- Sarà la nipote di qualcuno di loro... - aggiunse il Bagliotti-Gagginis infastidito. - Non capisco perché debba inquietarsi tanto. L'accompagni
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Sentì che non c'era più rabbia o disperazione, dentro di sé, ma voglia di lottare. Si vide partire all'attacco, lanciando il grido di Tarzan della
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- Quello non cambia. È avanti, che bisogna guardare. - Forse... gli altri. Ma io... - Tu vai a scuola, immagino. - Ci andavo, si. - Quindi dovrai
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In quella Amanda si svegliò. Sbatté gli occhi, girò la testa, sorrise alla bambina, guardò il cane, vide la Pinuccia, la riconobbe, si stupì, non si
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un'elegante scrivania sulla quale torreggiava un gran mazzo di rose gialle dal gambo extra-lungo. Sfogliava una rivista di automobilismo e sembrava non vedere
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difilato. Non osava sperare, perché temeva di restare deluso. Ma non voleva neanche sapere, per tenersi strette le sue illusioni. «Sono tornato bambino
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professore. - Quello con il cappello a cilindro, dico. Il professore si strinse nelle spalle, come a dire che non sapeva e che comunque non gliene
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possibilità di morire e mandò a chiamare il notaio Brisighini per fare testamento. La contessa non aveva eredi diretti: né figli, né fratelli, né nipoti
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sui fianchi e i bambini la imitavano maldestramente. Sembravano tanti paperotti al seguito di mamma anatra. La ragazza non riuscì a trattenere un
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altre ne ha combinate, quel delinquente. - Io l'ho sempre sospettato. - Con quella faccia... - Che bel furbastro. - E non solo lui, anche gli altri
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. - Guardare avanti è sempre meglio che guardare indietro. Perlomeno non ti viene il torcicollo. Tu che ne dici, Attilio? - Oh, be' si capisce
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con una calligrafia fitta e nervosa da sismogramma. Poi ripose tutto diligentemente nella valigetta e soggiunse: - Dunque... oggi è lunedì, non è
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amici, ma che non ci voleva più andare perché aveva litigato con la fidanzata. Poi tirò fuori un enorme cabaret di pasticcini e due bottiglie di spumante
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! - bofonchiò la Maria Pia, scendendo le scale senza troppa fretta. - Eh, che diamine... Proprio non si riesce a star seduti un momento, quest'oggi
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- ALLORA, hai visto come si fa? - chiese la Clotilde, riportando il bimbo nella sua culla. - Sì, non è difficile. - L'importante è controllare sempre
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- NON RIESCO a crederci - sospirò Virgilio Zambelli. - Eppure, ecco qua. Tutti gli sguardi erano puntati sul maresciallo, che, in piedi davanti al
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rispondersi senza successo. Anche con la piccola in braccio, anche a piedi - ammesso che non avesse un'auto ad aspettarla in strada con il motore acceso
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, sei già qui! - l'apostrofò, e la sua voce esprimeva una certa irritazione. - È lui che mi ha mandata a chiamare. - Lo so. È un vecchio testardo, non
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...101 16. La legge è uguale per tutti...109 Parte Terza: GUARDARE AVANTI...119 17. Amanda... e poi?...121 18. Perché non ti fidi?...129 19. Dov'è
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ed ampio parco privato. Villa Felice è un posto attrezzato per vivere, non per isolarsi dal mondo. Ma può diventare ancora più efficiente e più a
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cui non è opportuno tenere in camera cibi e bevande; f) l'obbligo di preavvisare la direzione per ricevere visite fuori dagli orari prestabiliti; g
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? Qui c'è un parco immenso, e cortili, e vecchie scuderie. Possibile che non ci sia un posto anche per lui? È un ottimo cane da guardia
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gli porgeva, affinché non scambiasse un rifiuto per cattiva educazione o peggio per snobismo. Ma non voleva mettersi a far conversazione. Non in quel
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,» riconobbe il professor Zambelli, buttando giù i piedi dal letto «non è stato un sogno. Sono davvero in un ospizio per vecchi e questo è il mio primo
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, anche se avrebbe preferito starsene in disparte. Ma, a quel che sembrava, non era possibile star soli con i propri pensieri, a Villa Felice. - E così
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MELCHIORRE camminava adagio adagio, quasi strascicando i piedi infilati in pantofole ormai disfatte dall'uso. Non faceva caso al professore che lo
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, stetoscopio e borsa nera a soffietto entrò nell'ambulatorio col passo frettoloso di chi non ha assolutamente tempo da perdere. Lo seguiva a distanza, con
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donna Giuseppa Robustelli della Cuna, «serenamente passata a miglior vita» come diceva l'annuncio mortuario appeso ai cancelli di Villa Felice. Non
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, verso il muro di cinta irto di spuntoni di ferro e di cocci di vetro, subito si ricordava di essere dov'era. L'incantesimo si spezzava e non c'era più
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non venne la Maria Pia a rompere l'incanto. - Su, avanti... È ora di rientrare, signori miei. Comincia a far frescolino, non sentite? E poi questa è
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- riconobbe l'Attilio. - Una meraviglia del creato. Ma non possiamo tenercela. La Maria Spia, il direttore... Loro non ci daranno mai il permesso. È il
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aveva visto fare nei film gialli americani. Solo allora si sentì davvero tranquillo. - Finalmente! - disse. - E ora, non chiedetemi dove li ho
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- LO DICO e lo ripeto: io non ci sto, caro direttore. Sono spese grosse, queste. A me interessano i profitti. - Signor Martelli, abbia pazienza
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affrontarlo proprio adesso e in modo così brutale. - Datemi la bambina - ripeté fermo il direttore. - O me la prenderò da solo. Non devo fare che un
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tranquilla, i piccoli pugni sollevati vicino alla testa. Accucciato vicino al letto c'era Argo, che faceva la guardia. - Ah, pure il cane! Non morde
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