ha diritto d'inceppare con restrizioni di passaporti | od | altro il vostro trasferirvi di parte in parte della terra |
Doveri dell'uomo -
|
Finalmente, se di tutto ciò si fosse incaricato un sol uomo | od | una sola famiglia, ne sarebbe uscito il governo di un solo. |
Questioni politico religiose -
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legge o disposizione governativa possa essere illecita | od | ingiusta o contraria alla legge di Dio, il supremo giudice, |
Questioni politico religiose -
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naturalmente al pensiero due questioni distinte: E` lecita | od | illecita questa cosa? E` utile o dannosa? Il giudice |
Questioni politico religiose -
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la stessa cosa potrebbe rispondere un padre di famiglia, | od | un uomo qualunque. Se poi la Chiesa per lo contrario dice |
Questioni politico religiose -
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legge e qualunque altra disposizione governativa è ingiusta | od | illecita, ovvero quando si rileva che un dato progetto s' |
Questioni politico religiose -
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si è di sapere che cosa sia onesto o inonesto, giusto | od | ingiusto, lecito od illecito, morale o immorale, per un |
Questioni politico religiose -
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che cosa sia onesto o inonesto, giusto od ingiusto, lecito | od | illecito, morale o immorale, per un cristiano cattolico. |
Questioni politico religiose -
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ma riuscirà anch' essa necessariamente o amica | od | ostile alle medesime. Restringiamo il nostro discorso per |
Questioni politico religiose -
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conviene per necessità della cosa che sia o pia | od | empia. Vero è che alcuni signori, di quelli che si dicono |
Questioni politico religiose -
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cosmico si riferiscono, per non ridire le stesse cose, | od | ometteremo o toccheremo leggermente quanto fu già detto |
Psicologia Vol.III -
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altrettanti segni vicari del reale , che le ha prodotte | od | occasionate (1). E poichè tali sensazioni non sono che |
Psicologia Vol.III -
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. Le azioni e passioni diverse, che ella sperimenta | od | osserva negli enti, hanno il fondamento nella molteplicità |
Psicologia Vol.III -
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mentale , opera della mente, dall' ente vero ed oggettivo, | od | oggettivabile; e non ragionare di quello come se fosse |
Psicologia Vol.III -
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diversi aspetti percepita in diversi tempi, questi aspetti | od | effetti sensibili, benchè successivi, appartengono allo |
Psicologia Vol.III -
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specifico). Diciamo adunque che nella specie, o piena | od | astratta, non si contiene la moltiplicità degli individui; |
Psicologia Vol.III -
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senziente . Quanto poi ai corpi composti, o sono inorganici | od | organati. Gli inorganici sono ancor meno degli elementi |
Psicologia Vol.III -
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pensare al tutto, anche se l' universo non fosse organato | od | assembrato, com' è, quasi in un solo grande essere. D' |
Psicologia Vol.III -
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(e non ne abbiamo altre) appartengono sempre all' uno | od | all' altro di quei tre modi. I vocaboli pure con cui |
Psicologia Vol.III -
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del nostro conoscere, tali quali sono, senza confonderle | od | alterarle ad arbitrio; così pure dobbiamo usare i vocaboli |
Psicologia Vol.III -
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suprema norma del bene e del male, disapprova, o permette, | od | approva, o comanda in tali operazioni. Indi il bivio. Il |
Psicologia Vol.III -
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che più propriamente si direbbero inclinazioni native | od | acquisite, e ve ne hanno di consentiti imperfettamente con |
Psicologia Vol.III -
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e pizzichi una penna di corvo o una zeppa di acciaio, | od | altro checchè possa essere. Dietro la guida dunque di tali |
Psicologia Vol.III -
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di quiete, o certo una condizione di attività uniforme | od | immanente. Indi la spontaneità non incomincia il movimento, |
Psicologia Vol.III -
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varie curve, ed espressero tali disposizioni in formule | od | equazioni? L' aver conosciuta quella formula che esprime |
Psicologia Vol.III -
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che prima piaceva. Onde il piacere che si ha di una moda | od | usanza, non si vuole già attribuire alla forma e qualità di |
Psicologia Vol.III -
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esterno misurato, gli si rese nota coll' esperienza esterna | od | extrasoggettiva, esperienza totalmente diversa e |
Psicologia Vol.III -
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conducente o alla salute, liberandosi dall' irritazione, | od | alla morte. Il primo effetto dello stimolo straniero, e |
Psicologia Vol.III -
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ecc.. Il fenomeno dunque della maggiore impressionabilità | od | eccitabilità della fibra dipende da due cagioni, e non da |
Psicologia Vol.III -
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dunque di attività dell' istinto vitale viene diminuito | od | accresciuto dall' azione diretta dell' anima intelligente, |
Psicologia Vol.III -
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sempre dello stesso genere e d' una attività costante, | od | ordinata a progressione. Allora si manifesta nel gruppo |
