Dio e degli uomini. Ma la cognizione di Dio nell' | ordine | naturale può sempre mai crescere indefinitamente, non solo |
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di meriti e crescere in perfezione di virtù. In quanto all' | ordine | soprannaturale noi ragioneremo nell' articolo seguente. La |
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contemplare e dell' amare, ed ella stessa il sollevi in un | ordine | soprannaturale e il faccia crescere di più e più lume e |
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morale, una deformità morale che deturpa e disgrega quell' | ordine | e bellezza di giustizia, di cui l' anima doveva altramente |
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il peccato si abbatta nella natura e che dichiariamo l' | ordine | della umana corruzione. Per natura umana intendiamo il |
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in un solo soggetto. Ora perchè il peccato appartiene all' | ordine | razionale, conviene che esaminiamo l' uomo principalmente |
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fu un tempo anteriore, nel quale egli fosse posto nel solo | ordine | di natura e non anco in quel della grazia. Quindi nel primo |
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atto in quanto determinano la costituzione del soggetto, l' | ordine | intrinseco del medesimo e di quelle abitudini di cui questo |
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difettosa nel suo operare. Riassumendo adunque, l' | ordine | del guasto originale nella natura umana è il seguente. Il |
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la grazia, l' uomo non ebbe più questo potere. E in | ordine | appunto alla virtù soprannaturale si devono intendere molti |
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L' uomo non potè più operare cosa alcuna di buono in quell' | ordine | dal quale era decaduto e nel quale non era in conseguenza |
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alla sua natura gratuitamente da Dio (4). Nello stesso | ordine | di cose soprannaturali si devono principalmente intendere |
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e pei pensieri (6). E ciò perchè sebbene l' uomo nell' | ordine | naturale possa fare qualche cosa colle forze della natura, |
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salute degli uomini, del bene completo spettante all' | ordine | soprannaturale. Che cosa poi sia quest' ordine di cose |
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all' ordine soprannaturale. Che cosa poi sia quest' | ordine | di cose superiore alla umana natura, appare manifestamente |
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qui conviene avvertire che l' uomo, il quale si trova nell' | ordine | della natura, e a cui perciò è impossibile l' operare nulla |
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natura, e a cui perciò è impossibile l' operare nulla nell' | ordine | soprannaturale, poichè in ciò fare non ha nè meno la |
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le cose impossibili. Chè se l' uomo, che si trova nell' | ordine | della natura, fosse obbligato ad eseguire i precetti |
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operazione nostra ha conseguita la perfezione anche nell' | ordine | soprannaturale. Ciò che mi persuade questa dottrina è non |
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personale sussistenza (3). Egli pare dunque certo che nell' | ordine | della natura l' uomo, il quale opera pel motivo della |
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obbligato con ciò stesso a praticare la virtù anche nell' | ordine | soprannaturale. Or l' uomo si rese impotente a ciò col |
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E ciò basta a poter affermare che ogni uomo anche nell' | ordine | della virtù naturale è infermo e aggravato d' ingiustizia. |
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che l' uomo venne a principio costituito non solo in un | ordine | naturale, ma ben anco in un ordine soprannaturale. Perocchè |
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non solo in un ordine naturale, ma ben anco in un | ordine | soprannaturale. Perocchè tutte le nature, in quanto sono |
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in quanto sono create, costituiscono ciò che si chiama l' | ordine | della natura. Ma la sostanza del Creatore è essenzialmente |
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della sostanza del Creatore è ciò che costituisce l' | ordine | soprannaturale. Or l' ente universale in quanto non è |
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e realità di quest' essere sono costituiti in un | ordine | soprannaturale. E tale fu Adamo, come abbiamo provato. All' |
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della divina sussistenza, cioè la grazia; e, morto all' | ordine | soprannaturale, non gli rimase che la natura. Egli fu da |
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questo monosillabo NOI: al corpo non appartiene l' | ordine | morale, e però solo nell' anima si trova giustizia o |
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del peccato. Perocchè una tale unione è vera nell' | ordine | delle idee e non nell' ordine delle realità: e il peccato |
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una tale unione è vera nell' ordine delle idee e non nell' | ordine | delle realità: e il peccato all' incontro appartiene a |
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cui sicuramente si custodivano e venendo a galla secondo l' | ordine | della divina Provvidenza, sono donate agli uomini da quel |
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altra disposizione che quella che consiste in un cotal | ordine | delle sue particelle materiali, ed ogni altro atto che |
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della cognizione della verità e della giustizia, dell' | ordine | e del bene, che la dichiararono di stirpe divina e |
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, egli deve in producendosi nell' infante tenere lo stesso | ordine | e processo che tiene l' infante stesso in generandosi e |
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per così dire, cioè a dire un fatto che si lega con un | ordine | di cose soprannaturali e con una primitiva e immediata |
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da questa natura delle cose ben conosciuta, di modo che l' | ordine | stesso delle cose naturali diverrebbe un assurdo, non che |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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un assurdo, non che un enigma inesplicabile, quando quell' | ordine | di verità soprannaturali non fosse. Insomma, come ho detto |
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appariva in tal modo peccante per eccesso in magnificare l' | ordine | soprannaturale a distruzione dell' ordine naturale. Ma il |
Il razionalismo -
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in magnificare l' ordine soprannaturale a distruzione dell' | ordine | naturale. Ma il vero spirito del protestantismo era altra |
Il razionalismo -
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rivelazione, della grazia, e, in una parola, di tutto l' | ordine | soprannaturale. Poichè egli è questo, come dicevamo, lo |
Il razionalismo -
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tutti i fonti della rivelata verità, e con ciò abolire l' | ordine | delle soprannaturali credenze. Potrà anche in altro modo |
Il razionalismo -
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eretici credere quel che vogliono, possono credere ad un | ordine | soprannaturale, possono celebrarlo fino a distruggere |
Il razionalismo -
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seguirsi; ora per opposto dichiari legislatrice unica nell' | ordine | morale la ragione; ed avendo incominciato col negare il |
Il razionalismo -
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distruzione del Cristianesimo, all' abolizione di tutto l' | ordine | soprannaturale, allo stabilimento del perfetto |
Il razionalismo -
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quanto ell' è dovuta alla natura umana secondo il primitivo | ordine | di Dio, e della quale essa natura riman privata per la |
Il razionalismo -
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che incominciano « Demissas preces » a tutti i Frati dell' | ordine | de' predicatori, scrivea confortandoli, [...OMISSIS...] . |
Il razionalismo -
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ricevuto, e ciò perchè mal morale e mal fisico, secondo l' | ordine | delle idee dell' eterna giustizia, debbono sempre trovarsi |
Il razionalismo -
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l' errore, che Iddio non avesse potuto creare l' uomo nell' | ordine | meramente naturale, come ho altrove mostrato. |
Il razionalismo -
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quanto è avversione da Dio, cioè in quanto è alieno dall' | ordine | morale costituisce il formale del peccato originale; e qui |
Il razionalismo -
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l' uomo col primo peccato sia decaduto solo rispetto all' | ordine | soprannaturale in cui fu costituito, ma rispetto all' |
Il razionalismo -
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soprannaturale in cui fu costituito, ma rispetto all' | ordine | naturale? E` ella dunque cosa conforme alla natura dell' |
Il razionalismo -
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fa intendere, quanto l' uomo sia rimasto degradato sotto l' | ordine | naturale; non essendo cosa, che più intacchi e guasti LA |
Il razionalismo -
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dell' uomo siccome guasto e corrotto anche rispetto all' | ordine | naturale, tuttavia non sarà inutile che aggiungiamo due |
Il razionalismo -
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soprannaturale la natura umana, non può già fare, che l' | ordine | soprannaturale diventi perciò una parte della natura umana; |
Il razionalismo -
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o natural vita e perfezione necessaria; perocchè quell' | ordine | e quel proposito divino non muta la natura delle cose, non |
Il razionalismo -
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soprannaturale dell' anima , ma l' anima innocente nell' | ordine | naturale, come sarebbe quella del bambino che nasce, se |
Il razionalismo -
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morì l' uomo Dio, non è in fine, che la mera mancanza dell' | ordine | soprannaturale, essendo l' umana natura senza difetto |
Il razionalismo -
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fatica e molestia a queste seconde, come esige il buon | ordine | dell' umana natura, e S. Tommaso, che ha una testa alquanto |
Il razionalismo -
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che ha il peccato, unicamente perchè le manca l' | ordine | soprannaturale, che ella dovrebbe avere; quindi definiamo |
Il razionalismo -
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in somma, che quella necessaria limitazione, che esclude l' | ordine | soprannaturale! Deh, come crederà sinceramente di portare |
Il razionalismo -
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ha la carne generante produce una carne che sconcerta l' | ordine | morale dell' anima del generato, e così mette in essere il |
Il razionalismo -
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mortale, concupiscibile; il che forma nel presente | ordine | di cose la pena, l' effetto, e il materiale del peccato; ma |
Il razionalismo -
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la pena, l' effetto, e il materiale del peccato; ma nell' | ordine | ipotetico in cui Iddio l' avesse creato tale, sarebbe un |
Il razionalismo -
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della pugna: non è un dire che l' uomo creato da Dio nell' | ordine | naturale potesse avere quella stessa terribil lotta che ha |
Il razionalismo -
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uomo creato da Dio senza peccato e lasciato da lui all' | ordine | della natura? Di presente l' uomo che non può resistere |
Il razionalismo -
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peccato, all' incontro nell' uomo creato da Dio senz' | ordine | soprannaturale non pone mai il santo Dottore alcun |
Il razionalismo -
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a differenza di quell' uomo, che Iddio potesse creare nell' | ordine | naturale; il quale sarebbe sì limitato , ma non guasto . E |
Il razionalismo -
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la volontà viene incitata ad amare qualche cosa contro l' | ordine | morale, [...OMISSIS...] . 3 necessità, di consentire alla |
Il razionalismo -
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E però si può opinare che Iddio potesse crear l' uomo nell' | ordine | della natura con questa necessità di sentire, se si tiene |
Il razionalismo -
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anche naturalmente, supposta la natura sua perfetta nell' | ordine | naturale, dovesse avere un libero arbitrio così signore |
Il razionalismo -
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prime tendenze attive verso il bene sensibile, opposte all' | ordine | morale, o a prevenire l' atto stesso del senso. Aggiungerò |
Il razionalismo -
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E se la natura fosse rimasa senza difetto e sol priva dell' | ordine | soprannaturale, come potea dire S. Gregorio di Nazianzo: |
Il razionalismo -
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. Anzi dovea dire: « non son caduto che dall' | ordine | soprannaturale: del resto ho tutto il mio: sto ancor bene: |
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se tutto non fosse perito? se fosse perito solo quanto all' | ordine | soprannaturale, v' avea una parte nell' uomo, che non avea |
Il razionalismo -
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esprimere con parole traslate il guasto intimo, che nell' | ordine | naturale recò all' uomo il primo peccato: lo dichiarano |
Il razionalismo -
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umana senza alcun vizio contratto, ma sol privata dell' | ordine | soprannaturale, sarà ella d' indole così maligna, da dover |
Il razionalismo -
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umana natura, di maniera che creata da Dio priva dell' | ordine | soprannaturale, ella dovesse seco portarlo; già s' |
Il razionalismo -
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morale; e 2 Altro è il domandare, se, posto il presente | ordine | di cose e la caduta adamitica, Iddio permetta di fatto, che |
Il razionalismo -
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al male morale fosse ricevuta in Cielo; dove tutto è | ordine | e bene; nulla vi può esser di disordine e di male. Onde |
Il razionalismo -
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è certo che trae seco, per se stessa considerata, nell' | ordine | eterno delle cose, la beatitudine; e Iddio non ha bisogno |
Il razionalismo -
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o ne dia di minori, così esigendo il bene maggiore e l' | ordine | della sua infinita sapienza (4). IX E` certo del pari, che |
Il razionalismo -
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consiste solamente nel restituire alla natura buona l' | ordine | migliore della grazia [...OMISSIS...] questa è la sentenza |
Il razionalismo -
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che l' innalzare semplicemente la natura umana all' | ordine | soprannaturale, non è lo stesso che assolverla dal peccato; |
Il razionalismo -
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teologi dicono all' opposto, che innalzare la natura all' | ordine | soprannaturale, è lo stesso che rimetterle il peccato |
Il razionalismo -
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e sono sollevati dalla condizione della natura guasta, all' | ordine | delle cose soprannaturali, e al regno di Dio favorisce |
Il razionalismo -
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originale in generale è riposta da S. Tommaso nell' | ordine | delle umane potenze, pel quale le inferiori ubbidiscono |
Il razionalismo -
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supponendo l' uomo creato senza la grazia santificante l' | ordine | delle sue potenze non sarebbe mancato in un essere opera di |
Il razionalismo -
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della volontà , che non si lascia distorre dall' | ordine | di ragione, per niuna lusinga di bene sensibile o |
Il razionalismo -
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in quel lume di ragione, dal quale essa dee prendere l' | ordine | dell' operare e la misura del godere (2). Laonde la ragione |
Il razionalismo -
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prossima di questa deviazione abituale della volontà dall' | ordine | di ragione, è attribuita all' animalità che agisce con |
Il razionalismo -
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alla piaga della difficoltà) e così sia st“lta dall' | ordine | di ragione e però da Dio, non rimanendole più forze |
Il razionalismo -
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costantemente in tutti gli atti suoi ad un tempo quell' | ordine | di ragione, come quella la cui attività è perduta in parte |
Il razionalismo -
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; e il conseguente languore dell' anima rimasta debole all' | ordine | di ragione, e priva della cognizione soprannaturale di Dio, |
Il razionalismo -
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veduto, consiste nel non esser più la volontà aderente all' | ordine | di ragione. Di che conclude l' Angelico: [...OMISSIS...] . |
Il razionalismo -
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vita animale la diletta, senza il riguardo debito a quell' | ordine | di ragione, che a lei essenzialmente intelligente sta pur |
Il razionalismo -
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umana persona, che pure di natura sua dee conformarsi all' | ordine | di ragione, e sta pure il subbietto di ogni vero peccato. |
Il razionalismo -
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essa nasce una infelice concupiscendi necessitas contro l' | ordine | di ragione (4). Poste le quali dottrine innegabili della |
Il razionalismo -
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essere soggetti anche i giusti, non appartenendo esse all' | ordine | morale. Ma lasciando da parte questi mali della natura e |
Il razionalismo -
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lasciando da parte questi mali della natura e venendo all' | ordine | morale la volontà allettata dal bene sensibile e soggettivo |
Il razionalismo -
