Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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socialisti italiani [dice]  non  faranno la rivoluzione. Porranno semplicemente le loro
semplicemente le loro condizioni alla borghesia. Se questa  non  le vorrà accettare, allora scenderanno in piazza e potranno
dire agli operai: Ecco che i borghesi in Parlamento  non  vogliono cedere: bisogna ricorrere ad altri mezzi. La
ricorrere ad altri mezzi. La dittatura del proletariato  non  deve spaventare: la borghesia non esercita la sua dittatura
del proletariato non deve spaventare: la borghesia  non  esercita la sua dittatura da secoli? In Russia la dittatura
avranno dovuto fare delle vittime, ma quanti milioni  non  ha ammazzato lo zar? Il Degasperi ebbe facile gioco a
eletta a suffragio universale dai cittadini italiani,  non  accetta le condizioni della minoranza socialista, essi
essi ricorreranno alla violenza. Ecco il principio con cui  non  si può andare d’accordo, senza conculcare la libertà e la
maggioranza degli eletti o degli elettori. Altra via legale  non  esiste. Fuori di essa non c’è che la tirannide. Non è vero
degli elettori. Altra via legale non esiste. Fuori di essa  non  c’è che la tirannide. Non è vero che Lenin in Russia sia
legale non esiste. Fuori di essa non c’è che la tirannide.  Non  è vero che Lenin in Russia sia ricorso alla dittatura per
Degasperi li soffoca subito, pregando i partecipanti a  non  lasciarsi trascinare dall’incivile contegno del gruppo
concordia. Quando qualche comune nel consesso dichiarò di  non  poter votare il contributo, perché non ne risulterebbe una
consesso dichiarò di non poter votare il contributo, perché  non  ne risulterebbe una giusta divisione dell’aggravio, allora
un accordo sul contributo. Quale comune si ostinò a  non  venire e nemmeno a trattare? Cavalese, quantunque prima il
la menzogna. Ognuno aveva diritto di dir chiaro. Voglio o  non  voglio la ferrovia, voglio o non voglio la tal linea, ma
di dir chiaro. Voglio o non voglio la ferrovia, voglio o  non  voglio la tal linea, ma non di ricorrere ad intrighi, non
voglio la ferrovia, voglio o non voglio la tal linea, ma  non  di ricorrere ad intrighi, non di scatenare l’odio di parte,
o non voglio la tal linea, ma non di ricorrere ad intrighi,  non  di scatenare l’odio di parte, d’arrivare alle denigrazioni
dichiarando che, data la situazione speciale di Merano,  non  intende farvi un’esposizione polemica del programma
punti, su cui potrà essere meno pronunciato il dissenso.  Non  intende occuparsi ex professo della questione dell’Alto
fissare il nostro atteggiamento di fronte ai tedeschi, ma  non  può non rilevare che, da quando egli ed i suoi amici
il nostro atteggiamento di fronte ai tedeschi, ma non può  non  rilevare che, da quando egli ed i suoi amici venivano a
sempre una pacifica convivenza fra italiani e tedeschi,  non  sarà fuori di luogo che vengano rivolte proprio da qui ai
popolare con la maggioranza dei due terzi. Modificazioni  non  possono introdursi che con la stessa maggioranza. I
nomina dei fiduciari distrettuali. Se entro il dicembre  non  viene data notizia alla Direzione dell’avvenuta elezione, è
a passare anche subito a tale nomina in quei distretti dove  non  esistessero gruppi locali dell’Unione politica. Per quei
dell’Unione politica. Per quei luoghi elettorali, in cui  non  esistono ancora fiduciari locali, la Direzione è
Constatiamo tuttavia con piacere che finora incidenti gravi  non  si ebbero. L'incidente di Cembra, sul quale non è fatta la
gravi non si ebbero. L'incidente di Cembra, sul quale  non  è fatta la luce, dev’essere affidato subito all’imparziale
convertiti, tutti mutati nella sincerità del loro spirito?  Non  giudichiamo gli uomini, non giudichiamo le coscienze. Ma un
sincerità del loro spirito? Non giudichiamo gli uomini,  non  giudichiamo le coscienze. Ma un celebre storico ha scritto
che tutta questa lotta contro il Partito popolare  non  avrebbe rifatta la concordia fra gli elementi più
rifatta la concordia fra gli elementi più disparati, se  non  li unisse l’ostilità contro il prete. Si dice che si
contro il prete che fa politica. In realtà però lo si vuole  non  contenere entro i limiti che la prudenza pastorale
ad applaudire, perché gli gridassero: «Vada in chiesa,  non  contamini la religione»! Così lo si vorrebbe spogliato dei
espressamente riservati e garantiti. Confidiamo che il clero  non  si lasci intimidire e difenda con prudenza ma con fermezza
ha abbandonato da tempo il posto di segretario del partito,  non  ha parlato in pubblico per tutta questa campagna
parlato in pubblico per tutta questa campagna elettorale,  non  ha nessuna ingerenza nella amministrazione dello Stato;
Anche per questo il Partito popolare in questa campagna  non  ha voluto confondere le sue sorti con quelle del partito
le sue sorti con quelle del partito dominante. Noi  non  neghiamo i provvedimenti buoni del governo, né abbiamo
i provvedimenti buoni del governo, né abbiamo ragione di  non  ammettere che molti fascisti siano religiosi, ma sentiamo
elementi, dei quali dobbiamo diffidare. Può darsi che, Dio  non  voglia, questi elementi cerchino di preparare la lotta
storica e sincera dei partiti? E se l’esperimento fascista  non  riuscisse? Se cioè esso portasse sì a buone o non cattive
fascista non riuscisse? Se cioè esso portasse sì a buone o  non  cattive novelle di legge, ma non risolvesse coi metodi il
esso portasse sì a buone o non cattive novelle di legge, ma  non  risolvesse coi metodi il compito principale che è quello
e della concordia nel paese? Finora questa auspicata meta  non  è raggiunta e crediamo che colla forza non si raggiungerà.