Psicologia Vol.III -
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di stati migliori o peggiori, la cui varietà in meglio | od | in peggio dipenderebbe dall' azione delle sue forze |
Psicologia Vol.III -
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e finalmente quello, che abbia per oggetto un bene | od | un male morale. Dopo questa differenza categorica |
Psicologia Vol.III -
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tre cause, ella cangia totalmente il corso zoetico in bene | od | in male. Se l' eccitamento oltrepassa la sua misura |
Psicologia Vol.III -
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appetito ». Ciò che è proibito o è difficile a conseguirsi, | od | è lungamente desiderato, rende l' istinto sensuale |
Psicologia Vol.III -
|
voi stabilite questa causa interna, non regge alla logica, | od | ha solo tanti gradi di probabilità, e perciò dovete |
Psicologia Vol.III -
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modo. L' abitudine dell' istinto animale può diminuire | od | accrescere l' effetto degli stimoli esteriori, secondochè |
Psicologia Vol.III -
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degli stimoli esteriori, secondochè egli sottrae ad essi | od | aumenta la propria cooperazione, e più o meno cospira con |
Psicologia Vol.III -
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è dunque quell' arbitro, quel regolatore, che equilibra | od | accorda la tensione e l' attività della fibra nervosa cogli |
Psicologia Vol.III -
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qualche parte del corpo, o in qualche sua speciale funzione | od | operazione, manifestasi altrettanta debolezza in altre |
Psicologia Vol.III -
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Quindi in tutte le malattie, le quali sembrano aver sempre, | od | acquistare in progresso, una località, scorgesi squilibrio |
Psicologia Vol.III -
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sottraendo ad essa un soverchio stimolo che la istupidisce, | od | anche restringendola, ove sia di soverchio dilatata. Se |
Psicologia Vol.III -
|
caldo si rendono più attivi i vasi alle superfici interne | od | esterne, e col freddo si rendono gli stessi vasi |
Psicologia Vol.III -
|
ed indi nascere la febbre, effetto così d' una irritazione | od | infiammazione locale (2). E` cosa indubitata che la stessa |
Psicologia Vol.III -
|
di questi stimoli, applicati ad arbitrio al corpo sano | od | infermo. Noi dunque esporremo prima le leggi generali delle |
Psicologia Vol.III -
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in un luogo per cagione di ferita, d' infiammazione | od | altro, concorre a produrlo in quel luogo tutta l' attività |
Psicologia Vol.III -
|
atta a ricevere ogni forma; ma ben presto, o gli stessi | od | altri, cominciarono a intendere che questa materia senza |
Psicologia Vol.III -
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come alcuni credono, che la prima sia cognizione falsa | od | illusoria, e la seconda soltanto vera: che anzi alla prima, |
Psicologia Vol.III -
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cognizione. In primo luogo quello che rimaneva incerto | od | equivoco nelle sentenze di un filosofo, che aveva scritto |
Psicologia Vol.III -
|
che non è Io, produce un' entità diversa da sè; egli dunque | od | esce colla sua attività da sè stesso, ovvero, senza uscire |
Psicologia Vol.III -
|
fortuiti che fanno prevalere un uomo singolare o violento | od | astuto sulla turba degli altri. Naturale è all' uomo l' |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
i diritti di natura e di ragione, originarŒ e conseguenti | od | acquisiti, sono anteriori e indipendenti dalla società |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
dunque che una moltitudine di uomini obbedisca ad un solo | od | a pochi per molto tempo, non v' ha altro mezzo se non di |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
di averla, e finalmente si tenta di averla, domandando | od | anzi strappando qualche guarentigia ai dominanti, qualche |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
i quali casi consistono nell' elevarsi che fa un uomo | od | una famiglia sopra gli altri per qualche sua virtù o |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
alcun bene di fortuna, nè avevano una professione | od | un' arte che assicurasse il loro mantenimento, secondo il |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
in un affare così comune come è l' intimare una guerra | od | il conchiudere una pace? Anzi son essi, come l' esperienza |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
ancora un valore inesigibile , perchè non garantito | od | ipotecato sopra nulla: giacchè la persona stessa pel nostro |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
« I mercenarŒ che possono provare di esercitare un' arte | od | un mestiere qualunque, che apporti loro un sufficiente |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
che, come dicemmo, essa non può fare generalmente parlando, | od | al meno non può farlo ad occhi aperti; perocchè ad occhi |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
dell' uso della ragione lo danno mediante i genitori, | od | i tutori, o i curatori. 2 Ciascuno che è ammesso a dare da |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
non sono voci vane che si usino come mezzi ad ingannare | od | a tradire, ma sono voci che parlano al cuore di tutti, |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
articolo quinto dovea venire ammesso come una conseguenza | od | un perfezionamento del medesimo. Ma diede occasione di |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
dell' equilibrio dei poteri debba servir di regola a fare | od | a riformare la costituzione dello Stato. Voi dunque dovete |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
ingegni più eminenti, mentre ognuno vorrebbe forse esserlo | od | apparire. E tuttavia supponiamo che l' ingegno si potesse |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
