due pittori possono essersi incontrati parecchie altre volte in istrada. E il quadro ha una qualità molto rara ne’ dipinti storici d’oggi: è un vero
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A codesti taia piera d’oggi è venuta in mente una idea di riforma negli ornamenti deir architettura. Vorrebbero che i consueti ovoli, le solite
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signorili e pubblici edificii. La loro arte piena di garbo e di purità gioverebbe forse a raddrizzare il gusto decorativo, che si perde oggi in un
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, sconosciuto all'Italia. Oggi, nello splendore della sua gloria quasi europea, comincia ad essere sconosciuto persino a Firenze.
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scappereste così, caro amico, come oggi scappate.
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questo Governo di preti, rancida tradizione, scheletro del passato, anacronismo nella civiltà d’oggi, barbarie per il filosofo progressivo, ma prezioso
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scavare in questo fecondo terreno col ricoprirlo dell’asfalto o del lastrico della civiltà d’oggi.
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Roma è la sola città, dove l’architettura classicamente accademica possa trovare anche al giorno d’oggi un qualche sviluppo. Di quella sua
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Non tutte le opere romane sono, per verità, sproporzionate ai mezzi dell’arte d’oggi e alle necessità della vita moderna. Quando ci si aggira per
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essendo già per se compiuta e perfetta, non si acconcierebbe a quelle modificazioni decorative, le quali sono necessarie a imprimere all’arte d’oggi il
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; così crediamo gli architetti d’oggi possano con tutti gli elementi di quelle varie architetture romane comporre lo stile moderno, creando parimente
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; vogliamo credere alle rughe e ai battesimi: ci basta per oggi nella storia la verosimiglianza, nell'arte lo stile.
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formavano il pavimento dell’Alhambra, e che sono il grande amore degli Spagnuoli, i quali anche oggi, per dire a qualcuno che morirà senza ricchezze
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, a vederne oggi i contorni morbidi e robusti, ne’ quali la linea retta e le curve rapide o dolci s’alternano con sapienza estetica inarrivabile, fanno
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il giudicarli rispetto ad essa civiltà, e il riferire poi quel giudizio tale quale nei confronti con l’oggi. Quando il critico ci ripensa, tutta
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una sola statua, e Mirone, che col bronzo dava quasi la vita agli uomini e ai bruti, non ebbe chi si presentasse a suo erede. Oggi il Senato stesso, a
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rigidezza; un pizzico della vecchia semplicità-ingenua, oggi non priva di artificiosa fatica. E sta bene che la scuola arcaica, mistica, archeologica
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E i giudizii sui vecchi pittori come si sono spesso mutati! Il Tiepolo, che oggi è in grandissima voga, anni addietro sembrava un decoratore
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degli scultori d’oggi, il Bartolini, il quale affermava che il gobbo piace alle donne, ha finito per avere ragione, poichè il gobbo Esopo vinse il
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: Oggi il saper più non si stima un fico, Da me ciascuno impara Che chi segue virtù sempre è mendico.
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faccia ai requisiti morali dell’opera, oggi sembra essenziale. Qui sta la differenza tra l’avviamento de’ vecchi e quello dei giovani: la pittura, per
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Al giorno d’oggi, quando accade che l’arte principe, come la chiama il Gioberti, stenda la mano all’arte sorella, l’una e l’altra s’accostano e si
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progredire, riformarsi, innovarsi, ma aveva, non foss’altro, un punto di partenza. Oggi gli è precisamente il punto di partenza che ci si affatica a cercare.
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solo il fondo, ma le figure e gli animali. L'ambiente, il carattere, ecco il busillis d’oggi.
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inchinarsi; ora provatevi un po’a pronunciare il nome del più grande scultore d’oggi, e tre quarti degli artefici che vi ascoltano faranno spalluccie
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Il Monteverde è notevole davvero fra tutti gli scultori d’oggi. Tanto egli disdegna e sfugge con la fantasia e con l’animo le cose comuni, quanto
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’indole individualizzatrice delle scienze d’oggi, della filosofia razionale, delle lettere, della musica stessa.
