Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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continuato a serpeggiare negli ultimi decenni, risollevato  ora  dai francesi (con l’istituzione dei diversi groupe espace)
dai francesi (con l’istituzione dei diversi groupe espace)  ora  dagli italiani (spazialismo, soprattutto a Milano) ora
ora dagli italiani (spazialismo, soprattutto a Milano)  ora  dagli argentini (Manifesto Bianco di Fontana).
fatto attribuire gli affreschi di Antonio Solario a Napoli,  ora  a Scuola Veneziana, ora a Scuola Ferrarese, Umbra o
di Antonio Solario a Napoli, ora a Scuola Veneziana,  ora  a Scuola Ferrarese, Umbra o Centrale!
tutti i bolognesi in un'orbita che oscilla, come è noto,  ora  verso Firenze e Parma ora verso Venezia; ora verso il buon
che oscilla, come è noto, ora verso Firenze e Parma  ora  verso Venezia; ora verso il buon disegno, ora verso il bel
come è noto, ora verso Firenze e Parma ora verso Venezia;  ora  verso il buon disegno, ora verso il bel colore, o il
e Parma ora verso Venezia; ora verso il buon disegno,  ora  verso il bel colore, o il chiaroscuro. E di queste
il bel colore, o il chiaroscuro. E di queste inclinazioni  ora  fiorentine ora veneziane, non andò esente anzi si servì
o il chiaroscuro. E di queste inclinazioni ora fiorentine  ora  veneziane, non andò esente anzi si servì fondamentalmente
 ora  mi si permettano alcune osservazioni.
con il detto fine, scritti a lunghi intervalli, con l’animo  ora  lieto e ora triste, ora benevolo ed ora dispettoso, ma
fine, scritti a lunghi intervalli, con l’animo ora lieto e  ora  triste, ora benevolo ed ora dispettoso, ma sempre col
a lunghi intervalli, con l’animo ora lieto e ora triste,  ora  benevolo ed ora dispettoso, ma sempre col desiderio di
con l’animo ora lieto e ora triste, ora benevolo ed  ora  dispettoso, ma sempre col desiderio di scoprire il fondo
 ora  esaminare se la qualifica di fenomeno-che-fenomeno-non-è
spetti solo all’opera d’arte, anche se, per come  ora  ne parliamo, l’opera d’arte risulti tale solo in via
 Ora  è il rovescio: bisogni ideali assai fiacchi e bisogni
nel ritratto la parte più viva dell'arte di quel periodo.  Ora  v'è gran pericolo in questo: poiché quando tutta l'arte è
nei ritratti vi sia talora qualcosa di più impressionante  ora  come verità banale e parlante del modello, ora come posa o
ora come verità banale e parlante del modello,  ora  come posa o costume, ora infine come tendenza a un modo di
banale e parlante del modello, ora come posa o costume,  ora  infine come tendenza a un modo di dipingere, piuttosto che
problema della pittura fiamminga sarà  ora  più facile ad inquadrarsi.
 Ora  la Roma papale è morta. Bisogna inaugurare l’arte della
gregoriano, altre volte l’esplosione di sonorità gutturali,  ora  flebili ora roche e strozzate, ora taglienti o persino dei
altre volte l’esplosione di sonorità gutturali, ora flebili  ora  roche e strozzate, ora taglienti o persino dei profondi e
di sonorità gutturali, ora flebili ora roche e strozzate,  ora  taglienti o persino dei profondi e cavernosi falsetti
- che è minuta, scarna, dimessa - riesce ad assumere  ora  una maestà quasi sacerdotale, ora invece una fragilità da
- riesce ad assumere ora una maestà quasi sacerdotale,  ora  invece una fragilità da insetto, da libellula. Alle volte
 Ora  al soggetto come scioccamente lo si intendeva, si
della persona. La donna in questo è assai più fortunata.  Ora  stringe ed ora allarga il tondo delle gonne, ora scema ed
La donna in questo è assai più fortunata. Ora stringe ed  ora  allarga il tondo delle gonne, ora scema ed ora cresce la
fortunata. Ora stringe ed ora allarga il tondo delle gonne,  ora  scema ed ora cresce la lunghezza del busto, ora assottiglia
stringe ed ora allarga il tondo delle gonne, ora scema ed  ora  cresce la lunghezza del busto, ora assottiglia ed ora
gonne, ora scema ed ora cresce la lunghezza del busto,  ora  assottiglia ed ora amplifica certe parti del corpo, ma è