questi ingegni, come dicevamo, non converrebbero fra loro | od | almeno non avrebbero dovere di convenire, perocchè essendo |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
altri uomini; egli vede subito se tal convenzione è giusta | od | ingiusta, se gli è utile o gli è dannosa: sa ciò che mette |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
stessa che avrebbe una carta su cui un uomo qualunque, | od | anche un fanciullo, avessero scritti quelli che fossero |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
giovar potea l' uman genere, se egli fosse cosa possibile | od | utile? Io non risponderò già, che dove tale obbiezione |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
popolo, o dalla classe dei Nobili. Sulla bontà della Legge, | od | istituzione sovrana, si riconobbe con ciò, che l' unico |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
piuttosto al Tribunale dell' Impero, che ad una Dieta | od | Assemblea di Ministri dei Sovrani della cristianità. Anzi |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
le famiglie parte assai moltiplicate, parte poco o nulla, | od | estinte, e gli altri accidenti producessero una notabile |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
interna e la comune sicurezza. Il buon esito delle armi, | od | anche la speranza del medesimo giustificava la condotta del |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
ch' ella stessa prima aveva imprudentemente fondata | od | acconsentita. E` una cosa molto istruttiva l' osservare |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
che una finzione, giacchè essa opponendosi alla costumanza | od | al fatto si rimaneva scritta sulla carta, dove è pur facile |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
secolo XIII venne in mano alla minorità, cioè alla plebe | od | ai commercianti; quella forza non era reale e naturale, ma |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
forza non era reale e naturale, ma artatamente prodotta | od | eccitata: bastevole perciò ad abbattere i principi ed i |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
faccia tutto ciò che crede utile: ma non ha altro officio | od | incombenza che di sentenziare se essa sia debitrice di un |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
fortuiti che fanno prevalere un uomo singolare o violento | od | astuto sulla turba degli altri. Naturale è all' uomo l' |
Filosofia politica naturale -
|
i diritti di natura e di ragione, originarŒ e conseguenti | od | acquisiti, sono anteriori e indipendenti dalla società |
Filosofia politica naturale -
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dunque che una moltitudine di uomini obbedisca ad un solo | od | a pochi per molto tempo, non v' ha altro mezzo se non di |
Filosofia politica naturale -
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di averla, e finalmente si tenta di averla, domandando | od | anzi strappando qualche guarentigia ai dominanti, qualche |
Filosofia politica naturale -
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i quali casi consistono nell' elevarsi che fa un uomo | od | una famiglia sopra gli altri per qualche sua virtù o |
Filosofia politica naturale -
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alcun bene di fortuna, nè avevano una professione | od | un' arte che assicurasse il loro mantenimento, secondo il |
Filosofia politica naturale -
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in un affare così comune come è l' intimare una guerra | od | il conchiudere una pace? Anzi son essi, come l' esperienza |
Filosofia politica naturale -
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ancora un valore inesigibile , perchè non garantito | od | ipotecato sopra nulla: giacchè la persona stessa pel nostro |
Filosofia politica naturale -
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« I mercenarŒ che possono provare di esercitare un' arte | od | un mestiere qualunque, che apporti loro un sufficiente |
Filosofia politica naturale -
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che, come dicemmo, essa non può fare generalmente parlando, | od | al meno non può farlo ad occhi aperti; perocchè ad occhi |
Filosofia politica naturale -
|
dell' uso della ragione lo danno mediante i genitori, | od | i tutori, o i curatori. 2 Ciascuno che è ammesso a dare da |
Filosofia politica naturale -
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non sono voci vane che si usino come mezzi ad ingannare | od | a tradire, ma sono voci che parlano al cuore di tutti, |
Filosofia politica naturale -
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articolo quinto dovea venire ammesso come una conseguenza | od | un perfezionamento del medesimo. Ma diede occasione di |
Filosofia politica naturale -
|
dell' equilibrio dei poteri debba servir di regola a fare | od | a riformare la costituzione dello Stato. Voi dunque dovete |
Filosofia politica naturale -
|
ingegni più eminenti, mentre ognuno vorrebbe forse esserlo | od | apparire. E tuttavia supponiamo che l' ingegno si potesse |
Filosofia politica naturale -
|
questi ingegni, come dicevamo, non converrebbero fra loro | od | almeno non avrebbero dovere di convenire, perocchè essendo |
Filosofia politica naturale -
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altri uomini; egli vede subito se tal convenzione è giusta | od | ingiusta, se gli è utile o gli è dannosa: sa ciò che mette |
Filosofia politica naturale -
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stessa che avrebbe una carta su cui un uomo qualunque, | od | anche un fanciullo, avessero scritti quelli che fossero |
Filosofia politica naturale -
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giovar potea l' uman genere, se egli fosse cosa possibile | od | utile? Io non risponderò già, che dove tale obbiezione |
Filosofia politica naturale -
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popolo, o dalla classe dei Nobili. Sulla bontà della Legge, | od | istituzione sovrana, si riconobbe con ciò, che l' unico |