auspicata meta non è raggiunta e crediamo che colla forza  non  si raggiungerà. Certi metodi la trasferiscono sempre più
più lontana. E allora che cosa ci riserva l'avvenire?  Non  è bene che vi sia un partito d’ordine, il quale distingua
i più dicono, crollando il capo, che le cose in tal modo  non  possono continuare. Per ragioni d’ingenuità, d’opportunità,
Bisogna invece reagire alla seduzione dei tempi. Bisogna  non  disertare la propria coscienza, bisogna votare con
finito, che son della gran brava gente, appunto perché  non  era stato proprio possibile di capirli. Cicerone era
«guerra, guerra a Filippo!» Così oggi, sia pure ch’io  non  sono Demostene né voi gli ateniesi, vorrei tuttavia che
gli ateniesi, vorrei tuttavia che alla fine del discorso  non  dobbiate dire: «Veramente ho capito poco, un bravo oratore
ha dette giuste, convien proprio fare così!». Una cosa però  non  hanno precisato i colleghi di direzione: s’io dovessi cioè
un po’ agli altri. Se vi sarà qualcuno che a un certo punto  non  comprenderà, stia tranquillo; in quel momento non mi
punto non comprenderà, stia tranquillo; in quel momento  non  mi rivolgo a lui, ma ad altri.
altri partiti di opposizione: gli uni accanto agli altri,  non  frammisti, né confusi; non vincolati da alcun patto per
gli uni accanto agli altri, non frammisti, né confusi;  non  vincolati da alcun patto per l’avvenire, ma istintivamente
la tirannia dello Stato—partito. Fino a tanto che lo scopo  non  sarà raggiunto e fino a tanto che il metodo legalitario sarà
questi partiti sono essenziali; con leale reciprocanza esse  non  vengono né attenuate né dissimulate. Senonché sull’Aventino
vengono né attenuate né dissimulate. Senonché sull’Aventino  non  si discute, non si delibera, non si combatte per la
né dissimulate. Senonché sull’Aventino non si discute,  non  si delibera, non si combatte per la costituzione dello
Senonché sull’Aventino non si discute, non si delibera,  non  si combatte per la costituzione dello Stato-avvenire; ma si
che proprio l’accordo tattico, nonostante così profondi e  non  dissimulati contrasti, è la prova più decisiva
dipendere da questa bottega perché la luce elettrica  non  possiamo andare a prenderla dal Dalle Case e l’acqua
che stabilisce la tariffa della luce, dell’acqua, del gas.  Non  solo tutti devono poter amministrare o influire sulla
proporzionale. Finora ha governato la minoranza  non  solo perché il voto era restrittivo, ma anche perché domina
quando riceveva un voto più della metà dei voti, e un altro  non  veniva eletto se ne aveva uno meno della metà. Per questo
politici, ma quando si tratta degli interessi nostri,  non  deve valere. Non è una maggioranza di partito, che ci
quando si tratta degli interessi nostri, non deve valere.  Non  è una maggioranza di partito, che ci occorre, ma una
vita politica in forma imponente del movimento operaio.  Non  è vero, come vanno affermando i propagandisti del
fa riflettere. Ciò vuol dire che la differenziazione  non  è causata dal non volere le organizzazioni non socialiste
Ciò vuol dire che la differenziazione non è causata dal  non  volere le organizzazioni non socialiste rappresentare
non è causata dal non volere le organizzazioni  non  socialiste rappresentare l’interesse immediato ed il
a cui il socialismo educa le organizzazioni sue. Chi  non  accetta tali principi non può essere socialista cosciente,
educa le organizzazioni sue. Chi non accetta tali principi  non  può essere socialista cosciente, per quanto sia caldo
relazione. Rispondevo che il socialismo doveva la sua forza  non  solo alla massa operaia organizzata, ma anche alla sua
e inspirate migliaia di pubblicazioni. Il socialismo  non  sarebbe caduto prima che non si fosse spazzato via 11 falso
pubblicazioni. Il socialismo non sarebbe caduto prima che  non  si fosse spazzato via 11 falso nimbo scientifico di cui era
falso nimbo scientifico di cui era circonfuso. Ma conveniva  non  solo far opera di confutazione, ma anche di positiva
che, lontana com’era dai centri d’attività intellettuale,  non  poteva dare nessun contributo alla rinascita che
nostro femminismo ragionevole. Osserva che coloro i quali  non  sanno altro che esclamare: le donne badino alle calze e a
esclamare: le donne badino alle calze e a cuocere il brodo,  non  vedono o non vogliono vedere l’evoluzione economica che ha
donne badino alle calze e a cuocere il brodo, non vedono o  non  vogliono vedere l’evoluzione economica che ha costretto la
extrafamigliari. Sarebbe come dire ad un tessitore:  Non  imbrancarti come gli altri, ma attendi al tuo vecchio
la trasformazione in senso democratico della vita pubblica.  Non  tener conto di tali avvenimenti anche in riguardo alla
da superare. Per toccare un esempio vicino a noi,  non  si trovò ridicolo la donna—medico? Ed ora non c’è persona
vicino a noi, non si trovò ridicolo la donna—medico? Ed ora  non  c’è persona di buon senso che non si meravigli del fatto
la donna—medico? Ed ora non c’è persona di buon senso che  non  si meravigli del fatto che per certe malattie si siano
da un amico delle idee del suo compagno, risponde:  Non  ne so nulla: Io amo quindi ci credo e basta. Vogliono i
 Non  è vero, come si volle affermare di recente, che i popolari
e il risentimento giustificherebbero l’opposizione, ma  non  la spiegherebbero forse nella sua profondità e nella sua
forse nella sua profondità e nella sua lunghezza.  Non  è nemmeno vero che ci manchi la serenità di valutare
modificazioni e adattamenti. Anche l’antitesi dei principii  non  potrebbe venir invocata come ragione definitiva del nostro
politicamente e organicamente si confonda col fascismo,  non  a chi, salvaguardando la propria fisionomia, collaborasse
del liberalismo e che vale oggi di fronte al socialismo,  non  può venir negata rispetto al fascismo.
