Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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 non  ricambia il vostro saluto o non Vi saluta, non dovete
ricambia il vostro saluto o  non  Vi saluta, non dovete pensare subito, che lo abbia fatto
ricambia il vostro saluto o non Vi saluta,  non  dovete pensare subito, che lo abbia fatto appositamente.
subito, che lo abbia fatto appositamente. Per strada  non  vi guardate curiosamente intorno, e non osservate la gente
Per strada non vi guardate curiosamente intorno, e  non  osservate la gente in modo troppo visibile. Se una persona
se arde la casa del vicino. Orazio, Epistole. Naturalia  non  sunt turpia. Cose naturali non sono turpi. Naturam expellas
Orazio, Epistole. Naturalia non sunt turpia. Cose naturali  non  sono turpi. Naturam expellas furca, tamen usque recurret.
con la frusta, essa pur ritorna. Orazio, Epistole. Natura  non  facit saltus. La natura non fa salti. Linnè, Filosofia
Orazio, Epistole. Natura non facit saltus. La natura  non  fa salti. Linnè, Filosofia botanica. Navigare necesse est,
Linnè, Filosofia botanica. Navigare necesse est, vivere  non  est necesse. Navigare è necessario, vivere non è
est, vivere non est necesse. Navigare è necessario, vivere  non  è necessario. Pompeo ai suoi marinai ammutinati. Nemo ante
può dirsi felice prima della morte. Solone. Ne quid nimis.  Non  sia troppo. Terenzio, Audria. Nervus rerum. Il nervo di
Nulla ammirare! Orazio, Epistole Nolens volens. Voglia o  non  voglia. Noli me tangere! Non mi toccare! Parole di Cristo
Nolens volens. Voglia o non voglia. Noli me tangere!  Non  mi toccare! Parole di Cristo (Giovanni, XX, 17). Noli
di Cristo (Giovanni, XX, 17). Noli turbare circulos meos!  Non  disturbare i miei circoli! (Parole rivolte da Archimede ai
Persa. Nomina sunt odiosa. I nomi sono odiosi. Cicerone.  Non  olet. Non puzza (il denaro). Vespasiano. Non plus ultra. E
Nomina sunt odiosa. I nomi sono odiosi. Cicerone. Non olet.  Non  puzza (il denaro). Vespasiano. Non plus ultra. E non più
Cicerone. Non olet. Non puzza (il denaro). Vespasiano.  Non  plus ultra. E non più avanti. Giobbe. Non possumus. Non
olet. Non puzza (il denaro). Vespasiano. Non plus ultra. E  non  più avanti. Giobbe. Non possumus. Non possiamo. Storia
Vespasiano. Non plus ultra. E non più avanti. Giobbe.  Non  possumus. Non possiamo. Storia degli Apostoli, IV, 20. Non
Non plus ultra. E non più avanti. Giobbe. Non possumus.  Non  possiamo. Storia degli Apostoli, IV, 20. Non scholae, sed
Non possumus. Non possiamo. Storia degli Apostoli, IV, 20.  Non  scholae, sed vitae discimus. Non per la scuola, ma per la
degli Apostoli, IV, 20. Non scholae, sed vitae discimus.  Non  per la scuola, ma per la vita studiamo. Nonumque prematur
giornalmente nella sua arte. Significa in generale:  Non  lasciar trascorrere neanche un giorno senza produrre
Lettere a Federico IV Chi ama molti,  non  ama molto: chi sovente, non a lungo; chi variamente, non
a Federico IV Chi ama molti, non ama molto: chi sovente,  non  a lungo; chi variamente, non degnamente mai. Balbo
non ama molto: chi sovente, non a lungo; chi variamente,  non  degnamente mai. Balbo ...linguaggio più eloquente
Purg. I. Forza alcuna  non  doma, tempo alcuno non consuma, e merito alcuno non
Purg. I. Forza alcuna non doma, tempo alcuno  non  consuma, e merito alcuno non contrappesa il nome di
alcuna non doma, tempo alcuno non consuma, e merito alcuno  non  contrappesa il nome di libertà. Machiavelli. La libertà
La superbia  non  è altro che il non istimar altrui. Della Casa, Galateo.
La superbia non è altro che il  non  istimar altrui. Della Casa, Galateo.
 Non  si parla affettatamente, e nel discorso non si adoperano
si parla affettatamente, e nel discorso  non  si adoperano espressioni troppo forti il bestemmiare è
ed il farlo in una buona società è addirittura un orrore.  Non  s'interrompa mai uno che parla, ma si aspetti finchè ha
mai uno che parla, ma si aspetti finchè ha terminato.  Non  si alza la voce con nessuno nemmeno coi bambini o con la
o con la servitù. Discorrendo dobbiamo sempre badare di  non  accompagnare od appoggiare le nostre parole con amichevoli
gomitate o colpettini di mano. Nel calore del discorso,  non  si tocchino o scuotano i diversi oggetti, gioielli, vestiti
ossia: di far sempre « bella figura ». Si deve badare  non  soltanto ai vestiti, di cui tratta il capitolo seguente, ma
fondamentale è valida anche qui: comportamento naturale,  non  trascurante ma neanche rigido: cioè tenuta diritta, spalle
trascurante ma neanche rigido: cioè tenuta diritta, spalle  non  pendenti, gambe unite, tacchi vicini, ginocchia strette, le
L'incedere sia tranquillo, uguale, ritmico, i passi  non  troppo lunghi, nè troppo corti. Senza un motivo di speciale
nè troppo corti. Senza un motivo di speciale urgenza,  non  corriamo per strada, e salendo le scale non prendiamo più
urgenza, non corriamo per strada, e salendo le scale  non  prendiamo più di un gradino alla volta. Non possiamo
le scale non prendiamo più di un gradino alla volta.  Non  possiamo immaginarci della gente nobile e dignitosa, che
e quindi deve tralasciarsi in ogni caso. Colle braccia  non  si « rema », viceversa non si stringe nemmeno, le braccia
in ogni caso. Colle braccia non si « rema », viceversa  non  si stringe nemmeno, le braccia rigidamente ai fianchi, nè
senza attirar con ciò l'attenzione degli altri.  Non  teniamo mai le mani nelle tasche dei calzoni, nè
nè incrociamole dietro la schiena. Stando in piedi,  non  appoggiamoci ad ogni muro, e non incrociamo le gambe. Anche
schiena. Stando in piedi, non appoggiamoci ad ogni muro, e  non  incrociamo le gambe. Anche sedendo teniamoci diritti.