Filosofia politica naturale -
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piuttosto al Tribunale dell' Impero, che ad una Dieta | od | Assemblea di Ministri dei Sovrani della cristianità. Anzi |
Filosofia politica naturale -
|
le famiglie parte assai moltiplicate, parte poco o nulla, | od | estinte, e gli altri accidenti producessero una notabile |
Filosofia politica naturale -
|
interna e la comune sicurezza. Il buon esito delle armi, | od | anche la speranza del medesimo giustificava la condotta del |
Filosofia politica naturale -
|
ch' ella stessa prima aveva imprudentemente fondata | od | acconsentita. E` una cosa molto istruttiva l' osservare |
Filosofia politica naturale -
|
che una finzione, giacchè essa opponendosi alla costumanza | od | al fatto si rimaneva scritta sulla carta, dove è pur facile |
Filosofia politica naturale -
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secolo XIII venne in mano alla minorità, cioè alla plebe | od | ai commercianti; quella forza non era reale e naturale, ma |
Filosofia politica naturale -
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forza non era reale e naturale, ma artatamente prodotta | od | eccitata: bastevole perciò ad abbattere i principi ed i |
Filosofia politica naturale -
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faccia tutto ciò che crede utile: ma non ha altro officio | od | incombenza che di sentenziare se essa sia debitrice di un |
Filosofia politica naturale -
|
di unirsi in essa, fu necessario non mettervi vincoli | od | obbligazioni di coscienza; è dunque un' unione di spirito, |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
Chiesa Romana eresìe non ve ne sono. Se fosse un' eresìa, | od | anche semplicemente un errore professato da tutta la Chiesa |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
stesso tempo cangiar di rito, inducendole al rito latino | od | altro; o almeno io giudico che per tali nazioni sarebbe uno |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
cose tutte avere un periodo, ed il principio di un' opera | od | una intrapresa lucrosa esigere prima grandi spese e |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
adoperarsi, perchè nessun altro affare terreno ne impedisca | od | intralci e disturbi l' esercizio. Questo esercizio può |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
seco un buon numero di copie, o facendo che un libraio | od | altri ve ne porti, e che siano smerciati a buon prezzo, ma |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
e l' Istituto, lavoriamo allegramente, e senza avvilirci | od | abbatterci, per la sua gloria e pel bene de' nostri |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
prima, e poi anche nelle parole, ma senza sollecitudine | od | inquietezza; nell' escludere questa consiste l' abbandono |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
a quelli che sono stati corretti, e si sono emendati, | od | hanno promesso emendazione. Già s' intende che questi atti |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
essa, in ogni sua facoltà, in ogni sua azione, o patisca, | od | agisca. Voi felice, mia cara Bonaventura di GESU`, se |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
cosa che venga in capo o in bocca senza avervi riflesso | od | esaminato bene l' affare; la terza, che sieno fatte con |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
azioni sieno interne o sieno esterne, perchè un affetto | od | una sensazione, che non avesse alcuna influenza sui nostri |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
attribuire a se stessi quello che appartiene al solo Dio, | od | agli altri uomini, di modo che umiltà non è altro che |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
un gran difetto l' averne anche un minimo dispiacere | od | invidia. Conviene che cogli altri, e specialmente colle |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
Iddio, una deliberazione in cosa per se stessa buona | od | attenente alla perfezione, convenga perseverare nella |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
per cui è fatta, si logorasse in breve tempo, disordinasse | od | infrangesse. E per conservarsi in suo buono stato, senza di |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
tutti ancora possiamo, sciolti da ogni precedente nostro | od | altrui, stendere egualmente la mano a tutti i rami |
Psicologia delle menti associate -
|
tempo immemorabile; forse furono in origine mere ammissioni | od | omissioni di quelle analisi primitive. I Latini, per |
Psicologia delle menti associate -
|
secondo Platone, tra l' uno e il numero indeterminato | od | infinito, come le specie sono medie tra il genere e gl' |
Sulle categorie e la dialettica -
|
(1). Non potevano dunque esser queste le vere categorie , | od | ultime classi delle entità; poichè i due principii |
Sulle categorie e la dialettica -
|
distinguere col pensiero, ma non mai più subietti. Onde, | od | ogni specie è anche un subietto intelligente, e in tal caso |
Sulle categorie e la dialettica -
|
( «o nus»), l' azione del pensare ( «noesis»), e il termine | od | oggetto del pensare ( «noeton»): la chiamano poi |
Sulle categorie e la dialettica -
|
diversi (1). Dove si vede che l' essere un nome univoco | od | equivoco non appartiene al nome in se stesso, ma all' |
Sulle categorie e la dialettica -
|
comune esprime varie relazioni di ordine ad un fine | od | effetto [...OMISSIS...] . Così si dirà medicinale tanto una |
Sulle categorie e la dialettica -
|
essenza dell' essere stesso assoluto: per es., il colore | od | altra cosa materiale per nessun modo appartiene a tale |
Sulle categorie e la dialettica -
|
come accade quando si attribuiscono a Dio il volto, le mani | od | i piedi. Ma quelle cose che di natura loro s' intende dover |
Sulle categorie e la dialettica -
|
e all' ordine delle cose sussistenti o reali. b) Essere | od | è , può significare ancora il vero; come non essere o non è |
Sulle categorie e la dialettica -
|
