speranza di tornare indietro. Non è già nostra mente Non è nostra intenzione. di obbligare la gioventù ad avere sempre davanti a sè l'immagine della morte
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pari i doveri della nostra religione, e non aver timore di far palese la nostra divozione; ma conviene sfuggire ogni benchè minima ostentazione
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Il lavoro Per prima cosa raccomanderemo il lavoro, che è obbligo posto da Dio, che è un bisogno inerente lnerente, che è proprio della nostra natura
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2.Iddio creatore. Nella nostra coscienza è scritto a grandi caratteri il santo nome di Dio. E perchè? Perchè a Dio siamo debitori della vita, e di
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, e immagine del paradiso. Nella chiesa ci sembra di essere più vicini a Dio; la nostra fede in lui è più viva, e più fervorosa è la preghiera. Là
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2. Iddio creatore. Nella nostra coscienza è scritto a grandi caratteri il santo nome di Dio. E perchè? Perchè a Dio siamo debitori della vita e di
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immagine del paradiso. Nella chiesa ci sembra di essere più vicini a Dio; la nostra fede in lui è più viva; e più fervorosa è la preghiera. Là
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dei popoli barbari, e vi comandarono da padroni. Cacciati quei là, ne vennero molti altri più tardi; ed alcuni, con nostra vergogna, chiamati dagli
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Cavalletto. Io parlo seriamente, e parlo seriamente perchè questo, secondo me, è un grandissimo difetto della nostra amministrazione; il qual difetto
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di trasporto per le truppe sieno sufficienti, e correlativi al bisogno di una eventualità di guerra, verso la nostra frontiera orientale, che è la
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La sistemazione difensiva del Cadore è per noi una necessità suprema. Quella è l'unica zona della nostra disgraziata frontiera nord-est, dalla quale
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Or bene, signori, non dovremo tener conto nemmeno di questi fatti, di questi insegnamenti della nostra epoca? Non vogliamo per un tratto brevissimo
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degli sbarramenti alpini; secondo, a quello delle fortezze. Innanzitutto osservo che nel progetto di legge che è proposto alla nostra approvazione non si
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la nostra marina in caso di operazioni di guerra, quando fossimo obbligati in date evenienze per far entrare in bacino le nostre navi corazzate, di
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alle esigenze della nostra difesa marittima. Io già ho avuto tante volte l'occasione di manifestare alla Camera le mie opinioni in proposito che ora
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Gravissime sono le condizioni in cui si trova la nostra marina militare per ciò che riguarda l'assetto de' suoi arsenali. La condizione è questa, che
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grandi illusioni sopra questa nostra superiorità marittima, poichè nel caso considerato dall'onorevole Marselli, cioè nel caso di operazioni
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l'urgenza di compiere le opere di sbarramento sulla nostra frontiera nord-est. Nessuno però avendo presentato una proposta che concretasse quel
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ritirarlo perchè penso che quasi dietro a ciascuna delle quattordici porte, che stanno sulla nostra frontiera nord-est, vi ha un forte, e ve n'ha nissuno
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credere a uno smacco della nostra diplomazia.
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L'onorevole De Renzis ha detto che i giornali hanno menato molto scalpore per questo incidente. Io non lo so; ma da parte nostra abbiamo prestato i
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individuale, vi è bensì una responsabilità collettiva colle altre potenze, le quali hanno approvato l'iniziativa nostra, ed hanno indi firmato con noi il
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. Resta poi assodato che non abbiamo in Oriente interessi d'onore più di ogni altra potenza che sottoscrisse il trattato di Berlino; e l'opera nostra
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nostra agricoltura, dalla scarsa produzione che è presso di noi, dalla deficienza del lavoro nel proprio paese, cercano altrove il modo di
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Concedetemi di recare qui un ricordo personale. Un uomo illustre, il quale in nome della Italia nostra ha presieduto ad un memorabile arbitrato, il
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Per parte nostra affermo che non trasgrediremo mai così sacro dovere. Nè può trasgredirlo l'uomo illustre che per il cuore, per lo zelo, ed anche per
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Io chiedo se la nostra diplomazia pensi e provveda quanto basti alla difesa, alla tutela degli operai che lavorano all'estero; se abbia pensato e
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così vaste alle porte stesse della nostra Italia. II Governo non doveva ignorare che la maggior parte delle vittime erano operai italiani; che non pochi
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«Il sottoscritto chiede d'interpellare l'onorevole presidente del Consiglio intorno all'indirizzo della nostra politica estera ed ai rapporti di
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Marselli. Gravi preoccupazioni dominano gli animi nell'Europa in generale e nella patria nostra in particolare. I grandi Stati aumentano i loro
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nostra politica estera, il quale risulta dal discorso della Corona, ma anche intorno a questioni particolari che a quell'indirizzo si connettono, e il
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Non è mia mente discorrere della nostra politica estera negli ultimi anni passati, ma richiamare l'attenzione della Camera e del Governo sulle
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un'amicizia che deva essere uno dei cardini della nostra politica internazionale.
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L'Italia soccomberebbe prima di poter procedere in questa via. Onde noi dobbiamo aver la forza di dire a noi stessi che la nostra politica estera
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Mi restringerò a prender nota di alcune deduzioni, che a me pare abbiano il valore di assiomi, e che dovrebbero servir di norma alla nostra condotta
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propenso a fornire tutti i mezzi militari necessari per tutelare la nostra sicurezza e la nostra indipendenza?
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esercitare una pressione sulla nostra volontà, per deciderci a prendere un partito.
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E la nostra libertà d'azione non dobbiamo alienarla, per alcun fine aggressivo, ma solo per evitare i pericoli derivanti da una politica di assoluta
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sollecitare il compimento della nostra preparazione militare. Il Governo ha in questo una grande responsabilità.
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Se, nostro malgrado, saremo costretti a scegliere, la scelta deve essere determinata dall'interesse della nostra conservazione. E al desiderio di
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La politica nostra, in questo formarsi di gruppi e di alleanze, deve essere adunque risolutamente, schiettamente pacifica, ma vigile, operosa, e deve
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indipendenza del nostro volere. Di questa vantaggiosa posizione che ci si attribuisce, dobbiamo avvalerci appunto per esercitare la nostra legittima
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Marselli. Mentre dura questa politica di vigilanza, noi dobbiamo imporre alla politica nostra uno scopo ancora più attivo e prossimo. Questo scopo è
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vicina, verso la quale noi dobbiamo rivolgere i nostri sguardi, per riattivare quegli scambi, che formarono tanta parte della nostra antica grandezza
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Ed anche oggi credo che, nell'interesse di tutti e nell'interesse dell'andamento e della speditezza delle nostra discussioni, valga molto meglio
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Il nuovo Codice tentando rispondere ai bisogni della scienza e degli svolgimenti economici dell'età nostra, ha voluto unificato il sistema ipotecario
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ufficiali. E coteste ragioni che consigliano la proroga, pare a me che confutino altre obbiezioni che si potrebbero fare alla nostra proposta, che cioè molti
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delle proprietà contermini, in rapporto con le proprietà colpite. Qualunque iscrizione nostra porta l'indicazione, in corrispondenza con la mappa
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compiuta codesta rinnovazione; talchè sarebbe stato un esporre la nostra regione alle gravezze di un nuovo inutile carico, ove le iscrizioni già
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L'onorevole guardasigilli sa meglio di me, che il solo dubbio di pagar meno impedisce subito di pagare il di più; e può credere sulla nostra parola
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