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possa non di meno essere ordinata a domandare nell' | ordine | della giustizia naturale aiuti morali da Dio naturalmente |
Il razionalismo -
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», non si può operare il bene perfetto, appartenente all' | ordine | soprannaturale (2). E quantunque all' « auxilium quo » di |
Il razionalismo -
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e dell' attuale (2). Restringendoci adunque entro all' | ordine | della volontà, e prescindendo dall' ordine della libertà |
Il razionalismo -
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entro all' ordine della volontà, e prescindendo dall' | ordine | della libertà per un' astrazione, ovvero perchè si suppone |
Il razionalismo -
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l' incredulità, che perturba poi, a suo tempo, l' | ordine | pubblico massime fra genti cristiane. Vero è ch' ella non |
Il razionalismo -
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che nella cronologia delle nazioni primitive si seguano in | ordine | fisso le successive età del legno, della pietra, del rame, |
Psicologia delle menti associate -
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e progressiva oscillano dunque perpetuamente tra un | ordine | ideale che rappresenta le leggi invariabili della natura e |
Psicologia delle menti associate -
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rappresenta le leggi invariabili della natura e un altro | ordine | ideale che rappresenta, in dati tempi e luoghi e popoli, le |
Psicologia delle menti associate -
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che al cospetto della psicologia è solamente un nuovo | ordine | d'analisi l quale penetra sempre più profondamente negli |
Psicologia delle menti associate -
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essa è ancora preordinata e fatale, ma il suo | ordine | è l'ordine di Dio; il suo fato è la verità. Libertà verità! |
Psicologia delle menti associate -
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liberi e occasionali da chi potesse apportarvi qualche | ordine | nuovo d'idee. Con questi corsi liberi e originali li |
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terra » », e il Vangelo di S. Giovanni che, risguardando l' | ordine | intrinseco delle idee, si deve collocare in testa delle |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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» » (quando fu generato il Verbo, fu ordinato il mondo; l' | ordine | al Verbo è essenziale, al mondo no), « « e dalle cose |
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tuttavia queste due possibilità non tengono lo stesso | ordine | nella mente umana, ma vi ha prima la conoscenza della loro |
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enti tendesse in tale unità; e questo modo consisteva nell' | ordine | col quale dovevano essere incatenati e connessi fra sè gli |
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difficoltà. Non essendovi nella sussistenza divina altro | ordine | che quello delle persone, nè altra moltiplicità, nè altra |
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quest' essere dovesse essere ordinato, perchè dove vi ha | ordine | vi ha più essere che dove non vi ha (1). Quindi la |
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divina: quindi di nuovo la necessità dell' ordine. L' | ordine | dunque, tanto nell' ambito della natura, quanto in quello |
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conveniva però che in questo risplendesse l' unità dell' | ordine | quanto più fosse possibile, acciocchè egli imitasse il più |
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1 che l' universo avesse unità nel suo fine; 2 che avesse | ordine | ed unità nella sua costituzione e congiunzione fra sè; 3 |
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la sussistenza dell' essere finito nella sua unità, nel suo | ordine | che lo renda un tutto solo ordinatissimo, qual è l' |
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Di qui si può tracciare la linea di confine fra l' | ordine | naturale e l' ordine soprannaturale, fra la dottrina de' |
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tracciare la linea di confine fra l' ordine naturale e l' | ordine | soprannaturale, fra la dottrina de' filosofi e la |
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tradurrebbero « nei luoghi eccelsi », indicano appunto l' | ordine | soprannaturale del sapere, giacchè ottimamente ciò che è al |
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il principio del Verbo. Perocchè si risponde che altro è l' | ordine | della processione delle persone fra loro, altro è l' ordine |
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ordine della processione delle persone fra loro, altro è l' | ordine | con cui si manifestano nella mente umana. In questo il |
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gli uomini al Figlio (3), tuttavia questo traimento è nell' | ordine | dell' azione e non in quello della cognizione, e però resta |
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quest' operazione dello Spirito Santo rimane occulta, nell' | ordine | delle azioni e non delle cognizioni, fino a che gli uomini, |
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Ora, se noi passiamo a considerare la moltiplicità nell' | ordine | soprannaturale, si riconoscerà agevolmente ch' ella dipende |
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dipende appunto dalla moltiplicità dichiarata fin qui dell' | ordine | naturale dell' intelligenza e della moralità: perocchè la |
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colla sua risurrezione le profezie. Passando ora dall' | ordine | intellettuale all' ordine morale, si vedrà agevolmente che |
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le profezie. Passando ora dall' ordine intellettuale all' | ordine | morale, si vedrà agevolmente che vi si possono applicare le |
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che vi si possono applicare le stesse dottrine. L' | ordine | morale ha da una parte la legge, dall' altra l' adesione |
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fonte e causa di ogni essere. Allora quando quest' | ordine | dell' amore si attua in modo che l' uomo riferisca |
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una cotale percezione della divina realità, allora tutto l' | ordine | morale si sublima, e diviene soprannaturale, perchè l' |
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è per sè luce che illumina ogni uomo. Quest' è dunque l' | ordine | nel quale procedono le intelligenze, e nel quale dee |
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dee procedere chi le ammaestra. Non vale il dire che nell' | ordine | della generazione il Padre precede il Verbo, perocchè qui |
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il Padre precede il Verbo, perocchè qui non siamo nell' | ordine | della generazione, ma in quello dell' intelligenza e dell' |
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prima di tutto, e poi discorrere da questo al Padre, è l' | ordine | logico, pel quale deve procedere la scienza cristiana. E S. |
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a cui pure disse: « « Tu sei sacerdote in eterno secondo l' | ordine | di Melchisedecco » », e l' essere Sacerdote appartiene a |
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si possa realizzare, tuttavia non tutti insieme. L' | ordine | dell' essere è anch' esso essere, perocchè quest' ordine |
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L' ordine dell' essere è anch' esso essere, perocchè quest' | ordine | appartiene all' essenza dell' essere nella sua forma ideale |
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dell' essere, alla quale è ordinato l' essere fisico, e l' | ordine | o la connessione di lui. Dato dunque che Iddio amando tutto |
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sia un prima e un poi di tempo nella divinità, ma solo un | ordine | logico di relazioni. Poichè essendo il Verbo l' essere per |
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dal Verbo. In questo senso Cristo è il primogenito nell' | ordine | non delle cose naturali, ma delle soprannaturali, perchè è |
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« « Poichè, importando la parola principio un cert' | ordine | ad altre cose, egli è uopo che si rinvenga un principio in |
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un principio in tutte quelle cose, nelle quali vi è un | ordine | »(4) ». Quindi vi è un principio della quantità, come il |
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quest' appellazione nel modo più assoluto, tanto nell' | ordine | ideale quanto nell' ordine reale, tanto nell' ordine della |
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modo più assoluto, tanto nell' ordine ideale quanto nell' | ordine | reale, tanto nell' ordine della scienza quanto in quello |
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nell' ordine ideale quanto nell' ordine reale, tanto nell' | ordine | della scienza quanto in quello della produzione e della |
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della produzione e della durazione delle cose create. Nell' | ordine | della scienza gli conviene nel modo più assoluto, perchè |
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senza però ch' egli ancora mostri loro se stesso. Nell' | ordine | poi della scienza soprannaturale, questa ha due quasi parti |
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id est secundum ejus incarnationem (1) ». Venendo ora all' | ordine | della realità, cioè della produzione e della durata delle |
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Onde S. Paolo disse che fu rapito al terzo cielo, che è l' | ordine | delle cose spirituali ed insensibili (5), dove udì parole |
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senza che l' idea ancora le prescriva la forma, o l' | ordine | che dee avere. All' incontro, quando si tratta di |
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incontro, quando si tratta di determinare la forma e l' | ordine | della sussistenza, allora conviene ricorrere all' idea che |
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alla sussistenza. Nondimeno altro è il mutare la forma e l' | ordine | che già deve avere una materia preesistente, e questo non |
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creare; altro è il dare quelle prime forme e quel qualunque | ordine | alla sostanza, senza il quale nessuna materia, nessuna |
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eccetto la sussistenza, ogni ordine, determinazione od | ordine | della sussistenza, ha un modo ideale di essere, è nell' |
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immediatamente, come sussistente; creò poi la forma e l' | ordine | della sussistenza pel Verbo, come oggetto, che racchiude |
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delle cose come arte, cioè come oggetto che fa conoscere l' | ordine | dell' essere, ossia l' essere nel suo intrinseco ordine. In |
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generazione del Verbo la vita e la luce tengono un altro | ordine | da quello che hanno nella creazione e formazione dell' |
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e generante. Laonde nell' eterna generazione vi ha quest' | ordine | logico, secondo il nostro modo di vedere, che prima e |
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dell' uomo, questo riceve prima (sempre parlandosi d' | ordine | logico e non cronologico) la vita, e poi l' oggetto ossia |
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Dunque l' uomo non ha la vita in se stesso. Anche nell' | ordine | intellettuale vi ha un sentimento, e però una vita. Ma se |
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consideriamo la vita nell' uomo, preso semplicemente nell' | ordine | naturale, noi troviamo in lui tre specie di vita. Perocchè |
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atto intellettivo, e perciò si concepisce anteriormente in | ordine | logico alla generazione del Verbo, si concepisce come |
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perocchè l' oggetto7essere è verità essenziale, e l' | ordine | intrinseco di questo oggetto7essere è la bellezza |
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S. Tommaso dice: « « Si conserva nelle parole premesse un | ordine | conveniente. Perocchè nell' ordine naturale delle cose, |
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nelle parole premesse un ordine conveniente. Perocchè nell' | ordine | naturale delle cose, prima si trova l' essere (la mera |
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creatore, ma all' essenza considerata posteriormente (in | ordine | logico) al Verbo generato; che, essendo per sè oggetto, può |
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ma trattasi di spiegare come l' uomo venne costituito nell' | ordine | degli enti intellettuali e morali. 2 Che la creazione dell' |
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è da dire, che il primo uomo fu costituito non già nel solo | ordine | naturale, al quale nulla più si esige che l' essere come |
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intuire allo spirito; ma ben anco che fu costituito nell' | ordine | soprannaturale, al che si esige che l' essere come oggetto, |
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umana sua propria non ha alcun valore, alcuna virtù, in | ordine | alla vita eterna: ei non è chiamato a nulla se non alla |
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ex integra causa, malum ex quolibet defectu . » Tale è l' | ordine | morale, che egli è uno, semplice, tutto intero, e |
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. Il figliuolo adunque di Adamo è nullo nell' | ordine | morale, perchè non può colle sue sole forze ottenere il |
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sue sole forze ottenere il verace bene morale nè nell' | ordine | naturale, e molto meno nel soprannaturale. Il sentimento, |
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vestito altresì della grazia che lo trasportava nell' | ordine | soprannaturale: onde in lui era il sentimento vivissimo |
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perocchè il Cristianesimo, prima è pietà appartenente all' | ordine | attivo morale, e poscia è scienza appartenente all' ordine |
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ordine attivo morale, e poscia è scienza appartenente all' | ordine | astratto intellettuale. Dal sentimento di questa |
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intender per esso la sola vita animale, ma perchè nell' | ordine | naturale tutto l' uomo vive della vita animale, giacchè la |
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un effetto che fiorisce dal bene morale, di cui, secondo l' | ordine | ontologico, deve essere una cotale appendice e finimento, e |
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non vi ha l' essere, perchè l' essere è Dio; non vi ha l' | ordine | dell' essere, perchè appunto non vi ha l' essere, e l' |
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dell' essere, perchè appunto non vi ha l' essere, e l' | ordine | intrinseco e fondamentale dell' essere consiste nelle |
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nè pure la forma morale dell' essere, perchè non vi ha l' | ordine | dell' essere di cui la forma morale è parte completiva. Ora |
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e si costituisce, ed è ad essa contemporaneo, ma secondo l' | ordine | logico posteriore. Convien dunque dire che la volontà del |
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e non si pentirà: Tu sei Sacerdote in eterno secondo l' | ordine | di Melchisedecco. Il Signore è alla tua destra: Egli |
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morto, vivesse d' un' altra vita occulta, e fuori dell' | ordine | naturale, qual è l' eucaristica; in tal caso egli fu |
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che lo conferiscono, cioè nella Confermazione e nell' | Ordine | sacro; conviene ancora aver la grazia che ci rende membro |
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Sancta Sanctorum il nuovo ed eterno Pontefice secondo l' | ordine | di Melchisedecco, potevano e dovevano necessariamente |
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Signor Gesù Cristo, secondo quelle leggi che governano l' | ordine | morale. Di che avviene che quelli che non sono battezzati, |
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nell' ultima cena, ed era costituito sacerdote secondo l' | ordine | di Melchisedecco, che offerì pane e vino già prima della |
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ricevono quasi in essi incarnandosi; ma tutto ciò nell' | ordine | della mente e del sentimento in cui non giace la |
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anche l' altre cose che non reputavano beni se non in | ordine | a Cristo: [...OMISSIS...] E descrivendo questa unanimità e |
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natura, quindi la loro medesimezza appartiene al solo | ordine | ideale ed oggettivo, ond' essi, avendo il modo di essere |
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ma reale; onde il suo operare (in quanto trapassa l' | ordine | della natura e tende a perfezionarla compiendo le sue |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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questo può essere più o meno amato dal soggetto. Nell' | ordine | della vita soprannaturale, di cui parliamo, l' oggetto |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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lui fu data altresì quella perfettibilità progressiva nell' | ordine | delle cose naturali, che pur nol conduce al pieno suo |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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(1). Ora rimane a vedere come egli doveva essere l' | ordine | delle cognizioni che l' uomo veniva naturalmente |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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sensi. L' esser dunque queste cognizioni di tal natura e | ordine | che avessero attitudine a sollevare la mente dell' uomo al |
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devono convenire in tutte le proprietà, le condizioni e l' | ordine | intrinseco dell' essere stesso. Per ciò devono partecipare |
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delle analogie, appartiene il numero, e quindi anco ogni | ordine | che possono ricevere e formare i numeri. Da questo è |
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primitiva, possiamo conchiudere che e la natura umana e l' | ordine | stesso della divina Provvidenza vollero, che l' uomo |
