Se fra i visitatori vi fosse un signore o una signora stranieri che non conoscessero la nostra lingua, la padrona di casa, se lo può fare, ha
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spesso vuol dire soffrir molto. Nel calcolo delle nostre sofferenze teniamo dunque conto anche della nostra sensibilità.
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non meno obbligatorio che l'opera da lui prestata nella nostra casa. Allorchè qualcheduno di essi si sposa, trovandosi al nostro servizio, è opportuno
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. Però a volte è quasi impossibile scegliere subito: nel qual caso ci faremo perdonare la nostra incertezza (e il relativo sovrappiù di lavoro) con una
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La casa dovrebbe essere concepita e arredata a nostra immagine e somiglianza. Invece è facile che oggi la si arredi in funzione degli altri (per far
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non avvenga di entrare in un momento inopportuno, e perché la nostra visita non riesca di tedio alla persona visitata. Salutare dobbiamo quindi con un
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l'affettuosa accoglienza fatta alla nostra Gigliola. Le andrebbe bene martedì alle cinque? In attesa, i nostri più amichevoli saluti.
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Il lavoro Per prima cosa raccomanderemo il lavoro, che è obbligo posto da Dio, che è un bisogno inerente lnerente, che è proprio della nostra natura
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radicale sia stato il nostro svincolarci dal passato e il nostro proiettarci nell'avvenire, per moderna che sia la nostra casa, per aereodinamiche siano la
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disse: » Sire noi apportiamo a Vostra Maestà » il nostro vino, le nostre pere e i nostri cuori: » è tutto ciò che abbiamo di meglio nella nostra
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indichi loro la nostra stima. Quest'età, che ha tutto il candore dell'amor proprio senza le sue diffidenze, presta fede facilmente alle vostre parole
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screditarlo e raccontarne i peccati. Egli mi pare per altro che sia miglior consiglio non fare tanto schiamazzo, acciocché più alla nostra vanità offesa
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a confondere l'idea della nostra persona con quella d'uno stupido o d'uno scemo.
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Oltre d' annoiarci colla ripetizione, della stessa cosa; oltre di pretendere maggiori sguardi per un'inezia; oltre di forzare la nostra attenzione
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a dirli in nostra vece, o tormentando la loro curiosità con indizi indeterminati e vaghi; 2.° Ommettendo le necessarie circostanze dei fatti, ovvero
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la nostra sensibilità in ragione dell' apparente analogia tra la loro macchina e la nostra. Il trasporto de'vitelli a Milano sopra carretti da' quali
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Il corpo parla a nostra insaputa, rivela e racconta inavvertitamente, tradisce offrendo una psicologia, una sociologia. Se osservate il comportamento
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avere le spalle al muro. Bene, tenete presente che la tavola a questo punto diventa la nostra patria, la nostra casa, il nostro giardino, la nostra casa
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nostra lingua è bella, armoniosa e ricca, e sopratutto che è la nostra lingua, e prima di guastare la pronunzia dei bambini avvezzandoli alle lingue
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dire provvido ed amoroso? Avendocidunque creati, perchè fossimo eternamente felici con Lui in cielo, non ci lascierà mancare , se per parte nostra
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differenza se fosse di altra religione. Pur troppo s'è disposti a mettere in ridicolo uno, perchè non è della nostra fede religiosa! Chi vuole
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nostri incomodi, le nostre debolezze, la nostra pusillanimità, e talora que' mali che, essendo comuni, non meritano speciale riflesso.
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Pretendere che la nostra condotta ottenga l'approvazione di tutti, è pretendere che a tutti piacciano le stesse vivande. I falsi giudizi del volgo
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ce ne sfuggi il filo, e con altrui noia preghiamo chi parla a rannodarlo nella nostra mente.