le gambe. Anche sedendo teniamoci diritti. Specialmente  non  si siede curvi o appoggiati pigramente, quando si parla con
o appoggiati pigramente, quando si parla con qualcuno.  Non  ci si siede con le ginocchia allargate. E' brutto sedere
di avvincere con le gambe i piedi della sedia. Sulla sedia  non  ci si bilancia, non si balla, non si appoggiano le braccia
gambe i piedi della sedia. Sulla sedia non ci si bilancia,  non  si balla, non si appoggiano le braccia sugli schienali
della sedia. Sulla sedia non ci si bilancia, non si balla,  non  si appoggiano le braccia sugli schienali delle sedie
appoggiano le braccia sugli schienali delle sedie vicine, e  non  sta bene di appoggiare il braccio nemmeno sul proprio
di appoggiare il braccio nemmeno sul proprio schienale;  non  rovescio o cavalcioni sulla seggiola. Non si incrociano le
schienale; non rovescio o cavalcioni sulla seggiola.  Non  si incrociano le braccia, non teniamoci le ginocchia, ma
o cavalcioni sulla seggiola. Non si incrociano le braccia,  non  teniamoci le ginocchia, ma lasciamo riposar in pace le mani
L'alzarsi ed il sedersi deve esser fatto senza rumore.  Non  si trascinano a spingono avanti le seggiole a calci, ma in
e ciò è molto discutibile specialmente per signore. Se  non  si parla con una persona di rispetto o non la si saluta, si
per signore. Se non si parla con una persona di rispetto o  non  la si saluta, si può farlo senz'altro. Solamente si deve
Solamente si deve porre attenzione che le ginocchia  non  siano troppo distanti uno dall'altro. (Si guardi
Gerusalemme Lib. Il dovere  non  s'adempie se non facendo più del dovere. Tommaseo Solamente
Gerusalemme Lib. Il dovere non s'adempie se  non  facendo più del dovere. Tommaseo Solamente gli egoisti
vita sia il dovere. Tarchetti, Una nobile follia I diritti  non  nascono, che dal dovere compiuto. F. Cavallotti, Il povero
che dal dovere compiuto. F. Cavallotti, Il povero Piero  Non  ci sono doveri ignobili. Manzoni, Morale cattolica
La mano disoccupata quindi riposi e rimanga quieta e  non  giuochi coi più diversi oggetti, come: ninnoli, catenelle,
catenelle, braccialetti, gomitoli, ditali, ecc. ecc.  Non  sta bene nemmeno di grattarsi il capo o la barba, nè di
nè di far passeggiare le dita sui vestiti o sul viso.  Non  si giuoca col pollice, non lo si fa girare. Non si mettono
le dita sui vestiti o sul viso. Non si giuoca col pollice,  non  lo si fa girare. Non si mettono le mani nell''imboccatura
o sul viso. Non si giuoca col pollice, non lo si fa girare.  Non  si mettono le mani nell''imboccatura della manica del
di soffregare le mani e di stirare le membra in società.  Non  guardiamoci troppo spesso le unghie, non facciamo
membra in società. Non guardiamoci troppo spesso le unghie,  non  facciamo schioccare le dita, e non bagnarci le punte delle
troppo spesso le unghie, non facciamo schioccare le dita, e  non  bagnarci le punte delle dita quando giochiamo alle carte o
dita quando giochiamo alle carte o sfogliamo un libro.  Non  si fanno pallottole con la mollica di pane, nè si
E' brutto distendere le dita tenendo una tazza di caffè.  Non  ci si appoggia ai gomiti sul tavolo, nè si sostiene la
col coltello e la forchetta e specialmente colla bocca.  Non  si rosicchiano pennine o matite, e non si prende in bocca
colla bocca. Non si rosicchiano pennine o matite, e  non  si prende in bocca nulla, nè carte, nè aghi, nè erbe, nè
naturale. A questo va aggiunto ancora che un vero signore  non  si mostra mai in pubblico barbuto. Le unghie delle dita non
non si mostra mai in pubblico barbuto. Le unghie delle dita  non  siano troppo lunghe, ma neanche troppo corte e,
troppo lunghe, ma neanche troppo corte e, naturalmente  non  portino il lutto. Non si deve mai tagliare e pulire le
neanche troppo corte e, naturalmente non portino il lutto.  Non  si deve mai tagliare e pulire le unghie, o pulire le
unghie, o pulire le orecchie in presenza di altri. A tavola  non  ci si pettina, e non ci si dipinge la faccia o le labbra
in presenza di altri. A tavola non ci si pettina, e  non  ci si dipinge la faccia o le labbra innanzi agli occhi
altrui. Pettini, spazzole ed altri oggetti di « toilette »  non  devono venir lasciati apertamente in una stanza.
in una stanza. Spettinati, malvestiti, con mani sudice  non  ci si mostra in nessun luogo ed in tale stato non si
sudice non ci si mostra in nessun luogo ed in tale stato  non  si ricevono nemmeno ospiti. Fuori della camera da letto non
non si ricevono nemmeno ospiti. Fuori della camera da letto  non  si cammina in pantofole. Un signore distinto non si mostra
da letto non si cammina in pantofole. Un signore distinto  non  si mostra in locali chiusi in maniche di camicia neanche se
tolte. Con guanti bucati e cravatte sfilacciate o sgualcite  non  si esce. Con scarpe da turismo non si entra in stanze con
sfilacciate o sgualcite non si esce. Con scarpe da turismo  non  si entra in stanze con pavimenti di legno. Nell'abitazione
si entra in stanze con pavimenti di legno. Nell'abitazione  non  si gettano a terra fiammiferi o altri avanzi. Una persona
a terra fiammiferi o altri avanzi. Una persona beneducata  non  si carica di troppi gioielli. Gioielli di grande valore e
e scintillanti, che sono adatti per occasioni solenni  non  si portano ogni giorno per strada. Non si va per strada col
occasioni solenni non si portano ogni giorno per strada.  Non  si va per strada col viso tetro e lo sguardo cupo, come
è raggiungibile ben facilmente, quando si è di buon umore.  Non  si battono le palpebre e non si alzano ipocritamente gli
quando si è di buon umore. Non si battono le palpebre e  non  si alzano ipocritamente gli occhi verso il cielo. Non si
e non si alzano ipocritamente gli occhi verso il cielo.  Non  si guarda nessuno con perfidia o malizia , e non si tirano
il cielo. Non si guarda nessuno con perfidia o malizia , e  non  si tirano in sù le sopracciglia. Si deve possibilmente
capo di torcere il volto o di arricciare il naso, ecc. ecc.  Non  accompagniamo le parole con gesti delle mani. Parlando, non
Non accompagniamo le parole con gesti delle mani. Parlando,  non  gesticoliamo, e possibilmente teniamo fermo e tranquillo
esagerate sono ridicole e fuori di luogo. Meravigliandoci  non  facciamo un viso sciocco. Non lasciamo la bocca semiaperta,
di luogo. Meravigliandoci non facciamo un viso sciocco.  Non  lasciamo la bocca semiaperta, ma viceversa non comprimiamo
sciocco. Non lasciamo la bocca semiaperta, ma viceversa  non  comprimiamo nemmeno con violenza le labbra: diamo alla
è: di coprirsi, quando si ride, il volto con le mani.  Non  si canticchia o zufola se ciò può disturbare altre persone.
stesso, Manfredi  Non  si commetta al mar chi teme il vento. Metastasio, Siroe
chi teme il vento. Metastasio, Siroe Senza forza d'animo  non  si possiede alcuna virtù, non si adempie alcun altro
Siroe Senza forza d'animo non si possiede alcuna virtù,  non  si adempie alcun altro dovere; anche per essere più bisogna
si adempie alcun altro dovere; anche per essere più bisogna  non  essere pusillanime. S. Pellico, Doveri Il valore sfida la
di quell'apparato che rende le cose spaventevoli, e spesso  non  gli è creduto. Leopardi, Pensieri Fuggire per viltà è
della vita, chi aspetta dal caso ristoro alle sue pene, chi  non  ardisce, non opera, non lavora e si sta colle mani alla
aspetta dal caso ristoro alle sue pene, chi non ardisce,  non  opera, non lavora e si sta colle mani alla cintola
dal caso ristoro alle sue pene, chi non ardisce, non opera,  non  lavora e si sta colle mani alla cintola nell'ignavia
astensione. C. Cantù, Astensione La società nostra  non  potrà rialzarsi finchè il coraggio civile non ottenga
nostra non potrà rialzarsi finchè il coraggio civile  non  ottenga stima, almeno quanto il militare. Lo stesso
stesso. Tito. Gli uomini si vergognano  non  delle ingiurie che fanno, ma di quelle che ricevono. Però
Però ad ottenere che gl'ingiuriatori si vergognino,  non  v'è altra via, che di rendere loro il cambio. Leopardi,
il cambio. Leopardi, Pensieri. Gli insulti inaspriscono, ma  non  correggono. Pellico. Ogni uomo ha in sè il diritto di non
non correggono. Pellico. Ogni uomo ha in sè il diritto di  non  essere offeso. Soave. Il disprezzatore è quasi sempre più
del disprezzato. Tommaseo, Pens. mor. Le avversioni sociali  non  nascono tanto dalla disuguaglianza della fortuna, quanto
Gutta cavat lapidem  non  vi sed saepe cadendo. La goccia incava la roccia non con la
non vi sed saepe cadendo. La goccia incava la roccia  non  con la forza, ma cadendo spesso.