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concausa. Nè tampoco è ufficio nostro l' indagare, per qual | ordine | di effetti la guarigione soprannaturale del corpo si |
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cosa alcuna nell' universo la quale appartenesse al solo | ordine | naturale, e non forse tutte le cose avvolgesse una energia |
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ma al Dio vivo e vero come autore del tutto, di cui l' | ordine | naturale è il principio, e l' ordine soprannaturale il |
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del tutto, di cui l' ordine naturale è il principio, e l' | ordine | soprannaturale il compimento. Perocchè quelle sensazioni |
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all' uomo che per rispetto a Dio. Col peccato perì l' | ordine | soprannaturale, e l' uomo rimase colle sole forze della |
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grazia, che è quanto dire di tutto ciò che apparteneva all' | ordine | soprannaturale, così pur la natura fu segregata da ogni |
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degli effetti naturali, e quella di significare un cotal | ordine | misterioso, di cui appena con delle idee negative rimaneva |
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che non aggiunga altri disordini al primo. Havvi dunque un | ordine | di giustizia eterno, immutabile e indipendente dallo stato |
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affetti ordinati, ciò non basterebbe ancora. Perocchè l' | ordine | della giustizia non sarebbe con questo solo ristabilito, il |
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giustizia non sarebbe con questo solo ristabilito, il qual | ordine | consiste in questo: 1. che sia dato a Dio tutto l' onore |
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il rapporto di Dio coll' uomo: 1. perchè fu violato l' | ordine | eterno della giustizia, di che ne venne un infinito debito |
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questo non poteva essere, se prima non si ristabilisce l' | ordine | della giustizia: il quale ordine è necessario, e Dio, che è |
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non si ristabilisce l' ordine della giustizia: il quale | ordine | è necessario, e Dio, che è la giustizia per l' essenza |
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. Ma era impossibile alla umanità ristabilire l' | ordine | della giustizia, come fu detto. Perocchè a ristabilire il |
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giustizia, come fu detto. Perocchè a ristabilire il detto | ordine | conveniva che l' uomo desse a Dio non pure tutto l' onore |
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poichè non aveva più in sè stessa onde ristabilire l' | ordine | dell' eterna giustizia da lei perturbato. Ora non potendosi |
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giustizia da lei perturbato. Ora non potendosi quest' | ordine | ristabilire dalla natura umana, dalla parte di Dio non |
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in esse; nè che riacquistasse la comunicazione coll' | ordine | soprannaturale e quelle facoltà o attitudini che ad esso |
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soprannaturale e quelle facoltà o attitudini che ad esso | ordine | di grazia si riferiscono. Il principio adunque della |
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negargli. Nè questo desiderio di Cristo cozzava coll' | ordine | della giustizia, perchè il Verbo incarnato aveva tal possa |
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dare a Dio un culto maggiore che non gli si spettava in | ordine | di giustizia. Perocchè la giustizia voleva che Cristo, come |
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in lui solo stava la possibilità che ristabilito fosse l' | ordine | turbato della giustizia. E la salvezza però di ciascuno è |
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è un dono del Redentore. Ristabilito pertanto quest' | ordine | della giustizia, non erano più posti confini alla |
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il riducesse ancora colla comunicazione della grazia nell' | ordine | di perfezione soprannaturale; e 2. che quindi sanasse e |
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infonda direttamente la grazia: ma come le sensazioni nell' | ordine | naturale aiutano e dispongono l' anima intellettiva a |
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l' anima intellettiva a formare le intellezioni, così nell' | ordine | soprannaturale l' elemento materiale, avvalorato dalla |
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noi veggiamo o richiamiamo il modo altrove indicato e l' | ordine | onde l' umanità per via di segni si ristora e ripristina |
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via di segni si ristora e ripristina alla salute. Il quale | ordine | procede così: che la grazia conferita per via del segno |
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delle membra o inferiori potenze. Conciossiacchè il debito | ordine | sarebbe che la natura ubbidisse alla persona, il qual |
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sarebbe che la natura ubbidisse alla persona, il qual | ordine | venne già espresso fin da principio nelle divine Scritture |
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peccatore, per modo che l' uomo intendesse in que' segni l' | ordine | sublime di detta grazia e di detta salvazione, e volendo |
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ancora gli elementi de' quali egli si componeva. Nell' | ordine | della divina giustizia e della divina bontà fu trovato che |
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fu abbandonata alla sua sorte naturale, cioè alla morte. L' | ordine | del divino consiglio nella redenzione dell' uomo era |
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uomo come una cotal punizione del peccato, ella in quest' | ordine | di giustizia è giusta vendetta del Nume ingiuriato. Ma la |
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anco fece la divina bontà; tuttavia non cessò però punto l' | ordine | primitivo, col quale Iddio aiutava lo sviluppo dell' |
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eterna salute e all' opera della grazia. Continuò dunque l' | ordine | dei segni primitivi (senonchè resi ad esser puramente |
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della salute. Conciossiacchè senza l' istituzione di quest' | ordine | di persone incaricate del ministero di conservare il sacro |
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Insomma cadono in quest' epoca tutti i segni, che l' | ordine | antico è oggimai finito e che non si fa che aspettare l' |
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antico è oggimai finito e che non si fa che aspettare l' | ordine | nuovo a cui preparare quell' antico era rivolto. Non |
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udita e l' idea; e anche per una analogia che passa fra l' | ordine | delle parole e quello delle idee, come prima fu detto (3). |
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da potere poscia progredire anco intellettivamente. Quest' | ordine | col quale la divina Provvidenza guida innanzi la perfezione |
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minore al maggiore, ma è anche contro natura. Perocchè l' | ordine | della natura umana esige e chiede di tendere prima a ciò |
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errori puramente intellettivi. Conosciuto questo essere l' | ordine | proprio e legittimo del progresso della perfezione umana, |
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dell' anima, e dimostrava che il patto era nell' | ordine | delle cose non transitorie, ma che non passano, nell' |
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delle cose non transitorie, ma che non passano, nell' | ordine | che riguarda l' uomo nella sua parte immortale. E acciocchè |
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della carità. e ) La giustizia ideale non eccede l' | ordine | delle idee, ma la giustizia reale appartiene all' ordine |
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l' ordine delle idee, ma la giustizia reale appartiene all' | ordine | delle cose: questa tocca il sentimento, quella la sola |
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sanctorum v' avevano le tavole della legge o la scienza, | ordine | ideale: e la manna o cibo vitale, ordine reale. Questi due |
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o la scienza, ordine ideale: e la manna o cibo vitale, | ordine | reale. Questi due elementi sono della natura delle cose; e |
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da cui si toglie l' idea della giustizia è data nell' | ordine | della natura, come è pur dato il principio dell' astrazione |
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Ma le idee negative di Dio non hanno alcuna materia nell' | ordine | naturale; hanno solo delle analogie. Non si poteva dunque |
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pure un tratto di sua provvidenza e faceva parte del grande | ordine | secondo il quale Iddio con un solo pensiero governa tutte |
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E veramente riprendiamo in mano questi vantaggi nell' | ordine | in cui gli abbiamo registrati; cominciamo dalla percezione, |
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si può applicare a' tre Sacramenti della penitenza, dell' | ordine | e del matrimonio è la seguente: Il fine essenziale al |
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dell' assoluzione. Il fine essenziale al Sacramento dell' | Ordine | è di conferire una potestà sul corpo reale e mistico di |
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a ciò non poco giovavano. Se Cristo allora non era nell' | ordine | delle cose , poteva però essere nell' ordine delle idee ; e |
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non era nell' ordine delle cose , poteva però essere nell' | ordine | delle idee ; e come dopo Cristo gli uomini sono salvati |
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antichi e de' nuovi Sacramenti è la distinzione fra l' | ordine | ideale e l' ordine reale (5): gli antichi Sacramenti |
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nuovi Sacramenti è la distinzione fra l' ordine ideale e l' | ordine | reale (5): gli antichi Sacramenti appartenevano al primo di |
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de' Sacramenti antichi messi a paragone de' nuovi. Come l' | ordine | ideale non è che un primo elemento dell' ordine reale; così |
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Come l' ordine ideale non è che un primo elemento dell' | ordine | reale; così gli antichi non potevano essere che primi |
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li chiama S. Paolo (1). Per la ragione contraria, come l' | ordine | reale è il compimento e la perfezione dell' ordine ideale, |
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come l' ordine reale è il compimento e la perfezione dell' | ordine | ideale, così i nuovi Sacramenti sono il compimento e la |
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speranza del Redentore. Al quale ufficio è acconcissimo l' | ordine | ideale, che rappresenta la cosa futura all' intelletto, |
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a tanto, se Iddio stesso non solleva l' uomo a quest' | ordine | di perfezione. Perciò quando anco « Abramo fosse |
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il solo Dio sia in ultimo glorificato. Ora se questo è l' | ordine | dell' umano salvamento e perfezionamento; se questo non si |
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» ora «« obbedienza della fede« (5). » Ed egli pare che l' | ordine | della giustificazione e santificazione dell' uomo secondo |
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le riflessioni sono più o meno elevate (1). In ciascun | ordine | poi la riflessione è più o meno generale, ond' ha le tre |
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stesse divine operazioni. Di che è ragione questa, che l' | ordine | soprannaturale s' innesta su quello della natura, di cui è |
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su quello della natura, di cui è compimento. E poichè l' | ordine | della natura era guasto, però insieme colle facoltà umane |
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la misericordia di Dio ordinava altresì lo sviluppo dell' | ordine | soprannaturale, acciocchè le facoltà sviluppate potessero |
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suo dovere, nè avrebbe virtù in sè di elevarsi sopra all' | ordine | soprannaturale; laddove riconoscendo egli il Verbo in sè e |
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Battesimo ricevuto (2). Col carattere del Sacramento dell' | Ordine | poi l' uomo acquista una nuova potenza per la quale egli |
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validamente i Sacramenti altresì della Cresima e dell' | Ordine | stesso. La potenza per ciò che acquista l' uomo |
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della Confermazione. A quel modo appunto come nell' | ordine | naturale, il lume della ragione che sta nell' anima quando |
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essa riflessione renderlo a noi più luminoso. Così nell' | ordine | soprannaturale, il carattere battesimale è un primo lume, e |
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Ugualmente a niuna verità ripugna il credere che, coll' | ordine | sacerdotale, l' uomo che già pel Battesimo ha il Verbo in |
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o a produrre questi effetti in altrui. Come nell' | ordine | della natura l' intelligenza è data all' uomo pel dono |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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aggiungersi a noi la luce dell' essere è un crearci nell' | ordine | della natura, così l' aggiungere a noi pe' Sacramenti la |
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a noi pe' Sacramenti la luce del Verbo è un crearci nell' | ordine | della grazia. E come tutto ciò che fa Dio per via di |
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atti soprannaturali, e colla sua sostanza è veramente nell' | ordine | soprannaturale, cioè congiunta al Verbo che l' ordine |
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nell' ordine soprannaturale, cioè congiunta al Verbo che l' | ordine | soprannaturale constituisce. Si può dire che col carattere |
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riferisce alla grazia e alla santificazione dell' uomo. L' | ordine | in che stanno fra loro questi tre aspetti, in cui il |
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apparisce come potenza della grazia. Rispetto all' | ordine | in che stanno questo due potenze che procedono dal |
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i tre Sacramenti del Battesimo, della Confermazione e dell' | Ordine | che imprimono il carattere, come detto abbiamo, imprimendo |
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Sacramento; ma la ricevettero questa potestà e quest' | ordine | di battezzare il mondo, perchè ne facessero uso solo dopo |
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agli stati diversi del corpo di Cristo quanto all' | ordine | della grazia nella vita presente: ora tocchiamo la |
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relativamente all' uomo che viene perfezionato e all' | ordine | di idee, prima viene il toglimento del peccato, e poscia il |
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uomo la vista del Verbo, appunto a quel modo come nell' | ordine | della natura la meditazione e la riflessione aggiunge luce, |
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il bene, confessando Cristo assai coraggiosamente; e nell' | Ordine | la potenza di esercitare pienamente il sacerdozio di |
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Considerisi l' invocazione od orazione che sta nell' | Ordine | Romano, dove si veggono espresse le tre parti di cui |
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e quattro le parti da noi toccate potremo trovarle nell' | Ordine | Romano ora citato o nel sacramentario di Gregorio il |
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unzione s' invocava lo Spirito Santo, e nell' antichissimo | Ordine | Romano la stessa forma della Confermazione comincia con una |
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è soprasostanziale nutrimento; e finalmente rispetto all' | ordine | stesso della santificazione umana. Il divino Autore di |
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nominano le particelle di cui questo è composto, se non in | ordine | alla identità di lui; di che avviene che non mi assicuro nè |
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certe stabili leggi, anche allorquando l' adopera in un | ordine | superiore alla natura. Ma oltrecciò, dove cadrebbe egli |
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si compiva la rivelazione dell' amabilità sua massima nell' | ordine | della fede. Questa amabilità poi del Verbo incarnato |
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fra' caratteri delle cose moralmente buone non solo l' | ordine | della ragione, ma anco le corrispondenti forze della |
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della volontà e della libertà, ed anzi l' elevasse all' | ordine | soprannaturale, e così concorresse a produrre il merito |
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ed indocile, o sia difficilmente arrendevole all' | ordine | della legge. All' incontro questi eretici opponevano la |
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lunghe trattazioni polemiche. 2. E per seguire qualche | ordine | nel riepilogo che ci proponiamo di fare, parleremo in primo |
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il nodo della questione. 15. Affine di procedere con lucido | ordine | e presentare colla maggior chiarezza possibile una dottrina |
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giace la sua essenza? « Il peccato » (parliamo sempre nell' | ordine | delle cose morali) «è una deviazione della volontà |
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potrebbe bensì costituire un male, un' imperfezione nell' | ordine | morale, ma non avrebbe la natura di peccato. E` per questo |
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legge eterna, la definisce così: [...OMISSIS...] . Il qual | ordine | consiste in anteporre le cose che vanno anteposte pel loro |
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peccato, cioè si può dare « deviazione della volontà dall' | ordine | del fine dell' umana vita« nel che, come abbiamo veduto, è |
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contraria alla colpa. Onde S. Tommaso divide il male nell' | ordine | delle cose volontarie in queste due specie appunto di: 1 |
