grandezza!" Sta bene, purchè non si dica come lo sogliamo dire per consuetudine dell'animo contratto nelle nostre scuole classiche, dove si canta un inno
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deve fornire i mezzi del benessere; ma la donna deve darne l'intelligenza e il modo di goderne. Infine, diremo anche noi con parole non nostre per
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difficile, nel collettivismo delle nostre forze, della nostra volontà e delle nostre esperienze, di potere rendere meno amara negli infelici la povertà e
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quella moderazione che limita le nostre passioni, smorza l'ira e consiglia l'indulgenza per coloro che hanno fallito involontariamente; essendo una
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approssimativamente il numero di idee o di pensieri di quella folla nera, compatta, che esce ogni mattina dalle nostre case, inonda le piazze, ciarla, stride
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riassumere il casta vixit - lanam fecit - domum servavit dei latini, ed è bello ritornare alle nostre antiche abitudini di esser discreti, di evitare
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sangue è come veder tagliate via parte delle nostre membra. Notiamo di passaggio che il lutto vedovile, che è il più lungo per legge, in realtà, riesce
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artisticamente. Se però tali usi han preso piede in Italia, è segno evidente che le nostre attitudini erano ben disposte ad accettarle e il nostro spirito ad
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altrui, o con tutto quello che essendo mondo e lucido può essere appannato dalle nostre mani. I guanti si portano fuori di casa, nelle visite, in ferrovia
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Operare, del nostro agire, delle nostre resistenze, del nostro coraggio, della nostra pietà, della nostra ammirazione per le cose belle. E questo
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pena che, come accade di molte nostre disgrazie grandi e piccole, ci andiamo a cercare da noi stessi. La morale di tutto questo è che dobbiamo
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grazioso, e nell'assoluta padronanza del proprio abbigliamento. Le nostre antiche gentildonne italiane fondevano l'arte col vestito, coll'ornamento e coi
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destino ce lo facciamo noi, con le nostre stesse mani, figliuola mia! -Fosse campata mia madre! È morta di dolore, dai maltrattamenti. E piangeva per me
; dobbiamo farcela con le nostre mani. Fascio dei Reduci, Circolo degli Agricoltori, Circolo degli Operai avevano fraternizzato dopo che il cavaliere era
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? - Tutto dobbiamo credere noi, poveri contadini, quando si tratta di noi e delle cose nostre. Alla figlia di un galantuomo glielo avrebbe consigliato
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ritornerà. È inutile che tu smanii e storca gli occhi. Solamente voscenza deve adattarsi al basto delle nostre bestie; non abbiamo sella noi. - Te ne
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Torniamo tre anni addietro, dieci armi addietro e dimostriamo con i fatti la sincerità del nostro programma e delle nostre finalità.
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Come forse il lettore ha già sospettato, la critica delle nostre condizioni politiche presenti, che nel volume del N. occupa quasi i due terzi, non è
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intellettuale è riassorbito tutto lo scopo pratico che queste ricerche possono avere. Ma c'è un gruppo di giovani, il quale ha tutte le nostre simpatie
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implacabili di ogni controllo sulla loro azione. Qualche giovane, uscito dalle nostre fila, dal quale si sperò che si facesse in Campidoglio interprete
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che di fanciullesco e di stantio hanno ancora le nostre abitudini umane, tutto questo i progressi della democrazia sembra debbano suggerire alle società
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giornali clericali e giornalisti che dovrebbero conoscer bene le cose di Francia si affrettarono a prendere in giro le nostre previsioni. Ed ebbero troppa
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Alla Chiesa francese mancava, abbiamo già detto nelle nostre precedenti lettere da Parigi, una visione chiara della realtà delle cose e del programma
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incapaci ad affrontarli e risolverli; e che essi pesano come un vizio organico latente, su tutto il sistema delle nostre attività pubbliche.
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pensiero e di energiespirituali, depositata già nel centro della tradizioni e delle anime nostre, fatta luce e calore del nostro genio nazionale, vita
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Laurent, di Grammont e di altri celebri filibustieri, rovinarono le nostre colonie e misero a ferro ed a fuoco tutte le nostre città marinaresche del
ad una grande fattoria. Se avete ancora di quei bei dobloni, potrete acquistarne finché vorrete. - Le nostre borse sono ancora assai fornite, malgrado
spiano attentamente tutte le nostre mosse. Quindi, volgendosi verso i negri che reggevano il lungo palo a cui era appesa l'amaca, disse loro: - Nel mio
taverniere del malanno avrà chiacchierato ed il governatore, mio amico, avrà lanciato dietro le nostre tracce una scorta d'onore, coll'incarico di
mille modi attorno agli alberi, formando dei bellissimi festoni. - Cerchiamo di far perdere le nostre tracce ai doz - disse poi. - Forse ci riusciremo
affare un agguato. - Abbiamo le nostre spade, - rispose il signor di Ventimiglia. Entriamo. I due negri che guardavano il portone, armati di alabarde
qualunque distanza. Che le nostre carni siano impregnate d'un odore speciale? - Sí, di polvere da sparo, - disse Mendoza, ridendo. - È vero, signor
ardimentosi marinai. Prendiamo le nostre precauzioni, poiché, se si tratta veramente della Santa Maria, non le darò tregua finché non avrò nelle mie mani
mangiare le nostre! Gli jacarè amano avere i cani dentro il loro ventre: vedrete che bell'assalto! - Sí, sono i caimani che giungono - disse Buttafuoco
? - Appena due dozzine. - Mandatene uno nella chiesa ad annunciare agli assalitori che, se non capitolano, ammazzeremo per ora quelli che teniamo nelle nostre
è sparsa la voce lanciata da quel taverniere del malanno che noi siamo filibustieri, il marchese di Montelimar avrà lanciato sulle nostre tracce i
. - E ne uccidete molti di quei furfanti? - Uff! qualche volta qualcuno cade sotto i nostri archibugi, ma quasi mai sotto le alabarde delle nostre guardie
? - Centocinquanta, con quelli di Raveneau de Lussan. - Ed altrettanti ne ho io, - rispose Grogner. - Se Pietro l'Olonese con un terzo delle nostre forze ha
alle nostre ombre. - Temete che ritorni? - Chi può dirlo? Non trovandoci su questa via, potrebbe distaccare un manipolo dei suoi cavalieri e rimandarli
terribili filibustieri che fecero tremare per tanti anni le nostre colonie del golfo del Messico? - È un segreto che non vi posso svelare, marchesa, - rispose
prendiamo d'assalto la fortezza, - disse Raveneau de Lussan, il quale non dubitava mai di nulla. - Come è caduta nelle nostre mani la città, cadrà anche
, fanalaio! - gridò il guascone, prendendo un remo. Colle nostre piastre comperati un barilotto d'aguardiente. Fa bene ai vecchi, te lo assicuro io. Il
. - Piovono però anche delle bombe, Mendoza; e gli spagnuoli ne hanno di quelle non meno terribili delle nostre. - Non dico il contrario, amico
! - disse il conte. - Peggio, signore! - rispose il bucaniere. - Quei selvaggi sanno fabbricarsi delle capanne assai piú comode delle nostre