con la mano opposta alla persona che vuole salutare per  non  sbarrare la vista, a meno che non ci si trovi a fianco una
che vuole salutare per non sbarrare la vista, a meno che  non  ci si trovi a fianco una signora o si abbia una mano
il bastone, la borsa o altri ingombri del genere  non  devono mai occupare tutte e due le mani, non solo per
del genere non devono mai occupare tutte e due le mani,  non  solo per essere sempre pronti al saluto, ma anche per non
non solo per essere sempre pronti al saluto, ma anche per  non  rendersi goffi. Il cappello duro o il cilindro si prendono
salutare, il cappello si porta leggermente di fianco  non  troppo alto, non troppo basso. Il cappello non si terrà
il cappello si porta leggermente di fianco non troppo alto,  non  troppo basso. Il cappello non si terrà teso a lungo ma solo
di fianco non troppo alto, non troppo basso. Il cappello  non  si terrà teso a lungo ma solo finchè non viene corrisposto
basso. Il cappello non si terrà teso a lungo ma solo finchè  non  viene corrisposto il saluto. Togliere il cappello con
Togliere il cappello con lentezza e così a mala pena  non  è affatto cortese: sarebbe non meno ridicolo levarlo troppo
lentezza e così a mala pena non è affatto cortese: sarebbe  non  meno ridicolo levarlo troppo in alto o troppo di fianco. Il
di fianco. Il movimento del saluto deve essere franco e  non  apparire mai nè cerimonioso, nè strisciante, nè
comune. Berretti di pelliccia o altri copri capo che  non  hanno forma stabile non si tolgono mai: in tal caso si
di pelliccia o altri copri capo che non hanno forma stabile  non  si tolgono mai: in tal caso si saluta chinando il capo o
il cappello in mano, anche in strada. Negli uffici pubblici  non  si leva il cappello, perchè gli impiegati siedono al di là
In ogni caso però, una signora  non  inizierà mai il discorso, specialmente con un signore sino
l'atteggiamento del suo ballerino. La signora, ballando,  non  tiene niente in mano. La borsetta la lascia al suo posto o
La borsetta la lascia al suo posto o su un tavolo. Adesso  non  è uso di tenere i guanti per ballare. Però ci sono persone
per grandi feste è elegante e distinto. Se una signora  non  può star senza fazzoletto, se lo tenga nella mano sinistra,
star senza fazzoletto, se lo tenga nella mano sinistra, ma  non  lo metta nella scollatura del vestito.
dobbiamo comperarne un nuovo. Ai libri ricevuti in prestito  non  si fa pieghe, non si sottolinea e non si fa segni colla
un nuovo. Ai libri ricevuti in prestito non si fa pieghe,  non  si sottolinea e non si fa segni colla matita. Non si
ricevuti in prestito non si fa pieghe, non si sottolinea e  non  si fa segni colla matita. Non si restituiscono riviste
pieghe, non si sottolinea e non si fa segni colla matita.  Non  si restituiscono riviste aperte, ossia così come ci
specialmente per signore. Generalmente la curiosità  non  è nobile, nè distinta, però è femmina. Passeggeri che si
tutte le vetrine, fanno un effetto un poco ingenuo, per  non  dire stupido. Signore non dovrebbero mai fermarsi a lungo
un effetto un poco ingenuo, per non dire stupido. Signore  non  dovrebbero mai fermarsi a lungo innanzi ad una vetrina, e
mai fermarsi a lungo innanzi ad una vetrina, e specialmente  non  per guardarsi od accomodarsi la « toilette » come in uno
aderisca bene al colletto. I due capi della cravatta lunga  non  devono venir nascosti nell'apertura della camicia, tanto
della camicia, tanto meno dei pantaloni. Perchè la cravatta  non  svolazzi o non esca dalla scollatura del panciotto si
tanto meno dei pantaloni. Perchè la cravatta non svolazzi o  non  esca dalla scollatura del panciotto si potranno adoperare i
si potranno adoperare i ferma cravatte di metallo a molla.  Non  può però dirsi che ciò sia molto elegante. (La tavola
il nodo alle cravatte » serve ad insegnare quest' arte  non  troppo difficile, ma tuttavia non conosciuta da tutti).
ad insegnare quest' arte non troppo difficile, ma tuttavia  non  conosciuta da tutti).
contraria. Si deve sapere dunque, quando si ha da tacere.  Non  sta bene però neanche un silenzio esagerato: lo usano
neanche un silenzio esagerato: lo usano spesso coloro che  non  sanno niente, e vogliono apparire superiori a tutto ciò di
il proverbio: « Si tacuisses, philosophus mansisses »  non  è sempre valido. Ad una domanda non si risponde
philosophus mansisses » non è sempre valido. Ad una domanda  non  si risponde semplicemente con un: « sì » o un « no », ma si
», ma si aggiunge il titolo della rispettiva persona, e se  non  ha speciale titolo si dice p. e.: « Si, signora » o « No,
fatto una domanda superflua. Se, durante la conversazione  non  abbiamo capito qualche cosa, non è bello domandare: « come
durante la conversazione non abbiamo capito qualche cosa,  non  è bello domandare: « come » ma si dica piuttosto « comandi
« comandi » o « come dice, prego » o « scusi », ma  non  ho inteso », mai però: « scusi non ho fatto attenzione ».
prego » o « scusi », ma non ho inteso », mai però: « scusi  non  ho fatto attenzione ». Una contraddizione bisogna vestirla
Una contraddizione bisogna vestirla di una forma cortese.  Non  si dice: « Ciò non è giusto » o « non è vero » o « non è il
bisogna vestirla di una forma cortese. Non si dice: « Ciò  non  è giusto » o « non è vero » o « non è il caso » o « è una
di una forma cortese. Non si dice: « Ciò non è giusto » o «  non  è vero » o « non è il caso » o « è una sciocchezza », ma: «
Non si dice: « Ciò non è giusto » o « non è vero » o «  non  è il caso » o « è una sciocchezza », ma: « secondo la mia
» «potrebbe darsi » ecc. Con gente occupata ad altri  non  si attacca discorso. Se una terza persona vuole partecipare
con alcune parole dell'argomento. Però questa terza persona  non  può domandare l'argomento del discorso, come usa accadere
terza persona ha già posto la domanda - poco delicata - e  non  vogliamo comunicarle l'argomento, le diciamo che si tratta
», e con ciò le facciamo capire in modo garbato, che  non  si desidera un terzo ascoltatore. Davanti a terze persone
un terzo ascoltatore. Davanti a terze persone importune  non  si parla di cose e persone che si vuol tenere nascoste
fosse indispensabile, perchè alcuni membri della società  non  capiscono la lingua che si parla, si deve subito tradurre,
In compagnia di solito si ride molto. Però queste risate  non  sono delle vere oneste risate, se si fanno a danno e
in società, durante un divertimento, a come ridiamo.  Non  ridete troppo rumorosamente, non spalancate la bocca come
a come ridiamo. Non ridete troppo rumorosamente,  non  spalancate la bocca come un portone, non la tirate sino
rumorosamente, non spalancate la bocca come un portone,  non  la tirate sino agli orecchi, non vi picchiate le ginocchia
la bocca come un portone, non la tirate sino agli orecchi,  non  vi picchiate le ginocchia con le mani, non stirate le
agli orecchi, non vi picchiate le ginocchia con le mani,  non  stirate le membra per esprimere il vostro benessere fisico.
od asprezza. Se qualcuno racconta una barzelletta,  non  ridete ancora prima della fine, quando il « point »
soltanto il senso onesto. Se tutti gli altri sono seri,  non  si disturbi con troppa vivacità.
lo sguardo dietro all'altra persona. Parlando con qualcuno  non  gli si va troppo vicino. Specialmente persone miopi cadono
Specialmente persone miopi cadono spesso in quest'errore.  Non  si parla troppo celermente, ma neppure con una lentezza che
ma neppure con una lentezza che stanca; parlando  non  si grida, ma nemmeno si sussurra.