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Le arti al giorno d’oggi sono ancora titubanti, confuse, dominate dalle diverse tradizioni del passato, sottomesse alle bizzarrie individuali
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Il rannodare l’arte d’oggi al passato, e il darle un certo carattere di nazionalità sono due faccende aifatto diverse, tant’è vero che la pittura del
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Roma, a Parigi, senza avere trovato fino ad oggi niente delle fattezze di una pittura russa, e il suo migliore artista, il Remiradsky, ha nel pennello
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queste discipline sia dato cavare oggi un costrutto. Gli studii, che seguono, sono stati scritti, e forse vanissimamente, con il detto fine, scritti a
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sentimento, e le commedie d’oggi, le quali per solito girano intorno ad una data tesi drammatica o ad una data condizione dell’animo per mostrarne gli
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d’oggi, se non qua e là in certi tentativi di buoni artefici, come nelle opere del Busi, il quale, sebbene talvolta dipinga le stoffe meglio delle
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uno spirito di verità piuttosto rancioso. Chi non riconosce anche al dì d’oggi in Balzac, per esempio, l’osservatore minutissimo e potentissimo della
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ci mostra, più forse degli altri paesi, comesieno ingannatrici le fondamenta della fama, come l’arte fresca ieri.possa parere oggi ammuffita. Il
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che al dì d’oggi non pare segno di buona creanza il rivelare al di fuori l’impeto della propria passione, nè le inclinazioni della propria natura. Non
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Oggi l’arte è una fatica. Allora invece non pareva altro che un certo non so che diffuso per l’aria, e che ciascuno indistintamente respirava come l
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, come opere di un popolo beato, dove l’infimo schiavo aveva un più sottile senso dell’arte che non oggi il più colto dei nostri signori o il più grande
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L'Ismaele, che muore con una ciotola vuota in mano, fanciullo magro, macilento, ammirabile figura anche oggi, era tale una novità di naturalismo
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Vedeva bene il poveretto come nell’arte d’oggi, la quale è quasi tutta affettazione, egli andasse per la via disusata; ma rispettava l’Arte come una
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’oggi sappia vincere le difficoltà degli abiti più gretti e sgarbati; e ci corrono alla memoria alcune figure del Vela, del Rivalta, di altri parecchi
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ad oggi, dal magnifico Piede della tazza, il capolavoro dell’artista sanese, fino a codesto disgraziato monumento al Cavour: trent’anni di fecondo
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perdita di ogni corolla le scemasse un tanto di vita. L’arte oggi somiglia per certi scapigliati al ragazzetto cattivo; ma per contrario l’arte nel
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Questa avvertenza è lasciata spesso indietro dagli scultori d’oggi, ai quali, anche se il monumento è isolato e si deve vedere da tutti i lati, non
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rendergliela spesso e senza sua colpa impotente. Il sarto darebbe noia oggi anche a Fidia. E s’avverta come il vestito, oltre all’essere brutto per sè
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si sostituì all’asse un tavolino, che ancora oggi è conservato per reliquia, e come su questo tavolino, senza che il futuro proclamatore della
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Questa condizione di cose fa che per la scultura sia bella e in atto quest’oggi la grande speranza dei nemici delle Accademie: la bottega. Lo
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sentimento che, uscendo proprio dal loro cervello e dal loro cuore, sia proprio d’oggi. Due ci paiono le condizioni della forza dell’arte: l
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regioni forse, ma fuori dell’oggi e del reale. Il fatto è che le due provincie d’Italia dove l’arte s'è meglio rinnovata modernamente, sono le due che hanno
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servitù, la povertà, s’è conservata la stessa fino al dì d’oggi. È un’allegria zensa fiele, composta di finissimo spirito d’osservazione e di molta
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