, nello spirito e nella letteratura francese ai giorni nostri. Ma veniamo finalmente alla pittura nell’Esposizione.
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genio. Ciò che Overbeck voleva fare coi nostri quattrocentisti, egli fa assai meglio con la pittura d’Holbein e d’Alberto Dtlrer. V’è durezza e
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sua forza d’esecuzione è tale, che quando le sue figure s’ingrandiscono, acquistano invece di perdere, e le semplici scene che pone sotto i nostri
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L’arte italiana ha avuto un singolare destino all’Esposizione di Parigi. Il pubblico s’affollò innanzi ai nostri quadri, e più ancora alle statue
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La scelta dei nostri quadri, fatta in diverse città, senza che gli uni sapessero degli altri, con uno spazio assai ristretto a Parigi; il non avere
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condizioni divenne quasi centro e moderatrice di questo gran moto, raccogliendosi i nostri principali scrittori a Firenze, ove imparavano la lingua
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permette ad alcuno dei nostri pittori d’esercitare un’azione generale sullo spirito del paese, e non dà alle sue opere un carattere nazionale. L’arte
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splendore dell’arte italiana abbacinò il genio francese, obbligandolo ad ammirare ed imitare i nostri lavori. Comunque sia di ciò, nel secolo XVIII, in mezzo
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della scultura lombarda. Sarebbe curioso paragonare le lodi che il pubblico faceva, le commissioni che i nostri scultori ricevevano da gente d’ogni
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scena storica d’uguale importanza, fra quelle dei nostri pittori moderni.
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la cognizione del disegno. Ora la storia dell’arte è ima delle discipline più coltivate ai nostri giorni, fuori d’Italia, e non sarebbe difficile
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è risparmio di spesa; ma una linea barocca costa quanto una elegante, e quello che si spende nei nostri saloni, per supplire con un lusso sfoggiante
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nostri tempi pur vediamo in medicina dopo tanti sistemi successi l’uno all’altro, anche oggi si ritorna al genio del gran padre Ippocrate; perchè
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Potrebbe levarsi dubbio che le mosse dei nostri archi poggiati sull’alveo del fiume, e formanti un pilone, rimarranno disgiunte nel mezzo del pilone
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dimissione; il Tichi è un antico soldato del nostro esercito; il De Bosis è una rispettabilità dei nostri professori; il conte Cresci è un antico patriota
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ispettorati, a guisa dei nostri, che arriverete ad avere un buon servizio.
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quanto sta in suo potere, a far sì che anche i nostri introiti ferroviari tendino a duplicare. A ciò ottenere servirà assai opportunamente un treno
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il nostro commercio, i nostri agenti diplomatici e i nostri consoli.
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Non minor cura dobbiamo avere per la istruzione e la esperienza degli uomini di mare. Non parlo dei nostri costruttori e dei nostri comandanti
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Verrà tempo in cui l'Italia primeggierà anche sui mari; ma ora abbiamo maggiore bisogno di provvedere all'armata di terra e ad assicurare i nostri
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Dobbiamo porre sollecita cura a fortificare i nostri porti e massime i militari. Imitiamo la Gran Bretagna che, durante le gigantesche lotte
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Dobbiamo favorire il rinnovamento e la estensione dei nostri boschi, l'aumento dei combustibili in generale, degli scavi di miniere e degli
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Il nostro paese ha 11,100 chilometri di coste, comprese le isole. Il movimento generale della navigazione dei nostri porti nel 1866, sommando gii
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Mi basterà per poco il rammentare il passato di Genova, Pisa e Venezia, le quali non solo erano padrone dei nostri mari, ma la loro possanza ed i
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Non so se la Camera sappia che, allorquando i nostri marinai disertano, per esempio, in America dove noi abbiamo un grandissimo commercio, si
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nostri porti, mi è d'uopo parlarvi del personale della nostra marina. In Italia abbiamo la rilevante cifra di 155,747 inscritti marittimi, dei quali
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Ripeto, il Frascara non poteva legalmente intervenire prima che il verbale fosse approvato; ed era poi naturale che questi nostri due colleghi, per
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. Infatti, so io che in Firenze alcuni dei nostri colleghi per cinque mesi non poterono intervenire alle adunanze, e lo stesso prefetto non credette di
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congedo (potete bene immaginarvi che, se si domandasse il congedo, i nostri amici lavorerebbero ben volentièri perchè noi potessimo qui venire), perchè lo
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Ma, se è necessario per il nostro commercio di avere un numero di navi armate, lo è tanto più per i nostri ufficiali. Signori, noi non avremo mai una
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I nostri consoli reclamano continuamente perchè si voglia proteggere il nostro commercio all'estero e le nostre colonie che sono numerosissime, ed
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Quindi la necessità d'una squadra permanente d'evoluzione. Tale squadra, la quale sarà l'istruzione dei nostri ufficiali, non solo di grado inferiore
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Io presenterò un ordine del giorno, che spero l'onorevole ministro e la Camera vorranno accettare, perchè la sorte dei nostri ufficiali di marina
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grande sviluppo nel Giappone, e come moltissimi nostri commercianti ed industriali si rechino in quei luoghi, collo scopo d'incettare il seme dei bachi
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della più alta barbarie, e come i nostri marinai venissero barbaramente trucidati in quelle acque. Ciò che più importa si è che questi fatti si
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Così stando le cose, e cominciando a manifestarsi fra i nostri naviganti e fra i nostri commercianti un certo risveglio, che li induce a navigare ed
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Grecia, uno in Sicilia, un altro in Sardegna. Giustissime proposizioni sono queste; ma mi permetto di osservare che in questi punti i nostri legni di
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nostri voti la legge che attualmente si va discutendo in Comitato privato
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testimonii ogni giorno, ma che alla nostra ragione freddamente positiva, avvezza a non accettare che i fatti i quali cadono sotto il dominio dei nostri
. Da ciò parmi poter dedurre che se la verità ed il senso pratico della vita rendono più leciti e più nobili i nostri piaceri, ne rendono però il numero
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lei, e della sua forza, e della facoltà di governarla, la maggiore responsabilità delle nostre opere e dei nostri divisamenti. L'egoismo che sembra
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sarà rivelato; in cui si spiegherà tutto intero ai nostri occhi lo spettacolo di una vita, le cui fila incominciano nell'eternità e si perdono
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. Certo se dalla conoscenza dei nostri destini noi possiamo attingere alcune idee di quelli che governano gli altri mondi e le altre creature, e avventarci
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ninfe che si cullano sulla placida superficie dei nostri laghi: il cielo era alto, sereno, limpidissimo, e si tingeva curvandosi verso l'orizzonte
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Accademia della crusca
