- Quanto a me, consentirà che non ho bisogno - di studiar l'italiano. Sono un uomo d'affari! - Mi scusi. È forse il dialetto la lingua ufficiale
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- Lo credo anch'io una buona cosa; ma allo studio della lingua non ci ho attitudine. - Oh bella! Che risponderebbe lei a chi le dicesse: - Non son
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, in somma, non come un mezzo, ma come un fine, e diventare uno di quei perdigiorni delle lettere che badano soltanto a baloccarsi con le parole e con
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che la tua? Non me ne maraviglierei più che tanto. C' è degli italiani che, volendo fare un viaggio di piacere e d'istruzione, vanno prima a Parigi
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non pigli caffè perchè non ti prova, e chiami cotti i fichi d'India maturi, e occhi cattivi gli occhi e malati; a te che parti al villaggio, e torni da
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"attendendo - : aspettando? E domandargli invece di " chiedergli? - T. - Ma, non scorgendo anima nata.... P. - Non vedendo anima viva.... T. - Piegai
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Non basta, per parlar bene, sfuggire l' affettazione; bisogna pure, quando occorre, non aver timore di parere affettati; bisogna vincere un
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Dei del cielo! E a dir l'e e l'o larghe o strette nelle parole in cui hanno l'uno o l'altro suono: a non allarga i la bocca come un imbuto per dir
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- Che bisogno c' è di studiar la lingua? La lingua si sa! - È un'opinione di molti. Ella la saprà meglio di molti altri, non ne dubito; ma si lasci
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batteva la neve: la Maria, mia moglie, mi aveva pregato di non uscire con quella tormenta. Eppure dovevo arrivare al paese vicino ad ogni costo per
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E non c'indurre in tentazione. Con queste parole, noi preghiamo il Signore di non lasciarci cadere nelle tentazioni; lo preghiamo che ci tenga sempre
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credono in Lui; per ripetere a noi tutti che non bisogna invidiare chi ha di più, ma che si deve essere contenti dello stato in cui Dio ci ha posto
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Dio e li confermò. Ma non si contentò di questo: li rese più perfetti ancora, col comandamento della carità verso tutti gli uomini, perchè sono tutti
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, quella fragile creatura, in quel buio pieno di agguati e di paure. - Non si vergognava un guerriero come lui di lasciare andare un ragazzo verso il
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rimasta senza testa. Chi gliel'aveva tagliata? - domandò Cherubino, - I comunisti. - Io ho sentito parlare dei comunisti, ma non so che cosa siano - disse
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bastimenti in mare. Chi non ha visto il mare, non può farsi un'idea di questa immensa distesa d'acqua. Chi si trova in mare su un bastimento, lontano da
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Il vecchio Pasquale non è un cattivo uomo. Ma voi sapete, ragazzi miei, - seguitò il signor Goffredo, - che i contadini hanno generalmente il cuore
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I due contadini discutono. - Tu sei un testone - disse Fafòn mentre i nostri ragazzi dietro l'albero si turavano la bocca con la mano per non ridere
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L'AUTORE DI QUESTA STORIA NON AVEVA VOGLIA DI SCRIVERE IL CAPITOLO XXV E HA PREFERITO TRASCORRERE IL DOLCE POMERIGGIO PRIMAVERILE ACCANTO ALLA
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CI HAI PENSATO bene, Stucchino? Decisioni come queste non si prendono alla leggera! A me pare che distribuendo tutti i regali tu abbia già fatto
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se ti porta ferita?» «Se la ferita non fosse come il morso del cinghiale, o la cornata del cervo, ma come di spina, io preferirei, Blabante: e
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- Sarà la nipote di qualcuno di loro... - aggiunse il Bagliotti-Gagginis infastidito. - Non capisco perché debba inquietarsi tanto. L'accompagni
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5. Un buon vaccaro vale un buon bifolco. Chi non ha amore alle bestie, non ne ha nemanco ai cristiani: lo dice il proverbio, ed è vero. Ma a trattar
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freddo, chiede un tozzo di pane e un ricovero per la notte. Tu dividi con lui la polenta, e gli fai posto nella stalla. Ma la carità non è tutta di
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, come l'olio, viene a galla. Ma poi, anche non si venisse a scoprire la bugia, forse che Dio non vede nel cuore? Non lo sa la coscienza? La bugia è un