sono due classi di quegli che si chiamano enti di ragione , | od | enti razionali . Ora Aristotele non pervenne a conoscere la |
Sulle categorie e la dialettica -
|
a dissipare quelle contraddizioni, sieno poi esse vere | od | apparenti ». Che dunque le antinomie provino ad evidenza la |
Sulle categorie e la dialettica -
|
rimaneva una dualità; perchè la materia sensibile (vera | od | apparente) non si poteva ridurre allo spirito come a |
Sulle categorie e la dialettica -
|
un oggetto non è l' altro, nè si può coll' altro confondere | od | immedesimare. Ora gli oggetti che cadono nella coscienza |
Sulle categorie e la dialettica -
|
gli sieno dati altri oggetti, poniamo oggetti spirituali, | od | oggetti anche meramente possibili. Onde il principio della |
Sulle categorie e la dialettica -
|
particella di materia; benchè potrebbe concepirla diminuita | od | accresciuta, colla sua mente, in un qualunque ideale ch' |
Sulle categorie e la dialettica -
|
queste: Qual è la natura dell' oggetto? E` ella reale | od | apparente? Come può darsi un nesso tra l' oggetto (reale od |
Sulle categorie e la dialettica -
|
od apparente? Come può darsi un nesso tra l' oggetto (reale | od | apparente) e il soggetto? - Nè la soluzione dell' una è la |
Sulle categorie e la dialettica -
|
essere una ragione sufficiente di tutte le cose che sono | od | appariscono: ma, l' uomo non potendo uscire da sè stesso, |
Sulle categorie e la dialettica -
|
è dolorosa cosa a vedere, come, senza rispetto alla verità | od | alla carità, ne appongano altrui la colpa, o se non posson |
Il razionalismo -
|
mi potesse essere sfuggita dovecchessia qualche espressione | od | opinione inesatta per ignoranza od inavvertenza (1), ed ero |
Il razionalismo -
|
qualche espressione od opinione inesatta per ignoranza | od | inavvertenza (1), ed ero troppo disposto a dir loro con |
Il razionalismo -
|
necessario e non libero nel bambino appunto come una lepra | od | altro mal fisico, non è colpa in se stesso, come voleva |
Il razionalismo -
|
esistenza d' un antico peccato, di cui tali mali sieno pene | od | effetti. Nè egli dimentica punto l' obbiezione de' nostri |
Il razionalismo -
|
tempo un' immensa diversità tra lo stato di natura pura | od | integra dallo stato presente. Supposto l' uomo creato da |
Il razionalismo -
|
caduto e l' uomo che fosse creato da Dio in istato di pura | od | integra natura, [...OMISSIS...] . E quest' avversione da |
Il razionalismo -
|
avendo allo stesso una suprema propensione, ella contragga | od | abbia in sè qualche specie di deformità morale; e 2 Altro è |
Il razionalismo -
|
fa un atto obliquo dal fine suo, per esempio se odia Iddio, | od | ama la menzogna, contrae un disordine, sia che ella |
Il razionalismo -
|
quando tal fretta non lascia tempo alla ragione | od | alla libertà di accorrere e sovvenire all' uomo. In secondo |
Il razionalismo -
|
da quella del senso e dell' istinto animale, si rimane meno | od | anche nulla all' altre potenze, poniamo alla libertà, |
Il razionalismo -
|
questa condizione, non è un dire, che la passione in Tizio | od | in Cajo sia stata realmente così urgente e così pressante |
Il razionalismo -
|
non è già un dare ansa e sicurtà agli uomini appassionati | od | abituati a peccare; ma è piuttosto un ammonirli di non |
Il razionalismo -
|
peccato; nè lasciano dopo morte alcuna mala disposizione | od | altro malo effetto nell' uomo; perchè distrutto colla morte |
Il razionalismo -
|
sempre non si trova in esercizio, come accade ne' bambini, | od | è legata, o prevenuta dagl' impeti focosi dell' |
Il razionalismo -
|
e del vizio che si conserverebbero altramente a lungo, | od | inosservate od anco amate dalle abitudini, o tutelate |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
che si conserverebbero altramente a lungo, od inosservate | od | anco amate dalle abitudini, o tutelate finalmente dai |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
una fabbrica fatta a caso rovina, o è disagiata, | od | inopportuna. Ed è tanta la scarsezza di questo sapere il |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
e commenda, e che sono alla vita presente o necessarie | od | utili. Ma ecco da che diverso lato venga all' inculcamento |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
intralasciata per cieco partito ed esclusivo amore all' una | od | all' altra di esse), la prima di queste quattro parti sia |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
non essere poi necessario a formare una grammatica, | od | anzi qualunque libro scolastico, ingegno profondo e vasta |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
sanno elevarsi, ma di quelli che s' abbassano per condurre | od | avvicinare i minori alla propria altezza. La Religione |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
un desiderio di distinguersi, per essere poi eletti | od | onorificamente invitati dal Governo stesso a prendervi |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
è certamente immediata, sopravverrà per cagioni o interne | od | esterne che sembreranno accidentali; ma ella non può |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
il suo ragionamento, egli l' abbia per lo meno in mente, | od | ancora l' abbia data espressamente, o in ogni caso l' abbia |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
di atti , e che gli producono quando ne hanno lo stimolo | od | eccitamento opportuno. - Si prova che non è assurdo il |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
a comprendere quanto di vero, di buono, e di bello vede | od | ascolta. Col secondo sradicate il pernicioso vizio della |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
» (2). Ma come erano quelli mandati? Questa grande missione | od | apostolato racchiude tre uffici o dignità, cioè la dignità |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
celesti, operando ciò, che udimmo prescritto nelle lezioni, | od | almeno questo è il loro uso solito (7). Invece poi della |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
