Era una brutta faccia. Tirata, stravolta, peggio ancora di quel primo giorno quando lei si era tanto offesa che lo zio prendesse in giro il nostro
su col treno il sabato sera. Lui non l'aveva mai presa sul serio, la storia del nostro tesoro. - Mai più! - rispose la mamma, che invece ci giurava
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sulla sponda del letto, che era il legno che avevo piú a portata di mano. Questo fu il nostro saluto. Adesso bisogna andare dietro a Ippolita: era lei che
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perché del nostro lavoro. A che serve. Che cosa produce. Che cosa ha a che fare con la sua vita e con la sua morte. Il barone sospira di nuovo. Il signor
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Lamberto? — Non lo sappiamo. — Non vi sarete mica ammattiti tutti e due!... — Tutti e sei, allora, perché siamo in sei. È il nostro lavoro. Siamo pagati
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detto il capo, — lei è nostro prigioniero. — Non ricordo di aver dichiarato la guerra a nessuno, — ha risposto il barone, — e non ricordo di aver perduto
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Lamberto Sotto la firma, il capo dei banditi ha aggiunto, in stampatello maiuscolo: POSCRITTO - IN CAMBIO DEL BARONE LAMBERTO NOSTRO PRIGIONIERO
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FATE CONTO CHE QUEL DINERO SIA GIÀ NOSTRO.
PROVVEDEREMO ANCHE A TACITARE IL NOSTRO STOMACO CON UN PRANZETTO DI PRIM’ORDINE.
IL NOSTRO PRODE SERGENTE SI LIMITERÀ A CHIAMARE UN BECCAMORTO PER SBARAZZARSI DEL CADAVERE, E CON QUESTO SARÀ PIÙ CHE CONVINTO DI AVERE FATTO IL SUO
EHM, ZIO, HO PAURA CHE SIA ANCHE UN PROBLEMA NOSTRO...
BENE, COMMISSARIO! CREDO CHE IL NOSTRO LAVORO QUI SIA FINITO!
AH! AH! UN BEL PIANO PER IL NOSTRO SIMPATICO BUFFONE!
PROPRIO VOI, PIBODY! IL NOSTRO PIÙ GIOVANE E BRILLANTE STUDIOSO!
UN NOSTRO AMICO CI HA DETTO CHE LA PIÙ GRANDE ASPIRAZIONE DELLA SUA VITA...
... IL NOSTRO DON PAPERON DE LAS PESETAS A CENA HA MANGIATO ZUPPA DI FAGIOLI!
EVVIVA! QUALUNQUE COSA FACCIA, D’ORA IN AVANTI, POTREMO ANDARE ORGOGLIOSI DEL NOSTRO GRANDE ZIO!
IL NOSTRO PIANO FUNZIONA COME UN OROLOGIO SVIZZERO! TRA DUE MINUTI ESATTI, LA MACCHINA DI COOTER PASSERÀ QUESTO CAVALCAVIA!
VI AVVERTO CHE SE PERSEVERETE NEL NOSTRO MALSANO INTENTO, SARÒ COSTRETTO A MULTARVI DI CENTO DOLLARI PER OGNI MINUTO DI TRASMISSIONE ABUSIVA, DOPO LA
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
dal nostro inviato
dal nostro inviato
DAL NOSTRO INVIATO
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
• Casini: «Melandri, tu leggi il Bignami del nostro programma».
La difesa del gruppo Agip: il nostro è un vero mercato
culturale non indifferente nel nostro Paese».
l'intervento del fondo anche in questi casi. Ma soltanto dopo la denuncia. Forse, sapere di poter contare su uno strumento come il nostro può servire a
Edmond Rostand (o, nel nostro caso, dei non meno impeccabili doppi settenari di Mario Giobbe, il suo «classico» traduttore italiano), il nasuto
nostro Paese all'Europa di Maastricht. Ma i propositi elettorali non sempre sono in linea con le proposte di legge.
mestiere. Sento la responsabilità di poter essere un attore giovane e nuovo del nostro cinema e di poter forse riuscire con il mio impegno e con quello
E così, finalmente, dopo il Tax Day abbiamo avuto il nostro «Culture Day». La questione culturale — il brutto anatroccolo della politica italiana
nostro avvenire affettivo, ma ben centrato e recitato, ricco di patologie comuni e di osservazioni sociologiche che restituiscono alla «privacy» del
MAIT BUY. Ancora una volta tornano, per il piacere del nostro subconscio, il Dr Jeckyll e Mr Hyde, sdoppiati per incuriosire la povera governante
tra i rappresentanti politici odierni. «E incredibile — osserva Ronconi — come certi testi sembrino sempre più moderni, addirittura del nostro tempo
, l'Italia non ha nulla da imparare dagli Stati Uniti. Anzi, dice, «Modigliani farebbe meglio a proporre agli americani di adottare il nostro sistema e non
nostro secolo, è economia di pensiero: la tecnologia si aggiunge ora, è potenza di calcolo (concepibile per il calcolatore umano). C’è ancora un passo
Il caro-carburante e l'indagine dell'Antitrust, innanzitutto. «Il nostro è un mercato di vera concorrenza — si difende il presidente dell'Agip
stesso. Il problema, semmai, è quello che indica Baudrillard nel suo «Delitto perfetto»: una volta realizzala l'integrazione tra il nostro cervello e la