attribuita, e situarla invece nel contesto della più autentica produzione plastica della nostra epoca. Un’altra premessa inoltre mi sembra opportuna: molto
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Hegel, sbandierando una «morte dell’arte» che il filosofo avrebbe pronosticato e rivolto proprio alla nostra arte, mentre, invece, egli semmai la
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Quali sono allora le soluzioni possibili? Una - almeno in questa fase della nostra cultura - può consistere nell’approfondimento e perfezionamento
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», tra razionale e irrazionale, può derivare, nella nostra età, un impulso a continuare nella realizzazione di quelle opere e di quelle situazioni alle
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stesso fatto di esserci limitati nella nostra scelta ad artisti in prevalenza giovani e giovanissimi, ce lo impediva; né pretendiamo di aver indicato
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ferrea e non mobile come la nostra, si avrebbe soltanto la possibilità d’un’espressione come «arme Kunst» «poor art» (e non «Kunst arme», «art poor
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tener conto era quello dello schieramento dominante l’arte visiva in questo preciso momento. Tanto più che la nostra intenzione non era quella di offrire
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Piacentino, che, da un lato ha demistificato l’aspetto meccanomorfo della nostra cultura tecnologica, dall’altro ha sfruttato i valori ludici e lo
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guardare in faccia la nostra società consumistica interpretandone gli aspetti più triviali attraverso quella che vorrei definire una «redenzione del
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Ogni volta che ci troviamo dinnanzi ad un’opera pittorica o plastica, l’immagine che viene a costituirsi della stessa nella nostra mente è pur sempre
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«trasmissibilità» dello stesso se è impossibile o improbabile allo stato attuale e normale della nostra coscienza (mentre sarebbe sia pur raramente
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Ritengo che, tutto sommato, queste operazioni abbiano segnato un’importante svolta nell’indirizzo della nostra arte visuale. Infatti - dopo la
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dedicare la nostra attenzione nelle pagine che seguono. L’arte concettuale, dunque, non deve essere considerata come identificantesi con l’oggetto, ma come
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voler significare come, in realtà, nella nostra epoca l’arte possa assumere anche aspetti diversi da quelli di ieri e tali da offrire alla mente dello
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rispecchianti la nostra epoca (guerre, lotte di classe, prigionia, tortura...) ma l’utilizzazione di temi socio-politici (o anche scientifici
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Sono pronto ad ammettere una proprietà «riduttiva» alla nostra epoca, o quanto meno agli ultimi decenni della stessa, e a riconoscere alcuni dei
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Purtroppo, come è stato ripetuto fino alla sazietà, il frutto più succoso e più ambito dalla nostra società è proprio il Kitsch, e una volta
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Forse, in definitiva, la crisi dell’oggetto può significare - per l’Italia e per l’Occidente in genere - anche e soprattutto una crisi della nostra
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creata, è tuttavia altrettanto vero che essa può e deve possedere un’efficacia transtorica che supera e trascende i limiti della nostra conoscenza
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plurimillenario dell’arte cinese, cosi lontana da quella della nostra cultura occidentale, e solo allora ci accorgeremmo che ogni possibilità di
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tra quella civiltà e la nostra sopravvive (come sopravvive per quella etrusca, islamica, cartaginese). Il che non accade con le altrettanto eccelse
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L’innesto degli stilemi dell’arte azteca, maya, tiahuanaco, chaviss ecc., ma soprattutto di quella olmeca e tolteca, nella nostra cultura ha avuto
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«stilistica» che, come dissi, appare molto più vicina e «sympathetica» alla nostra odierna delle altre.
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Ma questa parentesi riguardante il nostro atteggiamento di fronte alle opere d’arte di civiltà lontane dalla nostra e l’efficacia «informativa» delle
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. (Questo nell’ottimistica ipotesi d’un miglioramento etico-estetico della nostra società consumistica e d’una sua apertura a valori non solo mercantili).
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pittoriche che certo hanno la loro prima nascita in Estremo Oriente, ma di cui ormai la nostra arte occidentale non potrebbe più fare a meno. E che poi codesti
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Guai se non credessimo ad un rapporto specifico - vogliamo dire isomorfico? - tra le manifestazioni artistiche e la strutturazione della nostra
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degradazione dell’opera. Perché dovremmo necessariamente creare per i secoli e i millenni futuri (come accadeva un tempo)? perché non solo per la nostra età
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, a considerare oltre alle attività propriamente pittoriche, quelle, non meno importanti per la nostra civiltà, dell’arte «applicata» all’industria
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fondamentale della nostra epoca culturale. È un fatto curioso che di Verdinglichung si cominciasse a discorrere in un periodo di tempo non lontano da
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tutte un preciso riferimento con alcuni aspetti della nostra vita di tutti i giorni. Come egli stesso afferma: «I am interested in the ambiguous imagery
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raffronto con gli eventi socio-politici e antropologici di questa particolare tappa della nostra civiltà.
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La nostra situazione a confronto con gli accordi tra il Vaticano e Madrid
sindacali per difendere l'autonomia e la libertà della nostra Associazione. Abbiamo reagito al sopruso che si voleva compiere nei riguardi di una minoranza
Reduci con una colonna di autolettighe da Cremona dove da venerdì 7 avevamo prestato la nostra opera di soccorso ininterrottamente sino al giorno 9
ricercata, l'avevamo inventata noi «granata». Quando c'era bisogno di una mano nella nostra metà campo o nella nostra area di rigore, io tornavo
categoria: fino all'anno scorso la nostra presenza era conosciuta in Italia per il contributo tecnico con il quale cerchiamo di migliorare il sistema
Affamati, stanchi, sporchi, abbiamo chiesto se fosse stato possibile rifocillarci prima del rientro nella nostra città. Siamo stati indirizzati al
Dietro nostra insistenza, ci hanno isolati in una sala attigua alla mensa stessa dove abbiamo consumato un pasto per la modica cifra di L. 1.800
ancora uno stato di diritto. La nostra imbarazzata risposta, fino a questo momento, è stata «sì, ma...».
disposizione di due anni fa. Ma nessuno ce ne aveva dato comunicazione! La nostra maestra ha cercato di convincere le guide e gli stessi impiegati
la volontà e la «scomodità» della nostra categoria sostituendo il valore delle responsabilità e delle qualificazioni col vociante velleitarismo delle
Il dottor Vecchiett, uno dei due medici che accompagneranno la nostra nazionale in USA, ritiene che l'incidente che ha colpito Benetti non dovrebbe
nostra memoria mai toccata dal cinema spagnolo.
contate su di noi. Siamo dei vinti, dei falliti, non cercate aiuto dalla nostra parte. Trovatevi la strada per conto vostro». E lui se la trovò.
superata del XIX secolo, e del conservatorismo fondato su un capitalismo di pura ricerca del profitto. La nostra dottrina è l'organizzazione di una
logica, dico 4-1 per noi e, in caso di eventi sfortunati, dico 3-2 ma sempre per la nostra squadra ». « Hanno già deciso di destituirmi - ha aggiunto
fatto i comunisti nella maggioranza. Allo stesso modo dichiariamo ora la nostra indisponibilità alla proposta che gli stessi comunisti ci fanno perché
interrompere la nostra felice esperienza, così noi per il prossimo anno, confortati anche dalla solidarietà dei genitori e delle altre classi, non
permettere nel corso di questi anni il perpetuarsi dell'egemonia politica della DC. «Il socialismo, quello che viene dalla nostra storia, è il socialismo