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al libero suo autore. Nel concetto dunque di peccato (nell' | ordine | morale) altro non si acchiude, secondo l' Aquinate, se non |
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secondo l' Aquinate, se non « una deviazione dall' | ordine | della ragione relativamente al fine comune della vita |
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possa cadere il peccato preso in questa generalità, cioè l' | ordine | della natura , l' ordine dell' arte , e l' ordine morale . |
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in questa generalità, cioè l' ordine della natura , l' | ordine | dell' arte , e l' ordine morale . Ora è chiaro che negli |
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cioè l' ordine della natura , l' ordine dell' arte , e l' | ordine | morale . Ora è chiaro che negli agenti naturali, o negli |
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Il peccato (e così dicasi di tutto ciò che riguarda l' | ordine | morale) è l' opera della volontà umana propria di ciascun |
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alla legge positiva civile, e non si può trasportare all' | ordine | naturale, se non come una vana metafora. Di poi, il tutore |
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fanno consistere questo peccato nella sola privazione dell' | ordine | soprannaturale, a cui il primo uomo era stato elevato per |
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uomo senza la grazia santificante e di conseguenza senza l' | ordine | soprannaturale: in tal caso gli sarebbe mancata la grazia |
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natura non diviene un' altra. Così nell' uomo creato nell' | ordine | naturale, e nel figliuolo generato da Adamo, la mancanza di |
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della medesima. Se Iddio avesse voluto creare l' uomo nell' | ordine | della natura, la mancanza della grazia santificante nè |
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dell' obbiezione pelagiana si riduce a sostenere che« l' | ordine | morale, a cui appartiene il peccato è opera così |
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come quella che si fondava sul falso supposto, che tutto l' | ordine | morale si assolvesse negli atti del libero arbitrio. E |
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ne' suoi accidenti, parte de' quali appartiene all' | ordine | morale, e che in quest' ordine possa scompaginarla e |
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de' quali appartiene all' ordine morale, e che in quest' | ordine | possa scompaginarla e guastarla il libero arbitrio dell' |
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di famiglie e d' uomini, uniti insieme al fine di dare un | ordine | pacifico alle loro reciproche relazioni, per così fatta |
Questioni politico religiose -
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più come autore e vindice della giustizia, come fonte dell' | ordine | e del bene, come istitutore dell' umana natura e della |
Questioni politico religiose -
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di uniformarsi e sottomettersi alle sue decisioni nel detto | ordine | morale, in tutta l' estensione di quest' ordine, sia per |
Questioni politico religiose -
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dalla Chiesa in tutte quelle cose che riguardano l' | ordine | religioso e morale, e che si rende colpevole e macchia la |
Questioni politico religiose -
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né costituire una potestà qualunque, che sia nel detto | ordine | indipendente della Chiesa Cattolica. Poiché questa |
Questioni politico religiose -
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regolata di questi uomini, dei quali ciascuno dipende nell' | ordine | delle obbligazioni morali e di coscienza dalla Chiesa; |
Questioni politico religiose -
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forza bruta. Per essa tutti questi, ricevendo la luce e l' | ordine | della giustizia, secondo una stessa legge, da un medesimo |
Questioni politico religiose -
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Stato dalla Chiesa è ristretta alle cose morali, cioè all' | ordine | del giusto e dell' ingiusto, del lecito e dell' illecito. |
Questioni politico religiose -
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le diede, un potere che s' estendesse a tutto l' | ordine | morale, a tutti i doveri dell' uomo, del padre o figlio di |
Questioni politico religiose -
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vi parlano dell' Autonomia dello Stato in relazione a un | ordine | di cose più elevato, alla legge morale e alla Chiesa |
Questioni politico religiose -
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la sua regola? Donde prenderà la moderazione, la misura, l' | ordine | delle sue disposizioni? Dalla legge naturale? No, perché l' |
Questioni politico religiose -
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parte è dimandata sì dalla natura dei due poteri, sì dall' | ordine | e dalla chiarezza con cui devono entrambi procedere, e |
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Ora questo facilmente diventa un far servire le cose di un | ordine | superiore, come sono le religiose e le divine, ad un ordine |
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ordine superiore, come sono le religiose e le divine, ad un | ordine | inferiore; e questo è altamente riprovevole. Pure questo è |
Questioni politico religiose -
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così facilmente alterare e guastare il bello e il perfetto | ordine | della natura. La natura de' due poteri, cioè la natura del |
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cioè alla Chiesa di Gesù Cristo, che abbisogna di pace e di | ordine | e che desidera la felice e fraterna convivenza degli |
Questioni politico religiose -
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ad oggetti puramente temporali, la difesa personale, l' | ordine | pubblico, la tutela delle proprietà e cose simili. Questa |
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questi effetti, presi da se stessi, appartengano all' | ordine | temporale, tuttavia essi sono connessi indivisibilmente con |
Questioni politico religiose -
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credenze ne sieno il fondamento: come anche in ogni altr' | ordine | di cose le interne opinioni e i sentimenti invisibili dell' |
Questioni politico religiose -
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d' alcuna autorità, di non essere obbligato ad alcun | ordine | nel suo operare. E` consentaneo che coloro i quali in un |
Questioni politico religiose -
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che coloro i quali in un dato stato vogliono distruggere l' | ordine | stabilito, s' approfittino di questa viziosa disposizione |
Questioni politico religiose -
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esser addotti in controversia da quelli che ammettono l' | ordine | morale, né sono mai stati dubbiosi pel senso comune. Se |
Questioni politico religiose -
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assiduamente a fabbricare la stessa casa. Legato l' | ordine | sociale all' ordine religioso non si poteva distruggere |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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a fabbricare la stessa casa. Legato l' ordine sociale all' | ordine | religioso non si poteva distruggere questo senza scavare i |
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ai confini della vita presente, nello scompiglio dell' | ordine | sociale non meno che dell' ordine familiare. Egli succede |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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nello scompiglio dell' ordine sociale non meno che dell' | ordine | familiare. Egli succede allora quel discioglimento |
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si fa sentire ai nostri tempi a pruove sì manifeste. L' | ordine | religioso è legato all' ordine sociale, ma non ai vizi |
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a pruove sì manifeste. L' ordine religioso è legato all' | ordine | sociale, ma non ai vizi della società. Ma come poche sono |
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nelle schiere inimiche, e combattessero contro l' | ordine | sociale ad un tempo e contro l' ordine religioso. Essi si |
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contro l' ordine sociale ad un tempo e contro l' | ordine | religioso. Essi si trovarono in sull' arme contro l' ordine |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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ordine religioso. Essi si trovarono in sull' arme contro l' | ordine | sociale credendo di combattere i suoi vizi; e contro la |
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del sapere. Così egli avviene che le dottrine acquistino | ordine | e legame fra loro, che è quanto dire che acquistino quello |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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spira per così dire l' anima nelle dottrine, v' infonde l' | ordine | , stringe le loro parti fra loro, ed ecco un altro modo |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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che comunicata e unita insieme per un certo temperamento e | ordine | nel quale ad un tempo tutto si muove, confluisce a quell' |
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savii veraci, cioè dei cristiani, sono sgradati in bell' | ordine | sopra le cose tutte, che tutte insieme le considerano, e |
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reputano, che quanto sta fuori di loro sia fornito di cert' | ordine | fisso, immutabile, dipendente dalla prima cagione e non dal |
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dalla prima cagione e non dal loro arbitrio: al quale | ordine | gli uomini sono tenuti di conformare la loro mente, se |
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SI CONDUCA L' UOMO AD ASSIMIGLIARE IL SUO SPIRITO ALL' | ORDINE | DELLE COSE FUORI DI LUI, E NON SI VOGLIANO CONFORMARE LE |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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che il farà misero. Ora qui sta a vedere quale sia l' | ordine | delle cose fuori di noi per aggiustare a quelle le menti e |
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non può concepire la grande unità e semplicità dell' | ordine | di tutte le cose; ma introduce in esse il disordine e lo |
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fede vedono colla mente loro tutte le cose composte in un | ordine | solo risplendente di mille pregi, ma accolti tutti in |
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di tutte le cose, alla ragione ultima, a Dio. In quest' | ordine | perfettissimo, perchè recato alla perfetta unità, noi |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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all' ordine, cioè come quelle che partecipano bensì l' | ordine | e in questo modo vengono ordinate, ma che non l' hanno in |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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nel nostro intelletto. Non si contenta di mostrarci in che | ordine | noi dobbiamo concepire disposte tutte le cose, se non ci |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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quale il nostro spirito può aggiustarsi compiutamente all' | ordine | risplendente nelle medesime. Conoscere Dio qual sommo |
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lasciando intatto il decreto della distruzione di tutto l' | ordine | primitivo, e lasciando che la terra si trasporti via come |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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divine ed eterne ragioni, in solido (3), e questo sì nell' | ordine | della natura costituito in Adamo, che nell' ordine della |
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sì nell' ordine della natura costituito in Adamo, che nell' | ordine | della grazia fondato in Gesù Cristo, e ci dice con |
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con sentenza, ove sta un abisso di lume, che come nell' | ordine | primitivo noi non potevamo conseguire la perfezione della |
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non per via della generazione naturale di Adamo, così nell' | ordine | succeduto a quello noi non possiamo conseguire la |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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DOPO LA SUA DISTRUZIONE: E OGNI ASSIMILAMENTO IN NOI DELL' | ORDINE | DELLE COSE, CIOE` OGNI NOSTRA PERFEZIONE, NON SI PUO` IN |
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NON SI PUO` IN NESSUN ALTRO MODO CONSEGUIRE, CHE NELL' | ORDINE | NUOVO DELLA GRAZIA, CIOE` INCORPORATI A GESU` CRISTO. Per |
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quale non contenta che l' uomo nel suo spirito accolga l' | ordine | perfetto delle cose, e nel principio di quest' ordine si |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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l' ordine perfetto delle cose, e nel principio di quest' | ordine | si rallegri e si beatifichi, il persuade ad adoperarsi |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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[...OMISSIS...] . Il primo di questi precetti segna l' | ordine | che debbe tenere lo spirito dell' uomo rispetto al |
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lo spirito dell' uomo rispetto al Creatore, il secondo l' | ordine | che debbe tenere rispetto alle creature; e con ciò è dato |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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le stesse cognizioni; ma ben anche è richiesto, che quest' | ordine | morale che ricevono le cognizioni tutte dal supremo fine a |
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è semplice e riduce tutte le cose che si considerano in | ordine | a lui ad unità: la materia è composta, e considerata sola è |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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che quegli il quale attenderà maggiormente a porre l' | ordine | nelle cognizioni sarà più tardo ad accrescerne il numero, e |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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lo spirito della pietà, il quale primieramente ingiunge | ordine | alle cognizioni ponendo il principio di quest' ordine in |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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ordine alle cognizioni ponendo il principio di quest' | ordine | in Dio, viene ben presto a commendarne la moltiplicità, o |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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molte cose umane è tenuto indietro dallo studio di quell' | ordine | che a quelle ne viene coll' introdurvi la divinità: supplì |
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quella prima scienza della pietà. Ma lo stesso spirito di | ordine | e di deduzione dallo spirito della nostra Religione s' |
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l' Imaginazione, in fine l' Intelletto; poichè in quest' | ordine | si maturano le nostre facoltà. La Memoria riceverà la sua |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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cui vita si protende nel successo de' secoli, non è quell' | ordine | di dottrina, ove le verità si veggano rannodate e dedotte |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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si unirà altro libro sopra la Religione che la insegni in | ordine | naturale a' fanciulli, rivolto a loro appianare l' |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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cominciata in Adamo sino ai nostri tempi, e mostrato l' | ordine | stabilito da Dio che tutti gli avvenimenti servano alla |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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prossima alla perfezione, si potrà pensare a disporla in un | ordine | elegante e semplice, giacchè non si può mettere insieme un |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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riflessione degli individui, sviluppò, schiarì, e in lucido | ordine | espose. Ma bastino queste poche linee ond' ho procacciato |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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alcuna contradizione. La vita dunque debbe rendere quell' | ordine | stesso, e quella unità in tutta la sua disposizione che |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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e seco le trasporti a rendere gloria al suo Autore. L' | ordine | della vita laborioso e pieno, fedelmente custodito per |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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dal secolo scorso in qua sembri aver perduto nell' | ordine | speculativo, s' è diffuso però immensamente nell' ordine |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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ordine speculativo, s' è diffuso però immensamente nell' | ordine | pratico, ed è penetrato in tutte le relazioni della vita. |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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generalmente pregiudizio alla società? Specialmente nell' | ordine | più elevato, qual è quello della dottrina, della morale, |
