Se si vedeva ad occhio nudo!... Ma non mi sentivo di cadergli fra le braccia. Proprio non mi sentivo! Me lo perdona, Fleri?
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si tinge di nero. Si adopera chiudendo con una mano l’occhio sinistro, tenendo coll’altra la cornice verticalmente davanti all’occhio aperto (dal
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in modo che l’occhio può con sicurezza dare un giudizio pronto dell’effetto che può fare una volta riprodotto.
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davanti a un occhio (l’altro sia chiuso), e a una certa distanza dal medesimo; segnando sulla carta colla matita, le distanze principali delle linee che
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La si applica davanti a quanto si vuol copiare, distante dall’occhio destro (l’altro sia chiuso) 3 volte almeno la sua dimensione verticale, e
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dipinti, possono riuscire sgradevoli all’occhio. A questi soggetti appartengono quelli d’intonazione spiccatamente verdastra o giallo-verdastra. E per
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piacevoli, non permettendo all’occhio di spaziare liberamente nell’infinito. È vero, anche questi motivi possono essere resi interessanti coll’introdurvi
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terreno e gli oggetti che si avvicinano meno di 5 o 6 metri, poichè, per abbracciare una porzione del vero più vicina, l’occhio vostro dovrebbe
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dettagli, ma bisogna che si abituino a rendere il vero solo quel tanto che possono vedere in uno sguardo solo, senza posare l’occhio con maggior
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Questi studi vi saranno di grande profitto e vi aiuteranno molto a educare l’occhio a giustamente e prontamente afferrare il vero, e la mano a un
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Pertanto, data questa condizione, non è assolutamente necessario che il modello disti dall’occhio quanto il disegno stesso, come ve lo dimostra la
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Disegnando, il tronco del corpo deve costantemente mantenersi in una posizione verticale; e l’occhio deve passare dal modello alla copia per opera
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Sia O l’occhio del disegnatore, B C la superficie dell’originale, e b c i punti dove cadono i raggi visuali, (il triangolo O b c si chiama cono
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Fig. 10; sia O l’occhio davanti alla superficie B1 C1 ove l'asse (O P) del cono visuale cade perpendicolarmente sulla B1 C1 e ove i raggi visuali O
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, poggi (in F) sullo spigolo del tavolino, e O l’occhio del disegnatore; fig. 12. Come vedete, tanto la superficie del modello, quanto quella della
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Siccome è della maggior importanza che gli oggetti restino alla loro distanza rispettiva relativamente all’occhio dello spettatore, è un buon metodo
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; facendovi evitare di collocare un occhio più alto dell’altro, oppure di disegnare la bocca o il naso fuori di simmetria.
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metodo qui sotto, il quale, sebbene richiede un po’ di fatica e molto tempo, è però la via più sicura per educare l’occhio nel colorito, prevenendo, in
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consistono in una giusta rappresentazione dei colori locali e dei toni del colore, col quale ciascuna cosa si manifesta all’occhio.
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e dell’ombra, pure, astrattamente presi, non sono veri colori; la prova è, che se nel bianco anche il più brillante l’occhio discerne la più piccola
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’occhio vede come una gradazione di tinte, dalla linea di contrasto, alla parte più lontana.
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pupille di un occhio grigio o azzurro; col bruno Vandyk se oscuro, le ciglia e le sopraciglia colla sepia. Qualora il contorno del naso si trovasse in
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puntino affatto bianco sull’oscuro della pupilla, che l’occhio riceverà molta vivacità.
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successione di riposi e di contrasti. Questi contrasti lungi dal nuocere all’armonia, la favoriscono, ma quanto più son forti, tanto più l’occhio ha bisogno di
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, brillanti, ecc. I colori di tinta fredda danno gradazioni più gradevoli all'occhio, che quelli di tinta calda e lo affaticano meno, per cui bisogna farli
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nell’effetto, il quale deve sempre riuscire piacevole all’occhio.
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tinte fredde, le quali impediscano ch’essa dia l’apparenza di essere vicina all’occhio.
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Un occhio che avrà raggiunto questa pratica, diverrà, senza dubbio, un’abile guida della mano.
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’infinito, tenderanno a incontrarsi in un punto di faccia e all’altezza del vostro occhio.
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Per farvi un’idea chiara della direzione delle linee prospettiche, mettetevi in un angolo della vostra camera e tenete, a poca distanza dall’occhio
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Il verde è un colore secondario composto di giallo e di azzurro contrasta col rosso. È molto piacevole all’occhio e dà una ricchezza considerevole di
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È piacevolissimo all'occhio e dà generalmente una nota poetica al paesaggio. Dove necessitano toni leggeri e tranquilli, si fa predominare l’azzurro.
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trova costantemente all’altezza dell’occhio vostro. Questo insegna e dimostra, che bisogna, presso a poco, collocarlo alla metà del vostro disegno, perchè
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Nel paesaggio la vegetazione occupa ordinariamente il primo posto. Ovunque l’occhio incontra alberi fronzuti, che ergendosi con fierezza offrono
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Pittoricamente, la rappresentazione degli alberi deve essere trattata dietro l’impressione complessiva, ricevuta al primo colpo d’occhio, così che
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la naturalezza resa spontaneamente, sia piacevole all’occhio; effetto che non si potrà mai raggiungere, se non col mezzo dello studio e dell’esperienza.
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Questo punto di comune incontro, si chiama punto di vista, il quale, in effetto, rappresenta il punto che si trovava dirimpetto all’occhio vostro
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Se, invece di mettervi sul margine della strada, vi foste posti più a destra, il punto di vista, per essere dirimpetto al vostro occhio, si sarebbe
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concentrarsi, unicamente, nel rendere fedelmente il vero, copiandolo assolutamente come vi si presenta all’occhio, facendogli, come si suol dire, il
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tovaglia, i piatti di portata si distribuiscono alternati in colore in modo gradevole pell'occhio, aggiungendovi, se il bisogno lo richiedesse, dei cucchiai
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del castigo, né il rimprovero e l'occhio vigile del superiore. E la vita comune, a tanti di peso, riuscirà un motivo di esplicazione di energie
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