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, non abbiamo saputo imporre, allo straniero, la nostra lingua: ed un indirizzo italiano corre rischio di non essere capito o male interpretato, fuori
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abbiam a dovizia dagli scrittori dell'età nostra. «La vera civiltà - scriveva quell'anima soave di Silvio Pellico - è quella virtù che rende l'uomo
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mente, si lascia poco per volta trascinare a commettere delle ignobili azioni. I difetti della civiltà, della gentilezza nella nostra natura noi possiamo
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trascinare a sacrificar le vittime quando non hanno corrisposto alla nostra aspettazione. Noi dimentichiamo da un dì all'altro le vittorie e le sconfitte, le
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Ma torniamo alla preparazione della nostra tavola. Il bicchiere grande può essere riempito d'acqua; prima che gli invitati entrino in sala da pranzo
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Infine, come corollario a questo lungo capitolo, ricordiamo, pur sapendo all'occasione imbandire a casa nostra un grande pranzo, d'essere
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». Infatti, se ricordiamo la nostra infanzia più o meno lontana, ripensando al Natale, abbiamo la sensazione d'essere «blottis» (che verbo espressivo è
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, intanto, la vita sfugge dalle dita avide, e noi dimentichiamo l'unica cosa veramente necessaria: la salvezza dell'anima nostra, mediante una vita onesta e
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veramente la più bella battaglia!... I nostri figliuoli, figliuoli della nostra umanità, debbono diventare e crescere i figlioli dell'anima nostra
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tanto amati! Pensiamo senza rimpianto agli anni trascorsi, perchè la nostra personalità, la nostra parte migliore continueranno in loro, e in quelli
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alimenti deve restare sui mobili; infine, la nostra persona deve emanare un solo profumo: quello dell'acqua fresca. Dobbiamo curare la nostra pelle
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signore italiane, da un ventennio a questa parte, lotta per una moda «italiana». Infatti, specie da quando la rivoluzione fascista ha rinnovata la nostra
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Siccome nulla, nella vita, va lasciato al caso, cosi, anche nella scelta di una buona crema italiana, bisogna prima sapere com'è la nostra pelle. Se
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Esser padroni di casa in casa propria è ancora, per fortuna, una delle basi della nostra civiltà moderna e che non accenna per ora a scomparire.
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d'esistenza. Ed entrambi i giorni — il giorno mistico ed il giorno tumultuoso — restano fissi nella nostra memoria e inalterabili, come i due poli
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piccolo libro lungo e stretto, dall' austera veste bruna, è lo specchio più sincero, l' indicatore più esatto della nostra vita giornaliera. E non è
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darsi quindi che venga il giorno in cui, per colpa propria o d'altri, questa Eva Regina 9 fragile parvenza dilegui dalla nostra vita... Certo è un
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fantasma vano all'ardore dell'anima nostra, chi lo provò nella sua divina poesia deve benedirlo, come le prime amicizie. Il giovinetto pallido e bruno dai
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completamente da permetterle di sottrarsi alla nostra sorveglianza, alla nostra direzione senza che sia possibile da parte nostra un esatto controllo tra i
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Ma no! La nostra anima di madri si ribella, freme d'orrore, alla visione della mèsse violenta dei poveri fiori di primavera. Noi dobbiamo instillare
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, paziente e audace, specialmente nei primordi della nostra resistenza, spia ogni momento di debolezza, ogni circostanza propizia e ne approfitta per un
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, della simpatia altrui; della pietà che la nostra posizione desta, dei buoni aiuti spontaneamente offerti : delle attenzioni e delle premure che gli
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quando i sintomi si sono spiegati nella malattia grave e noiosa, ci si pente della nostra testardaggine, qualche volta della nostra incredulità, se
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eterno che ci attrae e ci incatena, questa femminilità che è più spesso la nostra forza che la nostra debolezza, il nostro entusiasmo e talvolta perfino
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specie di triste sollievo a persuadere e a persuaderci che la nostra volontà non poteva salvarci, che abbiamo dovuto soggiacere ad una forza superiore ed
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sola possibilità di abbandonarsi interamente e onestamente all' amore ! La donna, nella nostra società, è come un giocatore che dovesse arrischiare tutto
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