 Non  vi è onore che nella virtù. S. Pellico, Doveri d’Uomo.
d’Uomo. L’onore è come la gioventù: perduta una volta  non  si ricupera. C. Cantù.
strada, evitate tutte le esagerazioni. Siate riservati e  non  comportatevi con stravaganza. Tenetevi diritti
diritti naturalmente, ed evitate di apparire rigidi.  Non  camminate curvi, nè piegati. I vostri passi siano leggeri,
nè piegati. I vostri passi siano leggeri, elastici, ma  non  saltellanti o stiracchiati. Non fate passi troppo lunghi,
siano leggeri, elastici, ma non saltellanti o stiracchiati.  Non  fate passi troppo lunghi, ma nemmeno passetti da uccello.
eventualmente il cammino ad altri che hanno fretta.  Non  dondolate camminando nè le anche, nè le spalle, perchè ciò,
altri, è ridicolo. Muovete le braccia soltanto leggermente.  Non  ponete le mani nelle tasche dei calzoni!! Soltanto
di mettere le mani nelle tasche del cappotto. Le mani  non  si tengono dietro la schiena, nè incrociate sul ventre.
siete in un luogo dove si può farlo senz'altro. Perchè  non  dappertutto si può farlo. Non fumate in presenza d'un
può farlo senz'altro. Perchè non dappertutto si può farlo.  Non  fumate in presenza d'un vostro principale o superiore,
in presenza d'un vostro principale o superiore, sinchè egli  non  vi abbia invitato a farlo. Fumare in una camera da malato è
ed indelicatezza di sommo grado. In una sala di musica  non  si fuma mai. Così pure non si può fumare in sale da
grado. In una sala di musica non si fuma mai. Così pure  non  si può fumare in sale da concerto o teatri. E non, si fuma
In « caffè chantant » in bars ecc., naturalmente il fumare  non  è vietato. Prima di invitare una signora a ballare
ballare con la sigaretta in bocca o in mano, è indecente.  Non  si fuma poi neanche in sale da ballo pubbliche. In cimitero
in sale da ballo pubbliche. In cimitero ancora meno!  Non  si entra mai colla sigaretta, pipa o sigaro accesi, in
sigaro che si è fumato per strada. Entrando in un salotto,  non  si tiene in tasca una pipa o un bocchino che abbiano un
fuma soltanto se si è stati invitati a farlo. Se l'ospite  non  è fumatore, è meglio di tralasciare il fumare per il tempo
ad accendere una sigaretta. Se l'ospite vi offre da fumare,  non  fate complimenti, accettate o rifiutate cortesemente. Ma in
Ove l'ozio signoreggia, ivi  non  riluce raggio d'ingegno, ivi non vive pensiero di gloria e
l'ozio signoreggia, ivi non riluce raggio d'ingegno, ivi  non  vive pensiero di gloria e d'immortalità, ivi non apparisce
ivi non vive pensiero di gloria e d'immortalità, ivi  non  apparisce nè immagine, nè pur ombra o vestigio alcuno di
signora  non  ha da esprimere troppo vivamente il suo desiderio di
vivamente il suo desiderio di conoscere un signore, purchè  non  si tratti di un grande artista o altra celebrità
o altra celebrità considerevole. La signora in genere  non  può presentarsi, da sola, ad un signore. Quando essa per
o di affari appare alla presenza di un signore che  non  conosce, questo signore deve prevenirla nella
nella presentazione. La signora accompagnata da un signore  non  si può presentare a un conoscente finchè il conoscente non
non si può presentare a un conoscente finchè il conoscente  non  abbia fatto la conoscenza del suo compagno: questa regola
vuol rimanere in incognito compirà un gesto discutibile, ma  non  si può dire sgarbato. La presentazione più elegante
e la signora si dimostrerà onorata di riceverlo. Le signore  non  daranno mai il loro biglietto da visita in società, anche
loro biglietto da visita in società, anche se il biglietto  non  porta indirizzo. Non è bello che il signore faccia
in società, anche se il biglietto non porta indirizzo.  Non  è bello che il signore faccia desiderare il suo biglietto
Molti uomini  non  si trovano bene con la vita perchè non hanno scoperto il
Molti uomini non si trovano bene con la vita perchè  non  hanno scoperto il loro punto d'equilibrio. Il difficile è
pronti in mano gli spiccioli necessari, per la tessera, è  non  soltanto un atto di cortesia verso il bigliettaio, ma anche
una regola, appunto per fare più spiccio il movimento e  non  impedire il bigliettaio di far il suo dovere. Se il
il bigliettaio di far il suo dovere. Se il bigliettaio  non  potesse cambiarvi una moneta più grande, scendete senza
suo portamonete, insista un momento di voler pagare lui, ma  non  troppo a lungo, anche per non impedire con ciò la
di voler pagare lui, ma non troppo a lungo, anche per  non  impedire con ciò la circolazione nel tram. Il signore
la tessera sempre allo stesso posto, affinchè per trovarla  non  si debba poi frugare in tutte le tasche, quando il
colla cortesia che gli spetta. Se ci sono delle divergenze,  non  ci si lascia andare a discussioni senza scopo, nè fine, ma
di trasporto. Anche le signore, faranno bene di  non  esigere privilegi e di adattarsi anch'esse alle regole del
e di adattarsi anch'esse alle regole del trasporto. Pacchi  non  si collocano sui banchi (o poltrone) e conviene maneggiarli
sui banchi (o poltrone) e conviene maneggiarli in modo che  non  importunino nessuno. Con pacchi più grandi si prende posto
nella seconda vettura. Valige troppo pesanti e voluminose  non  vanno portate in tram. Volendosi sedere (su una poltrona o)
sedere (su una poltrona o) su un banco, si badi di  non  occupare più di un posto. Se un altro viaggiatore trova
possibilmente un poco da una parte. I banchi dei tram  non  sono poltrone quindi non sono nemmeno da considerare come
da una parte. I banchi dei tram non sono poltrone quindi  non  sono nemmeno da considerare come tali. Appoggiandosi troppo
un vero tormento per i compagni di viaggio. Di giorno  non  bisogna mettere i piedi sui sedili: di notte si può farlo,
bisogna abbassare la luce e smettere ogni conversazione per  non  disturbare il sonno degli altri. Per un passeggero di
ristorante. I passeggeri di terza classe generalmente  non  hanno i mezzi per far uso di questo servizio e perciò
essi dovrebbero osservare le regole del buon contegno e  non  mangiare ininterrottamente durante tutto il viaggio. Il
naturalmente con la dovuta cortesia ed il cibo offerto  non  dev'essere stato toccato colle mani. Se il compagno
stato toccato colle mani. Se il compagno rifiuta,  non  è motivo di risentirsene, ma un'insistenza è fuori posto.
risentirsene, ma un'insistenza è fuori posto. Naturalmente  non  si offre mai da bere nel bicchiere da cui si ha già bevuto.
si offre mai da bere nel bicchiere da cui si ha già bevuto.  Non  sta bene guardare con insistenza le persone che mangiano,
che mangiano, nè i loro bauli o zaini aperti. Gli avanzi  non  vanno gettati sotto i sedili o lasciati sopra di essi, ma
sopra di essi, ma gettati fuori dal finestrino però  non  durante le soste alle stazioni o nel passaggio attraverso
bottiglie, scatole, ecc. si deve essere cauti per  non  ledere nessuno. Se qualcuno è al finestrino, non si devono
cauti per non ledere nessuno. Se qualcuno è al finestrino,  non  si devono gettare oggetti davanti al suo viso, ma alzarsi,
Bisogna badare anche che l'oggetto gettato dal finestrino  non  venga portato dalla corrente d'aria nello scompartimento
vicino. Ciò vale particolarmente per i liquidi, e purtroppo  non  è superfluo menzionare che per questa ragione non si deve
purtroppo non è superfluo menzionare che per questa ragione  non  si deve mai sputare dal finestrino.
