anche lei in Brasile o in ogni modo lontana anche lei. Ippolita non ne parlava tanto ma forse ci soffriva, anzi mi ero fatta l'idea che su questo
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molto meglio di quanto potrei fare io, so che voleva scriverti, anzi la lettera potrebbe già essere arrivata, forse la troveremo a casa, o se no l'avrai
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tutt'intorno stavano dei tronconi di personaggi di pietra, o magari animali o mostri, non si capiva bene perché erano molto fracassati. Ippolita mi spiegò
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una cosa. Te la dico perché sei mia amica, ma guarda che è un segreto. C'era davvero, allora, il segreto o mistero. Mi pareva bene. - E tu dilla. - Non
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un film o un libro che non le erano tanto piaciuti diceva: «A te ti ha fatto palpitare? a me no».) - Se non ci fosse tutta quest'acqua di mezzo si
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milionaria e avessi fatto tre volte il giro del mondo con lo iòtYacht (inglese; pronuncia iòt): panfilo; bastimento da diporto, a vela o a motore
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vestite in maniere mai viste e profili di re che chissà mai in quale angolo del mondo regnavano o avevano regnato. Quei rettangolini che messi tutti
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tutti cominciano a sospettare e ad aver paura ma riescono ancora a comportarsi in modo piú o meno normale. Preciso cosí. Venne su Remigio. Messo al
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fece su una risatina. Ma in stazione un carabiniere c'era davvero. Fisso o di passaggio, questo non lo so, perché non mi è mai venuto in mente di
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meglio feci anche una girata nel parco. Su e giú col cuore in gola per quei viali e vialetti, sotto gli abeti (o pini). C'era un gran silenzio; chiamavo
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in casa della nonna fu un po' l'Epilogo della nostra storia al castello. Anche quella era stata a lieto fine, piú o meno: be', l'avevo ben salvata
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di sotto al suo solito modo di quando una cosa non le andava o non era un granché. Il cuore tornò giú precipitando in picchiata. - Come sarebbe, finto
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liuto che non c'era e attaccai: - Plin plin, plon plon. O dama che da quel balcone... - ...verone... - ...che da quel verone spenzoli i tuoi codinzoli
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Anche se non volevo fare domande il mistero o segreto cominciò a sembrarmi molto più chiaro già l'indomani mattina, quando arrivò la lettera
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ripassi. Un ridere, certe volte! Ci attaccavamo la ridarella a vicenda, io a lei o lei a me, e poi viceversa e versavice e cosí avanti per mezzo
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faceva solo due o tre giochi difficilissimi, di quelli per ultraesperti.) Dunque mi misi di sentinella nell'ingresso. Era sempre lí che mettevano la
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proseguito nella solita formazione di tutte le passeggiate, noi due insieme e la zia per conto suo, piú avanti o piú indietro non aveva importanza. Fu una
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altro tempo si sarebbe fatta beccare da Remigio o dalla cuoca, insomma dal primo che si alzava, e allora addio. Oppure era già andata via e io, che
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