la tolla di muovere rimprovero ai popolari, perché la Dieta  non  ha lavorato. I liberali fanno ostruzione ed impediscono che
per i caseifici, per i maestri, e chi ne ha colpa?  Non  gli ostruzionisti, ma i popolari che volevano lavorare! È
male e con cattive intenzioni. Contro gli altri partiti  non  sollevano proteste, né contro la tattica liberale, che non
non sollevano proteste, né contro la tattica liberale, che  non  rappresentò certo gl’interessi rurali, né contro i
i popolari, contro le loro istituzioni! Possibile che noi  non  abbiamo fatto niente di bene e che gli altri non facciano
che noi non abbiamo fatto niente di bene e che gli altri  non  facciano nulla di male? E qui l’oratore riepilogando la
dal Contadino (vedere la questione di Fiemme come  non  unico esempio) è quella vecchia dei signori. Il partito
popolare sopporterà l’urto più agevolmente di quello che  non  sperano gli avversari. Ci rincresce di dover combattere su
saprete battervi da valorosi. Per che cosa combattiamo noi?  Non  per un mandato più o meno; che se non fosse questione che
cosa combattiamo noi? Non per un mandato più o meno; che se  non  fosse questione che di mandati, dal nostro canto facile
l’intesa. Ma è questione di principio. I leghisti, voglia o  non  voglia, sono gli anticlericali della campagna che vi
di carattere sociale e anche d’ordine religioso. Qualcuno  non  lo vede, qualcuno sarà in buona fede, ma anche il
voi che volete coprirci di pietre? Discutiamo di principi  non  di persone. L’oratore termina con un caldo inno alla
sia troppa! Difatti la commissione è stata eletta, ma…  non  ha fatto niente. Parecchi mesi dopo faceva capolino l’idea
elettorale, essendo entrati in Comune nuovi membri.  Non  l’avessi mai fatto! Balzò in piedi il dr. Bertolini e
Balzò in piedi il dr. Bertolini e dichiarò che la cosa  non  era urgente, che d’altro canto per la proporzionale
che d’altro canto per la proporzionale intendeva questa e  non  quell’altra cosa, che intendeva insomma una proporzionale
trentini. Si convincano tutti che il nostro atteggiamento  non  è determinato da mire egoistiche di parte, tanto è vero che
democratico che ci fa parlare. Ai liberali diciamo:  non  vi mettete più a traverso al progressivo fatale evolversi
paese, tacciando di antipatriottismo tutto quello che  non  è conforme alle pretese di uomini e di agglomeramenti
alle pretese di uomini e di agglomeramenti politici che  non  sono l’Italia. Non sappiamo quel che del vecchio partito
uomini e di agglomeramenti politici che non sono l’Italia.  Non  sappiamo quel che del vecchio partito liberale trentino è
che fra il passato e il presente v’è un abisso che noi  non  siamo forse ancora in grado di misurare, tanto è profondo;
perché appoggino con forza questa tendenza di libertà, che  non  si perde in visioni lontane, ma si concreta in istituzioni
of peoples vital energies»: la fortuna dell’America  non  risiede nella Wall Street, né a S. Louis, né a Chicago, ma
vengono dettate le leggi della vera cultura, e chi  non  s’inchina a loro non è ammesso né come scienziato né per
le leggi della vera cultura, e chi non s’inchina a loro  non  è ammesso né come scienziato né per uomo colto. Questa
trascina l’opinione pubblica, la gran folla che legge e  non  riflette, verso la distruzione e la rovina dei campi
l’insegnamento religioso. A tutta questa opera, che  non  è davvero esaurita in questi rapidissimi cenni, aggiungete
se questo compito di esercitare - certo imperfettamente e  non  completamente - quelle funzioni che sarebbero state dei
- quelle funzioni che sarebbero state dei deputati,  non  abbia già da solo reso travagliato e affaticato quant’altri
nostra tenace propaganda, senza le nostre insistenze, che  non  disperarono mai né di fronte all’ignoranza né di fronte
di fronte all’ignoranza né di fronte alle opposizioni, esso  non  sarebbe oggi divenuto per l’Italia uno di quei problemi
tutti siamo convinti dell’impellente necessità, alla quale  non  possono sopperire le Casse Rurali, il cui funzionamento ha
dal Comitato Diocesano, come la nostra Cassa Rurale. Questo  non  toglie che non possano usufruire della banca facendo con
come la nostra Cassa Rurale. Questo non toglie che  non  possano usufruire della banca facendo con essa operazioni
scontando cambiali, assegni cambiari ecc., anche coloro che  non  siano socî dei Comi¬tati ed opere annesse, basta che non
non siano socî dei Comi¬tati ed opere annesse, basta che  non  siano apertamente contrarii alla Religione Cattolica. Però
alla Religione Cattolica. Però a costoro, credo che  non  si pos¬sano accordare prestiti sull’onore, tranne che la
accordare prestiti sull’onore, tranne che la cambiale  non  sia avallata da un azionista. Per questa ragione conviene
testamento da un possessore all’altro in modo che  non  debba accadere che uno che non appartenga ai Comitati ecc.
all’altro in modo che non debba accadere che uno che  non  appartenga ai Comitati ecc. divenga azionista. A questo
tutti siamo convinti dell’impellente necessità, alla quale  non  possono sopperire le Casse Rurali, il cui funzionamento ha
dal Comitato Diocesano, come la nostra Cassa Rurale. Questo  non  toglie che non possano usufruire della banca facendo con
come la nostra Cassa Rurale. Questo non toglie che  non  possano usufruire della banca facendo con essa operazioni
scontando cambiali, assegni cambiari ecc., anche coloro che  non  siano socî dei Comi¬tati ed opere annesse, basta che non
non siano socî dei Comi¬tati ed opere annesse, basta che  non  siano apertamente contrarii alla Religione Cattolica. Però
alla Religione Cattolica. Però a costoro, credo che  non  si pos¬sano accordare prestiti sull’onore, tranne che la
accordare prestiti sull’onore, tranne che la cambiale  non  sia avallata da un azionista. Per questa ragione conviene
testamento da un possessore all’altro in modo che  non  debba accadere che uno che non appartenga ai Comitati ecc.
