Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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La Stampa

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AA. VV. 6 occorrenze

garibaldino Bixio, impaziente di puntare i cannoni sulla cupola di San Pietro. I nostri governanti vagheggiano intorno a sé un mondo uscito fresco fresco da un

affligge i nostri ordini militari? sarà egli quel ministro, che saprà guarire una tale malattia con mano energica e volontà generosa? Sono domande, a

dei nostri uomini politici di riconosciuto valore si è occupato a fondo e tecnicamente delle questioni militari. Corrisponderà alle esigenze del

La Berlino licenziosa dei nostri giorni risuscita il Machiavelli commediografo. Ma la censura non ha permesso la recita integrale della Mandragola

L'avv. Enrico Bono è stato rinviato alle Assise e per legittima suspicione fu rimandato a giudicare dal nostri giurati. L'istruttoria, che

, e là, dove sindaco e Giunta c'invitano a riposero, sicuri nella fortuna che seconderà i nostri sforzi e le nostre energie, sarebbe pusillanimità

L'evoluzione della cultura e la stampa quotidiana

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Alcide de Gasperi 2 occorrenze

Il grande giornalismo è in mano dei nostri più accaniti avversari; nella stampa loro, ch’è la più diffusa e la più influente, vengono dettate le leggi

risorgano i nostri padri antichi e camminino per le contrade d’oggi dì. Li meraviglierà anzitutto il progresso meccanico, la macchina a vapore, la macchina

Introduzione. La società cristiana

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Murri, Romolo 1 occorrenze
  • 1907
  • Murri, La vita religiosa nel cristianesimo. Discorsi, Roma, Società Nazionale di Cultura, 1907, X-XVI.
  • Politica
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quella che rischiara il cammino a noi e che i nostri occhi o le nostre coscienze veggono. La seconda parte di ciascun discorso verrà invece dedicata

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La vita religiosa nel cristianesimo. Discorsi

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Murri, Romolo 28 occorrenze
  • 1907
  • Murri, La vita religiosa nel cristianesimo. Discorsi, Roma, Società Nazionale di Cultura, 1907, 1-297.
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E se tali uomini, agitati da tali pensieri, si avvicinano per consiglio ad un sacerdote od aprono i libri e ascoltano la parola dei nostri consueti

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, esteriormente, estraneo il cattolicismo nei nostri paesi latini. Il popolo sul quale un grande ideale è passato, come una vampata di entusiasmo, senza che la fede

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triste destino. Mentre i giovani figli d'Italia si precipitano verso i nostri istituti di educazione secondaria numerosissimi, scuole di religione

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e animale — con i quali noi le rischiariamo, ed infine la possibilità sperimentata di trasformare gradualmente i nostri stati di coscienza e la nostra

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noi stessi, gittare gli occhi nell'intricato groviglio dei nostri stati di coscienza, vedere che cosa ci è venuto dal mondo esterno, che cosa è

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personalità morale ed acquistando il senso vivo della libertà e responsabilità dei nostri atti, e potremo dirigere consapevolmente la vita agli scopi

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servitù dello spirito alle cose esteriori, egoismi infecondi, concezioni e rapporti di dominio e di violenza, false visioni degli interessi veri nostri

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un volere al quale non sfugga nessuno sin dei più intimi e riposti atti della coscienza può introdurre nei nostri spiriti una vera unità.

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la parola evangelica, profondatasi lentamente nella coscienza umana, l'avrà tutta penetrata e riplasmata. I nostri schemi difettosi non riflettono che

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singolari esempi di ipocrisia religiosa non vediamo noi oggi con sorpresa e dolore fiorenti e venerati sotto i nostri occhi!

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voleri, essa è, di per sé, una vita, non individuale, ma collettiva. E noi abbiamo avuto anche, in uno di questi nostri discorsi sulla carità, occasione

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nostre schiere è dato da donne, bambini, volgo ignorante; lo stato mentale di molti dei nostri, dai quali dovremmo aspettarci, anche per l'ufficio che

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l'obbedienza, la prudenza, divenuta appunto storicamente sinonimo di inerzia spirituale, come si ripeta sempre, fra i nostri, uno stupido linguaggio di

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quindi anche col Padre. Il pane, che i nostri occhi veggono, non è più che un segno; cioè, del pane non vi è più che il segno, il fenomeno, un gruppo di