ed ora cresce la lunghezza del busto, ora assottiglia ed  ora  amplifica certe parti del corpo, ma è sempre arricchita più
l’altro aspetto spiega - per citare  ora  soltanto alcuni scultori - le scarne strutture degli
e li impiegano per costruire delle «forme inutili» che  ora  echeggiano quelle di macchine e strumenti agricoli
e strumenti agricoli (Garelli), scientifici (Shinoda),  ora  quelle di semplici costruzioni geometriche (Caro), ora,
 ora  soffermarmi, sia pur brevemente, sull’opera dell’altro
le vecchie porcellane non manifestano un carattere proprio:  ora  imitano un po’le francesi, ora un po’le germaniche, ora
un carattere proprio: ora imitano un po’le francesi,  ora  un po’le germaniche, ora quelle delle altre fabbriche
ora imitano un po’le francesi, ora un po’le germaniche,  ora  quelle delle altre fabbriche d’Italia, e ora anche la China
germaniche, ora quelle delle altre fabbriche d’Italia, e  ora  anche la China e il Giappone. Mali d’accanto si presentano
nobiltà schematica delle cose. La monumentalità dei gruppi,  ora  di uomini affrontati e d'animali, ora di donne che
dei gruppi, ora di uomini affrontati e d'animali,  ora  di donne che attorniano situandosi una colonna ideale di
che attorniano situandosi una colonna ideale di spazio,  ora  di pubblico vario, intrecciato abilmente nel volume
adulte, il Maestro propone soluzioni nuove e appassionanti:  ora  evocando come in un ritratto il clima, una stagione («Tempo
in un ritratto il clima, una stagione («Tempo d’estate»),  ora  portando esilarata nell’astrazione, in dolci bordi
vene, la presenza di una realtà paesistica («Vegetazioni»),  ora  componendo in una pluralità d’immagini dentro una luce
dentro una luce pura, incarnati e cieli, («Nudo» 1957)  ora  dando l’attualità di un fenomeno naturale nella memoria
cerchiamo  ora  di analizzare un po’ più minutamente la serie dei «buchi» e
il pubblico, quanto nell'angoscia alterna dell'atteggiarsi  ora  lirico ora pratico di Michelangelo, solo.
quanto nell'angoscia alterna dell'atteggiarsi ora lirico  ora  pratico di Michelangelo, solo.
si tratta di momenti, poiché anzi proprio  ora  Orazio ripiglia il problema caravaggesco per portarlo a
mimesi, una attitudine a recitare travestito dei panni  ora  cubisti, ora espressionisti, ora fauve, ora «classici»,
una attitudine a recitare travestito dei panni ora cubisti,  ora  espressionisti, ora fauve, ora «classici», quella sua
travestito dei panni ora cubisti, ora espressionisti,  ora  fauve, ora «classici», quella sua carica animale, quel suo
dei panni ora cubisti, ora espressionisti, ora fauve,  ora  «classici», quella sua carica animale, quel suo sempre
neppure nella composizione dei quadri dove si affida,  ora  ad un primitivismo un po’ comodo, ora ad una rievocazione
dove si affida, ora ad un primitivismo un po’ comodo,  ora  ad una rievocazione degli antichi italiani, che lui amava
lui amava moltissimo, da Giotto a Piero della Francesca,  ora  alla trasposizione dal taglio fotografico alla tela
e capriccioso come quello della scuola lombarda che inviava  ora  Daniele, ora Moncalvo, ora Procaccini, a lavorare in
come quello della scuola lombarda che inviava ora Daniele,  ora  Moncalvo, ora Procaccini, a lavorare in Genova; o serio e
scuola lombarda che inviava ora Daniele, ora Moncalvo,  ora  Procaccini, a lavorare in Genova; o serio e monotono com'è
consideriamo  ora  le correnti figurative più importanti che hanno dominato
o rinnegandosi in quel suo neo-intimismo; dipingendo  ora  d’impeto, ora faticosamente, presenze e sogni, fantasie e
in quel suo neo-intimismo; dipingendo ora d’impeto,  ora  faticosamente, presenze e sogni, fantasie e personaggi, con
è  ora  di dirimere una buona volta questa sciocca questione del
sviluppo paiono predominare volta a volta problemi diversi  ora  di forma ora di colore: ma il suo fine ultimo è di unire
predominare volta a volta problemi diversi ora di forma  ora  di colore: ma il suo fine ultimo è di unire l'una e l'altra
accademiche in scenografie di incantate assurdità,  ora  in chiave di favola, ora di incubo, ora squallidamente