all’altro in modo che non debba accadere che uno che  non  appartenga ai Comitati ecc. divenga azionista. A questo
che, date le circostanze, fare una politica negativa  non  convenisse; essere ancora il miglior partito quello di
Bertolini, espressero l’opinione che di fronte a due valli  non  era consigliabile fare un bel gesto negativo che ponesse il
Avanzate come sono oramai le trattative, converrà vedere se  non  si possa almeno garantire la contemporaneità della
finanziare e costruire la Egna-Predazzo e la Lavis-Cembra  non  contro queste due linee come tali. E per cercare di
Quando uomini come Deleonardi, della cui fede nazionale  non  si può dubitare, dichiarano che Fiemme in linea nazionale
si può dubitare, dichiarano che Fiemme in linea nazionale  non  ne patirà pregiudizio, non si può pretendere la solidarietà
che Fiemme in linea nazionale non ne patirà pregiudizio,  non  si può pretendere la solidarietà di un intero paese con una
 Non  la quieta stabilità della mano d’opera nelle piccole ed
officine, ma il rumore assordante della grande industria,  non  l’artigianato laborioso e modesto dei secoli anteriori, ma
dei consumatori e grande sarà la loro meraviglia di  non  trovare più nemmeno il contadino signore della terra che
Degasperi dice a questo punto di  non  ignorare i rischi di questa lotta, alla quale i popolari
ignorare i rischi di questa lotta, alla quale i popolari  non  possono che parzialmente presiedere coi loro criteri di
cattolico che voi avete riferito l’altro ieri: «Noi  non  dobbiamo né possiamo commisurare la nostra attività su
la nostra attività su quella di organismi sociali  non  politici. Il partito ha una sfera d’azione particolare e
dovere civile». Recentemente un giornale fascista,  non  sappiamo se nei suoi termini esatti, riferiva un giudizio
dell’America Latina sul partito popolare. Il giudizio  non  era lusinghiero e sovratutto non corrispondeva ad equità.
popolare. Il giudizio non era lusinghiero e sovratutto  non  corrispondeva ad equità. Nessuna meraviglia in fondo,
politiche; e il giudizio per essere equo deve considerare  non  il nostro atteggiamento di fronte ad un dato progetto
l’ala dei vecchi moderati col conte Manci, il quale  non  voleva saperne della centrale sul Sarca, e quando diede le
ci hanno provveduto o viceversa il conte Manci e la sua ala  non  nutrono più le vecchie preoccupazioni per la finanziazione
con quelli che vollero e fecero i debiti o con quelli che  non  li volevano, se adesso sono tutti d’accordo e vengono
applausi). Vedete che anche su questo campo la classifica  non  è possibile. Da una parte vedo Vittorio Zippel che, quale
nella campagna, con quelli che le volevano o con quelli che  non  le volevano? Dobbiamo credere a quelli che vanno in
in Municipio per riproporle o a quelli che dicevano di  non  volerle e forse non le vorranno ancora? Ci sono nella lista
riproporle o a quelli che dicevano di non volerle e forse  non  le vorranno ancora? Ci sono nella lista di quelli che
si possono e si debbono investire danari in industrie, che  non  si deve badare ad economie grette e piccine e d’altra parte
del Partito popolare al fascismo e all’attuale governo  non  si fonda su di un calcolo opportunistico riguardante il
modo che dal 1904 in qua abbiamo in Municipio degli eletti  non  dalla maggioranza dei cittadini, ma dalla minoranza di
dei cittadini, ma dalla minoranza di essi? Che dico?  Non  minoranza dei cittadini, ma minoranza degli elettori che
delle industrie pubbliche, fatte con denari pubblici  non  solo, ma deve governare con denari pagati per gran parte
dalle imposte indirette e quindi da tutti i cittadini;  non  solo, ma dirige un negozio di produzione e di consumo, nel
tutti hanno interesse in questo negozio, anche quelli che  non  sono gravati dalle imposte dirette perché tutti pagano per
italiana, o si vuole creare una sola provincia? L’oratore  non  vuole oggi pronunciarsi in merito, ma rileva che la
l’ipotesi più ottimista 18 su 44) risponde che la cosa  non  ha importanza, perché la rappresentanza provinciale non
non ha importanza, perché la rappresentanza provinciale  non  sarà più una Dieta, ma verrà ridotta alle poche funzioni
Il popolo ha assolutamente diritto di dire la sua parola.  Non  possiamo quindi accettare il provvedimento escogitato dal
risolvere la questione di provvedere in forma legale e  non  con disposizioni eccezionali al definitivo assetto del
dove un’accolta di burocrati dovrebbe assumersi in realtà  non  solo l’amministrazione statale, ma anche quella provinciale
a reintegrare le autonomie locali? L’oratore dice di  non  voler addossare colpe specifiche e particolari su nessuno;
della più grande buona volontà a nostro riguardo. Ma  non  si può non convenire che con siffatti metodi e sistemi, che
più grande buona volontà a nostro riguardo. Ma non si può  non  convenire che con siffatti metodi e sistemi, che
che con siffatti metodi e sistemi, che assolutamente  non  vanno, si ingenera una grande sfiducia nella popolazione e
 non  produce il socialistoide, il clericaloide, non tende né a
non produce il socialistoide, il clericaloide,  non  tende né a gentilonizzare né a massoneggiare. Mentre il
degli individui sostituisce la intesa dei partiti. Codesta  non  è una compromissione bloccarda vecchio stile, ma un patto
Quando i popolari hanno ospitato le opposizioni,  non  hanno avuto bisogno di tirare un velo sul Crocifisso appeso
imperscrittibili della personalità umana. Se questa libertà  non  verrà riconquistata, la democrazia cristiana fu un sogno
cristiana fu un sogno della nostra giovinezza che  non  ha ritorni, la riforma sociale una costruzione tolemaica e
poiché quando all’Austria si diede il nuovo statuto,  non  vi si scrisse che una nazione è superiore ad un’altra, che
lo scettro degli Absburgo debbano avere eguali diritti. Noi  non  siamo dei ribelli, dei rivoluzionari, non facciamo
diritti. Noi non siamo dei ribelli, dei rivoluzionari,  non  facciamo dell’irredentismo politico, ma vogliamo
la propria lingua e il proprio costume. Ed anche noi  non  vogliamo altro! Chi sono gli avversari che dobbiamo
in Moravia quando graffiano le lapidi dei cimiteri perché  non  sono scritte in tedesco: il loro ideale è d’imporre a tutti
No, ma tutti hanno gridato: Viva la Pangermania ! Lo so,  non  tutti i soci del Tiroler Volksbund sono d’accordo con
e quegli emissari che vengono qui a parlare del Volksbund.  Non  lasciamoci abbagliare da false promesse di vantaggi
cercare lavoro al nord. Ma sapete perché vi prendono?  Non  per amore ma perché siete bravi lavoratori. Quanto vi danno
per amore ma perché siete bravi lavoratori. Quanto vi danno  non  è regalato. Ed infine perché non abbiamo lavoro a casa
Quanto vi danno non è regalato. Ed infine perché  non  abbiamo lavoro a casa nostra? Chi è causa in gran parte
del metodo che si propone di seguire questa volta, noi  non  vogliamo nemmeno che si stabilisca per legge un simile
da tutti i partiti là dove esso è da lungo trafficato  non  accetteremo mai come surrogato della proporzionale: 1.