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è « « la scienza perfetta e assoluta, che ne comprende l' | ordine | intero » »; quivi rinverrà messa a nudo, con sommo acume e |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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quasi come un astro uscito dalla sua orbita non perturbi l' | ordine | della giustizia. Le guarentigie dunque che si domandano non |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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e questo maestro? Solamente allora che egli riconosce l' | ordine | gerarchico della potestà istituita da Gesù Cristo nella sua |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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potestà istituita da Gesù Cristo nella sua Chiesa; quell' | ordine | gerarchico, che la « Rivista delle Università e dei Collegi |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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di rispetto verso le cose sacre, senza il quale lo stesso | ordine | pubblico si sovverte, e a conservarlo è poi uopo accampare |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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necessario; poichè in essi l' autore toglie a dire per | ordine | tutto ciò, che si deve sapere intorno alla cosa di cui si |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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secondo la quale si può disporre lo scibile umano nel suo | ordine | nativo, vero, necessario. Ove le umane cognizioni fossero |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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40 Il pieno possesso di Dio non si ha che nell' | ordine | soprannaturale, nel quale Iddio si comunica realmente e |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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e perfetto, esemplare sommo della vita regolata, v' ha un | Ordine | apposito per leggere, cioè il Lettorato, a cui però non è |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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di questo mio discorso, che vi delineassi la forma e l' | ordine | delle dottrine, che dovete fare alle fanciulle vostre. Ma |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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vostre. Ma poichè il pregio di questa forma e di quest' | ordine | consiste, come ho accennato, nel non rimuoversi dalle |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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dignità, una passeggiera e l' altra permanente. Quanto all' | ordine | passeggiero, novera S. Paolo i tre gradi di Apostoli, |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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veramente unico, e sacerdote « in eterno secondo l' | ordine | di Melchisedecco » (3). Mosè oltre di ciò aveva nelle sua |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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potere è fornita. Sono ordinari ministri quelli che o con | ordine | stabilito e continuo si succedono e permangono sinchè dura |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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questi corpi, l' altra al secondo, la prima costituisce l' | Ordine | sacro , l' altra la ecclesiastica Giurisdizione . Quanto |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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o per quelle queste posposte; essendo sconvolto l' | ordine | che d' anteporre comanda ciò che ha più pregio. Poichè, |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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solo per sua eccellenza sia il Sacerdote eterno giusta l' | ordine | di Melchisedecco, e solamente immolando sè stesso abbia |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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musica, e i lumi accesi, e gl' incensieri, e le are, e l' | ordine | de' Sacerdoti; e assaissime altre cerimonie conformi alle |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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trono del Pontefice, e nelle schiere de' ministri, e nell' | ordine | de' Sacerdoti, e nella turba de' cantori, e ne' suoni degli |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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un conversare cristianissimo e amabilissimo. Chi mira all' | ordine | delle preghiere, che la Chiesa usa, può acconciamente dire |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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presente Iddio che all' empio, anche considerato il solo | ordine | naturale; benchè nel solo ordine naturale non si dia al |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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anche considerato il solo ordine naturale; benchè nel solo | ordine | naturale non si dia al presente perfetta giustizia. Veniamo |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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e speculativa di amarlo; anzi dev' essere amato secondo l' | ordine | della carità, e però è necessario eccitare in sè la |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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per giovargli, e queste, come si dicea, secondo l' | ordine | della carità e dell' ubbidienza: anzi san Giovanni insegna |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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che non c' è già un' obbligazione di fissar sempre un | ordine | determinato tra le persone che raccomandiamo al Signore, e |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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perchè quando abbiamo lo spirito retto, Iddio mett' egli in | ordine | gli oggetti delle nostre preghiere, anche se non li |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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la fatica che l' uomo fa a raffrenarlo e a tenerlo nell' | ordine | e anche a sacrificarlo, almeno in parte, ad un amore e ad |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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collisione; e il diletto che in produrre e mantenere quell' | ordine | si trova, è buono, giusto e degno di lode. Ma qui conviene |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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come ho detto, c' è un sentimento soggettivo anche nell' | ordine | dell' intelligenza e in quello della moralità, benchè in |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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e disordinata lo esagera, e, invece di tenerlo in un | ordine | di ragione, lo asseconda come fosse una grandezza assoluta |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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sue operazioni, e questa è più o meno elevata, cioè di un | ordine | più o meno alto. Onde se la riflessione è superba, ci hanno |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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queste che quelle forme? Perchè le veste con quest' | ordine | di prima e poi? Perchè è distribuita così nello spazio? |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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qual è la prima ragione che spieghi l' esistenza e l' | ordine | dell' universo? Solo rispondendo come fa Platone: una mente |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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intelligibili hanno più di atto delle sensibili, e nell' | ordine | delle intelligibili, ciò che vi ha di più attuale è l' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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la sostanza della materia », vale ugualmente nell' | ordine | reale e nell' ordine ideale: e in quest' ultimo ordine è |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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della materia », vale ugualmente nell' ordine reale e nell' | ordine | ideale: e in quest' ultimo ordine è sparito affatto il |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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ordine reale e nell' ordine ideale: e in quest' ultimo | ordine | è sparito affatto il singolare; giacchè la materia dell' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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Egli è vero che Aristotele dà a queste sostanze l' | ordine | stesso che hanno i movimenti degli astri da esse prodotti. |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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oltrechè in tale sistema manca la ragione sufficiente dell' | ordine | delle stelle medesime, la differenza tra le sostanze prime |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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ma veniente dal di fuori. Nondimeno udiamo ancora su quest' | ordine | Aristotele: « « Convien perscrutare anche questo, in che |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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delle cose, distinto da questa, e tuttavia sia ancora nell' | ordine | che risplende in questa università. Il qual ordine è così |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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nell' ordine che risplende in questa università. Il qual | ordine | è così descritto dal filosofo: [...OMISSIS...] . Nelle |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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uccelli e le piante [...OMISSIS...] , caduta immensa dall' | ordine | del tutto all' ordine di queste cose speciali, ben |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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, caduta immensa dall' ordine del tutto all' | ordine | di queste cose speciali, ben mostrando il suo solito modo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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uno finale a cui sono ordinate le cose è rassomigliato all' | ordine | e al bene comune di una famiglia; «eis to koinon, eis to |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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delle cose; e lo stesso si può dire del concetto dell' | ordine | che non è certamente una sostanza individua , la quale è |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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di tutti gli enti sono le Categorie (3). Se si osserva l' | ordine | che hanno le categorie tra loro si trova che tale ordine |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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l' ordine che hanno le categorie tra loro si trova che tale | ordine | considera: 1 l' ente, e a questa considerazione |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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prime, motrici de' cieli e degli astri, entelechie di primo | ordine | . Bene vero, desiderabile, eleggibile. 2 Forme pure , prive |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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non rispetto agli accidenti, anime, entelechie di second' | ordine | . 3 Enti materiati , cioè enti aventi per subietto la |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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conoscibile (3), anche la sensazione dunque appartiene all' | ordine | delle cose che sono per sè conoscibili. Ma queste specie |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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che ha il suo bene nel suo capitano, ed anche nell' | ordine | delle schiere, benchè questo sia pel capitano, e non |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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sostanza e separabile, non potendo esserci senz' essa l' | ordine | nel mondo (1) e che questa sostanza sia l' essere e l' uno, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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toccato, che Aristotele non vede atto puro se non nell' | ordine | intelligibile, e dentro a questo, nell' intellezione , di |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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nulla di sensitivo in sè, non può avere un atto nell' | ordine | sensitivo, non avendo una potenza che sia nella stessa |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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il divino: il divino non è, e non può essere che nell' | ordine | dell' intelligenza. Anche secondo Aristotele questa non ci |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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modo crediamo noi che Aristotele trovasse l' unità nell' | ordine | degl' intelligibili, distinguiamo queste tre cose, la mente |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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Converrà dunque spingerla al suo atto ma nell' | ordine | dell' intelligenza, non dovendosi più unire colla materia. |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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da tener fermo il principio aristotelico, che in ogni | ordine | di cose l' atto precede sempre alla potenza, e che questa |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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in atto, che operando in essa l' attuasse. Onde anche nell' | ordine | delle operazioni intellettive ci deve essere, secondo |
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ad una prima materia e ad una prima specie (2) e, in ogni | ordine | di cose, ad una prima causa. Convien dunque che ci sia una |
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stesso Aristotele, è potenza ed è atto, e ciò tanto nell' | ordine | sensibile, quanto nell' ordine intelligibile. L' essere |
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ed è atto, e ciò tanto nell' ordine sensibile, quanto nell' | ordine | intelligibile. L' essere potenza è chiamato materia da |
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dunque gl' intelligibili, secondo Aristotele, acquistano | ordine | ed unità: in una maniera subiettiva e in una maniera |
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Aristotele nell' anima qualche cosa di uno , tanto nell' | ordine | sensuale, quanto nell' ordine intellettuale: quest' uno che |
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cosa di uno , tanto nell' ordine sensuale, quanto nell' | ordine | intellettuale: quest' uno che è nell' anima può esistere in |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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è nell' anima può esistere in più modi, e questi modi nell' | ordine | del senso sono i varŒ sensibili, nell' ordine dell' |
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modi nell' ordine del senso sono i varŒ sensibili, nell' | ordine | dell' intendimento sono i varŒ intelligibili; e quest' uno |
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generi convien fermarsi ad un principio, anche nell' | ordine | delle specie (5). Laonde se non c' è un primo non c' è |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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ma vuole che inesista ancora nell' universo e ne formi l' | ordine | e la connessione, [...OMISSIS...] , come d' un' armata. In |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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indifferentemente gli esempŒ della sua teoria ora dall' | ordine | della generazione naturale, ora da quello delle produzioni |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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quante diversità di forme egli distingua ugualmente nell' | ordine | delle cose reali e delle ideali senza distinzione e tutte |
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passare all' atto della scienza che appartiene all' | ordine | della riflessione, se non fosse già prima in un atto |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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c' è una scienza sola di tutte le cause non meno nell' | ordine | della mente, cioè nell' ordine logico, che nell' ordine |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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le cause non meno nell' ordine della mente, cioè nell' | ordine | logico, che nell' ordine fisico cioè nell' ordine della |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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ordine della mente, cioè nell' ordine logico, che nell' | ordine | fisico cioè nell' ordine della natura (1). Non ho fatto |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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nell' ordine logico, che nell' ordine fisico cioè nell' | ordine | della natura (1). Non ho fatto menzione fin qui del |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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è la più eccellente e maggiore. Ciò posto, espone per | ordine | le diverse questioni intorno ai primi , alle quali si |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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e nello stesso tempo giustificare in qualche modo l' | ordine | seguito in esso, e i limiti ad esso prefissi. Se fin da |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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sarebbe tuttavia senza qualche suo scapito. Poichè il nuovo | ordine | caccerebbe quello che, sebbene meno appariscente, pure vi |
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si vedrà che noi procurammo tener dietro passo passo all' | ordine | d' Aristotele stesso; non all' ordine materiale de' libri, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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passo passo all' ordine d' Aristotele stesso; non all' | ordine | materiale de' libri, e nè pure al metodo che il filosofo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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il qual notabile vantaggio sarebbe perduto, qualunque altro | ordine | si prendesse, e qualunque altra distribuzione si |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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poichè l' uno e l' altro sistema annulla in sostanza l' | ordine | ideale (4): i nominalisti più schiettamente, dichiarando |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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di sussistenza . Non si trovano certamente costoro nell' | ordine | soprannaturale , ma vogliono prendere il soprannaturale d' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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ma assurda. Ma se ci trasportiamo veramente in quell' | ordine | divino e soprannaturale che ci ha rivelato e apportato il |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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spiriti, cagionano tutte le altre. E tutte le altre dell' | ordine | morale furono indubbiamente scosse e guaste dal realismo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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affini con cui associarsi. Queste parti integranti dell' | ordine | e dello stato morale della società sono: 1 la religione ; e |