ecc. in situazioni difficili, in passaggi pericolosi, ecc.  Non  si deve mai tollerare che signore, o persone più vecchie,
Accompagnando una signora in un dato luogo. - se  non  si ha a disposizione una vettura - bisogna condurvela per
Se un signore accompagna una signora, In genere: signore  non  si lasciano aspettare in strada. Se un signore o una
fermo sia innanzi al portone sia innanzi a una vetrina.  Non  si criticano e non si deridono i passanti! Badate ai Vostri
al portone sia innanzi a una vetrina. Non si criticano e  non  si deridono i passanti! Badate ai Vostri movimenti, ai
E' severamente vietato di indicare col dito! Per strada  non  si deve parlare ad alta voce, nè gridare, nè gesticolare,
anche nelle ore notturne. Se conducete un cane, badate che  non  abbai contro nessuno, non annusi i passanti, non importuni
Se conducete un cane, badate che non abbai contro nessuno,  non  annusi i passanti, non importuni nessuno. E' poco elegante
badate che non abbai contro nessuno, non annusi i passanti,  non  importuni nessuno. E' poco elegante andare a spasso con una
E' poco elegante andare a spasso con una muta di cani.  Non  chiamate rumorosamente i vostri cani, non sgridateli, non
una muta di cani. Non chiamate rumorosamente i vostri cani,  non  sgridateli, non fischiate loro in tuono stridulo, evitate
Non chiamate rumorosamente i vostri cani, non sgridateli,  non  fischiate loro in tuono stridulo, evitate di frustarli per
loro in tuono stridulo, evitate di frustarli per strada.  Non  insudiciate le strade gettando a terra carte, stracci ed
gli stracci da polvere sul capo dei passanti. Per istrada  non  si mangia!! Nè frutta, nè dolci! E non si scambia la strada
Per istrada non si mangia!! Nè frutta, nè dolci! E  non  si scambia la strada per una biblioteca pubblica! Tutto ciò
però ognuno farà del suo meglio per dimostrarsi, se  non  eloquente, almeno corretto nel parlare. Non spetta al «
dimostrarsi, se non eloquente, almeno corretto nel parlare.  Non  spetta al « galateo » impartire lezioni di lingua ai nostri
» impartire lezioni di lingua ai nostri lettori: tuttavia  non  si può negare che spesso la coltura scolastica non basta ad
tuttavia non si può negare che spesso la coltura scolastica  non  basta ad assicurare al giovane e alla signorina quel tanto
», può senz'altro domandare spiegazione al cameriere. Chi  non  è pratico nella « composizione » dei « menus » farà bene,
che se il cameriere ci raccomanda troppo un cibo,  non  è escluso che lo faccia soltanto per salvare il rispettivo
coi camerieri superba ed arrogante, fa supporre che a casa  non  ha molto occasione di comandare. Non si chiami il cameriere
fa supporre che a casa non ha molto occasione di comandare.  Non  si chiami il cameriere rumorosamente con gridi o zittii
le parole « cameriere, prego »; e quando si vuol pagare,  non  si grida: « pagare! » in modo che tutta la sala ne rintoni,
si pulisca senz'altro, col tovagliuolo. Badiamo però di  non  farlo in modo che dia troppo nell'occhio! Non dappertutto
però di non farlo in modo che dia troppo nell'occhio!  Non  dappertutto fa bella figura di pulire senz'altro le posate
dictu » per... asciugarsi il sudore! Se ci sembra di  non  venire serviti con abbastanza attenzione, non facciamo
ci sembra di non venire serviti con abbastanza attenzione,  non  facciamo scandali chiassosi, ma lagniamoci con l'oste o col
ma lagniamoci con l'oste o col direttore del locale.  Non  critichiamo ad alta voce e non « secchiamo » il personale.
o col direttore del locale. Non critichiamo ad alta voce e  non  « secchiamo » il personale. Così dobbiamo comportarci anche
Così dobbiamo comportarci anche se qualche cibo servitoci,  non  ci piace. Se si rifiutano di riprenderlo, non facciamo
servitoci, non ci piace. Se si rifiutano di riprenderlo,  non  facciamo scandalo, ed un'altra volta scegliamo un
col cameriere per la cattiva cucina, è sconveniente, e  non  ha assolutamente alcuno scopo, perchè il cameriere non
e non ha assolutamente alcuno scopo, perchè il cameriere  non  c'entra colla cucina e non ha colpa se la cucina non è
scopo, perchè il cameriere non c'entra colla cucina e  non  ha colpa se la cucina non è abbastanza buona. Per il
non c'entra colla cucina e non ha colpa se la cucina  non  è abbastanza buona. Per il comportamento a tavola in una
prima. Se è sola, è dovere del cameriere di servirla.  Non  si fanno osservazioni su altri ospiti che eventualmente non
Non si fanno osservazioni su altri ospiti che eventualmente  non  si comportino bene ed in generale non si critica ad alta
che eventualmente non si comportino bene ed in generale  non  si critica ad alta voce. Una signora può bere birra
domandino una bevanda senza alcool. Se bevande senz'alcool  non  ci sono; possono ordinare senz'altro acqua pura. Sono ormai
un viso arcigno, o di calcolare un prezzo maggiore a chi  non  beveva vino. In ogni caso un antialcoolista farà bene di
beveva vino. In ogni caso un antialcoolista farà bene di  non  frequentare birrerie o osterie delle periferie. Consumare
sè è - eccettuati i locali modesti per turisti - indecente.  Non  si portano a casa gli avanzi del pasto consumato, e neanche
facciamo portare dal cameriere, ma se per caso il cameriere  non  fosse presente, si può domandarli senz' altro alla tavola
alla tavola vicina, naturalmente soltanto nel caso che lì  non  se ne abbia più bisogno. Si può anche dal tavolo vicino
vecchi, di signori verso le signore. E' ben naturale che  non  ci si culla sulle sedie, non si « abbracciano » con le
signore. E' ben naturale che non ci si culla sulle sedie,  non  si « abbracciano » con le gambe i piedi della tavola, non
non si « abbracciano » con le gambe i piedi della tavola,  non  si appoggiano i gomiti o la testa sulla tavola, e non si
non si appoggiano i gomiti o la testa sulla tavola, e  non  si giuoca col sale, colle posate o collo stuzzicadenti.
« gastronomico » per il buon pranzo, - uso purtroppo  non  raro. A tavola, finchè altri ancora mangiano, non si
purtroppo non raro. A tavola, finchè altri ancora mangiano,  non  si comincia a fumare, nè si chiede il
Dello scarto. Se il primo a giuocare  non  è contento delle carte toccategli dice: Scarto, oppure:
altra formola equivalente. Se anche il distributore  non  è contento delle sue carte, accetta la proposta, dicendo:
ne domanda, e ne prende per sè quante ne desidera, ma  non  più di cinque. Le carte, domandate, non si possono
ne desidera, ma non più di cinque. Le carte, domandate,  non  si possono rifiutare. Se dopo lo scarto, il primo a
possono rifiutare. Se dopo lo scarto, il primo a giuocare  non  è contento delle sue carte, egli può chiederne altre, ed
scarta; gli scarti si mescolano insieme. Fatto lo scarto,  non  si possono chiedere più o meno carte di quante se ne abbia
ed il secondo avendo risposto inconsideratamente: Quante?  non  ne restino abbastanza per soddisfare le domande del primo.