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pane che noi diciamo essere ora il corpo ed il sangue di Cristo presente, e qualsiasi altro pane; e l'impressione in tutti i nostri sensi è

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Da questa variabilità dei nostri stati di coscienza proviene, anche in coloro che aderirono alla legge morale ed al Cristo, la possibilità della

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il controllo scientifico: indi giungiamo a sapere più o meno di un divino, d'una legge morale, e delle altre cose riguardanti i nostri rapporti

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V. Ebbene, nel cristianesimo, questo risalire con la coscienza ai nostri atti più intimi, questa negazione di noi stessi come di norma autonoma della

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fare, dico, di noi dei figli di Dio e dei fratelli nei nostri vicendevoli rapporti. L'eucarestia, centro della vita cristiana nella Chiesa, è appunto

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, intorno a questi nostri altari, le anime, assetate di redenzione e di bontà, e le preparano a portare con sé nella vita l'alito caldo d'una speranza divina?

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lati della professione cristiana che non sempre sono, come dovrebbero, presenti alla coscienza dei nostri fedeli, e la cui trasgressione snatura ed

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ed ansioso indagare intorno alle sorti della psiche nella vita, alla realtà intima di essa, ai nostri commerci con le «anime» dei trapassati od altri

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nostri cristiani.

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VI. Signori, chi non tenesse conto che di ciò che intorno alla natura di Dio ed ai nostri doveri verso Lui è contenuto nella nostra rivelazione o

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dei nostri pensieri e dei nostri atti. Per rendercene conto esattamente noi dovremmo fare un lavoro di riflessione, di esame di noi stessi, di

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, di desiderii e di affetti buoni? Le parole che noi diciamo, gli stati d'animo nostri che riveliamo all'aspetto ed alla condotta, l'esempio del nostro

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L'arte e la pietà sono scesi talora a trovarli nelle suburre: ma come poco se ne occupano i nostri cristiani!

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aggiunse poi che, mentre il pensiero e il costume religioso di molti dei nostri erano così impacciati, questi non seppero prendere una parte larga e viva

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La nostra politica

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Sturzo, Luigi 2 occorrenze
  • 1907
  • Scritti inediti, vol. i. 1890-1924, a cura di Francesco Piva, pref. di Gabriele De Rosa, Roma, Cinque Lune-Ist. Luigi Sturzo, 1974, pp. 315-321.
  • Politica
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Quarto stadio - entrata dei cattolici nel parlamento: scaramucce. Ricomposizione stentata dell'organizzazione. Tendenza a renderci padroni dei nostri

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. non sono il partito politico né possono esserlo. Funzione dei nostri deputati alla Camera.

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XXII Legislatura – Tornata del 1 marzo 1907

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Marcora 11 occorrenze
  • 1907
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
  • UNITUSCIA
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anche una questione di elevazione e di educazione per le classi operaie e per i nostri giovani; perchè, se voi fornirete agli operai questo mezzo

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meraviglie dei nostri monumenti, bellezze e meraviglie che gli stranieri ci invidiano e che molti di noi purtroppo non conosciamo.

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Pensate, egregi colleghi, che nell'anno testè spirato a circa 800,000 sommarono i nostri emigranti, senza contare l'emigrazione clandestina, che si

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A questo principio, come sapete,-si ispirò e rese omaggio la lègge del 1889, la quale segnò un punto luminoso nel progresso dei nostri ordinamenti, e

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la tenacia dei suoi propositi, sorretta dalla conoscenza che dei nostri ordini amministrativi egli ha profonda, sia questa volta coronata da miglior

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Un buon cammino, onorevoli colleghi, hanno fatto i nostri istituti amministrativi con parecchie decisioni ispirate ai dettami della equità, ed in

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pericolo di frequenti contraddizioni. Se avessimo, dirò così, due camere, due sezioni, come sono nei nostri tribunali importanti, nelle nostre affollate

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Ma adesso i nostri costumi sono cambiati, la giustizia amministrativa è diventata un'abitudine ed un bisogno, essa funziona anche come freno

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Si comprende che questa funzione della giustizia amministrativa, nei primi momenti, per la difficoltà delle origini, perchè nuova nei nostri costumi

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Chiudo con una raccomandazione di altro genere. Lungi da me qualunque allusione personale, ma il fatto è che i nostri consiglieri di Stato sono

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Grippo. Dunque, quando quei nostri maestri, Mancini, Pisanelli e loro compagni, distinsero la competenza dall'eccesso di potere, videro che

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