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dimenticanza (pur comune ai filosofi) di tener separato l' | ordine | ideale dall' ordine reale (1). Ora il tutto ideale, e la |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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ai filosofi) di tener separato l' ordine ideale dall' | ordine | reale (1). Ora il tutto ideale, e la composizione ideale è |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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agli enti reali della natura, pretese, che anche in quest' | ordine | le sostanze singolari precedessero agli universali. Egli |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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e reali, si passa ad una conclusione che riguarda l' | ordine | delle cose ideali . C' è anche una petizione di principio, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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conciliarlo seco medesimo. Circa l' anteriorità nell' | ordine | della cognizione, che dice essere un' anteriorità assoluta |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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Aristotele questi due vocaboli come equivalenti): l' | ordine | dunque della cognizione, «kata logon», è l' ordine dell' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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l' ordine dunque della cognizione, «kata logon», è l' | ordine | dell' essere e della verità, che nella mente e non nel |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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mente e non nel senso si trova. Di nuovo dunque, nell' | ordine | dell' essere delle cose, l' universale è anteriore al |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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è ad un tempo il singolare e l' universale; ma con quest' | ordine | logico, che è prima la sensazione singolare che non è |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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passare all' atto. L' atto dunque deve precedere in ogni | ordine | di cose, tanto nelle cose fisiche, quanto nelle |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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anima dunque, secondo Aristotele, è una sostanza dell' | ordine | delle specie , che quantunque si può predicare del corpo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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proprio e separato dalla materia, preceduto, almeno nell' | ordine | logico, la materia stessa e il composto. E quest' appunto |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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cose anteriori e più note a noi quelle che sono tali in | ordine | alla riflessione nostra, benchè i sommi universali devano |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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che l' essere sia la mente in atto d' Aristotele. Nell' | ordine | dunque delle cognizioni umane, secondo Aristotele, c' è: 1 |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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ben vide, abbondandogli l' acume dell' ingegno, che nell' | ordine | delle cose intelligibili non c' erano solamente quelle |
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591) », con che non si dice altro, se non che c' è quest' | ordine | tra l' idea specifica piena, e i generi e le specie |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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si predicano, e che questi sono posteriori a quella nell' | ordine | del pensiero totale, e però quella deve preesistere. Si |
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». Dunque questo subietto è necessario che preesista nell' | ordine | logico alle idee, e che esista realmente insieme con |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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interno ed esterno, e questo fedele rilievo dell' | ordine | della natura delle cose, qualunque sia, purchè non involga |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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sia che si parli d' una copulazione che si consideri nell' | ordine | ideale o nell' ordine reale, ovvero di una copulazione che |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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copulazione che si consideri nell' ordine ideale o nell' | ordine | reale, ovvero di una copulazione che si consideri tra l' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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reale, ovvero di una copulazione che si consideri tra l' | ordine | ideale e il reale. E in quanto a quest' ultima, dove sta il |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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Platone non dice mica, che tutto ciò che appartiene all' | ordine | reale sia apparente, e non ci sia di vero che l' ordine |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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ordine reale sia apparente, e non ci sia di vero che l' | ordine | ideale, come falsamente gli viene imputato, a cagione che |
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vent' anni le lezioni di Platone. Platone ammette un solo | ordine | d' essenze e queste incorruttibili, le quali sono in due |
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e molto più da Dio stesso che lo vide. Secondo l' | ordine | logico, l' ordine di eccellenza, e anche, secondo Platone, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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più da Dio stesso che lo vide. Secondo l' ordine logico, l' | ordine | di eccellenza, e anche, secondo Platone, cronologico, l' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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senza il corpo, tutto ciò che spetta all' armonia e all' | ordine | di più cose connesse insieme, come il numero, la |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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dell' anima separata. Descritto a questo modo l' interno | ordine | e costituzione dell' anima, niente vieta di concepire che |
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la costituzione dell' anima che dovea dar poi vita ed | ordine | alla macchina corporea dell' universo (1). Si fa adunque ad |
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ma dà un altro finimento alle cose tutte insieme, cioè un | ordine | sapiente, [...OMISSIS...] . Conviene dunque distinguere tre |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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quattro gradi di cognizione, due appartenenti all' | ordine | delle cose visibili, e due a quello delle cose invisibili. |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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della cosa: ma l' uno e l' altro fondamento non eccede l' | ordine | sensibile. Il raziocinio invece di cominciare dalla |
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raziocinio, e distribuisce sempre il sapere umano entro l' | ordine | della riflessione : manca del tutto nell' antichità la |
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[...OMISSIS...] , laddove il sensibile avea luogo nell' | ordine | delle percezioni, ed anche nel primo grado del raziocinio, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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onta», e massimamente ad alcune più eccellenti ordinate con | ordine | immutabile, [...OMISSIS...] , le quali sono indubitatamente |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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per causa Iddio. Questo dunque ha il primo luogo nell' | ordine | de' beni: il secondo è occupato dal tutto insieme, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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si compone, e anche tra questi Platone cerca qual sia l' | ordine | di preminenza. Avea già detto che questi elementi buoni |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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buoni sono primieramente due, l' uno appartenente all' | ordine | intelligibile, e l' altro all' ordine sensibile, e che |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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uno appartenente all' ordine intelligibile, e l' altro all' | ordine | sensibile, e che quello va di lunga mano preferito a |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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animale umano. E questa è quella mente che pone terza nell' | ordine | de' beni, perchè sola non è sufficiente all' animale, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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inferiori cioè più prossime ai reali sensibili, e il loro | ordine | dalle superiori e finalmente dall' ultima, che è quella del |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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non si poteva spiegare senza la mente , che le desse l' | ordine | e il fine, e a questo la dirigesse. Nel sistema d' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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ad una mente e ad un' arte precedente, perchè le forze e l' | ordine | loro esistono indipendenti dalla mente e dall' arte che si |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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per Aristotele materia e forma (subietto e predicato nell' | ordine | dialettico), quello che si dice dell' ultima materia e |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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alla specie piena possono corrispondere più individui nell' | ordine | della realità, e in ciascuno di essi essere la sostanza e |
Psicologia Vol.III -
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A questi poi risponde una specie sola astratta; onde nell' | ordine | dell' idealità l' atto dell' essere rimane uno e identico, |
Psicologia Vol.III -
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non è determinata da altro principio superiore se non dall' | ordine | intrinseco dello stesso essere. Noi abbiamo posto a |
Psicologia Vol.III -
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enti, diremo così: al fondamento sensibile risponde nell' | ordine | ideale la specie astratta, e quando a più fondamenti |
Psicologia Vol.III -
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una sola; nel qual caso la loro moltiplicazione si fa nell' | ordine | della realità e non in quello dell' idealità. Così gli |
Psicologia Vol.III -
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perchè non adduce prova alcuna di sue sentenze) che « l' | ordine | della cognizione dell' uomo risponde accuratamente all' |
Psicologia Vol.III -
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della cognizione dell' uomo risponde accuratamente all' | ordine | degli enti »; il che è nulla meno che trasformare l' uomo |
Psicologia Vol.III -
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ragionamento quel sistema, il quale insegna: Che l' | ordine | delle nostre concezioni è perfettamente eguale all' ordine |
Psicologia Vol.III -
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ordine delle nostre concezioni è perfettamente eguale all' | ordine | delle cose; il che non si avvera per le cose divine, e per |
Psicologia Vol.III -
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perfettamente conforme alla verità assoluta, sicchè l' | ordine | degli enti risponde a ciò che quest' ultimo ragionamento |
Psicologia Vol.III -
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leggi cosmologiche, cioè quelle che impone la natura e l' | ordine | del mondo al principio razionale, a due, cioè a quella |
Psicologia Vol.III -
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dall' essenza dell' anima razionale; esse appartengono all' | ordine | degli atti secondi, non costituiscono l' atto primo, l' |
Psicologia Vol.III -
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sono a noi pervenuti questi versi: [...OMISSIS...] . L' | ordine | è posto dalla divina sapienza nel mondo. Ma quell' ordine |
Psicologia Vol.III -
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ordine è posto dalla divina sapienza nel mondo. Ma quell' | ordine | non è nel mondo e pel mondo isolato dallo spirito; anzi è |
Psicologia Vol.III -
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non è nel mondo e pel mondo isolato dallo spirito; anzi è | ordine | nello spirito e per lo spirito, nel quale il mondo |
Psicologia Vol.III -
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sostanziale, pel quale da non ente diviene ente. L' | ordine | adunque nel mondo isolato dallo spirito non è ancora |
Psicologia Vol.III -
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tre, che insieme concorrono a produrre tale effetto: L' | ordine | naturale col quale ogni agente è costituito. La legge che |
Psicologia Vol.III -
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ciascuna a parte. Qualsivoglia ente semplice ha un | ordine | intrinseco, senza il quale non sarebbe ente. Di più, ogni |
Psicologia Vol.III -
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dalla sapienza del Creatore è compaginato ed organato con | ordine | ammirando. Ora, posciachè l' ordine è nella natura dell' |
Psicologia Vol.III -
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ed organato con ordine ammirando. Ora, posciachè l' | ordine | è nella natura dell' agente, esso deve pur essere altresì |
Psicologia Vol.III -
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ma è mestieri desumere la regolarità loro conveniente dall' | ordine | in cui l' agente è, secondo natura, costituito. Di che |
Psicologia Vol.III -
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o dell' ala sua pari. Per spiegare questo fatto dell' | ordine | e della regolarità perfetta dell' immagine, che comparisce |
Psicologia Vol.III -
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abitudine, gli rende necessario e spontaneo il porre un | ordine | fra tutte le minime immagini o parti d' immagini, che |
Psicologia Vol.III -
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tutti i punti assegnabili in una curva, cioè con quale | ordine | quei punti sono determinati ai loro luoghi l' uno |
Psicologia Vol.III -
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migliorarsi moralmente, amando egli di riprodurre in sè l' | ordine | che è avvezzo a contemplare colla mente. Il che egli deve |
Psicologia Vol.III -
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il principio razionale non manca del suo istinto; e l' | ordine | delle cognizioni, che sono nella mente umana, è principio |
Psicologia Vol.III -
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genere di quelle regole che distribuiscono gli enti in un | ordine | esteriore, secondo il luogo (simmetria) ed il numero |
Psicologia Vol.III -
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godimento, contemplato dalla mente, si rileva qualche | ordine | simile a quello della simmetria e della proporzione, non si |
Psicologia Vol.III -
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cose, che hanno simmetria e proporzione, godono di quest' | ordine | che hanno in sè stesse; ma ne gode colui che, |
Psicologia Vol.III -
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di ricorrere a calcoli anche complicatissimi? Ora, se vi è | ordine | nella materia e nei suoi movimenti, è chiaro che vi deve |
Psicologia Vol.III -
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materia e nei suoi movimenti, è chiaro che vi deve essere | ordine | altresì negli organi sensori, che sono di materia composti. |
Psicologia Vol.III -
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ordine. Ancora, è naturale che uno degli elementi di questo | ordine | sia la proporzione dei tempi, nei quali vengono fatti i |
Psicologia Vol.III -
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Il principio sensitivo non ama dunque questo | ordine | per sè, ma per avere agio a spiegare l' attività che egli |
Psicologia Vol.III -
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suoi atti ha bisogno di essere stimolato non a caso, ma con | ordine | e proporzione; ond' è che i movimenti troppo violenti e |
Psicologia Vol.III -
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che in essa si può ravvisare, è pure contemporanea per l' | ordine | che hanno più cose presenti, come la simmetria di cui |
Psicologia Vol.III -
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cose presenti, come la simmetria di cui abbiamo parlato, l' | ordine | che hanno le parti al tutto, le sensazioni armoniche, ecc.; |
Psicologia Vol.III -
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le sensazioni armoniche, ecc.; ovvero è successiva per l' | ordine | e la convenienza, che hanno i termini precedenti di una |
Psicologia Vol.III -
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indicate. Il principio razionale può considerare quest' | ordine | tanto in cosa diversa da sè, quanto nel proprio sentimento. |
Psicologia Vol.III -
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il bello stesso. All' incontro, se si parla dell' | ordine | nel proprio sentimento, oltre il piacere intellettivo della |
Psicologia Vol.III -
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coll' armonia sua propria, che deve prevalere perchè d' un | ordine | più sublime, modifica nell' uomo l' armonia animale e la |
Psicologia Vol.III -
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che all' anima piace, e variare a talento; onde nell' | ordine | extra7soggettivo possono comparire tutti quei movimenti |
Psicologia Vol.III -
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all' efficacia, che ha l' anima entro la sfera dell' | ordine | soggettivo, dalla quale non esce. Ora i fenomeni elettrici, |
Psicologia Vol.III -
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elettrici, magnetici, ecc., appartengono unicamente all' | ordine | extra7soggettivo. La questione adunque si rimarrebbe quella |
Psicologia Vol.III -
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legge di attrazione. La legge d' inerzia costituisce l' | ordine | meccanico, la legge di attrazione l' ordine fisico e |
Psicologia Vol.III -
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costituisce l' ordine meccanico, la legge di attrazione l' | ordine | fisico e chimico . Nell' ordine meccanico il contrasto e l' |
Psicologia Vol.III -
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la legge di attrazione l' ordine fisico e chimico . Nell' | ordine | meccanico il contrasto e l' opposizione fra la materia e le |
Psicologia Vol.III -
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via di moto diversa, e il moto stesso si continua. Nell' | ordine | fisico e chimico il contrasto giace in questo, che, mentre |
Psicologia Vol.III -
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sole a spiegare le affezioni, che si comunicano anche nell' | ordine | del sentimento; quando niuna comunicazione materiale, niuna |
Psicologia Vol.III -