i misterŒ proferiti, i quali si vogliano fare intendere | od | a' ministri soltanto, od a tutto il popolo, o vero dall' |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
i quali si vogliano fare intendere od a' ministri soltanto, | od | a tutto il popolo, o vero dall' unico Sacerdote si trattano |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
desiderereste voi forse avere a mano qualche cantico | od | inno, con cui ringraziare nel giorno anniversario del |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
è difforme, per non dar luogo senza bisogno a noia, | od | occasione di mali parlari; come carità è ancora sfuggire |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
ultimo sentimento unico. Ora, ogni sensazione, percezione | od | idea porta un suo cotale effetto buono o cattivo in quell' |
Principio supremo della metodica -
|
bene, egli certamente si forma con ciò delle regole false | od | imperfette della sua morale. Tuttavia non si potrebbe |
Principio supremo della metodica -
|
Egli par certo che il neonato sia indifferente all' una | od | all' altra persona; almeno egli è certo che s' affeziona a |
Principio supremo della metodica -
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in espressi termini, affine di togliere ogni equivoco | od | obbiezione al metodo che proponiamo. L' istruzione adunque |
Principio supremo della metodica -
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fine sarebbe da dargli prima due oggetti uguali, pallottole | od | altro, poi tre, poi quattro, ecc., lasciandoglieli a suo |
Principio supremo della metodica -
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anco alla ragione. Questa vicenda di formarsi de' principŒ | od | opinioni chiuse o fermate sull' operare delle cose, e poi |
Principio supremo della metodica -
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può vedere di utilità e di verità in quanto gli vien detto | od | imposto. Quell' educatore adunque sarà il più atto a |
Principio supremo della metodica -
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affezioni. Il fare che il fanciullo operi irragionevolmente | od | a caso, per non dir male, il fargli contrarre delle |
Principio supremo della metodica -
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Perocchè sebbene non hanno da temere in lui un censore | od | un giudice, tuttavia hanno da rispettare una creatura |
Principio supremo della metodica -
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lo spirito umano al quint' ordine, sono di seconda specie | od | anco di prima. La materia di questa analisi vien preparata |
Principio supremo della metodica -
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(o farsi o avvenire) una cosa, essa cosa dee essere (farsi | od | avvenire) nell' una o nell' altra ». Ora per concepirsi |
Principio supremo della metodica -
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ciascuna collezione. Per anteporre una cosa ad un' altra, | od | una collezione ad un' altra, non basta conoscere |
Principio supremo della metodica -
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verità è tale, che esclude qualsiasi possibile opposizione | od | esitazione. Alcune altre cose spettanti allo sviluppo |
Principio supremo della metodica -
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io fo torto a quell' oggetto più degno non perchè l' odii, | od | ami di più il men degno; ma unicamente perchè mi strascina |
Principio supremo della metodica -
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ad alcuna Diocesi, perocchè egli non ha veruna autorità | od | arbitrio d' ingerirsi in nessuna minima cosa senza la |
Epistolario ascetico Vol.II -
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ripresa quando nasce spontanea, ove non degeneri in invidia | od | in avversione. I motivi da adoperarsi a sprone de' |
Epistolario ascetico Vol.II -
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questo chi li produce, chi se ne rende direttamente | od | indirettamente l' autore? « Vae autem », soggiunge, « |
Epistolario ascetico Vol.II -
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le viste divine, e che Dio vorrà servirsi di quello sbaglio | od | errore del Superiore ai suoi altissimi e sapientissimi |
Epistolario ascetico Vol.II -
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porti il minimo segno di terra, che serbi la minima macchia | od | adombramento, ed essendo pur tanto grande la umana |
Epistolario ascetico Vol.II -
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anima si opera di continuo un secreto lavoro o in bene | od | in male, e chi non la conosce questa interna operazione e |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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volesse portare, sia per la consapevolezza di qualche grave | od | almeno leggiera mancanza, sia pel dubbio che sempre gli |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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il ritratto del padre cui le vicende han lontanato di casa, | od | egli vide mai, dicendogli: questi è il papà; il bambino |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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e formasi in tal modo delle cognizioni di Dio naturali: | od | usa l' essere come lume anche soprannaturale (se anche |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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ossia cerimonie religiose, che significano e producono | od | occasionano la salute dell' uomo e il suo consacramento al |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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negative di Dio voleva anzi la cassazione di ogni simbolo | od | imagine, ed in una la considerazione degli effetti divini, |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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facoltà del verbo) per la quale operazione chi pronunzia | od | ode quel nome comune subito vi attacca l' oggetto |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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o di sfuggire le male intenzioni, o di amare i nemici, | od | altro tale precetto, che non si regge nell' uomo se non in |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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a ciò è chiamata ogni persona, e non una singola casa | od | un singolo popolo. Un' altra conseguenza dello stringersi |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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l' uomo relativamente agli altri Sacramenti è passiva | od | attiva . Passiva è quella del carattere del Battesimo e |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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delle mani« non si contenga espressa alcuna invocazione | od | orazione, tuttavia con tal denominazione s' intende |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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unzione e dell' invocazione? Considerisi l' invocazione | od | orazione che sta nell' Ordine Romano, dove si veggono |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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« il Padre mio dà a voi il pane vero dal cielo (5); » | od | al Figliuolo, che dice: «« Io sono il pane vivo che discesi |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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la qual perciò come tale, non può dirsi essere in cielo | od | in terra; perocchè questo sarebbe già un dire avere |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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che costituisce l' estensione oggettiva [ estrasoggettiva ] | od | esterna . Ora questo farebbe intendere quello che dice S. |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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la fede. Ma talora l' accusatore, non ne sa abbastanza, | od | ha l' occhio traballante per umane passioni; ed allora gli |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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non vi ha altra causa che possa produrre nell' uomo il male | od | il bene morale« (1). Da questo principio discendevano i due |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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oggetto. E nell' uno e nell' altro modo c' è un bene | od | un male morale. Così, a modo d' esempio, la volontà dei |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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nessun uomo può lecitamente fare che l' esser egli giusto | od | ingiusto, innocente o peccatore, dipenda da un atto di un |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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nelle scuole, e da Platone stesso, mi pare, usata, | od | accettata, quella cioè che chiamava la materia il |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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La confusione di questi due concetti, atto e specie | od | oggetto , si confermò nella mente di Aristotele, o si |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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la materia propria di ciascuna, o si prende pel subietto, | od | anche è tale; il subietto d' una forma estrasoggettiva non |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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ciascuno, onde lo stesso Aristotele la chiama «autoekaston» | od | «auto en ekaston», od «en kata pollon» (1), e con altri |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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Aristotele la chiama «autoekaston» od «auto en ekaston», | od | «en kata pollon» (1), e con altri simili nomi. Se dunque |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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due modi, ne' quali rimane identico, sotto l' uno è essere | od | essenza reale, sotto l' altro è essere od essenza ideale: e |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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l' uno è essere od essenza reale, sotto l' altro è essere | od | essenza ideale: e che il secondo di questi due modi, cioè |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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Il mondo reale poi è quest' animale stesso nella sua copia | od | effigie [...OMISSIS...] . Dal che si vede che il mondo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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; se si esercita intorno alle cose mutabili, come i corpi | od | i sentimenti, e si esercita nel debito modo, nasce l' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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dicendo che sono di quelle cose che possono essere presenti | od | assenti (1) all' anima, non c' impedisce di credere che la |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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fratello, che sento questa voce in tutti i miei casi buoni | od | avversi, in tutti gl' incontri, in tutti i discorsi che mi |
Epistolario ascetico Vol.I -
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nostro, sia in dignità, sia in bassezza, sia conosciuto, | od | ignoto, verso lui però con eguale fervore, con eguale |
Epistolario ascetico Vol.I -
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loro comandano sia piacevole o sia spiacevole, sia glorioso | od | ignominioso, « per infamiam et per bonam famam ». Riguardo |
Epistolario ascetico Vol.I -
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chi domandasse: quid faciam ? abbia a vedere se in questa | od | in altra è chiamato ». Appunto, non per altro fine ho |
Epistolario ascetico Vol.I -
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noi di proprio moto assumiamo qualche incarico, dignità, | od | altro, se non forzati dall' ubbidienza, o certo dal timore |
