sostituisce con un ambiente intermedio, di smistamento, che regola l’afflusso della folla, assottigliandola via via che si avvicina all’oggetto della
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’oggetto, della persuasione: l’architetto non si propone di creare un ambiente severo, che inviti al raccoglimento e alla preghiera, ma, oggettivamente, un
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generatrice formale: l’oggetto che l’occhio percepisce non è che il fenomeno momentaneo, in quel dato punto dello spazio continuo, di un ritmo interno per
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romani, la Grecia. Ma se i forti non fanno dell’arte, la conquistano o, ora che i tempi sono più miti, l’acquistano: e s’intende che, come oggetto d
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oggetto piuttosto sociale che naturale, e infatti il ritratto inglese del Seicento, in gran parte dipendente da Van Dyck, è «eroico» e non veristico. In
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Quando il «criticismo», come attitudine generale dell'intelligenza, si concreta in vera e propria critica, questa deve porsi un oggetto: l’oggetto
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invincibile riluttanza a lavorar dal vero: e dice ben chiaro che l’oggetto della imitazione dell’artista è la società. È già discutibile se un quadro di
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ritratta è sempre l’oggetto di un’interpretazione, di una approfondita descrizione del carattere. Nei suoi «soggetti morali» Hogarth si interessa
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’oggetto e non relazioni dipendenti da una metrica spaziale: o piuttosto, non potendosi avere delle distanze che una percezione relativa (come aveva
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se queste immagini mnemoniche vengono proiettate sul vero finché collimino con un oggetto concreto, ciò non avviene perché quelle immagini devono
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di ritrovare quell’immagine mentale nel vero, di poterla identificare con un oggetto, di incontrare se stesso nella natura. Ma già Hogarth s’era posto
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Per raggiungere la piena identificazione con l’oggetto naturale è dunque necessaria un’educazione; e come l’artista si è educato attraverso i quadri
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Una delle conseguenze del «pittoresco» è il giardinaggio: oggetto, a partir dalla metà del Settecento, d’innumerevoli trattazioni. Non si nega che il
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considerato come una tecnica autonoma, oggetto di una ricerca e di una teorizzazione particolari. E s’intende: è una tecnica semplice, ma che richiede
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poemi: voleva cioè che il libro, come tale, fosse un oggetto d’arte. Ma, come poi in Ruskin e in Morris, questo artigianato «intellettuale» non è
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Oggetto di esaltazione fanatica e di drastica denigrazione, assai raramente, e forse soltanto nell’esame che ne fece Lionello Venturi, la critica di
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scorrevolezza verbale, della mobilità delle immagini. L’oggetto della sua «esplorazione» non è lo spazio architettonico del creato, ma il labirinto
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, infine, un oggetto ben definito, una funicella o, nel gruppo marmoreo, un tondino di ferro. In tutta la scultura del Settecento, dal siciliano Serpotta
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La linea retta nel gruppo canoviano è una linea funzionale, la corda di trasmissione di un sistema cli forze combinate; ed è un oggetto reale, ma un
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e lasciano il vuoto in mezzo; ma il filo teso, nella sua triplice qualità di linea- forma-oggetto, chiude ì1 sistema e ricostruisce idealmente il
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