spalancava i due occhioni celesti, muoveva, le braccia, le gambe, e diceva, Mamma! -Ora rifarò il lettino! - proponeva Bebè, la dormigliona. l Emilia, che
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ora che l'inverno è passato. - L'Emilia si decide a lavarsi Ma la fanciulla cominciò a piagnucolare e a toccare l'acqua appena con la punta delle dita
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Un giorno Enzo disse ai suoi compagni: - Io ho un leone e un lupo. Li accarezzo, dò loro da mangiare, vado a cavallo ora su l'uno ora su l'altro ; ed
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il burro. Assaggia una, assaggia due, assaggia tre volte... finì per mangiarselo tutto. Ma ora è là nella sua cuccetta, e guaisce, guaisce perchè sta
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veder bene da vicino la regina. Com'era bella la Regina Elena! I due ragazzi avevano gridato anch'essi a squarciagola: Evviva, evviva! Ora non sapevano
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terra. Non vi so dire come rimase Corrado che si ferì anche una mano.La vaschetta andò in mille pezzi e i pesci morirono. Ora la mamma, glielo ha
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Enzo. - Ma perchè ora dài quei brutti nomi alle bestie? - A Enzo non parve vero di fare il sapiente con un rettile (la lucertole) Tonino, che era più
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sapere. Del resto se non fosse stato un golosone, ora non vi sarebbe bisogno dell'olio di ricino. Giulio, avuti in regalo quattro soldi, aveva comprato
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cose. Voleva farne una bambola ben educata, ora che anche lei era diventata più buona per merito dell'Emilia. - Soprattutto diceva adunque un giorno la
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