surrogato della proporzionale: 1. Perché il voto limitato  non  sempre assicura alla minoranza una rappresentanza propria
fatta in odio a noi. 2. Perché in ogni modo  non  si tratta di una rappresentanza proporzionata. Se vi sono
avessimo avuto la forza, avremmo cercato d’impedirla. E ciò  non  perché, come falsamente s’è stampato, fossimo tanto stolti
imparziale, un uomo che fosse politicamente una pagina  non  scritta. Ma a Roma ci siamo trovati di fronte al fatto
terre redente di avere la loro rappresentanza elettorale,  non  appena proclamata l’annessione. 2. Durante il breve periodo
rispetto delle autonomie amministrative e scolastiche. 3.  Non  si deve introdurre alcun mutamento nel regime degli enti
o già qualcuno ghignava e mormorava la parola «fiasco» ma  non  era vero. Col prossimo treno, e dalla Valle di Non,
molti dei nostri, sicché la frequenza degli studenti  non  è diminuita, in paragone degli altri congressi. Non era
non è diminuita, in paragone degli altri congressi.  Non  era affatto un fiasco, erano semplicemente dei disguidi e
gli avversari ci guardarono con scherno. Ma s’acquetino!  Non  si tratta che di disguidi e di ritardi. La nostra
certi momenti. Solo osserviamo che l’invito andava diretto  non  a noi, ma a coloro che, collo spirito di setta e di
rendono, ad uomo coerente nei suoi principii, impossibile.  Non  a noi andava diretto l’invito che abbiamo l’onore oggi di
vogliamo oggi rendere omaggio, tanto più che il plauso dei  non  consenzienti, è venuto meno quando s’è scoperto, che a
più grave minaccia dell’indomani, il nostro atteggiamento  non  è dettato da preoccupazioni parlamentari o solo dalla
di carattere morale e sociale. In verità chi sta a Roma e  non  sente la voce della provincia ed è portato a giudicare
dei ministri è tentato di accusarci di esagerazione; ma  non  lo farete certo voi, esclama l‘oratore — che pure
quadro: leggi impudentemente e impunemente violate, crimini  non  perseguiti dalla giustizia, contadini ed operai che devo—
politici, impiegati costretti a tutte le abdicazioni per  non  perdere un tozzo di pane, lavoratori privati di ogni
opposizione, inaugurata quando un orrendo delitto politico  non  aveva ancora proteso sul regime la sua tragica ombra ed i
proteso sul regime la sua tragica ombra ed i fiancheggiatori  non  avevano ancora proclamato fallito il loro esperimento? Se
così va ripetuto ai giovani ch’io loro rassomiglio.  Non  vi siete accorti voi ch’è venuto al mondo il Cristo che ha
la fratellanza ed ha imposto il dovere sociale? Ma  non  sarà questo il pericolo maggiore in cui i soci
o studenti cattolici, dovete appartenere, affinché anche  non  v’accada poi, nella pratica della vita, quello ch’avviene
cosa di grande per voi e per il vostro paese. Il Trentino  non  diventerà un paese migliore, non farà un progresso
vostro paese. Il Trentino non diventerà un paese migliore,  non  farà un progresso notevole, fino a tanto che non avremo
migliore, non farà un progresso notevole, fino a tanto che  non  avremo alcuni uomini superiori, fino che non ci saranno dei
a tanto che non avremo alcuni uomini superiori, fino che  non  ci saranno dei legali, dei filosofi, degli ingegneri, dei
da tanto plauso e da così cordiale partecipazione. Ma  non  illudetevi, non sarà sempre così. Vi sono nella vita
e da così cordiale partecipazione. Ma non illudetevi,  non  sarà sempre così. Vi sono nella vita sociale dei momenti in
sono nella vita sociale dei momenti in cui pare - e forse  non  è – di essere soli. Soli in mezzo alla bufera avversaria,
soli in mezzo ad incertezze affaticanti, e sembra di  non  aver accanto nessun braccio che sorregga, di non sentire
sembra di non aver accanto nessun braccio che sorregga, di  non  sentire alcuna parola che conforti e consigli. In questi
situazione, ma esse sono attaccate le une alle altre e  non  possono volare tutte insieme, e lo sciame rimane sospeso.
prendesse il volo senza aspettare le altre, lo sciame  non  cambierebbe mai posto. Ma basta che un’ape apra le ali e
come un movimento fuori del centro verso la periferia, ma  non  si risale alle origini del centro medesimo, che siamo noi
che gli diede l’autore della mirabile visione. L’Unione  non  ha da farsi questo rimprovero, è bene ricordarlo! Noi
elabora l’individuo come fa del legno il tornio. Solo che  non  lascia posare mai l’occhio dell’anima sua, secondo
ed il censito volgo»; e il popolo aspetti la riforma da che  non  seppe formare sé stesso! Amici! Fino che dura la vostra
formare sé stesso! Amici! Fino che dura la vostra vigilia e  non  è ancora sorto il giorno dell'opera, cercate la chiarezza,
incontro, perché il cristiano, dice il nostro Rosmini,  non  deve giammai camminar nelle tenebre, ma sempre nella luce.
nelle tenebre, ma sempre nella luce. Questa luce infine  non  è che la chiara comprensione del compito della nostra vita,
il nostro motto «cattolici, italiani, democratici»  non  facciamo che adattare la nostra lingua ad un difetto, ad
farlo nel campo delle idee, sì che il nostro tempio  non  abbia che una sola base e un sol disegno, in cui tutte le
il fuoco in terra e voglio che si accenda!». Commilitoni,  non  credete ai nuovi sofismi della viltà, alla decadenza della
ultimo della presente lotta elettorale. La politica seguita  non  è lineare, tutt’altro: ho ricordato del periodo nittiano
nostra organizzazione e di piccoli nuclei di cittadini,  non  dava al governo, anche se ne avesse avuto la possibilità,
delle terre, con la svalutazione di ogni autorità statale;  non  aveva organi adatti, uomini pronti, parlamentari sicuri.