che ha domandato è tenuta a prendere carte; ma siccome  non  può esigerne più di quante ne abbia il tallone, essa
e l'altro rifiuta, quegli che rifiutò perde due punti, se  non  farà tre mani. Del pari, quando il primo a giuocare giuoca
giuoca senza avere proposto, egli perde due punti, se  non  fa tre mani. Il giuocatore che, dando le carte dopo lo
dopo lo scarto, volge come se fosse la prima distribuzione,  non  può rifiutare un secondo scarto, allorchè il suo avversario
Sulla strada levatevi poi il cappello ringraziando.  Non  soffiate il fumo negli occhi del vostro vicino sino a farlo
ma fatelo sempre in una direzione, nella quale esso  non  possa disturbare nessuno. Unghie gialle dalla nicotina non
non possa disturbare nessuno. Unghie gialle dalla nicotina  non  sono estetiche. Pulitevi le macchie gialle con pietra
pomice. Se una fogliettina di tabacco vi capita in bocca,  non  sputatela in aria, ma deponetela colla punta della lingua
col fazzoletto senza attrar l'attenzione degli altri.  Non  mordete la punta del sigaro coi denti per poi sputarla in
per poi sputarla in terra, ma adoperate un temperino, se  non  avete un taglia-sigari apposito. Non si soffia il resto
un temperino, se non avete un taglia-sigari apposito.  Non  si soffia il resto d'un sigaro fuori dal bocchino, ma lo si
per appagare la curiosità, disturba in modo straordinario.  Non  si conducono quindi ad un'esposizione dei bambini - a meno
ad un'esposizione dei bambini - a meno che l'esposizione  non  sia fatta appositamente per bambini - onde non si stanchino
non sia fatta appositamente per bambini - onde  non  si stanchino e non infastidiscano gli altri visitatori. Ma
fatta appositamente per bambini - onde non si stanchino e  non  infastidiscano gli altri visitatori. Ma se non possiamo far
stanchino e non infastidiscano gli altri visitatori. Ma se  non  possiamo far altrimenti e dobbiamo condurli con noi
ombrelli. bastoni, pacchi ecc. in guardaroba, anche se ciò  non  sia prescritto. E' raccomandabile di procurarsi un
delle bellezze vedute. Mentre guardiamo quadri o monumenti,  non  dimentichiamoci del riguardo che dobbiamo agli altri
di porsi framezzo e così guastargli la vista. Così pure  non  ci si accosta troppo ad un visitatore, perchè anche con ciò
clamorosi, accessi soffocati di tosse, sono fuori di luogo.  Non  si tocchino gli oggetti esposti!! Anche la critica esige
Chi è veramente colto, è sempre tollerante. Perciò  non  giudicate mai falsamente nuove tendenze artistiche, le
nuove tendenze artistiche, le quali in fin dei conti  non  vi dicono niente. Anzitutto non criticate ad alta voce! Se
le quali in fin dei conti non vi dicono niente. Anzitutto  non  criticate ad alta voce! Se non ne capite molto, è più
vi dicono niente. Anzitutto non criticate ad alta voce! Se  non  ne capite molto, è più prudente di tacere. Forse potrete
e ridicoli. Se siete soli, tenetevi le vostre critiche e  non  date loro espressione con cenni e gesti. Voler imporre la
discorso, e volerli istruire è una cosa poco a modo. Chi  non  può guardare dei nudi senza esprimere il suo vero o falso
siete stanchi, abbandonate tosto la galleria o il museo, e  non  disturbate col vostro viso stanco ed annoiato gli altri
Se vi mettono erroneamente in comunicazione con qualcuno,  non  lo piantate senza dir parola, non insolentite, non gridate
con qualcuno, non lo piantate senza dir parola,  non  insolentite, non gridate improperi all'apparecchio, ma
non lo piantate senza dir parola, non insolentite,  non  gridate improperi all'apparecchio, ma scusatevi
che essere chiamati ripetutamente al telefono per errore,  non  è un godimento speciale per gli abbonati, ma ciò però non
non è un godimento speciale per gli abbonati, ma ciò però  non  autorizza in nessun caso ad essere grossolano. Se dopo
caso ad essere grossolano. Se dopo parecchi tentativi  non  riuscite ad avere la desiderata comunicazione, non sgridate
non riuscite ad avere la desiderata comunicazione,  non  sgridate la signorina della centrale che certamente non ne
non sgridate la signorina della centrale che certamente  non  ne ha colpa, ma domandate « informazioni ». Se si è
evitare colloqui di lunga durata. Perchè questi possono  non  solo far disperare tre o quattro persone che vorrebbero
e ore; tali persone sono per gli altri un vero tormento.  Non  chiamate mai qualcuno nel suo uffizio per scopi privati, -
scopi privati, - eccettuati naturalmente i casi urgenti.  Non  potete mai sapere se colla vostra chiamata, non fate
urgenti. Non potete mai sapere se colla vostra chiamata,  non  fate eventualmente cosa sgradita, perchè p. e. in molti
colloquio viene imposta generalmente dal chiamante, ma se  non  avete tempo, potete sollecitarne la fine anche se chiamati.
perciò di essere al telefono, sempre molto affabili.  Non  prendetevi a male se la persona con cui parlate taglia
se la persona con cui parlate taglia corto al telefono:  non  potete sapere, se non c'è qualche importuno nella sua
cui parlate taglia corto al telefono: non potete sapere, se  non  c'è qualche importuno nella sua vicinanza, o se altri non
non c'è qualche importuno nella sua vicinanza, o se altri  non  attende
un biglietto  non  è stato utilizzato, si può chiedere il rimborso del prezzo.
Se in seguito a morte, malattia o sinistri, il biglietto  non  ha potuto essere utilizzato interamente, verrà rimborsata
tariffa del percorso fatto. Le tasse per i posti riservati  non  vengono rimborsate. Dall'importo rimborsato viene dedotto
le eventuali mediazioni e spese postali. Queste deduzioni  non  hanno luogo se il biglietto viene restituito in giornata ed
in giornata ed intatto. Per biglietti smarriti o rubati,  non  viene fatto alcun rimborso. Il diritto al rimborso cade in
può contenere anche altre disposizioni, le quali però  non  possono essere più sfavorevoli al viaggiatore. Il rimborso
soltanto a determinate condizioni. I biglietti dei bambini  non  possono essere calcolati a questo effetto come biglietti a
 Non  trascurate neanche le ferite più insignificanti! La più
dita o di tutta la mano, e persino la morte. Stare attenti!  Non  toccare, non succhiare le ferite, non lavarle con acqua
la mano, e persino la morte. Stare attenti! Non toccare,  non  succhiare le ferite, non lavarle con acqua comune e neppure
morte. Stare attenti! Non toccare, non succhiare le ferite,  non  lavarle con acqua comune e neppure con le cosidette acque
da ferite, come acido carbonico o soluzione di sublimato.  Non  allontanare la sporcizia col fazzoletto o col dito! Non
Non allontanare la sporcizia col fazzoletto o col dito!  Non  strappare o tagliare le parti schiacciate, lembi di pelle o
le parti schiacciate, lembi di pelle o unghie pendenti;  non  lavare i grumi di sangue. Non allontanare da solo frammenti
di pelle o unghie pendenti; non lavare i grumi di sangue.  Non  allontanare da solo frammenti o corpi estranei! Non toccare
sangue. Non allontanare da solo frammenti o corpi estranei!  Non  toccare le ossa, i tendini eventualmente sporgenti dalla
dalla ferita e neppure tentare rimetterli a posto.  Non  coprire mai la ferita con taffetà, ovatta, fazzoletto,
galanterie dei salotti  non  hanno nulla a che fare con le gite. Lo zaino delle donne
hanno nulla a che fare con le gite. Lo zaino delle donne  non  deve essere grande come quello degli uomini e conviene che
degli uomini e conviene che esse lo portino da sole e  non  si facciano servire in tutto dagli uomini. Anzi è dovere
escursioni. La sera a gita finita la stanchezza fa bene, ma  non  l'esaurimento. In media nelle lunghe escursioni non
ma non l'esaurimento. In media nelle lunghe escursioni  non  conviene fare più di circa 30 chilometri al giorno, sebbene
possa essere aumentata fino al doppio. In alta montagna  non  si deve mai andare senza adatto equipaggiamento. Tutti
Tutti conoscono i pericoli della montagna, perciò chi  non  è sicuro di sè stesso, si prenda una guida che però non
chi non è sicuro di sè stesso, si prenda una guida che però  non  deve essere sfruttata in modo che il turista rimanga
scalate, alle quali si deve arrivare gradatamente. I rifugi  non  custoditi bisogna lasciarli nello stato in cui vengono
ospite: ognuno sente volontieri lodare la propria marca.  Non  accettate un sigaro, se non lo volete fumare subito: il
lodare la propria marca. Non accettate un sigaro, se  non  lo volete fumare subito: il dire « questo me lo godrò
godrò stasera » è una indelicatezza molto diffusa. Se, come  non  fumatore, avete rifiutato la cortese offerta, assicurate
tosto il padrone di casa, che fumi pure, perchè il fumo  non  vi disturba, e quindi non si privi per causa vostra della
che fumi pure, perchè il fumo non vi disturba, e quindi  non  si privi per causa vostra della delizia d'un buon sigaro.