Epistolario ascetico Vol.I -
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o anche de' semplici fedeli bramano qualche servigio | od | opera di carità, essi si rivolgono ai Superiori dell' |
Epistolario ascetico Vol.I -
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quegli incarichi senza riflesso a vantaggi temporali | od | altra considerazione umana. In caso contrario però, cioè |
Epistolario ascetico Vol.I -
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però, cioè non avendo in pronto i soggetti adattati, | od | essendo questi precedentemente aggravati d' altre opere, |
Epistolario ascetico Vol.I -
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. E perciò nessuno di essi possono essere sostanze prime, | od | enti primi, quando l' ente primo, come Aristotele stesso, e |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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certamente. Di qualche materia o potenza, di qualche specie | od | atto? In tal caso si supporrebbe che prima dell' essere ci |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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è l' intelligibile » », [...OMISSIS...] . Avendo dunque | od | essendo l' intelligibile in atto, ella ha la potenza di |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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acquistano l' unità da un nuovo atto sostanziale, specie | od | essenza specifica: e gli elementi hanno ragione di materia. |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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sono d' accordo nell' ammettere immortale la mente fattrice | od | agente: basta dunque per noi provare che sia immortale |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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ci vuole un' unica causa che spieghi questa comunanza | od | universalità: convenendo ricorrere al primo uno, per |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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formano, non ha nulla di simile colle sensazioni de' suoni | od | altre da lui sofferite; poichè per intendere questo gli |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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la grazia per sè considerata non è già una virtù | od | un vizio particolare, ma bensì il principio e la radice di |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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dovevano di natural conseguenza esserci anche questi doni | od | effetti spirituali, di cui parliamo. E certo l' aver gli |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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ma il dica qualsivoglia protestante o cattolico, greco | od | arabo, ch' io lascio al comune senso deciderlo. Solo di far |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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devozione dal nostro professore, è ella un' autorità, | od | una ragione? Se si considera come autorità , ella è già |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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modo che si contempla il sole d' infra un vetro appannato | od | infra i vapori nell' aria diffusi. In tal maniera Dio si |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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esercitava su tutto l' universo, e quanto egli voleva | od | occultamente od in manifesto modo operava. Questa sua |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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su tutto l' universo, e quanto egli voleva od occultamente | od | in manifesto modo operava. Questa sua sensibile e quasi |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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la loro intellettiva attenzione di preferenza in Dio, | od | essere ingiusto preferendo di contemplare i pregi di altra |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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dicendo che egli è pari a quel grado di forza che può avere | od | acquistare nei diversi uomini l' amore della giustizia. Or |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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egli poi si manifesta o come oggetto divino rivelato, | od | anche come persona, muove colla sua efficacia noi stessi, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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eccetto la sussistenza, ogni ordine, determinazione | od | ordine della sussistenza, ha un modo ideale di essere, è |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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perchè è proprio del Figliuolo il somministrarne l' oggetto | od | il termine il quale è egli medesimo. Il sentimento |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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dell' essere, col quale ragiona sulle cose sensibili | od | astratte e quelle razionalmente appetisce. L' uomo nuovo |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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Si concepiva così che un solo cibo diventasse comune a Dio, | od | agli Dei, ed agli uomini, e per tal modo gli uomini |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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dall' ideale, come da una sua causa, cioè dal suo tipo | od | esemplare, senza del quale il reale, almeno il reale |
Gioberti e il panteismo -
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può essere o sì audace o sì stolto da proibire ai presenti | od | ai posteri d' aggiungere altre ed altre cognizioni, altre |
Gioberti e il panteismo -
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l' Ente necessario non ha radice, nè io so che i filosofi | od | i teologi abbiano mai fin qui parlato della radice dell' |
Gioberti e il panteismo -
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