deve fornire i mezzi del benessere; ma la donna deve darne l'intelligenza e il modo di goderne. Infine, diremo anche noi con parole non nostre per
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sembrata tutta esteriore, non è meno profonda e meno saggia di una vera scienza sociale, perchè c'insegna il modo di «rendere coloro che vivono con noi
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Prima di tutto bisogna considerare la saggezza poi il modo di usarne: la virtù, poi la maniera di espanderla intorno a noi: la gentilezza, poi i
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macchia del Bellerofonte. Nessuno potrebbe venire a stabilirsi in casa nostra per una giornata, per una settimana, per un mese, se noi non l'avessimo
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nostri domestici sapessero o potessero fare qualche cosa di meglio, non perderebbero la loro vita a servir noi, loro simili, lavoro che per quanto bene
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tratto di morale; del resto noi siamo obbligati tutti a credere che maestre scostumate non ce ne siano, o almeno che ora non ce ne siano più. Ma
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cupidigie e i loro odii al giudizio di Dio. La filosofia e l'umanità reclamano contro la cavalleria; ma noi sappiamo quel che diceva il Cardinale Federigo a
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sogno e il matrimonio un affare. È ciò che noi non crediamo o piuttosto che non dovrebbe essere; le cose del cuore non possono essere fatte soltanto per
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noi non sappiamo se moriremo; è pur tuttavia vero che anche senza saperlo si muore lo stesso. I costumi intimi e le convenienze esteriori sono
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sistema planetario, ed è alla luna, che è sempre un po'..... lunatica, che noi dobbiamo molti pesci troppo di acqua dolce, per mostrare uno spirito fine
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che ancora non si sono introdotte da noi; a perdere e vincere, un quissimile di pari e dispari. È da notare che i piques-niquese le cagnottes li
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ragione alla grande verità scientifica della scelta e quindi della libertà di scegliere. Noi non sappiamo perchè il polline vagabondo di un
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delle pessime, di cui poi saranno servi nello stesso modo, come noi lo siamo di quelle che, pel quarto d'ora, ci sembrano buone. Si potrebbe rispondere
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necessario di fare uno scrupoloso esame di coscienza per evitare a noi la colpa e il rossore di averle commesse, agli altri il dispiacere di doverci
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la parola e non c'è l'idea: è la parola adorna, gentile, tenera, appropriata, che può dare una buona idea a noi stessi e agli altri, come una parola
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abitudini verso gli altri e verso noi stessi, sono altamente biasimevoli, e sarà pensiero di ogni persona civile di informare tutti i suoi moti alla più
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L'entrare a forza in un luogo, il non mettersi un passo dietro a chi è più di noi, il non salutare inchinando il capo o non tenendo il cappello in
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inferiore a noi, l'ascoltarlo con umiltà, qualunque esso sia, e il seguirlo con prudenza e con ponderazione, sono elementi di amabilità che possono
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tutti gli altri va bene, ma per noi... noi vogliamo avere l'ingresso libero; qualche altro aggiunge: io son timido, non ci vengo se c'è gente: come se
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personaggio, piuttosto che levarsi dai loro comodi, dalle loro abitudini, dalle loro occupazioni e dai loro piaceri, quantunque possano a noi parere di
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imprevedibile per la vita dell'uomo. Se è vero che ogni idea diventa azione e che le azioni buone o cattive ripetute in noi e fuori di noi, diventano
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in qualche ricevimento c'è stata una presentazione reciproca, ed è nata quella corrente o quella simpatia, diremo anche noi, fulminante, la quale
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hanno nel sangue il gusto della conversazione, la quale oggi in Italia noi non sappiamo più fare: e la lettera non è infine che un monologo discreto e
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, io son sicura di essi, e tuttavia non vorrei sentirli parlare di me durante un'ora! «Sì; noi comprendiamo meglio il fascino indicibile di quella
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, e non avrai mai pace interna». Questa nobile peritanza ci fa vigilare sopra noi stessi e opporre la maggior fermezza contro l'invasione di ogni mal
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sono convenzioni ingiuste che noi crediamo di poter trascurare: ma si fugge da una e s'incappa in un'altra, e quell'una calpestata dà tale malessere
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