Chi vede un' alba di primavera nella nostra bella Italia, in questo cielo così quieto e trasparente della Lombardia, e non sente aprirsi libero il
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per me! » « Sì, si, » esclamò allegramente Vittorina. « Voglio che stiamo insieme; voi verrete sul lago nella nostra barchetta; c' insegnerete le
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cara Maria, è la nostra buona mamma. S' ella dunque vuol farlo questo sacrifizio, e tu segni la tua volontà. La famiglia, nel cui seno ti ritrovi è raro
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le belle cupole, e i campanili delle vecchie sue chiese, e quelle superbe colonne cadenti di San Lorenzo, unico avanzo della nostra grandezza a
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elegante, il dandy di quarant' anni. Costui sedeva, una sera, in mezzo al piccolo circolo delle due damigelle, d'Arnoldo e della nostra fanciulla. Fosse
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spiegazione, un principio sovrano, il misterioso legame dell' anima con la vita. Arnoldo aveva conosciuto nella nostra città uno di quegli uomini di
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dolcezza scopriva involontariamente la fiducia del suo cuore. Erano quattr'ore dopo mezzodì, quell'ora in cui la nostra città è così malinconica e tetra
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avventura era à a tener compagnia a suo padre, alzando i begli occhi verso di lui: « Noi lo conosciamo, padre mio, » disse; « è il fratello della nostra
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tradita. Fu mia colpa, lo comprendo, che sono stato così cieco; fu nostro il danno, e sarà nostra ed eterna la vergogna! La madre che ne morirà, la
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arrivassero al più presto al loro destino. Dov' era allora la nostra fanciulla? In certe povere stanzette, confinate nella soffitta de- serta d' un antico
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, volgendosi alla giovinetta, tolse fuori e le porse una lettera, dicendo: « È di vostro fratello. Per quest' oggi la nostra incombenza è finita; buona notte
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nostra semplice e nostrale. Costui, ricevuta una lettera del procuratore, al quale la signora Giuditta s'era raccomandata, e inteso di che si
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chiamar vorrei la nostra vita invisibile: la quale è come un mistero di caldi desiderii e di meste aspettazioni; tedio e anche disdegno del presente
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ritegno. Maria, la nostra orfanella, s' aggirava anch' essa per il sacro terreno, ma non cercava una croce, perchè questo segno non era stato posto a
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quelle occhiate non fosse molto propizio alla nostra Maria, se le prime parole che la dama le rivolse, furono: « M'avevano prevenuta che una povera
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Arnoldo, con gran mistero, gli scoperse la promessa con che s'era legato alla nostra fanciulla; che per lei soltanto aveva riveduta l' Italia, e che dopo
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d' un ciglione di terra, che risponde a una strada fangosa, bistorta, orlata d' un fossato. V' ha ancora pochi angoli della nostra bella e
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l'avrò convertito, egli crederà nella nostra santa fede, verrà a pregare il Signore con me.... lo sono pallida, lo so; ho patito tanto, e sto ancora
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lasciarmi sulla via? Eh! per un uomo che insegna il Vangelo sarebbe una bella carità. » « Non è questo; ma è che pur troppo qui, nella nostra terra, benchè
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questa povera nostra valle, comparve qui nel paese un giovane straniera, perduto forse sulla via, come lei in questa notte. Con sè non portava nè
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, quelle inimicizie che sembrano aver posta radice eterna ne' cuori degli uomini, e più che altrove in questa nostra patria. Uno de' due mandriani è
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batter dell'ale che fa l'anima nostra verso l'infinito, il simbolo della virtù eterna, di quel bene che non alligna in terra, perché la terra ritornerà
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un'idea: « Vuoi tu sapere s'egli è qui? Poniamci a cantare! Egli ne sentirà, si getterà in una barca, raggiungerà la nostra, e noi saremo tutte contente
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sostenere il coraggio di nostra madre.... E anche il mio, sai, perchè sento che ho bisogno delle tue parole; mi sforzo di parer franco, ma sono
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, fino al croceo porporino e al roseo morente nell' azzurro, pareva mandar gli ultimi saluti del giorno alla nostra parte d' Italia. E intanto un leggiero
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parole! No, non dite così; dite che noi possiam consolarvi, poichè nostra è una parte del vostro dolore! Fatevi cuore, siate giusto con voi medesimo
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piccole passioni, che nella nostra società trovano sempre la loro nicchia: pure gli mancava quella costante energia del volere, che sola dà forza per
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proposito, del quale non possiam convenire, nè per questo si turbi la nostra amicizia.... Ma l'ora è tarda, e non vorrei che il cattivo tempo ne cogliesse
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una tempra romanzesca alla nostra società, soleva chiamarle le passioni a buon mercato. Si può perdonargli, perchè quando amò per la prima volta
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' essere stata quella del vostro maestro, il Parini, il vecchio poeta civile, I' arguto censore di un' età forse non meno sciagurata di codesta nostra; ma
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