si privi per causa vostra della delizia d'un buon sigaro.  Non  dimenticate, come ospiti, di mettere a disposizione anche
dopo avergli offerto da fumare. Se il padrone di casa  non  fosse presente anche la padrona di casa può offrire da
anche il fuoco, prima di aver acceso per voi stessi.  Non  dimenticate, se offrite sigari, il tagliasigari! Se fate il
sigari, il tagliasigari! Se fate il padrone di casa,  non  dimenticate mai, che sarete spesso giudicato e criticato
deve sempre chieder il permesso. Al giorno d'oggi, questo  non  gli sarà mai rifiutato; però, se ciò fosse il caso, dovrà
nel fumatoio. Le signore, se hanno anche voglia di fumare,  non  abbandonano espressamente la compagnia delle signore. Però,
signora. Se avete lasciato una signora nella località dove  non  si fuma per andar a fumare in un'altra, non rimanetevi
località dove non si fuma per andar a fumare in un'altra,  non  rimanetevi troppo tempo. Farete la figura di un uomo senza
e senza cortesia. Però, gentili signore, da parte vostra  non  dovete tenere discorsi troppo lunghi ai vostri cavalieri,
fumatoio, per godersi qualche boccata di fumo. Una signora  non  fuma mai per strada. In locali chiusi lo può fare
può fare senz'altro, mai però esageratamente. Una signora  non  fuma sigari. Se vedete che una signora, o un signore a voi
subito delle sigarette. Però se un altro ha già provveduto,  non  intervenite con eccessivo slancio, per precederlo:
se avete da fare con un vostro superiore, dal quale  non  potete accettare un simile servizio. Lasciate, prima che il
col quale offrite il fuoco a qualcuno, arda bene e  non  mettetelo appena acceso sotto il naso dell'altro, affinchè
appena acceso sotto il naso dell'altro, affinchè questi  non  abbia una sensazione sgradevole in conseguenza dell'odore
sgradevole in conseguenza dell'odore del fiammifero.  Non  tentate di dar fuoco con un fiammifero a tutta una fila di
molto adatto i cerini, specialità italiana. Una signora  non  offre mai fuoco ad un signore. Se anche ha già acceso il
voi la sigaretta offerta per accendere, perchè per l'altro  non  sarebbe troppo piacevole di prendere in mano il vostro
che l'altro possa anche pigliarla, senza bruciarsi le dita.  Non  accendete mai una sigaretta con un sigaro ardente; il gusto
bene i diversi oggetti che abbiamo con noi, affinchè  non  cadano nei momenti meno adatti, a terra, facendo rumore. Se
ci si china subito per raccoglierla. Durante lo spettacolo  non  si fanno osservazioni sugli artisti, non si domandano dal
lo spettacolo non si fanno osservazioni sugli artisti,  non  si domandano dal vicino schiarimenti su fatti che non si
non si domandano dal vicino schiarimenti su fatti che  non  si capiscono, nè si danno, non richieste, spiegazioni ai
schiarimenti su fatti che non si capiscono, nè si danno,  non  richieste, spiegazioni ai vicini che certamente non sono
danno, non richieste, spiegazioni ai vicini che certamente  non  sono curiosi di udirle! Si cerca di nascondere le affezioni
sia qualche barzelletta o discorso indecente, fingano di  non  aver udito nulla. Accompagnare il ritmo della musica con
musica con movimenti del capo, della mano, o dei piedi è  non  soltanto sconveniente ma anche stupido; lo stesso vale
vogliamo usar cortesia ad un nostro conoscente, - se pure  non  siamo in compagnia d'una signora, - andremo a salutarlo
d'una signora, - andremo a salutarlo nella seguente pausa.  Non  si può parlare con un conoscente attraverso due tre
soltanto se la conosce bene. Se la signora rifiuta,  non  deve insistere, nè ripetere l'offerta. Se un signore ordina
dalla signora che accompagna, naturalmente li pagherà, ma  non  deve poi insistere troppo, se la signora vuol restituirgli
viene accompagnata in teatro o al concerto da un signore  non  è obbligata a far ciò: essa potrà trovare facilmente un
un altro modo di « revanche ». Specialmente in Italia  non  è uso di restituire tali piccole spese. Non si critica ad
in Italia non è uso di restituire tali piccole spese.  Non  si critica ad alta voce nei corridoi e non si fanno
piccole spese. Non si critica ad alta voce nei corridoi e  non  si fanno osservazioni « intime » sugli artisti. Criticando,
Criticando, siamo sempre sinceri ed onesti. Se sentiamo che  non  siamo in grado di criticare la produzione artistica, molto
costume della gioventù troppo effervescente, ma  non  è bello, nè distinto. Se, terminato l'applauso generale, si
a provocare ancora un uragano di applausi, ma se con ciò  non  si fa uno speciale piacere all'artista, è meglio
esser ritenuti un « claqueur ». Nei concerti si badi a  non  prorompere in segni d'approvazione, prima del tempo. In
tempo. In concerti di musica sacra, o in concerti in chiesa  non  si applaude per non offendere la serietà della musica o la
musica sacra, o in concerti in chiesa non si applaude per  non  offendere la serietà della musica o la santità del luogo
va espressa col silenzio, mai con fischi, grida o urli.  Non  si zittisce, fuorchè nel caso che si voglia far tacere un
lo spettacolo dura troppo a lungo e dobbiamo allontanarci,  non  lo faremo mai durante un pezzo o nel mezzo di un atto, ma
poter allora dileguarci senza dar nell'occhio a nessuno. E  non  ci si affretta prima della fine dello spettacolo o concerto
per ricevere quanto prima i vestiti: quest'è un'offesa  non  soltanto contro il pubblico ma anche contro l'artista,
resti dopo l'ultima pausa all'uscita. Una persona distinta  non  si pigierà mai innanzi ai tavoli del guardaroba per
 Non  trombettate mai all'ultimo istante negli orecchi dei poveri
un tratto di strada, prendeteli nella vostra vettura che  non  vi costa niente. Se altri guidatori, causa una « panne » o
sono impediti di proseguire in una deserta e spopolata via,  non  passate loro avanti con un sorriso ironico, ma fermate la
ma fermate la vostra macchina scendete e domandate se  non  potreste esser loro d'aiuto. Spegnete i riflettori a tempo,
esser loro d'aiuto. Spegnete i riflettori a tempo, che  non  abbaglino nessuno (biciclisti, carrozze, o pedoni)! Non
che non abbaglino nessuno (biciclisti, carrozze, o pedoni)!  Non  lasciate correre i Vostri motori, se la vostra automobile o
molto senso di tatto, molta finezza, molta delicatezza.  Non  è sempre il denaro - come si crede generalmente - il
- il fattore principale dell'arte di regalare. Poichè  non  si tratta di regalare una cosa di grande valore, ma
la parte principale; e questa è molto più importante, che  non  la questione della materia, del valore materiale
relativamente con poca spesa un grande effetto, mentre chi  non  ha senso per tali cose dà spesso soltanto fastidio, anche
da saggi o da imbecilli, da poeti o da chiacchieroni. Chi  non  ha nulla da dire non sa nemmeno regalare. Non è un vero
da poeti o da chiacchieroni. Chi non ha nulla da dire  non  sa nemmeno regalare. Non è un vero regalo quello il cui
Chi non ha nulla da dire non sa nemmeno regalare.  Non  è un vero regalo quello il cui valore consiste soltanto nel
nel prezzo che è costato. Un regalo che si lascia stimare,  non  è punto un regalo. Diventa inestimabile appunto per il
». Da tutto ciò risulta chiaramente che la arte del donare  non  si lascia costringere in regole esatte. Però coloro che si
in generale alle regole fondamentali del regalare,  non  commetteranno dei gravi errori, se anche il talento per
dei gravi errori, se anche il talento per l'arte del donare  non  è in loro troppo sviluppato. E con ciò siamo arrivati alla
rumore che possa disturbare la tranquillità dell'aula;  non  è certamente il luogo dove si va per divertirsi, nè per
deve astenere, sia dal parlare che dal ridere. Va da sè che  non  si deve neppur fumare, neanche se non ci fossero alle
ridere. Va da sè che non si deve neppur fumare, neanche se  non  ci fossero alle pareti dei cartelli appositi che portano
 Non  si possono portare gioielli ad ogni occasione. Per strada,
visite del pomeriggio, in riunioni sportive, in ferrovia,  non  si dovrebbe mai portare gioielli di valore. Però, una
gioielli di valore. Però, una catenella moderna, un anello  non  troppo costoso, un braccialetto modesto ma elegante, un
o private, si possono portare anche gioielli di valore  non  comune. Naturalmente, la signora distinta eviterà di
Il vero progresso dell'umanità  non  istà nelle macchine a vapore ma nella crescente potenza del
ha due fari: il progresso morale e l'economico; uno  non  va senza l'altro, quello risolve le questioni di questo. C.