del coraggio collettivo, di fronte alla violenza armata.  Non  era la lotta sul campo economico tra la borghesia e il
vista: quello morale, quello economico e quello politico;  non  è e non può essere un partito, nel senso che possa avere
quello morale, quello economico e quello politico; non è e  non  può essere un partito, nel senso che possa avere una
avrebbero consenzienti nelle provincie tutti coloro che  non  sono socialisti; ma quando arrivano a creare una
il terreno positivo, restano alla superficie del fenomeno,  non  pervadono le fibre sociali, e si appoggiano in ogni regione
con le esagerazioni che sono naturali in simile azione,  non  si deve confondere con tutti quelli che fanno uso della
di reazione coraggiosa e violenta insieme. La domanda  non  può avere una risposta adeguata, perché, mentre non è
domanda non può avere una risposta adeguata, perché, mentre  non  è teoria morale quella del fine che giustifica i mezzi, non
non è teoria morale quella del fine che giustifica i mezzi,  non  è teoria sociale quella che inverte i poteri pubblici, e
rosse, faceva parte di un quadro di politica interna che  non  è solo colpa di un uomo, ma che è la risultante di cause
cause molteplici e complesse. I partiti costituzionali che  non  seppero nel marzo 1920 unirsi con i popolari quando, dopo
anarchica della compagine sociale», debbono confessare di  non  avere aiutato sufficientemente i poteri pubblici, né creato
una pubblica opinione e una coscienza antirivoluzionaria,  non  quando disertarono le urne, né quando resero inerte il
esperienze nel campo economico e sociale. La reazione  non  può essere un semplice fenomeno di forza bruta, né solo un
le elezioni generali oggi sono un punto di partenza e  non  un punto di arrivo. E il punto di partenza, come epilogo
presenti elezioni generali, perché la XXVI legislatura  non  venga fuori originalmente viziata; la XXV legislatura fu
i dominatori e a preparare il loro avvento anche violento;  non  deve la XXVI legislatura essere la figlia della violenza,
contrasto di idee e di interessi. Per potere ottenere ciò,  non  basta il buon volere dei capi dei partiti, non sempre né
ciò, non basta il buon volere dei capi dei partiti,  non  sempre né dappertutto responsabili dell’andamento della
ispirare l’azione dei partiti. E noi popolari dobbiamo  non  solo augurare che sia così, ma cooperare a che la
Trentino. Questa frase del distacco fa impressione su chi  non  la esamina alla luce dei fatti. Vediamo. Per che cosa è
(Grandi applausi). L’unico danno nazionale forse sarà che  non  ci saranno più i carradori che fanno sosta a bere
ammettere che le premesse economiche di tale programma  non  esistono più. Chi vorrebbe ora investire danari in ferrovia
danari in ferrovia per speculazione privata? Nel paese  non  ci sono i danari, e chi li ha non li mette fuori. Mazzurana
privata? Nel paese non ci sono i danari, e chi li ha  non  li mette fuori. Mazzurana stesso se oggi vivesse dovrebbe
se oggi vivesse dovrebbe attenuare le sue speranze. Ma se  non  può farlo, lui, l’ha fatto suo figlio, il signor Felice
e tenta di sviluppare in Fiemme una grande industria.  Non  ha egli scritto e stampato nel suo opuscolo che la Comunità
Comunità di Fiemme ha diritto di scegliere la propria via e  non  ha trattato l’anno scorso col comitato tramviario per la
Per lui, per i suoi colleghi, per quanti conoscono Fiemme  non  c’era bisogno di nuovi comizi. Si sa come la pensate. Ma vi
che esso è convocato per rompere la concordia (ilarità).  Non  noi abbiamo sparso in Fiemme la zizzania, ma i nostri
nei suoi veri termini. Per noi nella questione di Fiemme  non  ci furono né popolari né liberali, né socialisti, ma solo
ed oggi qui sotto le libere bandiere dei vostri comuni  non  vedo che fiammazzi (applausi). Una volta la concordia
stessa. Quelli che sono per noi, votino per noi, quelli che  non  sono d’accordo con tale programma votino per gli altri. Ma
sono d’accordo con tale programma votino per gli altri. Ma  non  vengano fuori con equivoci. E gli equivoci, signori, i
Siete poi sicuri che la seconda volta gli avversari  non  vadano a votare e facciano spuntare quegli che più
e facciano spuntare quegli che più accomodano a loro e  non  a noi? Ci hanno già fatto intravedere che alla maggioranza
ed applaude). Degasperi: Lasciateli pure sghignazzare,  non  fanno che testimoniare della loro educazione (applausi). E
forze e troppe circostanze che propendono per S. Lugano. Se  non  oggi, sarà domani che i fiemmazzi con noi o contro di noi
con noi o contro di noi l’avranno! Allora per Cembra  non  si avrà più niente. Nella presente combinazione abbiamo
migliore, fino che lo crede possibile, ma quello che  non  è giusto è che nei suoi comizi si voglia falsare e
da intendere che i fiammazzi sono spinti dai deputati, e  non  invece i deputati che devono pur tener conto della volontà
perché l’opposizione alla linea di S. Lugano come tale  non  attecchisce, si va dicendo che è troppo cara e che manda in
potere del giornale anticlericale è giunto a tanto, che  non  occorre faccia nemmeno cenno di provare quanto asserisce.
Io ritorno logicamente là, donde sono partito. Perché  non  abbiamo compreso l’evoluzione dei tempi nostri, perché
tempi nostri, perché della vita che ci trascorre dinanzi  non  abbiamo avuto la concezione dinamica e reale. Perché noi
fra i lettori, gli abbonati di siffatti giornali? Perché  non  avevamo compreso il compito fatale della stampa, quale
avventuriere, a qualunque profugo che vi capita addosso. Io  non  attacco nessuno ma vi dico: Occhio aperto, attenti ai fatti
nessuno ma vi dico: Occhio aperto, attenti ai fatti e  non  credete alle chiacchiere. (Applausi lunghissimi). Un
sostenuto io. Sono qui molti di Fiemme, e lo sapranno. Io  non  ho domandato ai segantini se sono cattolici, o no, io ho
proposito, mi sapete dire perché l’Avvenire del Lavoratore  non  ha portato nemmeno una riga di questo sciopero? — Perché
occhi (applausi fragorosi). Concludo: attenti ai fatti e  non  credete alla chiacchiere. Formate organizzazioni cristiane,
ultimo della presente lotta elettorale. La politica seguita  non  è lineare, tutt’altro: ho ricordato del periodo nittiano
nostra organizzazione e di piccoli nuclei di cittadini,  non  dava al governo, anche se ne avesse avuto la possibilità,
delle terre, con la svalutazione di ogni autorità statale;  non  aveva organi adatti, uomini pronti, parlamentari sicuri.
