la immensa amarezza dei disinganni ; dirle la noia che precede gli anni; dirle che Iddio ci ha fatti al sogno, all'estasi e all'oblio! Questo vorrei
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santo oblio, come un intingolo della massaia quando i fittabili tornan dall'aia ; quando gorgoglii è tutto tuo l'ingegno, o a poco a poco, come un
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padre; ma le materne lagrime non prevedeva Iddio? Oh lo spietato oblìo che domina nel cielo! Nel cielo ?...Arpìa, silenzio! Ci può la madre udire: la
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non so nulla, che ho intero il genio di un bambino in culla. Giù, giù, giù vino, giù sonno ed oblìo! E al primo albor su questo cranio mio, fanciulla
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carnefice, vorrei farmi becchino per lacerarti, o secolo, quel manto d'arlecchino; e sul tuo muto Golgota cacciarti col tuo Dio, e imprecarti l'oblìo
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sogno; è un'alcova pulita e silenziosa, è il delirio, è l'oblìo d'ogni bisogno; d'ogni bisogno, d'ogni legge umana, di tutti i gioghi alla carne
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