imponderabile, che si propagano in linea retta con una velocità straordinaria, e che, arrivando nel nostro occhio, producono in noi, colla loro azione
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sulla superficie della terra è ancor troppo piccola, per poter coll'occhio constatare in modo apprezzabile il tempo occupato dalla luce nel percorrerla.
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’occhio in o; questi raggi divergenti vengono raccolti dall’occhio, ed un’immagine del punto luminoso va a formarsi sulla retina. L’occhio non vede l
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Ma ciò che noi vogliamo qui considerare è la differenza da una tinta all’altra, da una gradazione all’altra di uno stesso colore, che l’occhio può
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Ora noi domandiamo, quale è la minima differenza di intensità che è ancor sensibile al nostro occhio? La risposta a questa domanda è importantissima
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di dosare i corpi nelle loro soluzioni, il qual metodo è intieramente fondato sulla capacità che ha l'occhio di apprezzare le differenze di intensità
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Essendo meno attiva, chimicamente, la luce polarizzata, sembra che dovrebbe essere più facilmente tollerata dall’occhio. È tutto l’opposto. Essa è
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espone la camera oscura. L’influenza della luce diffusa deve essere molto grande, e noi ne abbiamo una prova nel nostro occhio, che, come vedremo, può in
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Struttura dell'occhio. — L’occhio propriamente detto è contenuto in una cavità che chiamasi l’orbita dell’occhio: esso ha una forma presso a poco
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a. Sclerotica. — Questa parte dell’occhio è la membrana esteriore, essa è di un tessuto solido, bianco, opaco, essa si chiama anche cornea opaca, e
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La visione monoculare è quella che si effettua con un occhio solo, e per farcene un’idea basta il considerare la struttura dell’occhio ed il cammino
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b. Cornea trasparente. — Immediatamente attaccata alla sclerotica trovasi la cornea trasparente, che chiude il bulbo dell’occhio l’occhio sul davanti
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e. Iride. — Nel punto d’incontro della sclerotica e della cornea trasparente trovasi l’iride dell’occhio, che è una membrana opaca di color grigio o
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h. Umor vitreo. — La parte dell’occhio che sta tra la cristalloide e la retina è ripiena di un liquido più denso che l’umor acqueo, e somigliante al
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g. Umor acqueo. — La parte dell’occhio che è al di qua dell’iride e della cristalloide verso la cornea trasparente è ripiena di un liquido poco
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nervo ottico. Essa fa nell’occhio la funzione che fa il vetro appannato nella camera oscura, perchè è sopra di essa che si dipinge l’immagine degli
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Cammino dei raggi luminosi nell’occhio. — Da ciò che abbiamo detto l’occhio può assai bene paragonarsi ad una piccola camera oscura.
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Indice di rifrazione dei mezzi trasparenti dell’occhio.
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Curvatura e dimensione delle diverse parti dell’occhio.
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Sia AB un oggetto posto avanti all’occhio; i raggi di luce divergenti dai punti AB saranno resi convergenti dalla rifrazione nell’umor acqueo che li
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Colla visione ad un occhio solo è difficile giudicare della distanza degli oggetti. L’occhio in questo caso può solo giudicare della distanza per
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’occhio alle estremità opposte dell’oggetto, si troverà che se l’oggetto si avvicina l’angolo cresce, e decresce se l’oggetto si allontana sino ad A’ B
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L’occhio è dunque una piccola camera oscura. I limiti della sua visione, ossia della sua capacità, è generalmente da 25 centimetri ad una distanza
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La differenza che si osserva tra l’occhio e la camera oscura ordinaria riguardo alla perfezione della immagine che si produce, la qual perfezione
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Il presbita ha vista troppo lunga, ossia non vede bene alla distanza della visione distinta di un occhio sano, che è di 25 centimetri, ma ad una
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raggi luminosi, prima che entrino nell’occhio.
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’immagine che si ottiene, e che tanto più grande è il limite della distanza focale. La stessa cosa succede nel nostro occhio, presso il quale il
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Se all’occhio posto in o arriva da un punto A del corpo un raggio luminoso, l’occhio proverebbe la stessa sensazione ove
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Prospettiva. — Quando si vede un oggetto con un occhio solo, non si ha la sensazione del suo rilievo, ma della sua prospettiva, ossia l’oggetto
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partendo sempre dall’occhio percorresse ogni punto della linea, che si vuol rappresentare. Se il corpo è poliedro se ne può dunque disegnare in
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Da questa spiegazione si ricava, che quando si esamina una prospettiva od una fotografia, si otterrà il più grande effetto osservandola con un occhio
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Havvi una differenza essenziale tra la visione coi due occhi, e la visione con un occhio solo. Egli non è che coi due occhi che si può ben giudicare
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occhi è poco distante, i due assi ottici dovendo convergere verso l’oggetto, ne risulta che la prospettiva è notevolmente diversa per ciascun occhio
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guardato. Quindi è che la prospettiva di A sarebbe a per l’occhio o, e sarebbe a” per l’occhio o’. Similmente si scorge come la prospettiva di una
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2° Che ciascun occhio vedesse sul quadro la sola prospettiva che gli conviene.
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1° Che sul piano del quadro fosse segnata ciascuna delle prospettive del corpo conveniente a ciascun occhio;
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infine si suppone posta una divisione tra un occhio e l’altro, la quale si prolunghi quasi sino a toccare il piano delle due prospettive in modo che l
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Se si ha un corpo geometrico avanti agli occhi, è facile il costrurre sopra un piano la prospettiva che conviene a ciascun occhio, e si hanno regole
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Siano PQ due punti simmetrici nelle due immagini. Un pennello di luce inviato da P si riflette nello specchio, e l’occhio posto in L lo vede in R, e
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L’interno dello stereoscopio lenticolare deve sempre essere annerito per evitare ogni nociva riflessione di luce verso l’occhio. Il fondo dello
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un batter d’occhio la sua concentrazione relativa.
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sempre che il segno della divisione, il centro, ossia il punto più basso del menisco, e l’occhio dell’osservatore formino una sola linea retta.
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trasparente, contiene ancora in se stesso molte sostanze eterogenee, le quali, sebbene microscopiche, ed appena visibili ad occhio nudo, tuttavia sono capaci
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’occhio e nel collo; e finalmente che la luce non sia così intensa, che la parte più illuminata venga a proiettare un’ombra troppo pronunciata sulla
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affinchè l’occhio del posante possa riposarsi, si farà guardare sopra un fondo oscuro, in cui si pose un distintivo da prendere di mira. Così si evita
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quantità di impressione luminosa è impercettibile all’occhio quando è minore di 1/10 di quella già effettuata, sia in più che in meno. Vale fa dire un
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luminosa che produce l’impressione fotografica può non coincidere coll’immagine luminosa che l’occhio vede, ed essere o più vicina o più lontana dall
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centimetri. Porto questa lente tra l’occhio e l’oggetto, ed osservo così nella mia lente il monumento rovesciato, come nel vetro smerigliato della
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ed assorbire tutta la luce bianca, ma una gran parte ne rimandano inalterata, quantunque al nostro occhio sembrino non riflettere che luce colorata
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soluzione del cloruro d'oro acido, per seguitare coll'occhio le differenti fasi per cui passa il colorito, senza alcun pericolo di danneggiare la
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