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diverso affatto dall' esteso corporeo. Di più, nello stesso | ordine | dei movimenti la sola comunicazione materiale degli organi |
Psicologia Vol.III -
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la sua azione e il termine della medesima non eccede l' | ordine | soggettivo; al quale tengono dietro i movimenti relativi |
Psicologia Vol.III -
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sono cose diversissime, la prima appartenente all' | ordine | intellettivo, e il secondo all' ordine animale. Ora, chi sa |
Psicologia Vol.III -
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appartenente all' ordine intellettivo, e il secondo all' | ordine | animale. Ora, chi sa bene separare l' elemento |
Psicologia Vol.III -
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elemento mobile d' un dato anello sarebbe uopo notarsi l' | ordine | dei movimenti contemporanei, chè i diversi sistemi del |
Psicologia Vol.III -
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il medico dovesse restringere le sue vedute, e solamente in | ordine | ad esso determinare il medicamento, e se i medicamenti si |
Psicologia Vol.III -
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i processi morbosi), per quel misterioso vincolo che l' | ordine | soggettivo ha coll' ordine extrasoggettivo; i quali non |
Psicologia Vol.III -
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quel misterioso vincolo che l' ordine soggettivo ha coll' | ordine | extrasoggettivo; i quali non sempre riducono a migliore |
Psicologia Vol.III -
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entra nella sua individualità. Questa individualità, nell' | ordine | soggettivo, esige un sentimento unico, sede di tutti gli |
Psicologia Vol.III -
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della cui attività sono modi le sensioni, rispondano nell' | ordine | extrasoggettivo i moti cerebrali, cioè che allora egli |
Psicologia Vol.III -
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si contiene, permane, e cangia nello stesso IO , e dell' | ordine | in cui stanno fra di loro gli elementi che lo |
Psicologia Vol.III -
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tutto ciò che conoscevano direttamente e popolarmente nell' | ordine | della scienza, nel campo dell' individuale riflessione; la |
Psicologia Vol.III -
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materiale, ma da tutti insieme, e il porre in essi l' | ordine | e l' armonia, è già un passo di più che fa la riflessione. |
Psicologia Vol.III -
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ed è che nell' anima umana vi sono ingenite le leggi dell' | ordine | e dell' armonia, e tali leggi che fanno eco a quelle dell' |
Psicologia Vol.III -
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la conosco, e però posteriormente a quest' atto (nell' | ordine | logico). O conviene negare il principio di contraddizione e |
Psicologia Vol.III -
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avute, che rimangono in noi; si salta dunque dall' | ordine | del senso a quello dell' intelligenza, senza dare |
Psicologia Vol.III -
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analisi delle cognizioni umane, fatta da Aristotele, e l' | ordine | in cui egli le distribuisce, troviamo: 1) che le cognizioni |
Psicologia Vol.III -
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dell' arte, perchè l' arte è un abito di operare con | ordine | intorno ai particolari reali. Ma l' ordine, con cui opera |
Psicologia Vol.III -
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comune e di uno; onde fecero che l' uno appartenesse all' | ordine | della realità, e questi furono i Realisti . Ma tantosto si |
Psicologia Vol.III -
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patria, degli affetti particolari, e tuttavia conservato l' | ordine | della carità, mantenuti inviolabilmente i doveri verso di |
Epistolario ascetico Vol.I -
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possono essere e buone e necessarie, specialmente in un | ordine | religioso: ma intendo solo di aver accennato con questo lo |
Epistolario ascetico Vol.I -
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opere sante e caritative: estendiamoci e diamo il maggior | ordine | o sistema possibile a quest' opere sante e di carità: ma |
Epistolario ascetico Vol.I -
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dal loro Superiore totalmente , dal quale ricevono l' | ordine | della Carità . Non sono adunque stabiliti peculiari uffici |
Epistolario ascetico Vol.I -
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esercitare la carità del prossimo , alle richieste, con l' | ordine | della Carità . Questo tutto dipende dalla saviezza de' |
Epistolario ascetico Vol.I -
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cosa di tanto pericolo, quanto forse nessun' altra, per un | Ordine | religioso, nel quale è tanto facile ch' entri d' ogni lato |
Epistolario ascetico Vol.I -
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per loro scopo di starne privi e nascosti, che non ad un | Ordine | che per la sua natura ammettesse anche queste dignità. Ma |
Epistolario ascetico Vol.I -
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casi debbono con sapienza determinare tutto secondo l' | ordine | della Carità . Quest' ordine della Carità ammette |
Epistolario ascetico Vol.I -
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determinare tutto secondo l' ordine della Carità . Quest' | ordine | della Carità ammette principalmente tre riguardi; cioè: 1 |
Epistolario ascetico Vol.I -
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sì che prendano in quella il loro posto, secondo il bell' | ordine | che va a compire l' intera e perfetta organizzazione della |
Epistolario ascetico Vol.I -
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Cristo, di regolarizzare tutte le cose umane e mettere un | ordine | perfetto nella umana società, e ciò sine observatione , |
Epistolario ascetico Vol.I -
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stato detto nel piano de' Fratelli della Carità, che « l' | ordine | della Carità (per riguardo all' oggetto presente) ammette |
Epistolario ascetico Vol.I -
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uomini, ma ben ancora la perfezione stessa dell' opera in | ordine | a Dio, e con ciò anche in ordine allo spirito della |
Epistolario ascetico Vol.I -
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stessa dell' opera in ordine a Dio, e con ciò anche in | ordine | allo spirito della Congregazione, la quale si propone la |
Epistolario ascetico Vol.I -
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in parte, la prima di queste due difficoltà, giacchè l' | ordine | delle due vite dovrebbe consistere in questo, che la |
Epistolario ascetico Vol.I -
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un religioso instituto di sua natura, perchè egli nel suo | ordine | è infinitamente amabile, e il religioso tanto è più |
Epistolario ascetico Vol.I -
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quando lo ama più della Chiesa, ovvero non lo ama in | ordine | alla Chiesa. Ora questo disordine è facilissimo introdursi, |
Epistolario ascetico Vol.I -
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società e verso la Chiesa, e che tutti e due tengono quell' | ordine | che loro conviene. Il superiore della congregazione in tal |
Epistolario ascetico Vol.I -
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essi attendono pure agli esercizi di carità, nell' | ordine | della medesima; e perciò esercitano prima la carità |
Epistolario ascetico Vol.I -
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disprezzo de' beni umani; perchè questa via è tutta d' un | ordine | soprannaturale, a cui nulla valgono le forze naturali, ma |
Epistolario ascetico Vol.I -
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verità, che egli solo fa tutto in noi, quanto spetta all' | ordine | soprannaturale: riconosciamolo pienamente, tranquillamente, |
Epistolario ascetico Vol.I -
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dato quelle materie che mi sembravano più urgenti pel buon | ordine | e regolamento della Casa, come sarebbe: 1 dell' importanza |
Epistolario ascetico Vol.I -
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fretta. Nulla di meno io non m' arretro, e spero. E` nell' | ordine | della divina Provvidenza che io pongo molta fiducia ed in |
Epistolario ascetico Vol.I -
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e di acquistarci ciò che ci manca, sodezza, risoluzione, | ordine | fermo, interiore ed esteriore raccoglimento. Pur troppo il |
Epistolario ascetico Vol.I -
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oltre la forza delle meditazioni stesse date in quell' | ordine | concatenato che S. Ignazio ha indicato tanto utile massime |
Epistolario ascetico Vol.I -
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confortare le anime nostre, come per esercitare, secondo l' | ordine | della divina Provvidenza, la carità verso il prossimo; |
Epistolario ascetico Vol.I -
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di molestie e di pene. Ognuno consideri il bene e l' | ordine | di tutta la Casa come il bene proprio, e faccia tutto |
Epistolario ascetico Vol.I -
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impegno che ognuno prenderà per il bene spirituale e l' | ordine | di tutta la Casa, ci mostrerà veri seguaci del nostro |
Epistolario ascetico Vol.I -
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superbia di tutti. Tutto ciò che sta nella perfezione dell' | ordine | morale, Iddio l' ha riserbato a se solo; e, se usa degli |
Epistolario ascetico Vol.I -
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da loro: « non vos me elegistis »; sicchè l' uomo in quest' | ordine | soprannaturale di cose è sempre inutile per se stesso: « |
Epistolario ascetico Vol.I -
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ed io provo co' fatti che l' esser disposto secondo l' | ordine | delle idee spiana incredibilmente la via a' catechizzati ed |
Epistolario ascetico Vol.III -
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sezioni di membri, la prima delle quali costituisce un | Ordine | religioso legato con voti d' ubbidienza al Preposito |
Epistolario ascetico Vol.III -
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dice della sommissione di noi Fratelli della Carità all' | Ordine | gerarchico, ella è un punto capitale del nostro Istituto. |
Epistolario ascetico Vol.III -
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questa sommissione, obbedienza e religiosa servitù all' | ordine | gerarchico colla universalità dell' Istituto, colla |
Epistolario ascetico Vol.III -
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provincie ecc., divisione rispondente a quella dell' | Ordine | gerarchico a cui deve servire. Venendo ora al discorso de' |
Epistolario ascetico Vol.III -
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in tutti i principii, e che sono utili e necessarie nell' | ordine | della Provvidenza, acciocchè colla fiducia in Dio e colla |
Epistolario ascetico Vol.III -
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orazione domenicale e dell' Avemmaria , non meno che l' | ordine | col quale il Rosario è disposto, del quale è parlato in |
Epistolario ascetico Vol.III -
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Ier sera mi fu recata la veneratissima sua scrittami per | ordine | di N. S. il Santo Padre, colla quale mi dichiarava, che la |
Epistolario ascetico Vol.III -
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grazia, e in me sostituito al mio disordine umano il suo | ordine | divino. Laonde di questa stessa grazia del Signore nostro |
Epistolario ascetico Vol.III -
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parole dettemi dal Sommo Pontefice. Deve essere nel grand' | ordine | della divina sapienza anche questo un mezzo necessario a |
Epistolario ascetico Vol.III -
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aumentata sulle cose politiche con sì gran danno dell' | ordine | pubblico, come pur troppo veggiamo avvenire e dolorosamente |
Epistolario ascetico Vol.III -
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« Guida dell' educatore », profitteranno anche del nuovo | ordine | e della nuova perfezione ch' Ella aggiunse alle dottrine |
Epistolario ascetico Vol.III -
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» ». E mi sembra, che questo sia appunto quel più alto | ordine | di cose, ch' Ella m' accenna nella sua lettera « aver |
Epistolario ascetico Vol.III -
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delle importanti modificazioni, considerato in quell' | ordine | più sublime. Mi è non poco doluto che il mio celere |
Epistolario ascetico Vol.III -
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stabilito dal sacro Concilio di Trento. Fu provato che un | ordine | religioso universale è alla Chiesa utilissimo, assai più |
Epistolario ascetico Vol.III -
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gloria. Egli è adunque da preferirsi senza paragone un | ordine | universale, benchè involga qualche incomodo, a |
Epistolario ascetico Vol.III -
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Capo universale della Chiesa, condizione necessaria ad un | ordine | universale. E dico moderata indipendenza , perchè il |
Epistolario ascetico Vol.III -
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vincere le difficoltà e gl' incomodi che trae seco un | ordine | universale nelle sue relazioni coi reverendissimi Vescovi? |
Epistolario ascetico Vol.III -
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spirito dei suoi membri, senza disorganizzazione del suo | ordine | interno: nel qual modo soltanto ne possono trarre un grande |
Epistolario ascetico Vol.III -
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altrettanti fedeli che lo aiutano a dirigere con più | ordine | e sicurezza il corpo dei sacerdoti soggetti, e gli danno |
Epistolario ascetico Vol.III -
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della Teosofia, di muovere da ciò che è confuso nell' | ordine | della speculazione a ciò che è distinto, dall' |
Sulle categorie e la dialettica -
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dire cercano di trovare una corrispondenza perfetta tra l' | ordine | ideale e il reale, a cui si riduce, come vedemmo, il |
Sulle categorie e la dialettica -
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nulla, rimanendo ella nel sentimento, e non passando nell' | ordine | intellettivo. Solamente assai più tardi il pensatore la |
Sulle categorie e la dialettica -
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è il quale , il secondo è il quanto . Il che rammenta l' | ordine | delle categorie d' Archita (se si dee credere a Dexippo, |
Sulle categorie e la dialettica -
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ad essa la qualità ( «poion») (1). Ma Plotino preferisce l' | ordine | d' Archita e di Platone, che è consentaneo al pitagorico. |
Sulle categorie e la dialettica -
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il primo nella formazione dell' universo (almeno secondo l' | ordine | logico) dal seno di Dio: [...OMISSIS...] . Ma se invece di |
Sulle categorie e la dialettica -
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compiano; ma l' ente non è senza essi, costituendo essi l' | ordine | intrinseco di lui [...OMISSIS...] . Poichè il moto è lo |
Sulle categorie e la dialettica -
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per farlo servire a base d' una ontologia. Poichè l' | ordine | logico è un ordine parziale e formale, che non abbraccia |
Sulle categorie e la dialettica -
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a base d' una ontologia. Poichè l' ordine logico è un | ordine | parziale e formale, che non abbraccia tutto l' ordine dell' |
Sulle categorie e la dialettica -
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è un ordine parziale e formale, che non abbraccia tutto l' | ordine | dell' essere. Laonde si sarebbe dovuto provare che ciò che |
Sulle categorie e la dialettica -
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il nostro pensiero una diversità qualunque perchè in quest' | ordine | di cose si debba considerare come un' altra sostanza o |
Sulle categorie e la dialettica -
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. Qui di nuovo si suppone conosciuto l' essere nel suo | ordine | intrinseco, e conosciuto tutto l' essere, e da questo |
Sulle categorie e la dialettica -
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d' esser condotti, come si crede da molti, con un | ordine | rigorosamente scientifico. Anzi essi sottintendono sempre |
Sulle categorie e la dialettica -
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sono tali che s' accomunano a concetti che non hanno alcun | ordine | o rispetto tra loro, altri a concetti che hanno qualche |
Sulle categorie e la dialettica -
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o rispetto tra loro, altri a concetti che hanno qualche | ordine | o rispetto tra loro. A' primi lasciarono la denominazione |
Sulle categorie e la dialettica -
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significati da quel nome hanno sempre tra loro qualche | ordine | o rispetto; e lo stesso esempio che arreca Aristotele de' |
Sulle categorie e la dialettica -
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Quelli, la cui relazione comune esprime varie relazioni di | ordine | ad un fine od effetto [...OMISSIS...] . Così si dirà |
Sulle categorie e la dialettica -
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uno in senso proprio, l' altro in senso traslato, hanno un | ordine | tra loro, come a ragion d' esempio nel vocabolo ente |
Sulle categorie e la dialettica -
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oggetti, significati entrambi traslatamente, non hanno un | ordine | espresso dal vocabolo, ma hanno un ordine ad un terzo |
Sulle categorie e la dialettica -
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non hanno un ordine espresso dal vocabolo, ma hanno un | ordine | ad un terzo oggetto a cui si riferiscono, come il vocabolo |
Sulle categorie e la dialettica -
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le Categorie per conseguente appartengono ugualmente all' | ordine | delle cose possibili ed ideali, e all' ordine delle cose |
Sulle categorie e la dialettica -
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all' ordine delle cose possibili ed ideali, e all' | ordine | delle cose sussistenti o reali. b) Essere od è , può |
Sulle categorie e la dialettica -
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modo dallo spirito. Sorge quindi una riflessione d' altro | ordine | più elevato, la quale, esercitando l' azione sopra l' |
Sulle categorie e la dialettica -
