... - Il signor Martelli. - Il dottor. Casnaghi. - La Maria Spia... - Ma adesso han chiuso. - La pagheranno salata. - Sicuro, ci pensiamo noi. - Noi? I
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, sì o no? Dunque... - Fortunata, invece. Perché il tuo Argo l'ha portata da noi e noi possiamo prenderci cura di lei. Noi possiamo anche amarla. Ti
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importava nulla. - È il signor Martelli, - proseguì ugualmente il maresciallo - l'impresario delle pompe funebri. Fa buoni affari qui da noi, quel
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terminare gli studi. - Be', certo.., se potessi... - Appunto. Ascoltami bene, Amanda. Io ti propongo due strade. Numero uno: restare qui. Tu studi e noi
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Felice che è sempre disponibile, e in più il comune ci dà tutta l'assistenza di cui abbiamo bisogno. Però, se vuoi restare con noi qualche giorno, sei la
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, qui da noi, è uguale per tutti. Lo sapeva? Con il lungo indice nervoso il direttore compose velocemente un numero telefonico. Nell'attesa della
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famiglie che lavorano, per questo ce li portano qui. E noi gli diamo una mano a crescere, non è vero, Gabriele? Il piccolo rise, a sentirsi chiamare
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è così giovane... - Il professore ha ragione - intervenne Melchiorre. - Amanda è quasi una bambina. Perché peggiorare le cose? Se la troviamo noi per
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del letto. - Noi due, adesso, dobbiamo parlare. Amanda sembrò sul punto di tornare indietro. Poi invece strinse i pugni e avanzò decisamente, come un
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il direttore, che aveva rituffato il naso nella rivista di automobilismo. - Il mio cane. Siamo invecchiati insieme, noi due. Come potrei abbandonarlo
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che gli era stato assegnato, ripiegandosi su di sé come una lumaca nel suo guscio. - A nome di tutti noi... - continuò il maresciallo Fizzotti
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convincente - che tutto quello che noi facciamo qui dentro è solo per il suo benessere. Qui le offriamo una nuova famiglia, che si prende cura di lei e
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dell'Attilio venne a scuoterlo da quelle riflessioni. - Professore, sai come la chiamiamo noi, quell'infermiera lì? La chiamiamo Maria Spia. Non è vero
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a braccetto. - E poi, loro devono pensare al futuro... - Anche noi dovremmo pensarci, ogni tanto - fece la Pinuccia, scontenta. - Siamo vivi, no
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litigare tra di noi, allora non va bene. Dobbiamo essere uniti o non ne verrà niente di buono. Piuttosto, chi sa come si tira su un bambino? Tu
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rientreranno rapidamente. Molto più in fretta di quanto lei si immagina. Vendere sogni non è mai stato tanto redditizio come al giorno d'oggi. E noi
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maresciallo con orgoglio. - Noi ci sappiamo fare coi bambini. Potremmo tirarne su un esercito, di questi poppanti. - Sì, sì. Non ne dubito. Ma domani
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