quando si voglia considerare per il verso dell'utilità,  non  consiste nel solo miglioramento materiale, ma sopratutto
materiale, ma sopratutto nel morale. Lo stesso, ivi.  Non  sempre ciò che vien dopo è progresso. Manzoni, Romanzo
si conosce l'uomo. Tommaseo, Pensieri morali. Bocca che  non  sorride, bocca di triste: che sorride troppo e spesso, di
sorride troppo e spesso, di vile. Lo stesso, Ivi Le persone  non  sono ridicole se non quando vogliono parere o essere ciò
di vile. Lo stesso, Ivi Le persone non sono ridicole se  non  quando vogliono parere o essere ciò che non sono. Leopardi,
ridicole se non quando vogliono parere o essere ciò che  non  sono. Leopardi, Pensieri L'umorismo rivela il lato serio
si agisce sempre meglio anche nel proprio interesse, che  non  comportandosi altezzosamente. Viceversa confidenze, con le
aggiungere anche il suo nome di famiglia. Ai commessi  non  si dà alcun titolo o nome, ammenochè si conoscano
onde ci si possa sbrigare presto. Se la merce vi piace,  non  nascondete la vostra compiacenza. Non siate troppo
Se la merce vi piace, non nascondete la vostra compiacenza.  Non  siate troppo schifiltosi e non affaticate il personale
la vostra compiacenza. Non siate troppo schifiltosi e  non  affaticate il personale inutilmente; non toccate la merce
schifiltosi e non affaticate il personale inutilmente;  non  toccate la merce postavi innanzi con mani o guanti sudici.
per la fatica. Negozianti o commessi beneducati  non  daranno mai a divedere il loro malcontento per la non
non daranno mai a divedere il loro malcontento per la  non  riuscita dell' affare, anzi con doppia affabilità
Boccaccio . . . . ricordatevi sempre che la felicità  non  è uno stato naturale all'uomo onesto, e che non può essere
la felicità non è uno stato naturale all'uomo onesto, e che  non  può essere quasi sempre che una fortuna. Mantegazza Noi
una fortuna. Mantegazza Noi dobbiamo essere sempre onesti:  non  possiamo che rado esser onorati. G. B. Giovio Quello che
la vita e che sopra ogni altra cosa deve aversi a cuore,  non  è già l'onore, ma è l'onesto. Maffei, Scienza cavalleresca
qualche volta al giudice del tribunale che ha molto a fare,  non  mai a quello della tua coscienza. Mantegazza, Il bene e il
tua coscienza. Mantegazza, Il bene e il male Esser buono  non  vuol dire non far male ad alcuno, ma significa fare tutto
Mantegazza, Il bene e il male Esser buono non vuol dire  non  far male ad alcuno, ma significa fare tutto il bene che si
L'onestà delle maniere. senza l'onestà dei costumi,  non  è onestà, è perfida ipocrisia. Anonimo Se tutti gli uomini
meglio di quello che va: ma se tutti fossero illuminati,  non  andrebbe affatto: tanto l'onestà è da preferirsi alla
tanto l'onestà è da preferirsi alla scienza! Lo stesso  Non  far mai transazioni di coscienza. Lo sforzo di cui hai
coscienza. Lo sforzo di cui hai bisogno per persuaderti che  non  hai peccato ti serva di prova che tu sei colpevole d'un
pregiasi della bellezza; anzi senza onestà e verecondia, o  non  è bellezza, o presto trapassa. Guerrazzi
per rispetto agli altri. Badate sempre che i vostri vicini  non  manchino di nulla e siate pronti a fornir loro ciò che vi
all'altro deve essere preso in modo che il pollice  non  sfiori le vivande e tanto meno si immerga nel brodo o altro
nei piatti di carne, nella verdura, benchè qualche tempo fa  non  fosse permesso dai vecchi precettori. La forchetta nella
apposito. Nell'impugnare le posate bisogna curare di  non  essere goffi: ciò che non si può insegnare con la parola.
le posate bisogna curare di non essere goffi: ciò che  non  si può insegnare con la parola. Nel sedersi bisogna aver
con la parola. Nel sedersi bisogna aver riguardo di  non  cozzare con gli altri commensali; una volta seduti, non
di non cozzare con gli altri commensali; una volta seduti,  non  spingere i vicini con i gomiti. Chi volesse togliersi la
a tavola è uno solo. Una regola elementare è che il boccone  non  deve essere portato dal piatto alla bocca ma è la bocca che
piccola osservazione per i nostri lettori più giovani.  Non  solo il boccone deve essere piccolo, ma non deve seguirne
più giovani. Non solo il boccone deve essere piccolo, ma  non  deve seguirne un secondo se non quando il primo sia già
deve essere piccolo, ma non deve seguirne un secondo se  non  quando il primo sia già ingerito. La carne non si taglia
secondo se non quando il primo sia già ingerito. La carne  non  si taglia mai in piccoli bocconcini, tutta in una volta:
si fa soltanto ai bambini per insegnar loro, appunto, che  non  si deve fare bocconi grossi. Non si tagliano col coltello i
loro, appunto, che non si deve fare bocconi grossi.  Non  si tagliano col coltello i gnocchi, tagliatelle e pasta in
avrà fornito la saliera di un cucchiaino apposito. Il pane  non  si taglia ma si spezza delicatamente, senza sparger
Il pane viene distribuito con una forchetta apposita perchè  non  sarebbe igienico che la michetta o la fetta passino da una
che la michetta o la fetta passino da una mano all'altra.  Non  è bello appoggiare le punte delle posate sul piatto. Ognuno
di ogni umana virtù. G. Mazzini, Opere Avrà ragione chi  non  fu mai stanco e non sarà mai stanco. G. D'Annunzio, Ai
G. Mazzini, Opere Avrà ragione chi non fu mai stanco e  non  sarà mai stanco. G. D'Annunzio, Ai Piloti della

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