di incantate assurdità, ora in chiave di favola,  ora  di incubo, ora squallidamente fisse ad elencare, sotto
assurdità, ora in chiave di favola, ora di incubo,  ora  squallidamente fisse ad elencare, sotto mentite spoglie,
cosa, infine, di più gradevole che soffermarsi per qualche  ora  a conversare con quei sempreverdi giardinieri della
appoggiato alla delicatissima opalescenza degli sfondi,  ora  d’un chiarore madreperlaceo, ora d’un cupo bagliore
opalescenza degli sfondi, ora d’un chiarore madreperlaceo,  ora  d’un cupo bagliore crepuscolare, ora incandescenti, ora
madreperlaceo, ora d’un cupo bagliore crepuscolare,  ora  incandescenti, ora opachi, che accolgono i suoi ghirigori i
ora d’un cupo bagliore crepuscolare, ora incandescenti,  ora  opachi, che accolgono i suoi ghirigori i suoi scarni
cieli stellati, sdipana Munch da una matassa di segni,  ora  vibranti e lievi, ora appesantiti come in un drappeggio; la
Munch da una matassa di segni, ora vibranti e lievi,  ora  appesantiti come in un drappeggio; la sua poesia ora è
lievi, ora appesantiti come in un drappeggio; la sua poesia  ora  è libera nella magia di un rarefatto impressionismo, ora si
ora è libera nella magia di un rarefatto impressionismo,  ora  si attarda, «scenica», nella gora del Liberty.
vanno a Monaco, altri a Parigi; talchè si sente l’influenza  ora  de’ vecchi Veneziani, come nel Barzaghi-Cattaneo di Canton
Veneziani, come nel Barzaghi-Cattaneo di Canton Ticino,  ora  del Piloty, ora di questo o di quel Francese, come nel
nel Barzaghi-Cattaneo di Canton Ticino, ora del Piloty,  ora  di questo o di quel Francese, come nel paesista Bodmer di
impacciata dalla scuola che sopravvisse al Calarne, e che  ora  sembra farragginosa nella composizione e legnosa nella
 ora  che un caso avventurato mi ha permesso di dire quattro
 Ora  passiamo ad analizzare delle iconografie più complesse, che
alla incarnazione d’ogni suo sentimento. Il Vela  ora  pittureggia invece per natura ed ora naturaleggia, maestro
sentimento. Il Vela ora pittureggia invece per natura ed  ora  naturaleggia, maestro di due maniere di scultori in tutta
che sono le altre statue italiane, alle quali ci viene  ora  il destro di fermarci un poco.
sintattica, della stessa del legame e del nesso -  ora  lasso ora stretto - intercorrente tra i «segni» del nuovo
sintattica, della stessa del legame e del nesso - ora lasso  ora  stretto - intercorrente tra i «segni» del nuovo linguaggio
olio e monotipi eseguite dal 1929 al 1934 da Carlo Levi ed  ora  esposte compongono il quadro di un impegno e di un
un fatto nuovo, nell’onda montante della cultura europea,  ora  la mostra storica di quel periodo non è da meno per gli
di sovente si compiacque di rappresentare, e ciò sono: —  ora  la Vergine Madre che o genuflessa innanzi al figliuolo o
e lo mostra alla venerazione de’ patriarchi e de’ santi;  ora  la vita di Cristo, o quando predica, o quando soffre, o
o quando predica, o quando soffre, o quando trionfa;  ora  le pietose leggende che si raccontano in quei semplici
d’un santo uomo che è raccolta sulle ali dagli angioli;  ora  una processione di vota, ora il miracolo d’un predicatore,
sulle ali dagli angioli; ora una processione di vota,  ora  il miracolo d’un predicatore, ora la cerimonia d’un
una processione di vota, ora il miracolo d’un predicatore,  ora  la cerimonia d’un sacramento: e dappertutto immagini di
decorative, più che nelle sue sculture fiacchine; affannato  ora  dietro vecchi profili casti di vetri muranesi, ora verso
ora dietro vecchi profili casti di vetri muranesi,  ora  verso remote trovate orientali; non senza qualche arguzia
della Sindone in duomo, il palazzo Carignano, il palazzo  ora  dell’Accademia delle Scienze.
 Ora  che abbiamo seguito con tanta diligenza, magari con tanta
questo problema porrò una questione che può sorgere  ora  soltanto che la restituzione a Bellini della Santa Giustina
Ferrari prima all'Arcivescovado di Milano (Legato Monti),  ora  a Brera.