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ontologica, cioè uscente dalla natura stessa e dall' | ordine | intrinseco dell' ente; e però tale rapporto non è |
Sulle categorie e la dialettica -
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tra loro, appartiene alla mente, appartiene cioè all' | ordine | che hanno le cose nella mente «(V. Antrop. , p. 276, 277) |
Sulle categorie e la dialettica -
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di ogni entità. Oltre a ciò in esse non apparisce alcun | ordine | tra le varie classi, nè si trova perchè siano così |
Sulle categorie e la dialettica -
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alla realità: all' incontro i predicati appartengono all' | ordine | delle idee, e però alla forma, trattandosi di cose |
Sulle categorie e la dialettica -
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unità perfetta nell' identità dell' essere, dall' altra un | ordine | interiore, un organismo idoneo a spiegare come possa essere |
Sulle categorie e la dialettica -
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nel sentimento che lo costituisce. Non v' ha dunque | ordine | in questa classificazione, nè ella abbraccia nè pure tutto |
Sulle categorie e la dialettica -
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cosa assurda questa intuizione semplice; 3 Ch' essa nell' | ordine | logico precede ogni giudizio; 4 Che il giudizio non può |
Sulle categorie e la dialettica -
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parola altro non significa che una relazione con ciò che in | ordine | alla scienza è mediato; e però suppone che vi sia il |
Sulle categorie e la dialettica -
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di trinità, avendovi l' essere, la specie (o forma) e l' | ordine | (2): altrove trovò in ogni ente il modo, la specie e l' |
Sulle categorie e la dialettica -
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(2): altrove trovò in ogni ente il modo, la specie e l' | ordine | (3); e S. Tommaso (4) riduce a questi tre il numero, il |
Sulle categorie e la dialettica -
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la tirannide su tutti gli altri, se venisse turbato il loro | ordine | naturale, se i minori e men degni prevalessero ai maggiori |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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ed è impossibile che nella società, qualunque sia l' | ordine | che vi si stabilisca, non vi abbia finalmente un' autorità |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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di dirlo, quella dei politici materiali di poter trovare un | ordine | politico di cose che non abbia il suo ultimo sostegno nella |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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civile il dispotismo se non a condizione che si completi l' | ordine | dei Tribunali che amministrano a tutti la giustizia, coll' |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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all' intelligenza, nelle proporzioni del quale risplenda l' | ordine | e la bellezza, e che quand' anche non potesse giammai |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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e atta a dar loro una baldanza, che avrebbe alterato l' | ordine | delle loro famiglie. Qualcheduno dei più avveduti credette |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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società. Non è dunque utile tale società che sovverte l' | ordine | della natura, che sommette i ricchi come debitori ai poveri |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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questa immensa società dell' umano genere noi veggiamo un | ordine | di cose ben diverso da quello che è proprio della società |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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diverso da quello che è proprio della società civile. L' | ordine | della società universale abbraccia tutta intera la |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
società universale abbraccia tutta intera la moralità; l' | ordine | della società civile è ristretto nel suo scopo immediato a |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
egli non impedisce che la sua scienza in altro | ordine | di cose e in altra società diversa dalla mercantile sia |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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se non diritti personali non potevano formare che un | ordine | governato e non potevano entrare a prender le redini della |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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dei tre diritti che possedevano, e i cittadini del secondo | ordine | cioè del superiore, avevano voce amministrativa |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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nello stesso corso regolare alterando in tal modo l' | ordine | legittimo e naturale. A mal grado di tutto questo |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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» Essa ben conosceva che ciò che poteva turbare l' | ordine | sociale si era l' alterazione che poteva esser fatta nella |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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riferirò le osservazioni che li provano non secondo l' | ordine | di quelle proposizioni, ma secondo quello che la storia |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
che presto o tardi debbe svilupparsi, e sovvertire l' | ordine | sociale. Mettiamo adunque in luce questi cinque fatti, |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
sopranominato l' Ardito, oltre il clero e la nobiltà, l' | ordine | altresì dei liberi cittadini. Il terzo stato vi comparve |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
delle proprietà l' aveva finita; perchè aveva restituito l' | ordine | della natura, sebbene non l' ordine della giustizia: aveva |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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aveva restituito l' ordine della natura, sebbene non l' | ordine | della giustizia: aveva ritornata la Società regolare, |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
sempre come il mezzo dei sediziosi per conturbare l' | ordine | pubblico. Quest' era quanto vedere la relazione che la |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
passo mancava per arrivare a ciò? quello d' invertere l' | ordine | della proposizione: e dopo d' aver detto: non si può |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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degli Stati Uniti d' America. La Legge che mantiene l' | ordine | nello Stato di Società famigliare abbiamo detto consistere |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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la popolazione e la ricchezza . La Legge che mantiene l' | ordine | nello Stato di Società civile diciamo consistere nell' |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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stato e del reggitore. Se si fosse proceduto con quest' | ordine | logico si avrebbero risparmiate innumerevoli dispute e |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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un beneficio, giacchè amministrava la giustizia, metteva | ordine | colla sua autorità nel riparto dei terreni, e non venivano |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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sulle proprietà private, non custodiva più semplicemente l' | ordine | generale, non era più un semplice beneficio. La nazione |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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non si sarebbe aperta bocca; ma si faceva mostra dell' | ordine | senza occultare la corruttela: reclamavasi il diritto del |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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d' esser diretta nella guerra, così aveva bisogno di un | ordine | nella divisione delle terre: e questo era naturale, che lo |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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io propongo che come dal vostro capo ricevete l' | ordine | della battaglia, così pure riceviate la proprietà dei |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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che era bensì adattata in tempi di guerra, nei quali l' | ordine | pubblico era ad ogni momento in pericolo, diventava |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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alla ricchezza che sola potesse collocare un uomo nel primo | ordine | della Società, nè si voleva accordare la nobiltà come |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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ed è impossibile che nella società qualunque sia l' | ordine | che vi si stabilisca non v' abbia finalmente un' autorità |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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dirlo, quella dei politici materiali, di poter trovare un | ordine | politico di cose che non abbia il suo ultimo sostegno nella |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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la tirannide su tutti gli altri, se venisse turbato il loro | ordine | naturale, se i minori e men degni prevalessero ai maggiori |
Filosofia politica naturale -
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ed è impossibile che nella società, qualunque sia l' | ordine | che vi si stabilisca, non vi abbia finalmente un' autorità |
Filosofia politica naturale -
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di dirlo, quella dei politici materiali di poter trovare un | ordine | politico di cose che non abbia il suo ultimo sostegno nella |
Filosofia politica naturale -
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civile il dispotismo se non a condizione che si completi l' | ordine | dei Tribunali che amministrano a tutti la giustizia, coll' |
Filosofia politica naturale -
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all' intelligenza, nelle proporzioni del quale risplenda l' | ordine | e la bellezza, e che quand' anche non potesse giammai |
Filosofia politica naturale -
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e atta a dar loro una baldanza, che avrebbe alterato l' | ordine | delle loro famiglie. Qualcheduno dei più avveduti credette |
Filosofia politica naturale -
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società. Non è dunque utile tale società che sovverte l' | ordine | della natura, che sommette i ricchi come debitori ai poveri |
Filosofia politica naturale -
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questa immensa società dell' umano genere noi veggiamo un | ordine | di cose ben diverso da quello che è proprio della società |
Filosofia politica naturale -
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diverso da quello che è proprio della società civile. L' | ordine | della società universale abbraccia tutta intera la |
Filosofia politica naturale -
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società universale abbraccia tutta intera la moralità; l' | ordine | della società civile è ristretto nel suo scopo immediato a |
Filosofia politica naturale -
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egli non impedisce che la sua scienza in altro | ordine | di cose e in altra società diversa dalla mercantile sia |
Filosofia politica naturale -
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se non diritti personali non potevano formare che un | ordine | governato e non potevano entrare a prender le redini della |
Filosofia politica naturale -
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dei tre diritti che possedevano, e i cittadini del secondo | ordine | cioè del superiore, avevano voce amministrativa |
Filosofia politica naturale -
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nello stesso corso regolare alterando in tal modo l' | ordine | legittimo e naturale. A mal grado di tutto questo |
Filosofia politica naturale -
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» Essa ben conosceva che ciò che poteva turbare l' | ordine | sociale si era l' alterazione che poteva esser fatta nella |
Filosofia politica naturale -
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riferirò le osservazioni che li provano non secondo l' | ordine | di quelle proposizioni, ma secondo quello che la storia |
Filosofia politica naturale -
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che presto o tardi debbe svilupparsi, e sovvertire l' | ordine | sociale. Mettiamo adunque in luce questi cinque fatti, |
Filosofia politica naturale -
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sopranominato l' Ardito, oltre il clero e la nobiltà, l' | ordine | altresì dei liberi cittadini. Il terzo stato vi comparve |
Filosofia politica naturale -
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delle proprietà l' aveva finita; perchè aveva restituito l' | ordine | della natura, sebbene non l' ordine della giustizia: aveva |
Filosofia politica naturale -
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aveva restituito l' ordine della natura, sebbene non l' | ordine | della giustizia: aveva ritornata la Società regolare, |
Filosofia politica naturale -
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sempre come il mezzo dei sediziosi per conturbare l' | ordine | pubblico. Quest' era quanto vedere la relazione che la |
Filosofia politica naturale -
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passo mancava per arrivare a ciò? quello d' invertere l' | ordine | della proposizione: e dopo d' aver detto: non si può |
Filosofia politica naturale -
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degli Stati Uniti d' America. La Legge che mantiene l' | ordine | nello Stato di Società famigliare abbiamo detto consistere |
Filosofia politica naturale -
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la popolazione e la ricchezza . La Legge che mantiene l' | ordine | nello Stato di Società civile diciamo consistere nell' |
Filosofia politica naturale -
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stato e del reggitore. Se si fosse proceduto con quest' | ordine | logico si avrebbero risparmiate innumerevoli dispute e |
Filosofia politica naturale -
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un beneficio, giacchè amministrava la giustizia, metteva | ordine | colla sua autorità nel riparto dei terreni, e non venivano |
Filosofia politica naturale -
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sulle proprietà private, non custodiva più semplicemente l' | ordine | generale, non era più un semplice beneficio. La nazione |
Filosofia politica naturale -
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non si sarebbe aperta bocca; ma si faceva mostra dell' | ordine | senza occultare la corruttela: reclamavasi il diritto del |
Filosofia politica naturale -
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d' esser diretta nella guerra, così aveva bisogno di un | ordine | nella divisione delle terre: e questo era naturale, che lo |
Filosofia politica naturale -
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io propongo che come dal vostro capo ricevete l' | ordine | della battaglia, così pure riceviate la proprietà dei |
Filosofia politica naturale -
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che era bensì adattata in tempi di guerra, nei quali l' | ordine | pubblico era ad ogni momento in pericolo, diventava |
Filosofia politica naturale -
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alla ricchezza che sola potesse collocare un uomo nel primo | ordine | della Società, nè si voleva accordare la nobiltà come |
Filosofia politica naturale -
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ed è impossibile che nella società qualunque sia l' | ordine | che vi si stabilisca non v' abbia finalmente un' autorità |
Filosofia politica naturale -
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dirlo, quella dei politici materiali, di poter trovare un | ordine | politico di cose che non abbia il suo ultimo sostegno nella |
Filosofia politica naturale -
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[...OMISSIS...] [...OMISSIS...] 1.36 Don Luigi per vostro | ordine | mi annuncia la malattia del Giacomino Somaglia. Collo |
Epistolario ascetico Vol.II -
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Cristo e la Chiesa? è egli possibile che ritirandoci dall' | ordine | spirituale, noi ci restringiamo nell' ordine puramente |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
dall' ordine spirituale, noi ci restringiamo nell' | ordine | puramente temporale? Questa parola, a cui mi sono abbattuto |
Epistolario ascetico Vol.II -
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E che spera di ritrovare un Sacerdote di Gesù Cristo in un | ordine | puramente temporale? No, non sarà soddisfatto il suo cuore |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
l' orgoglio ancor più cieco del nostro ingegno. Come nell' | ordine | morale giace in noi stessi una infinita imperfezione |
Epistolario ascetico Vol.II -
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imperfezione (astraendo dalla grazia di Cristo); così nell' | ordine | intellettuale giace in noi stessi un' infinita ignoranza. |
Epistolario ascetico Vol.II -
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noi ci fermiamo a delle considerazioni umane e di altro | ordine | interamente diverso da quello delle virtù evangeliche. A |
Epistolario ascetico Vol.II -
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me stesso, di tutti i miei giudizii, e pospormi a tutti in | ordine | alla virtù. Se io fo un atto generoso e santo, sono certo |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
a non pregiare le cose e le cognizioni stesse, se non in | ordine | alla verità ed alla giustizia, e perciò a Dio ed alla santa |
Epistolario ascetico Vol.II -
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fatto un somigliante temerario ragionamento, se il nuovo | ordine | dato dal nuovo superiore vi fosse andato pienamente a |
Epistolario ascetico Vol.II -
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bisogna altresì di mettere lo studio in secondo luogo nell' | ordine | de' vostri affetti: nel primo luogo dee stare quella virtù |
Epistolario ascetico Vol.II -
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come sento, spiegare il Vangelo, non potrà osservare un | ordine | di connessione nelle materie. In tal caso ogni ragionamento |
Epistolario ascetico Vol.II -
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