del coraggio collettivo, di fronte alla violenza armata.  Non  era la lotta sul campo economico tra la borghesia e il
vista: quello morale, quello economico e quello politico;  non  è e non può essere un partito, nel senso che possa avere
quello morale, quello economico e quello politico; non è e  non  può essere un partito, nel senso che possa avere una
avrebbero consenzienti nelle provincie tutti coloro che  non  sono socialisti; ma quando arrivano a creare una
il terreno positivo, restano alla superficie del fenomeno,  non  pervadono le fibre sociali, e si appoggiano in ogni regione
con le esagerazioni che sono naturali in simile azione,  non  si deve confondere con tutti quelli che fanno uso della
di reazione coraggiosa e violenta insieme. La domanda  non  può avere una risposta adeguata, perché, mentre non è
domanda non può avere una risposta adeguata, perché, mentre  non  è teoria morale quella del fine che giustifica i mezzi, non
non è teoria morale quella del fine che giustifica i mezzi,  non  è teoria sociale quella che inverte i poteri pubblici, e
rosse, faceva parte di un quadro di politica interna che  non  è solo colpa di un uomo, ma che è la risultante di cause
cause molteplici e complesse. I partiti costituzionali che  non  seppero nel marzo 1920 unirsi con i popolari quando, dopo
anarchica della compagine sociale», debbono confessare di  non  avere aiutato sufficientemente i poteri pubblici, né creato
una pubblica opinione e una coscienza antirivoluzionaria,  non  quando disertarono le urne, né quando resero inerte il
esperienze nel campo economico e sociale. La reazione  non  può essere un semplice fenomeno di forza bruta, né solo un
le elezioni generali oggi sono un punto di partenza e  non  un punto di arrivo. E il punto di partenza, come epilogo
presenti elezioni generali, perché la XXVI legislatura  non  venga fuori originalmente viziata; la XXV legislatura fu
i dominatori e a preparare il loro avvento anche violento;  non  deve la XXVI legislatura essere la figlia della violenza,
contrasto di idee e di interessi. Per potere ottenere ciò,  non  basta il buon volere dei capi dei partiti, non sempre né
ciò, non basta il buon volere dei capi dei partiti,  non  sempre né dappertutto responsabili dell’andamento della
ispirare l’azione dei partiti. E noi popolari dobbiamo  non  solo augurare che sia così, ma cooperare a che la
avremmo dovuto opporci. Ma l’opinione dei più equanimi  non  condivide tali timori, e basti fra tutti il direttore
fra tutti il direttore dell’«archivio per l’Alto Adige»,  non  sospetto certo di tedescofilia o di clericalismo, il quale
a Venezia. Perciò abbiamo concluso: salviamo il salvabile!  Non  ci siamo piegati per servire nessuno, ma come l’uomo che si
per servire nessuno, ma come l’uomo che si piega per  non  essere spezzato da una forza maggiore e per risollevarsi
poi ancora a combattere e a vincere. Certo una cosa  non  abbiamo salvato, quello che sperai lungo tempo di
più al padre che alla madre, l’oratore risponde: Perché  non  intende. Non si tratta di intendere l’oggetto dello studio
che alla madre, l’oratore risponde: Perché non intende.  Non  si tratta di intendere l’oggetto dello studio del giovane,
di più: l’interessamento, la partecipazione della donna è  non  solo conciliabile colla sua missione famigliare, è anche
ragazze (a Trieste, a Gorizia!) Eppure se si ragionava  non  c’era che questo dilemma: o tu vai a scuola perché non è
non c’era che questo dilemma: o tu vai a scuola perché  non  è lecito marinare la scuola, oppure: stai a casa e me ne
assumo la responsabilità io ma lo sciopero, la protesta è  non  di scolari ma delle famiglie intere. Tali furono gli
universitari sui loro metodi di partecipazione? Tremano, ma  non  intendono. In secondo luogo la partecipazione della donna è
della donna è richiesta dalla nostra causa nazionale.  Non  si tratta di politica nel senso triste di lotte faziose, ma
etica, di esistenza. In questo cozzare di odi e di passioni  non  sarebbe bella la collaborazione conciliante della donna?
il paese, la nazione. Accettando questo criterio e  non  esagerando converremo tutti che essa almeno è una questione
e due importanti vallate. Da questo largo punto di vista e  non  da quello semplicemente dell’interesse locale abbiamo il
d’idee il movimento. Anche durante la campagna elettorale  non  fece irrisorie promesse: è falso quanto asserisce il Popolo
che l’on. Paolazzi si sia impegnato di fare quello che  non  poteva cioè d’influire sulle autorità giudiziarie; è vero
Questo anche avvenne, la mediazione dell’on. Paolazzi  non  si svolse nel segreto dei gabinetti burocratici, come
rappresentanze. Ora che lo statuto è approvato coloro che  non  hanno mosso un dito per sciogliere la questione, muovono ad
la questione, muovono ad una facile critica, lamentando che  non  vi sia ricostruita l’antica libertà di Fiemme, come se
essere consapevoli del moto che esiste, quanto più faticoso  non  dovrà essere lo stabilire le dimensioni della parabola, il
parabola, il conoscere dove siamo, fin dove siamo arrivati!  Non  è vero, o amici, che noi stessi troppo di frequente
corrisponda alla nostra troppo agevole fraseologia? Ma  non  è il compito mio questa sera di fissare i termini e il
nostra epoca cavare quegli ammaestramenti che ci facciano  non  attraversare ciecamente la corrente col pericolo d’esserne
a quest’autunno che voleva dire: Quod differtur,  non  aufertur. Gli studenti trentini poi tornarono ad Innsbruck
venne: tutti lo sanno: fu la risposta di un ministro che  non  vuole dire chiaramente né si né no. L’Hartel diceva
parallele ad Innsbruck; se la cosa, per le lotte nazionali,  non  sarà possibile, come pare, il Governo dovrà pensare a
un ordine del giorno radicale su tutta la linea. Io  non  voglio qui decidere, se esso fosse giustificato o
su tale cosa deciderà il futuro e questo futuro speriamo  non  sia ancora giunto. Certo è che la stampa tedesca e slava
tanto è vero che la parola d’ordine per tutte le nazioni  non  equiparate fu questa: se ricevono l’università gli
