sull'apparato circolatorio ed all'esame radiologico con disseminazione diffusa di ombre nodulari miliariformi, confluenti o non.
, lo scultore abbia saputo esprimere anche in opere meno sociali, come nelle versioni di «Ombre nel bosco») e il «Fucilato» (1943) o i numerosi
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eroine di Munch; ombre dense, dalla vitalità di una pianta si elevano dietro la schiena degli innamorati, fanno di pece i cieli nei quali tuttavia l
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perfino nel modo della pennellata certo clima monettiano, per quel fastoso decorare, per quell’accozzo vegetale e floreale di ombre e luci colorate. Vi si
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tensioni al di là delle macchine di linee-forze) si presenta in una parabola affascinante, e, in questo, coerentissima: dalla luce delle ombre e
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cubista e poi si assorbe, si mortifica, prende ombre, orbite, chiaroscuri di accenti surreali e umanistici. Molte teste disegnate sembrano infatti per
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emblemi, quelle cupole e quelle vie dove le ombre brulicano di un fango deliziato e le luci sui palazzi rivelano lividi rosa, come incarnati senza pudore
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sembiante dimesso, si faceva strada dentro le ombre terse della tela, costituendo quasi il «messaggio» disadorno dei cinquant’anni.
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tipologie delle «donnine» beccheggiavano in pose fra soddisfatte ed estenuate, nei suoi corti orizzonti di parati crescevano insieme con le ombre sui muri
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foglio bagnato, l’uso perentorio di un pennellacelo indurito, che sfrega e gratta e incide l’atmosfera, l’ausilio delle dita a far pomelli d’ombre, aloni
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ombre di plastiche quattrocentesche.
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ai colori e alle ombre, e non calata in un tutto tondo scoperto e disvelato. Non parliamo poi de «La fuga», che è gruppo plasticamente faticoso
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parola) non conservano nulla di effimero o di grottesco o di «primitivo»: sono piuttosto ombre solidificate di gesti e di movimenti. L’altro, il Maine
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Come è stato detto, in questa fase ultima dell’arte del pittore veneziano la «maniera nera» delle «ombre» ha il sopravvento sulla maniera «chiara
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assunto valore plastico di pittura di storia»; Gianquinto «vede ombre di mostri che lui solo sa annidati nelle quiete stanze», sicché gli oggetti, pur
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di molta coerenza: dal momento ancor meccanico degli aquiloni, a quello assai più libero e suggestivo delle «Ombre nel bosco» e delle «Luci nel bosco
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dal bianco della camiciola; nelle figure del mezzo e in quella di sinistra luci e ombre sono più lievi e pacate. Ma sia nelle zone illuminate come in
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