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14. Un ragazzo che non sa farsi amare. Gaetano è un fanciullo stizzoso e superbo; vuol sempre aver ragione, perfino quando manca; non sa adattarsi
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27. Come si vincono le difficoltà. Per riuscire in un lavoro, bisogna farlo con calma e perseveranza, e non sgomentarsi delle prime difficoltà che
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cose. Si persuase dapprima che tutto il mondo è paese, e perciò in Italia, come in America, in città, come in campagna, per vivere, chi non ne ha
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3. Luce viva. Ama la luce; lascia che entri a pieno sbocco nella tua casa, e nella stalla: essa, non meno che l'aria, è indispensabile alla vita e
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3. Acqua! Acqua! Ragazzo mio, non prendere l'abitudine della sporcizia; non fare economia d'acqua; làvati ogni mattina la faccia, e il collo, con
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, perchè mangia per vivere e lavorare. Egli non vive per mangiare, come il fannullone. Chi non vuole lavorare, nè di testa, nè di braccia, non dovrebbe
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che non ha piú bisogno di bambinaia perché lui oramai ha imparato a soffiarsi il naso. - Mi basterebbe il contorno d'insalata senza la carne. - Non
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- Sì. - E ci starai, allora. Tanto non servi a niente e non sei buona a niente. Se valessi almeno un centesimo ti venderei e mi comprerei una mollica
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d'argento, regalatagli un tempo dalla Principessa delle Querce, e che ora non suona piú; ma Tit la teneva sempre per ricordo. — Chi sei? — chiese
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E raccontò quel che aveva visto e udito. Comare Concetta lo prese per un braccio e lo trascinò dentro. - Zitto! - gli raccomandò. - Non dir niente
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, si dolse di lasciare Top. Bisogna spiegare che il padrone di Top era orfano e non aveva famiglia. Affidò quindi il suo barbone a una vecchia parente
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merenda e un po' di grammofono e di radio terranno allegra la comitiva. Le compagne di Anna non sono tutte ricche; anzi alcune sono molto povere. Anna
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qualche mattina Ninetta non addolcisce il latte, e lo zucchero sparisce ugualmente. La mamma le ha domandato a bruciapelo: - Perchè non zuccheri il
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IL DENTINO CATTIVO Ninetta piange; le duole un dentino. Non vuole confessarlo alla mamma perchè teme di essere condotta dal dentista. Ci fu un giorno
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I comandamenti di Dio o Decalogo Io sono il Signore Dio tuo: - 1. Non avrai altro Dio fuori che me. - 2. Non nominare il nome di Dio invano. - 3
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CHE COSA CERCA LA FARFALLA? - Farfalla, farfallina, che cosa cerchi sempre? perchè non ti fermi mai? - domanda Ninetta alla bella farfalla gialla ed
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Questa stanza la leggeva il maestro; ma non l' ebbe appena finita, che più voci gridarono la spera, lo specchio. "Sì, disse il maestro, questo enimma
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Questo non fu indovinato così presto; ma pur fu indovinato da due o tre per l' anno. Allora il maestro conchiuse: "Qui basti di tali gingilli; e non
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e certi occhietti piccini piccini. Il Re non aveva voglia di ridere; ma come vide quello sgorbio, non seppe frenarsi. — Che cosa voleva? — Maestà
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Ma quello cambiava discorso: da quell'altro non ci sentiva neppure. — Bella parola di Re! — gli disse il Nano una volta. — Ah, nanaccio impertinente
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TOPOLINO C'era una volta un Re, che più non viveva tranquillo, dal giorno in cui una vecchia indovina gli aveva detto: — Maestà, ascoltate bene
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, tra quelle rarità, l' albero che parlava non c'era. Con, questa pulce nell' orecchio, il Re non dormì più. Mandò corrieri per tutto il mondo in cerca
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Ruggiero accennò che non era lei. Allora si avanzò la seconda e fece la stessa domanda. Ruggiero accennò di nuovo che non era lei e così fece per le
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- Posso fare io una domanda? - Certo, Nadir. - Perché gli extraterrestri si chiamano così? - Perché non abitano sulla Terra. Extraterrestri, infatti
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Ho dieci anni e vengo da Casablanca, in Marocco. I miei genitori non sono bianchi e non sono neri, perché sono arabi, così adesso sono arabo anch'io
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