fu questa: se ricevono l’università gli italiani, perché  non  ce ne danno una anche a noi? E d’improvviso ci trovammo a
di moribondo in cui si trovava il Parlamento, qui  non  fece passi in avanti la nostra causa, benché i nostri
passi in avanti la nostra causa, benché i nostri deputati  non  perdessero alcuna occasione sia nel plenum della Camera,
Altrettanto chiedeva il Rettore agli italiani, ma questi  non  s’impegnarono. L’università venne tuttavia riaperta e le
È chiaro che ora essa si trova in un periodo di tregua,  non  concessa da noi ma portata dalla necessità delle cose:
ma portata dalla necessità delle cose: quando ne uscirà?  non  è facile il dirlo: probabilmente la lotta scoppierà di
Ma questo progetto, oltreché con ogni probabilità  non  incontrerebbe le simpatie dei tedeschi, non potrebbe essere
probabilità non incontrerebbe le simpatie dei tedeschi,  non  potrebbe essere accettato dagli italiani. Che cosa vorrebbe
la nostra dignità e quella dei docenti? Del resto noi  non  avremmo conquistato che una scuola professionale mai un
possano studiare in quella lingua nella quale insegnano e  non  debba accadere, come avviene a taluno, di rifare poi per la
di rifare poi per la pratica i suoi studi in italiano. Ma  non  è questa, o signori, la ragione principale. Noi vogliamo
nazionale! Le università, o signori, sono state sempre  non  solo i laboratori del pensiero scientifico, ma anche le
ove si formi una generazione che trovi il vanto  non  nello sprezzare i tedeschi e la loro cultura, richiamandosi
la quale sviluppi il nazionalismo positivo dei doveri e  non  solo dei diritti, in maniera che si possa dire agli
in maniera che si possa dire agli italiani in Austria  non  che gli italiani sono semplicemente gli avversari nazionali
Ma se anche la nostra debolezza esistesse di fatto,  non  si entrerebbe nel circolo vizioso di non concederci la
di fatto, non si entrerebbe nel circolo vizioso di  non  concederci la cultura, perché non abbiamo la cultura? Una
nel circolo vizioso di non concederci la cultura, perché  non  abbiamo la cultura? Una debolezza vera fu forse che per il
la cultura? Una debolezza vera fu forse che per il passato  non  abbiamo affermato abbastanza forte questo diritto, e a
trentini, finiva la sua relazione con le precise parole che  non  posso fare a meno di leggere: «Tutta quanta la mia
allo spirito della libera ricerca e del libero pensiero,  non  quale anche la loro solita intransigenza ed intolleranza, i
Di occuparsi in che modo ai deputati di parte clericale  non  è qui veramente detto, e noi ne resteremmo ancora
veramente detto, e noi ne resteremmo ancora all’oscuro, se  non  sapessimo fin dal giugno scorso, che nella festa
sul tipo di quella che si sta piantando ora in Salisburgo.  Non  ne abbiamo ancora proclamata e iniziata pubblicamente la
Trento, si era perché crediamo che una università cattolica  non  possa sussistere in Austria fuorché a Trento. Denuncio fin
fin d’ora, o signori, queste perfide intenzioni che  non  si ha il coraggio di portare alla luce del sole, perché si
nazione; le denuncio esortando i nostri deputati di parte  non  clericale a continuare nella campagna universitaria col
anzi con l’ignorarne addirittura l’esistenza poiché essi  non  offrono per tutte, indistintamente, le varie correnti del
e più di rinunciarvi per ora e per sempre». Signori! io  non  v’ho letto questo sfogo del signor Pasini per avere
né a quello dei comitati. Pareva che la pace fosse fatta e  non  si dovesse temere «il flagello della guerra civile». Ma
tanto applaudita a Rovereto, di Ferdinando Pasini, il quale  non  contento di escludere noi studenti e di presentare ordini a
studenti accademici trentini, esortava «i deputati di parte  non  clericale a continuare nella campagna universitaria col
in tutte le occasioni la nostra esistenza. Vivaddio!  Non  è questo nostro paese nella sua gran maggioranza cattolico?
è questo nostro paese nella sua gran maggioranza cattolico?  Non  sta il popolo, il vero popolo, dietro di noi, o i suoi
il vero popolo, dietro di noi, o i suoi rappresentanti  non  sono in maggioranza di parte cattolica? Non c’è bisogno di
rappresentanti non sono in maggioranza di parte cattolica?  Non  c’è bisogno di esortazioni, ma se fosse il caso noi
filippica, motivandola con l’assicurare che i clericali  non  concederebbero agli avversari la libertà di pensiero e di
tutti i ceppi. Cercate! Novelli Ulissi, ripartite da Itaca,  non  cacciati dalla noia, come diceva nella sua ultima
vagate e cercate! Se la stella vi sarà propizia, se  non  farete prima naufragio, troverete il monte della salute.
qualità, ma anzitutto in questa. Il gruppo socialista che  non  oltrepassa oggidì gli undici deputati, salirà probabilmente
moderate. Questo accentramento delle forze antireligiose  non  rappresenta per noi cattolici, un pericolo prossimo? S’è
paese, che le questioni religiose per la vita pubblica  non  sono più d’attualità, e che non imperniano più il diventare
per la vita pubblica non sono più d’attualità, e che  non  imperniano più il diventare e l’essere dei partiti. Questa
a penetrare sotto la corteccia esteriore delle cose.  Non  basterebbe l’esempio della Francia modernissima per provare
per dare espressione alla volontà del popolo. L’oratore  non  vuole lo si consideri qui come uomo politico, come deputato
deputato che porti con sé il fardello del passato: egli  non  lo rinnega; deciderà in convegno costitutivo del Partito
preso nel nuovo cammino, che cosa gettato, ma intanto egli  non  vuol essere qui che un qualsiasi portavoce della massa
il tempo di lasciare far tutto a poche persone. I Trentini  non  vogliono essere megalomani e andare a dettar legge
quello che va riformato e quello che va cambiato, e  non  si provveda senza aver sentito il loro parere. Ci sono
all’autorità politico-amministrativa dello Stato. L’oratore  non  discuterà qui la parte tecnica dell’autonomia. L’essenziale
senza il trionfo delle nuove idee (applausi). Del resto noi  non  facciamo che prevenire e sussidiare quel movimento
si manifesta anche in Italia dove, se forse le autonomie  non  sono ancora intese come le intendiamo noi perché manca alla